pycos, 09/11/2009 19.30:
Il mio ragionamento non era in funzione di un paragone con l'Italia, anche se, in tutta franchezza, seppur una minoranza, in Italia gente che fa il sangue marcio da decenni, che ha sviluppato una coscienza critica verso certe problematiche e che ogni giorno cerca di cambiarle ne ho vista parecchia... in due anni in Irlanda, francamente no. Sicuramente la mia esperienza e' stata limitata, ma onestamente, basta etrare in una qualsiasi universita' italiana per trovare poster di iniziative di questo genere... a Dublino, anche negli ambienti piu'd'elite e altrnativi, non ho mai visto nulla.
detto cio' come tu dici, gli irlandesi per carattere prendono tutto alla leggera... e su questo non aggiungo altro...
ecco appunto, l'hai detto: "da decenni". Noi viviamo in un periodo di stagnazione che dura da almeno 20 anni, la nostra generazione ne e' testimone e se perdi il lavoro e hai 50 anni sei praticamente fottuto. In Irlanda le cose invece andavano bene da 20 anni, c'e' una mentalita' diversa ed una generazione diversa, e' normale che la coscienza critica non disponga degli stessi argomenti.
E poi non puoi prescindere dal fatto che il welfare qui funziona e rende la perdita di lavoro non proprio la fine del mondo, non trovi?
[Modificato da Antongiu 09/11/2009 21:13]