Scritto da: Corcaigh 25/09/2006 10.54
No. Ho già partecipato in passato a questo 3d e se vai un paio di pagine addietro vedreai la mia inequivocabile posizione a favore dell'eutanasia.
Ma il suicidio è un'altra faccenda. Il suicidio è la conclusione disperata diuna malattia mentale. È un atto compiuto senza logica e senza cognizione. Se dai ad un depresso o ad un bipolare farmaci e terapia adeguata, vedrai che cambia idea rispetto al fatto di togliersi la vita.
Se dai ad un malato terminale di cancro che non vuole più andare avanti farmaci e terapia adeguata, vedrai che continua a pensare all'eutanasia,nonstante tutto.
Per cui, mentre la tendenza suicida è un sintomo di un malessere che va oltre l'esistenziale ma è ben radicato nella chimica malfunzionante del cervello umano, l'eutanasia è un atto logico, di pietà e di amore.
Non dimentichiamo che anche i cetacei, quando sono gravemente malati, accelerano la morte arenandosi volontariamente sulle spiagge.
Per concludere: la sofferenza esistenziale e mentale di un depresso e/o bipolare può essere alleviata e curata. La sofferenza di un malato terminale no. Per cui quest'ultimo ha diritto ad una scelta.
Avanti, Copy, agganciati qui che vedo che fremi
ti ringrazio, ma mi asterrò dall'intervenire:
1) sono pienamente d'accordo con ciò che dici.
2) discuto quotidianamente di eutanasia e bioetica ad un livello diverso da quello di questo forum. Finirei ad usare termini strani, dare per scontato tante cose, e alla fine non se ne ricaverebbe un ragno dal buco.
Preferisco assistere a quello che dite, giusto per tastare il dibattito fuori dai luoghi accademici.
perdonate ma, a differenza del Papa, la bioetica è il mio campo e mi dà fastidio parlarne con chi pensa di poterlo fare senza aver dietro di sé qualche anno di studio. Ripeto, perché non ci mettiamo a discutere su come si costruisce un ponte o una rete aziendale intranet?