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La tigre celtica è morta?

Ultimo Aggiornamento: 12/10/2011 20:34
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Re: Re: Re:
gdbjoe, 5/15/2008 10:31 PM:


E che soddisfazioni ne trai da una situazione del genere?



nessuna ovviamente, ma al momento credo mi convenga stare dove sono.
Voglio farmi un corso di HR da iniziare in Settembre se possibile. Nel 2009 avro' un consistente bonus cash che mi permettera' di valutare se restare in Irlanda cambiando lavoro o trasmigrare di nuovo, ma stavolta a Pariji! [SM=g27828]

Qui lo stipendio e' comunque ottimo considerato quello che non faccio, non ho stress ed avrei tutto il tempo per studiare in ufficio se decido di prendermi sta qualifica.
L'anno prossimo oltre al bonus avro' anche un viaggio aziendale in Sud Africa. Per adesso sono ottimi motivi per rimanere come sto.
..................................................
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Re: Re: Re: Re:
ollivander, 16/05/2008 13.03:



nessuna ovviamente, ma al momento credo mi convenga stare dove sono.
Voglio farmi un corso di HR da iniziare in Settembre se possibile. Nel 2009 avro' un consistente bonus cash che mi permettera' di valutare se restare in Irlanda cambiando lavoro o trasmigrare di nuovo, ma stavolta a Pariji! [SM=g27828]

Qui lo stipendio e' comunque ottimo considerato quello che non faccio, non ho stress ed avrei tutto il tempo per studiare in ufficio se decido di prendermi sta qualifica.
L'anno prossimo oltre al bonus avro' anche un viaggio aziendale in Sud Africa. Per adesso sono ottimi motivi per rimanere come sto.




miei cojoni..
ti posso girare il CV??!!
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Re:
gdbjoe, 15/05/2008 13.06:

Olli,

ho lavorato in 3 company: una americana, una irish e adesso una UK col 99% di colleghi irish, e confermo che nelle ultime due tutti son molto relaxed e long, molto long.

Ferie e straordinari non sono come in Italia, d'accordo, ma lo spreco di risorse che esiste e' mostruoso, di tutti i generi, da umane a materiali. Io ero abituato agli standard italiani, dopo due anni non son ancora riuscito ad ambientarmi e trovo molto lungo lavorare con questi ritmi blandi, senza parlare della disorganizzazione fisiologica che porta a migliaia di workaround, e pochissime fix.

Ma a tutti va bene cosi', quindi lo strano sono io...




Ah, quindi è proprio normale così... vorrà dire che se volessi (dovessi) cercarmi un'altra sistemazione, non potrebbe mai essere così rilassata... questo mi intristisce un po', però [SM=x145456]
Per la disorganizzazione o meno, non posso mettere parola. Sono uno di quelli che frigge l'aria (lo trovo più professionale che pettinare le bambole) scrivendo documenti di analisi :)


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25/05/2008 12:49
 
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due miei vecchi colleghi andarono via da due grandi multinazionali. uno da UPS e l'altra da PayPal, perche' non sostenevano (a dir loro) i ritmi lavorativi troppo elevati. Non erano contenti del dover stare alle 8 al posto di lavoro, di dover seguire delle procedure, di dover prendere delle pause ristrette, di dover dare conto in ogni momento al loro manager, avere le pause pranzo ad orari stabiliti, ecc ecc. Tutt'e due trovarono allocamento in due piccole aziende Irish (sempre a Dublino). Il primo dopo solo sei mesi di lavoro si licenzio' dicendo che era troppo sotto pressione, lo facevano sgobbare come un pazzo, straordinari in continuazione, doveva fare tutto lui, ecc. Ora lavora alla Microsoft. La seconda, dopo un annetto, cambio' nuovamente per un'altra piccola azienda, sempre irish, ma fino a qualche giorno fa rimpiangeva i ritmi tranquilli di PayPal....

quindi sono due le cose: o ci lamentiamo per lamentarci e la gente non sa veramente quello che vuole, oppure sono stati loro sfigati a trovare le uniche due piccole aziende irlandesi che li hanno messi sotto pressione.....
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Re:
Delirii, 5/25/2008 12:49 PM:

due miei vecchi colleghi andarono via da due grandi multinazionali. uno da UPS e l'altra da PayPal, perche' non sostenevano (a dir loro) i ritmi lavorativi troppo elevati. Non erano contenti del dover stare alle 8 al posto di lavoro, di dover seguire delle procedure, di dover prendere delle pause ristrette, di dover dare conto in ogni momento al loro manager, avere le pause pranzo ad orari stabiliti, ecc ecc. Tutt'e due trovarono allocamento in due piccole aziende Irish (sempre a Dublino). Il primo dopo solo sei mesi di lavoro si licenzio' dicendo che era troppo sotto pressione, lo facevano sgobbare come un pazzo, straordinari in continuazione, doveva fare tutto lui, ecc. Ora lavora alla Microsoft. La seconda, dopo un annetto, cambio' nuovamente per un'altra piccola azienda, sempre irish, ma fino a qualche giorno fa rimpiangeva i ritmi tranquilli di PayPal....

quindi sono due le cose: o ci lamentiamo per lamentarci e la gente non sa veramente quello che vuole, oppure sono stati loro sfigati a trovare le uniche due piccole aziende irlandesi che li hanno messi sotto pressione.....



Il fatto di avere degli orari rigidi o meno dipende anche molto dal tipo di attività che si svolge.
Se si fa supporto clienti (anche interni all'azienda) o si lavora in un'azienda di processo il cui tipo di attività richiede turni allora gli orari sono necessariamente rigidi e le procedure sono la regola, mentre se si svolge un'attività creativa, quale sviluppo e progettazione, allora i vincoli sono molto più blandi e c'è molta più possibilità di autogestirsi.
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Good evening, there was already an injury, huh?

Giovanni Trapattoni, falling off his chair
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25/05/2008 19:20
 
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Re: Re:
=Donegal=, 25/05/2008 16:33:



Il fatto di avere degli orari rigidi o meno dipende anche molto dal tipo di attività che si svolge.
Se si fa supporto clienti (anche interni all'azienda) o si lavora in un'azienda di processo il cui tipo di attività richiede turni allora gli orari sono necessariamente rigidi e le procedure sono la regola, mentre se si svolge un'attività creativa, quale sviluppo e progettazione, allora i vincoli sono molto più blandi e c'è molta più possibilità di autogestirsi.



..... e quindi? questo si sapeva, ma mi sfugge cosa volevi dire col tuo intervento...


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Che non è questione di sfiga o fortuna ma del tipo di attività svolta.
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25/05/2008 20:28
 
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Re: Re: Re:
Delirii, 5/25/2008 7:20 PM:



..... e quindi? questo si sapeva, ma mi sfugge cosa volevi dire col tuo intervento...




Volevo dire che il fatto di avere o meno orari rigidi dipende da molte altre cose e non dipende necessariamente dal fatto di lavorare tanto.
Si possono anche fare delle cose non impegnative ma dover seguire scrupolosamente procedure e orari.
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Giovanni Trapattoni, falling off his chair
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25/05/2008 22:04
 
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Re: Re: Re: Re:
=Donegal=, 25/05/2008 20:28:



Volevo dire che il fatto di avere o meno orari rigidi dipende da molte altre cose e non dipende necessariamente dal fatto di lavorare tanto.
Si possono anche fare delle cose non impegnative ma dover seguire scrupolosamente procedure e orari.



sono perfettamente d'accordo con te, quindi non e' giusto (a mio avviso) generalizzare sul fatto che si lavori di piu' nelle aziende americane rispetto a quelle irish o viceversa. Oltretutto credo che ognuno reagisca allo stress in maniera diversa. certo e' che se io stessi 8 ore al giorno a scaldare la sedia mi verrebbe una bella crisi di nervi!!

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26/05/2008 11:51
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Delirii, 5/25/2008 10:04 PM:



sono perfettamente d'accordo con te, quindi non e' giusto (a mio avviso) generalizzare sul fatto che si lavori di piu' nelle aziende americane rispetto a quelle irish o viceversa. Oltretutto credo che ognuno reagisca allo stress in maniera diversa. certo e' che se io stessi 8 ore al giorno a scaldare la sedia mi verrebbe una bella crisi di nervi!!




Vado oltre.
Ho avuto modo di lavorare con aziende americane in Italia e ho avuto anche una breve esperienza negli USA...
Almeno per quanto mi riguarda non ho visto ne la grande organizzazione ne la professionalità elevata che viene di solito attribuita agli americani...
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Giovanni Trapattoni, falling off his chair
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26/05/2008 15:35
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
=Donegal=, 5/26/2008 11:51 AM:

Delirii, 5/25/2008 10:04 PM:



sono perfettamente d'accordo con te, quindi non e' giusto (a mio avviso) generalizzare sul fatto che si lavori di piu' nelle aziende americane rispetto a quelle irish o viceversa. Oltretutto credo che ognuno reagisca allo stress in maniera diversa. certo e' che se io stessi 8 ore al giorno a scaldare la sedia mi verrebbe una bella crisi di nervi!!




Vado oltre.
Ho avuto modo di lavorare con aziende americane in Italia e ho avuto anche una breve esperienza negli USA...
Almeno per quanto mi riguarda non ho visto ne la grande organizzazione ne la professionalità elevata che viene di solito attribuita agli americani...



Su questo purtroppo non posso intervenire, in quanto io ho solo esperienze con multinazionali. Ti diro' pero' che il mio attuale manager e' americano e finora ho avuto piu' 1:1 schedulati con lui (per telefono ovviamente visto che lui si trova in california) in un mese che con i miei precedenti manager irlandesi che stavano sul mio stesso floor e che a causa dei troppi impegni (o dell'incapacita' di gestire il proprio tempo) non hanno mai schedulato 1:1 nell'arco di 6 mesi. Per non parlare dei team meeting e della gestione delle risorse (visto che il lavoro di un manager e' anche questo).
Sicuramente si puo' essere concordi o meno sul 1:1 come momento di crescita personale/professionale, ma se la policy dell'azienda ne prevede 1 a settimana e 2 team meeting al mese, se questo non avviene di certo non dipende dalla nazionalita' del manager.

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27/05/2008 10:19
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Delirii, 26/05/2008 15.35:



Su questo purtroppo non posso intervenire, in quanto io ho solo esperienze con multinazionali. Ti diro' pero' che il mio attuale manager e' americano e finora ho avuto piu' 1:1 schedulati con lui (per telefono ovviamente visto che lui si trova in california) in un mese che con i miei precedenti manager irlandesi che stavano sul mio stesso floor e che a causa dei troppi impegni (o dell'incapacita' di gestire il proprio tempo) non hanno mai schedulato 1:1 nell'arco di 6 mesi. Per non parlare dei team meeting e della gestione delle risorse (visto che il lavoro di un manager e' anche questo).
Sicuramente si puo' essere concordi o meno sul 1:1 come momento di crescita personale/professionale, ma se la policy dell'azienda ne prevede 1 a settimana e 2 team meeting al mese, se questo non avviene di certo non dipende dalla nazionalita' del manager.




Io non ho lavorato da dipendente in una azienda americana, quindi di queste cose non ho visibilità, mi riferivo piuttosto al modo di lavorare in genere. Addirittura un dirigente (e pure importante) mi ha detto che lui preferiva assumere europei...
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24/06/2008 11:59
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
qui la cosa comincia a puzzare sul serio...e non vi dico di cosa..

The Economic and Social Research Institute says Ireland is in the grip of an economic recession for the first time since 1983.
[..]
In its latest Quarterly Commentary (read the summary version here), the institute forecasts that unemployment will exceed 7% of the labour force by the end of this year, and that public finances will deteriorate sharply.

The authors say this raises the prospect of a return to net emigration for the first time since the 1980s, with the numbers having to leave the country to find work exceeding those coming here by 20,000 per year.

The report includes the ESRIs fifth successive downward revision to its outlook for this year.

It says the impact of declining consumption, slower exports, the building slump, and the international credit crisis have much been worse than feared.

The ESRI argues that the Government should break European rules and borrow €11bn to run the country next year. It says pay restraint must be imposed in the public sector, and it calls for State agencies to do more to help the unemployed.

www.rte.ie/news/2008/0624/economy.html
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24/06/2008 13:53
 
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Sinceramente, me l'aspettavo.
Non sono un tuttologo ne' un economista ma quando ho visto una serie di cose succedere in rapida successione, ho capito che la situazione si volgeva alla maniera benissimo descritta da McWilliams.

Allora, diciamocelo una volta per tutte: non si puo' basare l'economia di un Paese su capitale di ventura straniero E case di cartone vendute per svariati ordini di grandezza rispetto al loro valore, e per di piu' solitamente posizionate in culo ai lupi senza nessun adeguamento strutturale.

Una ripresa a breve la vedo difficile, soprattutto perche' le famiglie piu' giovani hanno mutui per cifre astronomiche (spesso a tasso variabile) e l'equity sul mattone non fa che diminuire al momento. Come possibilita' vedo una seria riforma del welfare, mandando a lavorare piu' gente e tagliando tutto il tagliabile sull'unemployment benefit (adottando un collocamento che in effetti ti trovi un mestiere e te lo faccia fare se no non prendi una lira...). Investimenti massicci in infrastrutture primarie e magari in quello che sara' il mercato dei prossimi anni, le energie alternative.

AOC
[Modificato da OConnor 24/06/2008 14:00]
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24/06/2008 14:29
 
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Re:
OConnor, 24/06/2008 13:53:

Sinceramente, me l'aspettavo.
Non sono un tuttologo ne' un economista ma quando ho visto una serie di cose succedere in rapida successione, ho capito che la situazione si volgeva alla maniera benissimo descritta da McWilliams.






peccato che l'unica politica che conoscono gli irlandesi e' quella del "shur, it'll be grand!"
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fatto il nome del profeta adesso aspetto il post smitraglietta..... [SM=g27828]
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Re:
ollivander, 6/24/2008 4:50 PM:


fatto il nome del profeta adesso aspetto il post smitraglietta..... [SM=g27828]



[SM=x145498] [SM=x145498] [SM=x145498] [SM=x145498] [SM=x145498]

Cerea.
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No, no, non ci siamo proprio..insomma, pare proprio che io sia arrivata qui nel momento sbagliato.E leggere questo post (c'è da tanto, lo so, ma ho sempre poco tempo per spulciare tutto)conferma la mia percezione.
Oggi pensavo che mi piacerebbe " colorare" un attimo il forum dal quale manco o scrivo a macchia di leopardo ormai da tempo, e raccontare cosa ho trovato e trovo da quando vivo qui: una sorta di diary che credo possa servire a chi sta mettendo in piedi l'idea di venire qui per il famoso"challenge" ( lasciate perdere!)

Passo all'antefatto: dopo 2 mesi ho trovato un lavoretto all'aeroporto, che doveva durare alcuni mesi giusto per consentirmi di impratichirmi con la lingua, e apparte il mazzo tanto ( sveglia nel cuore della notte, turni diversi ogni giorno, clienti circa 800/1000 al giorno da trattare e "contare" alla cassa, colleghe quasi tutte dell'est con le quali fare amicizia è utopia, zero vita sociale in virtù dei turni sopracitati etc etc, e mi fermo qui che altrimenti vado quasi OFF Topic), ecco che sono sei mesi e non schiodo, non trovo altro, sembra MOLTO difficile e siccome non sono manco deficiente mi chiedo che cavolo c'è... [SM=g27818]
Troppa gente, troppo EST ( e non solo, da poco ho una collega dal mExico e due dal brasile, tanto per citare extraeuropa), dopo gli anni di defiscalizzazione gli irlandesi hanno da CAPIRE come si fa a creare esoprattutto a mandare avanti una azienda, [SM=x145509] come dire: hanno il piccone del contadino in una mano e il laptop del manager nell'altra...ancora poco raffinati su varie cose..per ora a loro basta vedere il soldo e ancora si preoccupano poco di recessioni e varie.
E presa da crisi sconfortante ( ma del resto per tornare in Italia è presto e ancora posso dire , peggio), ecco oggi mi imbatto nel seguente articolo..per cui capisco che diventa sempre più reale quello che io recepisco nel mio piccolo...la tigre celtica esala gli ultimi respiri, cari miei. [SM=x145478]

Tuesday June 24 2008

One of the nation's biggest insurer's announces plans to move jobs offshore, with experts warning the boom is well and truly over.

It was a dark day for the economy as it took a double blow yesterday after hundreds of jobs came under threat at the country’s largest insurer, and experts raised the alarm on the tamed Celtic Tiger.

Hibernian announced that as many as 580 jobs at Hibernian, Ireland’s largest insurer, will be axed in a three-year restructuring plan. The cuts will include transferring of some services to Bangalore, in India – to reduce costs and improve efficiency – where parent company Aviva already has a well-established global services centre.

Currently with 2,200 employees, Hibernian said it intends to phase in changes with a hiring freeze, retraining, redeployment and normal staff turnover.

“Hibernian is committed to engaging with its employees and their union, UNITE, to minimise impact, provide support and discuss a voluntary redundancy programme, if appropriate,” a spokesperson said.

The transition will initially involve up to 80 positions in early 2009 across Hibernian’s three centres in Dublin, Cork and Galway, the spokesperson said. “Over the full three-year period, up to an additional 500 positions are likely to move to Bangalore.”

Meanwhile, the influential Economic and Social Research Institute (ESRI) warned the economy will not grow this year as construction grinds to a halt and people spend less.

[SM=x145450]

In pratica, fatte alcune debite proporzioni e considerazioni, quando mando CV disperatamente e faccio interview, avrò almeno un altro paio di concorrenti che mi rendereanno il compito migliorativo della mia vita qui piuttosto difficile.
Già c'era l'EST ( che scusate, purtroppo, ammetto e diventerò impopolare, che sto diventando razzista e mi hanno francamente rotto le scatoline!)ma via via si aggiunge un pò di tutto.

Per fortuna ho trovato l'uomo ( irish), almeno lì non devo preoccuparmi di scalare vette su muri insaponati! [SM=g27824]
***************************

Ma se Laura fosse stata la moglie del Petrarca...lui...le avrebbe scritto sonetti per tutta la vita?

*************************
http://unanotablu.blogspot.com/
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25/06/2008 03:29
 
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Mi dispiace per i muratori e per chi sta al call centre ma diceva il patriarca Abramo che piu' pochi siamo e meglio stiamo.
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25/06/2008 12:37
 
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Sono d'accordo. La recessione e' la cosa migliore che puo' capitare all'Irlanda dopo anni di vacche troppo grasse per essere munte come si deve.

In quanto a Sandaletto: capisco l'astio nei confronti dei polacchi & c. che hanno occupato praticamente tutti i posti di lavoro non specialistici e semi-specialistici. La "marcia in piu'" te la da' l'elevata specializzazione, non e' che Maria italiana (tanto per fare un nome a caso) ha piu' diritto a fare lo stesso lavoro di quanto non ne abbia Svetlana da Cracovia, o anche Mary da Dublino da un certo punto di vista. L'Irlanda non e' la terra dei sogni, e' una nazione dove il lavoro e' un mercato esattamente come tutte le altre parti e se hai una qualifica spendibile non c'e' Cracovia che tenga, se non ce l'hai giustamente ti trovi di fronte la concorrenza al prezzo della concorrenza.
Il problema della concorrenza dei polacchi e' che loro non vogliono fare "l'esperienza", vogliono fare i soldi quind vivono in 18 nella stessa casa pagando 20 euro di affitto al mese, e quando tornano a casa dopo qualche anno si ritrovano benestanti con casa di proprieta'. A questa gente l'Irlanda non interessa, solo gli Euro. Ma del resto non che l'Italiano/a medio in assetto da permament tourist dia tutto sto gran contributo alla societa' irlandese in termini di spesa. Parliamo di gente che fa investimenti a cortissimo raggio, non compra casa (no mutuo), spesso non ha la macchina o ce l'ha del 1800, non fa acquisti rilevanti in Irlanda e o risparmia o spende i soldi al pub.
Con un po' di recessione il fenomeno Polonia andra' ad assottigliarsi sempre piu', e i polacchi che resteranno saranno molto piu' integrati e magari gliene freghera' qualcosa dell'irlanda (senza per questo scordarsi della polonia). Vedo gente italiana che sta in Irlanda per le stesse ragioni, ovvero, sostanzialmente, soldi. Il che e' perfettamente lecito e legale, ma quello di cui l'Irlanda ha bisogno di questi tempi e' gente che si stabilisca in pianta stabile e contribuisca a passare dalla celtic tiger a tutto spiano ad una nuova societa' fondata su valori diversi, anche grazie all'apporto di gente che viene da fuori, est o ovest che sia. Non scordiamoci che i nostri nonni e bisnonni sono stati i polacchi del loro tempo, con le valigie di cartone e tutto.

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25/06/2008 13:12
 
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Re:
OConnor, 25/06/2008 12:37:

Sono d'accordo. Il che e' perfettamente lecito e legale, ma quello di cui l'Irlanda ha bisogno di questi tempi e' gente che si stabilisca in pianta stabile e contribuisca a passare dalla celtic tiger a tutto spiano ad una nuova societa' fondata su valori diversi, anche grazie all'apporto di gente che viene da fuori, est o ovest che sia. Non scordiamoci che i nostri nonni e bisnonni sono stati i polacchi del loro tempo, con le valigie di cartone e tutto.

AOC



quoto tutto, soprattutto la parte finale.
Bisogna poi ricordare che spesso l'Inglese e le skill (soprattutto i titoli di studio) degli europei dell'est sono superiori a quelli di molti europei occidentali che vengono qui.
Se voi foste un datore di lavoro scegliereste l'italiano che non spiccica due parole e non e' laureato o quello che si fa capire, si fa il mazzo ed e' laureato in economia?

P.S. piccolo aneddoto.
Domenica ho incontrato una ragazza in aereo che stava per trasferirsi a Dublino per 3 mesi per fare la babysitter e migliorare la lingua al college. Studiava Lingue all'universita' e stava facendo la specializzazione in Inglese, eppure non riusciva a capire l'hostess che le chideva se voleva il ghiaccio nella coca e non e' riuscita a ordinare le pringles in inglese, ha preferito esprimersi in italiano (senza commentare poi la sua domanda postami: "che cosa e' salt & vinegar?"). La chicca finale e' stata questa: "secondo te ho fatto bene a convertire le sterline in italia o avrei risparmiato se l'avessi fatto a Dublino"... La sua faccia quando le ho detto che in Irlanda si usa l'euro??? piu' o meno questa [SM=x145460]
[Modificato da Antongiu 25/06/2008 13:19]
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Ciao Antongiu,

Un'altra cosa che non capisco e' questa fissazione con "la laurea". L'episodio della ragazza in aereo non fa che rafforzare il concetto che la laurea (come tutti i titoli accademici) non ti rende migliore ne' piu' qualificato di un non-laureato, piu' che altro dimostra che hai un interesse in qualche campo.

La laurea aiuta a passare le selezioni iniziali ma in quelle finali l'esaminatore guarda cosa SAI fare e quali potenzialita' hai per crescere. Io senza laurea sono stato selezionato (dall'Italia, quando ancora si poteva) per il lavoro a Dublino, ho fatto le mie interview in inglese e italiano e sono arrivato con il lavoro in tasca, perche' lo sapevo fare evidentemente. Facevo il sistemista per un'azienda italiana importante e mi sono ritrovato con una cuffietta in testa (supporto tecnico di un certo livello, ma sempre cuffiette sono..). L'inglese l'ho migliorato col tempo e l'impegno, e con tanti film sottotitolati. Non sapevo cosa fosse un "off license" e non capivo niente di quello che mi veniva detto con l'accento pesantissimo di Dublino Nord. A distanza di anni ritengo di conoscere qualsiasi cosa dell'Irlanda fin nei minimi particolari, ho la fidanzata irlandese e ho fatto la scelta di andarmene dall'Irlanda alla volta dell'Inghilterra per via della Celtic Tiger che ha reso il Paese un posto troppo costoso per poterci vivere come si deve, e non parlo in termini di euro ma piu' che altro di qualita'/prezzo sfavorevole, soprattutto nel mercato immobiliare. Forse un giorno torneremo, allorquando la crisi che finalmente sembra arrivare ripristinera' un po' di umilta' nella gente, e schiarira' un attimo le menti di gente un po' rincoglionita dall'eccesso di soldi e dai tubi di scarico dei SUV.

Volete venire in Irlanda? Benissimo. Lasciate perdere i titoli, cospargetevi il capo di cenere e usate i vostri skills (e, si, l'italiano e' uno di questi e vi differenzia da Svetlana che l'italiano non lo parla), se non avete particolare dimestichezza con l'inglese rendetevi conto che dovrete competere con chi lo parla perche' la comunicazione e' alla base di tutto e se Svetlana costa meno di Maria e parla l'inglese un po' meglio e' lei che assumeranno, a parita' di skills. Tirarsela non aiuta.

Mi spiace che Sandaletto abbia avuto difficolta' a cambiare lavoro, ma io vorrei vedere che trattamento avrebbe l'equivalente quarantenne straniera (la Svetlana polacca, perche' no) in Italia che parla la lingua non ottimamente. Sicuramente anche Svetlana farebbe molta piu' fatica a trovare lavoro che non a trovare un fidanzato.

AOC
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25/06/2008 14:13
 
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onestamente io sono stata sempre bene in irlanda, non mi posso lamentare di niente, a parte degli ultimi mesi spesi a PayPal dove non ne potevo piu' dell'ambiente lavorativo.
Mi sono sempre rimboccata le maniche, ho preso le mie belle fregature pero' fin dall'inizio ho accettato di lavorare in un call centre, e non me ne vergogno mica. mi sono messa davanti lo specchio e mi sono chiesta qual'era il mio livello d'inglese per cercare lavoro altrove. considerato che in un ristorante o in un negozio non ci volevo lavorare, l'unica era ripiegare in un lavoro che mi desse l'opportunita' di usare l'unica lingua che conosco bene: l'italiano.
e sono grata di aver iniziato dal call centre, perche' all'interno stesso dell'azienda mi sono spostata in altri dipartimenti che cmq hanno arricchito il mio cv. se fin dall'inizio avessi fatto la schizzinosa e rifiutato le offerte che ho ricevuto a quest'ora sarei a piangermi addosso. fin quando usavo l'italiano, non mi sono dovuta confrontare con polacchi o lituani o irlandesi. ma ovviamente quando all'interno di paypal stesso mi sono voluta spostare ad un dipartimento che trattava esclusivamente con i venditori UK ho dovuto gareggiare contro tutte quelle persone che indipendentemente dalla nazionalita'parlavano un discreto inglese. A prendere il posto siamo stati io, un polacco e una irlandese. un motivo ci sara' stato.
quando ho cambiato azienda, visto che la posizione non era per call centre, ho dovuto confrontarmi con tutte quelle persone che avevano la mia stessa esperienza e conoscenza dell'inglese, visto che non ci sono italiani ne' si lavora per il mercato italiano.
purtroppo non ho idea di quello che si prospetta per i nuovi arrivati. ci sono ancora molti call centre (ups, hertz, lufthansa, paypal) dove poter applicare, ma immagino che ci siano anche meno posizioni aperte e piu' persone che applicano.
Non mi sento di dare consigli, ma io non discriminerei il call centre appena arrivati.
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25/06/2008 15:00
 
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A volte ritornano...
...i commenti (ma non solo): welcome back!

Vediamo di fare l'avvocato del diavolo, una delle cose che mi piacciono di piu'.

Questa nazione ha bisogno di meno permanent tourist e piu' integrati? Benissimo, vediamo allora cosa offre alle persone di buona volonta', che partono piene di buone intenzioni.

Lavoro:
Aziende che piu' o meno lecitamente usano la redundancy a piacere per tagliare costi di piani aziendali (magari) pianificati col culo. Mercato del lavoro molto dinamico, ma che spessissimo ti costringe a saltapicchiare qua' e la' per tutta l'isola, magari atterrando alla fine nella solita Dublino, unica vera citta' un po' dinamica dal punto di vista lavorativo.

Sanita':
Strutture ospedaliere inadeguate che chiudono in estate per tagliare il budget, infezioni a gogo' dovute alla scarsa igiene. Medico di famiglia a pagamento (quando anche incompetente) che frena dal curarti correttamente quando ne hai veramente bisogno.

Famiglia:
Nessuna struttura pubblica ad accesso secondo redditto per neonati ed infanti. Furti legalizzati per le strutture private. Primary schools in prefabbricati con 33 bambini per classe. Ancora grazie che il governo ci mette i fabbricati, *tutto* il resto ce lo mettono le famiglie con fund raising, tombole e volontariato.

Divertimenti:
Economicamente insostenibili per una famiglia: 35E a capoccia per un biglietto, senza sconti per i bambini (a vedere i Wiggles mio figlio di 3 anni non ci va' da solo), 50E l'ingresso medio in qualunque posto per una famiglia 2+2.
Impossibilita' a stringere rapporti di amicizia con i locali, per motivi (forse) a me tutt'ora del tutto sconosciuti.

Meteo:
no comment.

Si dice che gli irlandesi siano abituati da secoli a prendersi calci in faccia e quindi non si lamentano mai + di tanto, ma a me chi me lo fa' fare a vivere cosi', se non per i $$...

Cerea.
--
Giovanni
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25/06/2008 15:23
 
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Ciao capo,

Eh si, da qua NON mi hanno blacklistato il sito quindi posso finalmente postare di nuovo :D

Hai sostanzialmente elencato tutte le ragioni (a parte la famiglia della mia dolce meta', ma questa e' un'altra storia) per cui abbiamo deciso che, appunto, quello che offre l'Irlanda relativamente a quanto ti costa (anche e soprattutto dal punto di vista economico) non vale la spesa per l'impresa, come direbbe mia madre.

Rispondo colpo su colpo:

- Meteo: Dipende. In Valpadana non e' che ci sia tutto sto bel tempo, a Napoli hai il bel tempo e la monnezza sotto casa, a Taranto hai il bel tempo e il tumore (accaieria e raffineria..), insomma dipende dai posti. Qua in inghilterra piove leggermente di meno che in irlanda. Graziaddio.

- Lavoro: Quello non e' il Paese, quelle sono le aziende. Che, ricordiamocelo, sono qua per lo stesso motivo per cui ci sono molti di noi: convenienza economica. Siccome la mela non e' che caschi molto lontano dall'albero solitamente, da scelte puramente economiche (mettere su l'azienda in irlanda) nascono altre scelte puramente economiche (trasferimenti in papuasia, redundancy). L'Irlanda (e anche l'Italia, ahinoi) ha bisogno di un Camillo Olivetti, solo che non lo conoscono (e noi si, percio' sarebbe il caso di condividere anche questo tipo di concetti, appunto un arricchimento dettato dalla diversita'. Io sono fiero di essere un ex Olivettiano).

- Sanita': 100% agree. Meglio in inghilterra con l'NHS. Che tutti criticano ma in confronto all'Irlanda e' il Paradiso. Sulle infrastrutture primarie bisogna spendere, e gli ospedali sono tra le prime aree d'intervento.

- Scuole: La seconda area d'intervento. Siamo messi meglio qua, anche se non e' che sia sto paradiso.

- Intrattenimento: Celtic Tiger. Pochi anni fa costava tutto *MOLTO* meno. Poi la gente ha fatto i soldi ed e' iniziata la gara a chi ti spilla piu' grana. Vedi situazione immobiliare. Questa e' stata la ragione numero 2 (la prima e' che il lavoro qualificato in irlanda fuori da dublino e' richiesto col contagocce graduato) per cui ho deciso di levare le tende almeno per il momento.

- Famiglia: Gli incentivi fiscali sono ottimi. Non ci sono strutture pubbliche per i gagni e la creche e' un furto legalizzato. Vedi scuole, bisogna investire nei cuccioli perche' sono loro che ci pagheranno la pensiún. Basta case, che ce ne sono ben troppe sfitte. L'Inghilterra (specie qua nelle midlands) ha avuto la crisi immobiliare gia' anni addietro e le agenzie immobiliari qua fanno i saldi (davvero!!!) :D come al Tesco.

Perche' UK e non Italia, dunque?
Motivi sparsi: Ragazza irlandese non italoparlante, governo Berlusconi e scarsa sopportazione di tutto cio' che questo comporta, specialmente l'idea dei soldati per strada come a Beirut, piu' opportunita' di lavoro e macchina con la guida a destra :D

AOC
[Modificato da OConnor 25/06/2008 15:27]
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