Letteratura Irlandese contemporanea

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Pagine: 1, 2, 3, 4, [5], 6
wildusty
00venerdì 21 gennaio 2005 09:05
E' uscito ieri il nuovo libro di Joseph O'Connor, "Dolce libertà". Cronaca di un viaggio on the road negli States, sulle tracce di irlandesi e pezzi d'Irlanda (visita, tra l'altro, ben nove cittadine sparse in tutti gli Usa che si chiamano "Dublin").
Ho già ordinato (per i genovesi, a Fabbbio [SM=x145459] ) l'edizione originale in inglese.
wildusty
00venerdì 21 gennaio 2005 11:10
Scusa dubh!
1° non avevo visto il tuo post (più tempestivo del mio!)
2° ho sbagliato thread
Che disastro ... [SM=g27825]
dubh
00venerdì 21 gennaio 2005 16:17
Re:

Scritto da: wildusty 21/01/2005 11.10
Scusa dubh!
1° non avevo visto il tuo post (più tempestivo del mio!)
2° ho sbagliato thread
Che disastro ... [SM=g27825]


Nessun problema, dai!
Anzi...anch'io dovrò andare a fare qualche ordine da Fabbbbio...[SM=g27828]
admin/moris
00martedì 25 gennaio 2005 16:33
up ! saddaccattà !




Prezzo: € 16.00

Titolo: Dolce libertà. Un irlandese in America
Autore: O'Connor Joseph
Traduttore: Bocchiola M.
Editore: Guanda
Data di Pubblicazione: 2005
Collana: Biblioteca della Fenice. I viaggi
ISBN: 8882467481
Pagine: 357

[Modificato da admin/moris 25/01/2005 16.33]

fergus
00martedì 25 gennaio 2005 16:37
Re: up ! saddaccattà !

Scritto da: admin/moris 25/01/2005 16.33


Autore: O'Connor Joseph
Traduttore: Bocchiola M.

/QUOTE]

lo straordinario Bocchiola traduttore fra gli altri di I. Welsh

scottishflag
00martedì 25 gennaio 2005 16:42
Grazie dell'informazione, ragazzi... ecco un'altro libro messo nella lista dei desideri! [SM=g27811]
admin/moris
00martedì 1 marzo 2005 14:54
Re: up ! saddaccattà !

Scritto da: admin/moris 25/01/2005 16.33







Sono arrivato a metà libro : nonostante non sia un fanatico del racconto di viaggio "on the road" americano questo libro mi sta regalando risate paragonabili a quelle del "Maschio Irlandese in patria e all'estero".

Fin dalle prime pagine troverete dei personaggi fantastici, (alcuni sono irlandesi espatriati) inoltre "our man" ha un umorismo che non ha eguali.

Quindi ribadisco : saddaccattà [SM=g27828]
fergus
00martedì 1 marzo 2005 16:01
io ho preso Cowboys & indians sempre di J.O.C.
ma non sono ancora riuscito a cominciarlo
invece Moris , poi sul "dolore di Manfred " come ti schieri ?
admin/moris
00martedì 1 marzo 2005 16:07
Re:

Scritto da: fergus 01/03/2005 16.01
invece Moris , poi sul "dolore di Manfred " come ti schieri ?



Quando l'ho letto, qualche mese fa, la storia mi piacque molto e mi lasciò non poca angoscia.
Solo una cosa mi lascia perplesso : sai che di tutto quanto raccontato nel romanzo mi ricordo nitidamente solo l'assalto a Montecassino, la descrizione tremenda degli scatti di ira verso la moglie e il personaggio dello squallido vicino di casa... che vuol dire ? memoria che peggiora in maniera preoccupante oppure il libro che all'epoca esaltai, forse non era così memorabile ?

Comunque sia McLiam Wilson è un grande.
admin/moris
00martedì 1 marzo 2005 16:10
Re:

Scritto da: fergus 01/03/2005 16.01
io ho preso Cowboys & indians sempre di J.O.C.



Il mio primo O'Connor [SM=g27823]
Eddie è un gran bel soggetto...
Corcaigh
00giovedì 16 giugno 2005 11:16
UP!!!
Ok, stamattina vi sto rompendo le scatole in modo disarmante [SM=g27828] Farò un riassunto anche di questo topic, per cui: contribuite, contribuite, contribuite!!!! [SM=x145447]

picchioirish
00venerdì 17 giugno 2005 13:49
se potete, leggete il bel libro di Mannix Flynn - Niente da dire - della Giano Edizioni..una bella sorpresa[SM=x145506]
Corcaigh
00venerdì 17 giugno 2005 14:54
In genere, quando finisco gli esami e metto via i pesanti tomi di psicologia cognitiva [SM=x145460] comincio anche a leggere un po' di letteratura... per cui CONTINUATE a consigliare, perché non solo riassumo i 3d ma pure LEGGO!![SM=x145473] [SM=x145471] [SM=x145466]

Corcaigh
00lunedì 14 novembre 2005 17:40
UP!!!

(ho quasi finito la mia impresa titanica [SM=x145460] [SM=x145460] [SM=x145460] [SM=x145460] [SM=x145460] )
iofolletto
00giovedì 1 dicembre 2005 23:38
oh, Play that thing
"oh,play that thing" Qualcuno l'ha letto? il seguito di "una stella di nome henry"(libro semplicemente meraviglioso)... [SM=x145504]
admin/moris
00giovedì 1 dicembre 2005 23:50
Re: oh, Play that thing

Scritto da: iofolletto 01/12/2005 23.38
"oh,play that thing" Qualcuno l'ha letto? il seguito di "una stella di nome henry"(libro semplicemente meraviglioso)... [SM=x145504]



E' da diverso tempo che lo vorrei acquistare, dopo, l'esaltante lettura di "una stella di nome henry", anche se ho letto recensioni discordanti

In Italia è stato tradotto e pubblicato quest'anno

Una faccia già vista di Doyle Roddy
Titolo originale: Oh, Play That Thing
Traduzione di Giuliana Zeuli
441 pag., Euro 16,50 – Edizioni Guanda (Narratori della Fenice)
ISBN: 88-8246-781-3

www.cafeletterario.it/386/cafelib.htm
=Donegal=
00sabato 31 dicembre 2005 16:33
Da una lettera a Beppe Severgnini.

Irlanda: le opere di Maeve Brennan

Caro Beppe,
approfitto del forum per segnalare una scrittrice appena riscoperta, e per la prima volta tradotta in italiano. Si tratta di Maeve Brennan, scrittrice irlandese la cui vita è stata raccontata meticolosamente da Angela Bourke nella splendida biografia "Maeve Brennan Homesick at The New Yorker: An Irish Writer in Exile". Libro che consiglio anche per il suo valore storico perchè gli anni più tormentati della lotta per l'indipendenza dell'Irlanda fanno da sfondo all'infanzia e alla giovinezza della Brennan, anni che la sua famiglia visse da protagonista, in quanto il padre era un giornalista attivista nel partito di De Valera. La Brennan è una scrittrice di racconti brevi, narrati in un inglese evocativo e ricchi di introspezione psicologica. Con Adelphi è uscita la traduzione in italiano del racconto "La visitatrice", ma penso che gli Italians avranno l'opportunità di leggere il testo in originale e di apprezzarlo. La Brennan lavorò per il New Yorker dal 1949 al 1973 e i suoi racconti migliori sono raccolti nei volumi "In and Out of Never-Never Land"; "Christmas Eve"; "The Long Winded Lady" e "The Springs of Affection". Non sono facilmente reperibili, anzi se qualche Italian volonteroso che vive negli Stati Uniti potesse segnalarmi dove trovarli, gliene sarei grata. Un saluto a tutti con le parole di Maeve: "I am praying to Almighty God for blessings on your house, with extra blessings to go with you whenever you leave the house, so that wherever you are you will be safe. Blessings on your house". Happy New Year,

Alessandra Di Stasio, alessandradistasio@yahoo.it

[Modificato da =Donegal= 31/12/2005 16.34]

!Angelica!
00lunedì 2 gennaio 2006 11:20
Re:

Scritto da: fergus 01/03/2005 16.01
io ho preso Cowboys & indians sempre di J.O.C.
ma non sono ancora riuscito a cominciarlo
invece Moris , poi sul "dolore di Manfred " come ti schieri ?



Ho finito di leggere "Il dolore di Manfred" da pochi giorni (dietro consiglio di Moris) e devo dire che mi è piaciuto molto. [SM=g27811]
E' molto triste. Scritto molto bene. E, finalmente, il dolore viene vissuto dalla parte del "carnefice" che, pagina dopo pagina, ne viene fuori come la vittima più indifesa. C'è un grande approfondimento psicologico dei personaggi, per nulla didascalico, senza alcun giudizio da parte dell'autore. Ne' buoni, nè cattivi. Così come sono. In tutta la loro umanità, quotidianità, debolezza. E grandezza.
fergus
00lunedì 2 gennaio 2006 16:46
libro da consigliare
"L orgia di Jack" di Bateman

libro da sconsigliare
"Il cane che abbaiava alle onde" di Hamilton
opinione personale, d'altra parte can che abbaia...
admin/moris
00lunedì 2 gennaio 2006 19:01
Una faccia già vista - Roddy Doyle
Ho appena terminato



Una faccia già vista di Roddy Doyle

ovvero il seguito di "Una stella di nome Henry"

Mentirei se vi dicessi che mi ha entusiasmato come il libro che l'ha preceduto : l'ho letto con avidità perchè coinvolto dalle vicissitudini di Henry Smart, personaggio di fantasia che ha partecipato ai principali eventi d'Irlanda dell'inizio del '900 nel precedente romanzo e ora "esule" negli States degli anni'20, prima a New York, poi a Chicago e infine come hobo a zonzo per l'America.

Purtroppo il confronto con "Una stella di nome Henry" vede il sequel come nettamente perdente.

A tratti, le sperimentazioni letterarie di Doyle diventano davvero pesanti e richiedono concentrazione e memoria eccessive per superare la caoticità dell descrizioni e degli eventi : non me la sento assolutamente di sconsigliarne l'acquisto (lo farei solo verso chi non ha mai letto nulla dell'auore irlandese) ma metto in guardia tutti dall'evitare un eccesso di attesa.

Perchè certi scrittori un tempo favolosi, decidono di diventare pretenziosi, rovinando le caratteristiche che li avevano resi grandi ?

Peccato, perchè l'idea dell'incontro tra Henry Smart e Louis Armstrong poteva regalare davvero solo momenti di coinvolgimento assoluto tra scrittore e lettore, mentre invece ciò si è verificato a tratti.

Speriamo che il libro finale della trilogia di Henry, se mai verrà scritto, non mi deluda : ovviamente lo acquisterò a scatola chiusa, ma con tante paure...





[Modificato da admin/moris 02/01/2006 19.03]

admin/moris
00lunedì 2 gennaio 2006 19:05
Re: Re:

Scritto da: !Angelica! 02/01/2006 11.20


Ho finito di leggere "Il dolore di Manfred" da pochi giorni (dietro consiglio di Moris) e devo dire che mi è piaciuto molto. [SM=g27811]




La cosa curiosa è che l'autore detesta questa sua opera e ne parla malissimo in ogni intervista...

Aneddoto curioso riferitomi oggi da Fergus : si mormora che McLiam Wilson abbia dato alle fiamme il manoscritto del suo ultimo libro, poco prima di presentarlo all'editore... eterna insoddisfazione...




anam cara
00mercoledì 4 gennaio 2006 00:36
Re: Re: Re:

Scritto da: admin/moris 02/01/2006 19.05

si mormora che McLiam Wilson abbia dato alle fiamme il manoscritto del suo ultimo libro, poco prima di presentarlo all'editore... eterna insoddisfazione...







Noooo!!!! [SM=x145460]
Sto pazzo!

[SM=g27823]


anam cara
00mercoledì 4 gennaio 2006 00:39
L' assassino ha letto Joyce?
Autore Gill Bartholomew
Sullo sfondo della Dublino di Joyce, un giallo ricco di riferimenti letterari che attrae il lettore con ironia e inventiva. Kevin Coyle, brillante accademico del Trinity College di Dublino ed esperto studioso dello scrittore irlandese, viene trovato morto nei pressi di un cimitero, pugnalato al cuore con un colpo solo. L'indagine viene affidata all'ispettore McGarr, funzionario capo della squadra omicidi, che si trova presto invischiato in un caso che intreccia uomini, passioni amorose, e un libro. La soluzione di questo complicato delitto dovrà passare attraverso un'accurata analisi dei personaggi dell'"Ulisse". Il romanzo è stato pubblicato in edizione maggiore dall'editore Sylvestre Bonnard.


Oggi in libreria ho trovato questo libro, ero lì lì per comprarlo, poi ne ho presi altri.
Che dite ci ripenso? qualcuno l'ha letto?
Sembrerebbe carino.


!Angelica!
00mercoledì 4 gennaio 2006 20:15
Re:

Scritto da: anam cara 04/01/2006 0.39
L' assassino ha letto Joyce?
Autore Gill Bartholomew
Sullo sfondo della Dublino di Joyce, un giallo ricco di riferimenti letterari che attrae il lettore con ironia e inventiva. Kevin Coyle, brillante accademico del Trinity College di Dublino ed esperto studioso dello scrittore irlandese, viene trovato morto nei pressi di un cimitero, pugnalato al cuore con un colpo solo. L'indagine viene affidata all'ispettore McGarr, funzionario capo della squadra omicidi, che si trova presto invischiato in un caso che intreccia uomini, passioni amorose, e un libro. La soluzione di questo complicato delitto dovrà passare attraverso un'accurata analisi dei personaggi dell'"Ulisse". Il romanzo è stato pubblicato in edizione maggiore dall'editore Sylvestre Bonnard.


Oggi in libreria ho trovato questo libro, ero lì lì per comprarlo, poi ne ho presi altri.
Che dite ci ripenso? qualcuno l'ha letto?
Sembrerebbe carino.





Pijalo, pijalo. [SM=x145452]
Dopo ce lo racconti. [SM=g27828]
fergus
00giovedì 30 marzo 2006 16:21
la morte di mc Gahern
The death has taken place of the author John McGahern. It is understood he died suddenly in the Mater Hospital in Dublin at about midday today.

One of Ireland's most celebrated authors, his autobiography, 'Memoir', was published last year and he was the recipient of the Literature Prize at the South Bank Awards in London in January.

His other works included 'That They May Face the Rising Sun', 'Amongst Women' and 'The Barracks'.

Born in Dublin in 1934 and raised in Leitrim and Roscommon, John McGahern first came to prominence in the 1960s with the novel 'The Dark', which was banned.

After the publication of the book the author was dismissed from his job as a teacher in Clontarf in Dublin.

'Amongst Women' was nominated for the Booker Prize in 1990, and was filmed as a television miniseries in 1998.

For the past three decades he had lived with his second wife, Madeline Green, in Co Leitrim.

Speaking today following his death, President McAleese said: "With the passing of John McGahern, Ireland has lost an outstanding literary talent."
fergus
00martedì 18 aprile 2006 10:40
dubh
00martedì 2 maggio 2006 17:18
Maggio 2006: nuovo libro di Catherine Dunne
Leggendo oggi la notizia mi ha fatto un effetto un po' "harmony", ma spero di sbagliarmi. I suoi libri sono stati tra i primi irlandesi contemporanei che lessi: non mi ricordo assolutamente nulla, se non che non mi erano dispiaciuti...
(Credo di aver rimosso perchè subito dopo la sua ultima lettura lessi "Un istante di felicità" di Bernard MacLaverty, meraviglia delle meraviglie)

Anyway,

(data di pubblicazione prevista: Maggio 2006)
Catherine Dunne
"L'amore o quasi"

Ed. Guanda
Narratori della Fenice

La protagonista della storia è di nuovo Rose, la donna che ne "La metà di niente", suo romanzo d'esordio, aveva saputo ricostruire la sua vita dopo l'abbandono del marito Ben. Superata la catastrofe matrimoniale, Rose ha saputo reinventare una nuova esistenza per sé e per i tre figli. Ma la vita la attende a un altro appuntamento: quando Ben si ripresenta, dopo diversi anni di separazione, Rose non sa come affrontarlo, non capisce cosa lui voglia e perché. E anche i suoi figli lo guardano con sentimenti molteplici e ambigui, seppure segnati inevitabilmente dall'ostilità. Ben è tornato, e forse vuole riappropriarsi della casa e dei ragazzi: Ben rimette in discussione tutto il mondo che Rose aveva faticosamente e quotidianamente ricostruito.
dubh
00giovedì 4 maggio 2006 11:23
Nel Marzo 2006 è uscito "Il ritmo delle cose" di Sean O'Reilly (Sartorio ed.)

"La forza di O’Reilly, nuovo prepotente talento, sta nel saper coniugare magistralmente le ferite che eventi e persone infliggono e patiscono con una scrittura sghemba e dissonante come la storia narrata. Dietro ci sono i grandi maestri irlandesi James Joyce e Samuel Beckett. Da questo delirante ping-pong tra parole e fatti, tra fatti e tempi che si accavallano, da questa plumbea e vitalistica sarabanda si esce frastornati. Come da una prodigiosa bevuta di Guinness o da uno sfrenato viaggio lisergico."
link

[Modificato da dubh 04/05/2006 11.23]

littlewing82
00domenica 14 maggio 2006 20:07
un piccolo consiglio...
Ho letto davvero poco sull'Irlanda e vorrei chiedervi un consiglio su che libri leggere per riuscire a conoscere un pò tutti gli aspetti, culturali e non, che la riguardano! Con cosa mi consigliate di iniziare? [SM=x145468] Simo
littlewing82
00lunedì 15 maggio 2006 12:05
Ciao! [SM=x145463] Presto dovrò fare un salto in libreria...perchè non mi consigliate qualke Irish [SM=x145459] writer? Mi affido ai vostri gusti e consigli! [SM=x145447]
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