Delirii, 5/25/2008 12:49 PM:
due miei vecchi colleghi andarono via da due grandi multinazionali. uno da UPS e l'altra da PayPal, perche' non sostenevano (a dir loro) i ritmi lavorativi troppo elevati. Non erano contenti del dover stare alle 8 al posto di lavoro, di dover seguire delle procedure, di dover prendere delle pause ristrette, di dover dare conto in ogni momento al loro manager, avere le pause pranzo ad orari stabiliti, ecc ecc. Tutt'e due trovarono allocamento in due piccole aziende Irish (sempre a Dublino). Il primo dopo solo sei mesi di lavoro si licenzio' dicendo che era troppo sotto pressione, lo facevano sgobbare come un pazzo, straordinari in continuazione, doveva fare tutto lui, ecc. Ora lavora alla Microsoft. La seconda, dopo un annetto, cambio' nuovamente per un'altra piccola azienda, sempre irish, ma fino a qualche giorno fa rimpiangeva i ritmi tranquilli di PayPal....
quindi sono due le cose: o ci lamentiamo per lamentarci e la gente non sa veramente quello che vuole, oppure sono stati loro sfigati a trovare le uniche due piccole aziende irlandesi che li hanno messi sotto pressione.....
Il fatto di avere degli orari rigidi o meno dipende anche molto dal tipo di attività che si svolge.
Se si fa supporto clienti (anche interni all'azienda) o si lavora in un'azienda di processo il cui tipo di attività richiede turni allora gli orari sono necessariamente rigidi e le procedure sono la regola, mentre se si svolge un'attività creativa, quale sviluppo e progettazione, allora i vincoli sono molto più blandi e c'è molta più possibilità di autogestirsi.
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Good evening, there was already an injury, huh?
Giovanni Trapattoni, falling off his chair