"Fermare Israele" ?

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nightolo
00martedì 12 settembre 2006 16:19
Integro una cosa, al post che ho appena scritto, qui non c'e' nessuna arroganza occidentale. Io sono il primo a sostenere che lo sviluppo di una civilta' non avviene in maniera unlineare, ma ognuna segue la propria storia.
Su questo siamo d'accordo.

Pero' sui diritti civili, sulle possibilita' di affrontare un 'giusto processo', sulle possibilita' di esprimere le proprie tendenze sessuali senza essere lapidati, sul non essere isolati dai posti di potere perche' si e' donna e su tante altre cose, direi che dovremmo assumere un assolutismo e dire che in effetti queste cose in Italia e in Europa non avvengono, o PERLOMENO, non avvengono cosi' spesso.

Il fatto che avvengano altre cose in altri paesi (vedi sanita' americana o pena di morte) e' UN ALTRO DISCORSO, lo ripeto, E' UN ALTRO DISCORSO. Non potra' mai cancellare il fatto che Nick Berg e' stato sgozzato in Iraq (che colpa aveva? essere un giornalista?), due omosessuali sedicenni lapidati in Iran, o un gruppo di persone tra cui DONNE E BAMBINI svegliati e sgozzati nel sonno in Algeria (qualche anno fa)

Svegliamoci perfavore.
jay.ren
00martedì 12 settembre 2006 16:27
Re:

Scritto da: nightolo 12/09/2006 16.16
In Italia non esistono carceri della CIA in cui si fanno interrogatori al di fuori di ogni norma internazionale, in Egitto si'.



In Egitto la CIA non passa a far spesa di Imam scomodi, in Italia sì.

E per ribaltare le tue argomentazioni si potrebbe proseguire ad oltranza (Guantanamo, gli omicidi-suicidi di Wako-Texas, la quasi impossibilità per una donna di accedere a posti di responsabilità - ci sono poche decine di donne CEO anche in America, ecc.)

R
gior77
00martedì 12 settembre 2006 16:31
Re:

Scritto da: nightolo 12/09/2006 16.16
Dai ragazzi, io sto parlando di esistenza di principi di democrazia. Per mia sfortuna non conosco, ma li conoscerei volentieri, dei ragazzi algerini, libici o marocchini; ma non e' quello il punto. Il problema e' che il popolo non ha potere di eleggere i propri rappresentanti, ergo una parte del popolo non e' rappresentata e non legifera, di conseguenza non siamo in un regime democratico.





sul resto non ho le conoscenze per risponderti, ma su questo punto vorrei farti notare che in base alla tua teoria anche gli stati uniti NON sono uno stato democratico, viste le "difficoltà" che hanno avuto le comunità dei neri nel sud del paese ad andare a votare alle ultime elezioni (vedasi casini in florida con schede perse, persone misteriosamente dichiarate morte e quindi impossibilitate a votare, ecc. ecc.)
gior77
00martedì 12 settembre 2006 16:40
Re:

Scritto da: nightolo 12/09/2006 16.19
Integro una cosa, al post che ho appena scritto, qui non c'e' nessuna arroganza occidentale. Io sono il primo a sostenere che lo sviluppo di una civilta' non avviene in maniera unlineare, ma ognuna segue la propria storia.
Su questo siamo d'accordo.

Pero' sui diritti civili, sulle possibilita' di affrontare un 'giusto processo', sulle possibilita' di esprimere le proprie tendenze sessuali senza essere lapidati, sul non essere isolati dai posti di potere perche' si e' donna e su tante altre cose, direi che dovremmo assumere un assolutismo e dire che in effetti queste cose in Italia e in Europa non avvengono, o PERLOMENO, non avvengono cosi' spesso.

Il fatto che avvengano altre cose in altri paesi (vedi sanita' americana o pena di morte) e' UN ALTRO DISCORSO, lo ripeto, E' UN ALTRO DISCORSO. Non potra' mai cancellare il fatto che Nick Berg e' stato sgozzato in Iraq (che colpa aveva? essere un giornalista?), due omosessuali sedicenni lapidati in Iran, o un gruppo di persone tra cui DONNE E BAMBINI svegliati e sgozzati nel sonno in Algeria (qualche anno fa)

Svegliamoci perfavore.



qua secondo me noi (e con noi intendo tutti, io per primo) continuiamo a fare un grosso errore: voler paragonare l'europa/occidente di oggi con i paesi arabi/islamici di oggi.
secondo me è un paragone che non regge. se torniamo indietro a 200 anni fa, c'erano sgozzamenti, impiccagioni, eretici messi al rogo ... l'occidente (che è un termine che odio ma in questo caso usiamolo) negli ultimi due secoli, dalla rivoluzione francese in poi, diciamo, ha fatto conquiste che la maggioranza degli altri paesi nel mondo non ha fatto.
noi abbiamo il nostro lavoro, la tv, internet a velocità da jet supersonico, 2 telefonini, la macchina, tutte le comodità di questo mondo.
contemporaneamente, c'è gente che vive ancora col baratto, e che la legge del taglione la considera giusta perchè non conosce l'esistenza di altro in questo mondo.

questo secondo me è il punto. è ovvio che non si può aspettare sulla poltrona che i paesi islamici raggiungano il nostro livello di conquiste sociali, però si potrebbe trovare un'altra via per aiutarli a raggiungerle. come ad esempio l'istruzione, fulcro secondo me di una nazione che vuole definirsi democratica. se non c'è una istruzione libera, non ci saranno mai menti libere e capaci di riconoscere cosa è giusto da cosa è sbagliato.
se fin da quando hai 2 anni ti insegnano che tagliare la mano al ladro è giusto, a 80 anni continuerai a pensare che sia giusto, c'è poco da fare.
theropithecus
00martedì 12 settembre 2006 17:01
Re:

Scritto da: Corcaigh 12/09/2006 15.06
Ragazzi, con quanti Algerini, Marocchini, Libici. Egiziani ecc. avete parlato ultimamente? O mai nella vostra vita?
Prima di farvi delle grasse risate [SM=g27820]: confrontate esperienze e vissuti.
Perché guardate che dal di fuori neppure la nostra (vostra) bella italietta sembra tanto una grande democrazia.
Senza parlare degli USA, parte dei quali ancora consentono la pena di morte e se non hai un'assicurazione sanitaria privata puoi crepare sui marciapiedi fuori dall'ospedale.
Chi definisce democrazia? Voi? [SM=g27818]

No grazie.

Scendiamo dagli altari dell'arroganza occidentale, please. È quest'arroganza (unita ad interessi economici personali) che ha spinto Bush a combinare tutti i casini che sta combinando in politica estera... [SM=g27826]

[SM=x145515]

[Modificato da Corcaigh 12/09/2006 15.09]





Ma perche' nella tua "irlandetta" il sistema sociale va a gonfie vele? appunto smettiamola con questa arroganza, quindi scendiamo dal piedistallo, ed invece di prendere le prime fregnacce che trovate in rete per supportare le vostre idee, almeno controllatene la veritidicita', cazzo ho letto di tutto in questo thread, dall' "ebreo antico" che non ha nessun gene in comune con noi (e che e' un marziano), a dover subir lezioni sulla Libia, poi da dove, da una comoda poltrona irlandese, che non sanno nemmeno come e' fatto un nordafricano....suvvia...

Ma poi in questo contesto che caxxo centra mettere l'italietta...... [SM=g27833]

La Libia non e' uno stato democratico, e' governata da un DITTATORE, che ha avuto chiari legami con le cellule terroristiche islamiche e non solo, come si fa a dimostrare il contrario??????

io lo so...


[SM=x145448] [SM=x145448] [SM=x145448] [SM=x145448] [SM=x145448] [SM=x145448]
gior77
00martedì 12 settembre 2006 17:02
Re: Re:

Scritto da: theropithecus 12/09/2006 17.01

La Libia non e' uno stato democratico, e' governata da un DITTATORE, che ha avuto chiari legami con le cellule terroristiche islamiche e non solo, come si fa a dimostrare il contrario??????




e anche con la juventus, il che è un'aggravante ... [SM=g27828]
admin/moris
00martedì 12 settembre 2006 17:10
Re: Re:

Scritto da: theropithecus 12/09/2006 17.01


La Libia non e' uno stato democratico, e' governata da un DITTATORE, che ha avuto chiari legami con le cellule terroristiche islamiche e non solo, come si fa a dimostrare il contrario??????





Se stiamo a vedere, i vertici USA hanno fatto addestrare e finanziato i Contras in Nicaragua, universalmente riconosciuti tra i peggiori e più schifosi terroristi del secolo scorso (non l'ho detto io che sono terroristi... lo affermano atti ufficiali di un centinaio di governi planetari, persino alleati USA come il nostro)

Quando hanno cercato di dimostrare che non erano terroristi ma liberatori, pure i loro connazionali sono scesi in piazza a domandare come fosse possibile finanziare gente che massacrava quotidianamente decine di campesinos e fuggiva dal confronto armato con l'esercito governativo.

Parliamo pure di democrazie (reali, supposte, apparenti, teoriche, ecc...) ma non basiamo le discriminanti "morali" sul finanziamento a cellule terroristiche, poichè il più pulito dei governi coinvolti nello scacchiere ha la rogna...

[Modificato da admin/moris 12/09/2006 17.12]

theropithecus
00martedì 12 settembre 2006 17:19
...si ma dal momento che dalla "democratica" Libia partivao missili verso Lampedusa, e che siamo stati oggetto duranti gli 70-80' di atti terroristici, se permetti e' un po' diverso....almeno per me ( e non mi citate gli USA perche' non li ho mai menzionati)




Corcaigh
00martedì 12 settembre 2006 17:22
Grazie Clio per il tuo intervento prezioso. Lo condivido al 100%. Condivido in pieno anche l'ultimo intervento di Gior, esprime un po' quello che intendevo io in precedenza.

Sputare commenti ed etichette senza aver viaggiato e conosciuto gente diversa è pressapochismo allo stato puro.

Quando arrivai a Dublino nel '91 diventai amica di un ragazzo libico che lì studiava inglese. Non aveva secondi fini. Si era avvicinato a me perché ero italiana ed incuriosito. Era molto colto ed aveva un gran senso dell'umorismo. Certo, era ricco sfondato. Come molti in Libia.
Gli chiesi subito del suo paese, della politica interna.
Mi disse che Gheddafi è amatissimo in patria. Ha eliminato la povertà, in pratica non esiste. Grazie alle nazionalizzazioni, il benessere prospera un po' dappertutto. Certo, in politica estera da' fuori di matto (parole testuali del libico), ma la gente lo perdona per via del benessere.
A lui dispiacevano le conseguenze che le follie estere del Gheddafi avevano causato: ai tempi ancora i Libici non potevano avere il visto in GB. Gli spiaceva perché avrebbe voluto studiare letteratura in un'università inglese. Avrebbe anche voluto andare in US, ma figurati, diceva, se mi danno il visto.
Era un tipo gentile, vestiva all'europea e pranzava a base di pizza. Gli raccontai che i miei genitori avevano vissuto a Tripoli 3 anni prima che io nascessi, e si erano trovati bene. Lui mi invitò subito a tornare, gli italiani sono ben accetti mi disse (a parte Calderoli, suppongo [SM=g27820]: ) ed abbiamo la fama di essere ospitali.
Una fama confermata dai miei.

Nella mia vita ho avuto la fortuna di conoscere anche siriani, pachistani, algerini, anche un tipo dal Barhein. Erano tutti molto gentili, educati, miti nei propri discorsi, aperti alle discussioni.

Gli unici fanatici pieni di rabbia ed astio con cui ho avuto il dis-piacere di non riuscire a scambiare idee in vita mia, sono stati due tipi da co. Antrim. Cattolici.

[SM=g27828]

Corcaigh
00martedì 12 settembre 2006 17:24
Re:

Scritto da: theropithecus 12/09/2006 17.19
...si ma dal momento che dalla "democratica" Libia partivao missili verso Lampedusa, e che siamo stati oggetto duranti gli 70-80' di atti terroristici, se permetti e' un po' diverso....almeno per me ( e non mi citate gli USA perche' non li ho mai menzionati)







mentre invece gli angelici colonizzatori italiani in Libia si sono comportati benissimo... [SM=g27829] Ah, santa ingenuità [SM=g27816]
nightolo
00martedì 12 settembre 2006 17:25
vorra' dire che lascero' Dublino per trasferirmi in Libia, del resto sono tutti ricchi ed e' la patria del benessere
theropithecus
00martedì 12 settembre 2006 17:26
Re:

Scritto da: Corcaigh 12/09/2006 17.22
Grazie Clio per il tuo intervento prezioso. Lo condivido al 100%. Condivido in pieno anche l'ultimo intervento di Gior, esprime un po' quello che intendevo io in precedenza.

Sputare commenti ed etichette senza aver viaggiato e conosciuto gente diversa è pressapochismo allo stato puro.

Quando arrivai a Dublino nel '91 diventai amica di un ragazzo libico che lì studiava inglese. Non aveva secondi fini. Si era avvicinato a me perché ero italiana ed incuriosito. Era molto colto ed aveva un gran senso dell'umorismo. Certo, era ricco sfondato. Come molti in Libia.
Gli chiesi subito del suo paese, della politica interna.
Mi disse che Gheddafi è amatissimo in patria. Ha eliminato la povertà, in pratica non esiste. Grazie alle nazionalizzazioni, il benessere prospera un po' dappertutto. Certo, in politica estera da' fuori di matto (parole testuali del libico), ma la gente lo perdona per via del benessere.
A lui dispiacevano le conseguenze che le follie estere del Gheddafi avevano causato: ai tempi ancora i Libici non potevano avere il visto in GB. Gli spiaceva perché avrebbe voluto studiare letteratura in un'università inglese. Avrebbe anche voluto andare in US, ma figurati, diceva, se mi danno il visto.
Era un tipo gentile, vestiva all'europea e pranzava a base di pizza. Gli raccontai che i miei genitori avevano vissuto a Tripoli 3 anni prima che io nascessi, e si erano trovati bene. Lui mi invitò subito a tornare, gli italiani sono ben accetti mi disse (a parte Calderoli, suppongo [SM=g27820]: ) ed abbiamo la fama di essere ospitali.
Una fama confermata dai miei.

Nella mia vita ho avuto la fortuna di conoscere anche siriani, pachistani, algerini, anche un tipo dal Barhein. Erano tutti molto gentili, educati, miti nei propri discorsi, aperti alle discussioni.

Gli unici fanatici pieni di rabbia ed astio con cui ho avuto il dis-piacere di non riuscire a scambiare idee in vita mia, sono stati due tipi da co. Antrim. Cattolici.

[SM=g27828]





pure mi nonno me diceva che durante il fascismo i treni non arrivavano mai in ritardo....
theropithecus
00martedì 12 settembre 2006 17:28
Re: Re:

Scritto da: Corcaigh 12/09/2006 17.24


mentre invece gli angelici colonizzatori italiani in Libia si sono comportati benissimo... [SM=g27829] Ah, santa ingenuità [SM=g27816]



ok volemo parla' delle guerre puniche???

Corcaigh
00martedì 12 settembre 2006 17:37
e dei Neanderthal? Lo sanno tutti che si sono estinti a causa dei primimi Homo Sapiens provenienti dal Nord Africa...

[SM=g27828]
LUKA980
00martedì 12 settembre 2006 18:15
Re: Re:

Scritto da: =Donegal= 11/09/2006 22.05


Non ho capito... ma prima l'Italia era così tranquilla? Cito a caso, cercando di rispettare la par condicio geografica: mafia del Brenta (nord est), banda della Uno bianca (Bologna), banda della Magliana (Roma), anonima sequestri (Sardegna), camorra (Napoli e Campania in genere), ndrangheta (Calabria), mafia (Sicilia). Queste sono solo le più grosse e sicuramente ne ho dimenticate chissà quante... siamo ancora sicuri che la colpa sia solo degli stranieri?



Allora perche in Italia abbiamo tutte queste belle cose perchè nn aggiungerne delle altre.....ti sei mai chiesto cosa fanno tutto il giorno gli extracomunitari che vedi seduti nelle varie stazioni(Milano,Bologna...etc.)per campare???Ti sei mai sentito al sicuro a passeggiare di notte vicino,che sò,ad una zona ad alta densità di emigrati????Non dirmi di si per favore....Io nn sono razzista ma il nodo della questione rimane questo...o lavori e t'integri nella nostra società sopportandone anche la nostra cultura e civiltà...sennò fuori dalle palle!!!!Nn ci stai a fare niente!!!E poi chiedono anche di togliere crocifissi e così via...prova a d andare in un paese musulmano e uscire per strada a bere una spummeggiante Guinness???
Però noi che siamo civili e tolleranti dobbiamo sottostare alle loro assurde richieste......società multietnica....un paio di palle......
Ho amici che lavoravano su in Emilia che sono dovuti letteralmente fuggire per via dei comportamenti poco civili e approffittatori dei signori extra...........quando hanno passato una decina d'anni di beato e retribuito lavoro!!!!
E nn sono casi isolati....
jay.ren
00martedì 12 settembre 2006 18:20
Re: Re: Re:

Scritto da: LUKA980 12/09/2006 18.15
E poi chiedono anche di togliere crocifissi



L'unico caso in cui il signor Abel ha fatto una cosa giusta, e lo critichi pure?

Non credo che in un paese musulmano troverai molti pub che servono Guinness, a meno di rinchiuderti in qualche albergo All Inclusive...

R
LUKA980
00martedì 12 settembre 2006 18:26
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: jay.ren 12/09/2006 18.20


L'unico caso in cui il signor Abel ha fatto una cosa giusta, e lo critichi pure?

Non credo che in un paese musulmano troverai molti pub che servono Guinness, a meno di rinchiuderti in qualche albergo All Inclusive...

R



....era un esempio la guinness e comunque la trovi........
...ti credi che loro nn bevono???
...che sono solamente come loro di
cono????
...ahahhahahaha!!!

[Modificato da LUKA980 12/09/2006 18.28]

jay.ren
00martedì 12 settembre 2006 18:30
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: LUKA980 12/09/2006 18.26


....era un esempio la guinness e comunque la trovi........
...ti credi che loro nn bevono???
...che sono solamente come loro di
cono????
...ahahhahahaha!!!

[Modificato da LUKA980 12/09/2006 18.28]




Dipende sempre dalla persona con cui hai a che fare.

C'è chi si attiene alla religione, evitando alcolici, praticando il Ramadan ecc. e chi non lo fa.

Un po' come i cattolici praticanti italiani (e non solo) che dovrebbero riprodursi ad ogni atto sessuale ed invece non va proprio così. O come per la castità ecc.

R
LUKA980
00martedì 12 settembre 2006 18:34
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: jay.ren 12/09/2006 18.30


Dipende sempre dalla persona con cui hai a che fare.

C'è chi si attiene alla religione, evitando alcolici, praticando il Ramadan ecc. e chi non lo fa.

Un po' come i cattolici praticanti italiani (e non solo) che dovrebbero riprodursi ad ogni atto sessuale ed invece non va proprio così. O come per la castità ecc.

R



...sicuramente...
però se loro possono fare quel che vogliono qua da noi perche noi no????....ah si dimenticavo......cultura.......
nightolo
00martedì 12 settembre 2006 19:05
Io non capisco perche' continuate a fare (e a rispondere) a questi discorsi razzisti.

In Sicilia gli immigrati ci sono e nessuno ha mai rotto il cazzo a me, ai miei amici, alla mia famiglia o a nessun altro.

Se lo Stato non e' capace di fronteggiare il fenomeno non e' colpa mia. Di sicuro il 'state tutti a casa' non e' una risposta.
LUKA980
00martedì 12 settembre 2006 19:19
Re:

Scritto da: nightolo 12/09/2006 19.05
Io non capisco perche' continuate a fare (e a rispondere) a questi discorsi razzisti.

In Sicilia gli immigrati ci sono e nessuno ha mai rotto il cazzo a me, ai miei amici, alla mia famiglia o a nessun altro.

Se lo Stato non e' capace di fronteggiare il fenomeno non e' colpa mia. Di sicuro il 'state tutti a casa' non e' una risposta.



Prima di tutto nn sono razzista!!!!!!!!
Ho più foto con Bertinotti che nn con mia madre....uno...
Seccondo se parli cosi ci passi tu per razzista!!
Perche nn dovrebbero rispondere???Nn sono mica appestato!!!
Stiamo discuttendo di un problema vero e propio,semplicemente discuttendo quindi evita di mettere a tacere.......
Anche a me nn hanno mai disturbeto qua in Sardegna....cosa verranno a fare poi in sardegna nn c'è lavoro manco per noi....

Io mi baso su conclusioni fatte dal mio pelegrinare per il continente talvolta anche per motivi di riunioni di partito!!!

Ho lavorato conosco la realtà,ho amici che lavorano fuori,altri,come dicevo prima,sono dovuti scappare,perchè nn c'era piu vivibilità...e ho semplicemente espresso il mio punto di vista....nn arbitrario,ma dettato da varie esperienze mie e dei miei cari....
....quindi caro siciliano,ti prego la prossima volta di badare tu a come rispondi e di guardare anche al di là della punta del naso.......

cordialmente luka980
cliomedia
00martedì 12 settembre 2006 19:19
Caro LUKA980,
ti confermo che i musulmani bevono anche a casa loro: un paio di volte ho comprato degli alcolici poco prima delle 19, ora dopo la quale è proibita la vendita degli alcolici (stesso sistema del Regno Unito o sbaglio?) e ti assicuro che c'era una ressa incredibile. Per fortuna dato che sono donna ed europea i commessi mi fanno sempre passare prima degli altri. Che gentili e cavalieri!
Io ho degli amici marocchini musulmani che bevono e altri no, ma non mi scassano le balle se lo faccio.
In più in Marocco c'è tutta una tradizione dell'hashish: ci sono musulmani praticanti che non bevono alcolici ma fumano.

Credo che stiamo andando un po' fuori tema, l'Islam occupa un altro topic, se ancora non è stato chiuso.

Noi dovremmo smetterla di pensare di essere i democratici e il resto del mondo no. Le istituzioni democratiche, i diritti umani e la laicità sono conquiste recentissime e molto lontane dall'essere realizzate appieno.
In Italia c'è ancora la mentalità delle teorie di Machiavelli, la democrazia parlamentare è un modello d'importazione, la nostra è la tradizione del signore. E non lo dico io, ma studiosi di scienza politica.

La gente che viene in Italia o in Europa parte da una situazione di svantaggio non solo economico. Non ha ricevuto una buona istruzione, non ha la cultura del diritto o della cittadinanza perché se ce l'avesse s'incazzerebbe e farebbe una mezza rivoluzione per avere ciò che gli spetta, non conosce bene nemmeno la propria cultura e si identifica totalmente nella religione, che sente molto e che vede come simbolo della propria identità in un mondo che è totalmente diverso dal proprio. E' difficile per tutti cambiare le proprie categorie mentali. Non dico che dobbiamo accettare le loro, ma giudicare così gli altri in base ai nostri canoni e alle nostre categorie mentali non mi sembra giusto.

Noi abbiamo un forte debito con la civiltà islamico-musulmana, di questo nessuno parla mai. Quando da noi c'era la Santa Inquisizione (che bei tempi vero, li rimpiangiamo ancora), sull'altra sponda del Mediterraneo fioriva la cultura e la scienza. Dove sono andati gli ebrei europei che scappavano dalla cattolicissima Spagna, dalle persecuzioni europee, Italia compresa? dai musulmani. Chi l'avrebbe detto. Il contributo arabo islamico al Rinascimento europeo è stato fondamentale. Noi abbiamo preso da loro un sacco: letteratura, filosofia, scienze naturali, medicina, geografiascienza nautica, storia e architettura. E posso fare un sacco di esempi.
Questo lo ignora o lo vuole ignorare la stragrande maggioranza delle persone, pure gli arabi-musulmani stessi, che non ne sono molto consapevoli e invece dovrebbero riflettere su e chiedersi perché oggi sono meno sviluppati.
Io spero che da noi prenderanno il meglio proprio come noi abbiamo fatto con loro.
cliomedia
00martedì 12 settembre 2006 19:35
Per quanto riguarda la Libia, mi permetto di intervenire. Lavoro a Rabat in Marocco su progetti di sviluppo nei 5 paesi del Maghreb, che per chi non lo sapesse sono la Mauritania, il Marocco, l'Algeria, la Tunisia e la Libia.

Diciamo che la distanza non aiuta e lavorare con la Libia non è certo facile. E' verissimo che Gheddafi è un dittatore, lo dicono pure qui in Marocco dove viene considerato un po' un folle. E' vero che ha cercato di distribuire la ricchezza che deriva dal petrolio, a modo suo. Infatti in Libia i lavori più umili li fanno i neri africani. Ma è anche vero che c'è un blocco totale nei settori nei quali lavoro, cultura, educazione e scienza, dovuti alla situazione politica. In Libia ci sono dei resti romani che noi ci sognamo, conservati benissimo, ma non vengono minimamante sfruttati a fini turistici o culturali. E questo putrtroppo a cusa della scarsa lungimiranza dovuta al petrolio.
In compenso da quest'anno gli studenti libici potranno studiare come terza lingua il francese, il tedesco o due lingue africane come lo swahili e lo hussa. L'arabo e l'inglese sono già obbligatiori.
La scuola libica è meglio organizzata che quella italiana, almeno per lo studio delle lingue.
=Donegal=
00martedì 12 settembre 2006 22:28
Re:

Scritto da: Corcaigh 12/09/2006 11.15
Libia, Marocco, Egitto, Tunisia, Algeria ecc. sono paesi democratici mussulmani. non mi risulta che lapidino nessuno nelle pubbliche piazze. Potreste darmi dei dati, forse mi è sfuggito qualcosa? [SM=g27833]

Cliomedia, se mi leggi potresti dirci quente sassate ti sei beccata da quando vivi in Marocco?
[SM=g27820]:




Ehm... democratici proprio non direi.
Per loro fortuna però non ci sono integralisti al potere, che non è cosa da poco... almeno se non rompi le palle al governo dormi più o meno tranquillo...

[Modificato da =Donegal= 12/09/2006 22.29]

=Donegal=
00martedì 12 settembre 2006 22:35
Re: Re:

Scritto da: LuciaA 12/09/2006 15.08

Nel conflitto israelo-palestinese una delle parti occupa militarmente il territorio dell’altra, e così facendo si pone al di fuori della legalità internazionale...Il fatto che si tratti di una DEMOCRAZIA è una aggravante piuttosto che una giustificazione(non si tratta ad ogni modo di una democrazia liberale come comunemente è inteso)

Dal gennaio 2006 in teoria anche la Palestina sarebbe diventato uno stato democratico [SM=x145460] [SM=x145502]
(anche se in quelle condizioni sfido chiunque) e cmq con quello che succede oramai è evidente anche ai ciechi che ad ogni costo si vuole impedire la creazione di uno stato libero di Palestina.



Domanda: chi è che non lo vuole? Israele o certi stati che soffiano sul fuoco per ragioni di comodo, tipo quelli che danno ordine di lanciare missili dal Libano per alleggerirsi di pressioni internazionali?



In realtà nessuno minaccia l'esistenza di Israele, al giorno d'oggi, per la semplice ragione che nessuno può immaginarsi di ottenere un tale obiettivo; non c'è paese meglio armato in tutta l'area, che ha esercito e armi in tale quantità da poter sconfiggere quasi tutti i paesi europei, a cominciare dall'Italia. Non c'è paese, come Israele, la cui esistenza sia meglio garantita dalla comunità di potenti stati amici, che sarebbero pronti a intervenire in suo sostegno.



L'Iran dove lo mettiamo? E i kamikaze chi minacciano, i civili israeliani (arabi inclusi) o i signori del Golfo chiusi nei loro palazzi dai rubinetti d'oro, che sono quelli che non vogliono i due stati?
=Donegal=
00martedì 12 settembre 2006 22:46
Re: Re:

Scritto da: gior77 12/09/2006 16.40


qua secondo me noi (e con noi intendo tutti, io per primo) continuiamo a fare un grosso errore: voler paragonare l'europa/occidente di oggi con i paesi arabi/islamici di oggi.
secondo me è un paragone che non regge. se torniamo indietro a 200 anni fa, c'erano sgozzamenti, impiccagioni, eretici messi al rogo ... l'occidente (che è un termine che odio ma in questo caso usiamolo) negli ultimi due secoli, dalla rivoluzione francese in poi, diciamo, ha fatto conquiste che la maggioranza degli altri paesi nel mondo non ha fatto.
noi abbiamo il nostro lavoro, la tv, internet a velocità da jet supersonico, 2 telefonini, la macchina, tutte le comodità di questo mondo.
contemporaneamente, c'è gente che vive ancora col baratto, e che la legge del taglione la considera giusta perchè non conosce l'esistenza di altro in questo mondo.

questo secondo me è il punto. è ovvio che non si può aspettare sulla poltrona che i paesi islamici raggiungano il nostro livello di conquiste sociali, però si potrebbe trovare un'altra via per aiutarli a raggiungerle. come ad esempio l'istruzione, fulcro secondo me di una nazione che vuole definirsi democratica. se non c'è una istruzione libera, non ci saranno mai menti libere e capaci di riconoscere cosa è giusto da cosa è sbagliato.
se fin da quando hai 2 anni ti insegnano che tagliare la mano al ladro è giusto, a 80 anni continuerai a pensare che sia giusto, c'è poco da fare.



[SM=x145489] [SM=x145489] [SM=x145489]
=Donegal=
00martedì 12 settembre 2006 23:02
Re: Re: Re:

Scritto da: LUKA980 12/09/2006 18.15
Allora perche in Italia abbiamo tutte queste belle cose perchè nn aggiungerne delle altre.....ti sei mai chiesto cosa fanno tutto il giorno gli extracomunitari che vedi seduti nelle varie stazioni(Milano,Bologna...etc.)per campare???Ti sei mai sentito al sicuro a passeggiare di notte vicino,che sò,ad una zona ad alta densità di emigrati????Non dirmi di si per favore....



E nelle stazioni prima non era lo stesso così?



Io nn sono razzista ma il nodo della questione rimane questo...o lavori e t'integri nella nostra società sopportandone anche la nostra cultura e civiltà...sennò fuori dalle palle!!!!Nn ci stai a fare niente!!!E poi chiedono anche di togliere crocifissi e così via...prova a d andare in un paese musulmano e uscire per strada a bere una spummeggiante Guinness???



Qui ti do in parte ragione. Se vai in un paese devi adeguarti.
E non mi riferisco ai crocefissi, quanto alle abitudini.
Un po' di giorni fa ho letto un'intervista a un'amica della ragazza pakistana di Brescia uccisa dal padre perchè non era una "buona musulmana". L'amica pure non giustificando il padre la criticava perchè voleva essere "come le italiane", inteso in senso negativo, a cui tra le righe dava delle puttane.
Bene, se il tuo modo di porti nei confronti del paese che ti ospita è questo è meglio che te ne vai. Oppure vivi nel tuo ghetto sociale, ma non dimenticare che lo hai scelto tu.
Però fortunatamente questa non è la norma degli immigrati...
gior77
00mercoledì 13 settembre 2006 08:43
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: =Donegal= 12/09/2006 23.02


Un po' di giorni fa ho letto un'intervista a un'amica della ragazza pakistana di Brescia uccisa dal padre perchè non era una "buona musulmana".




attenzione ... quello era un delinquente, malato di mente.
avrebbe fatto lo stesso se fosse stato cattolico e lei non avesse seguito i dettami della santa madre chiesa. non possiamo basarci su questi esempi.
theropithecus
00mercoledì 13 settembre 2006 09:36
Re:

Scritto da: cliomedia 12/09/2006 19.35
Per quanto riguarda la Libia, mi permetto di intervenire. Lavoro a Rabat in Marocco su progetti di sviluppo nei 5 paesi del Maghreb, che per chi non lo sapesse sono la Mauritania, il Marocco, l'Algeria, la Tunisia e la Libia.

Diciamo che la distanza non aiuta e lavorare con la Libia non è certo facile. E' verissimo che Gheddafi è un dittatore, lo dicono pure qui in Marocco dove viene considerato un po' un folle. E' vero che ha cercato di distribuire la ricchezza che deriva dal petrolio, a modo suo. Infatti in Libia i lavori più umili li fanno i neri africani. Ma è anche vero che c'è un blocco totale nei settori nei quali lavoro, cultura, educazione e scienza, dovuti alla situazione politica. In Libia ci sono dei resti romani che noi ci sognamo, conservati benissimo, ma non vengono minimamante sfruttati a fini turistici o culturali. E questo putrtroppo a cusa della scarsa lungimiranza dovuta al petrolio.
In compenso da quest'anno gli studenti libici potranno studiare come terza lingua il francese, il tedesco o due lingue africane come lo swahili e lo hussa. L'arabo e l'inglese sono già obbligatiori.
La scuola libica è meglio organizzata che quella italiana, almeno per lo studio delle lingue.



Ma allora sta democrazia esiste o non esiste in Libia?

La prossima volta quando vorro' vedere i resti dell'impero romano, invece di andarmene a Roma me ne vado a Tripoli....




veramente ci sarebbe da scrivere un libro di barzellette... [SM=g27828]
Corcaigh
00mercoledì 13 settembre 2006 10:28
Ecco bravo. Almeno eviti il traffico [SM=g27811]
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