Scritto da: LorenZinos 26/05/2005 19.33
In ogni caso continuo a vedere troppi distiguo, troppe giustificazioni, troppe minimizzazioni. Le stesse persone che dicono "hanno fatto bene ad espellerli" scommetto che se fosse successo negli USA la troverebbero una cosa ben oltre i limiti dell'oltraggioso. Ci si appiglia a cavilli burocratici per giustificare la mancanza SOSTANZIALE di libertà. Pure gli eufemismi (ora non ricordo chi l'ha scritto) per definire una dittatura sanguinaria e liberticida (che di dittature liberali non ne ho mai conosciute...), siccome è Cuba si dice "un paese con problemi politici". Io apprezzo l'onestà intellettuale (non è questione di avere le mie stesse idee, è questione di non avere due pesi e due misure solo perché vittime di un'ideologia) negli interlocutori, ma qui, senza offesa, ne vedo poca.
Hai ragione, probabilmente se fosse successo negli USA ci sarebbe stato molto più "casino", proprio perchè si parte dal concetto che (tralasciando la politica del governo Bush) gli USA sono un paese dove la libertà di stampa esiste, molto più che da noi, ad esempio.
Quello che si contesta all'Italia è il fatto che Berlusconi controlli direttamente 3 televisioni e indirettamente altre 3, perchè parliamoci chiaro, la maggioranza degli italiani guarda la tv, non legge i giornali.
Cuba è e resta un paese dove vige una dittatura. Questo nessuno lo puà discutere.
Però vivrò sempre col dubbio, se permetti, di cosa avrebbe potuto essere senza 30 anni di embargo ingiustificato. Perchè se una volta c'erano i missili dell'URSS, e potevo capire la paura degli americani, adesso proprio non capisco che paura gli fa quell'isoletta.
Sai cos'è secondo me? E' un paese nella diretta area di influenza americana che non è sotto il loro controllo. E questo gli brucia parecchio.