La tigre celtica è morta?

gdbjoe, 31/12/2007 18:58:

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Quando l'ho letto ho pensato anch'io la stessa cosa, poi pero' mi son soffermato un attimo e ho fatto questa riflessione (riguardo il food): ovviamnete noi partiamo dal ns. di background e, saro' di parte, su questo argomento nessuno ci batte, francesi compresi.

Questo pero' non vuol dire che tutto il resto del mondo e' cacca: e' semplicemente diverso, non e' perche' non sono alla ns. altezza allora debbano essere merda, inferiori vabbe' , ma cacca pressofusa no.

Tante cose della cucina irish non mi piacciono proprio: accostamenti di sapori e ingredienti assurdi che la mia mente rifiuta, ma se li vai ad assaggiare poi ci puoi trovare il suo perche' a tutto.

E cosi mi immagino qualunque altra cucina del nord europa.

Gli irish non ci arriveranno mai ad eguagliarci, ma questo non vuol dire che il loro food non possa essere uno dei loro filoni di successo.

Tutto e' business, e cosi' come nel turismo son dei grandi, potrebbero benissimo riuscire anche nella cucina. Se uno si mette di buzzo buono (ed io lo sto' facendo) gia' adesso sono in grado di fare ottime cose, se si applicano non potranno che migliorare.

Il segreto, imvho, sara' quello di dare importanza ai prodotti locali e freschi, invece di fissarsi con cose "internazionali". Giusto per fare un esempio semplice e pratico: rinuncia a volermi proporre una insalata fresca o piatti a base di frutta fresca, gli ingredienti base qua' non san di nulla, ed il tuo piatto sara' una cosa normale nella migliore delle ipotesi.

Usa invece carne di pecora/montone/mucca/vitello, usa la Guinness, usa salmone e pesce d'oceano fresco, allora si che' ne verrai fuori con piatti eccezionali.

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Senza dubbio, Giovanni. Il tuo discorso non fa una piega.

Sul fatto che nessuno ci batta, non sei di parte. Parlando con modestia, nessuno ci batte.



Lo dico a posteriori avendo mangiato veramente di tutto ed ovunque (Francia, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, UK, Irlanda, Spagna, Messico, Australia, Giappone, Singapore, Austria, Brasile, Svizzera, Olanda, ecc.) e senza preconcetti.

Gli inconvenienti peró nascono dal fatto che, mentre per noi il mangiar bene é frutto di millenni di cultura, esperienze tramandate di generazione in generazione, passione, ingredienti di un certo tipo, struttura sociale, storia, piatti locali, sagre e tutto il resto che sicuramente non devo venire a raccontarti io, per gli irlandesi mangiare equivale pressappoco a riempirsi la pancia quando hanno fame. Solo come esempio e senza generalizzare eccessivamente, quello che voglio dire é che se un italiano medio ha solo 10 Euro e deve decidere se comprare gli ingredienti per cucinarsi qualcosa di buono oppure 3 lattine di birra, sceglie la prima opzione al 99.9% periodico...
L'irlandase medio molto probabilmente sceglie la seconda opzione oppure, pur di non rinunciare alla birra, se ha veramente fame compra qualche cosa di precotto o qualche porcheria spendendo 3 Euro ed il resto lo spende in birra.

Perció anche quando pensiamo allo sviluppo della Food Industry in Irlanda, dovremmo sforzarci a pensare non partendo dal "nostro" background culturale e storico, ma dal "loro" background.
Con questo voglio dire che per vari motivi (storici, climatici, culturali, ambientali, ecc.) probabilmente agli irlandesi non gliene puó fregare di meno di investire sulla Food Industry come si fa ad esempio in Francia, Spagna, Italia, ecc.
É un business, come dici, ma per le ragioni descritte non hanno un mercato interno grande come quelli di Francia ed Italia e quindi magari dovranno produrre per esportare.

Anche se recentemente alcune parti della popolazione stanno cominciando ad "aprirsi" a nuove degustazioni ed a cercare di mangiare in maniera piú sana (soprattutto in seguito all'aumento dei mezzi finanziari disponibili ed alla possibilitá di viaggiare in altre nazioni), molte altre persone ignorano volontariamente tutto ció e si accontentano di "Let's go for one" nel weekend.

Questo ovviamente non vuol dire che non siano in grado di produrre niente di qualitá e che tutto sia "cacca pressofusa", semplicemente vuol dire che ci vuole molto tempo ed una forte volontá in quel senso per non dico stare al passo di Francia ed Italia ma per intraprendere almeno quella strada. É un po' peró come far gareggiare una Ferrari ed una Punto.

Per quanto riguarda il concetto che il Food, insieme al Turismo, possa essere comunque un loro filone di successo, sono assolutamente d'accordo. Se lo vogliono e si impegnano, perché no ?

Mi scuso per la lunghezza del post, era solo per spiegare e per non essere frainteso.