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25/06/2008 14:13 | |
onestamente io sono stata sempre bene in irlanda, non mi posso lamentare di niente, a parte degli ultimi mesi spesi a PayPal dove non ne potevo piu' dell'ambiente lavorativo.
Mi sono sempre rimboccata le maniche, ho preso le mie belle fregature pero' fin dall'inizio ho accettato di lavorare in un call centre, e non me ne vergogno mica. mi sono messa davanti lo specchio e mi sono chiesta qual'era il mio livello d'inglese per cercare lavoro altrove. considerato che in un ristorante o in un negozio non ci volevo lavorare, l'unica era ripiegare in un lavoro che mi desse l'opportunita' di usare l'unica lingua che conosco bene: l'italiano.
e sono grata di aver iniziato dal call centre, perche' all'interno stesso dell'azienda mi sono spostata in altri dipartimenti che cmq hanno arricchito il mio cv. se fin dall'inizio avessi fatto la schizzinosa e rifiutato le offerte che ho ricevuto a quest'ora sarei a piangermi addosso. fin quando usavo l'italiano, non mi sono dovuta confrontare con polacchi o lituani o irlandesi. ma ovviamente quando all'interno di paypal stesso mi sono voluta spostare ad un dipartimento che trattava esclusivamente con i venditori UK ho dovuto gareggiare contro tutte quelle persone che indipendentemente dalla nazionalita'parlavano un discreto inglese. A prendere il posto siamo stati io, un polacco e una irlandese. un motivo ci sara' stato.
quando ho cambiato azienda, visto che la posizione non era per call centre, ho dovuto confrontarmi con tutte quelle persone che avevano la mia stessa esperienza e conoscenza dell'inglese, visto che non ci sono italiani ne' si lavora per il mercato italiano.
purtroppo non ho idea di quello che si prospetta per i nuovi arrivati. ci sono ancora molti call centre (ups, hertz, lufthansa, paypal) dove poter applicare, ma immagino che ci siano anche meno posizioni aperte e piu' persone che applicano.
Non mi sento di dare consigli, ma io non discriminerei il call centre appena arrivati. |
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