I musulmani contro il Papa «Ci ha offeso, chieda scusa»

Certo, però trovo facile nascondersi dietro a quello che scrive un altro, annuendo e basta.

Si vuole protestare con Prodi: www.governo.it/Contatti/index.html

Qualcuno pensa che i ministri dovrebbero fare di più? www.governo.it/Governo/Ministeri/ministeri_gov.html

Così si può smuovere qualcosa, secondo me...

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Scritto da: jay.ren 19/09/2006 16.10
Certo, però trovo facile nascondersi dietro a quello che scrive un altro, annuendo e basta.

Si vuole protestare con Prodi: www.governo.it/Contatti/index.html

Qualcuno pensa che i ministri dovrebbero fare di più? www.governo.it/Governo/Ministeri/ministeri_gov.html

Così si può smuovere qualcosa, secondo me...

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Ma credo che ci voglia una presa di posizione generale, non so se basti mandare un paio di email, e sinceramente non saprei da dove iniziare lo ammetto...

perché scadete sempre in queste minchiate di analogie. Perché?!?

Perché sennò come potresti intervenire e riprenderci?

Lo facciamo per il tuo bene, altrimenti scleri e inizi a tirare fuori paroloni e concetti che non capisco. Invece così rimani terra terra e siamo tutti felici.

R

ah, allora va bene. Grazie Ren, sei troppo un uomo buono! Ci pigliamo una bira al Purty Kitchen stasera? rispondi in FFZ

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Scritto da: theropithecus 19/09/2006 15.39


Io invece la vedo solo da una parte questa radicalizzazione, non mi sembra che andiamo a bruciare le moschee in occidente, o condanniamo a morte il mullah di turno perche' ha offeso la religione cattolica.....

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Io ti rispondo con ciò che mi ha raccontato oggi una mia giovane collega marocchina e musulmana.
Quando era negli Stati Uniti si è sentita spesso a disagio, anche in ambiente universitario, perché araba e musulmana. Ha sentito continuamente su di sè i pregiudizi sulla sua religione e sulla sua origine. Addirittura diversi cattolici le avevano detto che sarebbe andata all'inferno perché non credeva in Gesù Cristo. In realtà lei crede in Gesù, ma non come il Figlio di Dio bensì come profeta. L'Islam secondo un musulmano è una continuazione del giudaismo e del cristianesimo.

Vogliamo parlare di islamofobia?

Questo tipo di discussioni solo 7 anni fa sarebbero state assurde. Chiediamoci perché.

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Scritto da: cliomedia 19/09/2006 16.49


Io ti rispondo con ciò che mi ha raccontato oggi una mia giovane collega marocchina e musulmana.
Quando era negli Stati Uniti si è sentita spesso a disagio, anche in ambiente universitario, perché araba e musulmana. Ha sentito continuamente su di sè i pregiudizi sulla sua religione e sulla sua origine. Addirittura diversi cattolici le avevano detto che sarebbe andata all'inferno perché non credeva in Gesù Cristo. In realtà lei crede in Gesù, ma non come il Figlio di Dio bensì come profeta. L'Islam secondo un musulmano è una continuazione del giudaismo e del cristianesimo.

Vogliamo parlare di islamofobia?

Questo tipo di discussioni solo 7 anni fa sarebbero state assurde. Chiediamoci perché.

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Non lo devi chiedere a noi, ma a chi ha le mani sporche di sangue....


Pure mia nonna mi diceva che se facevo il cattivo nella migliori delle ipotesi andavo all'inferno...


Ma non sono minimamente paragonabili le due cose, da una parte c'e' chi guarda storto (guarda) un musulmano, e che cmq vivono e lavorano in molti in Europa, dall'altro c'e' chi spara sulle suore, chi da fuoco alle chiese cattoliche, o chi accoltella un prete alle spalle....

[Modificato da theropithecus 19/09/2006 16.57]

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Scritto da: =Donegal= 19/09/2006 14.46


Domanda, non con intenti polemici: e allora perchè non fanno la jihad contro i loro ricchi sovrani che girano in Rolls mentre la gente vive in condizioni di arretratezza? I francesi fecero la rivoluzione contro il re di Francia, non contro lo zar di Russia...

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Caro Donegal,
l'ignoranza, la repressione e l'indottrinamento ti bastano come ragioni. In passato movimenti socialisti e tentativi di cambiare lo status quo sono stati soffocati con anni di repressione durissima dal potere centrale.

OT
Prova a rispondermi tu adesso:
Perché in Italia c'è ancora la mafia? perché gli italiani non fanno niente? forse che sono contenti della loro situazione? in fondo un ministro italiano solo poco tempo fa aveva detto che bisogna conviverci./OT

[Modificato da cliomedia 19/09/2006 17.02]

Il discorso sulla mafia e' prettamente siciliano, non italiano. Le motivazioni sono tante e innumerevoli, se ne vuoi parlare affrontiamo il discorso in un altro thread.

Qui volevo solamente dire che a volte la ragione sta nel mezzo, come dicevano gli antichi, altre volte sta da un lato solo. Quando il Papa dice la sua sull'Islam, senza offendere nessuno (a differenza di Calderoli) e, come risposta, gli agitatori di masse organizzano manifestaizoni, bruciano figure del Papa, bandiere, dichiarano che conquisteranno Roma, accoltellano una suora, incendiano qualche chiesa... allora c'e' poco da discutere sulla laicita' dello Stato e sul fatto che il Papa ha perso un'occasione per stare zitto, casomai andrebbero eliminati fisicamente tutti gli 'agitatori di folla'.

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Scritto da: cliomedia 19/09/2006 16.59
Caro Donegal,
l'ignoranza, la repressione e l'indottrinamento ti bastano come ragioni. In passato movimenti socialisti e tentativi di cambiare lo status quo sono stati soffocati con anni di repressione durissima dal potere centrale.

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Può darsi pure che sia per ignoranza... ma non credo che i rivoluzionari francesi, russi e tutti quelli che dal 1700 in poi si sono battuti per avere una costituzione fossero meno ignoranti...

[Modificato da =Donegal= 19/09/2006 23.00]

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Scritto da: cliomedia 19/09/2006 16.49


Io ti rispondo con ciò che mi ha raccontato oggi una mia giovane collega marocchina e musulmana.
Quando era negli Stati Uniti si è sentita spesso a disagio, anche in ambiente universitario, perché araba e musulmana. Ha sentito continuamente su di sè i pregiudizi sulla sua religione e sulla sua origine. Addirittura diversi cattolici le avevano detto che sarebbe andata all'inferno perché non credeva in Gesù Cristo. In realtà lei crede in Gesù, ma non come il Figlio di Dio bensì come profeta. L'Islam secondo un musulmano è una continuazione del giudaismo e del cristianesimo.

Vogliamo parlare di islamofobia?

Questo tipo di discussioni solo 7 anni fa sarebbero state assurde. Chiediamoci perché.

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Scusa, ma questo argomento è sofistico: per i cristiani (va bé, la stragrande maggioranza dei) Gesù non è un profeta, ma dio e uomo. Il coesistere di queste due nature è il cardine della religione cristiana e uno dei più popolari terreni delle prime eresie.
Se si dice che Cristo era comunque un grande profeta, si nega il cristianesimo alla sua radice.
Detto questo, i teologi non andranno mai d'accordo fra di loro, nemmeno all'interno della stessa setta...figuriamoci tra religioni diverse! Quindi perchè cercare una base teologica ad una cosa che deve essere regolata da un'ideologia laica?

Dalla Bibisi'
Pope to meet Muslim ambassadors

The Pope has invited envoys of Muslim nations for talks on Monday to try to smooth relations following a speech that offended the Islamic world.

The talks at Pope Benedict XVI's summer residence will aim to explain that the pontiff's recent speech in Germany has been misunderstood, the Vatican said.

The pontiff has said he regrets the offence his words caused, expressing "deep respect" for Islam.

Muslim leaders have been demanding an unequivocal apology from the Pope.

[Modificato da Earendil78 22/09/2006 11.05]

Polemiche sul velo: scorta alla Santanchè Solidarietà bipartisan alla deputata di An dopo lo scontro in tv con l'imam di Segrate

ROMA — Daniela Santanchè è da oggi sotto scorta. La misura di protezione, disposta dal ministero dell'Interno, è scattata dopo lo scontro in diretta tv su Sky tra la parlamentare di An e Ali Abu Shwaima, imam della moschea di Segrate. Durante la trasmissione Controcorrente di venerdì l'esponente islamico ha aggredito la deputata perché sosteneva che «il velo non è un simbolo religioso e non è prescritto dal Corano». Di qui la condanna dell'imam (cittadino italiano): «Lei è un'ignorante, falsa, semina odio, è un'infedele». Accusa che si traduce in fatwa, ossia in una implicita condanna a morte. Anatema che il Viminale ha ritenuto preoccupante, tanto da predisporre in tempi rapidissimi la scorta per la Santanchè. La vigilanza speciale sull'onorevole, che ha ribadito le sue convinzioni ieri pomeriggio a Domenica In, sarà effettiva già da oggi. La Santanchè ha trovato sostegno trasversale. Il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha espresso «netta condanna» per l'aggressione verbale subita. «Da episodi come questi dobbiamo trarre in maniera sempre più netta il rifiuto verso tutto ciò che favorisce conflitti di religione o di civiltà». Barbara Pollastrini, ministro ds per le Pari opportunità, è stata ferma: «Voglio che il signor Shwaima sappia che in Italia non sono accettabili minacce, intimidazioni, condanne. Siamo in un Paese democratico e pretendiamo da chi vi è stato accolto il rispetto dei principi di libertà, opinione e scelta. Il diritto di cittadinanza va condizionato alla condivisione di queste regole comuni, tra cui è centrale il rispetto della donna». Il leader udc Pier Ferdinando Casini si augura che «le autorità italiane prendano i provvedimenti necessari senza alcuna pavidità». L'ex ministro della Giustizia, Roberto Castelli, ha annunciato un disegno di legge che prevede la reclusione per chi minaccia. Maurizio Gasparri chiede carcere ed espulsione per l'imam di Segrate. Solidale Souad Sbai, presidente delle donne marocchine in Italia: «Condanniamo questi pseudorappresentanti religiosi». Invece per Mario Scialoja, ex presidente della Lega musulmana mondiale, «il velo prescritto dal profeta è quello che si porta sui capelli, non il burqa, le musulmane sono libere di portarlo o no». Trova «fuori luogo» le parole della Santanchè il presidente della Comunità religiosa islamica (Coreis), Yahya Pallavicini. «Sono interpretazioni forzate che esasperano sia la legge che il concetto di libertà».

Fonte: corriere della sera


Penso che sia arrivata l'ora di iniziare a fare un pò di pulizia in Italia...

La Santanchè, quella simpatica parlamentare che ha accolto gli studenti con il dito medio alzato facendosi una grande risata.

Un esempio di rettitudine.

Non ho seguito la vicenda, ho sentito giusto alla radio questa mattina.
Secondo me certi personaggi dovrebbero essere cacciati dall'Italia.
E mi riferisco a tutti e due.

La Santanché farebbe meglio a stare zitta, peccato che oltre al naso non si possa anche ritoccare il cervello.

Ma onestamente a noi che fastidio ci dà una donna che si mette un foulard in testa? perché accettiamo allora le suore senza problemi e solo perché è una è musulmana non va più bene?
Mica che Gesù Cristo ha detto che le donne dovevano coprirsi la testa però le suore lo fanno.
Io mi chiedo qual è il problema, perché io non ne vedo.

La libertà di una donna è anche decidere di portare il velo.

Scandalizziamoci piuttosto per l'immagine della donna che viene proposta dalla televisione italiana. Grida allo scandalo molto più di un migliaio di donne che si mettono il velo. Possibile che nessuno, anzi nessuna si senta offeso/a dai contenuti della televisione italiana?
Prima di criticare le scelte personali degli altri e di gridare al maschilismo e di offendere le credenze altrui, mettiamoci in discussione che un po' d'autocritica non fa male a nessuno.

La Santanchè è una idiota di prima categoria che non so cosa faccia nella vita oltre a partecipare alle feste.
Però il comportamento dell'Imam non è assolutamente giustificabile, fino a prova contraria siamo in Italia e come c'è libertà di religione c'è anche libertà di espressione.
Spedirli fuori tutti e due sarebbe una buona idea...

Con questo non voglio giustificare la reazione dell'iman di Segrate.

Ma non passa giorno che qualcuno non dica una cosa sull'Islam, sui paesi musulmani o sui paesi arabi. Ecchepalle!!!
Pure il Papa ha detto una cazzata grande come San Pietro sull'Islam.
Mi fa rabbia il suo comportamento e pure 'sti deficienti di musulmani che invece d'incazzarsi come delle bestie avrebbero dovuto :

1. leggersi bene il discorso, cosa che quasi nessuno ha fatto;
   
2. dire a Ratzy: "Ciccio ma che stai dicendo? sei un teologo o hai imparato a giocare a calcetto in seminario? non lo sai che la civiltà arabo-musulmana ha partorito un sacco di scienziati ed intellettuali? ma lo sai che il padre della sociologia non è Compte come credete voi ma un magrebino di nome Ibn Caldum? e Avicenna dove lo mettiamo? e Averroé senza il quale voi in Europa stavate ancora con le pezze al culo, i dogmi e la Santa Inquisizione? ma quanto dovete voi alla civiltà arabo-musulmana grazie alla quale avete sviluppato il Rinascimento? Mica siamo sempre stati così noi."
   

E invece dagli di reazione esagerata, come sempre. Il problema è che in tutti i paesi musulmani ci sono gravi problemi sociali e la religione viene usata da chi comnada per mantenere l'ordine sociale, le diseguaglianze e le ingiustizie, e creare un nemico verso il quale caricare tutta la rabbia dovuta al disagio e all'ingiustizia sociale.
Il problema è che chi vive nei paesi arabi ignora profondamente la propria ricchezza culturale ed il proprio patrimonio e ha forti problemi d'identità. Ogni paese ha la sua storia, ma non si può negare che l'influenza europea con il colonialismo ed il post-colonialismo, e quella americana nel Golfo abbiano dato un gran bel contributo a questa situazione drammatica.

In Europa purtroppo si sta diffondendo l'islamofobia e l'arabofobia: essere musulmano equivale a dire essere un deliquente, un clandestino, un malato di religione, un fanatico, un ignorante e maschilista. E questo è veramente preoccupante.

D'accordissimo con quanto dici, Clio.
Purtroppo personaggi come questo imam offrono una solida sponda all'arabofobia e a chi fa politica speculandoci sopra...

Infatti personaggi come questi non fanno che contribuire a questa tendenza.
Però non sono seguiti nemmeno da tutti i musulmani. Le organizzazioni italiane hanno preso le distanze da questo imam.
Di pazzi ce ne sono anche tra i cristiani purtroppo, ma sui fanatici che hanno eletto Bush nessuno dice niente.
Malati di ideologia, politica o religiosa, ne è pieno il mondo.

Comunque tornando al tema della condizione della donna, in Italia siamo messi malissimo e non lo dico io, lo dicono le statistiche europee che ci vedono ultimi in tutto. E non è certo per la presenza di donne velate.
E basta accendere la televisione per vedere la mercificazione del corpo femminile, l'esaltazione della stupidità e l'imposizione di un unico modello di bellezza, tanto perfetto quanto finto e ritoccato dalla chirurgia. Di questo nessuno si scandalizza e nessun politico interviene con tanta convinzione. Tutte le volte che incontro uno straniero che è stato in Italia mi parla della TV italiana scandalizzato e mi dice: "Ma come fate voi donne italiane ad accettare i programmi della tv? avete una pressione fortissima da parte della società sul vostro aspetto fisico. Che strano che tu non ti trucchi". E certo che non lo faccio, ma mica per me, lo faccio per le altre altrimenti si sentono inferiori.

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Scritto da: cliomedia 23/10/2006 20.23
E basta accendere la televisione per vedere la mercificazione del corpo femminile, l'esaltazione della stupidità e l'imposizione di un unico modello di bellezza, tanto perfetto quanto finto e ritoccato dalla chirurgia. Di questo nessuno si scandalizza e nessun politico interviene con tanta convinzione. Tutte le volte che incontro uno straniero che è stato in Italia mi parla della TV italiana scandalizzato e mi dice: "Ma come fate voi donne italiane ad accettare i programmi della tv? avete una pressione fortissima da parte della società sul vostro aspetto fisico. Che strano che tu non ti trucchi". E certo che non lo faccio, ma mica per me, lo faccio per le altre altrimenti si sentono inferiori.

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Assolutamente d'accordo. Mio marito, nonstante dopo tutti questi anni sia più che abituato alla televisione italiana, rimane sempre scioccato quando per caso quelle rare volte che guardiamo la tv italiana scorgiamo il programma con le ennesime tette al vento. E mi chiede sempre come facciano le donne italiane ad accettare una mercificazione del genere.
Onestamente, non ho mai saputo cosa rispondergli

Nell'articolo del Corriere postato da Theropitecus, vengono riportate le seguenti affermazioni: «Lei è un'ignorante, falsa, semina odio, è un'infedele». Repubblica invece riporta queste: "Non è vero che nel Corano non ci sia l’obbligo del velo. Io sono un imam e non permetto a degli ignoranti di parlare di islam. Voi siete degli ignoranti di islam e non avete il diritto di interpretare il Corano".
Parole che rappresentano evidentemente una chiara fatwa di morte nei confronti della studiosa italiana di esegesi islamica.

Il giornalista del Corriere, non so su che base, interpreta le parole dell'imam come un' "accusa che si traduce in fatwa, ossia in una implicita condanna a morte. Anatema che il Viminale ha ritenuto preoccupante, tanto da predisporre in tempi rapidissimi la scorta per la Santanchè."

Ma scusate io non ho seguito personalmente la vicenda, ma a me dare dell'ignorante (a ragione) a qualcuno non mi sembra emettere una fatwa. Anzi non credo che un imam, per la scarsa conoscenza che ho dell'Islam, non possa emettere fatwe e comunque non cosi.
La libertà di espressione vale per tutti.

A me sembra che stiamo diventando tutti paranoici. Io credevo che l'ignoranza fosse un male curabile ed invece viene considerato penibile con la morte.
Qualcuno da dell'ignorante alla Santanchè e lo Stato le paga una scorta? per cosa? per andare a fare shopping?

Comunque mi rimetto a wikipedia per la definizione di fatwa:
http://en.wikipedia.org/wiki/Fatwa

Attenzione però: mettere il velo è una cosa, mettere un burqua è un'altra, come tu giustamente sai, clio.

In Italia è vietato, per legge, coprirsi il volto, per una misura antiterrostica adottata negli anni 70, quindi indipendente dal terrorismo islamico. Credo quindi legata agli anni di piombo italiani.

Quindi mettere il velo si può (in fin dei conti è come un cappello, il senso è simile), nascondersi il viso non si può.

Credo che su questa cosa molte persone facciano confusione.

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Scritto da: cliomedia 23/10/2006 20.23
Infatti personaggi come questi non fanno che contribuire a questa tendenza.
Però non sono seguiti nemmeno da tutti i musulmani. Le organizzazioni italiane hanno preso le distanze da questo imam.
Di pazzi ce ne sono anche tra i cristiani purtroppo, ma sui fanatici che hanno eletto Bush nessuno dice niente.
Malati di ideologia, politica o religiosa, ne è pieno il mondo.

Comunque tornando al tema della condizione della donna, in Italia siamo messi malissimo e non lo dico io, lo dicono le statistiche europee che ci vedono ultimi in tutto. E non è certo per la presenza di donne velate.
E basta accendere la televisione per vedere la mercificazione del corpo femminile, l'esaltazione della stupidità e l'imposizione di un unico modello di bellezza, tanto perfetto quanto finto e ritoccato dalla chirurgia. Di questo nessuno si scandalizza e nessun politico interviene con tanta convinzione. Tutte le volte che incontro uno straniero che è stato in Italia mi parla della TV italiana scandalizzato e mi dice: "Ma come fate voi donne italiane ad accettare i programmi della tv? avete una pressione fortissima da parte della società sul vostro aspetto fisico. Che strano che tu non ti trucchi". E certo che non lo faccio, ma mica per me, lo faccio per le altre altrimenti si sentono inferiori.

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Sai qual e' la differenza? Che se lo fai in Iran (andare in tv in bikini) e sei la moglie di qualcuno come minimo ti impiccano. Sei libera di farlo. Io non capisco perche' vi lamentate delle letterine. Credete che la gente sia FORGIATA dalla televisione? Gli stupidi si' gli altri no. Sei LIBERA di farlo o di non farlo.
Io preferisco scandalizzarmi quando lapidano qualcuna, piuttosto che scandalizzarmi perche' una mi fa vedere tette e culo (che tra l'altro fa piacere).

Anyway, io critico il burqa, me ne frego del velo, il velo in testa se lo mette pure mia nonna in Sicilia, credo avrai capito che non e' quello cio' che viene criticato

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Scritto da: nightolo 23/10/2006 22.42


piuttosto che scandalizzarmi perche' una mi fa vedere tette e culo (che tra l'altro fa piacere).

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a te, forse.