Luci nella notte
George Simenon
Ambientato tra le strade d’America questo romanzo, scritto da Georges Simenon a Lakeville, nel Connecticut, nel luglio del 1953, è un originale noir on the road. Racconta infatti una vicenda di grande tensione e drammaticità, che si consuma nell’arco di due giorni durante il viaggio di due coniugi newyorkesi diretti con la loro auto verso il Maine. Steve e Nancy sono una coppia come tante della media borghesia: due figli, casa a Long Island, un buon tenore di vita, ma anche un’esistenza che al di sotto dell’apparente tranquillità familiare nasconde un’insoddisfazione profonda, un logorio dei sentimenti, una muta rabbiosità dei cuori. Il loro disagio relazionale, reso palpabile dalla magistrale narrazione di Simenon, scoppia in tutta la sua forza durante il tragitto automobilistico. Nancy si rifiuta di proseguire al fianco del marito sempre più offuscato dall’alcol. Quando Steve esce dal bar dove si è fermato per concedersi l’ennesimo bicchiere la donna è sparita dall’auto in cui l’aveva lasciata, al suo posto solo un biglietto: “Io proseguo in pulmann. Buon viaggio”. Questa separazione segnerà una svolta imprevista e drammatica per entrambi ma rappresenterà anche un’estrema sofferta possibilità di rinascita. Steve riparte solo e dopo una notte di viaggio piena di tentazioni ed insidie scopre che la moglie non è mai giunta nel campeggio dove li attendono i loro figli. Inizia dunque una ricerca disperata, costellata di sottilissime insidie tangibili o interiori, che, prima di raggiungere la sua amara conclusione, costringerà marito e moglie a fare i conti con se stessi e con le ansie, i timori e i fantasmi che li opprimono.
Simenon utilizza tutti gli elementi tipici del noir americano rinnovandoli con il suo stile inconfondibile, asciutto ma di grande intensità, animato da frequenti dialoghi: una coppia sull’orlo della crisi, i lunghi rettilinei delle highway americane, i bar delle stazioni di servizio lungo il tragitto, le bevute, la musica jazz di sottofondo, la violenza incombente.
Il risultato è un romanzo che ricostruisce e narra in modo magistrale il percorso interiore dei personaggi e i momenti che segnano in modo indelebile il corso di una vita. Una storia di rara intensità che il regista Cédric Kahn ha trasformato in un film con Carole Bouquet e Jean Pierre Darroussin, che giungerà prossimamente sugli schermi cinematografici.