Il forum di Altra Irlanda
Benvenuti sullo spazio web frequentato da Italiani che amano l'Irlanda e dai connazionali che vivono sull'Isola ! Oltre 120 mila messaggi, suddivisi in diverse aree tematiche, per conoscere meglio l'Irlanda e coloro che la abitano. Se siete alla ricerca di informazioni sul "Vivere e Lavorare in Irlanda" vi consigliamo vivamente di iniziare dalla lettura dei testi contenuti nell'apposita sezione del forum o di consultare il sito www.altrairlanda.it, dove abbiamo sintetizzato i consigli dei nostri forumisti Irlandiani
Nuova Discussione
Rispondi
 
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Iraq e situazione internazionale

Ultimo Aggiornamento: 26/10/2005 17:27
Email Scheda Utente
Post: 2.140
Registrato il: 10/06/2003
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
05/11/2004 12:08
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

l'omicidio di Theo Van Gogh si pone in un contesto diverso della guerra in Iraq , per cui sarebbe inopportuno parlarne in questo 3D.

Inoltre mi sembra strumentalizzante usare Van gogh , che denunciava giustamente la condizione della donna sotto l'Islam, usarlo per i propri rigurgiti razzisti, vedi i manifesti della lega dove si raffigurano credenti musulmani in preghiera e la scritta "fuori dalle balle", il consueto linguaggio colto e forbito della vera base leghista (non che quella della direzione sia migliore).

Van Gogh e' vero denunciava la condizione della donna sotto l'islam ma non avrebbe mai sottoscritto certe scempiaggini razziste "nostrane" ( pardon padane);

L'opera per la quale e' stato ucciso e' stata scritta da una parlamentare olandese di origine somala ( proprio una nera mamma mia che scandalo, "fora di ball fora di ball" "bingo bongo" )
http://news.bbc.co.uk/1/hi/entertainment/film/3975211.stm

Per quanto riguarda gli intolleranti e gli integralisti ( quelli che mandiamo a Bruxelles li cacciano via a calci nel culo[SM=x145481] e fanno bene)per me vale " bisogna essere intolleranti con l'intolleranza" Marcuse ( che non e' mio zio, nota per chi ha poche letture)

[Modificato da Sean1 05/11/2004 12.55]

Sean

www.radioalt.it

Do Androids Dream of Electric Sheep?
( Blade Runner - Philip K. Dick )

Email Scheda Utente
Post: 1.260
Registrato il: 05/02/2003
Città: BERGAMO
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
05/11/2004 14:16
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:

Scritto da: Sean1 05/11/2004 12.07
vedi i manifesti della lega dove si raffigurano credenti musulmani in preghiera e la scritta "fuori dalle balle", il consueto linguaggio colto e forbito della vera base leghista (non che quella della direzione sia migliore).




Quel manifesto NON E' DELLA LEGA NORD, ma bensì della Lega Padana che fa capo a Berardelli. Attenzione a non confondere le 2 cose, perchè sono diverse!!!!
Bisognerebbe essere sicuri prima di accusare un movimento di qualche cosa.

****************************

.....ORIANA VIVE........

Email Scheda Utente
Post: 332
Registrato il: 03/08/2004
Città: MOLISE
Sesso: Maschile
OFFLINE
05/11/2004 15:22
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re:

Scritto da: Matteo, Berghem 05/11/2004 14.16


Quel manifesto NON E' DELLA LEGA NORD, ma bensì della Lega Padana che fa capo a Berardelli. Attenzione a non confondere le 2 cose, perchè sono diverse!!!!
Bisognerebbe essere sicuri prima di accusare un movimento di qualche cosa.




Vabbè voi avete detto di peggio.
Tipo "prendiamo a cannonnate i clandestini" (SIC)
_________________________
achab


http://ilcapitanoachab.blogspot.com  



.........chi rincorre i propri sogni può essere deriso, ma più triste è chi ha rinunciato a sognare ...........

Email Scheda Utente
Post: 2.140
Registrato il: 10/06/2003
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
05/11/2004 15:51
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

non e' il partito e' il fenomeno "culturale" in se' ...

certo un ministro che chiama "bingo bongo" degli esseri umani e invita a cannoneggiarli non e' molto diverso da quel manifesto...

ma in fondo ognuno ha quello che si merita....
Sean

www.radioalt.it

Do Androids Dream of Electric Sheep?
( Blade Runner - Philip K. Dick )

05/11/2004 16:11
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re:

Scritto da: Matteo, Berghem 05/11/2004 14.16


Quel manifesto NON E' DELLA LEGA NORD, ma bensì della Lega Padana che fa capo a Berardelli. Attenzione a non confondere le 2 cose, perchè sono diverse!!!!
Bisognerebbe essere sicuri prima di accusare un movimento di qualche cosa.




Non guardare la pagliuzza nell'occhio del vicino quando nel tuo c'è una trave.
Email Scheda Utente
Post: 1.260
Registrato il: 05/02/2003
Città: BERGAMO
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
05/11/2004 16:20
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:

Scritto da: Sean1 05/11/2004 15.51
non e' il partito e' il fenomeno "culturale" in se' ...

certo un ministro che chiama "bingo bongo" degli esseri umani e invita a cannoneggiarli non e' molto diverso da quel manifesto...

ma in fondo ognuno ha quello che si merita....


Va bhe, alla fine di tutto è sempre colpa della Lega.
Quando dite certe cose, asoltate tutto il discorso del politico in oggetto o vi soffermate a quanto riportano le tv.
****************************

.....ORIANA VIVE........

Email Scheda Utente
Post: 1.260
Registrato il: 05/02/2003
Città: BERGAMO
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
05/11/2004 17:10
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Theo van Gogh, un omicidio multiculturale (e rituale)
_
“Non lo fare, pietà”. Poi la scarica di colpi, infine la lama taglia la gola del regista “come una pagnotta”
_
“L’autore del delitto ha agito per convinzione islamica radicale”. L’Olanda ha più paure
_

Da Rushdie a Pim, a un foglio coi versetti infilzato sulla pancia
Amsterdam. Ormai non ci sono più dubbi. Theo van Gogh, il regista, giornalista e polemista olandese ammazzato martedì mattina, è rimasto vittima di un assassinio rituale di matrice islamica, di un omicidio multiculturale. Il governo ha aspettato un pò prima di ammetterlo, soprattutto per evitare una caccia allo straniero (che non c’è stata, anche se la polizia di Amsterdam è dovuta intervenire in una serie di “discussioni animate”). Ma dopo i primi accertamenti, ieri mattina alle 3, il ministro della Giustizia olandese, Piet Hein Donner, ha dichiarato che “con ogni probabilità, l’autore del delitto ha agito per convinzione islamica radicale”. Il suo collega degli Affari interni, Johan Remkes, ha aggiunto che l’assassino, un ventiseienne con passaporti olandese e marocchino, era già noto al servizio segreto AIVD. Era amico di Samir A., un diciottenne marocchino arrestato nel giugno di quest’anno con l’accusa di progettare un attacco dinamitardo alla Stazione centrale di Amsterdam. Inoltre, frequentava la famigerata moschea El Tawheed, sempre di Amsterdam. Questo luogo di culto di tendenza salafita e wahabita (corrente fondamentalista originaria dell’Arabia Saudita), dove si vendono libri nei quali ai credenti viene consigliato di buttare gli omosessuali giù dai palazzi, ha la fama di essere un fulcro di estremismo politico-religioso. L’omicida di van Gogh non figurava però sulla lista di circa 150 estremisti islamici in Olanda, per lo più marocchini e spesso molto giovani, che sono tenuti sotto controllo dalla AIVD. Vari esponenti politici hanno colto questo fatto non soltanto come motivo per criticare il servizio, ma anche per l’amara constatazione che “l’Olanda ovviamente non è pronta per il terrorismo”, come ha detto il politologo Paul Cliteur, il più noto professore del liberalismo conservatore olandese.
Che il jihad islamico nella sua manifestazione peggiore sia entrato in Olanda lo dimostrano anche le modalità con le quali si è svolto l’omicidio di van Gogh. E vale la pena di raccontare la scena, svoltasi in una normale strada di Amsterdam, anche nei dettagli più raccapriccianti, per capire con chi abbiamo a che fare.

Pochi alla manifestazione di sdegno.
Quando van Gogh, già ferito e caduto dalla sua bicicletta, tenta di fuggire, inciampa e cade a cavallo tra il marciapiede e la corsia per i ciclisti. Si avvicina il suo assassino, un uomo smilzo, alto circa un metro e settanta, vestito in un abito marocchino tradizionale. Il regista alza le mani in un gesto disperato e urla: “Non lo fare! Pietà!”. L’altro invece punta la pistola e spara otto, nove colpi. Poi tira fuori dal suo abito una specie di spada con la quale comincia a tagliare la gola della vittima agonizzante “come una pagnotta”, secondo un testimone terrorizzato. E’ il rituale dello sgozzamento, praticato dalla setta degli Assassini, dai guerriglieri islamici algerini, dai terroristi in Iraq, e ora anche dai loro seguaci in Europa. Dopo i primi tagli, lascia stare e tira fuori un coltello più piccolo con il quale, pungendo, sulla pancia di van Gogh fissa un foglio con scritto su qualcosa. Il contenuto non è ancora reso pubblico, ma probabilmente si tratta di versetti del Corano, come risposta alla “blasfemia” di van Gogh, che aveva osato dipingere corpi nudi di donne con testi presi dal libro sacro. Alla fine, l’omicida si mette in fuga con la pistola in mano, ma, avendo perso tempo, sarà presto catturato, anche se soltanto dopo uno scontro a fuoco con la polizia.

L’omicidio di van Gogh si presenta come una sorta d’incrocio tra il caso Rushdie e l’assassinio di Pim Fortuyn, nel maggio 2002. Non sappiamo se il regista olandese fosse oggetto di una formale fatwa di qualche imam, ma in fondo poco importa: è stato minacciato più volte da musulmani radicali e per un breve periodo ha anche avuto la scorta. Ma mentre Rushdie, rendendosi conto del pericolo e avendo i mezzi a disposizione per una fuga perenne, è riuscito a scappare ai suoi aguzzini, van Gogh tutto sommato non credeva di essere un bersaglio (“Mi considerano più un matto di paese che un obiettivo serio”, disse con grande, e purtroppo sbagliato, senso di autoironia). In più non aveva né la possibilità né la voglia di limitare la sua libertà, girando con guardie armate. E così è finito come Fortuyn, che era anche lui senza scorta perché in fondo non se lo aspettava di essere freddato come un cane all’uscita di uno studio radiofonico.
Due attentati in 911 giorni (e c’è chi dice cabbalisticamente che quel 9/11 non è un caso) hanno cambiato profondamente il clima politico-sociale in Olanda. Nelle analisi di questo nuovo delitto si parla spesso di un inaccettabile indurimento sociale, polarizzazione politica-religiosa e perdita delle garanzie civili. “Pensavo che in questo paese ognuno potesse liberamente dire il suo. Purtroppo è stata un’illusione”, commentava ieri lo scrittore Ronald Giphart, amico di van Gogh. Rob Oudkerk, leader socialdemocratico di Amsterdam, diceva triste, usando il vecchio nome ebraico della sua città: “Questa Mokum non è più la mia Mokum”. Il mito dell’Olanda, e in particolare di Amsterdam, come luogo di tolleranza e pacifica convivenza di idee, culture ed etnie diverse, sembra definitivamente infranto. Al posto della tradizionale tranquillità, ora regna l’incertezza. “Certo che ho paura. Non c’è due senza tre!”, si sfoga Geert Wilders, parlamentare indipendente di destra, che ha criticato l’“invasione musulmana” in termini non meno forti di van Gogh. Wilders è uno dei pochissimi personaggi pubblici olandesi che gira con la scorta, ma non è convinto che sia sufficiente: “Se vogliono, ti beccano lo stesso. O (beccano) la tua famiglia”. Per quel motivo, il politologo Cliteur da qualche tempo si astiene dal fare commenti forti sull’islam.
Tra gli attentati a Fortuyn e a van Gogh c’è comunque una differenza essenziale, sostiene il parlamentare Mat Herben, il principale erede politico di Fortuyn: “L’omicidio di Pim fu un affare interno olandese, qui invece si tratta di un problema non tipicamente nazionale, ma di ampiezza mondiale: il terrorismo islamico ha trovato l’Olanda”. Con il suo pensiero, Herben interpreta grosso modo l’opinione pubblica, come si è visto dalle reazioni completamente diverse ai due omicidi politici. Nel caso di Pim, la rabbia popolare si scagliò in primo luogo contro i rappresentanti della politica tradizionale, ma ora il bersaglio è il terrorismo internazionale e, anche se ancora in misura contenuta, la comunità marocchina in Olanda, ritenuta più o meno complice. E mentre gran parte dei marocchini è perfettamente integrata, bisogna dire che altri non hanno fatto di tutto per togliersi di dosso il sospetto di connivenza. Pochi di loro hanno partecipato alla grande manifestazione di sdegno e protesta, martedì sera a Piazza Dam. E quella stessa sera, alla televisione olandese, un giovane musulmano ha sostenuto che van Gogh stesso è stato il responsabile della sua morte e che “bisogna combattere il fuoco col fuoco”. Un insegnante di un istituto tecnico di Amsterdam, frequentato per lo più da allievi marocchini, ha invece raccontato che la maggior parte di loro ha esultato alla notizia della morte di van Gogh. Ha evitato comunque di descrivere la scena in televisione per ovvi motivi di sicurezza.

“Maledettamente politically correct”
There’s something rotten in the State of Holland, quindi. Ma come reagire? Gli olandesi, che amano le soluzioni pratiche, hanno subito pensato a una serie di misure concrete: più scorte, e non soltanto a uomini politici, come è la prassi attuale; controlli e intelligence più accurati nel mondo del radicalismo musulmano; ed eventualmente un cambio dello Statuto che renda più facile la chiusura di moschee malfamate. Ma allo stesso tempo sopportano sempre meno gli ospiti che pensano di poter fare come pare a loro. E così sta finendo l’era dell’ideale multiculturale e dell’“integrazione conservando la propria identità”, che dagli anni Settanta in poi sono state alla base della politica olandese nei confronti delle minoranze etniche, culturali o religiose. Di questa tendenza si rende perfettamente interprete Hugo Borst, columnist del quotidiano nazionale Algemeen Dagblad, commentando furiosamente un episodio successo sul luogo del delitto: “Quanto siamo maledettamente politically correct in questo paese è illustrato da una testimone che ha assistito alla trasformazione di Theo da porco infedele in bacheca coranica. A un giornalista che le chiedeva l’identikit del boia, ha detto soltanto che portava un cappello e occhiali, ma non ha voluto dire che aveva anche un vestito tradizionale arabo. Non che avesse paura, no, questa sostenitrice fanatica della società multietnica non voleva stigmatizzare, nemmeno davanti al cadavere ancora tiepido di Theo…”.
_
****************************

.....ORIANA VIVE........

05/11/2004 17:35
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re:

Scritto da: Matteo, Berghem 05/11/2004 16.20

Va bhe, alla fine di tutto è sempre colpa della Lega.
Quando dite certe cose, asoltate tutto il discorso del politico in oggetto o vi soffermate a quanto riportano le tv.




A Mattè ma cambia partito, vieni con me, io sto fondando il ku klux klan qui a roma, vedrai ci divertiremo.......











































































aho sto a scherzà, che qui me mannate in carcere......[SM=g27828]
05/11/2004 17:52
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re:

Scritto da: Matteo, Berghem 05/11/2004 16.20

Va bhe, alla fine di tutto è sempre colpa della Lega.
Quando dite certe cose, asoltate tutto il discorso del politico in oggetto o vi soffermate a quanto riportano le tv.



non è tutta colpa della lega, ma se la finisse di dispensare odio e provasse a lavorare per l'integrazione ... la mia fonte principale è telepadania, dove mi è bastato vedere quel ... di Borghezio salire sui treni a pulire i posti a sedere dove si sedevano gli extracomunitari, perchè sono "sporchi negri".
Preferisco non commentare oltre.
05/11/2004 22:18
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Ciao Yasser
06/11/2004 10:40
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Bella vignetta, Aska. E molto triste. Anche perché con la sua morte adesso in medio oriente succederà la fine del mondo.
[SM=g27813]

06/11/2004 11:09
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota


Non sono ancora chiare le condizioni di Yasser Arafat. Tel Aviv ha fatto sapere che il lider maximo palestinese sarebbe in netta ripresa. Pare che abbia aperto anche gli occhi.


AsKaBilBo

Free Marwan Barghouti now!
Email Scheda Utente
Post: 1.260
Registrato il: 05/02/2003
Città: BERGAMO
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
08/11/2004 11:50
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re:

Scritto da: gior77 05/11/2004 17.52


non è tutta colpa della lega, ma se la finisse di dispensare odio e provasse a lavorare per l'integrazione ... la mia fonte principale è telepadania, dove mi è bastato vedere quel ... di Borghezio salire sui treni a pulire i posti a sedere dove si sedevano gli extracomunitari, perchè sono "sporchi negri".
Preferisco non commentare oltre.




La Lega non dispensa odio, ma idee e programmi condivisibili o meno.
Lasciamo stare quel co....e di Borghezio, lo prenderei a calci nel sedere. Visto che hai guardato solo una volta anni fa Telepadania vedendo solo Borghezio, ti consiglio di gurdarla ogni tanto.
****************************

.....ORIANA VIVE........

08/11/2004 13:09
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Matteo, Berghem 08/11/2004 11.50



La Lega non dispensa odio, ma idee e programmi condivisibili o meno.
Lasciamo stare quel co....e di Borghezio, lo prenderei a calci nel sedere. Visto che hai guardato solo una volta anni fa Telepadania vedendo solo Borghezio, ti consiglio di gurdarla ogni tanto.



L'ho rivista proprio ieri sera ... ci sono i due ragazzi che sono proprio fastidiosi.
La lega ha una grande forza tra la popolazione, quella del nord in particolare, perchè fa leva sul malcontento della gente. Ma se usasse questa influenza in maniera positiva, promuovendo l'integrazione razziale, anzichè fomentare l'odio verso i "negri" e i "terroni" e tutti gli altri che non sono come loro, avrebbe tutto il mio rispetto.
Le battaglie della lega non sono tutte sbagliate, sbagliato è il modo in cui le portano avanti. Ma questa è tutta un'altra faccenda.

Come puoi ben vedere in Olanda ci sono state le vendette contro i musulmani. L'odio porta solo altro odio. Non risolve un bel niente.

[Modificato da gior77 08/11/2004 13.11]

Email Scheda Utente
Post: 1.260
Registrato il: 05/02/2003
Città: BERGAMO
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
08/11/2004 13:46
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: gior77 08/11/2004 13.09


anzichè fomentare l'odio verso i "negri" e i "terroni" e tutti gli altri che non sono come loro, avrebbe tutto il mio rispetto.
08/11/2004 13.11]




Accuse vecchie di chi non sa cosa dire, cambiate almeno accuse e che siano almeno fondate.

[SM=x145468]
****************************

.....ORIANA VIVE........

08/11/2004 15:17
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Matteo, Berghem 08/11/2004 13.46


Accuse vecchie di chi non sa cosa dire, cambiate almeno accuse e che siano almeno fondate.

[SM=x145468]



vecchie? infondate? ... mah ... forse non parliamo della stessa lega ... io parlo di quella di Bossi e i Bingo Bongo, o le navi da prendere a cannonate, di Roma ladrona, ecc. ecc.
Tu di quale parli?
Email Scheda Utente
Post: 2.140
Registrato il: 10/06/2003
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
16/11/2004 09:36
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

marines uccidono feriti disarmati
http://www.repubblica.it/2003/e/gallerie/esteri/marin/1.html


A Falluja un reporter della tv Nbc ha assistito all'uccisione
di un ribelle ferito, abbandonato in una moschea per 24 ore
Marine spara su iracheno inerme
Aperta un'inchiesta dell'esercito


Il marine pronto a sparare
all'iracheno ferito a terra

FALLUJAH - L'esercito americano sta indagando sull'uccisione di un iracheno ferito e disarmato in una moschea, avvenuta durante l'attacco di Falluja. Un giornalista della rete Nbc, che faceva parte di un gruppo di reporter accreditati a seguire alcune operazioni, ha assistito sabato all'incidente e ha riferito che un marine ha sparato a un iracheno ferito che non rappresentava un pericolo.

Bryan Whitman, un portavoce del ministero della Difesa, ha dichiarato alla rete Nbc che sull'incidente al quale ha assistito il giornalista è stata aperta un'inchiesta. "Siamo certi che si farà completa chiarezza su quanto è avvenuto", ha detto.

Il giornalista dell'Nbc Kevin Sites ha raccontato che i marine hanno fatto irruzione in una moschea nella parte nord di Falluja, venerdì, dopo aver subito un vioento attacco, nel quale erano rimasti feriti alcuni uomini. Dieci ribelli erano stati uccisi, altri cinque feriti restavano nella moschea e in un edificio adiacente.

I marine avevano accatastato fucili e granate che gli insorti avevano usato per attaccarli, come prova che la moschea era stata usata come baluardo di resistenza e che l'uso della forza da parte loro era giustificato. Quando i marine avevano continuato l'avanzata verso sud, i cinque iracheni feriti, dei quali nessuno sembrava in pericolo di vita, erano stati lasciati nella moschea, in attesa che un altro gruppo di marines arrivasse per portarli via. Tuttavia nel corso della giornata alcune ricognizioni avevano stabilito che alcune moschee della zona erano state nel frattempo rioccupate.


Due unità dei marine che non avevano partecipato all'azione del giorno prima, sabato sono tornate nella moschea, entrando una dall'ingresso principale, l'altra dal retro. Con questo secondo gruppo c'era il reporter dell'Nbc, che ha riferito di aver udito spari provenire dall'interno della moschea. Una volta dentro il giornalista ha sentito un tenente chiedere a un marine che cosa era successo, il soldato ha risposto che nella moschea c'erano delle persone.

"Le hai uccise? " ha chiesto l'ufficiale. Alla risposta affermativa del marine il tenente ha chiesto se erano armate e il marine in risposta ha alzato le spalle. Il reporter ha quindi visto i cinque uomini feriti che erano stati lasciati nella moschea il giorno prima. I marine avevano sparato di nuovo a quattro di loro, ferendone gravemente tre e uccidendo il quarto.

Il marine responsabile dell'accaduto non partecipa ora alle operazioni sul campo ed è confinato nel quartier generale. L'indagine accerterà perché i feriti sono stati abbandonati per 24 ore e perché i marine hanno loro sparato di nuovo quando sono tornati nella moschea sabato.


(16 novembre 2004)

[Modificato da Sean1 16/11/2004 9.40]

Sean

www.radioalt.it

Do Androids Dream of Electric Sheep?
( Blade Runner - Philip K. Dick )

16/11/2004 15:06
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: marines uccidono feriti disarmati

Scritto da: Sean1 16/11/2004 9.36
http://www.repubblica.it/2003/e/gallerie/esteri/marin/1.html


A Falluja un reporter della tv Nbc ha assistito all'uccisione
di un ribelle ferito, abbandonato in una moschea per 24 ore
Marine spara su iracheno inerme
Aperta un'inchiesta dell'esercito


Il marine pronto a sparare
all'iracheno ferito a terra

FALLUJAH - L'esercito americano sta indagando sull'uccisione di un iracheno ferito e disarmato in una moschea, avvenuta durante l'attacco di Falluja. Un giornalista della rete Nbc, che faceva parte di un gruppo di reporter accreditati a seguire alcune operazioni, ha assistito sabato all'incidente e ha riferito che un marine ha sparato a un iracheno ferito che non rappresentava un pericolo.

Bryan Whitman, un portavoce del ministero della Difesa, ha dichiarato alla rete Nbc che sull'incidente al quale ha assistito il giornalista è stata aperta un'inchiesta. "Siamo certi che si farà completa chiarezza su quanto è avvenuto", ha detto.

Il giornalista dell'Nbc Kevin Sites ha raccontato che i marine hanno fatto irruzione in una moschea nella parte nord di Falluja, venerdì, dopo aver subito un vioento attacco, nel quale erano rimasti feriti alcuni uomini. Dieci ribelli erano stati uccisi, altri cinque feriti restavano nella moschea e in un edificio adiacente.

I marine avevano accatastato fucili e granate che gli insorti avevano usato per attaccarli, come prova che la moschea era stata usata come baluardo di resistenza e che l'uso della forza da parte loro era giustificato. Quando i marine avevano continuato l'avanzata verso sud, i cinque iracheni feriti, dei quali nessuno sembrava in pericolo di vita, erano stati lasciati nella moschea, in attesa che un altro gruppo di marines arrivasse per portarli via. Tuttavia nel corso della giornata alcune ricognizioni avevano stabilito che alcune moschee della zona erano state nel frattempo rioccupate.


Due unità dei marine che non avevano partecipato all'azione del giorno prima, sabato sono tornate nella moschea, entrando una dall'ingresso principale, l'altra dal retro. Con questo secondo gruppo c'era il reporter dell'Nbc, che ha riferito di aver udito spari provenire dall'interno della moschea. Una volta dentro il giornalista ha sentito un tenente chiedere a un marine che cosa era successo, il soldato ha risposto che nella moschea c'erano delle persone.

"Le hai uccise? " ha chiesto l'ufficiale. Alla risposta affermativa del marine il tenente ha chiesto se erano armate e il marine in risposta ha alzato le spalle. Il reporter ha quindi visto i cinque uomini feriti che erano stati lasciati nella moschea il giorno prima. I marine avevano sparato di nuovo a quattro di loro, ferendone gravemente tre e uccidendo il quarto.

Il marine responsabile dell'accaduto non partecipa ora alle operazioni sul campo ed è confinato nel quartier generale. L'indagine accerterà perché i feriti sono stati abbandonati per 24 ore e perché i marine hanno loro sparato di nuovo quando sono tornati nella moschea sabato.


(16 novembre 2004)

[Modificato da Sean1 16/11/2004 9.40]






Ho visto poco fa il filmato su Rai3, è veramente vergognoso, spero che al Marine glie la faranno pagare con il massima della pena!!


16/11/2004 15:39
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: marines uccidono feriti disarmati

Scritto da: theropithecus 16/11/2004 15.06




Ho visto poco fa il filmato su Rai3, è veramente vergognoso, spero che al Marine glie la faranno pagare con il massima della pena!!





I Marine sono gli ultimi colpevoli di una lunga lista ... certo, spero che lo condannino per l'atto che ha fatto, ma non posso dimenticare che probabilmente è un ragazzo di 20 anni o poco più, sbattuto in Iraq a vivere una guerra che non si aspettava.
E avrà subito pressioni psicologiche a non finire, gli avranno sparato contro, magari il suo amico lo hanno ammazzato e lui l'hanno sfiorato per un pelo.
No, i veri colpevoli sono quelli che lo hanno mandato là con un mitra in mano a fare questa porcheria di guerra.
I soldati ubbidiscono agli ordini, non dimenticatelo, e i Marine in questo campo sono maestri.
Guardare Codice d'Onore, per capire.
Email Scheda Utente
Post: 2.140
Registrato il: 10/06/2003
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
16/11/2004 15:59
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

scusami Gior, no non sono d'accordo, e' vecchia quella del "ho obbedito solo agli ordini".....e chi la uso' la prima volta fu impiccato...Io sono stato militare professionista e sapevo che ai sensi del codice militare penale di guerra potevo disobbedire agli ordini...quando gli ordini sono illegali e contravvengo al codice di cui sopra e alle convezioni internazionali.
Sean

www.radioalt.it

Do Androids Dream of Electric Sheep?
( Blade Runner - Philip K. Dick )

16/11/2004 16:06
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:

Scritto da: Sean1 16/11/2004 15.59
scusami Gior, no non sono d'accordo, e' vecchia quella del "ho obbedito solo agli ordini".....e chi la uso' la prima volta fu impiccato...Io sono stato militare professionista e sapevo che ai sensi del codice militare penale di guerra potevo disobbedire agli ordini...quando gli ordini sono illegali e contravvengo al codice di cui sopra e alle convezioni internazionali.



e sei mai stato in guerra? guerra vera, com'è questa in Iraq? lo so che puoi disobbedire agli ordini, ma quando sei in guerra non hai il tempo di pensare.
ti dicono di sparare a tutto quello che si muove. e tu lo fai, perchè se non lo fai tu lo fa lui. non hai il tempo di pensare.
è vero, probabilmente questo marine ha avuto il tempo di pensare, probabilmente è stato accecato dall'odio, probabilmente ha voluto vendicare la morte di un suo commilitone. o forse l'ha fatto per divertimento.
ma insieme a lui metterei in galera quello che l'ha mandato lì. tal G.W. Bush.
questa è la mia opinione.
16/11/2004 16:09
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re: marines uccidono feriti disarmati

Scritto da: gior77 16/11/2004 15.39


I Marine sono gli ultimi colpevoli di una lunga lista ... certo, spero che lo condannino per l'atto che ha fatto, ma non posso dimenticare che probabilmente è un ragazzo di 20 anni o poco più, sbattuto in Iraq a vivere una guerra che non si aspettava.
E avrà subito pressioni psicologiche a non finire, gli avranno sparato contro, magari il suo amico lo hanno ammazzato e lui l'hanno sfiorato per un pelo.
No, i veri colpevoli sono quelli che lo hanno mandato là con un mitra in mano a fare questa porcheria di guerra.
I soldati ubbidiscono agli ordini, non dimenticatelo, e i Marine in questo campo sono maestri.
Guardare Codice d'Onore, per capire.




Beh cazzo uno a 20 anni un cervello ce l'ha, sa distinguere il verde dal rosso( a meno che non sia daltonico), una vagina da un pene, ed un televisore da uno stereo.

Non credo che dall'alto sia arrivato l'ordine di sparare a persone ferite ed inermi davanti il cameraman della CNN...

Vittima fino ad un certo punto, se vedi le immagini non c'era nessun motivo per sparare ad una persona in quel modo, è da vigliacchi, e spero che quando lo mettono dentro buttino la chiave....
Email Scheda Utente
Post: 2.140
Registrato il: 10/06/2003
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
16/11/2004 16:13
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re:

Scritto da: gior77 16/11/2004 16.06


e sei mai stato in guerra? guerra vera, com'è questa in Iraq? lo so che puoi disobbedire agli ordini, ma quando sei in guerra non hai il tempo di pensare.
ti dicono di sparare a tutto quello che si muove. e tu lo fai, perchè se non lo fai tu lo fa lui. non hai il tempo di pensare.
è vero, probabilmente questo marine ha avuto il tempo di pensare, probabilmente è stato accecato dall'odio, probabilmente ha voluto vendicare la morte di un suo commilitone. o forse l'ha fatto per divertimento.
ma insieme a lui metterei in galera quello che l'ha mandato lì. tal G.W. Bush.
questa è la mia opinione.



Bush e (consentitemi questo linguaggio vetero) il sistema sono responsabili su piani diversi da quel soldato.
Bush e tutti quelli che hanno scatenato questa guerra sono responsabili e qui ti do' ragione ma questo non scagiona quel soldato, ci sono stati soldati americani che si sono rifiutati di compiere delle azioni, hanno disertato e sono in Canada, ci sono soldati israeliani che sono in galera per obiezione di coscienza, anche lui poteva scegliere...e ha sparato...tra l'altro sembra che nessuno glielo abbia ordinato...
Sean

www.radioalt.it

Do Androids Dream of Electric Sheep?
( Blade Runner - Philip K. Dick )

16/11/2004 16:18
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re:

Scritto da: Sean1 16/11/2004 16.13


Bush e (consentitemi questo linguaggio vetero) il sistema sono responsabili su piani diversi da quel soldato.
Bush e tutti quelli che hanno scatenato questa guerra sono responsabili e qui ti do' ragione ma questo non scagiona quel soldato, ci sono stati soldati americani che si sono rifiutati di compiere delle azioni, hanno disertato e sono in Canada, ci sono soldati israeliani che sono in galera per obiezione di coscienza, anche lui poteva scegliere...e ha sparato...tra l'altro sembra che nessuno glielo abbia ordinato...



non siamo tutti uguali ... non lo giustifico, spero che lo mettano dentro, ma spero anche che gli mettano un tizio a fargli compagnia. almeno così potranno farsi una partitina a risiko!!!
Email Scheda Utente
Post: 1.260
Registrato il: 05/02/2003
Città: BERGAMO
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
17/11/2004 10:20
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

I Verdi tedeschi: via festa cristiana, celebriamo il Ramadan


Dopo i gravissimi episodi verificatisi recentemente in Olanda, con l'atroce assassinio del regista Theo van Gogh da parte di un fondamentalista marocchino e i successivi attentati incendiari contro chiese e moschee, la Germania si interroga sgomenta sulla possibilità di venire contagiata dal virus del terrorismo di matrice musulmana. E tutti gli occhi sono ovviamente puntati in primo luogo su Berlino, dove in grandi quartieri come Neukölln, 310mila abitanti, Kreuzberg e Wedding la presenza di extracomunitari provenienti da 163 nazioni è superiore ad un terzo degli abitanti. Il primo a mettere in guardia contro il rischio di una rottura degli equilibri etnici attualmente esistenti è proprio il sindaco di Neukölln, Heinz Buschkowsky (Spd), il quale dichiara che il progetto di integrazione nella società tedesca delle varie comunità di migranti è ormai crollato come un castello di carte.
«L'integrazione è fallita, non c'è niente che uno straniero non possa fare nella sua lingua madre, fino all'adozione di modi di comportamento tipici del suo paese. Abbiamo ormai a che fare con società parallele», spiega Buschkowsky, il quale aggiunge che quando devono andare dal macellaio, dal fruttivendolo, dal parrucchiere, dal medico o in qualunque altro posto, gli extracomunitari di Berlino non hanno il minimo problema per trovare un connazionale in grado di servirli. La cosa ancora più singolare è che sono le stesse comunità di migranti a volersi isolare, dal momento che, come sottolinea sempre il sindaco, «i turchi si rifiutano di andare ad abitare dove ci sono gli arabi, i russi evitano le zone turche e così di seguito. Per non parlare del divieto fatto alle studentesse musulmane di fare sport in piscina, in palestra o di partecipare alle gite scolastiche». A dimostrare il flop del «Multi-Kulti», come viene chiamato in Germania il modello di integrazione multietnica sostenuto con particolare veemenza dai Verdi, ci sono i pessimi risultati scolastici dei giovani stranieri, il 70% dei quali abbandonano lo studio senza nemmeno avere ottenuto il diploma di scuola media, mentre il loro livello di disoccupazione giovanile sfiora il 40%. Ma a scuotere l'opinione pubblica tedesca è stata l'altra sera la trasmissione «Frontal 21» della televisione pubblica Zdf, che ha filmato di nascosto la predica di un Imam fondamentalista in una moschea di Neukölln. «Nell'aldilà ci saranno solo le fiamme dell'inferno ad attendere i tedeschi, questi atei che al pari degli altri europei», ha tuonato il religioso islamico.
Ad infuocare ancora di più il clima è arrivata ieri la proposta del vicepresidente dei deputati verdi al Bundestag, Hans-Christian Ströbele, il quale chiede di sostituire una festività religiosa cristiana con una islamica come quella della fine del Ramadan. Immediata è arrivata la sferzante replica del ministro dell'interno bavarese Günter Beckstein (Csu): «La proposta dimostra che i Verdi insistono nel mantenere la loro illusoria politica multiculturale». Mentre il suo collega del Brandeburgo, Jörg Schönbohm, ha ribadito che «la Germania è un paese cristiano e la proposta di una festività musulmana è insensata».
****************************

.....ORIANA VIVE........

Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:34. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com