Sad-land: ma la tigre italiana e' mai nata?

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gdbjoe
00martedì 7 ottobre 2008 13:55
Re: Re:
brigatadellapotta, 10/7/2008 1:30 PM:


si è già messo in moto per risolvere la crisi.



Ahi voglia, si e' messo in moto da un bel pezzo per risolvere la sua crisi.

ollivander
00martedì 7 ottobre 2008 17:15
fabbri ma tu nn avevi preso i biglietti per Cardiff e Vancouver?
pure tu bello in crisi sulle destinazioni... [SM=g27828]
Tameko
00mercoledì 8 ottobre 2008 01:11
Re:
ollivander, 07/10/2008 17.15:

fabbri ma tu nn avevi preso i biglietti per Cardiff e Vancouver?
pure tu bello in crisi sulle destinazioni... [SM=g27828]




Oh sì, puoi scommetterci: sono in crisi sulla destinazione.

Per Cardiff il biglietto a dire il vero devo ancora prenderlo.
Mi scoccia non poco l'idea di dover rimanere ancora a Dublino, ma vista l'aria che tira, e visto che persino i miei, che farebbero salti di gioia per riavermi a casa, mi consigliano di non tornare in Italia adesso, temo sarò costretto a riconsiderare obbiettivi e priorità.

Per chi fosse ancora interessato, vi lascio il link corretto, perché quello precedente era generico, e rimandava a una pagina con la puntata del giorno (e che dunque cambia di giorno in giorno).

Questo è quello giusto, ascoltate dal 12esimo minuto al minuto 12;30 e poi passate al minuto 15;15:


www.radio.rai.it/player/player.cfm?Q_CANALE=http://www.radio.rai.it/radiorai/online/grr/eco/questionediborsa2008_1...


Buona disperazione a tutti.
Antongiu
00mercoledì 12 novembre 2008 11:14
Re: Re:
e la casta sta sempre al posto suo a tagliare i servizi fondamentali mentre compra agendine..

www.corriere.it/politica/08_novembre_12/costi_politica_focus_3d3b3838-b082-11dd-939a-00144f02aa...
gdbjoe
00giovedì 13 novembre 2008 10:49

Interessante analisi:
"Meritocrazia senza spazio nella piramide del potere"

www.repubblica.it/2008/11/sezioni/politica/paese-sbloccare/merotocrazia-spazio/merotocrazia-spazio....

gdbjoe
00venerdì 21 novembre 2008 17:20

Voci e storie dei ricercatori in fuga 'Non ho più fiducia nella mia Italia'

www.repubblica.it/2008/11/sezioni/scuola_e_universita/servizi/ricercatori-iniziativa/ricercatori-in-fuga/ricercatori-in-f...

...
"In Italia non torno e non tanto per quei 1000 euro al mese, che mortificano più il frigorifero che l'orgoglio, ma perché l'Italia é un paese che non si merita più né la mia forza, né la mia passione, e tanto meno la ricchezza delle cose che faccio. Perché se fino a qualche anno fa era l'Italia a non credere in me, adesso sono io che non credo più all'Italia".

...
Chi si trova all'estero da tanto tempo vede trasformarsi la rabbia e lo sdegno iniziali in soddisfazione per avercela fatta con i propri mezzi, grazie alle proprie capacità, senza dover sottostare al barone di turno o dover ricorrere al sistema delle raccomandazioni.

...
La nostalgia di casa, comunque, è forte. Il sole, il mare, i colori e i sapori dell'Italia rimangono sempre nel cuore. Alcuni non resistono e tornano. E c'è anche chi vorrebbe tornare e non ce la fa.

Mi mette una tristezza leggere 'ste cose...

[SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27813] [SM=g27813] [SM=g27813]

mrcneri
00venerdì 21 novembre 2008 18:01
L'Italia e' un paese di vecchi, questo e' il problema.
I giovani non hanno spazio, per cambiare l'Italia bisogna prima di tutto fare una rivoluzione contro i nostri padri (padroni) [SM=x145493] ...poi le cose cambieranno
ekil74
00venerdì 21 novembre 2008 18:13
O aspettare di diventare vecchi, tornarci e darsi alla politica [SM=x145453]
gdbjoe
00giovedì 4 dicembre 2008 13:16

Ultima follia: un hub in Calabria
www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200812articoli/38805gi...

"Di fronte alla crisi del trasporto aereo, la Calabria rilancia. Non paga di tre aeroporti nel raggio di 100 chilometri, due dei quali sommersi di debiti, ne costruisce un altro a Sibari, frazione di Cassano allo Ionio. Che l’assessore vuole di ambizioni gigantesche. Un hub, quel che neanche Malpensa è riuscita a diventare. «La risposta che tanti sibaritidi aspettavano è arrivata, l’hub si fa!»"

[SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816]

Antongiu
00giovedì 4 dicembre 2008 15:46
Re:
forse vado un po' OT, ma c'e' una cosa che non riesco a spiegarmi.
Ogni giorno potrei postare una notizia spaventosa che riguarda la recessione irlandese, basta aprire la BBC per trovare altrettante sciagure in UK...in Italia invece non ci sono queste catastrofi.
Non si sente parlare di previsioni di disoccupazione, non si nomina la parola recessione, si parla di 4000 esuberi in piu' alla Telecom (oltre a quelli gia' preventivati) ed il giorno dopo la notizia scompare persino dai trafiletti.
Due sono le possibilita':
- ce la stiamo cavando meglio rispetto agli altri.
Si pero' non capisco come, dato che da noi non si vede na' lira da decenni, abbiamo il debito pubblico piu' alto del mondo e una carenza di risorse da paese africano. Forse e' merito di tutti queli italiani che lavorano sodo e si fanno il mazzo a campagna on a daily basis.
- sono diventato paranoico e sospetto che ci sia una cupola che filtra le notizie e non permette a quelle cattive di avere una risonanza enorme.
Si pero' non capisco come, possibile che il primo ministro sia talmente potente da controllare tutto ma proprio tutto il mondo della comunicazione?

Illuminatemi vi prego [SM=x145485]


ekil74
00giovedì 4 dicembre 2008 18:08
Re: Re:
Antongiu, 12/4/2008 3:46 PM:

...possibile che il primo ministro sia talmente potente da controllare tutto ma proprio tutto il mondo della comunicazione?




Si' [SM=g27834]


gdbjoe
00giovedì 4 dicembre 2008 20:44
Re: Re:
Antongiu, 12/4/2008 3:46 PM:


in Italia invece non ci sono queste catastrofi.



Due considerazioni:

1.
il capo ha ordinato ottimismo, e televisioni e giornali (direttamente e/o indirettamente con lui a capo, o dipendenti dallo stato che governa) ubbidiscono.

2.
Crisi,Tremonti: Italia ha grande forza non finirà come Argentina
www.borsaitaliana.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=businessNews&storyID=2008-12-04T152410Z_01_MIE4B30K2_RTROPTT_0_OITBS-CRISI-ITALIA-TREM...

Mio modestissimo parere: quando cominciano a dover rassicurare su qualcosa, e' perche' quel qualcosa sta' cominciano a diventar probabile.
E di aste di BOT e CTT deserte non e' la prima volta che ne sento parlare, mi pare di ricordare trafiletti gia' a inizio di quest'anno.

Antongiu
00giovedì 4 dicembre 2008 21:10
Re: Re: Re:
gdbjoe, 04/12/2008 20.44:



Due considerazioni:

1.
il capo ha ordinato ottimismo, e televisioni e giornali (direttamente e/o indirettamente con lui a capo, o dipendenti dallo stato che governa) ubbidiscono.




ma appunto, non posso non notare il contrasto con quello che leggo e vedo qui.
Ecco cosa dice il ministro delle finanze irlandese:
www.rte.ie/news/2008/1203/exchequer.html

come e' possibile dare due messaggi completamente opposti? chi ha ragione e chi torto? forse non hanno ragione ne' torto entrambi.
=Donegal=
00giovedì 4 dicembre 2008 23:46
Re: Re:
Antongiu, 12/4/2008 3:46 PM:

forse vado un po' OT, ma c'e' una cosa che non riesco a spiegarmi.
Ogni giorno potrei postare una notizia spaventosa che riguarda la recessione irlandese, basta aprire la BBC per trovare altrettante sciagure in UK...in Italia invece non ci sono queste catastrofi.
Non si sente parlare di previsioni di disoccupazione, non si nomina la parola recessione, si parla di 4000 esuberi in piu' alla Telecom (oltre a quelli gia' preventivati) ed il giorno dopo la notizia scompare persino dai trafiletti.
Due sono le possibilita':
- ce la stiamo cavando meglio rispetto agli altri.
Si pero' non capisco come, dato che da noi non si vede na' lira da decenni, abbiamo il debito pubblico piu' alto del mondo e una carenza di risorse da paese africano. Forse e' merito di tutti queli italiani che lavorano sodo e si fanno il mazzo a campagna on a daily basis.
- sono diventato paranoico e sospetto che ci sia una cupola che filtra le notizie e non permette a quelle cattive di avere una risonanza enorme.
Si pero' non capisco come, possibile che il primo ministro sia talmente potente da controllare tutto ma proprio tutto il mondo della comunicazione?

Illuminatemi vi prego [SM=x145485]




Secondo me ci sono diversi fattori che spiegano ciò.
Uno è sicuramente l'ultimo che citi: quasi tutta la TV è più o meno asservita alla volontà del padrone e dei suoi portavoce.
Però ci dovrebbero spiegare perchè quando c'era Prodi e Padoa Schioppa (quelli che volavano con gli aerei di linea invece che i voli di stato come fanno questi qui) il paese era in bancarotta e adesso invece è tutto rose e fiori.
Il secondo è che la disoccupazione da noi è molto più strisciante, perchè sono poche le aziende grandi e nessuna fa veramente migliaia di licenziamenti. Ogni tanto qualcuno se ne esce come Telecom ora, ma tra buonuscite, scivoli pensionistici, soldi di stato e simili i maxi tagli annunciati non li fanno. In compenso ci sono una miriade di microaziende che chiudono o licenziano, ma non fanno notizia nemmeno ai telegiornali regionali, perchè 1000 licenziamenti di un grande gruppo fanno notizia, mentre le 1000 Acme che chiudono non se le fila nessuno.
Un altro fattore è che probabilmente noi a stare nella merda ormai ci siamo abituati... gli altri paesi hanno periodi di crescita e altri di frenata/recessione, in Italia invece sono decenni che la crescita è a livelli da prefisso telefonico.
double-trouble
00sabato 6 dicembre 2008 12:35
Re: Re: Re:


Un altro fattore è che probabilmente noi a stare nella merda ormai ci siamo abituati... gli altri paesi hanno periodi di crescita e altri di frenata/recessione, in Italia invece sono decenni che la crescita è a livelli da prefisso telefonico.





Molto triste ma secondo me, purtroppo, molto vero!!!
Per il resto, se il nano chiede ottimismo i suoi schiavi e veline di stato glielo danno, cribbio, ci mancherebbe il contrario... [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27812]
gdbjoe
00venerdì 16 gennaio 2009 14:56

Italy Won’t Grow Until Second Half of 2010, Confcommercio Says

www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601092&sid=aq1uLFMWexXc

Ma il pezzo forte e':

"Finance Minister Giulio Tremonti told French newspaper Les Echos in a Jan. 12 interview that Italy may not be faring as badly as GDP figures suggest because they don’t include the so-called black economy, worth about 17 percent of overall economic output, according government estimates."

Non so' se [SM=x145498] o [SM=x145480] .

rotolandoversosud
00venerdì 16 gennaio 2009 15:52
Io credo che la storia di ALITALIA dimostri come gli Italiani meritano di essere governati da Berlusconi.
Siamo diventati lo zimbello d'Europa per come è stata gestita la vicenda, eppure non solo non ce ne frega nulla, ma è pieno di giornalisti di corte che ci spiegano che in fondo è stato meglio cosi!
=Donegal=
00venerdì 16 gennaio 2009 21:28
Re:
rotolandoversosud, 1/16/2009 3:52 PM:

Io credo che la storia di ALITALIA dimostri come gli Italiani meritano di essere governati da Berlusconi.
Siamo diventati lo zimbello d'Europa per come è stata gestita la vicenda, eppure non solo non ce ne frega nulla, ma è pieno di giornalisti di corte che ci spiegano che in fondo è stato meglio cosi!



Zimbello è un eufemismo.
Alla fine Alitalia è stata ceduta ai francesi (non avverrà subito, ma tra due o tre anni si) come avrebbe fatto il governo Prodi un anno fa, con la differenza che ora lo stato, cioè noi, ha anche dovuto sborsare 3 miliardi di euro per liberarsene.
Antongiu
00sabato 17 gennaio 2009 00:17
Re: Re:
=Donegal=, 16/01/2009 21.28:


Zimbello è un eufemismo.
Alla fine Alitalia è stata ceduta ai francesi (non avverrà subito, ma tra due o tre anni si) come avrebbe fatto il governo Prodi un anno fa, con la differenza che ora lo stato, cioè noi, ha anche dovuto sborsare 3 miliardi di euro per liberarsene.




bella la battuta di Crozza:
'air france ha fatto benissimo a non prendere Alitalia a Marzo...ha aspettato i saldi' [SM=x145489]
=Donegal=
00martedì 20 gennaio 2009 21:31
No comment [SM=x145460]

Fonte: Repubblica.it

Il premier commenta le previsioni di Bankitalia e Ue
E sulle pensioni delle donne: "Bruxelles ci obbliga a cambiare"
Crisi, Berlusconi minimizza
"Pil a -2% non è un dramma"


ROMA - Silvio Berlusconi torna a spargere ottimismo sulla situazione economica. E definisce "non drammatica" la previsione per il 2009 che vede uil Pil a -2%.

"La crisi non è così drammatica come tutti vogliono pensare e il meno 2 per cento del Pil previsto significa che torneremo indietro di due anni e due anni fa non stavamo così male". E ancora: "Bisogna avere paura di avere troppa paura. Tutti dobbiamo dare un contributo affinché la crisi non sia così drammatica".

Il premier si sofferma anche sulla questione pensioni,
assicurando che non si cambierà il sistema, "perché non è che ogni due anni un governo può cambiarlo", ma confermando che ci sarà con ogni probabilità un intervento sull'età pensionabile per le donne: "L'Unione Europea ritiene che le donne in Italia siano discriminate perchè vanno in pensione 5 anni prima degli uomini. Credo che ci obbligherà a rivedere questa situazione. Noi ci impegneremo a fondo prossimamente".

Giustizia. Il governo presenterà la riforma della giustizia al Consiglio dei ministri previsto per il 23 gennaio. "Credo che non ci saranno difficoltà e che il percorso sarà contenuto nel tempo" dice il premier. Stasera, inoltre, si terrà un vertice annunciato sulla proposta del ministro della Giustizia Angelino Alfano per cercare di trovare una quadra e superare le divisioni interne alla maggioranza in materia di riforma dell'ordinamento giudiziario.

Rai. La questione della vigilanza Rai è "una cosa che riguarda il Parlamento. Mi sono astenuto dall'intervenire e vorrei continuare a farlo, spero però che si risolva presto ed effettivamente la Rai è un'azienda che ha bisogno di essere ripresa in mano da una dirigenza che sia legittimata, come è giusto che sia, dal Parlamento". Berlusconi interviene così sulla questione della vigilanza.
=Donegal=
00sabato 24 gennaio 2009 15:41
Riporto un articolo postato da Iceman in un altro topic:
www.corteconti.it/Cittadini-/Rassegna-S/gennaio2009/09012009...

Non sono d'accordo con l'autore perchè a mio parere pecca di eccessivo ottimismo.
In modo molto sintetico:
- si parla di "fuochi d'artificio finanziari di alcuni paesi" che adesso lasciano solo macerie e di "sagge virtù dell'Italia" che ci salverebbero. Ammesso che sia così, e con un PIL per ora dato a -2% è tutto da dimostrare, è un discorso valido se guardiamo un a anno fa. Peccato però che i "fuochi d'artificio" abbiano prodotto 20 anni di crescita e le "sagge virtù" ci abbiano lasciato fermi a 20 anni fa. Se si fanno 100 metri e poi si torna indietro di 10 si è fatta sempre più strada di chi è rimasto al palo. Comunque vada, quei paesi non torneranno a 20 anni fa, l'Italia invece ci sta già.
- secondo lui non siamo sull'orlo di un baratro. Invece ci siano almeno dagli anni '80, perché abbiamo un debito pubblico stratosferico che ci espone più degli altri alle turbolenze dei mercati. Altro effetto negativo è che questo debito offre soldi facili (interessi) e quindi rende meno conveniente investire.
- i numeri sulla disoccupazione, più bassa di quella USA. Non so come la calcolano negli USA, ma qui se licenzio una persona full time e ne assumo due part time per la statistica ho creato un posto di lavoro. Senza contare quelli che hanno rinunciato a cercare lavoro e quindi non risultano disoccupati. Più che alla disoccupazione si dovrebbe guardare al tasso di occupazione che in Italia è molto al di sotto degli altri paesi occidentali.
- l'indebitamento delle famiglie è ancora basso, ma ci vorrà poco a raggiungere gli altri paesi con l'attuale trend, per cui si fa debito per comprarsi l'ultimo modello di cellulare e di tv lcd.
iceman.30
00domenica 25 gennaio 2009 17:54

Rispondo a Sergio231 a proposito del discorso su crisi ed imbrogli che è venuto fuori nella discussione sulla Celtic Tiger.

Mi sembra sia troppo semplicistico e generalizzante affermare che la crisi planetaria dipenda da imbrogli, anche perchè non credo che il mondo intero sia masochista ed autolesionista.

Ma veniamo al Bel Paese. In questo caso invece mi sembra di poter dire che imbrogli, sotterfugi, scorciatoie e scappatoie siano elementi piuttosto comuni in Italia, a tal punto che spesso vengono giustificati e considerati la morale comune valida. Basta guardarsi intorno in ogni situazione e luogo per accorgersene.
Il popolo italiano è masoschista ed autolesionista. Sai perchè ? Perchè la morale comune tende a considerare “furbo” ed “abile” chi lo mette in quel posto al prossimo. Peccato però che quelle persone non si rendano conto che nel fare ciò alla lunga lo mettono in quel posto a se stesse ed alle generazioni successive.

Non me la sentirei quindi di mettere sullo stesso piano da questo punto di vista gli Italiani con gli Svedesi, i Danesi, i Giapponesi, i Tedeschi, i Norvegesi, gli Austriaci per fare qualche esempio.
Il proverbio “Tutto il mondo è paese” avrà pure una sua validità ma non in questo contesto, credo, visto che i popoli nominati hanno un senso innato del dovere civico.

La mia spiegazione, per quanto banale, è unica: individualismo.
Ogni singolo italiano si sente migliore dell'altro e crede in nome di questo di poter fare a proprio piacere. Anche chi dovrebbe governare fa lo stesso e quindi non se ne esce più.
A questo si può ricondurre quasi ogni problema che affligge il paese. Campanilismo, evasione fiscale, mancanza di senso civico in pubblico e sulle strade, ecc.
Severgnini scrive che quando il semaforo è rosso l'Italiano vuole interpretare la cosa a proprio vantaggio, non si accontenta del fatto che sia rosso, gli altri popoli sì. Ha perfettamente ragione.
A distanza di quasi 200 anni non c'è ancora una coscienza di popolo e di nazione.
Come ho scritto già prima in questa discussione, gli Italiani se ne ricordano purtroppo solo ai Mondiali di calcio (che per questa ragione vivono con una tensione emotiva forse maggiore di quella di altre nazioni) ma se ne dimenticano nella vita di tutti i giorni, quando l'unica cosa che importa è l'orticello. E così è ovvio che giorno dopo giorno, anno dopo anno il paese vada a rotoli.

Sono figlie dell'individualismo anche grandi qualità che tutti ci riconoscono quali inventiva, originalità, autonomia intellettuale (che ci hanno consentito di creare opere d'arte, imprese di successo, una cucina di straordinaria varietà, cittè stupende e che ci hanno consegnato un patrimonio culturale immenso) ma poi purtroppo quelle stesse qualità e quegli stessi pregi, a causa dell'individualismo estremo, fanno danni in tutto il resto.

E quindi, come diceva un tale B. Mussolini (che, nonostante i suoi altri vaneggiamenti questo invece lo aveva capito perfettamente) non é che sia difficile governare gli Italiani, é inutile.
Molti nostri connazionali a distanza di più di cinquant'anni lo confermano.



iceman.30
00domenica 25 gennaio 2009 18:00
Re:
=Donegal=, 24/01/2009 15.41:

Riporto un articolo postato da Iceman in un altro topic:
www.corteconti.it/Cittadini-/Rassegna-S/gennaio2009/09012009...

Non sono d'accordo con l'autore perchè a mio parere pecca di eccessivo ottimismo.





Sull'eccessivo ottimismo sono con te. Sul resto non saprei, è difficile stabilirlo e non butterei via proprio tutto del nostro paese, ma anche in questo caso la storia lo dirà.


=Donegal=
00domenica 25 gennaio 2009 21:05
Re:
iceman.30, 1/25/2009 5:54 PM:


Ma veniamo al Bel Paese. In questo caso invece mi sembra di poter dire che imbrogli, sotterfugi, scorciatoie e scappatoie siano elementi piuttosto comuni in Italia, a tal punto che spesso vengono giustificati e considerati la morale comune valida. Basta guardarsi intorno in ogni situazione e luogo per accorgersene.
Il popolo italiano è masoschista ed autolesionista. Sai perchè ? Perchè la morale comune tende a considerare “furbo” ed “abile” chi lo mette in quel posto al prossimo. Peccato però che quelle persone non si rendano conto che nel fare ciò alla lunga lo mettono in quel posto a se stesse ed alle generazioni successive.

Non me la sentirei quindi di mettere sullo stesso piano da questo punto di vista gli Italiani con gli Svedesi, i Danesi, i Giapponesi, i Tedeschi, i Norvegesi, gli Austriaci per fare qualche esempio.
Il proverbio “Tutto il mondo è paese” avrà pure una sua validità ma non in questo contesto, credo, visto che i popoli nominati hanno un senso innato del dovere civico.
[...]



Ottima analisi [SM=g27811]
Purtroppo l'Italia non è una nazione, se non quando c'è di mezzo un pallone. Non c'è nemmeno da stupirsi, se si pensa che fino all'avvento della TV l'italiano era lingua nazionale solo sulla carta.
C'è chi ritiene che la causa sia l'unità nazionale "recente" e che ci sia scarso senso civico perché lo stato sia sentito come "straniero", come ai tempi quando comandavano austriaci e Borboni.
Però mi verrebbe da chiedere, come mai questo non avviene in Germania, che è nata più o meno insieme all'Italia?
Evidentemente le cause sono altre.
Basta vedere quanto succede in politica: tutti vogliono comandare, ognuno vuole la poltrona di segretario, i partiti spuntano come funghi, mentre tutte le volte che dei partiti hanno tentato la strada dell'aggregazione sono finiti per esplodere (PD e PdL stanno sulla buona strada).
Tutto quanto esce di buono è legato spesso alla genialità del singolo, quasi mai è un gioco di squadra, una struttura che funziona.
Grazie a questa genialità ci sono delle isole felici, ma tante isole messe insieme fanno un arcipelago, non la terraferma.
ekil74
00lunedì 26 gennaio 2009 01:44
Oltre all'individualismo sfrenato, ci metterei anche la mancanza di responsabilizzazione. A tutti i livelli, chi sbaglia spesso non paga e se paga non paga quanto dovrebbe... perchè c'è l'avvocato bravo, l'amico potente, il denaro pubblico, la notorietà, ecc. ecc.
Ovviamente, il fatto di non essere riuscito a pagare quanto dovuto è considerato qualcosa di cui vantarsi (per chi ci riesce) o da invidiare (da parte di chi non ci riesce)
sergio231
00lunedì 26 gennaio 2009 20:04
Re:
iceman.30, 25/01/2009 17.54:


Rispondo a Sergio231 a proposito del discorso su crisi ed imbrogli che è venuto fuori nella discussione sulla Celtic Tiger.

Mi sembra sia troppo semplicistico e generalizzante affermare che la crisi planetaria dipenda da imbrogli, anche perchè non credo che il mondo intero sia masochista ed autolesionista.

Ma veniamo al Bel Paese. In questo caso invece mi sembra di poter dire che imbrogli, sotterfugi, scorciatoie e scappatoie siano elementi piuttosto comuni in Italia, a tal punto che spesso vengono giustificati e considerati la morale comune valida. Basta guardarsi intorno in ogni situazione e luogo per accorgersene.
Il popolo italiano è masoschista ed autolesionista. Sai perchè ? Perchè la morale comune tende a considerare “furbo” ed “abile” chi lo mette in quel posto al prossimo. Peccato però che quelle persone non si rendano conto che nel fare ciò alla lunga lo mettono in quel posto a se stesse ed alle generazioni successive.

Non me la sentirei quindi di mettere sullo stesso piano da questo punto di vista gli Italiani con gli Svedesi, i Danesi, i Giapponesi, i Tedeschi, i Norvegesi, gli Austriaci per fare qualche esempio.
Il proverbio “Tutto il mondo è paese” avrà pure una sua validità ma non in questo contesto, credo, visto che i popoli nominati hanno un senso innato del dovere civico.

La mia spiegazione, per quanto banale, è unica: individualismo.
Ogni singolo italiano si sente migliore dell'altro e crede in nome di questo di poter fare a proprio piacere. Anche chi dovrebbe governare fa lo stesso e quindi non se ne esce più.
A questo si può ricondurre quasi ogni problema che affligge il paese. Campanilismo, evasione fiscale, mancanza di senso civico in pubblico e sulle strade, ecc.
Severgnini scrive che quando il semaforo è rosso l'Italiano vuole interpretare la cosa a proprio vantaggio, non si accontenta del fatto che sia rosso, gli altri popoli sì. Ha perfettamente ragione.
A distanza di quasi 200 anni non c'è ancora una coscienza di popolo e di nazione.
Come ho scritto già prima in questa discussione, gli Italiani se ne ricordano purtroppo solo ai Mondiali di calcio (che per questa ragione vivono con una tensione emotiva forse maggiore di quella di altre nazioni) ma se ne dimenticano nella vita di tutti i giorni, quando l'unica cosa che importa è l'orticello. E così è ovvio che giorno dopo giorno, anno dopo anno il paese vada a rotoli.

Sono figlie dell'individualismo anche grandi qualità che tutti ci riconoscono quali inventiva, originalità, autonomia intellettuale (che ci hanno consentito di creare opere d'arte, imprese di successo, una cucina di straordinaria varietà, cittè stupende e che ci hanno consegnato un patrimonio culturale immenso) ma poi purtroppo quelle stesse qualità e quegli stessi pregi, a causa dell'individualismo estremo, fanno danni in tutto il resto.

E quindi, come diceva un tale B. Mussolini (che, nonostante i suoi altri vaneggiamenti questo invece lo aveva capito perfettamente) non é che sia difficile governare gli Italiani, é inutile.
Molti nostri connazionali a distanza di più di cinquant'anni lo confermano.







AMEN [SM=g27825]
Antongiu
00giovedì 29 gennaio 2009 09:05
Re: Re:
Secondo Confindustria, 300 mila posti a rischio., ma niente paura, va tutto bene e alla fine possono sempre lavorare in nero, no?

gdbjoe
00giovedì 29 gennaio 2009 10:25

Vabbe': Confindustria! Quelli che ieri era 60mila, mo son 300mila, per Pasqua sara' un olocausto!

Voglion la tetta da ciucciare, cominciano percio' a frignare.

Fermo restando che ieri chattavo con un amico in Italia, che mi chiedeva della crisi in corso perche' in Italia non si sente dire nulla, e il nano dice che va' tutto bene. [SM=g27825]

ekil74
00giovedì 29 gennaio 2009 11:26
E allora va tutto bene. Occhio non vede, cuore non duole. Se poi gli italiani in italia scopriranno che non riescono ad arrivare piu' nemmeno alla fine della seconda settimana, bastera' dare la colpa a prodi o ai giornalisti.

Che tristezza.
gdbjoe
00giovedì 29 gennaio 2009 17:59
OT

Azz, siamo proprio fortunati che da noi va' tutto bene: guarda quei poveri sfigati dei ns. cugini.

Huge crowds join French strikes
news.bbc.co.uk/2/hi/europe/7857435.stm

Eh, la loro economia non e' solida come la nostra!

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