È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Il forum di Altra Irlanda
Benvenuti sullo spazio web frequentato da Italiani che amano l'Irlanda e dai connazionali che vivono sull'Isola ! Oltre 120 mila messaggi, suddivisi in diverse aree tematiche, per conoscere meglio l'Irlanda e coloro che la abitano. Se siete alla ricerca di informazioni sul "Vivere e Lavorare in Irlanda" vi consigliamo vivamente di iniziare dalla lettura dei testi contenuti nell'apposita sezione del forum o di consultare il sito www.altrairlanda.it, dove abbiamo sintetizzato i consigli dei nostri forumisti Irlandiani
Nuova Discussione
Rispondi
 
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

L'irlandiano rimpatriato

Ultimo Aggiornamento: 29/01/2008 20:54
Email Scheda Utente
Post: 33
Registrato il: 05/06/2004
Città: CAMPIGLIA MARITTIMA
Età: 44
Sesso: Femminile
OFFLINE
06/07/2007 14:53
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re:

Scritto da: mirko e i furetti 03/07/2007 19.30


Anche io sono orgoglioso di essere Italiano ma se ne avessi la possibilità contribuirei volentieri a farle fare la fine dell'Argentina perchè sono convinto che l'unico modo per ridargli dignità sia farla ripartire da 0.
Ho vissuto sulla mia pelle tutto il peggio che sta accadendo in Italia e, sinceramente, se l'Italia e gli italiani vogliono affondare lo facciano pure senza di me.

saluti marinai
Mirko



Non posso che quotare questa frase!

Io vivevo vicino Torino, in una realtá che definire depressa é ormai ben poca cosa!
Se pensi che in Irlanda ci siano solo lavori in call centre, quando tu o uno dei tuoi amici chiamate il 190 della vodafone, chiamate una realtá di gente che nella migliore delle ipotesi lavorerá lí per massimo 4 mesi (solitamente uno o tre) e che NON verrá mai piú richiamata perché ha come unica colpa quella di aver messo piede una volta lí dentro! Il tutto per 800 € al mese, su turni che ti vengono dati di settimana in settimana e che comprono ogni fascia oraria!
Cambia poco se analizzi i call centre Wind, Telecom, e via dicendo... (e questo solo per citarnee alcuni della mia zona...)
Se analizzio i casi di amici e parenti troviamo le piú svariate forme di contratto, pura fantasia creativa, dove il lavoro interinale diventa quasi una specie di mecca, ad esempio ad una mia amica gli rinnovano il contratto come segretaria di giorno in giorno!E questo va avanti da qualche mese!!!
Nelle zone in cui sono nata il caso si fa ancora piú drammatico, perché lí puoi buttarti solo sul turismo, sperando che la stagione estiva sia clemente!

Se poi rigiro il caso su me stessa (e anche sul 90% dei miei compagni di corso)...
io sono laureata, in un indirizzo tecnico eppure in Italia sembra impossibile uscire dall'universo dei contratti a progetto (prima era il cococo.. ma non cambia null'altro che il nome) o dei perenni stage! Quando lavori "in proprio" farsi pagare anche dalle ditte piú illustri diventa un incubo e ti devi pure trasformare in una specie di misto fra esattore e mendicante....
Ora, Dublino non é l'America e non é il paese delle meraviglie, ma di sicuro offre piú opportunitá rispetto all'Italia in cui hai possibilitá evidenti solo sei sei parente di... amico di...

Non si chiede tanto... uno stipendio decente e la possibilitá di una vita in cui lavori per vivere e non vivi per lavorare! [SM=g27816]
Email Scheda Utente
Post: 14
Registrato il: 14/06/2007
Città: CARPI
Età: 44
Sesso: Maschile
OFFLINE
11/07/2007 17:31
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:
Sempre per amore della verità, ribatto alle sprecisioni, senza entrare nel merito delle opinioni perchè a mio avviso la discussione ha un pò perso di costruttività:



Scritto da: Inismeain 03/07/2007 17.23
In effetti bastava guardare sul tuo profilo per capire due cosette (mestiere e zona di residenza).
Non ho capito poi se in Irlanda, o comunque all'estero, ci sei stato a lavorare, o no. E se quella che c'e' nel tuo profilo e' sempre stata la tua zona di residenza o meno. Fa la differenza, credimi, avere sempre vissuto a Modena o...per dire...a Perdasdefogu. Ci saranno molti sardi che ti dicono che piuttosto che cercare lavoro nel "continente" se ne vanno all'estero, perche' tanto si sentirebbero stranieri comunque.

Non sono agente di commercio, non so come mai stà scritto nel mio profilo, forse perchè era la prima in ordine alfabetico e non l'ho cambiata... boh!
Io sono un ingegnere che lavora nel campo della logistica (adesso che lo sai, cosa cambia?!?!).
Sono sì della provincia di modena e ivi residente, ma non ho mai lavorato per aziende di questa zona.

Ai sardi di Perdasdefogu consiglierei di andare sì in irlanda a fare una bella esperienza, e imparare una lingua importante, a conoscere un sacco di gente, etc...
Ma se lo dovessero fare solo per una questione di lavoro, beh sinceramente l'irlanda non gliela consiglierei, piuttosto gli consiglierei di venire qua, oppure di andare altrove.



Scritto da: =Donegal= 03/07/2007 17.56
E che vuol dire questo discorso? Ce ne sono tanti di paesi piccoli, ma che offrono più opportunità di paesi come l'Italia o la Francia.
Il fatto di essere la settima potenza economica non tiene conto del numero di abitanti, sono due cose distinte.

Certo, ma è proprio in questa ottica che gli consiglierei di rimanere in italia o andare altrove.
La mia per esempio è la quarta/quinta regione più ricca d'EUROPA come reddito procapite, e ha un tasso di disoccupazione appena "fisiologico".

Inoltre non è il Lussemburgo (o, con le dovute proporzioni, Cork) dove la media del pollo è tenuta alta da sedi logistico-amministrativo-fiscali e loro indotto: i soldi vengono dal lavoro, e quindi sono generati da moltitudini di opportunità.


Poi, ci può stare benissimo che uno trovi l'occasione della vita (parlo solo in meri termini economici) in irlanda piuttosto che in italia, ma non è il posto migliore dove andarle a cercare.

Anzi, credo che l'importante sia avere un'idea più possibilmente chiara di ciò a cui si stà andando incontro, e secondo me tra tanti post che decantano mirabolanti sbarchi di lunario da parte di gente che in italia mendicava tozzi di pane raffermo, è giusto anche sentire l'altra campana.


That's it! [SM=x145506]


[Modificato da greasedman 11/07/2007 17.32]

Email Scheda Utente
Post: 527
Registrato il: 23/09/2005
Sesso: Femminile
OFFLINE
11/07/2007 17:35
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Oh, che dirti, beato te che hai trovato il pane e tutto il resto, io sono stata anche dalle tue parti, ma non so come mai questa grande occasione non l'ho trovata e dopo due mesi e mezzo me ne sono andata.
Ma dev'essere sempre per questioni di miopia.
Per il resto e' sempre bello sentire l'opinione di uno che sta benissimo dove e' stato tutta la sua vita...
Poi va beh, io non son manco in Irlanda, per cui...
__________________________________
In vendita a prezzo di realizzo antico paese recentemente frazionato. Necessarie solo poche opere di ristrutturazione politica.
Email Scheda Utente
Post: 341
Registrato il: 03/09/2005
Età: 48
Sesso: Maschile
OFFLINE
11/07/2007 18:19
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re:

Scritto da: greasedman 11/07/2007 17.31
Sempre per amore della verità, ribatto alle sprecisioni, senza entrare nel merito delle opinioni perchè a mio avviso la discussione ha un pò perso di costruttività:

[Modificato da greasedman 11/07/2007 17.32]




ed e' sempre per amore della verita' immagino che hai fatto quell'esempio di chiara obbiettivita' che e' l'elenco del tuo primo post?


Scritto da: greasedman 11/07/2007 17.31
Anzi, credo che l'importante sia avere un'idea più possibilmente chiara di ciò a cui si stà andando incontro, e secondo me tra tanti post che decantano mirabolanti sbarchi di lunario da parte di gente che in italia mendicava tozzi di pane raffermo, è giusto anche sentire l'altra campana.


That's it! [SM=x145506]


[Modificato da greasedman 11/07/2007 17.32]




Il problema e' che l'altra parte ha portato situazioni reali e personali mentre la tua analisi e' stata di un fantomatico trentenne che ha fatto un po' di customer care e poi se ne e' tornato a casina.

Se chi "mendicava tozzi di pane raffermo" (che brutta immagine) adesso si mangia la sua razione di pollo a te che te frega? te rode? [SM=g27823]

sara' stato piu' fortunato di quel fantomatico trentenne che se ne e' tornato tutto rancoroso in Italia.

saluti unti
Mirko
Email Scheda Utente
Post: 17
Registrato il: 11/07/2007
Città: ROMA
Età: 47
Sesso: Maschile
OFFLINE
11/07/2007 18:29
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

che cavolo

Ciao a tutti!!

per un irlandiano che reimpatria, uno che ne espatria (o almeno vorrebbe :) )

in realtà vorrei fare anche io l'esperienza Dublinese, sono nuovo del forum e subito ti becco il post triste e malinconico, sarà un segno che devo starmente nella mia bella ed incasinata Roma?

beh di coraggio ce ne vuole a partire, dato che io, da Ingenere Informatico, penso di essere stato uno degli ultimi a ricevere il privilegio nobiliare del lavoro a tempo indeterminato ( e udite udite, senza calci in culo! un record da "guinness" dei primati)!!!

eppure l'idea mi stuzzica.... 30 anni suonati e la voglia di cambiare c'è tutta... ma cambiare che? Mi parlate di Dublino come una "unfair" city..." di vicoli puzzolenti e strade scure... beh se proprio stanno così le cose.... Ovviamente non penso mica di trovare la città dei balocchi eh? anzi, però manco na Bagdad europea.

va bene aspetto vostre nuove, piuttosto sapete di qualche azienda seria che cerca ing informatici? :)

ciao!!
Email Scheda Utente
Post: 1.963
Registrato il: 02/02/2005
Città: NAPOLI
Età: 50
Sesso: Maschile
OFFLINE
11/07/2007 18:44
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: che cavolo

Scritto da: Mario Pio 11/07/2007 18.29

Ciao a tutti!!

per un irlandiano che reimpatria, uno che ne espatria (o almeno vorrebbe :) )

in realtà vorrei fare anche io l'esperienza Dublinese, sono nuovo del forum e subito ti becco il post triste e malinconico, sarà un segno che devo starmente nella mia bella ed incasinata Roma?

beh di coraggio ce ne vuole a partire, dato che io, da Ingenere Informatico, penso di essere stato uno degli ultimi a ricevere il privilegio nobiliare del lavoro a tempo indeterminato ( e udite udite, senza calci in culo! un record da "guinness" dei primati)!!!

eppure l'idea mi stuzzica.... 30 anni suonati e la voglia di cambiare c'è tutta... ma cambiare che? Mi parlate di Dublino come una "unfair" city..." di vicoli puzzolenti e strade scure... beh se proprio stanno così le cose.... Ovviamente non penso mica di trovare la città dei balocchi eh? anzi, però manco na Bagdad europea.

va bene aspetto vostre nuove, piuttosto sapete di qualche azienda seria che cerca ing informatici? :)

ciao!!



io qui ci sono arrivato mentre stavo per compiere 31 anni, lasciando un bell'indeterminato in una grande azienda italiana che andava pure benone.
Dublino e' meglio o peggio di Roma? ti consiglio di venire qui per una settimana, girare e poi trarre le tue conclusioni, perche' potrebbero essere diverse dalle mie.
se poi cerchi un'azienda seria che cerca ingegneri informatici, ti posso dire che ne sono almeno un migliaio ad occhio e croce (da Google a KPMG, dai uno sgurado a www.exp.ie) e che l'anno scorso ci sono stati 8000 (si, ottomila) vacancies in ambito IT rimaste scoperte per mancanza di candidati. Insomma l'offerta di posti lavoro qui e' molto ma molto superiore alla domanda (tanto per dare un altro esempio a greasedman).
Tu di cosa ti occupi?
Email Scheda Utente
Post: 480
Registrato il: 24/09/2004
Età: 56
Sesso: Femminile
OFFLINE
11/07/2007 18:47
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

ciao caro e benvenuto tra noi... [SM=g27811]
Beh, se leggi tutti i commenti ci sono anche delle impressioni positive, almeno dal punto di vista lavorativo e sociale..
Si ribadisce SEMPRE e COMUNQUE che l'irlanda non è appunto, il paese dei balocchi e nemmeno il paradiso, è chiaro che anche lì ci stanno i CONTRO..come dovunque.
Ad ogni modo, mi pare che, unitamente alla tua voglia di cambiamento ( e anche io vivo a roma e capisco quando dici"incasinata", apparte che io aggiungerei altre "caratteristiche" ma per ora mi astengo [SM=x145509] )insomma...tu a dublino o in irlanda in generale non ci sia mai stato.
Consiglio di andarci, magari una week, vedere di persona, capire, osservare, magari farti una pinta coi nostri ceh sono lassù, infine capire se quei posti sono nelle tue corde o meno.
Per il resto, i dati, che finora tanti hanno enunciato, parlano chiaro, i numeri sono numeri, le considerazioni personali di ognuno sono, appunto considerazioni personali.Punto.
Il motto che mi viene spontaneo è "respira la tua aria per conto tuo".
[SM=x145459]
In bocca al lupo per tutto.
( magari unisciti a qualche pinta romana, già che ci sei, no?)
saluti sandalosi [SM=g27837]
***************************

Ma se Laura fosse stata la moglie del Petrarca...lui...le avrebbe scritto sonetti per tutta la vita?

*************************
http://unanotablu.blogspot.com/
Email Scheda Utente
Post: 54
Registrato il: 05/07/2004
Sesso: Maschile
OFFLINE
11/07/2007 20:53
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

E' strano che in tutti questi discorsi nessuno abbia rimarcato delle cose fondamentali, e cioe' che si, il lavoro c'e' anche, ma in tutte (o quasi) le aziende, irlandesi e non, ma comunque su suolo irlandese e quindi uniformandosi alle leggi irlandesi, il pagamento dei contributi previdenziali e' ad assoluta discrezione dell'employer, cioe' non esistono leggi nazionali al riguardo, e infatti la maggior parte delle aziende, specie i call center, inizia a pagare i famigerati contributi allo scattare del secondo anno di contratto, ben sapendo che nessuno resiste cosi' a lungo la' dentro. O lo spero per loro.

Stesso discorso vale per le aziende di grafica, il mio compagno Irlandese, dopo anni e anni di esperienza come graphic designer lavora in un'azienda che semplicemente non gli paga i contributi, e gli viene bellamente richiesto di farsi la pensione integrativa....

E l'elenco potrebbe continuare a dismisura. Io sarei alquanto interessata nel sapere quanti tra gli Italiani che lavorano qua a Dublino hanno il privilegio-perche' questo e' da queste parti- di avere i contributi pagati dalal propria compagnia.

Tutto cio', restando convinta che in Italia la situazione sia ancora peggiore.
Ma di certo sapere di stare lavorando in un paese straniero senza alcuna certezza per il futuro, non mi sconfinfera affatto.

Alla fine, dopo quasi tre anni di vita quassu', mi ritrovo a dover pensare seriamente a farmi una pensione integrativa. Peccato solo mi abbiano chiesto cifre dai 400€ in su che non posso per ovvi motivi decurtare dal mio stipendio mensile.
Certo ci sono anche pensioni integrative da 20€ al mese qui, quelle che a 70 anni ti danno 250-300€ mensili, se ci si arriva.

Si, e' vero che il lavoro per ora in Irlanda non manca, quello che manca e' la dignita' dei lavoratori, i quali si vedono sottrarre anche il diritto basilare alla pensione.
Qualcuno mi rispondera' che neanche in Italia si avra' mai una pensione, sono pienamente d'accordo, ma a me viene da pensare che l'Irlanda stia solo sfruttando gli stranieri, usando i loro conti correnti per investire e risanare le proprie bancarotte, piu' che far loro un favore e dar loro una vita decente.
La verita' e' che gli Irlandesi si stanno arricchendo alle nostre spalle, a noi lasciano il miraggio del lavoro "finalmente stabile". In un call center.
Capirai che guadagno per noi.

[Modificato da Dark Icon 11/07/2007 20.54]

12/07/2007 00:44
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

La cosa che mi fa ridere è che l'italiano medio lavora per la pensione. È una mentalità che non riesce a scrollarsi di dosso neppure dopo che si trasferisce all'estero. Ed è il motivo fondamentale per cui non riesce a fare "carriera" al di fuori dei confini di casa sua.
Tornata da pochi giorni dall'Italia, ho assistito con ilarità a tutte quelle storie di scaloni, scalini e scalinate varie. la barzelletta della pensione a 56 anni. come se un cinquantenne non avesse altre aspettative dalla vita che ritirarsi a casa in ciabatte a guardarsi i programmi della mediaset.

Trovo questa mentalità scandalosa. C'è un termine in lingua inglese, si chiama "ageism". È come "racism" ma invece della razza, c'è l'età. La mentalità della pensione sicura mi fa venire i brividi perché discrimina a priori le qualità di un sessantenne. Che nel resto dell'Europa lavora, si mantiene attivo, in modo sereno ed utile.

È inutile stare a ribattere contro questa mentalità. Qualsiasi siano i discorsi di questo e vari altri topic, quasiasi siano le sfaccettature, uno solo è il comune denominatore: vogliamo la pensione ed il lavoro sicuro.
Magari aggiornarsi, fare gacvetta, costruirsi un curriculum, imparare un nuovo lavoro, no eh?
Avete idea di quanti "mature students" (studenti universitari di età adulta che hanno deciso di rifarsi una carriera o di prendersi una laurea mentre lavorano) ci siano in Irlanda? Una valanga. È un fenomeno dirompente. Di gente che non se ne sta seduta a litigare per avere cinque anni in più di pensione ma che già programma, con figli cresciuti e non più a carico di farsi un'ulteriore decennio di lavoro in più. Il decennio migliore, quello in cui non devi correre a destra e a manca per scarrozzare i figli dipendenti o devi farti venitre i patemi d'animo per genitori anziani e malati.

Sentire persone di vent'anni che aspirano ad una tera età in ciabatte o al bocciodromo mi fa venire i brividi. e mi fa capire ancora una volta molte cose sul paese che ho lasciato anni ed anni fa. Senza rimpianti.
E senza aver mai lavorato in un call center.
Email Scheda Utente
Post: 341
Registrato il: 03/09/2005
Età: 48
Sesso: Maschile
OFFLINE
12/07/2007 09:14
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: che cavolo

Scritto da: Mario Pio 11/07/2007 18.29

Ciao a tutti!!

per un irlandiano che reimpatria, uno che ne espatria (o almeno vorrebbe :) )

in realtà vorrei fare anche io l'esperienza Dublinese, sono nuovo del forum e subito ti becco il post triste e malinconico, sarà un segno che devo starmente nella mia bella ed incasinata Roma?

beh di coraggio ce ne vuole a partire, dato che io, da Ingenere Informatico, penso di essere stato uno degli ultimi a ricevere il privilegio nobiliare del lavoro a tempo indeterminato ( e udite udite, senza calci in culo! un record da "guinness" dei primati)!!!

eppure l'idea mi stuzzica.... 30 anni suonati e la voglia di cambiare c'è tutta... ma cambiare che? Mi parlate di Dublino come una "unfair" city..." di vicoli puzzolenti e strade scure... beh se proprio stanno così le cose.... Ovviamente non penso mica di trovare la città dei balocchi eh? anzi, però manco na Bagdad europea.

va bene aspetto vostre nuove, piuttosto sapete di qualche azienda seria che cerca ing informatici? :)

ciao!!



Ciao Mario Pio.
Ne Bagdad ne il paese dei balocchi ma, come in tutte le cose, mille sfumature di questo e quell'altro, che alla fine rendono la citta' interessante.

saluti da mille e una notte.
Mirko
Email Scheda Utente
Post: 341
Registrato il: 03/09/2005
Età: 48
Sesso: Maschile
OFFLINE
12/07/2007 09:30
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:

Scritto da: Dark Icon 11/07/2007 20.53
E' strano che in tutti questi discorsi nessuno abbia rimarcato delle cose fondamentali, e cioe' che si, il lavoro c'e' anche, ma in tutte (o quasi) le aziende, irlandesi e non, ma comunque su suolo irlandese e quindi uniformandosi alle leggi irlandesi, il pagamento dei contributi previdenziali e' ad assoluta discrezione dell'employer, cioe' non esistono leggi nazionali al riguardo, e infatti la maggior parte delle aziende, specie i call center, inizia a pagare i famigerati contributi allo scattare del secondo anno di contratto, ben sapendo che nessuno resiste cosi' a lungo la' dentro. O lo spero per loro.

Stesso discorso vale per le aziende di grafica, il mio compagno Irlandese, dopo anni e anni di esperienza come graphic designer lavora in un'azienda che semplicemente non gli paga i contributi, e gli viene bellamente richiesto di farsi la pensione integrativa....

E l'elenco potrebbe continuare a dismisura. Io sarei alquanto interessata nel sapere quanti tra gli Italiani che lavorano qua a Dublino hanno il privilegio-perche' questo e' da queste parti- di avere i contributi pagati dalal propria compagnia.

Tutto cio', restando convinta che in Italia la situazione sia ancora peggiore.
Ma di certo sapere di stare lavorando in un paese straniero senza alcuna certezza per il futuro, non mi sconfinfera affatto.

Alla fine, dopo quasi tre anni di vita quassu', mi ritrovo a dover pensare seriamente a farmi una pensione integrativa. Peccato solo mi abbiano chiesto cifre dai 400€ in su che non posso per ovvi motivi decurtare dal mio stipendio mensile.
Certo ci sono anche pensioni integrative da 20€ al mese qui, quelle che a 70 anni ti danno 250-300€ mensili, se ci si arriva.

Si, e' vero che il lavoro per ora in Irlanda non manca, quello che manca e' la dignita' dei lavoratori, i quali si vedono sottrarre anche il diritto basilare alla pensione.
Qualcuno mi rispondera' che neanche in Italia si avra' mai una pensione, sono pienamente d'accordo, ma a me viene da pensare che l'Irlanda stia solo sfruttando gli stranieri, usando i loro conti correnti per investire e risanare le proprie bancarotte, piu' che far loro un favore e dar loro una vita decente.
La verita' e' che gli Irlandesi si stanno arricchendo alle nostre spalle, a noi lasciano il miraggio del lavoro "finalmente stabile". In un call center.
Capirai che guadagno per noi.

[Modificato da Dark Icon 11/07/2007 20.54]




Non e' strano. e' normale.
E' normale che andando in un paese in cui il welfare non e' cosi' "imponente" come quello italiano (con tutti i suoi pro ma anche con tutti i suoi contro, non dimentichiamoci in che stato e') sai, o dovresti sapere, che la pensione e l'assicurazione sanitaria non sono un diritto ma una opportunita' per il lavoratore.

Mi incazzerei se la stessa cosa valesse solo per gli stranieri, ma visto che vale per tutti, e non e' un sistema solo irlandese ma le cose ad esempio girano cosi' anche in Inghilterra non vedo dove sta lo scandalo.

Pretendere la pensione e la malattia "come in Italia" e' come pretendere la pizza al taglio e la taverna con il vino buono e a poco prezzo "come in Italia".
Siamo all'estero. Adeguiamoci.

Personalmente preferisco avere quei soldi in tasca ogni mese e decidere da me cosa farne, piuttosto che buttarli nella fornace dell'INPS con la quasi certezza che per quando sara' il mio turno di riprenderli saranno spariti gia' da un pezzo.

Detto questo quoto Martina con un unico appunto: Io adoro stare in ciabatte... non offendere noi ciabattari... anchee noi abbiamo un Quore. [SM=x145480]

saluti inciabattati.
Mirko
Email Scheda Utente
Post: 59
Registrato il: 07/10/2005
Età: 45
Sesso: Maschile
OFFLINE
12/07/2007 10:13
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

In parte Corcaigh ha ragione.
Qui in Italia si sta discutendo da mesi su scaloni e scalini senza arrivare a una conclusione.
Detto questo mi sembra che non tutti vogliano andare in pensione per guardare in ciabatte i programmi mediaset.
C'è una quantità enorme di gente che lavora in catena di montaggio, in fonderia ecc ecc per necessità e non perchè ama alla follia quello che fa. Magari queste persone dopo 30 o 40 anni venduti e bruciati avranno voglia di spendere il tempo che rimane per SE', per i nipotini, per l'orto, per studiare Wittgenstein all'università della terza età, che ne so.
Non mi sembra una cosa scandalosa il diritto alla pensione.

Saluti contributivi
12/07/2007 10:33
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Peregrino, d'accordo se lavori in fonderia. ma, appunto, puoi cambiare lavoro. conosco cinquantenni che si sono presi una laurea dopo aver fatto il tassista o altri lavori pesanti tutta la vita. L'ex tassista adesso, dopo essersi laureato in sociologia, insegna in una scuola serale, lacvoro che gli sta anche consentendo di prendersi un master. Altri, come lui, hanno cambiato completamente lavoro. Stare a casa con i "nipotini" potrebbe rivelarsi anche più stressante del lavorare in fonderia.

ciò che volevo sottolineare, in pratica, è che la vita comincia a 60 anni. la terza età non è la fine di tutto e l'esperienza di un sessantenne è una miniera d'oro che deve essere utilizzata da una società, e non solo dalle nuore stressate che hanno bisogno di un babysitter aggratis.

Con le pantofole o senza, Mirko [SM=g27828] [SM=g27835]
Email Scheda Utente
Post: 1.275
Registrato il: 11/01/2006
Sesso: Femminile
OFFLINE
12/07/2007 11:01
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:

Scritto da: Dark Icon 11/07/2007 20.53
Si, e' vero che il lavoro per ora in Irlanda non manca, quello che manca e' la dignita' dei lavoratori, i quali si vedono sottrarre anche il diritto basilare alla pensione.
Qualcuno mi rispondera' che neanche in Italia si avra' mai una pensione, sono pienamente d'accordo, ma a me viene da pensare che l'Irlanda stia solo sfruttando gli stranieri, usando i loro conti correnti per investire e risanare le proprie bancarotte, piu' che far loro un favore e dar loro una vita decente.
La verita' e' che gli Irlandesi si stanno arricchendo alle nostre spalle, a noi lasciano il miraggio del lavoro "finalmente stabile". In un call center.
Capirai che guadagno per noi.

[Modificato da Dark Icon 11/07/2007 20.54]




Guarda "mio cugggino", che e' venuto qui a lavorare solo per qualche mese a 38 anni suonati, ha ben descritto la situazione.
In Italia ci sono i sindacati per cercare di far rispettare i diritti del lavoratore. In Irlanda non ci sono perche' non servono. Le aziende non possono permettersi tutti gli abusi che perpetrano in Italia semplicemente perche' i dipendenti hanno la possibilta' di andarsene senza pensarci un attimo e trovare di meglio.
Quindi per quanto riguarda la pensione, nel momento in cui decidi di venire in Irlanda questa e' una delle cose che dovresti mettere sulla bilancia delle scelte prima e non dopo (cioe' quando sei gia' qui).
Secondariamente nessuno ti impedisce di cambiare lavoro fino a che non trovi "il lusso" di chi contribuiscealla tua pensione, perche' comunque una percentuale dei versamenti dovrai farla da te in ogni caso.

Poi c'e l'opzione corcaigh, che per me non fa, ma potrebbe essere un valida alternativa negli anni.

[Modificato da ollivander 12/07/2007 11.03]

..................................................
Thoughts, like fleas, jump from man to man, but they don't bite everybody.
Stanislaw J. Lec
Email Scheda Utente
Post: 59
Registrato il: 07/10/2005
Età: 45
Sesso: Maschile
OFFLINE
12/07/2007 11:08
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Daccordissimo sul fatto che i sessantenni sono miniere d'oro e che a volte la pensione ha effetti devastanti (ne ho avuto esperienza).Se non si tiene la testa vispa e diversi interessi è un vero guaio.
Adesso invece di pensare alla pensione è meglio che mi trovo un lavoro

Saluti senza pantofole, tengo su sempre i carrarmati invernali anche sotto la canicola [SM=g27823]
Email Scheda Utente
Post: 1.942
Registrato il: 28/10/2005
Età: 55
Sesso: Maschile
OFFLINE
12/07/2007 11:29
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re:

Scritto da: mirko e i furetti 12/07/2007 9.30

ma le cose ad esempio girano cosi' anche in Inghilterra non vedo dove sta lo scandalo.



Mi consenta: negli UK la sanita' e' pubblica come in Italia...
Cerea.
--
Giovanni
Email Scheda Utente
Post: 1.942
Registrato il: 28/10/2005
Età: 55
Sesso: Maschile
OFFLINE
12/07/2007 11:31
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re:

Scritto da: ollivander 12/07/2007 11.01
Le aziende non possono permettersi tutti gli abusi che perpetrano in Italia



roflastc [SM=x145498] [SM=x145498] [SM=x145498] [SM=x145498] [SM=x145498]
Cerea.
--
Giovanni
Email Scheda Utente
Post: 1.963
Registrato il: 02/02/2005
Città: NAPOLI
Età: 50
Sesso: Maschile
OFFLINE
12/07/2007 11:36
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:

Scritto da: Dark Icon 11/07/2007 20.53
E' strano che in tutti questi discorsi nessuno abbia rimarcato delle cose fondamentali, e cioe' che si, il lavoro c'e' anche, ma in tutte (o quasi) le aziende, irlandesi e non, ma comunque su suolo irlandese e quindi uniformandosi alle leggi irlandesi, il pagamento dei contributi previdenziali e' ad assoluta discrezione dell'employer, cioe' non esistono leggi nazionali al riguardo, e infatti la maggior parte delle aziende, specie i call center, inizia a pagare i famigerati contributi allo scattare del secondo anno di contratto, ben sapendo che nessuno resiste cosi' a lungo la' dentro. O lo spero per loro.

---

Si, e' vero che il lavoro per ora in Irlanda non manca, quello che manca e' la dignita' dei lavoratori, i quali si vedono sottrarre anche il diritto basilare alla pensione.
Qualcuno mi rispondera' che neanche in Italia si avra' mai una pensione, sono pienamente d'accordo, ma a me viene da pensare che l'Irlanda stia solo sfruttando gli stranieri, usando i loro conti correnti per investire e risanare le proprie bancarotte, piu' che far loro un favore e dar loro una vita decente.
La verita' e' che gli Irlandesi si stanno arricchendo alle nostre spalle, a noi lasciano il miraggio del lavoro "finalmente stabile". In un call center.
Capirai che guadagno per noi.

[Modificato da Dark Icon 11/07/2007 20.54]




Scusami ma la tua analisi e' un po' superficiale e sottindende una mancata consocenza dei sistemi contributivi e retributivi internazionali.
E' vero che in Irlanda i contributi sono pressocche' inesistenti per cui quando vai in pensione prendi qualcosa come 100 euro al mese se non ne hai una integrativa, ma bisogna dirla tutta.
Innanzitutto, TUTTE le aziende irlandesi offrono un pension scheme che viene deciso in accordo con il lavoratore. Se da una parte e' vero che non viene dato dal primo giorno, ma solo a partire da una certa data (tipo alla fine del probation period), dall'altra c'e' da dire che e'non e'assolutamente tutto a carico del lavoratore. L'accordo che ho io mi permette di mettere da parte fino al 10% del mio stipendio e l'azienda fa il pari con la percentuale che io decido, quindi in teoria io potrei avere come contributi fino al 20% mensile (esentasse) che alla fine fanno un bel gruzzoletto.
Avresti dovuto anche dire che questo sistema non e' unico dell'Irlanda, ma e' applicato anche in paesi come UK, USA ed e' in via di applicazione anche in Italia, dove i lavoratori devono decidere se lasciare il proprio TFR alle aziende o investirlo in fondi di pensione integrativa, per cui tutta questa differenza non la vedo e quando leggo "La verita' e' che gli Irlandesi si stanno arricchendo alle nostre spalle, a noi lasciano il miraggio del lavoro "finalmente stabile". In un call center." resto sonceramente sbigottito.
Vorrei anche farti notare che per quanto sbagliato o giusto possa essere, il sistema irlandese e' bilanciato, mentre il nostro aggrava il debito pubblico in maniera spaventosa e non assicura che ti ritroverai una pensione tra 30 anni, a meno che non ci siano sotanziali modifiche che inevitabilmente porteranno il sistema contributivo italiano piu' vicino a quello di stampo anglosassone. Ed a questo punto, meglio stare in Irlanda e guadagnare di piu' con pensione integrativa che trovarmi allo stesso punto tra 10 anni in Italia e con il culo per terra.
Chiedo scusa per lo sproloquio tecnico, ma bisognava mettere un po' di puntini sulle i.
Email Scheda Utente
Post: 341
Registrato il: 03/09/2005
Età: 48
Sesso: Maschile
OFFLINE
12/07/2007 12:44
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re:

Scritto da: gdbjoe 12/07/2007 11.29


Mi consenta: negli UK la sanita' e' pubblica come in Italia...



hai ragione, nella foga ho messo il sistema sanitario insieme a quello pensionistico
Email Scheda Utente
Post: 1.275
Registrato il: 11/01/2006
Sesso: Femminile
OFFLINE
12/07/2007 12:48
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re:

Scritto da: gdbjoe 12/07/2007 11.31
roflastc [SM=x145498] [SM=x145498] [SM=x145498] [SM=x145498] [SM=x145498]



va bhe', io posso parlare solo per l'esperienza che ho io e per quello che vedo tra amici e conoscenti vari.
gli abusi ci saranno anche qui ma non li ho ancora trovati delle stesse dimensioni che in italia [SM=g27828]
..................................................
Thoughts, like fleas, jump from man to man, but they don't bite everybody.
Stanislaw J. Lec
Email Scheda Utente
Post: 341
Registrato il: 03/09/2005
Età: 48
Sesso: Maschile
OFFLINE
12/07/2007 12:55
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re: Re:

Scritto da: ollivander 12/07/2007 12.48


va bhe', io posso parlare solo per l'esperienza che ho io e per quello che vedo tra amici e conoscenti vari.
gli abusi ci saranno anche qui ma non li ho ancora trovati delle stesse dimensioni che in italia [SM=g27828]



infatti. Foss'anche per il semplice motivo che qui qualcos'altro trovi e non sei tanto ricattabile.

L'unico caso di cui sono a conoscenza di "padrone" che tratta i suoi dipendenti all'italiana e' proprio un italiano... guarda un po'... e infatti da quelle parti e' una diaspora continua.

saluti tricolori
Mirko
Email Scheda Utente
Post: 1.942
Registrato il: 28/10/2005
Età: 55
Sesso: Maschile
OFFLINE
12/07/2007 13:07
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re: Re:

Scritto da: ollivander 12/07/2007 12.48
va bhe', io posso parlare solo per l'esperienza che ho io e per quello che vedo tra amici e conoscenti vari.



Infatti non ci conosciamo ancora live, senno' avresti argomentazioni un po' diverse... [SM=g27822]
Cerea.
--
Giovanni
Email Scheda Utente
Post: 1.963
Registrato il: 02/02/2005
Città: NAPOLI
Età: 50
Sesso: Maschile
OFFLINE
12/07/2007 13:18
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re: Re: Re:
comunque siamo davvero off topic da un bel po'.
siamo partiti con il lamento italiano sull'irlanda e siamo finiti a parlarne bene... [SM=x145485]

Riassumiamo:

Irlanda: fredda e un po' noiosa, ma piena di opportunita' lavorative e di crescita personale.

Italia: calda e accogliente, peccato che la felicita' che offre e' davvero effimera.

noi: troppo irish per essere italiani e troppo italians per essere irlandesi

[Modificato da Antongiu 12/07/2007 13.23]

Email Scheda Utente
Post: 1.942
Registrato il: 28/10/2005
Età: 55
Sesso: Maschile
OFFLINE
12/07/2007 19:26
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Antongiu 12/07/2007 13.18
noi: troppo irish per essere italiani e troppo italians per essere irlandesi



Amen!
Cerea.
--
Giovanni
Email Scheda Utente
OFFLINE
12/07/2007 19:56
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

La mia esperienza e' questa:
Sono partito dall'Italia anni fa lasciandomi alle spalle un lavoro a prova di bomba in una grande azienda italiana, tempo indeterminato, tre milioni (di lire) al mese.
Motivazione? Non volevo passare il resto della mia vita e della mia carriera a Settimo Torinese, cercavo nuove opportunita' ed esperienze professionali. Inoltre, con l'euro, i tre milioni sono diventati rapidamente l'equivalente di un milione e mezzo.
Premetto che non sono laureato ma in Italia facevo il sistemista ed amministratore di rete, programmatore a tempo perso (mai bravo quanto Mirko che, nonostante i discorsi al púb, non si e' ancora convertito al Java), specializzato in Linux, quindi non ero al call centre a rispondere al telefono.
Ho fatto le selezioni dall'Italia (a quei tempi ancora le facevano) e sono stato preso a fare supporto tecnico per le aziende, in italiano ed in inglese, un passo indietro se vuoi, ma con in piu' l'enorme beneficio di poter imparare questo dannato inglese che nella testa di alcuni italiani proprio non riesce a entrare (o almeno per me era cosi')..
Ero si' in un call centre, ma con lo stesso stipendio che avevo in Italia, ho avuto il primo aumento dopo qualche mese, ogni anno c'erano le review quindi si spuntava qualche punto percentuale in piu', contributi pagati, sanita', tutto in regola.
Nel giro di pochi anni ho fatto molta esperienza e visto le cose in una maniera diversa. Ho fatto il supporto tecnico per il mercato del medio oriente, ho fatto i turni weekend, ho fatto il supervisor, ed ogni volta lo stipendio cresceva, senza nemmeno cambiare azienda.
Poi ad un certo punto mi sono rotto le balle ed ho messo un CV su Monster. Non le ho dovuto nemmeno chiamare, le agenzie, mi hanno chiamato loro e continuano a chiamarmi al ritmo di un paio di telefonate al giorno. Ora lavoro a Cork e sono Principal Engineer in una delle migliori aziende informatiche al mondo, con tutti i benefit, bonus, stock option, portatile, training del caso. Col diploma da perito industriale. Per tenere aperte le possibilita' ho applicato anche a posizioni in Italia (oltre a mettere il cv). Il risultato? Non mi hanno neanche risposto per dirmi che non mi volevano. Troppo sforzo, troppo.
Quindi, quando si parla di Irlanda vs. Italia, mettiamo da parte per un secondo la pizza e il mandolino, perche' da un punto di vista strettamente professionale l'Italia non riconosce la gente che vale. Per me il lavoro e' importante, ho sempre cercato di fare un lavoro che amo, e qui me ne viene data la possibilita'. In Italia neanche rispondono se ti permetti di applicare per una posizione.

AOC
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 7 8 9 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:39. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com