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Iraq e situazione internazionale

Ultimo Aggiornamento: 26/10/2005 17:27
31/08/2004 20:47
 
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Lo riferisce un sito islamico. Il nuovo ultimatum per i due giornalisti francesi scade stasera. Chirac: faremo tutto il possibile per liberarli. Anche Hamas lancia un appello per loro



I 12 nepalesi presi in ostaggio in Iraq sono stati uccisi, secondo quanto scrive il sito del gruppo estremista islamico Ansar al-Sunna. Il sito mostra una sequenza di foto con lo sgozzamento di un uomo, e molte altre immagini di undici corpi crivellati di colpi di arma da fuoco.

Alcune delle foto mostrano in sequenza e senza pietà la decapitazione di un uomo. Altre mostrano, a gruppi, corpi distesi a terra, con le camicie crivellate di colpi di arma da fuoco, insanguinate. Lo stesso gruppo Ansar al-Summa aveva rivendicato sullo stesso sito il 20 agosto il rapimento di dodici nepalesi. Il Nepal non fa parte della coalizione a guida americana che ha proprie truppe in Iraq.





"Noi lanciamo questo appello al governo nepalese ed ai suoi simili, tutte code del sionismo e del cristianesimo... quello che vedete è il destino di tutti gli agenti traditori, spioni, e non abbiamo paura di niente, tornate a casa con quello che resta invece di inviare resti nelle bare se ci sono resti di questi corpi maledetti...". Così si conclude il comunicato che precede le foto dei cadaveri di 11 nepalesi e dello sgozzamento di un altro, sul sito web dell' "Esercito di Ansal-al Sunnah". Il messaggio è firmato "i corpi militari dell'esercito di Ansar El Sunna-partigiani della sunna".

All'inizio del testo - intitolato "Comunicato del dipartimento militare sull' applicazione del giudizio di Dio sui nepalesi venuti dal loro paese per servire le forze della crociata accompagnato da video che illustra il loro sgozzamento" - si dice: "Grazie a Dio che dà la vittoria ai suoi schiavi credenti e salute e pace all' anima dell'emissario della spada tra le mani della nazione...
"Alla nostra nazione islamica, nell' est e nell' ovest del mondo... certamente la vendetta e lo sgozzamento dei nemici di Dio è la lingua della Jihad che il buon Dio ci ha imposto, è attraverso la Jihad che la nazione vive....".

"Gli Stati Uniti hanno consacrato oggi tutto quello che hanno e quello che hanno gli altri a combattere l'Islam e la sua nazione sotto il nome della guerra dei crociati; una guerra ostile che detesta tutti i musulmani perchè non seguono la loro religione nè i loro principi divini...ma è ancora lontano, ecco l'avanguardia dei combattenti che vediamo dovunque...e la guerra tra noi e questi vili è atroce... è la Sunna (tradizione), che Dio ha imposto alle sue creature...".
"E per questa ragione e per danneggiare i nemici di Dio e grazie a lui noi abbiamo applicato il giudizio di Dio contro 12 nepalesi venuti dal loro paese e grazie al loro dio Buddha per lottare contro i musulmani e servire gli ebrei e i cristiani, figli di scimmie e di maiali...".
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31/08/2004 21:27
 
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Re:

Scritto da: theropithecus 31/08/2004 20.47
gli ebrei e i cristiani, figli di scimmie e di maiali...".



E infatti..

MO: Beersheva, almeno 15 persone uccise
Salgono ad un centinaio i feriti
(ANSA) - GERUSALEMME, 31 AGO - E' di almeno quindici persone, in aggiunta ai due terroristi suicidi, il numero degli uccisi nei due odierni attentati a Beersheva. Secondo un bilancio ufficioso e ancora non definitivo, i feriti sono un centinaio. /writer
31/08/2004 18: 40
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Direi che va sempre peggio...

[Modificato da dubh 31/08/2004 21.27]

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31/08/2004 22:02
 
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Certo che se chiamano Buddha "dio" e se pensano che il Buddhismo sia un codazzo di Ebraismo e Cristianesimo danno una bella prova di cultura... soprattutto non so come si possa non pensare ormai che tutto è un pretesto... L'ostilità verso gli altri popoli e le altre culture da parte dell'integralismo musulmano era iniziata ben prima dell'intervento americano (al quale peraltro poco o nulla del mondo buddhista ha preso parte): basta ricordare l'accanimento contro le antiche statue di Buddha in Afghanistan.
La cosa peggiore è che gruppi armati di banditi e di terroristi ormai hanno preso la parola per nome e per conto del popolo iracheno, che così si ritrova insozzato di crimini, di atteggiamenti e di colpe non sue...
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31/08/2004 22:13
 
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Non ho parole [SM=g27816] non si possono considerare umani...che gente di merda, mi fa troppo incavolare e stare male leggere queste notizie!!!

Vale
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31/08/2004 22:34
 
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Re:

Scritto da: Ale.555 31/08/2004 22.02
Certo che se chiamano Buddha "dio" e se pensano che il Buddhismo sia un codazzo di Ebraismo e Cristianesimo danno una bella prova di cultura... soprattutto non so come si possa non pensare ormai che tutto è un pretesto... L'ostilità verso gli altri popoli e le altre culture da parte dell'integralismo musulmano era iniziata ben prima dell'intervento americano (al quale peraltro poco o nulla del mondo buddhista ha preso parte): basta ricordare l'accanimento contro le antiche statue di Buddha in Afghanistan.
La cosa peggiore è che gruppi armati di banditi e di terroristi ormai hanno preso la parola per nome e per conto del popolo iracheno, che così si ritrova insozzato di crimini, di atteggiamenti e di colpe non sue...



Ti stra-quoto, purtroppo: tutto è un pretesto, più volte hanno dato prova di essere oltre a tutto il resto pure ignoranti.
Ricordo quando buttarono giù le millenarie statue di Buddha...che rabbia, anche in quei giorni..ma finchè anche qui c'è chi li giustifica non so cosa potremo fare [SM=g27829]
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01/09/2004 00:37
 
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...non nel nome di nessun dio...
...di fronte a questo sfacelo la saliva mi si coagula nella gola...a mi chiedo se valga la pena avere figli, perpetuare la nostra razza, unica sulla faccia della terra così gratuitamente distruttiva verso se stessa...
poi, però, come pochi giorni fa al lavoro, prendo in braccio una bimba di poche settimane, guardo i suoi occhi che mi guardano curiosi, il suo sorriso che sembra abbracciare tutto il mondo e mi dico..." si, ci deve essere una via, sicuramente non tutto è perduto visto come nasciamo, innocenti, aperti sul mondo, piccole carte assorbenti di emozioni..."...

Io non credo, non credo in nessun dio che vuole essere dio degli eserciti, non credo in nessun dio che possa volere la distruzione di ciò che egli stesso a creato, il bene più prezioso...LA VITA!!!

Solo una semplice frase mi piace ricordare, l' unica frase che mi è rimasta in testa dalle tante ore di catechismo di quando ero bambino..." non fare mai ad altri quello che non vorresti fosse fatto a te ".
Sarebbe già un buon inizio...

Claudio 69 molto triste.
non si vede bene che con il cuore, l' essenziale è invisibile agli occhi
01/09/2004 01:16
 
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cmq io ho riportato l'articolo per far vedere a chi giustificava l'uccisione di Quattrocchi con il fatto che era un mercenario, l'uccisione di baldoni perchè l'italia era in Iraq a vigilare....il vero fatto è che a questi non frega nulla di tutto, l'integralismo islamico avanza in tutto il mondo(sta facendo quello che ha fatto secoli fa la chiesa cattolica, impone la propria religione con il sangue...), ed ogni pretesto è buono, nepalesi trucidati eppure il nepal non è in iraq, i giornalisti francesi catturati, quando la Francia è stata sempre contraria all'intervento USA.


Quindi dico che la prossima volta che sento che un italiano è stato ucciso perchè i soldati italiani sono in Iraq, non sarà la verità, la realtà è che questi fondamentalisti islamici( e non sono pochi al mondo anzi....) stanno imponendo con il sangue la propria religione ( che cmq non rispecchia il credo di maometto ma è solo una loro erronea interpretazione....)



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01/09/2004 09:34
 
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non sono un esperto né un profondo conoscitore delle scritture e dei principi islamici , ma la "sunna" che tanto viene sbandierata nel proclama di questi signori non sarebbe altro che la "pratica islamica" che viene trasmessa attraverso l'osservazione e l'insegnamento di racconti o fatti tramandati da Maometto per generazioni e generazioni ......
insomma un qualche cosa di "costruttivo" per tutta la comunità

fra l'altro qualche tempo fà c'era pure una discreta band inglese (i sunna appunto) che non erano certo portatori di messaggi di morte [SM=g27829]
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01/09/2004 10:23
 
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Re: ...non nel nome di nessun dio...

Scritto da: double-trouble 01/09/2004 0.37
...di fronte a questo sfacelo la saliva mi si coagula nella gola...a mi chiedo se valga la pena avere figli, perpetuare la nostra razza, unica sulla faccia della terra così gratuitamente distruttiva verso se stessa...
poi, però, come pochi giorni fa al lavoro, prendo in braccio una bimba di poche settimane, guardo i suoi occhi che mi guardano curiosi, il suo sorriso che sembra abbracciare tutto il mondo e mi dico..." si, ci deve essere una via, sicuramente non tutto è perduto visto come nasciamo, innocenti, aperti sul mondo, piccole carte assorbenti di emozioni..."...

Io non credo, non credo in nessun dio che vuole essere dio degli eserciti, non credo in nessun dio che possa volere la distruzione di ciò che egli stesso a creato, il bene più prezioso...LA VITA!!!

Solo una semplice frase mi piace ricordare, l' unica frase che mi è rimasta in testa dalle tante ore di catechismo di quando ero bambino..." non fare mai ad altri quello che non vorresti fosse fatto a te ".
Sarebbe già un buon inizio...

Claudio 69 molto triste.



ti quoto

un papa'[SM=g27822]

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01/09/2004 11:06
 
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Grazie Bush
Era tanto che me lo tenevo dentro questo intervento, ma dopo gli ultimi avvenimenti, scusate mi devo sfogare... [SM=g27812]

L'irrazionale ed incosciente politica estera di Bush & co. ha scatenato un terrorismo internazionale senza precedenti.
Sì mi ricordo le statue di Buddha distrutte, se non erro dai Talebani armati e legittimati dagli americani per "lottare" contro l'Unione Sovietica. Quando l'allora USSR invase l'Afghanistan, lontano 1980, tutti gridarono all'orrore. Io no.
Anni ed anni dopo mi resi conto che la mia istintiva idea era giusta. Ora so che verrò incenerita on-line per le mie affermazioni [SM=g27823] ma ditemi se è stato peggiore il casino che hanno combinato gli americani in Iraq, scatenando forze anarchiche ed integraliste che non capiscono un cazzo di politica estera [SM=g27816] oppure l'invasione dell'Afghanistan che, IN FONDO A TUTTE LE ALTRE MOTIVAZIONI, mirava a tenere a bada un popolo che era una mina innescata e che, lasciato andare a se stesso avrebbe in seguito imposto il burqa alle donne e distrutto statue millenarie e destra e a sinistra, senza contare gli aiuti sostanziali dati al terrorismo internazionale.

QUESTO è il mondo che verrà lasciato in eredità ai nostri figli: al posto delle guerre mondiali, un terrorismo mondiale senza pietà e limiti, finanziato ed armato in passato da grandi potenze senza scrupoli che non sono state in grado di accordarsi in modo civilizzato e diplomatico.
Gli sciiti in Iraq, i Talebani in Afghanistan e chi più ne ha più ne metta sono tutte creature di un sistema planetario perverso che non è in grado di ragionare in termini etici ma solo in termini di sfruttamento economico.

Bush & co. hanno combinato un casino senza precedenti in Iraq che ci vorranno generazioni per rimetterlo a posto. Nel frattempo altri aerei verranno schiantati su vari ameni edifici governativi, altre bombe verranno messe su treni di ignari pendolari, altri giornalisti verranno sgozzati a prescindere che provengano da paesi neutrali alla guerra o addirirttura con posizioni personali nettamente contrarie (vedi il povero Baldoni).

E la cosa che ci fa più venire i nervi è che NOI L'AVEVAMO DETTO, noi poveri illusi contrari a questa guerra e contrari all'elezione di Bush Jr. non la volevamo questa carneficina, e nessuno ci ha ascoltato, perché così va il mondo, chi ha più potere economico governa e chi se ne fotte dell'ONU.

Scusate, sono talmente adirata ed amareggiata e sono qui che mi tiro i pugni in testa perché gli equilibri mondiali sono così perversi e nessuno sembra in grado di cambiare le cose, neppure per un pochettino.

E teniamoci questo terrorismo fondamentalista internazionale, non importa che bandiera o religione o moneta abbia, ce lo siamo voluto noi mentre sbavavamo per la seconda o terza macchina, per un benessere che non ci era dovuto, ma che ci siamo afferrati e difesi con le unghie coi denti.

È troppo tardi per accusare questo o quell'altro: siamo tutti colpevoli.

[SM=x145478]

[Modificato da Corcaigh 01/09/2004 11.12]

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01/09/2004 11:45
 
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Ieri sera sono andata a vedere il film di Michael Moore. Se ogni tanto si spulcia indymedia o comunque si cerca una lettura non già rivomitata da qualcun altro (che magari ce l'ha reimpastata a favore suo) più o meno non dice nulla di nuovo, se non mettere qualche puntino sulle "i", facendo tanto di nomi e cognomi, cariche, etc. Chiude il cerchio (spirale) su questi delinquenti.
Queste persone (Bush etc, ma non solo) hanno sulla coscienza migliaia di morti, già stati e/o che saranno, perchè la violenza innesca violenza e vai a porgere l'altra guancia quando tutto insieme, in una situazione in cui già hai poco, ti viene tolto tutto, compreso le persone che hai care. Gente misera, ignorante, che si è vista cadere sulla testa altra miseria e distruzione, altre morti, e stavolta con un picco incredibile, da chi diceva di venire per liberarli, senza capire perchè. Tutto solo per una questione economica, vaglielo a spiegare...
E' vero, siamo colpevoli: perchè l'Occidente goda dei privilegi che ha, affinchè noi godiamo degli stessi privilegi, dobbiamo pagare un prezzo. Il sistema economico mondiale si fonda su una fascia da sfruttare a vantaggio, non bisogna essere degli economisti per capirlo, di pochi.
Sarò comunque contraddittoria, perchè alla fine volente o nolente faccio parte di questo sistema, ma non posso arrendermi ad assoggettarmici. Non senza cercare di flettere, di spostarmi, di farne parte il meno possibile. Perchè la sera, quando vado a dormire, nei limiti del possibile voglio provare a sentirmi un po' a posto con la mia coscienza.
Rosy

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01/09/2004 12:46
 
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intanto l'orrore sembra non aver fine
www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2004/09_Settembre/01/ossez...

accidenti ...
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01/09/2004 13:55
 
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A me sembra che il terrorismo islamico esista da molto prima che ci fosse Bush come presidente, dire che ora il terrorismo è esploso per l'intervento in Iraq mi sembra un gravissimo errore. Mi sembra più corretto dire che è in atto una guerra tra civiltà e tra popoli, quello musulmano contro quello occidentale. Mi sembra molto evidente che vogliano imporci le loro usanze e il loro stile di vita (se così si può chiamare). Starà a noi accettare o meno. Io di sicuro non lo accetto.
****************************

.....ORIANA VIVE........

01/09/2004 14:34
 
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Verissimo, Matteo, non oso contraddire una sola parola di ciò che hai scritto.
Ma vedi, questa guerra tra due culture (preesistente da millenni), Bush l'ha legittimata.

[SM=g27813]


[Modificato da Corcaigh 01/09/2004 14.40]

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01/09/2004 14:37
 
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Le cose son molto piu' complesse di quanto un 'analisi manicheistica e neppure troppo velatamente razzista vogliano far comprendere su stampa e media in generale...
a mio modesto parere il conflitto ha radici ben piu' vecchie: gli ex-paesi coloniali arabi, i cui confini sono stati disegnati dalle stesse potenze coloniali, non hanno potuto per motivi culturali ma soprattutto perche' gli e' stato impedito, fornirsi di una forma di democrazia, soprattutto nei paesi produttori di petrolio, quindi le aspirazioni a migliori condizioni di vita, all'autodeterminazione, si sono incanalate ERRONEAMENTE nel fondamentalismo islamico come unico canale di sfogo, un canale sbagliato ma pur sempre qualcosa per milioni di disperati.

Quali sono le responsabilita' occidentali? aver sostenuto per decenni regimi dittatoriali come quello ad esempio dell'Arabia Saudita.

No , nessun conflitto di civilta', come dimostrano le composte e civilissime manifestazioni dei musulmani francesi a favore della liberazione dei giornalisti,a dimostrare pure che l'Islam non e' il fondamentalismo islamico .

Quello che in occidente vada difeso credo sia la separazione tra stato e qualsiasi istituzione religiosa, la sua laicita', i diritti umani e le liberta' che ne conseguono.

Il sistema di dominio rappresentato da bush e' solo l'altra faccia della medaglia, una da' potere all'altra...

Da che parte schierarsi ? io mi schiero dalla parte delle vittime delle bombe americane , dalla parte delle vittime dei kamikaze islamici, di chi vorrebbe solo vivere, gioire, godere della luce del sole...il fatto che io riprovi e condanni il fondamntalismo islamico non mi rende nemico degli arabi in quanto tali ne' in nessun caso amico di bush.....

s




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01/09/2004 15:07
 
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Re:

Scritto da: Sean1 01/09/2004 14.37
No , nessun conflitto di civilta', come dimostrano le composte e civilissime manifestazioni dei musulmani francesi a favore della liberazione dei giornalisti,a dimostrare pure che l'Islam non e' il fondamentalismo islamico .




Caro Sean, sono d'accordo con tutto quello che dici, tranne che su questo passaggio. Ahimé, di conflitti di culture e civiltà si tratta e purtroppo la manifestazione a cui ti riferisci (che ho seguito anch'io con interesse) sempre di una goccia nell'oceano del fondamentalismo si tratta.
Ma non fraitendermi: fondamentalismo su ENTRAMBI i fronti. Il fondamentalismo non deve essere necessariamente religioso. I dogmi su cui si imposta il "fondamentalismo occidentale" (concedetemi il neologismo) sono economici e materialistici e forse ben peggiori di quelli religiosi.
Io ho trovato l'atteggiamento delle potenze coinvolte nella guerra (USA e GB) ASSAI fondamentalista. Non hanno lasciato spazio a dubbi o tentennamenti, a tentativi di dialogo, a contraddizioni del "sapere universale" imposto da Bush & co. ovvero le armi di distruzione di massa ci sono, non sappiamo dove sono, ma credeteci, se ve lo diciamo noi ci sono e non ci contraddite.
Come lo chiamate questo?

Chi ha creduto che questa guerra finisse a film western con i buoni biondi e ariani ed i brutti sporchi e cattivi che fiivano in prigione, beh, si è sbagliato. In questa guerra (in tutte le guerre) chiunque imbracci un fucile o lanci una bomba, o dia il comando per lanciarla è brutto sporco e cattivo. I buoni non esistolo, sono forse sepolti sotto qualche cumulo di macerie o si sono beccati uno scud in faccia mentre cercavano di informare il resto del mondo sugli orrori della guerra.

Ed ecco si ritorna al contrasto tra le culture: oramai esacerbato al massimo (noi buoni evangelici occidentali contro voi ignoranti musulmani) non avrà altro che sfoghi e ripercussioni di una violenza che non oso immaginare.

Infatti, preferisco non pensarci neppure.

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ZAI Saman



Guarda com’è il Destino! / Vuoto di senso crolla l’occidente / Soffocherà per ingordigia / E assurda sete di potere / E dall’Oriente orde di fanatici.

da ZAI SAMAN - 1988 ( !!! )

Francesco Battiato

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un interessante articolo di TAHAR BEN JELLOUN
in effetti c'e' un attacco alla laicita' ed un tentativo di stabilire un'egemonia culturale religiosa...ma leggete...

IL VELO
La legge che divide la Francia
bandiera per laici e musulmani
di TAHAR BEN JELLOUN

Tutto ha avuto inizio in una città del nord della Francia un giorno del 1989, quando due ragazze marocchine si presentarono a scuola, nel loro liceo, con un foulard in testa. La cosa avrebbe potuto passare del tutto inosservata se il preside non avesse impedito alle studentesse di seguire le lezioni finché non si fossero tolte il velo e se i mezzi di informazione non se ne fossero occupati. Si dice perfino che Hassan II fosse intervenuto di persona presso i loro genitori per mettere fine all'incidente.

Una dozzina di anni dopo, indossare il velo diventa una questione politica che scatena accese discussioni. Non si tratta più di un caso isolato: il velo è diventato un simbolo ideologico e politico di resistenza contro la cultura occidentale. Quest'ondata di affermazione della propria identità rientra nel processo di integrazione. Sempre più frequentemente le giovani figlie degli emigrati maghrebini in Francia - e dunque di nazionalità francese - vogliono affermare la loro appartenenza all'Islam indossando un foulard che ne nasconda la capigliatura. Ma se non fosse altro che un gesto di affermazione personale non vi sarebbero problemi e, soprattutto, non ci sarebbe stata una legge approvata dal Parlamento nel gennaio scorso. Sarebbe un loro diritto assoluto vestirsi come desiderano.

Indossare il velo, però, significa una cosa ben precisa: rifiutare la laicità, rifiutare la scuola pubblica, rifiutarsi di seguire le lezioni di ginnastica, le lezioni di biologia, le lezioni di musica, le lezioni di disegno e così via. Queste giovanette, queste giovani donne partono dal principio che la donna occidentale non è rispettata dall'uomo e che a partecipare a questa mancanza di rispetto sia lei per prima. Ciò che è effettivamente in discussione è lo stile di vita europeo, la libertà di ogni singolo individuo, specialmente della donna. Queste giovani così fedeli all'Islam sono spesso manipolate dai padri, dai fratelli, dal cugino o dal marito. Sono rare coloro che decidono da sé di portare il velo, molto più spesso obbediscono invece a pressioni famigliari o tribali. Al centro di questa manipolazione vi è la questione dell'onore, collegata a quella del sesso.


La Francia, che ha convissuto pacificatamene con l'Islam - la seconda religione di questo paese - è un paese laico ed è l'unico di tutta Europa ad essere riuscito a ottenere nel dicembre 1905 la separazione tra Chiesa e Stato. Questa laicità è preziosa: è la base stessa del riconoscimento dell'individuo, la base del sistema democratico. Una legge in proposito è stata promulgata e approvata proprio perché il velo è stato considerato una minaccia contro la laicità. I musulmani di Francia e all'estero hanno inteso tutto ciò come una forma di aggressione, un rifiuto dell'Islam, una stigmatizzazione della loro religione, anche se la legge in questione parla chiaramente di altri segni di ostentazione di altre religioni. Le discussioni sono state violente e confuse. Per gli estremisti musulmani questa è stata l'occasione opportuna per designare la Francia e l'Occidente come "nemici dell'Islam". Non vi è peggior sordo di chi non vuol sentire.

L'Europa vive e continuerà a vivere insieme a una popolazione musulmana. È importante ammetterlo e definire un ambito preciso per questa coabitazione. La legge francese contro l'ostentazione dei simboli religiosi nelle scuole è stata concepita con questo spirito, anche se sfortunatamente non è stata spiegata bene, è stata raffazzonata e votata in un clima di odio.

Da ciò la sensazione di una legge fatta contro i musulmani. Occorreva invece spiegare ai cinque milioni di musulmani di Francia che la posta realmente in gioco quando si porta il velo è la condizione della donna, la libertà della donna quale la Francia la promuove. Perché questo è il nocciolo del problema: alcuni immigrati vorrebbero che le loro donne, le loro figlie e le loro sorelle vivessero nelle medesime condizioni dei loro concittadini rimasti in patria, rifiutano i diritti di cui godono le donne occidentali e non accettano che le loro donne ne possano trarre giovamento. Questo equivale a dire che hanno paura della libertà della donna e per mascherare questa paura si rifugiano nell'Islam. Ma le discussioni in proposito sono state molto più ideologiche che sociologiche, situazione che ha alimentato le mire degli estremisti che si preparano il 4 settembre a complicare la riapertura delle scuole in molte città della Francia.
(Traduzione di Anna Bissanti)


(30 agosto 2004)
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01/09/2004 16:06
 
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Re: Grazie Bush

Scritto da: Corcaigh 01/09/2004 11.06
Era tanto che me lo tenevo dentro questo intervento, ma dopo gli ultimi avvenimenti, scusate mi devo sfogare... [SM=g27812]

L'irrazionale ed incosciente politica estera di Bush & co. ha scatenato un terrorismo internazionale senza precedenti.
Sì mi ricordo le statue di Buddha distrutte, se non erro dai Talebani armati e legittimati dagli americani per "lottare" contro l'Unione Sovietica. Quando l'allora USSR invase l'Afghanistan, lontano 1980, tutti gridarono all'orrore. Io no.
Anni ed anni dopo mi resi conto che la mia istintiva idea era giusta. Ora so che verrò incenerita on-line per le mie affermazioni [SM=g27823] ma ditemi se è stato peggiore il casino che hanno combinato gli americani in Iraq, scatenando forze anarchiche ed integraliste che non capiscono un cazzo di politica estera [SM=g27816] oppure l'invasione dell'Afghanistan che, IN FONDO A TUTTE LE ALTRE MOTIVAZIONI, mirava a tenere a bada un popolo che era una mina innescata e che, lasciato andare a se stesso avrebbe in seguito imposto il burqa alle donne e distrutto statue millenarie e destra e a sinistra, senza contare gli aiuti sostanziali dati al terrorismo internazionale.

QUESTO è il mondo che verrà lasciato in eredità ai nostri figli: al posto delle guerre mondiali, un terrorismo mondiale senza pietà e limiti, finanziato ed armato in passato da grandi potenze senza scrupoli che non sono state in grado di accordarsi in modo civilizzato e diplomatico.
Gli sciiti in Iraq, i Talebani in Afghanistan e chi più ne ha più ne metta sono tutte creature di un sistema planetario perverso che non è in grado di ragionare in termini etici ma solo in termini di sfruttamento economico.

Bush & co. hanno combinato un casino senza precedenti in Iraq che ci vorranno generazioni per rimetterlo a posto. Nel frattempo altri aerei verranno schiantati su vari ameni edifici governativi, altre bombe verranno messe su treni di ignari pendolari, altri giornalisti verranno sgozzati a prescindere che provengano da paesi neutrali alla guerra o addirirttura con posizioni personali nettamente contrarie (vedi il povero Baldoni).

E la cosa che ci fa più venire i nervi è che NOI L'AVEVAMO DETTO, noi poveri illusi contrari a questa guerra e contrari all'elezione di Bush Jr. non la volevamo questa carneficina, e nessuno ci ha ascoltato, perché così va il mondo, chi ha più potere economico governa e chi se ne fotte dell'ONU.

Scusate, sono talmente adirata ed amareggiata e sono qui che mi tiro i pugni in testa perché gli equilibri mondiali sono così perversi e nessuno sembra in grado di cambiare le cose, neppure per un pochettino.

E teniamoci questo terrorismo fondamentalista internazionale, non importa che bandiera o religione o moneta abbia, ce lo siamo voluto noi mentre sbavavamo per la seconda o terza macchina, per un benessere che non ci era dovuto, ma che ci siamo afferrati e difesi con le unghie coi denti.

È troppo tardi per accusare questo o quell'altro: siamo tutti colpevoli.

[SM=x145478]

[Modificato da Corcaigh 01/09/2004 11.12]







sdegno......


Vivete di memoria corta, molto corta......Le radici dell'integralismo islamico risalgono a molto tempo fa, bush non era nemmeno in fasce. L'islam oggi è arrivato un pò ovunque, in genere si è imposto con il sangue. Nazioni come l'Indonesia non avrebbero mai conosciuto maometto se non con la forza. In molti paesi, vicini e lontani c'è la guerra civile a causa di questo fondamentalismo. Timor est, l'afghanistan, algeria, kashmir, nigeria, sudan, somalia....ecc


Non è certo bush che ordina le migliaia di sgozzamenti in algeria, o la caccia la cristiano nelle nazioni centraficane.


Di certo questi ultimi interventi militari, così come la politica estera hanno alimentato focolai molto accesi, ma la causa non è nè Bush nè Berlusconi o Putin, è semplicemente una progressiva invasione islamica fino alla conquista del mondo. Loro vogliono farsi passare per le vittime, ma in realtà sono gli invasori....



E poi giustificare l'invasione russa in afghanistan è proprio una volgare costume fatti da pazzi e fanatici comunisti che dovrebbero esser rinchiusi in cella di isolamento.....



orrore......[SM=g27812]
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01/09/2004 16:09
 
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Un mio piccolo intervento senza voler entrare in polemica con alcuno. L'invasione dell'Afghanistan (da parte dell'Urss) è stata una cosa orribile e ha causato danni irreparabili nella regione (oltre 1 milione di morti, un numero infinito di invalidi, tra cui molti bambini, il rafforzamento del fondamentalismo islamico, che fino a quel momento era poca cosa, e una guerra civile interna, susseguente al "disimpegno" sovietico, che definire terribile è dire poco). Nel diritto internazionale, da quello che ne so, viene ammesso l'intervento negli affari interni di un paese solo in determinate gravissime condizioni-limite (genocidio, per esempio, oppure grave minaccia per le nazioni confinanti). In quel momento, l'Afghanistan non rappresentava un pericolo per nessuno e la sua invasione è stata un tremendo errore, nonchè l'inizio di molti dei problemi che ci portiamo avanti tuttora (vedasi il fondamentalismo). Una regola deve essere chiara: non esistono alcune giustificazioni ad un intervento (leggi invasione) di un paese. Sono i popoli che devono riuscire, col tempo, a darsi un'organizzazione sufficientemente "democratica" al proprio interno, secondo le proprie culture, in modo da non essere troppo aggressivi nei confronti dei paesi confinanti. Se l'invasione dell'Afghanistan trova una qualche giustificazione (e secondo me non era affatto giustificata) allora anche l'intervento in Iraq potrebbe essere considerato giustificabile (l'eliminazione di un feroce dittatore genocida nonchè la soppressione di un continuo pericolo destabilizzante nei confronti dei popoli confinanti). In realtà, a mio parere, le cose non possono essere poste in questi termini. L'invasione dell'Iraq (come pure l'intervento nel '91) non trova alcuna giustificazione ed è stato un atto di cui pagheremo amaramente le conseguenze nel tempo. Inoltre, e concludo, non stiamo vivendo, sempre secondo il mio modesto parere, uno "scontro di civiltà", ma una lotta, interna ai popoli e alle nazioni, e internazionale, tra fondamentalismi (come, giustamente, Corcaigh ha già accennato in precedenza) in una *polarizzazione* molto pericolosa nella quale la parte moderata, comunque sempre notevolmente maggioritaria, si trova in grave difficoltà nell'imporre e nell'esercitare un controllo sulla parte più estremista e minoritaria (se parliamo di numeri o di percentuali si tratta *ancora* veramente di piccola cosa). Se prevarrà quest'ultima (in entrambe le fazioni, cioè sia in occidente che nei paesi a "religione" mussulmana) allora saranno veri dolori ...
Ciao a tutti.
**********************************************************
"Where is the wisdom we lost in knowledge? Where is the knowledge we lost in information?"

T.S. Eliot
01/09/2004 16:22
 
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Re:

Scritto da: cossaigh 01/09/2004 16.09

Un mio piccolo intervento senza voler entrare in polemica con alcuno. L'invasione dell'Afghanistan (da parte dell'Urss) è stata una cosa orribile e ha causato danni irreparabili nella regione (oltre 1 milione di morti, un numero infinito di invalidi, tra cui molti bambini, il rafforzamento del fondamentalismo islamico, che fino a quel momento era poca cosa, e una guerra civile interna, susseguente al "disimpegno" sovietico, che definire terribile è dire poco). Nel diritto internazionale, da quello che ne so, viene ammesso l'intervento negli affari interni di un paese solo in determinate gravissime condizioni-limite (genocidio, per esempio, oppure grave minaccia per le nazioni confinanti). In quel momento, l'Afghanistan non rappresentava un pericolo per nessuno e la sua invasione è stata un tremendo errore, nonchè l'inizio di molti dei problemi che ci portiamo avanti tuttora (vedasi il fondamentalismo). Una regola deve essere chiara: non esistono alcune giustificazioni ad un intervento (leggi invasione) di un paese. Sono i popoli che devono riuscire, col tempo, a darsi un'organizzazione sufficientemente "democratica" al proprio interno, secondo le proprie culture, in modo da non essere troppo aggressivi nei confronti dei paesi confinanti. Se l'invasione dell'Afghanistan trova una qualche giustificazione (e secondo me non era affatto giustificata) allora anche l'intervento in Iraq potrebbe essere considerato giustificabile (l'eliminazione di un feroce dittatore genocida nonchè la soppressione di un continuo pericolo destabilizzante nei confronti dei popoli confinanti). In realtà, a mio parere, le cose non possono essere poste in questi termini. L'invasione dell'Iraq (come pure l'intervento nel '91) non trova alcuna giustificazione ed è stato un atto di cui pagheremo amaramente le conseguenze nel tempo. Inoltre, e concludo, non stiamo vivendo, sempre secondo il mio modesto parere, uno "scontro di civiltà", ma una lotta, interna ai popoli e alle nazioni, e internazionale, tra fondamentalismi (come, giustamente, Corcaigh ha già accennato in precedenza) in una *polarizzazione* molto pericolosa nella quale la parte moderata, comunque sempre notevolmente maggioritaria, si trova in grave difficoltà nell'imporre e nell'esercitare un controllo sulla parte più estremista e minoritaria (se parliamo di numeri o di percentuali si tratta *ancora* veramente di piccola cosa). Se prevarrà quest'ultima (in entrambe le fazioni, cioè sia in occidente che nei paesi a "religione" mussulmana) allora saranno veri dolori ...
Ciao a tutti.




quoto in parte l'intervento iniziale del tuo discorso, ma la guerra in Iraq del 91 era leggittima e sacrosanta, come è stato sancito dall'ONU!!!


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Fondamentalismi
I fondamentalismi sono spesso dispensatori di morte e sofferenza, solo che a volte ciò accade in modo molto meno eclatante di quanto accade in Medio Oriente.

Ad esempio è il caso della legge 40/2004 sulla procreazione medicalmente assisitita apporvata quest'anno dal Parlamento Italiano.

Grazie a questa legge si toglie la speranza di poter concepire un figlio in provetta a migliaia di coppie, vietando la fecondazione eterologa (i più abbienti potranno comunque recarsi all'estero).
Vietando l'analisi preimpianto degli embrioni non sarà più possibile impiantare solo gli embrioni sani, costringendo, in pratica, la donna all'aborto in caso di malformazioni (oppure a partorire un figlio malato).
Vietando la sperimentazione sugli embrioni sovrannumerari (quelli comunque destinati ad essere buttati nella spazzatura) si privano milioni di malati della speranza di trovare una cura per la propria malattia.

Contro questa legge si stanno raccogliendo firme per diversi referendum. Affinché la consultazione possa aver luogo la prossima primavera è però necessario raccogliere ancora 300.000 firme entro il 20 settembre.

Si può firmare presso tutte le segreterie comunali, le circoscrizioni e i tavoli di raccola sparsi in tutta Italia.

Chi volesse saperne di più legga qui:
www.lucacoscioni.it

[Modificato da Maratona70 02/09/2004 8.08]

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

"Ninety per cent of my money went
on drink, fast cars and women...
I wasted the rest."
George Best
01/09/2004 18:01
 
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Re: Re: Grazie Bush

Scritto da: theropithecus 01/09/2004 16.06

E poi giustificare l'invasione russa in afghanistan è proprio una volgare costume fatti da pazzi e fanatici comunisti che dovrebbero esser rinchiusi in cella di isolamento.....



orrore......[SM=g27812]



Grazie per il tuo intervento. Le tue parole sanciscono e dimostrano in pieno la mia teoria sui "fondamentalismi culturali".
Senza il tuo vivido esempio non mi sarebbe stato possibile dimostrare ciò che intendevo.

I rest my case....

[SM=g27831]
01/09/2004 18:24
 
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Re:
Grazie Cossaigh per il tuo civile intervento che mi permette di fare alcune precisazioni rispetto a quello che ho scritto in tono volutamente provocatorio:


Scritto da: cossaigh 01/09/2004 16.09

Nel diritto internazionale, da quello che ne so, viene ammesso l'intervento negli affari interni di un paese solo in determinate gravissime condizioni-limite (genocidio, per esempio, oppure grave minaccia per le nazioni confinanti).




Queste condizioni esistevano per l'Iraq? Molto, molto discutibile....




Una regola deve essere chiara: non esistono alcune giustificazioni ad un intervento (leggi invasione) di un paese. Sono i popoli che devono riuscire, col tempo, a darsi un'organizzazione sufficientemente "democratica" al proprio interno, secondo le proprie culture, in modo da non essere troppo aggressivi nei confronti dei paesi confinanti.



Le tue parole cominciano ad arrivare al punto a cui ci tengo moltissimo anch'io ad arrivare...



Se l'invasione dell'Afghanistan trova una qualche giustificazione (e secondo me non era affatto giustificata) allora anche l'intervento in Iraq potrebbe essere considerato giustificabile (l'eliminazione di un feroce dittatore genocida nonchè la soppressione di un continuo pericolo destabilizzante nei confronti dei popoli confinanti).



Ecco il punto: questa teoria si applica anche al suo contrario. Se giustifichiamo l'invasione in Iraq allora giustifichiamo anche quella in Afghanistan, che hanno similissime premesse, come si deduce.

Il resto del tuo intervento mi trova perfettamente d'accordo con te.

01/09/2004 18:51
 
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Re: Re: Re: Grazie Bush

Scritto da: Corcaigh 01/09/2004 18.01


Grazie per il tuo intervento. Le tue parole sanciscono e dimostrano in pieno la mia teoria sui "fondamentalismi culturali".
Senza il tuo vivido esempio non mi sarebbe stato possibile dimostrare ciò che intendevo.

I rest my case....

[SM=g27831]





io sono onorato........[SM=g27828]



cmq avrai sicuramente vinto il festival della coerenza, che fai prima lanci il sasso e poi nascondi la mano???


Sarà che vivendo in irlanda ti sei dimenticata a scrivere in italiano ed a farti capire, ma quello che hai scritto precedentemente solo una fanatica comunista degli anni 20 lo avrebbe scritto....insomma stile brigate rosse........fortunatamente sono molto lontano dalle tue idee.......diciamo che sono un anti-comunista convinto......[SM=x145427]



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