Nota stampa dell'Ambasciata di Cuba in Italia sulla vicenda dei
giornalisti
di Ambasciata della Repubblica di Cuba in Italia
su redazione del 23/05/2005
NOTA STAMPA DELL'AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA DI CUBA IN ITALIA
In base alle norme internazionali ed agli accordi bilaterali,
nessun cittadino può entrare nel territorio di un altro Stato senza aver
previamente ottenuto un visto, qualunque sia il motivo del viaggio: per
turismo, per lavoro, per studio o anche per ragioni di salute.
Naturalmente, la Repubblica di Cuba ha un proprio regolamento
migratorio assistito dagli strumenti giuridici che il paese si é dato.
Recentemente, gli organi di stampa italiani Corriere della Sera
e La Repubblica, entrambi al corrente dei regolamenti esistenti nel
nostro paese concernenti lo svolgimento dell'attività giornalistica da
parte di professionisti stranieri, hanno mandato a Cuba dei loro inviati
provvisti soltanto di tessera turistica con la deliberata intenzione di
violare i suddetti regolamenti, come é stato ampiamente dimostrato dal
modo di agire di tali inviati nel territorio nazionale cubano dove, fin
dal primo momento, essi hanno svolto attività giornalistica. Nessuno
dei due inviati rimpatriati aveva chiesto il corrispondente visto per
l'ingresso nella Repubblica di Cuba.
Di conseguenza, le autorità cubane competenti hanno proceduto
ad agire in base alle leggi vigenti che regolano l'esercizio
dell'attività della stampa estera a Cuba.
Entrambi gli organi di stampa, nel violare le leggi di un altro
Stato e in aperta provocazione verso le nostre autorità, hanno con ciò
dato dimostrazione di un atteggiamento irresponsabile. Per quanto
riguarda il Corriere della Sera, il caso é ancora più grave dato che tale
quotidiano aveva ricevuto un chiaro segnale secondo cui le autorità
cubane non avrebbero permesso l'ingresso nel paese di un inviato che non
avesse presentato neanche la richiesta di accredito, come occorso in una
precedente occasione, quando un altro giornalista dello stesso organo di
stampa era stato reimbarcato.
Il trattamento informativo dato a tali fatti ha scatenato una
nuova campagna contro Cuba, facendo intendere all'opinione pubblica che
era stato impedito a due giornalisti l'esercizio della loro
professione, mentre si é taciuto sui veri motivi che hanno provocato il loro
rimpatrio, e cioè la violazione delle leggi del nostro paese. E' inoltre
passato sotto silenzio il comportamento disonesto, manipolatore e poco
obiettivo che, come in tante altre occasioni, viene applicato contro Cuba
dai mezzi di informazione.
A differenza di quanto sopra segnalato, organi di stampa
italiani (tra cui un importante canale televisivo) che, nel rispetto dei
regolamenti vigenti, hanno fatto richiesta di inviare un loro gruppo per
svolgere attività giornalistica in questo periodo, hanno ottenuto
l'autorizzazione ed il relativo visto. Ciò pone in evidenza chiaramente la
nostra disponibilità ad accogliere e a lasciar lavorare ogni
professionista che agisca seriamente rispettando le istituzioni e le leggi cubane.
Roma, 23 maggio 2005
_________________________
achab
http://ilcapitanoachab.blogspot.com
.........chi rincorre i propri sogni può essere deriso, ma più triste è chi ha rinunciato a sognare ...........