Il forum di Altra Irlanda
Benvenuti sullo spazio web frequentato da Italiani che amano l'Irlanda e dai connazionali che vivono sull'Isola ! Oltre 120 mila messaggi, suddivisi in diverse aree tematiche, per conoscere meglio l'Irlanda e coloro che la abitano. Se siete alla ricerca di informazioni sul "Vivere e Lavorare in Irlanda" vi consigliamo vivamente di iniziare dalla lettura dei testi contenuti nell'apposita sezione del forum o di consultare il sito www.altrairlanda.it, dove abbiamo sintetizzato i consigli dei nostri forumisti Irlandiani
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 3 4 | Pagina successiva
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Guerriglia a Parigi

Ultimo Aggiornamento: 21/11/2005 13:05
Email Scheda Utente
Post: 1.260
Registrato il: 05/02/2003
Città: BERGAMO
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
04/11/2005 11:45
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Guerriglia nelle banlieue, spari sulla polizia

Teppisti scatenati: a fuoco 315 auto, una scuola, un commissariato e una stazione Parigi - Scende la sera a Parigi, in centro brillano già le luminarie natalizie dei grandi magazzini. Ma in periferia, nella cinta di quartieri dormitorio che accerchiano la Ville Lumiere, si stanno forse per accendere di nuovo le fiamme degli incendi appiccati, delle automobili bruciate, delle molotov. E mercoledì notte, nella settima notte di violenza a partire da quella del 27 ottobre in cui sono iniziate le sommosse per vendicare la morte di Ziad e Bouna, due minorenni che credendosi seguiti dalla polizia si sono rifugiati in una cabina elettrica restando fulminati, hanno fatto la loro comparsa le armi da fuoco.
Un commissariato, una concessionaria Renault e una Citroen, una scuola elementare, un liceo, una stazione ferroviaria, una caserma di pompieri, un intero centro commerciale: tutti attaccati e bruciati, e 315 automobili incendiate in tutta la regione parigina.
Tra queste, una era dell’emittente televisiva pubblica France 2: i giornalisti, accerchiati da decine di giovani con il volto coperto, sono scappati lasciando la vettura sul campo di guerra. Pochi minuti dopo, ne restavano soltanto le ceneri. A Clichy-sous-bois, poco lontano da dove i due ragazzini hanno perso la vita, sono stati sparati la notte scorsa proiettili veri: sono stati trovati almeno quattro bossoli, diretti contro agenti di polizia e pompieri.
Bande che bruciano, distruggono, lanciano molotov, ora anche sparano, e che qualcuno spiega come sintomo di un disagio sociale che ha preso spunto dalla morte dei due ragazzini: i protagonisti della guerriglia urbana sono giovani, arrabbiati, disoccupati che si sentono rifiutati e discriminati per le loro origini non francesi, i loro nomi arabi.
Ieri il ministro del Lavoro e della coesione sociale Jean-Louis Borloo si è pronunciato sull’argomento riconoscendo che «in periferia c’è un enorme ritardo per quanto riguarda la qualità dell’ambiente e i mezzi educativi».
Intanto, le famiglie di Ziad e Bouna hanno sporto denuncia contro ignoti per omissione di soccorso nei confronti dei loro figli e un’inchiesta contro ignoti è stata aperta. Con i due minori c’era un terzo ragazzo, Muhittin, che è stato gravemente ferito: anche la sua famiglia ha sporto denuncia. L’avvocato che si occupa del caso, Jean-Pierre Mignard, ha dichiarato l’assoluto bisogno di «un’informazione giudiziaria aperta per far sì che l’inchiesta sia neutra e indipendente».
Ieri pomeriggio, dopo il rifiuto di lunedì, le famiglie dei due ragazzini hanno accettato di incontrare il ministro degli Interni Nicolas Sarkozy. Sarkozy ha loro illustrato lo stato dell’inchiesta già in corso, quella interna alla polizia sulla morte di Ziad e Bouna, assicurando che «sarà fatta luce» sul tragico fatto.
Il padre di Ziad si è detto «soddisfatto dell’incontro», mentre la famiglia di Bouna non ha rilasciato dichiarazioni. I primi risultati delle indagini indicano che un poliziotto aveva avvisato via radio i suoi colleghi del rischio che due ragazzini stavano correndo a entrare nel terreno intorno alla centrale elettrica.
Il poliziotto avrebbe cercato di vedere dove i due fossero diretti montando su un bidone della spazzatura, ma sarebbe stato distratto da altri giovani che si nascondevano in un cimitero vicino. Una decina di minuti più tardi, Ziad e Bouna erano già morti.

****************************

.....ORIANA VIVE........

Email Scheda Utente
Post: 1.260
Registrato il: 05/02/2003
Città: BERGAMO
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
04/11/2005 11:46
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

«Finiremo come a Parigi: le culture non si integrano»
Ida Magli: l’islam non fa distinzione tra codice civile e religioso simone girardin

«Quanto sta accadendo a Parigi ci insegna che le culture non si integrano». Non usa giri di parole Ida Magli, saggista e docente universitaria di fronte alla dilagante invasione islamica in Europa e agli scontri di questi giorni nelle periferie di Parigi.
Professoressa Magli, le tensioni internazionali provocate dalle dichiarazioni del presidente iraniano contro lo Stato di Israele hanno messo in secondo piano la guerriglia che da una settimana tiene banco a Parigi tra maghrebini e forze dell’ordine. Che idea si è fatta di quello che sta succedendo in Francia?
«E’ un segnale preoccupante che annuncia quello che potrebbe succedere a casa nostra tra pochi anni. Naturalmente si cerca di non parlarne perchè si vorrebbe far finta che questo conflitto non ci sarà. Ma se si va avanti così, sarà inevitabile. Più voce prenderanno e più saremo sommersi. Allora la sfida è non far morire la nostra cultura. Ce lo ricordano gli indiani di America».
Insomma è un campanello d’allarme da non sottovalutare?
«Certamente. La Francia oggi ci dice che le culture non si integrano. La parola integrazione è priva di senso tra le culture, soprattutto quando sono fortemente connotate dalla religione come l’islam. Il loro codice di diritto è il Corano».
Quindi quale sarebbe la ricetta dell’antropologa Magli?
«Premesso che nessuno deve avere il diritto di convertire le persone a una religione, vorrei che i musulmani possano vivere in un territorio dove sono in grado di esprimersi secondo la loro personalità».
E in Europa non va bene?
«No, perché da noi c’è una distinzione assoluta tra codice religioso e quello civile. Una differenza enorme».
Siamo ancora in tempo per arginare il pericolo islam?
«Abbiamo ancora la forza per evitare un scontro. Ma bisogna prendere atto dell’invasione dell’islam. E in fretta. Perché far finta di nulla non serve più a nessuno».
Ma le dichiarazioni del presidente iraniano che ha auspicato la cancellazione dello stato di Israele dalla carta geografica del mondo non sono passate inosservate. Che giudizio dà di quelle frasi?
«Intanto vorrei capire che tipo di linguaggio ha usato Ahmadinejad. Capire a chi si rivolgeva: se al mondo intero oppure soltanto al suo popolo. E poi chi mi dice che la traduzione fatta circolare sia corretta in ogni sua parola».
Lei fa la scienziata. Mettiamo che quelle parole siano vere?
«Non le percepirei lo stesso come una minaccia di olocausto contro Israele. Sa, noi siamo abituati a giudicare il mondo in base al linguaggio. Ma sappiamo che basta andare in un’altra famiglia per capire che già lì si parla in maniera diversa. Allora noi valutiamo grave una cosa in base al nostro metro di giudizio. E’ vero che nell’ambito della politica estera si debba sempre cercare di misurare le parole. Ma anche questo è uno stile tipicamente occidentale. Per questo credo che sia stata eccessivamente sottolineata la presa di posizione di Ahmadinejad. In fondo non ci ha detto nulla di nuovo».
Che cosa vuol dire?
«Dico soltanto che la situazione è già difficile senza bisogno che ce lo ricordasse l’Iran. L’integralismo islamico ha alzato la voce contro l’Occidente da tempo. Siamo noi che facciamo finta di niente».
****************************

.....ORIANA VIVE........

04/11/2005 11:57
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

cavolaccio ... stavo leggendo proprio stamattina.

non credo che ci siano cause puramente religiose. troppo semplice e troppo comodo dire loro sono islamici e noi no e quindi loro ce l'hanno con noi.
credo che le cause siano molteplici, prime fra tutte le condizioni di vita di questa gente.

vorrei vedere i benpensanti padani vivere in case che cadono a pezzi, baracche, e pagare regolarmente le tasse, vorrei vedere se non vanno a protestare poi.
e sappiamo benissimo che l'esasperazione può portare a situazioni estreme, anche di guerriglia, come sta succedendo adesso.
ci vuole il pugno duro, per reprimerle, è vero, ma ci vogliono anche idee su come risolvere il problema.
senza idee, rimanderai la questione alla prossima occasione.
Email Scheda Utente
Post: 1.260
Registrato il: 05/02/2003
Città: BERGAMO
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
04/11/2005 12:13
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

«LE CULTURE NON SI INTEGRANO. NOI COME LA FRANCIA»
Stefania Atzori

Qualche anno fa un autorevole leader musulmano, rivolgendosi ai suoi interlocutori cristiani, dichiarò: «Grazie alle vostre leggi democratiche vi invaderemo, grazie alle nostre leggi religiose vi domineremo». Questa sinistra affermazione o meglio, minaccia, sembra si stia attuando nella quasi totale indifferenza generale. La scorsa settimana una cellula terroristica islamica è riuscita ad introdurre in Francia, attraverso la Georgia e la Turchia, alcuni missili di fabbricazione russa destinati a compiere attentati terroristici all’aeroporto principale francese, come ha riportato Le Figarò.
Nessun giornale italiano ha dato risalto alla notizia. Eventi di gravità anche minore, accaduti in questi ultimi mesi, dovrebbero farci comprendere come le parole del leader islamico non siano solo una minaccia ma una realtà di cui bisogna prendere atto. Affinché l’Europa si accorga della serietà del problema è necessario che qualcuno perda la vita: siamo talmente abituati alle fatwa, i verdetti giuridici islamici, che ormai non indignano più nessuno. Solo qualche morte cruenta, di tanto in tanto, scuote le nostre coscienze per un periodo sempre troppo breve, non ci rendiamo conto, infatti, che a morire non sono solo le persone ma anche i principi su cui ognuno di noi basa la propria vita e la propria libertà.
I Paesi scandinavi sembrano i più colpiti dall’integralismo islamico, come attestano diversi episodi di queste ultime settimane e l’elevato numero di “apostati” obbligati a vivere in clandestinità. Uno scrittore danese chiede ad alcuni artisti di illustrare un libro sulla vita di Maometto, ma alle prime minacce di matrice islamica gli illustratori rinunciano all’incarico. L’autore scrive una lettera di protesta al Jyllands-Posten, quotidiano nazionale danese, denunciando tale violazione alla libertà di espressione. Il giornale invita 40 cartonisti ad inviare le loro illustrazioni, ma solo in dodici accettano la sfida. La pubblicazione delle vignette di Maometto sul Jyllands-Posten, manda in fibrillazione la comunità islamica che, nel giro di qualche ora, riesce ad organizzare una manifestazione composta da circa 5.000 musulmani furiosi. Fouad Al-Barazi, imam della moschea di Hejrevej, dichiara: «Abbiamo paura che la pubblicazione delle vignette possa indurre i giovani a compiere atti di estremismo», ne pretende quindi la rimozione, esige le scuse formali da parte del quotidiano e il coinvolgimento del Primo Ministro.
Non trattandosi dell’Italia, il giornale non solo rifiuta di rimuovere le caricature di Maometto ma anche di scusarsi; così come il Primo Ministro, appellandosi alla libertà di espressione, respinge le richieste degli islamici. Tale rifiuto genera ulteriori minacce via internet accompagnate da immagini eloquenti - la bandiera e la mappa della Danimarca insanguinate - nonché l’intervento di undici ambasciatori musulmani e di varie organizzazioni islamiche internazionali, come se non avessero questioni più importanti da risolvere, vedi lotta al terrorismo e violazione dei diritti umani nei Paesi islamici.
Agli inizi di quest’anno ad alcuni giovani olandesi viene proibito di apporre la bandiera nazionale sulle cartelle perché, secondo gli insegnanti, tale gesto avrebbe potuto provocare gli studenti islamici, prevalentemente marocchini. Di contro, molti ragazzi musulmani nello stesso periodo ostentavano su diari e cartelle la fotografia dell’assassino di Theo Van Gogh, da loro considerato un “eroe”.
Qualche mese fa un quotidiano norvegese, l’Aften Posten, pubblica la notizia di un insegnante a cui è stato proibito portare al collo la stella di David per non urtare la suscettibilità degli studenti palestinesi. Il 4 ottobre scorso, riporta la Cnn, alcuni detenuti islamici hanno preteso che le guardie si disfacessero di spille con l’emblema di San Giorgio, la croce rossa in campo bianco, poiché rammentava loro avvenimenti accaduti secoli addietro. La stessa emittente, in un sondaggio, chiede ai lettori se “sia giunta l’ora che l’Inghilterra cambi la bandiera nazionale”! Nello stesso periodo un cittadino inglese ha dovuto rimuovere la bandiera britannica dal proprio cortile a causa delle lamentele dei vicini pachistani. Il 19 ottobre il Dudley Council, in seguito alla protesta di alcune musulmane, chiede ai propri impiegati di far sparire tazze e confezioni di fazzoletti di carta ritraenti l’immagine di un famoso maialino dei cartoni animati.
Mesi addietro, una catena di fast food americana fa ritirare dal mercato, con ingenti perdite, un particolare tipo di gelato in quanto gli islamici sostenevano che l’immagine riportata sulla confezione, se guardata da una particolare angolazione, ricordava la parola “Allah”.
In tutti gli episodi elencati, oltre al totale disprezzo per le leggi occidentali, emerge un modus operandi basato sul ricatto: il musulmano si comporterà bene solo se potrà vivere la propria religione così come la Sharia comanda. Limitare la costruzione di altre moschee alimenterebbe l’integralismo, infatti Ali Baba Faye, coordinatore nazionale del Forum “Fratelli d’Italia” dei Ds e membro della delegazione dei musulmani italiani, dichiara: «Porre freni alla costruzione delle moschee moltiplica le aree dell’estremismo».
Proibire burqa o niqab significherebbe ricevere ogni genere di fatwa, come è accaduto al ministro per l’Integrazione e l’Immigrazione olandese, Rita Verdonk, minacciata di morte. Permettere la pubblicazione di vignette “blasfeme” vuol dire condannare il popolo a subire attentati, scrivere libri e articoli critici verso il Credo islamico può costare la vita, espellere predicatori di odio fomenterebbe il terrorismo. È come essere costantemente seduti sopra una bomba. E affinché non esploda, alle comunità islamiche viene concesso tutto. Questa è proprio la previsione del leader islamico: «Grazie alle vostre leggi democratiche vi invaderemo, grazie alle nostre leggi religiose vi domineremo».
****************************

.....ORIANA VIVE........

04/11/2005 12:15
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

OT
Matteo, per favore, riporta sempre le fonti.
Grazie
Email Scheda Utente
Post: 1.455
Registrato il: 11/10/2005
Città: MILANO
Età: 43
Sesso: Maschile
OFFLINE
04/11/2005 12:24
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

risposta al testo della Magli
sono d'accordo su quanto ha scritto la Magli. ormai è chiaro che l'integrazione come è stata pensata 20 anni fa è un'utopia. i tempi cambiano, le idee si modificano e la gente non è più come quella di una volta.

è assolutamente vero quando scrive "[...] Il loro codice di diritto è il Corano [...], da noi c’è una distinzione assoluta tra codice religioso e quello civile. Una differenza enorme [...]".
A T T E N Z I O N E!!! questa è una differenza sostanziale e fondamentale: per loro la religione equivale a diritto giuridico e ci si comporta come è scritto. e non sempre l'interpretazione di ciò che è scritto è universale per tutti e si mantiene inalterata nei secoli (quello che scrissero nel 300 d.c. è davvero come viene letto nel 2005???).

dissentisco dalla Magli solo per un punto, cioè "[...] Più voce prenderanno e più saremo sommersi. Allora la sfida è non far morire la nostra cultura. [...] Ma bisogna prendere atto dell’invasione dell’islam. E in fretta. [..]"
non considero quello dell'islam un tentativo di "colonizzazione" o di invasione. non ho motivo di ritenere che i magrebini, i mediorientali e gli indonesiani abbiano in progetto di impadronirsi dell'europa. vivono accanto a noi, questo è innegabile, ma come vivono accanto a noi gli ebrei, gli induisti, i buddisti, i testimoni di geova e i krsna. alcuni islamici sono in italia da decenni. alcune comunità nel sud italia o in andalusia hanno discendenze molto lontane. piuttosto mi pongo delle domande: come mai gli islamici sono sempre più presenti in europa e in italia? non è che, magari, è colpa nostra se loro non hanno altra via se non l'emigrazione? sono TUTTI contenti di emigrare? o sono costretti?

infine un'ultima considerazione: finalemente qualcuno si chiede se davvero le parole di Ahmadinejad siano state interpretate nel modo corretto e se la traduzione del suo discorso sia stata davvero "israele deve scomparire dalle cartine geografiche del mondo". quest'uomo, forse, non è molto furbo. o forse è semplicemente sfortunato. se prima, bush e sharon, avevano problemi a dirottare l'attenzione internzionale sull'iran (stato canaglia, pericoloso, culla di fondamentalisti, ma maledettamente ricco di petrolio e gas nonchè in una posizione strategica), ora il presidente iraniano ha servito su un piatto d'argento a "quei 2" la possibilità di arrivare dove vogliono arrivare: tensione internazionale, crisi diplomantica e forse... una nuova guerra!

sciauz!
_________________________________
..."questa è una rapina", dillo tu che hai la voce più grossa (Bud&Terence)

Non c'è cattivo più cattivo di una buono quando diventa cattivo (Bud&Terence)

Mi appecorono alla vostra bellezza (Bud&Terence)

Una attenta pianificazione non potrà mai sostituire una bella botta di culo. (IO)
Email Scheda Utente
Post: 1.260
Registrato il: 05/02/2003
Città: BERGAMO
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
04/11/2005 12:27
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: OT

Scritto da: admin/moris 04/11/2005 12.15
Matteo, per favore, riporta sempre le fonti.
Grazie



Scusa, hai ragione.

Fonte 'La Padania'


****************************

.....ORIANA VIVE........

04/11/2005 13:02
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

a volte mi chiedo da cosa derivi tutto quest'odio, questa paura del diverso. se non da ignoranza.
e trovo paradossale che in un sito di emigranti esista una tale xenofobia. trovo paradossale che in un paese tanto orgogliosamente cattolico esista una tale xenofobia. fare satira contro berlusconi è peccato, farla contro maometto no. io non mi lamento di quella vicenda perchè non ho visto le vignette. ma succede di peggio, si paventa la tolleranza dei cattolici verso le altre religioni, poi teniamo nelle chiese affreschi con maometto all'inferno. vorrei vedere cosa ne penserebbe un cattolico se entrando in una moschea ci trovasse scritto porco dio
04/11/2005 13:05
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Non ho seguito tutta la vicenda ma trovo l'intervento di Luca logico e sensato.

Email Scheda Utente
Post: 277
Registrato il: 09/01/2005
Sesso: Maschile
OFFLINE
04/11/2005 17:02
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Da (ri)vedere l'ottimo "La Haine" (L'Odio) di Mathieu Kassovitz per capire il profondo disagio delle banlieu parigine..
***** ** *******, **** *** *******?

COPYCORNER BS

04/11/2005 17:21
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

uff, non sono mai riuscito a trovarlo quel film. grande kassovitz
Email Scheda Utente
Post: 4.438
Registrato il: 04/01/2005
Città: GENOVA
Età: 104
Sesso: Maschile
OFFLINE
04/11/2005 17:33
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:

Scritto da: plaintive reverie 04/11/2005 13.02
vorrei vedere cosa ne penserebbe un cattolico se entrando in una moschea ci trovasse scritto porco dio



Io so cosa ne pensa un cattolico se lo trova scritto in un forum. [SM=g27823]
----------------------------------------------------

It may be good for New York state but it's no damn good for me.
Email Scheda Utente
Post: 277
Registrato il: 09/01/2005
Sesso: Maschile
OFFLINE
04/11/2005 19:29
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re:

Scritto da: scottishflag 04/11/2005 17.33


Io so cosa ne pensa un cattolico se lo trova scritto in un forum. [SM=g27823]



[SM=x145470] [SM=x145482]
***** ** *******, **** *** *******?

COPYCORNER BS

Email Scheda Utente
Post: 4.438
Registrato il: 04/01/2005
Città: GENOVA
Età: 104
Sesso: Maschile
OFFLINE
05/11/2005 22:51
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Ho appena letto su la Repubblica online questo articolo. Romano Prodi teme che episodi come quelli delle banlieues possano verificarsi anche in Italia.
----------------------------------------------------

It may be good for New York state but it's no damn good for me.
Email Scheda Utente
Post: 1.260
Registrato il: 05/02/2003
Città: BERGAMO
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
07/11/2005 09:51
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:

Scritto da: plaintive reverie 04/11/2005 13.02
a volte mi chiedo da cosa derivi tutto quest'odio, questa paura del diverso. se non da ignoranza.
e trovo paradossale che in un sito di emigranti esista una tale xenofobia. trovo paradossale che in un paese tanto orgogliosamente cattolico esista una tale xenofobia. fare satira contro berlusconi è peccato, farla contro maometto no. io non mi lamento di quella vicenda perchè non ho visto le vignette. ma succede di peggio, si paventa la tolleranza dei cattolici verso le altre religioni, poi teniamo nelle chiese affreschi con maometto all'inferno. vorrei vedere cosa ne penserebbe un cattolico se entrando in una moschea ci trovasse scritto porco dio



Scusa, senza cattiveria, ma che cavolo ti sei bevuto e fumato? Devi aver esagerato.
****************************

.....ORIANA VIVE........

07/11/2005 10:06
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re:

Scritto da: Matteo, Berghem 07/11/2005 9.51


Scusa, senza cattiveria, ma che cavolo ti sei bevuto e fumato? Devi aver esagerato.



se le tue altissime argomentazioni sono queste, lascio perdere la discussione, sinceramente preferisco parlare con chi è capace di confrontarsi
Email Scheda Utente
Post: 1.260
Registrato il: 05/02/2003
Città: BERGAMO
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
07/11/2005 10:44
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:

Scritto da: plaintive reverie 04/11/2005 13.02
a volte mi chiedo da cosa derivi tutto quest'odio, questa paura del diverso. se non da ignoranza.
e trovo paradossale che in un sito di emigranti esista una tale xenofobia. trovo paradossale che in un paese tanto orgogliosamente cattolico esista una tale xenofobia. fare satira contro berlusconi è peccato, farla contro maometto no. io non mi lamento di quella vicenda perchè non ho visto le vignette. ma succede di peggio, si paventa la tolleranza dei cattolici verso le altre religioni, poi teniamo nelle chiese affreschi con maometto all'inferno. vorrei vedere cosa ne penserebbe un cattolico se entrando in una moschea ci trovasse scritto porco dio



Se le tue altissime argomentazioni sono queste, lascio perdere la discussione, sinceramente preferisco parlare con chi è capace di confrontarsi.

****************************

.....ORIANA VIVE........

08/11/2005 08:13
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

dal blog di Beppe Grillo ...
7 Novembre 2005
Liberté, egalité, fraternité

Foto: www.figaro.fr

I francesi stanno bruciando le periferie delle città.
E’ strano dirlo così, ma è vero.
Sono francesi, anche se nati in Francia da immigrati.
Francesi di prima generazione.
Se parliamo di francesi e non di figli di immigrati (le parole cambiano la realtà) forse si riesce a capire qualcosa.

Si capisce allora che non esistono i francesi, ma i francesi bianchi e i francesi mori o neri o gialli e che non sono uguali tra loro per cultura, religione, posizione sociale (egalité),
che i francesi bianchi e quelli di un altro colore non si amano e vivono separati, i primi in città e i secondi nelle periferie (fraternité),
che i francesi sono liberi se possono studiare, se hanno un reddito decente, se hanno un futuro, ma quelli delle banlieue non hanno un futuro (liberté).

Stiamo creando un mondo di diseredati in casa nostra, in Francia come in Gran Bretagna, in Belgio come in Italia.
L’integrazione è una bella parola, ma di solito porta ai ghetti e chi ci vive, prima o poi, vede come unica alternativa la rivolta sociale.

Importiamo lo squilibrio che abbiamo generato nel mondo e che non è per nulla nelle priorità dei governi occidentali come è spiegato in un filmato censurato di MTV

Se non ci occupiamo della povertà questa si occuperà di noi, mandandoci i suoi figli e i figli dei suoi figli.
E, nel tempo, tante piccole bosnie.



Per chi fosse interessato, il filmato censurato lo trovate qui. E' in francese, ma si capisce lo stesso.


08/11/2005 08:15
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

da Repubblica On Line - News
Parigi, 23[SM=x145459]0

FRANCIA: OLTRE IL 70% BOCCIA DISAPPROVA GOVERNO SU PERIFERIE
Oltre il 70 per cento dei francesi non approva la politica che il governo ha perseguito nelle periferie francesi, bersaglio della rivolta giovanile dal 27 ottobre. Secondo un sondaggio commissionato da 'Yahoo', dal quotidiano 'Liberation' e dalla televisione 'iTele', il 71 per cento degli intervistati ha risposto che l'esecutivo guidato da Dominique de Villepin "sta andando nella direzione sbagliata", mentre soltanto il 20 per cento si dichiara favorevole alle politiche attuate nei sobborghi francesi.

Email Scheda Utente
Post: 1.260
Registrato il: 05/02/2003
Città: BERGAMO
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
08/11/2005 10:08
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Quello che succede in Francia sono i risultati della disastrosa società multietnica sponsorizzata dai buonisti di ogni risma, che ha fallito ovunque e sta fallendo continuamente.
****************************

.....ORIANA VIVE........

08/11/2005 10:34
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Quello che succede in Francia è il risultato inevitabile di decenni di ineguaglianza sociale ed economica a livello planetario, secoli di colonialismo e sfruttamento indiscriminato delle risorse del terzo mondo e ghettizzazione delle minoranze etniche nelle città europee.

[SM=g27825]
08/11/2005 10:55
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:

Scritto da: Matteo, Berghem 08/11/2005 10.08
Quello che succede in Francia sono i risultati della disastrosa società multietnica sponsorizzata dai buonisti di ogni risma, che ha fallito ovunque e sta fallendo continuamente.




Fammi capire.

Il tuo ed il mio benessere nonchè quello di milioni di cittadini europei, nordamericani, giapponesi e australiani è legato ad una distribuzione delle risorse mondiali assolutamente non equa.

Tu pretenderesti che non solo noi si continui a godere di immutato benessere ma pure che questi rompicoglioni di poveracci se ne stiano a casa loro senza fiatare.

Personalmente, al posto di un marocchino o di un rumeno, io non ci penserei due volte a cercare fortuna in Europa Occidentale. Lo stesso ragioonamento lo hanno fatto migliaia di muratori della tua e mia provincia che, tanti anni fa, sono emigrati in Francia in quanto le nostre terre non garantivano la pagnotta per loro e i loro figli...

Quanto al tuo drastico giudizio sulla società multietnica : verso la fine dell'800, con la nascita dei primi veicoli a motore, si dava per certo che un corpo umano che avesse raggiunto una velocità superiore ai 70 km/h sarebbe deceduto all'istante... Tutto ciò che non si conosce bene fa una paura fottuta.

Matteo, cinicamente parlando (così ti risparmio i volemose bene cattolici e di sinistra) : quello è l'inevitabile futuro, che ti piaccia o no. Anch'io avevo enormi difficoltà a relazionarmi con i contabili brianzoli o gli agenti di commercio veneti, poi, quando ho impararato a conoscerli, ci vado pure a pranzo assieme [SM=g27823]




08/11/2005 10:59
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:

Scritto da: Matteo, Berghem 08/11/2005 10.08
Quello che succede in Francia sono i risultati della disastrosa società multietnica sponsorizzata dai buonisti di ogni risma, che ha fallito ovunque e sta fallendo continuamente.



è l'ennesima citazione dalla padania? immagino di si, dato la storpiatura grammaticale.
mi spieghi perchè perugia è una città multietnica e qui non succede niente di disastroso? è che per fortuna non sono tutti gentilini, cofferati o sarkozy.
poi vorrei capire una volta per tutto cosa si dovrebbe fare, mettere i cannoni in mare e sparare ad ogni barcone che si appropinqua alle nostre coste?
e in fine, ma tu in irlanda ci sei mai andato o no? e se nei tuoi confronti manifestassero lo stesso razzismo che traspira dai pori di voi leghisti? ma per fortuna la lega è un'anomalia italiana, nel dipartimento dove andrò a studiare a galway ci sono italiani, ciprioti, colombiani...tutti giudicati per la loro intelligenza, non per la loro razza e nessuno sta a rompere i coglioni con queste menate propagandistiche e semplicistiche che, sinceramente, hanno stufato
Email Scheda Utente
Post: 6.592
Registrato il: 09/05/2005
Sesso: Maschile
OFFLINE
08/11/2005 11:09
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re:

Scritto da: plaintive reverie 08/11/2005 10.59
è che per fortuna non sono tutti gentilini, cofferati o sarkozy.



Adesso non esageriamo con questi accostamenti completamente fuori luogo, non mi pare che Cofferati e Gentilini siano la stessa cosa... anche se capisco che è nella natura storica della sinistra radicale cercare avversari all'interno della sinistra moderata...

[Modificato da =Donegal= 08/11/2005 11.31]

_____________________________________

Good evening, there was already an injury, huh?

Giovanni Trapattoni, falling off his chair
Email Scheda Utente
Post: 1.260
Registrato il: 05/02/2003
Città: BERGAMO
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
08/11/2005 12:06
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re:

Scritto da: admin/moris 08/11/2005 10.55



Fammi capire.

Il tuo ed il mio benessere nonchè quello di milioni di cittadini europei, nordamericani, giapponesi e australiani è legato ad una distribuzione delle risorse mondiali assolutamente non equa.

Tu pretenderesti che non solo noi si continui a godere di immutato benessere ma pure che questi rompicoglioni di poveracci se ne stiano a casa loro senza fiatare.

Personalmente, al posto di un marocchino o di un rumeno, io non ci penserei due volte a cercare fortuna in Europa Occidentale. Lo stesso ragioonamento lo hanno fatto migliaia di muratori della tua e mia provincia che, tanti anni fa, sono emigrati in Francia in quanto le nostre terre non garantivano la pagnotta per loro e i loro figli...

Quanto al tuo drastico giudizio sulla società multietnica : verso la fine dell'800, con la nascita dei primi veicoli a motore, si dava per certo che un corpo umano che avesse raggiunto una velocità superiore ai 70 km/h sarebbe deceduto all'istante... Tutto ciò che non si conosce bene fa una paura fottuta.

Matteo, cinicamente parlando (così ti risparmio i volemose bene cattolici e di sinistra) : quello è l'inevitabile futuro, che ti piaccia o no. Anch'io avevo enormi difficoltà a relazionarmi con i contabili brianzoli o gli agenti di commercio veneti, poi, quando ho impararato a conoscerli, ci vado pure a pranzo assieme [SM=g27823]







Che la distribuzione del benessere e delle risorse mondiali non è assolutamente equa è purtroppo evidente e io NON ho mai detto di pretendere che non solo noi si continui a godere di questo benessere e che questi rompicoglioni di poveracci se ne stiano a casa loro senza fiatare.

E altresì vero che c'è qualcuno in occidente che non abbia interesse che le popolazioni più povere progrediscano. Ci sono paesi africani che sono ricchi di materie prime, ma la gente è povera in canna.

Non mi sembra che le migliaia di muratori delle nostre provincie che sono emigrati in Francia si siano messi a fare tutto ciò che sta succedendo ora.

Non è assolutamente vero, per quanto riguarda il sottoscritto, che tutto ciò che non si conosce bene facci una paura fottuta, ma è vero il contrario.

Come detto altre volte, su questa Terra i poveri sono circa 4 miliardi, che vogliamo fare, portarli tutti qua in Italia o in Europa?
****************************

.....ORIANA VIVE........

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:22. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com