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La tigre celtica è morta?

Ultimo Aggiornamento: 12/10/2011 20:34
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Irish job redundancies in the first quarter of 2008 at 7,968 - - up 21%

www.finfacts.com/irishfinancenews/article_1013063.shtml

Porca troia! Mi sia concesso...

Cerea.
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Giovanni
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Re:
Corcaigh., 4/2/2008 12:06 PM:


Però se si dimette, scusate, ma io apro un thread apposito... [SM=x145518]



Il topic e' qua':
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7405500

Cerea.
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Re: Re: Re:
gdbjoe, 02/04/2008 10:21:



Per carita', volenti o nolenti questo il valore principe moderno, ma non mi facciano a me mille pippe sugli irish products al Super Value, la conta sullo scontrino dei punti accumulati, e che a Natale devo sostenere l'economia locale del village, perche' sono tutte emerite cazzate!

Prima mi danno i buoni esempi e poi vediamo...




Evidentemente mi sono fatto fraintendere (mea culpa), il mio intervento era proprio per dire che al tipo non importa una bella pippa da dove e come gli arrivano i soldi, l'importante e' che entrino sempre di piu'.

Per quanto riguarda i buoni esempi pero' sono parzialmente daccordo, nel senso che, ok, dovrebbero essere loro i primi a dare il buon esempio ma siccome non lo fanno loro cio' non significa che noi, nel nostro piccolo non si debba provare a contribuire.
Si potrebbe poi discutere su cosa sia o non sia considerato Irish Product. In uno scontrino del Superquinn ho trovato un articolo Gallese markato come Irish [SM=g27833]
[Modificato da aquilablu. 03/04/2008 00:48]
-------------------------------
http://aquilablu.wordpress.com/
http://anewbalance.blogspot.com/
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Re: Re: Re: Re:
aquilablu., 4/3/2008 12:47 AM:


siccome non lo fanno loro cio' non significa che noi, nel nostro piccolo non si debba provare a contribuire.



Ti sei spiegato perfettamente, sono io che non son d'accordo.

Se quello li' chiude il call centre dublinese per tenersi quello tedesco e rumeno che costa il 60% in meno, io mi faccio la spesa al Lidl e compro roba italiana (see, magari!), che costa la meta' dei cavolfiori organici irish del fruttarolo locale e posh!!

Cerea.
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Giovanni
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18/04/2008 22:21
 
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Io che volevo comprare casa adesso me la prendo in quel posto....

www.rte.ie/news/2008/0418/mortgages.html
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vivere in Irlanda o Italia?
Il 21 maggio ho l'aereo e parto per Cork con l'idea di stabilirmi lì definitivamente.
E' un po' il coronamento di un sogno, sono anni che lo voglio fare ma forse mi è sempre mancato un po' il coraggio.
La spinta è nata sicuramente dal fatto che l'Irlanda negli ultimi anni offriva di più dell'Italia.
Sicuramente le cose non sono più rose e fiori in Irlanda (ma poi lo sono mai state??), indubbiamente se rimango in Italia vado fuori di testa e altro che valium per tenere tranquilla l'ansia che mi assale. Per assurdo mi fa meno paura cambiare tutto che rimanere....
Una cosa è certa la previsione di crescita per l'Irlanda è del 2.3% in Italia dello 0.3%.
Anche qui tutti sono molto, troppo indebitati. E non solo per la casa, ma anche per il TV LCD, il cellulare ultimo grido e le vacanze fiche..... e le aziende sono indebitate per poter pagare le tasse .... (le piccoline come quella dove lavoro sicuramente).
Io sono convinta che in Irlanda mi troverò bene e non avrò grossi problemi, soprattutto perchè non pretendo di arricchirmi o guadagnare facile.
Mi impegnerò come qui nel lavoro e condurrò una vita normale senza eccessive pretese. Sono sicura però che vivrò meglio anche perchè vivrò nel paese che mi sono scelta (con tutti i suoi pregi e i suoi difetti).
E ormai per quanto riguarda l'economia penso che un paese valga l'altro, vogliamo, pretendiamo troppo dal nostro pianeta e dalle sue risorse, ma nulla è infinito .....
Federica
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02/05/2008 16:35
 
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Federica,

non potresti partire con piede migliore. Il paese del bengodi non esiste piu', o forse non e' mai esistito. L'Irlanda ha fatto un salto enorme dall'estrema poverta' ad estrema prosperita', e' ovvio che un aggiustamento ci debba essere.

Tutti ci auguriamo che sia una correzione "sana", e non un tonfo clamoroso, ma qua' i pensieri e le opinioni si dividono, credo che solo il tempo potra' dire come andra' a finire.

Anche questo e' oramai diventato un paese occidentale dove conta professionalita' e capacita', per i profili di basso livello oramai ci sono ben altri lidi.

Non ultimo conta l'approccio, e da quel che scrivi mi pare tu stia partendo bene. Piedi sempre ben piantati a terra e anche tu potrai avere le tue soddisfazioni.

A rileggerti.

Cerea.
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02/05/2008 17:52
 
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Giusto per non perdere l'abitudine:

Unemployment numbers increase by 26%

www.breakingnews.ie/ireland/?jp=mhgbaumhsnid

“It is likely that some immigrants who have been out of work for a few months returned home or moved elsewhere in the EU,” he said.

“The behavioural response of our large immigrant workforce will have a significant impact on where our unemployment rate is heading this year.”

The behavioural response of your large (big) gdbjoe immigrant will be: provate a rindondarmi 'n'atra vota e ve manno affanculo senza passa' dar via!!!!

Cerea.
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Giovanni
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02/05/2008 22:39
 
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Re:
gdbjoe, 02/05/2008 16.35:



Anche questo e' oramai diventato un paese occidentale dove conta professionalita' e capacita', per i profili di basso livello oramai ci sono ben altri lidi.





Eeeeh?? Professionalità??

Sono in forte disaccordo.

Sarò sfigato io ma ahimé, di professionalità qua ne ho sempre trovata pochina.
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03/05/2008 21:45
 
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credo che professionalita´in questo caso si possa intendere come skills, come capacita´... ed e´vero che comincia ad essere una discriminante sempre piu´presente...
Sono d'accordo che di professionalita´ nel senso di serieta´e discplina ce n´é´poca...
Per le ultime esperienze, mi permetto di aggiungere che comincia anche ad esserci molta maleducazione e mancanza di rispetto...
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05/05/2008 14:58
 
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Scusate se mi intrometto ragazzi,
volevo solo portare la mia esperienza personale di lavoro per sottolineare che gli Irlandesi e' meglio che si sveglino al piu' presto ...
Io lavoro come tecnico e quasi tutti i miei colleghi sono Irlandesi, gli altri sono Scozzasi o Inglesi e senza nulla togliere alla loro professionalita' mi sono accorto che voglia di lavorare ne hanno poca
e quando possono si imboscano, spesso presso miei clienti.
Al che' un bel giorno mi sono incazzato e ho detto che per imboscarsi
esistono tanti bei pubs e d'ora in poi non volevo piu' vedere nessuno
nascondersi dal mio cliente.
Potete immaginarvi la reazione dei paddies, [SM=x145516] a me sinceramente non mi importa una motosega, io sono abituato a lavorare e guadagnarmi la pagnotta e se loro amassero un po' di piu' la loro tigre celtica sarebbe meglio che si rimboccassero le maniche perche' la cuccagna in Irlanda e' finita!!!
A meno che (quando tutto sara' a puttane) non abbiano intenzione di
ricominciare ad emigrare come facevano i loro padri .
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05/05/2008 22:20
 
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Re:
mrcneri, 05/05/2008 14:58:

Scusate se mi intrometto ragazzi,



Ti intrometti? E' un post su un forum pubblico e sei in topic non vedo l'intromissione :)

Guarda ora stanno venendo alla luce tutti i difetti degli irlandesi, ma è ancora presto per non avere fiducia (dato per assodato che la tigre celtica è ormai materia per gli storici). Se il progetto europeo di armonizzazione delle aliquote dovesse andare in porto... suonerebbe l'allarme antincendio su un numero spropositato di aziende Irish ed a me ed a molti non resterebbe che l'emigrazione. Ma anche se lo stato irlandese riuscisse a ciurlare nel manico ancora per anni il vero problema dell'Irlanda è riuscire ad essere alla pari con il suo partner diretto (UK). So bene che non è facile viste anche le infrastrutture e la mentalità ma se non si approfitta di questi anni per imparare a reggersi in piedi sul ring dell'economia (evitando gli atteggiamenti di cui hai parlato) seguirà un cupissimo momento di prostrazione.


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06/05/2008 10:11
 
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Re: Re:
Juza1973, 5/5/2008 10:20 PM:


Ti intrometti? E' un post su un forum pubblico e sei in topic non vedo l'intromissione :)



Infatti...



Se il progetto europeo di armonizzazione delle aliquote dovesse andare in porto...



Hai dei riferimenti?
Un link, qualcosa dove possa capire di che stai parlando? :)



a me ed a molti non resterebbe che l'emigrazione.



Io l'ho gia' detto: se mi fan fuori di nuovo vado via.

Comunque, a proposito di professionalita' sopra: intendevo quella che dobbiamo dimostrar noi "stranieri" per ottenere il lavoro. Poi una volta che lo hai preso, ti rendi conto di come stan realmente le cose...

[Modificato da gdbjoe 06/05/2008 10:12]
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06/05/2008 14:24
 
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Re:
dal basso della mia unica esperienza irlandese posso dire che (fortunatamente) ho avuto tutt'altra impressione degli Irish. Il 90% di quelli che lavora con me e' davvero professionale, si fa il [SM=x145494] e lavora con ritmi che in altri paesi sono sconosciuti. Un'altra cosa che apprezzo e' che mai nessuno mi ha chiesto di stare piu' a lungo del dovuto in ufficio anche in prossimita' di scadenze e non mi e'stata mai negata una giornata di ferie. Quando chiedo di essere off, al massimo mi chiedono di istruire un collega con le cose da fare per rispettare le deadline.

In questo periodo ho anche l'occasione di visitare spesso la mia cara patria e gli uffici della filiale italiana, e li vedo gente (strapagata) che si presenta non prima delle 9,30am, che dimentica le cose dopo 5 minuti, che fa un decimo di quanto gli e' stato assegnato e che passa il tempo a guardare la repubblica.it.

Insomma, non metto in dubbio quanto scritto da voi, la mancanza di porfessionalita' la vedo anche io in tutti i servizi di cui usufrisco come cittadino, ma anche da noi ci sono quelli che hanno avuto il culo di essere assunti 20 anni fa, non sanno una fava e si imboscano. Ogni realta' ha la propria categoria di lavoratori/cazzeggiatori purtroppo.
E questi ultimi in Italia non possono neanche essere fatti redundant.



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06/05/2008 22:09
 
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Boh? [SM=x145485]

Sarà che io vivo nel mio piccolo mondo e non ho mai avuto a granchè a che fare con le aziende in cui lavorate voi. Io lavoro per una (300 persone è media, grande in Irlanda?) azienda IT irlandese e vedo che la gente lavora tranquillamente, a volte si ferma oltre il lavoro, a volte no, anche a me nessuno ha mai chiesto di fermarmi oltre l'orario di lavoro (va beh, sono ancora in prova... magari è per quello).

Non so... sono io che non vedo le cose (cosa di cui non mi stupirei affatto) o sono fortunato a non essere (ancora) incappato nelle vostre esperienze?
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14/05/2008 21:29
 
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io lavoro con irlandesi, inglesi e italiani. a lavoro per quanto riguarda puntualità e senso dell'azienda gli irlandesi assomigliano più agli italiani. nel bene e nel male.
mi sembra che a volte le multinazionali che sono spuntate come funghi negli anni novanta siano come le cattedrali nel deserto che "roma ladrona" metteva nel meridione italiano anni fa. Con il risultato che dopo anni queste cattedrali chiudevano e i meridionali erano più poveri di prima.



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15/05/2008 10:54
 
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che bello! sentire qualcuno che parla come bossi di prima mattina mi fa sempre sentire a casa.

tornando all'irlanda, ditemi se mi sbaglio ma ho l'impressione che si lavori a ritmi un po' piu' sostenuti nelle ditte americane che non nelle irish.
la ditta di antonio mi pare che lo sia (ma solo lui lo puo' dire con certezza) e lo stesso posso dire per altre persone che conosco qui, tra chi lavora al financial times, bank of new york, google e yahoo.
il paragone lo faccio con la mia di azienda che e' al 100% irish e vi dico che si lavora gran poco, ma probabilmente cio' e' anche dovuto al fatto che il nostro lavoro si concentra in pochi mesi all'anno.

penso che la mia sia una generalizzazione comunque rimane che nn ci sono straordinari obbligatori ne ferie da "contrattare" con nessuno.
..................................................
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Olli,

ho lavorato in 3 company: una americana, una irish e adesso una UK col 99% di colleghi irish, e confermo che nelle ultime due tutti son molto relaxed e long, molto long.

Ferie e straordinari non sono come in Italia, d'accordo, ma lo spreco di risorse che esiste e' mostruoso, di tutti i generi, da umane a materiali. Io ero abituato agli standard italiani, dopo due anni non son ancora riuscito ad ambientarmi e trovo molto lungo lavorare con questi ritmi blandi, senza parlare della disorganizzazione fisiologica che porta a migliaia di workaround, e pochissime fix.

Ma a tutti va bene cosi', quindi lo strano sono io...

Cerea.
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Giovanni
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Re:
ollivander, 15/05/2008 10.54:

che bello! sentire qualcuno che parla come bossi di prima mattina mi fa sempre sentire a casa.



si, e' tutto frutto dell'imperialismo settentrionale [SM=g27828]

ollivander, 15/05/2008 10.54:

tornando all'irlanda, ditemi se mi sbaglio ma ho l'impressione che si lavori a ritmi un po' piu' sostenuti nelle ditte americane che non nelle irish.
la ditta di antonio mi pare che lo sia (ma solo lui lo puo' dire con certezza)



si, la mia ditta e' 100% ammericana...
comunque voglio lanciare un messaggio: SMETTIAMO DI PENSARE CHE NOI SIAMO I LAVORATORI E GLI IRLANDESI SONO LAZY!

c'e' una cosa che molti di voi non prendono in considerazione, quanta gente lavora in Italia?
Citando fonti OCSE, sui 25 paesi piu' industriallizzati del mondo l'Italia e' terzultima per tasso di occupazione, vuol dire che solo Ungheria e Polonia occupano meno persone della loro forza lavoro. Dati alla mano, in Italia su 100 persone qualificate per lavorare solo 59.4 lavorano.
Insomma, spesso 1 italiano deve lavorare per 2 nonostante abbia risorse a disposizione per 1, perche' l'azienda non puo' "permettersi" di assumerne di piu' visto che i costi del lavoro sono abbastanza pesanti e i costi DEVONO rimanere al minimo. In Irlanda il tasso di occupazione e' pari a 69.6...
Insomma non e' vero che noi siamo gli stakanov d'Europa, siamo semplicemente sottostaffati e abbiamo costantemente la pressione dei manager a produrre di piu'. Questa pressione e' sensibilmente minore in Irlanda, ed infatti nessuno rompe le palle con gli straordinari e le ferie in questo paese.

A margine aggiungo solo che con la detassazione degli straordinari (idea genialoide) questa situazione italiana non fara' altro che peggiorare. Auguri!


[Modificato da Antongiu 15/05/2008 13:27]
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15/05/2008 15:32
 
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quando si leggono i dati italiani c'è da tenere in considerazione un fattore... il nero.
le percentuali di occupazione si riferiscono al lavoro ufficiale. c'è una larga parte di lavoratori in nero in italia che sono di fatto occupati ma non risultano.
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Re:
montsegur, 15/05/2008 15.32:

quando si leggono i dati italiani c'è da tenere in considerazione un fattore... il nero.
le percentuali di occupazione si riferiscono al lavoro ufficiale. c'è una larga parte di lavoratori in nero in italia che sono di fatto occupati ma non risultano.



e te pareva...
chi lo nega il nero, ma non puo' essere la causa di tutti i mali.
Non si pagano le tasse? c'e' il nero! Gli stipendi sono bassi? c'e' il nero! Come fa la gente a campare? c'e' il nero...

tieni presente che il lavoro nero e' diffuso nel terziario e nella piccola impresa, nessuna grande azienda si sognerebbe di farlo nei propri uffici di Milano/Roma, quindi poco c'entra con i discorsi che si facevano prima sulla differenza tra uffici irlandesi e quelli italiani.
Io poi ti dico per esperienza diretta che in tutte le 3 aziende italiane per cui ho lavorato siamo stati perennemente sottostaffati e io dovevo farmi il mazzo per due e di lavoratori in nero neanche l'ombra.

[Modificato da Antongiu 15/05/2008 15:42]
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15/05/2008 16:36
 
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io parlavo del sistema italiano in generale. sicuramente nelle aziende strutturate (es.: multinazionali di matrice anglosassone) il nero è meno presente (anche se non completamente assente), ma questa tipologia di azienda corrisponde ad una % del sistema complessivo. se tu pensi al mondo: artigiani, piccole e medie imprese, liberi professionisti,... il fenomeno nero è molto più esteso.

non troppo tempo fa parlavo con una persona che si occupa di risk management per una società finanziaria. mi spiegava che nel sistema italiano è più facile che una persona che dimostra un reddito di 40.000€ anno (come impiegato) non abbia un finanziamento rispetto ad un artigiano/professionista che "dichiara" 15.000, questo perchè le società stesse danno per scontato che in questo secondo caso esiste del nero mentre nel primo si tratta solo delle stipendio in busta paga.

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15/05/2008 17:37
 
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Re:
non penso che gli irlandesi siano lazy. penso che il discorso sia proprio legato allo staff come dice antonio.
personalmente la mia presenza nell'azienda in cui lavoro la ritengo puramente decorativa ma se loro hanno voglia di avermi e pagarmi benvenga. faccio del mio meglio per tenermi occupata.

per la disorganizzazione ci sono sempre i soliti teste caXXo che vengono uniformemente distribuiti per le aziende worldwide dalla tetedebitte.fr (perche' nel mio specifico caso e' francese)

..................................................
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Re: Re:
ollivander, 5/15/2008 5:37 PM:


personalmente la mia presenza nell'azienda in cui lavoro la ritengo puramente decorativa



E che soddisfazioni ne trai da una situazione del genere?

Cerea.
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Io non esperienza di come sia in Irlanda, arriverò la prossima settimana. Ma so sicuramente come sono le cose qui in Italia.
Posso garantirvi che la situazione è pessima. Si fatica a trovare lavoro, almeno uno serio che si possa chiamare tale. Se possono ti pagano il meno possibile e la parola meritocrazia è stata tolta dal dizionario.
Se poi devi assumere qualcuno nella tua azienda non ne parliamo, se fai tanto di intrigarti qualcuno irrispettoso o poco serio o incompetente te lo tieni a vita, perchè licenziarlo è praticamente impossibile.
Risultato? La mobilità è pari allo zero e l'economia langue.
Capisco il mio datore di lavoro che visto quanto paga di contributi (li verso io e sono davvero tanti...) prima di allargare lo staff ci pensa su un milione di volte e capisco anche il dipendente incazzato perchè con lo stipendio che prende non riesce ad arrivare a fine mese.
Risultato? Un astio indicibile tra datore, dipendente e colleghi che non si fidano l'uno dell'altro e che rende l'ambiente di lavoro invivibile.
Questa è la mia esperienza qui in Italia, ma è molto simile a quella dei miei amici.
Come sarà lì in Irlanda? Chi può dirlo, in ogni caso peggio penso proprio di no.

Federica

PS: detassare gli straordinari sarebbe qualcosa se te li pagassero .....
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