Il forum di Altra Irlanda
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A difesa del mio amato Occidente...

Ultimo Aggiornamento: 01/08/2005 01:40
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Re: i

Scritto da: Sean1 11/07/2005 14.30







Scusa, ma non riesco a capire cosa vuoi dimostrare con queste foto.
****************************

.....ORIANA VIVE........

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Gli 'effetti collaterali' sono una cosa, premeditare e attuare l'uccisione di + quanti civili possibili è un'altra questione.

Non c'è continuità tra le due situazioni.


...si continua a condannare il terrorismo giustificandolo...







11/07/2005 15:21
 
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Re:

Scritto da: lough 11/07/2005 15.16
Gli 'effetti collaterali' sono una cosa, premeditare e attuare l'uccisione di + quanti civili possibili è un'altra questione.

Non c'è continuità tra le due situazioni.


...si continua a condannare il terrorismo giustificandolo...




... gli effetti collaterali ... guarda che non stiamo mica parlando di antibiotico.

io non ci vedo molta differenza, sono comunque morti degli innocenti, così come sono morti a Londra.
sono tutti quanti morti per i capricci di qualche potente coglione.
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Re:

Scritto da: lough 11/07/2005 14.49
E allora? La guerra non guarda in faccia nessuno purtroppo


e poi chi uccide chi?

Gli irakeni uccisi ogni giorno (dell'ordine di 30 o 50 alla volta) dagli attentati kamikaze.

Gli irakeni uccisi dal regime di Saddam

Gli irakeni uccisi nella guerra contro l'iran.

i curdi uccisi dagli irakeni

iraniani uccisi dagli irakeni.

...
....
.....

Noi Occidentali siamo tanto cattivi e spietati?
Allora finiamola di strapparci le vesti e autoincolparci sempre di tutto.








vedi lough, non provo neppure rabbia ma solo dolore, sul serio, come si puo' giustificare tutto questo dolore, questo sangue, questa sofferenza ?

non lo chiedo a te, non credo potresti o sapresti rispondermi ne' che lo vorresti.
a volte io invece provo come se un peso immenso mi gravasse addosso e mi schiacciasse, e tu , vedi delle immagini, vere, di bambini bombardati e dici " e allora ?"...solo questo...


"e allora?"

da dove viene tutta questa indifferenza per la vita umana cosi' offesa quanto piu'e'debole e fragile ? mi fa paura tutto cio' ...

...io no non ce la faccio, io guardo quelle immagini e provo dolore, un dolore disperato, infinito, vorrei stringere quei corpi feriti e dare un po' di calore , di vita, solo amore ,dare luce quegli occhi ma non posso...

...non riesco ad essere indifferente...

...forse non faccio bene a scoprire cosi' la mia anima ma a volte bisogna avere il coraggio di mostrare la propria umanita' in un mondo disumano e spietato, scoprirsi significa esporsi e lasciarsi ferire lo so ed io so anche che me ne pentiro'...



Sean

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Re: Re: i

Scritto da: Matteo, Berghem 11/07/2005 15.11


Scusa, ma non riesco a capire cosa vuoi dimostrare con queste foto.



niente...non puoi capire e' inutile...
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Re: Re:

Scritto da: gior77 11/07/2005 15.21


... gli effetti collaterali ... guarda che non stiamo mica parlando di antibiotico.

io non ci vedo molta differenza, sono comunque morti degli innocenti, così come sono morti a Londra.
sono tutti quanti morti per i capricci di qualche potente coglione.




La differenza non sussiste in termini di vite umane.

Differente però politicamente (se vogliamo lasciar perdere l'etica e la morale) l'uccisione di civili in seguito a un atto terroristico da quello provocato dal 'fuoco amico'.

Ripeto quanti civili inermi sono morti durante la 2nd guerra mondiale sotto i bombardamenti alleati.

La guerra è schifosa e andrebbe sempre evitata e condannata se non per legittima difesa (e' un'ovvietà), ma continuare a cercare un nesso tra la situazione irakena e il fondamentalismo islamico porta quasi sempre inevitabilmente a giustificare un terrorismo pur condannandolo.

Peggio ancora è voler mettere sullo stesso piano , attentati terroristici e 'effetti collaterali'.

[Modificato da lough 11/07/2005 15.39]

11/07/2005 15:47
 
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Re: Re:
Lough, il mio intervento voleva essere una risposta logica e consequenziale alle seguenti tue affermazioni (in corsivo per differenziarle):

Intanto non metterei sullo stesso piano il fondamentalismo islamico con quello cristiano.

A mio parere si possono mettere. E ti ho fatto i raffronti. Ricorda le crociate, un esempio su tanti.

Le esperienze del passato poi sembrano volerci dire che dove l'islam è attecchito (come una zecca) è sempre (o quasi) stato impossibile sdradicarlo.

Ho semplicemente elencato alcune parti del mondo in cui il cristianesimo si e' IMPOSTO come una zecca è non è stato possibile sradicrlo. dimenticavo, tra gli esempi... l'Irlanda [SM=g27813]

'Sono quasi 1400 anni che a più riprese , si sono presentate fasi acute dove il problema Islam ha interessato quelle terre che oggi (e non solo oggi) chiamiamo Occidente'.Quasi 1400 anni penso possano giustificare un sonoro:
"Avete veramente rotto il cazzo"


E come ho precisato, ci sono svariate porzioni del nostro pianeta che possono fare esattamente lo stesso discorso su noi occidentali cristiani.
La differenza fondamentale tra me e te è che io ho fatto del relativismo culturale una filosofia di vita. I dogmatismi non mi interessano (tantomeno le religioni...).

[Modificato da Corcaigh 11/07/2005 15.47]

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Penso che...
...Sean volesse intendere che non esistono morti innocenti di serie A (gli occidentali colpiti dai terroristi) e morti innocenti di serie B (quelli che qualcuno con una espressione orribile ha chiamato morti da effetto collaterale).

Esistono morti innocenti e basta... La mia compagna ed io lavoriamo con Emergency, che ha come obiettivo stare dalla parte delle vittime, di qualsiasi parte queste siano.
Sono cristiano e penso che questo sia un atteggiamento giusto, mutuato, per me che credo, da chi curava i giudei come i samaritana, i figli dei romani come quelli delle vedove ebree.

Sul piano dell'umanità questo è quanto; sul piano storico non capisco come si possa continuare a non vedere l'ingiustizia di una situazione che vede una parte del mondo (quella di cui facciamo parte anche noi) consumare l'85% delle risorse quando ne possiede in realtà molto ma molto molto di meno... Lasciando al resto del mondo le briciole, se non i debiti...

Se non si corregge questa situazione, se si continua a dire: Noi non cambieremo mai i nostri stili di vita, come i Bush o i Blair di turno, guerra e terrorismo ci saranno compagni per moltissimo altro tempo.

E la responsabilità non è solo loro; nel nostro piccolo, se continuiamo a pensare che è giusto consumare tutta l'acqua che ci pare, che possiamo avere tre macchine e quattro telefonini per famiglia, che possiamo produrre tutti i rifiuti che ci pare (poi magari protestiamo per la discarica sotto casa, ma tolleriamo che i rifiuti vengano portati dai nostri vicini poveri, esempio in Africa...), siamo colpevoli anche noi.

I miei fratelli e le mie sorelle, ovunque siano, sono persone umane, la loro vita e sacra, e rivendico il diritto di indignarmi ogni qual volta qualcuno pensa che si possano considerare 'vittime da effetto collaterale' o 'vittime della guerra santa' o 'vittime della Jihad'...
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Re: Penso che...

Scritto da: trollino63 11/07/2005 15.50
...Sean volesse intendere che non esistono morti innocenti di serie A (gli occidentali colpiti dai terroristi) e morti innocenti di serie B (quelli che qualcuno con una espressione orribile ha chiamato morti da effetto collaterale).

Esistono morti innocenti e basta... La mia compagna ed io lavoriamo con Emergency, che ha come obiettivo stare dalla parte delle vittime, di qualsiasi parte queste siano.
Sono cristiano e penso che questo sia un atteggiamento giusto, mutuato, per me che credo, da chi curava i giudei come i samaritana, i figli dei romani come quelli delle vedove ebree.

Sul piano dell'umanità questo è quanto; sul piano storico non capisco come si possa continuare a non vedere l'ingiustizia di una situazione che vede una parte del mondo (quella di cui facciamo parte anche noi) consumare l'85% delle risorse quando ne possiede in realtà molto ma molto molto di meno... Lasciando al resto del mondo le briciole, se non i debiti...

Se non si corregge questa situazione, se si continua a dire: Noi non cambieremo mai i nostri stili di vita, come i Bush o i Blair di turno, guerra e terrorismo ci saranno compagni per moltissimo altro tempo.

E la responsabilità non è solo loro; nel nostro piccolo, se continuiamo a pensare che è giusto consumare tutta l'acqua che ci pare, che possiamo avere tre macchine e quattro telefonini per famiglia, che possiamo produrre tutti i rifiuti che ci pare (poi magari protestiamo per la discarica sotto casa, ma tolleriamo che i rifiuti vengano portati dai nostri vicini poveri, esempio in Africa...), siamo colpevoli anche noi.

I miei fratelli e le mie sorelle, ovunque siano, sono persone umane, la loro vita e sacra, e rivendico il diritto di indignarmi ogni qual volta qualcuno pensa che si possano considerare 'vittime da effetto collaterale' o 'vittime della guerra santa' o 'vittime della Jihad'...



concordo al 100%
Sean

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Scusate per il copia e incolla...
... ma penso che questo articolo meriti di essere letto:

The label of Catholic terror was never used about the IRA

Fundamentalism is often a form of nationalism in religious disguise

Karen Armstrong
Monday July 11, 2005
The Guardian

Last year I attended a conference in the US about security and intelligence in the so-called war on terror and was astonished to hear one of the more belligerent participants, who as far as I could tell had nothing but contempt for religion, strongly argue that as a purely practical expedient, politicians and the media must stop referring to "Muslim terrorism". It was obvious, he said, that the atrocities had nothing to do with Islam, and to suggest otherwise was not merely inaccurate but dangerously counterproductive.

Rhetoric is a powerful weapon in any conflict. We cannot hope to convert Osama bin Laden from his vicious ideology; our priority must be to stem the flow of young people into organisations such as al-Qaida, instead of alienating them by routinely coupling their religion with immoral violence. Incorrect statements about Islam have convinced too many in the Muslim world that the west is an implacable enemy. Yet, as we found at the conference, it is not easy to find an alternative for referring to this terrorism; however, the attempt can be a salutary exercise that reveals the complexity of what we are up against.
We need a phrase that is more exact than "Islamic terror". These acts may be committed by people who call themselves Muslims, but they violate essential Islamic principles. The Qur'an prohibits aggressive warfare, permits war only in self-defence and insists that the true Islamic values are peace, reconciliation and forgiveness. It also states firmly that there must be no coercion in religious matters, and for centuries Islam had a much better record of religious tolerance than Christianity.

Like the Bible, the Qur'an has its share of aggressive texts, but like all the great religions, its main thrust is towards kindliness and compassion. Islamic law outlaws war against any country in which Muslims are allowed to practice their religion freely, and forbids the use of fire, the destruction of buildings and the killing of innocent civilians in a military campaign. So although Muslims, like Christians or Jews, have all too often failed to live up to their ideals, it is not because of the religion per se.

We rarely, if ever, called the IRA bombings "Catholic" terrorism because we knew enough to realise that this was not essentially a religious campaign. Indeed, like the Irish republican movement, many fundamentalist movements worldwide are simply new forms of nationalism in a highly unorthodox religious guise. This is obviously the case with Zionist fundamentalism in Israel and the fervently patriotic Christian right in the US.

In the Muslim world, too, where the European nationalist ideology has always seemed an alien import, fundamentalisms are often more about a search for social identity and national self-definition than religion. They represent a widespread desire to return to the roots of the culture, before it was invaded and weakened by the colonial powers.

Because it is increasingly recognised that the terrorists in no way represent mainstream Islam, some prefer to call them jihadists, but this is not very satisfactory. Extremists and unscrupulous politicians have purloined the word for their own purposes, but the real meaning of jihad is not "holy war" but "struggle" or "effort." Muslims are commanded to make a massive attempt on all fronts - social, economic, intellectual, ethical and spiritual - to put the will of God into practice.

Sometimes a military effort may be a regrettable necessity in order to defend decent values, but an oft-quoted tradition has the Prophet Muhammad saying after a military victory: "We are coming back from the Lesser Jihad [ie the battle] and returning to the Greater Jihad" - the far more important, difficult and momentous struggle to reform our own society and our own hearts.

Jihad is thus a cherished spiritual value that, for most Muslims, has no connection with violence. Last year, at the University of Kentucky, I met a delightful young man called Jihad; his parents had given him that name in the hope that he would become not a holy warrior, but a truly spiritual man who would make the world a better place. The term jihadi terrorism is likely to be offensive, therefore, and will win no hearts or minds.

At our conference in Washington, many people favoured "Wahhabi terrorism". They pointed out that most of the hijackers on September 11 came from Saudi Arabia, where a peculiarly intolerant form of Islam known as Wahhabism was the state religion. They argued that this description would be popular with those many Muslims who tended to be hostile to the Saudis. I was not happy, however, because even though the narrow, sometimes bigoted vision of Wahhabism makes it a fruitful ground for extremism, the vast majority of Wahhabis do not commit acts of terror.

Bin Laden was not inspired by Wahhabism but by the writings of the Egyptian ideologue Sayyid Qutb, who was executed by President Nasser in 1966. Almost every fundamentalist movement in Sunni Islam has been strongly influenced by Qutb, so there is a good case for calling the violence that some of his followers commit "Qutbian terrorism." Qutb urged his followers to withdraw from the moral and spiritual barbarism of modern society and fight it to the death.

Western people should learn more about such thinkers as Qutb, and become aware of the many dramatically different shades of opinion in the Muslim world. There are too many lazy, unexamined assumptions about Islam, which tends to be regarded as an amorphous, monolithic entity. Remarks such as "They hate our freedom" may give some a righteous glow, but they are not useful, because they are rarely accompanied by a rigorous analysis of who exactly "they" are.

The story of Qutb is also instructive as a reminder that militant religiosity is often the product of social, economic and political factors. Qutb was imprisoned for 15 years in one of Nasser's vile concentration camps, where he and thousands of other members of the Muslim Brotherhood were subjected to physical and mental torture. He entered the camp as a moderate, but the prison made him a fundamentalist. Modern secularism, as he had experienced it under Nasser, seemed a great evil and a lethal assault on faith.

Precise intelligence is essential in any conflict. It is important to know who our enemies are, but equally crucial to know who they are not. It is even more vital to avoid turning potential friends into foes. By making the disciplined effort to name our enemies correctly, we will learn more about them, and come one step nearer, perhaps, to solving the seemingly intractable and increasingly perilous problems of our divided world.

· Karen Armstrong is author of Islam: a Short History
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Re: Re: Re:

Scritto da: Corcaigh 11/07/2005 15.47
Lough, il mio intervento voleva essere una risposta logica e consequenziale alle seguenti tue affermazioni (in corsivo per differenziarle):

Intanto non metterei sullo stesso piano il fondamentalismo islamico con quello cristiano.

A mio parere si possono mettere. E ti ho fatto i raffronti. Ricorda le crociate, un esempio su tanti.

Le esperienze del passato poi sembrano volerci dire che dove l'islam è attecchito (come una zecca) è sempre (o quasi) stato impossibile sdradicarlo.

Ho semplicemente elencato alcune parti del mondo in cui il cristianesimo si e' IMPOSTO come una zecca è non è stato possibile sradicrlo. dimenticavo, tra gli esempi... l'Irlanda [SM=g27813]

'Sono quasi 1400 anni che a più riprese , si sono presentate fasi acute dove il problema Islam ha interessato quelle terre che oggi (e non solo oggi) chiamiamo Occidente'.Quasi 1400 anni penso possano giustificare un sonoro:
"Avete veramente rotto il cazzo"


E come ho precisato, ci sono svariate porzioni del nostro pianeta che possono fare esattamente lo stesso discorso su noi occidentali cristiani.
La differenza fondamentale tra me e te è che io ho fatto del relativismo culturale una filosofia di vita. I dogmatismi non mi interessano (tantomeno le religioni...).

[Modificato da Corcaigh 11/07/2005 15.47]






Continuo a pensare che il fondamentalismo cristiano appartenga alla storia come le crociate, mentre quello islamico (quello + radicale), nel merito e nei modi non sia cambiato molto in questi ultimi 1400 anni, almeno nei confronti dell'Occidente.

E in quanto all'Irlanda se fosse musulmana probabilmente ora non saremmo qui a scriverci, anzi probabilmente non esisterebbe neanche questo forum.
L'Irlanda è un bel posto dove andare in vacanza e viverci non solo per le sue bellezze naturalistiche (se fosse solo per quelle, ci sono paesi molto + selvaggi ed ''evocativi'', - penso sempre al 'mio' Canada o all'Alaska -) , ma anche per una certa società e stile di vita che tra pregi e difetti la rendono straordinaria.

Se invece del gaelico di ceppo Q e inglese, si parlasse l'arabo o qualche suo 'dialetto', e invece delle chiese i minareti, l'Irlanda non credo avrebbe quel fascino unico che la contraddistingue.


L'Irlanda mediorientalizzata o balcanizzata proprio non riesco ad immaginarmela, è gia molto triste aver assistito a una faida sanguinosa tra cattolici e protestanti.

E i PUB? e la Guinness? No proprio no!



p.s: OT


'effetto collaterale' può non rendere l'idea.

Ma anche dire attentato kamikaze potrebbe non rendere bene l'idea.


Potremmo chiamare il primo, strage d'innocenti non premeditata, mentre il secondo potremmo chiamarlo, strage d'innocenti premeditata.

Ma cosa cambia?

Inoltre mi sembra che nessuno voglia fare distinzioni tra morti di serie A e di serie B.









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condivisibile il discorso di trollino, penso anche io che non esistano morti innocenti di serie A o B. Io non odio gli islamici, sono cosciente anche della miseria e dello sfruttamento di quelle regioni. Sfruttamento che è bene ricordarlo esiste non solo a causa degli occidentali, perchè così è sempre stato nei secoli: i miliardi del petrolio se li gestiscono una casta ristretta, da sempre anche quando il petrolio non era l'oro nero e i beni fondamentali erano altri, e questa "casta" che interesse ha ad avere una democrazia, o un popolo meno povero ed ignorante (nel senso che la scuola non è un diritto)?
Il loro odio nei nostri confronti è superiore alla loro capacità nei secoli di darsi un governo democratico: io non dico di essere meglio di loro, ma non è solo l'occidente la causa di tutti i loro mali.
Ed una differenza sostanziale sta nei festeggiamenti che in certe zone avvengono dopo gli attentati contro civili occidentali: sarà che io ho la pancia piena ma quando sono cominciati i bombardamenti in diretta TV dell'iraq non sono certo sceso in piazza a ballare o bruciare bandiere: i morti di serie B non esistono, da nessuna parte.
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: lough 11/07/2005 16.25
Continuo a pensare che il fondamentalismo cristiano appartenga alla storia come le crociate, mentre quello islamico (quello + radicale), nel merito e nei modi non sia cambiato molto in questi ultimi 1400 anni, almeno nei confronti dell'Occidente.

E in quanto all'Irlanda se fosse musulmana probabilmente ora non saremmo qui a scriverci, anzi probabilmente non esisterebbe neanche questo forum.
L'Irlanda è un bel posto dove andare in vacanza e viverci non solo per le sue bellezze naturalistiche (se fosse solo per quelle, ci sono paesi molto + selvaggi ed ''evocativi'', - penso sempre al 'mio' Canada o all'Alaska -) , ma anche per una certa società e stile di vita che tra pregi e difetti la rendono straordinaria.

Se invece del gaelico di ceppo Q e inglese, si parlasse l'arabo o qualche suo 'dialetto', e invece delle chiese i minareti, l'Irlanda non credo avrebbe quel fascino unico che la contraddistingue.

L'Irlanda mediorientalizzata o balcanizzata proprio non riesco ad immaginarmela, è gia molto triste aver assistito a una faida sanguinosa tra cattolici e protestanti.

E i PUB? e la Guinness? No proprio no!

p.s: OT

'effetto collaterale' può non rendere l'idea.

Ma anche dire attentato kamikaze potrebbe non rendere bene l'idea.

Potremmo chiamare il primo, strage d'innocenti non premeditata, mentre il secondo potremmo chiamarlo, strage d'innocenti premeditata.

Ma cosa cambia?

Inoltre mi sembra che nessuno voglia fare distinzioni tra morti di serie A e di serie B.



Posso essere d'accordo con te che paesi arabi e democrazia siano due concetti che fino a oggi non sono andati mai a braccetto, ma non mi sembra che le crociate siano finite, basta vedere i ripetuti tentativi d'ingerenza (più o meno riusciti) della chiesa cattolica nella vita politica e sociale di certi stati, Italia in primis... e non parlo solo del referendum.
Quanto all'Irlanda ci sarebbe da dire che molti protestanti hanno sostenuto la causa repubblicana, iniziando da Parnell, e anche nella questione del Nord secondo me la religione è più una motivazione aggiuntiva che altro...
E anche negli attentati di questi giorni nonostante tutti i proclami l'aspetto religioso era secondario, altrimenti non si spiega l'attentato di Edgware Road che chiunque è stato a Londra sa benissimo essere un quartiere musulmano quasi al 100%...
Bye
_____________________________________

Good evening, there was already an injury, huh?

Giovanni Trapattoni, falling off his chair
11/07/2005 16:42
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: lough 11/07/2005 15.38



La differenza non sussiste in termini di vite umane.

Differente però politicamente (se vogliamo lasciar perdere l'etica e la morale) l'uccisione di civili in seguito a un atto terroristico da quello provocato dal 'fuoco amico'.

Ripeto quanti civili inermi sono morti durante la 2nd guerra mondiale sotto i bombardamenti alleati.

[Modificato da lough 11/07/2005 15.39]




la 2° gm era una guerra con due schieramenti ben distinti, opposti e disposti sul territorio.
era una guerra di conquista, o di espansione, di una dittatura alla quale si sono opposti altre nazioni alleate tra loro.

questa invece è una guerra diversa, alla quale non siamo abituati perchè ha una tipologia di combattimento totalmente differente.
una forza è schierata, in massa, su alcuni territori.
l'altra forza invece deve evitare lo scontro frontale in quanto non sarebbe mai in grado di affrontare il nemico a viso aperto; di conseguenza utilizza metodi inusuali (se vogliamo possiamo anche chiamarli subdoli, mi sta benissimo) per colpire le forze nemiche direttamente sul proprio territorio.
tecnicamente possiamo considerarla un'evoluzione della guerriglia vietnamita in occasione della guerra del Vietnam.
si basa sullo stesso concetto di fondo: nascondersi, comparire all'improvviso, colpire e sparire altrettanto rapidamente, impedendo al nemico di predisporre una adeguata difesa a questi attacchi.
l'obiettivo è sempre quello: infondere terrore nella popolazione civile, perchè è l'opinione pubblica che decide l'intervento in una guerra e sfiaccare la resistenza di questa è la strada principale scelta da questi tipi di combattenti.

altra cosa: come dicono i soldati usa, non esiste il fuoco amico. un proiettile, quando esce dalla canna, non conosce amici.
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Serie A e serie B

Scritto da: lough 11/07/2005 16.25

Continuo a pensare che il fondamentalismo cristiano appartenga alla storia come le crociate, mentre quello islamico (quello + radicale), nel merito e nei modi non sia cambiato molto in questi ultimi 1400 anni, almeno nei confronti dell'Occidente.


Potremmo chiamare il primo, strage d'innocenti non premeditata, mentre il secondo potremmo chiamarlo, strage d'innocenti premeditata.

Ma cosa cambia?

Inoltre mi sembra che nessuno voglia fare distinzioni tra morti di serie A e di serie B.



Francamente Lough a me invece sembra di si... così come fai quando distingui tra fondamentalismo cristiano e fondamentalismo islamico e dici che quello cristiano è quello delle crociate... E i fondamentalisti cattolici che sterminarono gli Ugonotti francesi, o i Valdesi italiani (nel 600, 700, 800...). I fondamentalisti protestanti che uccidevano i cattolici a Ginevra nel XVI secolo? O gli evangelical del XX e XXI secolo(cristiani rinati come si definiscono) che ritengono lecito uccidere in nome di Dio chi anche solo presta l'assistenza infermieristica dove si praticano aborti come li classificheresti?
O il pastore battista (non ricordo il nome) che tuttora predica la liceità del rogo per chi è omosessuale?

Poco tempo fa è stato condannato a non so quanti anni di galera, con la condizionale visto che ha più di 80 anni, un uomo, anche questo pastore battista, che non moltissimo tempo fa, alla fine degli anni 70, fondò un movimento di cavalieri incappucciati che si rifacevano alle Crociate. Predicavano la superiorità della razza bianca sulle altre. Uccidevano i neri bruciandoli vivi o impiccandoli e i bianchi, cristiani come loro, che li difendevano, che difendevano il movimento di un altro pastore cristiano, battista anche lui, nero però e quindi meno uomo secondo lui, Martin Luter King.

Fondamentalisti cristiani ci sono come ci sono sempre stati, oggi come ai tempi delle crociate; così ci sono e ci sono sempre stati fondamentalisti islamici o ebrei.

Il vostro parlare sia si, si, no, no, dice ad un certo punto Gesù nel Vangelo; ma non vuole certo intendere che la realtà sia bianca o nera... vuol dire che si deve scegliere ogni volta tra il comandamento nuovo (ama il prossimo tuo come te stesso... ama il tuo nemico), che lascia l'ultima parola di giudizio a Dio e quello vecchio, la legge del taglione, la legge fatta a propria immagine e somiglianza che è propria dei fondamentalisti di ogni tempo e religione.
11/07/2005 16:51
 
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Scritto da: novellorlnd 11/07/2005 16.30
condivisibile il discorso di trollino, penso anche io che non esistano morti innocenti di serie A o B. Io non odio gli islamici, sono cosciente anche della miseria e dello sfruttamento di quelle regioni. Sfruttamento che è bene ricordarlo esiste non solo a causa degli occidentali, perchè così è sempre stato nei secoli: i miliardi del petrolio se li gestiscono una casta ristretta, da sempre anche quando il petrolio non era l'oro nero e i beni fondamentali erano altri, e questa "casta" che interesse ha ad avere una democrazia, o un popolo meno povero ed ignorante (nel senso che la scuola non è un diritto)?
Il loro odio nei nostri confronti è superiore alla loro capacità nei secoli di darsi un governo democratico: io non dico di essere meglio di loro, ma non è solo l'occidente la causa di tutti i loro mali.
Ed una differenza sostanziale sta nei festeggiamenti che in certe zone avvengono dopo gli attentati contro civili occidentali: sarà che io ho la pancia piena ma quando sono cominciati i bombardamenti in diretta TV dell'iraq non sono certo sceso in piazza a ballare o bruciare bandiere: i morti di serie B non esistono, da nessuna parte.



casta ristretta che fa affari con Bush da circa venti anni ... che caso strano.

se noi siamo così tanto bravi e superiori e democratici, allora dimostriamolo e aiutiamoli. perchè è interesse di tutti di vivere in pace e armonia con gli altri.
ma la democrazia non si esporta con le bombe ... i greci si stanno rivoltano nella tomba davanti a questo concetto.


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Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: =Donegal= 11/07/2005 16.41
Posso essere d'accordo con te che paesi arabi e democrazia siano due concetti che fino a oggi non sono andati mai a braccetto, ma non mi sembra che le crociate siano finite, basta vedere i ripetuti tentativi d'ingerenza (più o meno riusciti) della chiesa cattolica nella vita politica e sociale di certi stati, Italia in primis... e non parlo solo del referendum.



su certi argomenti, su molti argomenti non sono certo dalla parte del clero: ma qui citate sempre la chiesa come fosse chissà quale potere.
Io dico che la chiesa, il parere della chiesa, viene enfatizzato solo quando fa comodo a mass media e parti politiche. Se fosse la chiesa a comandare o influenzare avremmo una società totalmente differente nel bene e nel male.
Parlare di crociate secondo me non ha senso: non ho mai sentito citare la chiesa quando si promuove il capitalismo selvaggio, eppure...

la chiesa è contro le guerre attualmente in corso, anche se qualcuno ve la fa passare per guerra di religione.
Se comandasse la chiesa non avremmo una situazione morale imbarazzante dove è tutto concesso in nome del soldo.
Non sempre chi predica bene agisce altrettanto bene (non c'è bisogno di mettere foto per saperlo) ma attriuire tutto questo potere alla chiesa è inesatto (secondo me).
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: lough 11/07/2005 13.33



Ma no Rosy71, stai confondendo chi fa scienza con gli azzeccagarbugli

Gli azzeccagarbugli utilizzano metodi e strumenti scientifici solo per darsi un tono e giustificare la loro non-scienza.







Scusi, Dotto'.

Ciononostante, rimani un masochista.
Ci propini la tua opinione semplicemente come se fosse lo stralcio di un comizio, ti lagni quando la gente ti risponde a tono ma prosegui nella tua campagna di evangelizzazione contro l'Islam...mah. Si vede che il tuo karma ha qualcosa da espiare.[SM=g27828] O forse è il nostro che deve ancora espiare [SM=g27828]
Continua pure il tuo monologo. Ognuno si diverte come può. Magari sarebbe meglio che tu lo facessi in altre sedi più idonee, contribuirebbe in senso positivo alla tua frustrazione.
E tutto il resto è noia...no, non ho detto troia, ma noia....
(Califano: non scienza ma fantascienza...) [SM=x145469]

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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: lough 11/07/2005 16.25

L'Irlanda mediorientalizzata o balcanizzata proprio non riesco ad immaginarmela, è gia molto triste aver assistito a una faida sanguinosa tra cattolici e protestanti.




E' incredibile come in questa discussione tutti, ma dico tutti, continuino a parlare di predominanza o alternanza di una religione all'altra e non si sia mai ipotizzato un futuro in cui i popoli sappiano fare scelte politiche senza dover portare in causa l'"oppio marxista" . Nessuno vuole una Irlanda mussulmana. Tutti vogliamo un'Irlanda laica. Un'Italia che sappia prendere le sue decisioni morali senza interferenze vaticane. Un Afghanistan dove le donne possano studiare e non debbano indossare il burqa. Un Iraq dove una dittatura non venga sostituita da un altro tipo di integralismo. Un Nord Irlanda senza Ian Pasley che delira di anticristi.
E così via.
È così difficile prendere decisioni seguendo il proprio intelletto e non il ciuccio intinto nel miele delle moralità dogmatiche? [SM=x145485]
Non mi meraviglia che non si trovi una soluzione al terrorismo. È ora che i leader di ogni tipo (politici, spirituali, criminali ecc.) smettano di avere visioni divine e comincino ad utilizzare i propri neuroni. Si chiama politica.

Razionalmente vostra
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Cara Martina, domande retoriche: in una scala da uno a dieci, quanto è più facile dare la colpa agli altri piuttosto che scorporare i propri errori dagli errori altrui? Quanto è più facile accusare gli altri piuttosto che mettersi lì a superare le proprie differenze, cooperando per il bene di tutti? Implica pensare. E pensare fa fatica, assumersi le proprie responsabilità fa star male la notte. Se è colpa degli altri, automaticamente sei revocato da ogni responsabilità, sei esentato dal dover fare qualcosa. Sono gli altri a dover fare. Semplice, pulito, facile. E triste. Ma è una considerazione personale.

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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: rosy71 11/07/2005 17.55


Scusi, Dotto'.

Ciononostante, rimani un masochista.
Ci propini la tua opinione semplicemente come se fosse lo stralcio di un comizio, ti lagni quando la gente ti risponde a tono ma prosegui nella tua campagna di evangelizzazione contro l'Islam...mah. Si vede che il tuo karma ha qualcosa da espiare.[SM=g27828] O forse è il nostro che deve ancora espiare [SM=g27828]
Continua pure il tuo monologo. Ognuno si diverte come può. Magari sarebbe meglio che tu lo facessi in altre sedi più idonee, contribuirebbe in senso positivo alla tua frustrazione.
E tutto il resto è noia...no, non ho detto troia, ma noia....
(Califano: non scienza ma fantascienza...) [SM=x145469]




Non capisci la differenza a quanto pare tra criticare, e offendere. Non ci riesci ma questo mi sembra il tuo intento, quando dai del masochista ,del disturbato mentale del frustrato.

Anche sulla questione del In e dell'Out. Era la mia una calssificazione del tutto arbitraria e massimalista , condivisibile o meno sul differente modo di vedere e intepretare certe cose. Buttata li insomma.
Tu invece hai provato a delineare un profilo psicologico di chi 'pensa In' e di chi 'pensa out'. Con un quadro ovviamente desolante per quest'ultimo.

Poi se ritieni che i tuoi siano solo interventi ironici, allora non capisco, perchè quella che si offende (offendendo) , mi sembri tu.


Se ti annoi poi non capisco cosa intervieni a fare.


E poi quali comizi , scusa? Ci risiamo con questa storia.
Devo ogni volta specificare che sono semplici e criticabilissime opinioni? Dovrei sempre aggiungere nel discorso frasi del tipo :"secondo me..., questa e' una mia umilissima opinione.., ... mi sebra che..., ..forse...., potrei sbagliarmi...).


Diciamo che le cazzate che scrivo non ti piacciono, per questioni che sai tu, e non trovi di meglio che intervenire "ironicamente".
Però hai uno strano concetto dell'ironia.


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LA NINNA NANNA DE LA GUERRA
da una poesia di Trilussa

Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d’una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Ché quer covo dassassini
che c’insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.
Fa la ninna, cocco bello,
finché dura sto macello:
fa la ninna, ché domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l‘ombra d’un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!
--------------------------

La ultima dichiarazione di Mr Blair mi è sembrata un lapsus freudiano [SM=g27828]
Ciau
Lucia


-------------------------------
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be damned!
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[Modificato da LuciaA 11/07/2005 19.47]

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Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: novellorlnd 11/07/2005 17.01
su certi argomenti, su molti argomenti non sono certo dalla parte del clero: ma qui citate sempre la chiesa come fosse chissà quale potere.
Io dico che la chiesa, il parere della chiesa, viene enfatizzato solo quando fa comodo a mass media e parti politiche. Se fosse la chiesa a comandare o influenzare avremmo una società totalmente differente nel bene e nel male.
Parlare di crociate secondo me non ha senso: non ho mai sentito citare la chiesa quando si promuove il capitalismo selvaggio, eppure...

la chiesa è contro le guerre attualmente in corso, anche se qualcuno ve la fa passare per guerra di religione.
Se comandasse la chiesa non avremmo una situazione morale imbarazzante dove è tutto concesso in nome del soldo.
Non sempre chi predica bene agisce altrettanto bene (non c'è bisogno di mettere foto per saperlo) ma attriuire tutto questo potere alla chiesa è inesatto (secondo me).



La chiesa ha molto potere, soprattutto a livello di politica interna.
Ovviamente non ha i mezzi per fermare una guerra, ma può comunque influenzare il dibattito politico e il voto parlamentare, visto che controlla ancora un pacchetto consistente di voti, e sappiamo benissimo che con il maggioritario basta spostare voti da un candidato (o un partito) a un altro per influire pesantemente sull'esito finale.
Secondo te la legge 40 è stata approvata perchè per libera scelta del parlamento o perchè molti parlamentari l'hanno votata per non scontentare le gerarchie vaticane e non rischiare il posto alla prossima legislatura?
Bye
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Good evening, there was already an injury, huh?

Giovanni Trapattoni, falling off his chair
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