iceman.30, 1/19/2009 3:39 PM:
Non vorrei fare la parte del saccente, ma mi auto-quoto, il post è di circa un anno fa. In tempi meno sospetti io e molti altri forumisti vecchi ne avevamo parlato più volte. Ed ecco che la situazione è arrivata in poco tempo ad essere quella prospettata. La crisi sarà anche globale, ma i paesi come l'Irlanda che hanno le spalle meno coperte avranno più problemi. Si diceva che quando il terziario sarebbe entrato in crisi avrebbero investito ancora sul terziario per uscirne.
Vediamo se ci riusciranno.
Paesi piccoli come l'Irlanda non hanno grosse alternative al terziario, per il semplice fatto che non hanno ne un mercato interno ne flussi di denaro sufficienti a far nascere e sviluppare una industria locale forte.
Una azienda irlandese prima o poi si troverà ad essere comprata da qualcuno più grande, al massimo si potrebbe sviluppare una sola grande multinazionale, con tutti i rischi del caso.
Guardiamo anche gli altri piccoli europei: la Svizzera, che molto ha prosperato sulla sua neutralità, è presente nella chimica, ma lo è da sempre e ha capitali illimitati grazie alle sue banche, la Svezia ha un territorio immenso pieno di risorse naturali (comunque la sua industria dell'auto è da anni finita all'estero e la Ericsson sposta sempre più attività altrove), i norvegesi sono seduti su un mare di petrolio...
[Modificato da =Donegal= 19/01/2009 17:01]
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Good evening, there was already an injury, huh?
Giovanni Trapattoni, falling off his chair