Letteratura Irlandese contemporanea

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Saradf
00martedì 6 luglio 2004 17:52
Toibin e non solo
Di Toibin ho letto un gran bel lavoro che è The Blackwater Lightship (Picador) commovente e intenso che presenta bene due tipi di Irlanda - quella della tecnologia e del boom informatico e quella un pò più "campagnola" (è brutto detto così) diciamo tradizionale - con il classico padre di famiglia integerrimo e fedele al gaelico e la madre un pò alienata e sui generis... Presente anche il problema dell'omosessualità (strano in Toibin no?)e dell'Aids. Mi sento di consigliarlo perchè scorrevole, forte e molto godibile per lo stile e un inglese comprensibilissimo; bella lettura da ombrellone insomma...
Il top resta comunque Translation di Brian Friel ottimo libro sul problema della lingua in Irlanda... ironico, incisivo e un pò polemico...lascia parecchi interrogativi aperti che chi è interessato al tema può trovare davvero "interesting".
ciao a tutti Sara
admin/moris
00martedì 6 luglio 2004 17:57
Re: Damien Owens

Scritto da: tristram 05/07/2004 11.43
Qualcuno ha mai letto Peter and Mary have a row o il primo Dead Cat Bounce?
Ho da poco scoperto che é stato tradotto in italiano...ma leggerlo nella lingua in cui é stato concepito é meglio!!! Simpatico, alla Hornby o alla Gayle per intenderci.
Ideale sotto l'ombrellone o su un'amaca

In Irlanda lo conoscevano in pochi...non mi stupisce...come si dice? Numa propehta in patria[SM=x145461]



Avevo aperto un thread proprio per promozionare la recentissima edizione italiana di Dead Cat Bounce curata da Scritturapura
www.freeforumzone.it/viewmessaggi.aspx?f=13145&idd=912

Ho scambiato un paio di mail con l'autore, personaggio disponibilissimo che spero di poter intervistare.

ciao, moris
tristram
00mercoledì 7 luglio 2004 08:41

Gli ho scritto anch'io e devo dire che é davvero molto simpatico (pensa che mi é saltato in mente anche a me di intervistarlo...se ti serve una mano...[SM=g27811] )


Purtroppo, non ho ancora capito come si ricercano i vecchi thread...capisco che possa risultare pedante ripetere sempre le stesse cose...nnaggia!

[SM=x145438]
eyebright
00mercoledì 7 luglio 2004 09:46
OT: ricerca
Ciao : ti aiuto io... che c'ho messo i miei dieci giorni a capirlo !
La funzione cerca, in basso a sinistra, clicchi, quando ti apre la pagina disabiliti le restrizioni temporali (scritto prima di...) e se vuoi anche le cartelle. Altrimenti toolbar di google, sul menù a finestra scegli "cerca nel sito corrente", così la ricerca non è solo tra i titoli delle discussioni !
Ciao[SM=x145486]
admin/moris
00venerdì 23 luglio 2004 00:47
Ho unito due topic identici in questo...


Tra un messaggio e l'altro troverete tanti consigli sulle pinte di inchiostro irlandese [SM=g27823]

Se qualcuno volesse consigliare (o riconsigliare) un libro di letteratura irish contemporanea è caldamente invitato a scrivere qui [SM=g27811]
Corcaigh
00venerdì 23 luglio 2004 11:20
The Raggy Boy trilogy, di Patrick Galvin. Lo sto leggendo adesso, eccezionale... [SM=g27811]

Ehi, com'è che voi vi scambiate email e telefonate con tutti questi scrittori? Anch'io!!![SM=x145438]

Nutsmuggler, Patrick MCCabe è uno dei miei scrittori preferiti! Neanch'io ho letto The Adventure of Shay Mouse, ma prova su booksirish.com/, probabilmente ce l'hanno.
Buona lettura!

[SM=x145452]
donatella451
00mercoledì 4 agosto 2004 12:23
anch'io per heinrich böll
volevo suggerirti anch'io "diario d'irlanda" di heinrich böll... ho visto che cossaigh l'aveva già fatto. Quindi la raccomandazione è ormai superflua, ma anche se solitamente non apro bocca e non scrivo se non è necessario, in questo caso faccio un'eccezione e mi associo al suo consiglio, caldamente, perché è un libro meraviglioso, lieve e poetico.

un saluto cordiale,
donatella
Mimami84
00venerdì 13 agosto 2004 21:58
Up!
[SM=g27811]

Ho da poco finito di leggere "The Van"-Due sulla strada- sinceramente pensavo meglio [SM=g27825] ...

Ora sto aspettando che mi arrivi.."Alla scoperta dell'irlanda da bar in bar"Mi sembra carino dalla descrizione e dai vostri consigli!![SM=g27811]
cossaigh
00sabato 14 agosto 2004 09:15
«Cal», romanzo di Bernard MacLaverty pubblicato da Guanda

Irlanda amara

Bernard MacLaverty è maestro nel narrare storie di quotidiana violenza e nel delineare gli effetti che fanatismo politico, repressione religiosa e povertà (quest'ultima causa ed effetto dei primi due) hanno sulle persone. Lo sfondo dei suoi romanzi è sempre una tetra Irlanda dilaniata dal conflitto tra protestanti e cattolici che, pur essendo minutamente e quasi puntigliosamente descritta, arriva a trascendere le caratteristiche nazionali per farsi simbolo di tutti i paesi dilaniati, così come il conflitto diventa simbolo di tutti i conflitti. Anche al centro del suo ultimo romanzo «Cal» (Guanda, pagg.156, euro 13,50), c'è un individuo di buone intenzioni e incline al bene che, invischiato in una trama più grande di lui, si dibatte per uscirne ma non ha forze sufficienti a farlo. Né d'altra parte sarebbe possibile: poco o nulla può il singolo contro la cieca violenza, l'odio di parte, il potere di pochi facinorosi e il senso di apatia (la «paralisi spirituale», la chiamava Joyce) che grava sull'intero paese. La mancanza di prospettive che non siano il perpetuarsi della spirale di violenza, spinge uno dei protagonisti a dire che gli Irlandesi sono come bambini, vivono nel presente e nel passato ma non riescono a immaginarsi un futuro, né a livello di singolo né a livello di nazione.

Fonte: www.gazzettadiparma.it/gazzetta/sito/Articoli.nsf/0/2a5aa47651f7b197c1256eef00265236?Open&zx=5ba42dfa389605428...



LuciaA
00sabato 14 agosto 2004 15:09
Re: «Cal», romanzo di Bernard MacLaverty pubblicato da Guanda
Come "il suo ultimo romanzo" ?! ...ma ma ma
questo romanzo è dei primi anni 80!!

Io ne avevo comperato un'edizione economica una decina di anni fa'...
Sebbene non mi sia mai riuscito bene di capire il perchè, mi era talmente piaciuto
che ho cercato il film senza sosta per anni (Pat O'Connor ne ha fatto un film nel 1984
con John Lynch protagonista)

Ciao!
Lucia -An Cailín Rua -
nutsmuggler
00sabato 14 agosto 2004 15:53
Cal
Ma l'hai visto il film?
Colonna sonora dei Dire Straits, se non erro.[SM=x145443]
Ciau roja,
Davide
cossaigh
00sabato 14 agosto 2004 17:30
Re: Re: «Cal», romanzo di Bernard MacLaverty pubblicato da Guanda

Scritto da: LuciaA 14/08/2004 15.09
Come "il suo ultimo romanzo" ?! ...ma ma ma
questo romanzo è dei primi anni 80!!


Beh, bisognerebbe indirizzare questa domanda alla "Gazzetta di Parma" ... [SM=g27823]

"Cal" (libro):

www.bernardmaclaverty.com/works/novels/cal.htm

"Cal" (film):

www.bernardmaclaverty.com/works/screenplay/cal_film.htm

www.cinematografo.it/bdcm/bancadati_scheda.asp?sch=29781

Ciao. Mauro [SM=g27817]
LuciaA
00domenica 15 agosto 2004 14:47
Re: Re: Re: «Cal», romanzo di Bernard MacLaverty pubblicato da Guanda
ahi ahi Gazzetta di Parma! Attenti che vi osservo! ;-)
Ciao!
----------

Ciau Davo! si l'ho visto, è molto bello, per niente incentrato sulla love story, che anzi mi sembra solo funzionale ad una più efficace descrizione del contrasto con la violenza,una specie di via di fuga e di riscatto.
Scene preferite: 1- la notte con la paura che incendino la casa in cui vive con il padre
2- dopo la breve sequenza iniziale della sparatoria i titoli di testa scorrono a fianco delle immagini di una panoramica e tranquilla stradina di campagna eee "taca la müüsica!"
L'ho beccato per caso su una tv che si chiama Hallmark e l'ho registrato

Di MacLaverty ho letto quest'anno "la scuola di anatomia"; non sembra più neanche lo stesso autore! ha affinato lo stile ma mi è diventato troppo prolisso e meno efficace e coinvolgente. A tratti noioso ma con buoni spunti.

Ciao!
Lucia


dubh
00domenica 15 agosto 2004 19:08
Bernard MacLaverty
Resto dell'idea che il suo più bel lavoro sia "Un istante di felicità" (Lamb) [SM=g27836]
Corcaigh
00lunedì 16 agosto 2004 09:29
Ma perché ogni volta che leggo questo thread mi sento così ignorante? [SM=x145480] [SM=g27828]
[SM=x145467]
Urge visita a Waterstones...[SM=x145476]

Myrddin - Merlino
00lunedì 16 agosto 2004 18:51
Re: eureka

Scritto da: stefania 10/02/2003 11.08
visto che è sparito tutto, mi date di nuovo il nome dell'autore del libro in oggetto e se possibile pure la casa editrice ?

Se avete altri romanzi (non saggi) in cui si parla anche di situazione politica irlandese, ben vengano i vostri consigli.

ciao a tutti, ste



Molto triste e amaro, ma molto affascinante

«Cal», romanzo di Bernard MacLaverty pubblicato da Guanda
Irlanda amara


Bernard MacLaverty è maestro nel narrare storie di quotidiana violenza e nel delineare gli effetti che fanatismo politico, repressione religiosa e povertà (quest'ultima causa ed effetto dei primi due) hanno sulle persone. Lo sfondo dei suoi romanzi è sempre una tetra Irlanda dilaniata dal conflitto tra protestanti e cattolici che, pur essendo minutamente e quasi puntigliosamente descritta, arriva a trascendere le caratteristiche nazionali per farsi simbolo di tutti i paesi dilaniati, così come il conflitto diventa simbolo di tutti i conflitti. Anche al centro del suo ultimo romanzo «Cal» (Guanda, pagg.156, euro 13,50), c'è un individuo di buone intenzioni e incline al bene che, invischiato in una trama più grande di lui, si dibatte per uscirne ma non ha forze sufficienti a farlo. Né d'altra parte sarebbe possibile: poco o nulla può il singolo contro la cieca violenza, l'odio di parte, il potere di pochi facinorosi e il senso di apatia (la «paralisi spirituale», la chiamava Joyce) che grava sull'intero paese. La mancanza di prospettive che non siano il perpetuarsi della spirale di violenza, spinge uno dei protagonisti a dire che gli Irlandesi sono come bambini, vivono nel presente e nel passato ma non riescono a immaginarsi un futuro, né a livello di singolo né a livello di nazione.
I protagonisti di MacLaverty sono sempre ai margini della società o con una vocazione per i margini: il prete protagonista di «Un istante di felicità» si ribella contro i metodi repressivi di un cattolicesimo all'antica, Cal vive del sussidio di disoccupazione e non resiste al lavoro al macello, altro simbolo della violenza onnipervasiva e inscindibile dalla condizione umana, perché di animo troppo delicato.

Proprio per essere discosti dalla massa, questi individui vedono chiaro, ma il loro stesso isolamento li porta a una scarsa incisività sul tessuto sociale e li destina al fallimento. A causa della loro sensibilità, essi avvertono con più acutezza il conflitto tra bene e male e sembra rivivere in loro una colpa originaria alla quale è impossibile sottrarsi. È proprio questa la grandezza di MacLaverty: pur ambientando le sue storie tra un'umanità minima, di piccolissimi borghesi, proletari o addirittura emarginati, risuona in essa qualcosa di grandioso, l'eco del biblico conflitto tra Caino e Abele, la tematica shakespeariana dell'ordine insidiato dal disordine che nessun Fortebraccio, però, interviene a ripristinare. Il lettore ha un bel parteggiare per Cal e il suo amore impossibile, un bel seguirlo nelle peregrinazioni per le vie di un'anonima cittadina irlandese battuta dalla pioggia e con i pub come unici luoghi di aggregazione: fin quasi dall'inizio si capisce che il lieto fine è impossibile e incombe una cupezza che lascia poco spazio alla speranza. La prosa di MacLaverty, nitida e asciutta, ricrea con assoluta precisione un mondo nel quale è impossibile non calarsi, così che l'amaro finale risulta ancora più difficile da accettare.

Corcaigh
00martedì 31 agosto 2004 17:50
Oh, Play That Thing
L'ultimo di Roddy Doyle, per intenderci il seguito dello splendido "A Star Called Henry" è in tutte le librerie irlandesi.
Per chi ha letto il primo libro della trilogia, Henry emigra in America e questo sequel narra le avventure e disavventure in compagnia di Luis Armstrong (!!!).
Sicuramente, DA LEGGERE!
Eccovi una review:
www.bookmunch.co.uk/view.php?id=1459

[SM=g27811]
dubh
00martedì 31 agosto 2004 20:27
Re: Oh, Play That Thing

Scritto da: Corcaigh 31/08/2004 17.50
L'ultimo di Roddy Doyle, per intenderci il seguito dello splendido "A Star Called Henry" è in tutte le librerie irlandesi.
Per chi ha letto il primo libro della trilogia, Henry emigra in America e questo sequel narra le avventure e disavventure in compagnia di Luis Armstrong (!!!).
Sicuramente, DA LEGGERE!
Eccovi una review:
www.bookmunch.co.uk/view.php?id=1459

[SM=g27811]


Lo voglioooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!![SM=g27836]
fergus
00mercoledì 1 settembre 2004 09:39
bene
io una stella di nome Henry lo sto leggendo orora ...
anam cara
00venerdì 3 settembre 2004 00:04
Re: Oh, Play That Thing

Scritto da: Corcaigh 31/08/2004 17.50
L'ultimo di Roddy Doyle, per intenderci il seguito dello splendido "A Star Called Henry" è in tutte le librerie irlandesi.
Per chi ha letto il primo libro della trilogia, Henry emigra in America e questo sequel narra le avventure e disavventure in compagnia di Luis Armstrong (!!!).
Sicuramente, DA LEGGERE!
Eccovi una review:
www.bookmunch.co.uk/view.php?id=1459

[SM=g27811]




A-ah!! Non sapevo affatto che ho avuto tra le mani il primo libro di una trilogia!!
Ke bello! Ke bello! Henry è un tipo che si vorrebbe rincontrare...decisamente![SM=g27827]
e quanto dovremo aspettare per leggerlo qui in Italy?[SM=g27833]
pdandtek
00lunedì 20 settembre 2004 22:25
Re:

Scritto da: fairy 26/09/2003 23.31
di Frank McCourt ho divorato "Le ceneri di Angela"e"Che paese l'America",entrambi autobiografici e scritti in modo particolarissimo..

[SM=g27838]



Anch'io ho letto " le ceneri di Angela", il modo di scrivere di McCourt ti prende e non molli il libro fino a quando non lo hai finito!!!
Mi piace la sua spontaneità, in questo libro si descrive l'infanzia travagliata dell'autore a Limerick, dove il cattolicesimo era vissuto fino all'inverosimile e qualsiasi cosa fuori dalla norma era peccato!!!
Questo libro fa capire in che mondo materiale siamo finiti!!!
adesso sto leggendo "Gente di Dublino" di James Joyce, una raccolta di novelle atte a descrivere il realismo di Dublino del millenovecento.
eilleen
00lunedì 20 settembre 2004 22:59
Ciao anch'io ho letto le ceneri di Angela!!Un libro stupendo ke mi ha fatto capire la povertà e la situazione irlandese del primo 900..ora ho iniziato a leggere Che Paese l'America...è il continuo delle ceneri di angela..un libro stupendo..sono molto tristi ma ti fan capire la dura realtà dell'irlanda povera..

Gente di Dublino l'ho letto...Joyce descrive una dublino paralizzata...i personaggi nn sono capaci di reagire..qsti momenti improvvisi in cui si viene a sapere la realtò si kiamano epifanie e la gente di dublino è incapace di muoversi, rimane ferma senza far niente...anke qsto è un libro triste dove le varie storie sono un processo progressivo dalla giovinezza sino ad arrivare a the dead ..la morte....
Joyce è uno scrittore particolare ...descrive dublino come una citta morta..
pdandtek
00lunedì 20 settembre 2004 23:27
Cercherò di leggere al più presto "Che paese l'America", visto che il primo di McCourt mi ha preso così tanto!!!
Tornando a Joyce, anch'io l'ho trovato molto cupo e triste...
Non avevo mai letto nulla del venerato James e mi rendo coto che forse l'avevo considerato con troppa leggerezza!!!!
Il suo modo di scrivere e molto coinvolgente...sembra quasi di essere accanto ai personaggi delle sue novelle e di vivere le varie situazioni con loro...
Corcaigh
00venerdì 24 settembre 2004 10:47
Robert McLiam Wilson
Askatasuna ha aperto un 3d nel forum del Nord-Irlanda su questo interessante autore di Belfast, eccolo:
www.freeforumzone.it/viewmessaggi.aspx?f=13145&idd=2110

Volevo comunque segnalarlo qui perché di Eureka str. si era già parlato in passato. Adesso sto facendo la Moris, lo so [SM=g27828] però sarebbe carino tenere insieme tutte le discussioni relative alla letteratura irlandese...

Moris, guarda come mi hai ridotto... [SM=x145446]

dubh
00lunedì 22 novembre 2004 23:10
Colm Toibin presenta "The Master" in Italia
ROMA - Dal 23 al 28 novembre 2004, lo scrittore irlandese Colm Tóibín sarà in Italia per presentare il suo nuovo romanzo "The Master", pubblicato da Fazi.

Dal 23 al 28 novembre 2004, lo scrittore irlandese Colm Tóibín sarà in Italia per presentare il suo nuovo romanzo "The Master", pubblicato da Fazi.

Il 24 novembre sarà a Roma al Museo Henrik C. Andersen; il 25 a Milano al British Council; il 26 novembre a Napoli alla Feltrinelli Libri e Musica.

The Master, affascinante biografia romanzata dedicata a Henry James, con la traduzione di Maurizio Bartocci, è in libreria dal 19 novembre 2004. Basato su un ricco materiale biografico, il libro è frutto di una ricerca minuziosa in cui Tóibín realizza un ritratto completo del grande romanziere.

I fatti da cui Tóibín prende le mosse accadono a Londra nel gennaio 1895. Henry James, al tempo già autore di capolavori come Ritratto di signora e I bostoniani, giunge al St James Theatre poco prima che il sipario cali su Guy Domville, il dramma che ha appena composto e con il quale spera di ottenere successo come autore teatrale. Nascosto dietro le quinte, assiste invece ai fischi del pubblico. È il fallimento del suo esordio nella drammaturgia e la sconfitta delle speranze che l'avevano sostenuto. Tóibín ricrea i quattro anni più bui e drammatici della vita di Henry James, dall'umiliante fallimento teatrale a quando decide di ritirarsi a Rye, lontano da amici e parenti. In quei quattro anni James si reca in viaggio in Irlanda e in Italia, manifesta il suo sdegno per il processo contro Oscar Wilde, si innamora del giovane scultore Hendrik C. Andersen, fa finalmente pace con il fratello, il filosofo William. Tóibín scrive la storia della solitudine, dei desideri e della disperazione di un uomo misterioso mai venuto a patti con il mondo che lo circonda. Al centro, la vicenda di un artista il cui dramma non è più cosa scrivere, ma come ritrovare la forza di farlo proprio mentre, mettendo in cantiere opere come Il giro di vite, Gli ambasciatori, Le ali della colomba e La coppa d'oro, sta per diventare "il maestro" della letteratura universale.

Fonte
Corcaigh
00martedì 23 novembre 2004 07:47
La settimana scorsa ho finalmente finito Dead Cat Bounce di Damien Owens. Molto carino, mi è piaciuta soprattutto la seconda parte e la conclusione [SM=g27811]
Moris se senti Damien digli di farci un fischio quando pubblica il suo libro sui gatti, perché mio figlio vuole leggerlo [SM=x145451]

admin/moris
00martedì 28 dicembre 2004 23:16
Sto leggendo Cal,una storia di quotidiana violenza irlandese

ne parlo qui

www.freeforumzone.it/viewmessaggi.aspx?f=13145&idd=2720
admin/moris
00martedì 28 dicembre 2004 23:18
Damien Owens

Scritto da: Corcaigh 23/11/2004 7.47
La settimana scorsa ho finalmente finito Dead Cat Bounce di Damien Owens. Molto carino, mi è piaciuta soprattutto la seconda parte e la conclusione [SM=g27811]
Moris se senti Damien digli di farci un fischio quando pubblica il suo libro sui gatti, perché mio figlio vuole leggerlo [SM=x145451]




Presto ci saranno novità.
Gli amici di Scritturapura Edizioni mi hanno anticipato che intendono coinvolgere il forum di Altrairlanda per l'edizione italiana del nuovo libro di Damien Owens
Corcaigh
00mercoledì 29 dicembre 2004 16:06
Interessante! In che modo?
[SM=g27811]
dubh
00giovedì 20 gennaio 2005 18:37
In libreria finalmente da oggi (20/1 uscita ufficiale) in Italia:
"Dolce Libertà" di Joseph O'Connor per la Guanda ed.
Titolo originale "Sweet Liberty"

"Questo è il viaggio di un grande narratore irlandese nella terra dell’abbondanza e della libertà, il resoconto scanzonato di un flâneur dublinese innamorato dell’America sin da ragazzino. Innamorato sì, ma con la giusta dose di disincanto, Joseph O’Connor si muove alla ricerca delle origini irlandesi del mito a stelle e strisce. E per farlo traccia il suo itinerario a partire dalle ben nove cittadine americane, di nove Stati diversi, che rispondono al nome di Dublin. È d’obbligo una tappa a Boston, la roccaforte irlandese della East Coast, e un breve soggiorno nell’amata New York, la città dove le occasioni non ti bussano alla porta: te la sfondano. E poi a Memphis, a Las Vegas, a San Francisco; motel scalcinati, concerti blues, grandi bevute sino a notte fonda con amici sempre nuovi, lunghi spostamenti sulle highway.
Ogni esperienza è preziosa per accertare, o per sfatare, il contributo della piccola isola verde alla nascita della grande nazione. Chi avrebbe mai sospettato che ci fossero legami fra William Butler Yeats e il rock anni Cinquanta degli Everly Brothers? E chi avrebbe mai detto che in un angolo sperduto del pianeta – per l’esattezza nell’Indiana – esistesse una Dublin dove non è dato trovare nemmeno l’ombra di un pub?"

Fonte: www.guanda.it/scheda.asp?idlibro=1342&titolo=DOLCE+LIBERTA%60
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