Sad-land: ma la tigre italiana e' mai nata?

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ollivander
00venerdì 15 maggio 2009 13:22
silvioperilnobel.sitonline.it/

ma questi de che se fanno???... [SM=g27820]
Antongiu
00venerdì 15 maggio 2009 14:44
Re:
E mettiamoci pure questa, senno' Sergio321 davvero credera' che le cose vanno male solo in Irlanda

Pil a -5.9%, mai cosi' male negli ultimi 30 anni
gdbjoe
00venerdì 15 maggio 2009 23:07

Appero'!!

Paramilitari pronti alle ronde
www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/4331

Antongiu
00domenica 17 maggio 2009 23:24
salari, l'Italia agli ultimi posti
Ocse: salari, l'Italia agli ultimi posti
Siamo 23esimi su 30, con uno stipendio netto di 21.374 dollari l'anno. Ci battono anche a Grecia e Spagna



Italia: salari da fame

[SM=x145516]
ekil74
00lunedì 18 maggio 2009 01:14
Perchè te la prendi, antongiu? Mica volevi tornare in Italia?
ekil74
00lunedì 18 maggio 2009 01:26
Btw

tabella

L'Irlanda è (ancora) al 7 posto. Chissà se hanno tenuto conto dell'ultimo budget.
Antongiu
00lunedì 18 maggio 2009 09:56
Re:
ekil74, 18/05/2009 1.14:

Perchè te la prendi, antongiu? Mica volevi tornare in Italia?



me la prendo con quelli che sono convinti che da noi tutto va bene e che siamo un paese virtuoso che ha appena scansato l'onda di...
mrcneri
00lunedì 22 giugno 2009 11:58
la scorsa notte non sono riuscito a prendere sonno , l'Italia che perde 1 a 0 contro l'Egitto, 3 a 0 contro il Brasile, a tutto ciò si aggiungeva lo psico-pedo-nano e i segreti di villa Certosa. tutto
questo mix di merda non mi faceva dormire .
Speriamo che Lippi e il nano se ne vadano fuori dalle palle al più presto altrimenti mi aspettano altre notti insonni .
Antongiu
00lunedì 22 giugno 2009 12:18
Re:
mrcneri, 22/06/2009 11.58:

la scorsa notte non sono riuscito a prendere sonno , l'Italia che perde 1 a 0 contro l'Egitto, 3 a 0 contro il Brasile, a tutto ciò si aggiungeva lo psico-pedo-nano e i segreti di villa Certosa. tutto
questo mix di merda non mi faceva dormire .
Speriamo che Lippi e il nano se ne vadano fuori dalle palle al più presto altrimenti mi aspettano altre notti insonni .




in fondo la Nazionale e' un po' lo specchio del Paese. Crediamo di essere forti quando anche l'Egitto e' meglio di noi, i soliti vecchi mantengono il posto e lo spazio ai giovani e' praticamente uguale a 0.
gdbjoe
00lunedì 22 giugno 2009 15:12
I casi personali di Silvio e un paese che va a rotoli

Mentre impazza la storia di Berlusconi e le ragazze-escort, i primi dati 2009 dell’Istat sull’export e sull’occupazione e le stime di importanti associazioni come Confindustria e Confcommercio sul futuro disegnano uno scenario preoccupante. Quasi ignorato dai media

www.giornalettismo.com/archives/29635/i-casi-personali-di-silvio-e-un-paese-che-va-a...

l’Italia sta andando a puttane. Il fatto che ogni tanto potrebbe esserci andato anche il suo primo ministro, non dovrebbe essere poi così stupefacente. Il fatto che non freghi a nessuno, francamente sì.

Kimboz
00lunedì 22 giugno 2009 23:01
oibò
gdbjoe, 22/06/2009 15.12:


l’Italia sta andando a puttane.



Non so l'Italia ma il suo PdC di sicuro sì! :p

Cmq vi raccomando questa lettura. E' così surreale che potrebbe persino essere vero.
http://www.lavocedellevoci.it/inchieste1.php?id=211
gdbjoe
00lunedì 22 giugno 2009 23:52
Re: oibò
Kimboz, 6/22/2009 11:01 PM:

E' così surreale



Rilancio coi servizi USraeliani [SM=g27820] [SM=g27827] [SM=g27827]
blogghete.blog.dada.net/post/1207097288/COLUI%20CHE%20GLI%20DEI%20VOGLIONO%20DIS...

=Donegal=
00mercoledì 24 giugno 2009 14:47
=Donegal=
00mercoledì 24 giugno 2009 15:22
Ma come, non c'era qualcuno che da quando è "sceso in campo" promette tagli di tasse?

www.repubblica.it/2009/03/sezioni/economia/fisco/tasse-sul-lavoro/tasse-sul-lav...
Antongiu
00venerdì 26 giugno 2009 19:59
va tutto bene, ghe pens mi'!
Secondo il Cavaliere queste organizzazioni internazionali «un giorno si» e uno no escono e dicono che il deficit è al 5%, meno consumi del 5%, crisi di qui, crisi di lá, la crisi ci sará perfino al 2010, la crisi si chiuderà nel 2011... un disastro. Dovremmo - avverte - veramente chiudere la bocca a tutti questi signori che parlano, magari perché di cose che i loro uffici studi gli dicono possono verificarsi, ma che così facendo, distruggono la fiducia dei cittadini dell'Europa e del mondo»

[SM=g27811]

Come si dice da queste parti, vive nel denial.
Ne riparliamo tra 6 mesi, va'...




mrcneri
00venerdì 26 giugno 2009 21:06
il puttaniere vorrebbe fare come fa il suo amico Putin in Russia.
Rai 1 ha gia' deciso che non parlera' dell'inchiesta di Bari e chissa' che tra un po' ubbidira' agli ordini e smettera' di parlare anche della crisi .
ollivander
00sabato 27 giugno 2009 09:17
solo a me sembra che tutti stiano già obbedendo agli ordini?
mrcneri
00mercoledì 1 luglio 2009 12:14
Antongiu
00martedì 7 luglio 2009 12:52
Il G8 comincia domani...
...e sul Corriere non c'e' una riga. Vado su La Repubblica e leggo:

1) "gli Stati Uniti hanno assunto il controllo", con un giro di conferenze telefoniche effettuate dai loro "sherpa", come si chiamano in gergo gli alti funzionari che pianificano i temi e le iniziative del G8, per "iniettare all'ultimo momento qualche significato" nell'incontro dell'Aquila. "Che sia un altro paese a organizzare le telefonate degli sherpa è un fatto senza precedenti", dice al Guardian un alto esponente della delegazione di un paese del G8. "Gli italiani sono stati semplicemente terribili. Non c'è stata organizzazione e non c'è stata pianificazione".

2) Dice allo stesso giornale un altro diplomatico europeo coinvolto nei preparativi del vertice: "Il G8 è un club e per far parte di un club ci sono le quote d'iscrizione. L'Italia non ha pagato la propria". Le proteste dietro le quinte del summit sono arrivate al punto, prosegue l'articolo del Guardian, da far circolare suggerimenti di espellere l'Italia dal G8 o da un gruppo che ne diventi il successore. Una possibilità che circola nelle capitali europee, secondo il giornale, è che la Spagna, che ha un reddito pro capite più alto e versa in aiuti al Terzo Mondo una percentuale più alta del pil, "prenda il posto dell'Italia".

Insoma, sembra che tutti siano molto prevenuti nei nostri confronti e che le aspettative siano davvero terribili.
Sinceramente non condivido queste parole, mi sembrano le solite espressioni di superbia che hanno gli Inglesi nei nostri confronti, spero solo di non ammettere tra qualche giorno che hanno avuto ragione.
C'e' da dire che il nostro Premier non contribuisce per niente a sfatare tutti i luoghi comuni sulla nostra (in)affidabilita' e (in)capacita' organizzativa.
Spero tanto che non ci caccino dal G8 nel prossimo futuro, sarebbe definitivamente il colmo.


gdbjoe
00martedì 7 luglio 2009 14:35

L'originale:

Calls grow within G8 to expel Italy as summit plans descend into chaos
www.guardian.co.uk/world/2009/jul/06/g8-considers-expelli...

gdbjoe
00martedì 7 luglio 2009 14:49

[SM=x145498] [SM=x145498] [SM=x145498] [SM=x145498]
Scusate, non ho resistito!

Stampa e pm, Berlusconi:
«Se continuano, ce ne sarà per tutti»
Il premier: contro di me intelligence straniere e Procure

www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=64833

Antongiu
00martedì 7 luglio 2009 14:52
Re:
gdbjoe, 07/07/2009 14.49:


[SM=x145498] [SM=x145498] [SM=x145498] [SM=x145498]
Scusate, non ho resistito!

Stampa e pm, Berlusconi:
«Se continuano, ce ne sarà per tutti»
Il premier: contro di me intelligence straniere e Procure

www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=64833





mi ricorda quella vecchia battuta: I'm Not Paranoid, It's Just That Everyone's Out To Get Me

"non sono io il paranoico, e' il mondo che ce l'ha con me!" [SM=g27828]
ollivander
00martedì 7 luglio 2009 16:59
vi giro questa mail arrivata in ufficio ed avallata nei contenuti dai miei colleghi sfollati de L'Aquila e di Avezzano che hanno preferito mettersi in ferie piuttosto che dover affrontare i controlli che ci saranno questa settimana.

Questa lettera è stata scritta da Andrea Gattinoni, un attore che si trovava a L´Aquila per presentare un film. Le parole sono dirette a sua moglie ma rappresentano un´efficace testimonianza per tutti quelli che a L´Aquila non ci sono ancora stati.


HO VISTO L´AQUILA

Lettera a mia moglie scritta ieri notte.

Ho visto l´Aquila. Un silenzio spettrale, una pace irreale, le case distrutte, il gelo fra le rovine. Cani randagi abbandonati al loro destino. Un militare a fare da guardia ciascuno agli accessi alla zona rossa, quella off limits. Camionette, ruspe, case sventrate.
Tendopoli. Ho mangiato nell´unico posto aperto, dove vanno tutti, la gente, dai militari alla protezione civile.
Bellissimo. Ho mangiato gli arrosticini e la mozzarella e i pomodori e gli affettati.
Siamo andati mentre in una tenda duecento persone stavano guardando "Si Può Fare".
Eravamo io, Pietro, Michele, Natasha, Cecilia, AnnaMaria, Franco e la sua donna.
Poi siamo tornati quando il film stava per finire.
La gente piangeva.
Avevo il microfono e mi hanno chiesto come si fa a non impazzire,
cosa ho imparato da Robby e dalla follia di Robby, se non avevo paura di diventare pazzo quando recitavo.
Ho parlato con i ragazzi, tutti trentenni da fitta al cuore. Chi ha perso la fidanzata, chi i genitori, chi il vicino di casa.
Francesca stanno malissimo. Sono riusciti ad ottenere solo ieri che quelli della protezione civile non potessero piombargli nelle tende all´ improvviso, anche nel cuore
della notte, per CONTROLLARE.
Gli anziani stanno impazzendo.
Hanno vietato internet nelle tendopoli perché dicono che non gli serve.
Gli hanno vietato persino di distribuire volantini nei campi, con la scusa che nel testo di quello che avevano scritto c´era la parola `cazzeggio´.
A venti chilometri dall´Aquila il tom tom è oscurato.
La città è completamente militarizzata. Sono schiacciati da tutto, nelle tendopoli ogni giorno dilagano episodi di follia e di violenza inauditi,
ieri hanno accoltellato uno.
Nel frattempo tutte le zone e i boschi sopra la città sono sempre più gremiti di militari,che controllano ogni albero e ogni roccia in previsione del G8.
Ti rendi conto di cosa succederà a questa gente quando quei pezzi di ***** arriveranno coi loro elicotteri e le loro auto blindate? Lì???? Per entrare in ciascuna delle tendopoli bisogna subire una serie di perquisizioni umilianti, un terzo grado sconcertante, manco fossero delinquenti, anche solo per poter salutare un amico o un parente. Non hanno niente, gli serve tutto. (Hanno) rifiutato ogni aiuto internazionale e loro hanno bisogno anche solo di tute, di scarpe da ginnastica. Per far fare la messa a Ratzinger, il governo ha speso duecentomila euro per trasportare una chiesa di legno da Cinecittà a L´Aquila.
Poi c´è il tempo che non passa mai, gli anziani che impazziscono.
Le tendopoli sono imbottite di droga. I militari hanno fatto entrare qualunque cosa, eroina, ecstasy, cannabis, tutto. E´ come se avessero voluto isolarli da tutto e da tutti, e preferiscano lasciarli a stordirsi di qualunque cosa, l´importante è che all´esterno non trapeli nulla.
Berlusconi si è presentato, GIURO, con il banchetto della Presidenza del Consiglio. Il ragazzo che me l´ha raccontato mi ha detto che sembrava un venditore di pentole.
Qua i media dicono che lì va tutto benissimo.
Quel ragazzo che mi ha raccontato le cose che ti ho detto, insieme ad altri ragazzi adulti, a qualche anziano, mi ha detto che "quello che il Governo sta facendo sulla loro pelle è un gigantesco banco di prova per vedere come si fa a tenere prigioniera l´intera popolazione di una città, senza che al di fuori possa trapelare niente". Mi ha anche spiegato che la lotta più grande per tutti lì è proprio non impazzire. In tutto questo ci sono i lutti, le case che non ci sono più, il lavoro che non c´è più,
tutto perduto.
Prima di mangiare in quel posto abbiamo fatto a piedi più di tre chilometri in cerca di un ristorante, ma erano tutti già chiusi perché i proprietari devono rientrare nelle tendopoli per la sera. C ´era un silenzio terrificante, sembrava una città di zombie in un film di zombie.
E poi quest´umanità all´improvviso di cuori palpitanti e di persone non dignitose, di più, che ti ringraziano piangendo per essere andato lì.
Ci voglio tornare. Con quella luna gigantesca che mi guardava nella notte in fondo alla strada quando siamo partiti e io pensavo a te e a quanto avrei voluto buttarmi al tuo collo per dirti che non ti lascerò mai,mai,mai.
Dentro al ristoro privato (una specie di rosticceria) in cui abbiamo mangiato, mentre ci preparavano la roba e ci facevano lo scontrino e fuori c´erano i tavoli nel vento della sera, un commesso dietro al bancone ha porto un arrosticino a Michele, dicendogli `Assaggi, assaggi´.
Michele gli ha detto di no, che li stavamo già comprando insieme alle altre cose, ma quello ha insistito finché Michele non l´ha preso, e quello gli ha detto sorridendogli: "Non bisogna perdere le buone abitudini".
Domani scriverò cose su internet a proposito di questo, la gente deve sapere.
Anzi metto in rete questa mia lettera per te.
Andrea Gattinoni, 11 maggio notte.


ollivander
00mercoledì 8 luglio 2009 11:04
www.guardian.co.uk/world/2009/jul/07/berlusconi-g8-summit-prep...

è dare al guardian del giornale piccolo e ininfluente che mi sembra una cassata colozzale.
ollivander
00mercoledì 8 luglio 2009 11:45
www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6663074.ece?Submit...

comunque la si veda basta guardare i commenti ad ogni articolo per constatare quanto l'Italia sia divisa.
Non c'è univocità di intenti neanche sulle cose che ci riguardano tutti.
gdbjoe
00mercoledì 8 luglio 2009 14:14

Stavo per postarli anch'io (Guardian e Times).

Berlusconi: «Il Guardian? Un piccolo giornale. Ha fiducia in me 64% italiani»
www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=64852

A voi che state in Italia: ma ste cose le raccontato ai telegiornali?
Ovvero, la principale fonte di informazione per 2 italiani su 3 (che casostrano fa' 66%).

gdbjoe
00mercoledì 8 luglio 2009 14:19

BOB GELDOF INCONTRA BERLUSCONI
Palazzo Chigi, 6 luglio 2009

Geldof: «Signor presidente, vado subito alla sostanza. Lei è lo statista di più lungo corso del G8. Nel 2001, a Genova, avete creato il Fondo Globale per l’Hiv/Aids, rendendo disponibile una terapia salva vita gratuita per 3 milioni di persone in Africa. Quindi ha partecipato al vertice di Gleneagles, dove vi eravate impegnati ad investire in aiuti lo 0,51% del Prodotto Interno Lordo entro il 2010, e lo 0,7% entro il 2015: l’Italia, al momento, ha mantenuto solo il 3% di questa promessa. Dalle speranze di Genova siamo passati alla delusione di Gleneagles: non sente il peso di questa responsabilità?»

Berlusconi: «Lei ha ragione, c’è un ritardo nei pagamenti. Noi, però, siamo stati via dal governo per due anni e mezzo. Quando siamo tornati, abbiamo trovato un debito del 110% rispetto al Pil. Ora, a causa della crisi economica, questo debito è salito al 120% e l’Unione Europea non ci permette di restare a questi livelli. Nel fare la legge finanziaria, il Parlamento ha deciso di limitare le spese. Ci è dispiaciuto ridurre anche gli aiuti all’Africa, e su questo abbiamo aperto un dibattito. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti si è impegnato a tornare in linea con i nostri impegni entro tre anni».

Geldof: «Il G8 è in programma fra tre giorni, non tre anni: come presidente di questo vertice, cosa si impegna a fare?».

Berlusconi: «Guardi, quanto è accaduto è il contrario di ciò che sto facendo personalmente: quest’anno ho finanziato un orfanotrofio in Thailandia e un ospedale per bambini in Brasile. Comprendo la sua preoccupazione e apprezzo molto il lavoro che fa per i più poveri, ma abbiamo avuto ostacoli oggettivi».
Ill consigliere diplomatico di Tremonti prende la parola: «Abbiamo iniziato a ripianare i ritardi nei pagamenti verso la Banca Mondiale e le altre organizzazioni finanziarie internazionali. Entro il 2010 raggiungeremo la quota dello 0,33% del Pil destinato agli aiuti, e arriveremo allo 0,51% nel 2015».

Geldof: Lo interrompe: «Mi scusi, sono consapevole di questo. Grazie per la spiegazione». Di nuovo a Berlusconi: «Non ci credo. Per riuscire a realizzare questo piano dovreste fare un lavoro incredibile. E poi non abbiamo più bisogno di piani: ora servono azioni. Sono stufo dei piani, bisogna agire. Dobbiamo avere più aiuti pubblici allo sviluppo. Quando tagliate gli aiuti, levate il cibo dalla bocca dei bambini affamati; togliete letteralmente gli aghi dalle vene dei malati. Perché dobbiamo comportarci così? L’Africa è il secondo mercato emergente del mondo, dopo la Cina. Ha più paesi democratici e meno guerre dell’Asia. Qui stiamo parlando di pochi spiccioli: perché è così difficile reperire i fondi per aiutarla? La cancelliera tedesca Merkel, il premier britannico Brown, persino il presidente francese Sarkozy ha aumentato gli aiuti, ma l’Italia li ha ridotti di 400 milioni. Le economie di tutti i paesi sono un disastro, ma tutti mantengono le promesse che hanno fatto ai poveri. Meno l’Italia. Come può guidare il G8? Dov’è la sua credibilità? E’ una questione umana, non tattica. Siamo stanchi di vedere la gente che muore di fame!
Le parlo come uomo d’affari. Ho visto l’accordo concluso con Gheddafi, tutto business e concretezza: perché non estendere questo atteggiamento all’intero continente? Guiderà il G8 verso una percezione diversa dell’Africa?»

Berlusconi: «Sì, sì. Io sono anche il leader che ha più esperienza, e non solo su questo tema. Gli altri sono dei bambini, confronto a me. Su questo punto, però, ho dovuto seguire le posizioni del mio ministro per l’Economia. Ha una forte personalità e ritiene che come prima cosa si debbano rispettare gli obblighi con le istituzioni europee e quelle finanziarie internazionali. Però ha promesso che torneremo in linea con gli impegni presi per gli aiuti allo sviluppo entro tre anni. Vede, lei vive questo problema con intensità emotiva: i soldi sono cibo, e io apprezzo molto il suo lavoro. Ne ho parlato con Tremonti, ci ho pure litigato: mi ha presentato le dimissioni un mare di volte. Io però le ho respinte, perché non ho un altro ministro a disposizione. Sul tavolo del G8 ci saranno cinque o sei problemi di grande importanza: l’Africa sarà uno di questi. Dopo, nella finanziaria, vedrò di cambiare il piano per il rientro».

Geldof scuote la testa. Mostra a Berlusconi i documenti che il premier aveva approvato al G8 di Gleneagles: «Qui c’è la firma di un paese e l’onore di un uomo».

Berlusconi: «Mi dispiace, abbiamo commesso un errore».

Geldof: «Una ragione per cui la crisi in cui ci troviamo è così grave sta proprio nel fatto che abbiamo lasciato il 50% della popolazione mondiale fuori dal nostro sistema. Come puoi vivere con meno di due dollari al giorno? E se guadagni così poco, come puoi comprare i nostri prodotti? L’Africa è un mercato più grande dell’India, del Brasile, della Russia o del Messico: non crede che dovremmo includerla? Se i cittadini africani possono comprare i nostri prodotti, ci sarebbero più posti di lavoro anche in Italia».

Berlusconi: «Lei ha ragione: quando si assume un impegno, bisogna mantenerlo. Noi siamo in ritardo, e questo ritardo dobbiamo colmarlo. Mi dispiace di non aver mantenuto le promesse, ci siamo fatti prendere da tutte le cose che ci sono cadute addosso. La crisi, il terremoto. Abbiamo anche una situazione di forte contrasto con l’opposizione, giudici che ci attaccano...».

Geldof: «Ma questa, signor presidente, non è una discussione sui media o il sistema giudiziario: stiamo parlando di gente povera che non ha difese».

Gianni Letta: «Ha sentito: il nostro presidente ha espresso la volontà di cercare una soluzione».

Geldof: «D’accordo, ma il G8 è fra tre giorni. Il presidente americano Obama ha detto che vuole affrontare l’emergenza dei paesi poveri: possiamo decidere qualcosa di concreto?»

Berlusconi: «Ho avuto un ottimo incontro col presidente Obama, mi ha fatto una grande impressione. Ha detto che vuole creare un fondo per la sicurezza alimentare: lui ha promesso di stanziare un miliardo di dollari per i prossimi quattro anni, e ora chiede che gli altri sette paesi del G8 mettano un altro miliardo. Io darò una risposta positiva».

Geldof: «Saranno nuovi soldi, oppure verranno dagli aiuti che avreste dovuto finanziare già in passato?»

Berlusconi: «Nuovi fondi, sì. Vede che faccio sul serio? Io prima di incontrarla ho letto le cose che lei ha scritto, i rimproveri per gli impegni non rispettati, eppure non mi sono sottratto a questa intervista. L’ho fatto perché apprezzo il suo sforzo. Siamo nel torto assoluto e voglio impegnarmi con una persona come lei, che spende la sua vita in questa bellissima missione. Va bene? Cercheremo di non deluderla».

Geldof: «Signor presidente, lasciamo perdere l’intervista con “La Stampa”, parliamo francamente tra noi: cosa farà di concreto?».

Gianni Letta: «Il nostro presidente raccoglierà i suoi suggerimenti ed elaborerà una risposta nei prossimi giorni».

Geldof: «E’ una questione di credibilità. Credibilità politica. Lei rischia di diventare il “Signor 3%”, quello che mantiene solo il 3% delle sue promesse. Cosa farà di concreto all’Aquila?».

Berlusconi: «Io come imprenditore non ho mai mancato ad una promessa, e con gli elettori mi sto comportando nello stesso modo. In questo caso c’è stata una impossibilità di bilancio che non è dipesa da me. Se avessimo dato i soldi in questa direzione avremmo avuto delle penalità terribili dall’Europa. Siamo stati nell’impossibilità di adempiere agli impegni, impossibilitati a spendere. Adesso dobbiamo trovare un modo per chiudere altre spese e spostare i soldi nella direzione degli aiuti. Abbiamo forse la possibilità di farlo, ma sono tutti tagli molto dolorosi».

Geldof: «Ma questo sarebbe un investimento».

Berlusconi: «Sì, ne sono sicuro. Ho letto l’ultima relazione dell’Onu secondo cui nei prossimi 15 anni ci saranno due miliardi di persone in più al mondo, che nasceranno nei paesi esclusi dal benessere. Ci rimettiamo tutti, se non facciamo in modo che la libertà, la democrazia e quindi il benessere si diffondano. Ma ad un certo momento non abbiamo avuto la possibilità materiale di farlo, perché l’Europa che ci minacciava delle penalità...».

Geldof: «Non rimproveri Bruxelles, presidente: Bruxelles è più lontana da Roma dell’Africa. Io sono stato a Lampedusa: se volete fermare la tragedia dell’immigrazione clandestina, dovete aiutare i paesi di provenienza a creare condizioni di vita migliori e aiutare a svilupparsi le loro economie. Signor presidente, quando i ricchi diventano meno ricchi, i poveri diventano ancora più poveri».

Berlusconi: «Certo: più quelle persone diventano povere, più diventano disperate. So bene che aiutarle non è solo un dovere, ma anche un nostro interesse».

Geldof: «Vuol dire che a L’Aquila farà qualcosa?».

Berlusconi: «Prenderò la guida. Insieme ad Obama agiremo, ne sono assolutamente convinto. Vedremo di farlo».

fonti:
www.byoblu.com/post/2009/07/07/Berlusconi-Non-ho-mantenuto-le-prome...
www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/africa/200907articoli/45230gi...

Approfondimenti:
www.telegraph.co.uk/news/worldnews/g8/5753934/G8-summit-Bob-Geldof-forces-Silvio-Berlusconi-to-apologise-over-missing-...
www.irishtimes.com/newspaper/breaking/2009/0705/breaki...

Tameko
00mercoledì 8 luglio 2009 14:25
Onestamente condidero non credibile l'ipotesi che l'Italia non sia in grado di organizzare il G8 e che per questo ne venga espulsa.

L'Italia infatti, anche sotto Berlusconi, di G8 ne ha ospitato piu' d'uno, quindi non vedo perche' questa volta non sia in grado di ospitarlo e dettare l'agenda.

Semmai non capisco perche' tenere il vertice all'Aquila, portando ancora piu' disagi ai terremotati.
gdbjoe
00mercoledì 8 luglio 2009 14:44

Maxi scritta protesta su collina, 'Yes we camp'
www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_1616573...

I manifestanti, alcune decine di giovani, sottolineano che non ce l'hanno con il G8, ma che la loro "battaglia" è finalizzata esclusivamente a informare l'opinione pubblica "che le cose all'Aquila non vanno come dicono, perché la ricostruzione non è mai partita, e, sotto le tende, le persone più anziane stanno morendo"

...

I comitati cittadini, che oggi hanno distribuito volantini in inglese alla stampa internazionale, hanno in programma anche altre iniziative: tra queste la requisizione simbolica di alcune delle circa "5000 case sfitte che non vengono assegnate agli sfollati"

Perche' c'e' bisogno di dare volantini alla stampa estera?
(domanda provocatoria, ovviamente)

edit: Picture this!

gdbjoe
00mercoledì 8 luglio 2009 14:55

Tie'! Tutte balle! [SM=g27825]
I complimenti di Obama: "Governo italiano amico"

unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/Articolo/133372

"Non è assolutamente vero - ha detto Mike Froman, il funzionario della Casa Bianca che è anche lo sherpa Usa al G8 -. Abbiamo fatto una conferenza telefonica per preparare il G20 di Pittsburgh a settembre. Ma questo non ha niente a che fare col G8".

edit: Perche' qui' non c'e' riferimento alla frase che ho quotato?

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