Una faccia già vista - Roddy Doyle
Ho appena terminato
Una faccia già vista di Roddy Doyle
ovvero il seguito di "Una stella di nome Henry"
Mentirei se vi dicessi che mi ha entusiasmato come il libro che l'ha preceduto : l'ho letto con avidità perchè coinvolto dalle vicissitudini di Henry Smart, personaggio di fantasia che ha partecipato ai principali eventi d'Irlanda dell'inizio del '900 nel precedente romanzo e ora "esule" negli States degli anni'20, prima a New York, poi a Chicago e infine come hobo a zonzo per l'America.
Purtroppo il confronto con "Una stella di nome Henry" vede il sequel come nettamente perdente.
A tratti, le sperimentazioni letterarie di Doyle diventano davvero pesanti e richiedono concentrazione e memoria eccessive per superare la caoticità dell descrizioni e degli eventi : non me la sento assolutamente di sconsigliarne l'acquisto (lo farei solo verso chi non ha mai letto nulla dell'auore irlandese) ma metto in guardia tutti dall'evitare un eccesso di attesa.
Perchè certi scrittori un tempo favolosi, decidono di diventare pretenziosi, rovinando le caratteristiche che li avevano resi grandi ?
Peccato, perchè l'idea dell'incontro tra Henry Smart e Louis Armstrong poteva regalare davvero solo momenti di coinvolgimento assoluto tra scrittore e lettore, mentre invece ciò si è verificato a tratti.
Speriamo che il libro finale della trilogia di Henry, se mai verrà scritto, non mi deluda : ovviamente lo acquisterò a scatola chiusa, ma con tante paure...
[Modificato da admin/moris 02/01/2006 19.03]