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A difesa del mio amato Occidente...

Ultimo Aggiornamento: 01/08/2005 01:40
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Paolo Prodi spiega ai cattolici che la modernità è finita,le sfide sono altre.

Roma. “La modernità è finita.

Dopo la Seconda guerra mondiale i più intelligenti tra loro ricordo il filosofo cattolico Romano Guardini, autore, nel 1954, di uno splendido volume ‘La fine dell’epoca moderna’ se n’erano accorti già sessant’anni fa”.

Il genere letterario non è dei più vivaci, una tavola rotonda all’Istituto Luigi Sturzo di Roma sul tema “La Chiesa e le sfide della modernità” ma il professor Paolo Prodi (relatore insieme a Pietro Scoppola, Maurilio Guasco e Alberto Monticone), riesce comunque a renderlo interessante, partendo da una sfida culturale.

“La mia tesi – spiega – è che di modernità ne esistono almeno due.
La prima, quella a cui accennavo citando Guardini,della dimensione storica: una fase che si è chiusa già da tempo e con la quale la Chiesa cattolica ha fatto i conti una volta per tutte con il Concilio Vaticano II.

La seconda, quella dell’attualità, che non ha nulla a che vedere con il confronto storico. Le sue caratteristiche sono la manipolazione genetica, il terrorismo planetario diffuso, l’informatizzazione senza confini.

E’ un presente che ha un legame stretto con l’insicurezza quotidiana. (…) E’ chiaro, allora, che l’articolazione del discorso sul binomio Chiesa/modernità dipende dalla chiave semantica con cui l’affrontiamo.

La prima, quella storica, è finita con il modernismo.

La seconda,dell’attualità, rappresenta invece le sfide che la Chiesa ha davanti a sé oggi”.

Dopo il preambolo Prodi introduce nel suo ragionamento un ulteriore elemento di analisi, spesso utilizzato dal fronte laico
per criticare le posizioni della Chiesa, svelandone l’equivoco lessicale e di contenuto:
“La necessità di un’apertura da parte cattolica”.
“I neo-illuministi che hanno una lettura storica della modernità sostengono con insistenza l’urgenza di un’apertura da
parte della Chiesa cattolica. Ma il problema non è quello di convertirsi all’illuminismo perché l’illuminismo è finito e noi ci siamo trovati addosso la desacralizzazione della politica e della vita.

Per alcuni di loro, penso al mio amico Vincenzo Ferrone con il quale ci siamo recentemente confrontati su questo tema, il Concilio è stato una pallida apertura alla modernità e quindi al dialogo tra credenti e non credenti.

Un dialogo che, per i neo-illuministi, è stato insidiato da Giovanni Paolo II e dalla sua azione.
In realtà io non condivido questo fideismo illuminista perché la Chiesa ci permette di guardare le cose con distacco, senza farci sedurre dalle ideologie di passaggio(fascismo, comunismo e via discorrendo)”.

“Quello con cui dobbiamo confrontarci– insiste Prodi – sono le novità del presente.
La clonazione, l’uomo in provetta, ordinare i figli su misura e quello che sta dietro a tutto questo, le radici più profonde di
questo agire: un uomo che non è più responsabile delle proprie azioni.

Non si tratta di contrapporre modernismo e antimodernismo, è il mondo che si sta disintegrando, è l’umanità nelle sue radici.

Lo scorso anno un dialogo pubblico tra l’allora cardinale Ratzinger ed il filosofo laico Juergen Habermas ha portato il confronto su quelli che sono i veri temi nuovi. Habermas ha messo in guardia dai rischi di una genetica liberale.

Ecco, rileggendo quel confronto, possiamo farci un’idea di quello che è ‘il’ problema.

La questione della dittatura del relativismo (detta così sembra
uno slogan da programma televisivo) in questa civiltà planetaria.

Il bene e il male,la salvezza e il peccato, sono questi gli argomenti che ritornano”.

Come reagire davanti alle sfide dell’attualità?

“Davanti ai temi della clonazione, dei figli su misura, della manipolazione genetica – conclude Prodi - esistono due atteggiamenti possibili (che non sono uno progressista e l’altro conservatore, categorie logore).

Io vedo una corrente che utilizza queste sfide per elaborare una religione civica corrente che tende, quindi, a strumentalizzare
queste battaglie.

Ma vedo anche una tendenza che vuole utilizzare la ragione, credenti e non credenti con un atteggiamento laico e religioso, insistere con forza sulla questione centrale: l’urgenza di un nuovo discorso”.

Per Prodi lo hanno cominciato con forza Habermas e Papa Benedetto
XVI.
In passato lo aveva anticipato Guardini(figura intellettuale di riferimento di Ratzinger) quando all’indomani della Seconda guerra mondiale ammoniva:
“La modernità ci ha lasciato un uomo che non ha bisogno di alcun fondamento estraneo a sé, né tollera norma alcuna al di sopra di sé”.

Massimiliano Lenzi (Il Foglio)
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29/04/2005 20:17
 
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CHI E’ IL FILOSOFO TEDESCO CITATO DA PAOLO PRODI

(parte 1)

Così Romano Guardini, nel 1950, sancì “La fine dell’epoca moderna”


Maturato in anni e anni di esposizione alla cultura del proprio tempo, Romano Guardini, che non è italiano, ma un teologo
tedesco, pensava che il pensiero contemporaneo, una nicchia vuota, avesse perso ogni anticorpo dal nostro stesso deserto.

Parlava, infatti, degli “illusori eroismi nel cui nome l’uomo moderno, preda di apparenti assolutezze, si sacrifica”.

Quando Karl Rahner lo chiamò all’Università di Monaco,
Guardini (1885-1968) era il più fecondo tra gli umanisti cristiani nella seconda metà del Novecento.
Il suo scibile spaziava dalla liturgia cattolica ai vecchi libertini di Dostoevskij, dall’ecclesiologia agli angeli serafici
di Rilke, da Pascal a Dante. I suoi primi studi li aveva dedicati a Bonaventura, quasi un destino, visto che quel santo sarebbe stato l’autore prediletto da Hans von Balthasar, un allievo di Guardini, Karol Wojtyla e Joseph Ratzinger.

Nel 1965 Paolo VI gli chiese di entrare nel collegio cardinalizio. Rifiutò, era fatto più per l’ombra che per la ribalta.

Fu tra i primi ad annusare e a condannare il vento emancipatorio del suo tempo.

Morì nel 1968, in tempo per procrastinare il “considerare la volontà di non ubbidire come un segno di superiore eticità.
Vi è in questo un inganno ontologico che va riconosciuto”.

Parlava di una “malattia della conoscenza umana”, l’astrattezza, quella dei medici che passano dall’individuo al “corpo
razionale”, tradendo Ippocrate.

Il suo libro più efficace, “La fine dell’epoca moderna”
(Morcelliana, 222 pagine, 16,50 euro), ha una fibra adamantina.

Morcelliana dal 2005 promuove, in prima mondiale, l’Opera Omnia
di Guardini, in collaborazione con la Katholische Akademie a Bayern.
Del comitato d’onore fa parte Joseph Ratzinger.

Quandò uscì in Francia, nel 1950, il libro fu tradotto da Paul Valéry, accolto con entusiasmo da Maritain, Mounier e Marcel.

Secondo Guardini l’angoscia dell’uomo moderno nasce dal sentimento di “non trovare al mondo luogo alcuno di esistenza che appaghi lo spirito che esige un significato”.

La scienza e la tecnica, oltre ad amputarlo trasformandolo in uno spazio dolente e affaticato, si sforzano di “sloggiare anche spiritualmente l’uomo dal centro dell’essere”.

Una tecnica che per Guardini, tutto in avanti sulla nostra attualità, “si compiace di basare le norme della tecnica sull’utilità che ne deriva per il benessere umano”.

Denuncia la mentalità eugenetica secondo la quale “l’essere un uomo non è un carattere essenziale ma qualcosa che è dato in grado maggiore o minore, nella misura in cui il grado di sviluppo relativo si avvicina all’Optimum”.
E quanto più “un individuo è malato, o debole, o handicappato, tanto meno esso ha diritto al carattere dell’umanità
autentica”.

C’è anche il fiordo della dittatura del relativismo e delle sue sorelle, le preferenze individuali: “L’uomo appartiene a se stesso, cioè alla famiglia e allo Stato, oppure sta sotto la sovranità di un’istanza assoluta la cui norma sta sopra i desideri personali come le esigenze sociali?”.

Spazzando via anche ogni ascisse crudele dell’idea
gnostica, scrive che “l’uomo non è quello che ci indicano materialismo e positivismo”.

Se così veramente fosse, un alga buttata
ora qua ora là, per lui non potrebbe esistere
vera libertà:
“L’uomo è un essere finito, ma una persona autentica; insopprimibile nella sua natura propria, inalienabile
nella sua dignità, insostituibile nella sua responsabilità”.


Giulio Meotti

[Modificato da lough 29/04/2005 21.33]

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29/04/2005 20:25
 
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CHI E’ IL FILOSOFO TEDESCO CITATO DA PAOLO PRODI

(parte 2)

I disastri dell’esistenzialimo


Di disastri pensava che, più di tutti, ne avesse combinati l’esistenzialismo, la nausea divenuta ipostasi,“si parla dell’uomo ma non si vede realmente l’uomo”.

Guardini approda alla conclusione per cui “l’uomo quale è concepito dai tempi moderni non esiste”.

Scremando da Ernst Jünger, Oswald Spengler e Martin Heidegger ogni nostalgia crepuscolare e malattia pandemica da fine della civiltà occidentale, questo grande teologo ha raccolto la lucidità dei suoi predecessori sulla tecnica, preoccupato delle sue applicazioni in campo biogenetico:
“La potenza diviene demoniaca”, manovrata da lari e penati “accecati dalla fede ribelle nell’autonomismo”.

Parla della necessità di tornare a vedere con chiarezza
la differenza che intercorre fra regno umano e animale:

“Un organo è nel corpo della bestia cosa diversa da ciò che è nel
corpo dell’uomo. Non vedere la differenza sarebbe semplicemente materialista. Lo stesso semplicismo che ritorna nell’ottimismo moderno”.

Nella sala-parto della cultura contemporanea, che vive attaccata a un respiratore, Guardini s’inserì come un esile ponte verso la razionalità:
“Si sono riaperti tutti gli abissi delle origini. Ecco crescere di nuovo lussureggianti intrichi di foreste. Tutti i mostri della solitudine, tutti i terrori delle tenebre sono ricomparsi.

L’uomo sta nuovamente di fronte al caos; e la cosa è tanto più terribile poiché la maggior parte degli uomini sembra non vederla, mentre la gente che ha avuto un’istruzione fa i suoi discorsi”.

Uno dei suoi antidoti preferiti era la malinconia, “il prezzo
della nascita dell’eterno nell’uomo”.

Agonia di ombre o primato del vuoto, aveva molti modi per nominare la paralisi della cultura delle idee.
“L’uomo vivo recede, l’apparato avanza”.

In questo pensare spogliato di senso e orizzonte, “gli eventi capitali della vita umana: concepimento, nascita,
malattia, morte, perdono il loro carattere di mistero.

Quando rappresentano dei fatti che non possono essere domati, si ‘anestetizzano’, si sopprime la loro importanza”.

Guardini ha un profilo precipitante, non viene mai tentato da gratuiti ottimismi, sa che in quest’antro desolato della mentalità contemporanea, ormai una voragine, “la solitudine
nella fede sarà tremenda”.

Che cosa resta, chiedeva scettico ma sempre fermo, di quell’“inebetitevi” che fu l’esortazione di un genio solitario come Blaise Pascal?

Quando la luce della modernità scientifica
apparve, lui la vide vestita di nero


Giulio Meotti (Il Foglio)

[Modificato da lough 29/04/2005 21.32]

29/04/2005 20:44
 
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perchè questo ingiustificato abuso del grassetto ?

Hai paura di non essere letto ?
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29/04/2005 21:35
 
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Re:

Scritto da: admin/moris 29/04/2005 20.44
perchè questo ingiustificato abuso del grassetto ?

Hai paura di non essere letto ?




Are you happy now?


Per i messaggi inseriti da oltre 24h non ho più i diritti in scrittura

Fammi sapere se devo eliminare anche il corsivo...
Oppure la prossima volta potresti suggerirmi cosa devo scrivere o cosa devo copia-incollare...

grazie!
30/04/2005 00:02
 
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OT

Scritto da: lough 29/04/2005 21.35

Fammi sapere se devo eliminare anche il corsivo...
Oppure la prossima volta potresti suggerirmi cosa devo scrivere o cosa devo copia-incollare...

grazie!



Naaah, non prenderla come attacco personale.
Non è il caso.
L'avrei fatto anche se tu avessi scritto che mi adoravi [SM=g27823]
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30/04/2005 00:38
 
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Un Europa islamizzata rischia la fine dell'impero austroungarico
di Christopher Caldwell



...Bolkestein (dimissionario commissario alla concorrenza dell’Unione europea) ha avvertito che l’Europa è destinata a “implodere” se si espanderà con troppa rapidità...

...i popoli d’Europa vedono il loro destino irrevocabilmente incatenato a quello del mondo islamico...

...Così, l’Europa sta aggravando una situazione di instabilità. Per affrontarla le mancano tanto i mezzi finanziari quanto la solidarietà culturale...


...Bolkestein ha richiamato l’attenzione sul destino cui andò incontro... l’impero austroungarico. Gli austriaci contavano sulla loro cultura... Godevano di grande prosperità ed erano orgogliosi della loro posizione. Ma erano soltanto otto milioni, e l’espansione delle loro frontiere li mise faccia a faccia con un vigoroso movimento panslavico....dopo aver assorbito 20 milioni di slavi, dovette cercare di trovare un difficile compromesso tra la concessione a questi nuovi sudditi del permesso di autogovernarsi e la conservazione della propria cultura. Esattamente come nel caso dell’Ue, l’impero aveva già oltrepassato il punto di non ritorno quando si accorse che non stava andando da nessuna parte...

...In secondo luogo, ha avvertito Bolkestein, l’immigrazione sta trasformando l’Ue in “un impero austroungarico di proporzioni molto più vaste”. Ha accennato al fatto che molte grandi città avranno presto soltanto una minoranza di europei (due tra le più importanti, Amsterdam e Rotterdam, nella sua madrepatria) e ha ribadito che la (progettata) aggiunta di 83 milioni di musulmani turchi accentuerà ulteriormente l’islamizzazione dell’Europa...

...Le attuali tendenze”, ha detto, “consentono una sola conclusione: gli Stati Uniti d’America resteranno la sola superpotenza...

...La Cina sta diventando un gigante economico. L’Europa si sta islamizzando”...

...Fischler (l’uscente commissario dell’Ue per l’agricoltura) si lamentava che la Turchia “era un paese di natura molto più orientale dell’Europa” e, peggio ancora, che “rimanevano dubbi sulle credenziali laiche e democratiche della Turchia. Ci sarebbe potuto essere un ritorno violento del fondamentalismo”. La reazione dell’Europa è stata un collettivo “E ce lo dite soltanto adesso!”...


...“L’Europa”, ha aggiunto Bernard Lewis, “diverrà parte dell’occidente arabo, del Maghreb”....


...Bassam Tibi,un immigrato siriano, tra i più autorevoli rappresentanti dell’islamismo moderato in Germania, sembra concordare con la tesi di Lewis, anche se rifiuta la sua enfasi. “O l’Islam si europeizza, oppure l’Europa si islamizza”, ha scritto in “Welt am Sonntag”. Avendo trascorso gran parte dell’ultimo decennio impegnandosi nella costruzione di giudiziose istituzioni musulmane in Europa, sembra volerci avvertire che l’Europa non ha la forza di rifiutare l’islam né la possibilità di guidarlo. “Il problema non è se la maggioranza degli europei diventa musulmana”, ha dichiarato, “ma piuttosto quale forma di islam è destinata a dominare in Europa: l’islam della sharia o l’euroislam”...



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30/04/2005 00:43
 
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Re: OT

Scritto da: admin/moris 30/04/2005 0.02


Naaah, non prenderla come attacco personale.
Non è il caso.
L'avrei fatto anche se tu avessi scritto che mi adoravi [SM=g27823]





[SM=g27823]

[Modificato da lough 30/04/2005 10.55]

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01/05/2005 01:05
 
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L'«odio di sè dell'occidente»

...Ratzinger ha messo in guardia dal pericolo di un'Occidente che, perso il senso di Dio, rinuncia all'accettazione di sé, rinnegando «ciò che gli è proprio», che «non ama più se stesso» e si condanna al «declino». Nella nostra società non si tollera il mancato rispetto per musulmani ed ebrei, ma quando si tratta di Cristo e di ciò che è sacro per i cristiani «ecco che allora la libertà di opinione appare come il bene supremo, limitare il quale sarebbe un minacciare o addirittura distruggere la tolleranza e la libertà in generale». Ma «la libertà di opinione - osserva - trova il suo limite in questo, che essa non può distruggere l'onore e la dignità dell'altro, non è libertà di mentire o di distruggere i diritti umani»...

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01/05/2005 20:03
 
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Sono trascorsi poco + di 3 anni e 1/2 da questo articolo, e benchè redatto dal direttore di Limes è stato pubblicato da La Repubblica (da non crederci!!!).

L'Occidente e l'identità ritrovata

...E' NELLE tragedie che individui e popoli riscoprono le radici profonde della propria identità...

...L' attacco terroristico all' America è uno di quei momenti storici che ci costringono a questo raro esercizio..,

...Nella disperata ferocia dei kamikaze...si materializza infatti il disprezzo dei valori che, con sintetico geografismo, definiamo "occidentali"...


...considerare l' attacco all' America come un attacco a noi tutti...Non lascia spazio ad ambiguità o giri di valzer...

...Se qualcuno ne fosse ancora tentato, perderebbe irrimediabilmente ogni titolo di appartenenza alla comunità occidentale...


...Quasi che l' identità occidentale potesse essere stabilita solo contro - ieri Hitler e poi Stalin, oggi il fondamentalismo islamico, domani forse la Cina? Se davvero fosse così...Saremmo quasi condannati all' autodisfacimento....

...L' Occidente come lega delle democrazie e delle società liberali...

...Nella disgrazia, abbiamo l' occasione di recuperare il senso di una comunità di valori e di istituzioni...


...Parlare oggi di un "mondo senza frontiere" ha un sapore lievemente beffardo. Non tutti vogliono diventare Occidente. Esistono identità irriducibili, valori non negoziabili...


...Quanto più americani ed europei ne saranno consapevoli, tanto più saranno capaci di sconfiggere il terrorismo sul decisivo terreno dei valori e dei simboli che li rappresentano. Quei simboli e quei valori che ci distinguono come occidentali. Ai quali le nostre democrazie non possono abdicare, se vogliono avere un futuro...


Lucio Caracciolo

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01/05/2005 21:06
 
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Re:
"Da non crederci" ha scritto lough a proposito di Repubblica.

Forse perchè sei troppo abituato all'imparzialità di giornali tipo "Libero" o "Il Giornale" che non ospitano MAI articoli che potrebbero dare fastidio alla destra.
Repubblica ospita spesso i testi di Pansa che è uno dei massimi fustigatori della sinistra italiana, sull'altra sponda hanno avuto invece il coraggio di tacciare Montanelli di "comunismo occulto" solo perchè ha intuito la pericolosità di un personaggio come il sig. Berlusconi...

Ti stupirà pure sapere che il sottoscritto (così come moltissimi altri schierati a sinistra) non impazzisce certo per l'Islam.
Non per una questione di paura verso altre culture, semplicemente perchè caratterizzato in molte sue forme da posizioni inaccettabili per chi, come me, è laico e non sopporta che in nome di sacre scritture , si tollerino ingiustizie.

Certo che tra il sottoscritto che dice "pregate il vostro dio ma tenetelo MOLTO lontano dallo stato" e chi getta urina di maiale sul sito di una erigenda moschea islamica, c'è una differenza abissale...

Tornando al titolo del topic : "Difendere l'Occidente, ma pure da se stesso. E difendere pure coloro sulle cui spalle l'Occidente prospera".
A meno che qualcuno creda che l'Occidente non abbia responsabiità alcuna sulle ingiustizie del pianeta e che la colpa sia solo dei "fottuti negri, beduini e mangiariso" (per usare una lirica tanto cara a borghezio...)

[Modificato da admin/moris 01/05/2005 21.08]

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01/05/2005 23:20
 
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Scritto da: admin/moris 01/05/2005 21.06
"Da non crederci" ha scritto lough a proposito di Repubblica.

Forse perchè sei troppo abituato all'imparzialità di giornali tipo "Libero" o "Il Giornale" che non ospitano MAI articoli che potrebbero dare fastidio alla destra.

[Modificato da admin/moris 01/05/2005 21.08]




Non sono abituato a un bel niente e forse non hai notato che non ho mai postato nulla di 'libero' o del 'giornale', sia in questo topic che in altri. Se poi consideri 'Il Foglio' alla stregua di Libero, beh ...de gustibus non disputandum est...




Scritto da: admin/moris 01/05/2005 21.06
Repubblica ospita spesso i testi di Pansa che è uno dei massimi fustigatori della sinistra italiana.

[Modificato da admin/moris 01/05/2005 21.08]



Non dirmi che Pansa è un uomo di destra, solo perchè funge da grillo parlante, da 'vocina' della coscienza della sinistra.

Repubblica, ha sicuramente ottimi giornalisti ma la sua linea editoriale è politicamente e chiaramente schierata a sinistra, anzi, faziosa e condita di antiamericanismo.


Scritto da: admin/moris 01/05/2005 21.06
Ti stupirà pure sapere che il sottoscritto (così come moltissimi altri schierati a sinistra) non impazzisce certo per l'Islam.
Non per una questione di paura verso altre culture, semplicemente perchè caratterizzato in molte sue forme da posizioni inaccettabili per chi, come me, è laico e non sopporta che in nome di sacre scritture , si tollerino ingiustizie.

[Modificato da admin/moris 01/05/2005 21.08]




Sottovalutare l'islam è un errore, perchè ti piaccia oppure no, la storia dell'islam moderato , è ...una favoletta.

Forse le nuove generazioni di islamici, figli degli attuali immigrati avranno una mentalità più vicina ai nostri costumi, ma la minaccia di un capovolgimento dei valori resta eccome.
Stiamo a vedere come si evolverà la questione etnica in Belgio e in Olanda per esempio, oppure dietro l'angolo, in alcune zone del Sud della Francia.


Scritto da: admin/moris 01/05/2005 21.06
Certo che tra il sottoscritto che dice "pregate il vostro dio ma tenetelo MOLTO lontano dallo stato" e chi getta urina di maiale sul sito di una erigenda moschea islamica, c'è una differenza abissale...

[Modificato da admin/moris 01/05/2005 21.08]



???


Scritto da: admin/moris 01/05/2005 21.06
Tornando al titolo del topic : "Difendere l'Occidente, ma pure da se stesso. E difendere pure coloro sulle cui spalle l'Occidente prospera".
A meno che qualcuno creda che l'Occidente non abbia responsabiità alcuna sulle ingiustizie del pianeta e che la colpa sia solo dei "fottuti negri, beduini e mangiariso" (per usare una lirica tanto cara a borghezio...)

[Modificato da admin/moris 01/05/2005 21.08]





Beduini, negri fottuti??????
???
Riduci una questione cruciale per il nostro futuro a delle frasi opinabili di un Borghezio?

Difendere l'Occidente da se stesso?
Diciamo che l'Occidente dovrebbe essere difeso da molti suoi membri che dall'interno ne minano le fondamenta , spesso in modo inconsapevole.

Ma siamo noi l'Occidente che vi piaccia o no!
Finiamola con i mea culpa e recuperiamo un'identità comune, a cominciare dalla costituzione europea.
E' stato un grave errore non includere le radici cristiane dell'europa. Un grave errore di sottomissione verso gli altri credi e le altre culture. Ancora una volta abbiamo calpestato le nostre radici per non offendere le culture estranee alla nostra e per una idea estremizzata di stato laico, Un'idea di stato laico portato all'eccesso che non percepisce più la differenza tra cristianesimo religioso e cristianesimo laico, sinonimo di radice culturale.

Questo amore verso la nostra Europa, (se non vogliamo parlare di Occidente) dovrebbe essere nel nostro DNA, e in quello delle nostre classi dirigenti. Mostrare una chiara e forte identità, verso e contro chiunque si relazioni con noi.



Ti riporto ancora una volta la frase di Raztinger:


...un'Occidente che, perso il senso di Dio, rinuncia all'accettazione di sé, rinnegando «ciò che gli è proprio», che «non ama più se stesso» e si condanna al «declino». Nella nostra società non si tollera il mancato rispetto per musulmani ed ebrei, ma quando si tratta di Cristo e di ciò che è sacro per i cristiani «ecco che allora la libertà di opinione appare come il bene supremo, limitare il quale sarebbe un minacciare o addirittura distruggere la tolleranza e la libertà in generale». Ma «la libertà di opinione trova il suo limite in questo, che essa non può distruggere l'onore e la dignità dell'altro, non è libertà di mentire o di distruggere i diritti umani»...




[Modificato da lough 01/05/2005 23.23]

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02/05/2005 00:08
 
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Re:

Scritto da: lough 01/05/2005 23.20



...un'Occidente che, perso il senso di Dio, rinuncia all'accettazione di sé, rinnegando «ciò che gli è proprio», che «non ama più se stesso» e si condanna al «declino». Nella nostra società non si tollera il mancato rispetto per musulmani ed ebrei, ma quando si tratta di Cristo e di ciò che è sacro per i cristiani «ecco che allora la libertà di opinione appare come il bene supremo, limitare il quale sarebbe un minacciare o addirittura distruggere la tolleranza e la libertà in generale». Ma «la libertà di opinione trova il suo limite in questo, che essa non può distruggere l'onore e la dignità dell'altro, non è libertà di mentire o di distruggere i diritti umani»...




[Modificato da lough 01/05/2005 23.23]




Grandissmo Ratzi...

DanCork
AltroDanCork
Quello che i buonisti li affoga nel Lee
Mark 8: 36
02/05/2005 00:17
 
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Re: Re:

Scritto da: Dancork 02/05/2005 0.08


Grandissmo Ratzi...

DanCork



E' quello che dicono pure coloro che lo avversano.
Solo che ci aggiungono altri aggettivi o parole dopo.

Per esempio "pericolo".

Saluti relativisti a tutti

[SM=g27823]

PS
Ratzi fa tanto telefilm di Happy Days (Fonzie, Potsie, Ritchie...). Non mancare di rispetto al tuo pontefice ! [SM=g27828]

[Modificato da admin/moris 02/05/2005 0.18]

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ctrl c - ctrl v :

"28/04/2005 16.45 Censura IP: Nascosto

--------------------------------------------------------------------------------
Sarà, ma quando vedo questi lunghi copia-incolla passo oltre senza leggere.


****************************


crediAmoci !!!

FORZA ATALANTA
...CON LA DEA NEL CUORE..."




Sean

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Re: Re: Re:

Scritto da: admin/moris 02/05/2005 0.17


E' quello che dicono pure coloro che lo avversano.
Solo che ci aggiungono altri aggettivi o parole dopo.

Per esempio "pericolo".

Saluti relativisti a tutti

[SM=g27823]

PS
Ratzi fa tanto telefilm di Happy Days (Fonzie, Potsie, Ritchie...). Non mancare di rispetto al tuo pontefice ! [SM=g27828]

[Modificato da admin/moris 02/05/2005 0.18]




io lo vedrei bene con la giacca di pelle alla Fonzarelli...

Secondo me questo Papa fara' frandi cose per i cristiani... e non...

Ciao

DanCork
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Amen.

Ereticamente vostra


[SM=x145486]
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radici CRISTIANEE???
oh, ma qua ci siamo bevuti il cervello e la nostra storia o che cosa?
al mio paese le radici sono qualcosa che va in profodno su cui si fonda un altro qualcosa che da esse prende vita.
e se andiamo a scavare i celti, gli indoeuropei (da cui veniamo, migrazione più migrazione meno) erano CRISTIANI?
ma dove cazzo hanno studiato questi personaggi, neanche su asterix perché anche asterix era, come tutti gli "europei" gaudentemente politeista e pagano!
santamadre chiesa ha fatto un lavoro di pulizia etnica, revisione storica, imperialismo culturale e militare che al confrono i grandi mostri del novecento come hitler o stali sono dei bambini dell elementari che giocano a figurine!!
mai sentito parlare dei catari?
un esempio a caso?
e del vescovo ario?
tutta gente che non accettava le imposizioni della nascente potenza mondiale e che è stata bruciata, impiccata e massacrata.
radici cristiane? certo, hanno bruciato tutto il resto!!!
ma per favore, prima di scrivere (o bere) cazzate, leggetelo qualche libro di storia!
papanatzinger, capo della moderna inquisizione, ci viene a dire che troppe idee libere fanno male e che solo la chiesa detiene LA VERITA': e che ci deve dire? se ci sono altre verità lui e gli altri chuidono baracca!!
non ci facciamo imbambolare dal bombardamento mediatico che ci vuole tutti pii e religiosi, alla ricerca di valori, come se la chiesa cattolica romana sia l'unica detentrice di valori?
piuttosto chiediamoci perché un tale investimento in massa di soldi e di mezzi?
e non mi venite a parlare degli insegnamenti di gesù che sono esattamente agli antipodi con la condotta morale e politica della chiesa.
leggete gente leggete!!!
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Troppe idee libere fanno male???
E quando lo ha detto? Io ho solo sentito parlare di " relativismo"...

DanCork
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oh, il ratzin nel 2000 pubblica un documento secondo cui l'unica religione in possesso della verità è quella cattolica romana. tutto il resto sono... fandonie? interpretazioni? eresie?
libero pensiero?
adesso attacca il relativismo.
l'unico bene assoluto e vero è quello detenuto da Santamadrechiesa.
voi qeusto lo chiamate dare spazio al libero pensiero?
ma daiiiiiiiii
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Re: radici CRISTIANEE???

Scritto da: pedair 02/05/2005 18.26
oh, ma qua ci siamo bevuti il cervello e la nostra storia o che cosa?
al mio paese le radici sono qualcosa che va in profodno su cui si fonda un altro qualcosa che da esse prende vita.
e se andiamo a scavare i celti, gli indoeuropei (da cui veniamo, migrazione più migrazione meno) erano CRISTIANI?
ma dove cazzo hanno studiato questi personaggi, neanche su asterix perché anche asterix era, come tutti gli "europei" gaudentemente politeista e pagano!
santamadre chiesa ha fatto un lavoro di pulizia etnica, revisione storica, imperialismo culturale e militare che al confrono i grandi mostri del novecento come hitler o stali sono dei bambini dell elementari che giocano a figurine!!
mai sentito parlare dei catari?
un esempio a caso?
e del vescovo ario?
tutta gente che non accettava le imposizioni della nascente potenza mondiale e che è stata bruciata, impiccata e massacrata.
radici cristiane? certo, hanno bruciato tutto il resto!!!
ma per favore, prima di scrivere (o bere) cazzate, leggetelo qualche libro di storia!
papanatzinger, capo della moderna inquisizione, ci viene a dire che troppe idee libere fanno male e che solo la chiesa detiene LA VERITA': e che ci deve dire? se ci sono altre verità lui e gli altri chuidono baracca!!
non ci facciamo imbambolare dal bombardamento mediatico che ci vuole tutti pii e religiosi, alla ricerca di valori, come se la chiesa cattolica romana sia l'unica detentrice di valori?
piuttosto chiediamoci perché un tale investimento in massa di soldi e di mezzi?
e non mi venite a parlare degli insegnamenti di gesù che sono esattamente agli antipodi con la condotta morale e politica della chiesa.
leggete gente leggete!!!




Ma perchè tirare fuori gli Albigesi? Ti sei dimenticato di Papa Innocenzo III.

Stai confondendo le radici cristiane dell'europa con le nefandezze commesse in nome di Cristo!


Avrai sicuramente sentito parlare di un certo Carlo Martello. La data 732 A.D. e Poitiers non ti rammentano alcunchè?
E Lepanto, 1571 A.D.?

Il nostro Occidente sarebbe quello che è, se l'Islam avesse vinto in quelle due date simbolo?

Il nostro Occidente sarebbe quello che è se il cristianesimo non fosse stato radicato anche e purtroppo con la forza e con la violenza in Europa?

l'Europa di oggi nel bene e nel male è frutto anche e soprattutto di quasi 2000 anni di cristianesimo.

...quando dico che è stato un grave errore non inserire nessun riferimento alle radici cristiane dell'Europa, non mi riferisco certo a un contesto religioso ma a un contesto semplicemente e profondamente culturale.

Visto che ci consigli di leggere dei libri prima di parlare una domanda: "...tu la storia dove l'hai studiata? su qualche testo anticlericale come il Camera-Fabietti forse?"

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Re:

Scritto da: pedair 02/05/2005 19.50
oh, il ratzin nel 2000 pubblica un documento secondo cui l'unica religione in possesso della verità è quella cattolica romana. tutto il resto sono... fandonie? interpretazioni? eresie?
libero pensiero?
adesso attacca il relativismo.
l'unico bene assoluto e vero è quello detenuto da Santamadrechiesa.
voi qeusto lo chiamate dare spazio al libero pensiero?
ma daiiiiiiiii



Era o no il custode dell'ortodossia della fede??? cosa vuoi che dica??
Chiedi ad un mussulmano se loro custodiscono la verita'? Loro ti diranno che SOLO loro hanno la verita'



Ovviamente non sei cristiano, altrimenti saresti daccordo anche tu che il bene supremo e' Cristo... e va' difeso ad ogni costo.

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p.s:
E' l'età dei lumi di cui siamo eredi, non è forse un risultato inatteso e non desiderato di un certo entourage politico e religioso in un contesto tutto Europeo 'cristianizzato'?

L'età dei lumi in un contesto islamico si sarebbe mai verificata?

Il mondo Arabo è uscito dall'età dei lumi da quando è nato l'islam.
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l'età dei lumi è nata nel momento in cui dei sovrani illuminati hanno cominciato a costruire biblioteche e riemprle di testi che facevano tradurre, tsti che erano a solo appannaggio dei colti uomini di chiesa che dettavano dogmi e alzavano graticole.
se fosse per santamadrechiesa crederemmo ancora che la terra è piatta e che il sole si muove!
nel mentre il mondo arabo era tecnocamente e culturalmente anni luce avanti all'occidente.
e per questo andava combattuto!
ognuno ha il suo credo, io credo che gesù è stata una figura rivoluzionaria e fondamentale. il cristo che ci vuol far vedere la chiesa è tutt'altro e, mi ripeto, in cosa la chiesa di roma applica i suoi insegnamenti?
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