Eutanasia, Divorzio, Stato e Religione: Voi cosa ne pensate?

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cybermatrix
00giovedì 23 ottobre 2003 10:23
Questo è un argomento MOLTO OT in questo forum, ma mi sta particolarmente a cuore e vorrei sapere un vostro parere.Non ne abbiate a male...

Vi riporto uno stralcio di articolo del corriere della sera:

USA, DONNA IN COMA E' IN VITA PER LEGGE

Il governatore dello Stato, fratello del presidente Bush, ordina ai medici di riattaccare le macchine che la mantengono in vita

MIAMI - Jeb Bush, il governatore della Florida che è anche fratello del presidente degli Stati Uniti, ha ordinato ai medici di riattaccare una donna in coma con gravissime lesioni cerebrali alla macchina che la mantiene in vita. E i dottori del Morton Plant Hospital hanno immediatamente cominciato a re-idratare l'organismo della donna per via endovenosa, prima di intubarla di nuovo. Il caso della 39enne Theresa «Terry» Schiavo è da anni al centro di una violenta battaglia legale. La donna ha trascorso un terzo della sua vita in stato vegetativo: aveva infatti appena 26 anni quando un improvviso calo di potassio le provocò un collasso cardiaco, lasciandole gravissimi danni cerebrali.

LE RAGIONI DEL MARITO - Il marito, Michael Schiavo - secondo il quale la donna non avrebbe voluto esser mantenuta in vita artificialmente - si era rivolto a un tribunale che gli aveva anche dato ragione. Il 15 ottobre scorso, dunque, la donna era stata staccata dalle macchine, nonostante l'opposizione dei genitori i quali sono convinti che, opportunamente curata, la donna potrebbe riprendersi (ma i medici, nel corso delle testimonianze in tribunale, avevano ribattuto che le espressioni facciali della donna sono solo riflessi e che il cervello è irreparabilmente danneggiato). Dopo due giorni di acceso dibattito, il Parlamento della Florida, che è dominato dai repubblicani, ha approvato il «Terry Bill», per consentire al governatore di sospendere l'ingiunzione giudiziaria che aveva permesso ai medici di staccare le macchine. E Bush ha immediatamente firmato la legge ed emanato il decreto per neutralizzare la sentenza giudiziaria. Secondo l'avvocato del marito, George Felos, la legge approvata in fretta e furia dal Congresso potrebbe essere incostituzionale perchè -come in molti giuristi hanno fatto notare- la legge viola il principio basilare della separazione dei poteri.
Maratona70
00giovedì 23 ottobre 2003 11:05
Come la maggioranza delle persone sono contro l'accanimento terapeutico e favorevole a testamento biologico ed eutanasia (nonché al suicidio assistito).

Il problema è che una classe politica appiattita su posizioni clericali preferisce fare scelte di convenienza invece che scelte di buon senso.

Il problema è che la gente continua a votare sempre gli stessi anche se le leggi che approvano sono contro alle proprie convenzioni e ai propri interessi.
admin/moris
00giovedì 23 ottobre 2003 11:23


sono anch'io contro l'accanimento terapeutico e favorevole all' eutanasia per chi ne fa richiesta o chi ha manifestato tale intenzione prima di perdere conoscenza o la capacità di intendere e volere(tale richiesta andrebbe quindi estesa subito a tutti)








Maratona70
00giovedì 23 ottobre 2003 12:23
OT: Sempre sulla stessa riga...
Da "La Repubblica on line"


Accolto un emendamento di Lega e Udc che cancella la proposta dei Ds per ridurre da 3 a 1 anno il peridodo di separazione
La Camera boccia
il divorzio veloce
Il centrodestra esulta, si dimette il relatore della legge Paniz (Fi)
Fassino: "Oscurantisti". Il provvedimento torna in Commissione


La Camera boccia
il divorzio veloce


ROMA - L'aula di Montecitorio ha respinto la
proposta di legge presentata dai Democratici di sinistra che avrebbe ridotto da tre ad uno il periodo di separazione per ottenere il divorzio. La votazione è avvenuta, su richiesta di Forza Italia, a scrutinio segreto. Il provvedimento torna ora in Commissione.

La bocciatura è avvenuta per pochi voti di scarto: lo schieramento che ha votato l'emendamento di Lega e Udc che sopprime l'articolo 1 della legge (di fatto il cuore del provvedimento) era composto da 218 deputati, contro 202 favorevoli. La maggioranza richiesta era di 211. Il relatore della legge, il forzista Maurizio Paniz, si è dimesso. La seduta è stata sospesa dal presidente Pier Ferdinando Casini.

L'esito della votazione è stato accolto da un lungo applauso dei deputati del centrodestra che si sono alzati in piedi. Applaudito anche il capogruppo azzurro Elio Vito che aveva chiesto il voto segreto. Il capogruppo dell'Udc alla Camera Luca Volontè, che aveva chiesto a Forza Italia di ritirare la richiesta di votazione segreta, ha letteralmente esultato alla proclamazione del risultato e rivolgendosi ai parlamentari della maggioranza ha fatto ripetutamente segno con il pollice alzato sorridendo.

"Maggioranza oscurantista". E' durissimo il commento del segretario dei Ds Piero Fassino secondo il quale la bocciatura del divorzio veloce è "la dimostrazione di come ogni giorno la coalizione si riempia la bocca di parole come riforme e poi, quando è in Parlamento, ecco come si comporta su problemi che riguardano la vita di milioni e milioni di persone: la maggioranza - ha continuato Fassino - ha assunto ancora una volta "una posizione oscurantista".

fabio
00venerdì 24 ottobre 2003 20:13
OT: Sempre sulla stessa riga...
[SM=g27812] Purtroppo "civilmente" l'Italia fa passi indietro e, notevoli... [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816]
domitiska
00sabato 25 ottobre 2003 11:28
Non è una questione di essere bigotti o clericali se non si condivide l'eutanasia. La vita è un bene prezioso, frase fatta ma sicuramente è una verità assoluta, e spegnere la vita di qualcuno quando te lo chiede non è sempre una cosa facile o fattibile, chi può dire che non ci sono più speranze, chi può decidere quando togliere la vita di qualcuno?? Chi può sapere se la persona dopo 20 anni si risveglia dal coma vegetativo per mille motivi e torna a vivere? Io non mi vergogno di dire che credo nei miracoli. O nel caso di una paralisi completa. C'è un bellissimo libro che racconata la STORIA VERA di questa persona che è completamente paralizzata, completamente, tranne le palpebre. Questa persona è riuscita a scrivere un libro, raccontando quanto la vita sia meravigliosa.
Fa riflettere, spesso riflettere serve.

Divorzio

Ma stiamo scherzando? Già il matrimonio è diventato una burla, uno scherzo e ha perso la serietà e il valore che DOVREBBE avere. Insomma ci si sposa e si divorzia con tanta facilità, io sono felice che non sia passata la proposta di legge. Mah!
cybermatrix
00sabato 25 ottobre 2003 12:06
Re:

Scritto da: domitiska 25/10/2003 11.28
Non è una questione di essere bigotti o clericali se non si condivide l'eutanasia. La vita è un bene prezioso, frase fatta ma sicuramente è una verità assoluta, e spegnere la vita di qualcuno quando te lo chiede non è sempre una cosa facile o fattibile, chi può dire che non ci sono più speranze, chi può decidere quando togliere la vita di qualcuno?? Chi può sapere se la persona dopo 20 anni si risveglia dal coma vegetativo per mille motivi e torna a vivere? Io non mi vergogno di dire che credo nei miracoli. O nel caso di una paralisi completa. C'è un bellissimo libro che racconata la STORIA VERA di questa persona che è completamente paralizzata, completamente, tranne le palpebre. Questa persona è riuscita a scrivere un libro, raccontando quanto la vita sia meravigliosa.
Fa riflettere, spesso riflettere serve.

Divorzio

Ma stiamo scherzando? Già il matrimonio è diventato una burla, uno scherzo e ha perso la serietà e il valore che DOVREBBE avere. Insomma ci si sposa e si divorzia con tanta facilità, io sono felice che non sia passata la proposta di legge. Mah!


Condivido PIENAMENTE il tuo pensiero. Complimenti![SM=g27823]
admin/moris
00sabato 25 ottobre 2003 19:15
Cyber e Domi : mi fa piacere che il forum ospiti anche voci dissonanti.

Divorzio : perchè allungare la durata dei disagi di una coppia dove un partner (o entrambi) non prova più amore per l'altro oppure dove il matrimonio è nato da una scelta effettuata senza conoscere a sufficienza se stessi e il proprio compagno/a o addirittura è il frutto di pressioni di altre persone ?

Inutile dire che l'arretratezza italiana sul riconoscimento delle coppie di fatto o delle coppie omosessuali è un'altra delle cose che avverto come ingiusta ingerenza cattolica all'interno di uno stato che dovrebbe essere laico.

Eutanasia : Chi può decidere se sia giusto impedire ad un malato che non ha più speranze di vita e soffre dolori insopportabili di scegliere la morte assistita ? Più che la vita va difeso il diritto all'autodeterminazione della propria vita qualora essa sia divenuta insopportabile.

Sul coma il discorso è ovviamente molto più complesso.
Martina
00sabato 25 ottobre 2003 21:06
Io sono a favore dell'eutanasia, ma verrebbe fuori uno degli OT più lunghi che la storia di questo forum ricordi. Dico solo una cosa: chi ha visto un malato terminale di cancro sa cosa intendo. Chi ha visto un Alzhaimer all'ultimo stadio sa anche meglio.
Per i malati terminali il discorso è complesso. Alcuni voglio rimanere disperatamente attaccati alla vita fino all'ultimo secondo: ed il loro diritto. Altri sono talmente devastati o sfigurati, che l'unico sollievo per loro è la morte "aiutata".
È un discoso complessissimo. Io ho dato istruzioni a mio marito di spegnere la macchina se per un qualsiasi motivo diventassi un vegetale. E lo stesso desidera lui.
Ovviamente siamo disperatamente attaccati alla vita, è il nostro istinto di sopravvivenza ma quando il punto di non ritorno è passato, i miracoli purtroppo non esistono. O almeno io non ci credo. [SM=g27813]
Materialisticamente vostra
Martina
Domitiska
00sabato 25 ottobre 2003 21:29
admin/moris
Perchè creare disagi in una coppia che decide di separarsi è solo una faccia della medaglia, a mio avviso, il matrimonio è già abbastanza banalizzato e senza il cosidetto disagio dei cavilli legali sarebbe ancor peggio.
Il riconoscimento delle coppie di fatto o omosessuali è un altro punto, tuttavia c'è anche da rispettare il fatto che l'Italia è la sede storica della religione cattolica pertanto un pò più conservatrice. E' uno stato laico sulla costituzione italiana dal 1946 ma da secoli prima è cattolico. Ad ognuno le sue tradizioni e credenze, in fin dei conti non siamo messi troppo male se consideriamo altre realtà.

Eutanasia
La differenza sta proprio lì Martina. Io ci credo non solo per fede ma perchè è vero. E poi francamente noi ne sappiamo veramente poco di cosa regola il mondo..però scusate se tronco così il discorso, per certe cose le parole non riescono a compiere il loro dovere.

Domitiska
00domenica 26 ottobre 2003 11:06
Re: Re:

Scritto da: cybermatrix 25/10/2003 12.06

Condivido PIENAMENTE il tuo pensiero. Complimenti![SM=g27823]



GRazie Cyber [SM=g27823]
cybermatrix
00domenica 26 ottobre 2003 14:03
Re: risposta a Moris

Scritto da: admin/moris 25/10/2003 19.15
Cyber e Domi : mi fa piacere che il forum ospiti anche voci dissonanti.

1) Divorzio : perchè allungare la durata dei disagi di una coppia dove un partner (o entrambi) non prova più amore per l'altro oppure dove il matrimonio è nato da una scelta effettuata senza conoscere a sufficienza se stessi e il proprio compagno/a o addirittura è il frutto di pressioni di altre persone ?

2) Inutile dire che l'arretratezza italiana sul riconoscimento delle coppie di fatto o delle coppie omosessuali è un'altra delle cose che avverto come ingiusta ingerenza cattolica all'interno di uno stato che dovrebbe essere laico.

3) Eutanasia : Chi può decidere se sia giusto impedire ad un malato che non ha più speranze di vita e soffre dolori insopportabili di scegliere la morte assistita ? Più che la vita va difeso il diritto all'autodeterminazione della propria vita qualora essa sia divenuta insopportabile.

Sul coma il discorso è ovviamente molto più complesso.


Moris, premesso che pur non condividendo le tue asserzioni le accetto, voglio risponderti alle stesse:

1) Guarda, sarà il mio modo di vedere in maniera cattolica (ma NON CONSERVATRICE,EH?)il mondo, ma credo che non sia possibile che passi l'amore tra un uomo ed una donna: lo stesso o c'è, o non è mai esistito (magari era attrazione, infatuazione, morbosità, bisogno assoluto di stare con una persona di sesso opposto...).Inoltre non riesco a concepire persone che si sposino senza conoscere a sufficienza il proprio partner... ... ... Tutto questo mi porta a considerare in maniera aberrante il divorzio, che al giorno d'oggi fa concepire in maniera molto leggera il significato stesso del matrimonio...Per quanto riguarda invece i matrimoni contro propria volontà o dovuti a pressioni di genitori o parenti vari, in questo caso sono d'accordo con te, ma non dovrebbe esserci in questom caso il divorzio, ma bensì l'annullamento del matrimonio (che è un'altra cosa)...

2)In questo caso sono quasi totalmente d'accordo con te...

3)Per quanto riguarda l'eutanasia, la fede mi porta a considerare il dolore come pura volontà di Dio, e quindi lo stesso (dolore n.d.r.) deve essere accettato. Inoltre il corpo non ci appartiene, non è di nostra proprietà, e per questo nessuno (noi compresi) può deciderne le sorti.

Scusate se questo 3D è incasinato, ma sto scrivendo in uno stato mentale un pò confuso[SM=g27820] (è l'effetto della preparazione tesi!!![SM=g27823] )
cybermatrix
00domenica 26 ottobre 2003 14:30
dalla Gazzetta dal Mezzogiorno del 26 Ottobre 2003



LA STORIA

UNA DONNA: «IL MIO EX NON RISPETTA GLI ACCORDI»
«Io, sola e senza aiuti»
Maria Pia: una figlia a carico e un rapporto finito


Ogni separazione e ogni divorzio lasciano dietro di sé storie di uomini e donne che, nel bene e nel male, sono costretti a cambiare la propria vita. Se non ci sono figli lo strappo è meno traumatico e si riescono a mettere insieme, con più facilità, i cocci di una storia che sembrava dover durare tutta una vita. Ma quando i figli ci sono e sono anche minorenni le cose si complicano. Come la storia di Maria Pia Vernacchia che dal mese di aprile si è separata dal marito e a costo di tanti sacrifici sta tentando di rimettere insieme la sua vita senza far ricadere sui figli "le colpe dei padri". Maria Pia, insegnante - disoccupata, ha forza e dignità da vendere. Fino all'ultimo ha sperato che la sua storia d'amore non dovesse esaurirsi: "Sarei anche stata disposta a perdonarlo come ho fatto altre volte, ma lui non ha voluto. Lo avrei fatto soprattutto per i miei figli". E così, Maria Pia, si è ritrovata da sola e senza un lavoro. L'unica cosa che le è rimasta è la voglia di realizzare il sogno di sua figlia Raffaella. La piccola ha superato i provini per accedere all'Accademia Nazionale di danza a Roma. Il suo sogno è quello di diventare una grande ballerina di danza classica. Sua madre ci crede e vuole aiutarla. Purtroppo per farlo deve scontrarsi con una dura realtà: il marito - stando a quanto dichiarato dalla donna - non manterrebbe gli impegni presi davanti ad un giudice e l'assegno che dovrebbe inviarle a scadenza regolare non arriva quasi mai nelle tasche di Maria Pia. Alla donna che, ha bussato a tutte le porte istituzionali (Comune, Provincia e Regione) per chiedere un sostegno economico che sia di aiuto per la figlia e non per lei, non è rimasto altro che rimboccarsi le maniche e adattarsi ad ogni genere di lavoro. Solo in questo modo, a costo di grandi sacrifici, riesce a mantenere la piccola Raffaella in un convento di suore a Roma: "non riesco a guardare negli occhi mia figlia e dirle che non ce la faccio a mantenerla all'Accademia di danza. Non potrei mai perdonarmi il fatto di non essere riuscita a realizzare il sogno che insegue da anni. La mia più grande soddisfazione è poterla vedere felice e sorridente quando ritorna a casa dopo una lunga giornata trascorsa a volteggiare in Accademia. Farò di tutto per mia figlia".
E se qualcuno le domanda una riflessione sulla legge del "divorzio veloce", risponde: "se non ci sono i figli può anche andare bene, ma quando a pagarne il prezzo più alto sono loro, occorre una decisione più ponderata".


NO COMMENT...[SM=g27820] [SM=g27818] [SM=g27825]
domitiska
00domenica 26 ottobre 2003 15:41
Re: dalla Gazzetta dal Mezzogiorno del 26 Ottobre 2003

Scritto da: cybermatrix 26/10/2003 14.30



LA STORIA

UNA DONNA: «IL MIO EX NON RISPETTA GLI ACCORDI»
«Io, sola e senza aiuti»
Maria Pia: una figlia a carico e un rapporto finito


Ogni separazione e ogni divorzio lasciano dietro di sé storie di uomini e donne che, nel bene e nel male, sono costretti a cambiare la propria vita. Se non ci sono figli lo strappo è meno traumatico e si riescono a mettere insieme, con più facilità, i cocci di una storia che sembrava dover durare tutta una vita. Ma quando i figli ci sono e sono anche minorenni le cose si complicano. Come la storia di Maria Pia Vernacchia che dal mese di aprile si è separata dal marito e a costo di tanti sacrifici sta tentando di rimettere insieme la sua vita senza far ricadere sui figli "le colpe dei padri". Maria Pia, insegnante - disoccupata, ha forza e dignità da vendere. Fino all'ultimo ha sperato che la sua storia d'amore non dovesse esaurirsi: "Sarei anche stata disposta a perdonarlo come ho fatto altre volte, ma lui non ha voluto. Lo avrei fatto soprattutto per i miei figli". E così, Maria Pia, si è ritrovata da sola e senza un lavoro. L'unica cosa che le è rimasta è la voglia di realizzare il sogno di sua figlia Raffaella. La piccola ha superato i provini per accedere all'Accademia Nazionale di danza a Roma. Il suo sogno è quello di diventare una grande ballerina di danza classica. Sua madre ci crede e vuole aiutarla. Purtroppo per farlo deve scontrarsi con una dura realtà: il marito - stando a quanto dichiarato dalla donna - non manterrebbe gli impegni presi davanti ad un giudice e l'assegno che dovrebbe inviarle a scadenza regolare non arriva quasi mai nelle tasche di Maria Pia. Alla donna che, ha bussato a tutte le porte istituzionali (Comune, Provincia e Regione) per chiedere un sostegno economico che sia di aiuto per la figlia e non per lei, non è rimasto altro che rimboccarsi le maniche e adattarsi ad ogni genere di lavoro. Solo in questo modo, a costo di grandi sacrifici, riesce a mantenere la piccola Raffaella in un convento di suore a Roma: "non riesco a guardare negli occhi mia figlia e dirle che non ce la faccio a mantenerla all'Accademia di danza. Non potrei mai perdonarmi il fatto di non essere riuscita a realizzare il sogno che insegue da anni. La mia più grande soddisfazione è poterla vedere felice e sorridente quando ritorna a casa dopo una lunga giornata trascorsa a volteggiare in Accademia. Farò di tutto per mia figlia".
E se qualcuno le domanda una riflessione sulla legge del "divorzio veloce", risponde: "se non ci sono i figli può anche andare bene, ma quando a pagarne il prezzo più alto sono loro, occorre una decisione più ponderata".


NO COMMENT...[SM=g27820] [SM=g27818] [SM=g27825]



E' inutile dire che condivido pienamente il tuo pensiero.
admin/moris
00lunedì 27 ottobre 2003 00:29

Cybermatrix ha scritto :

3)Per quanto riguarda l'eutanasia, la fede mi porta a considerare il dolore come pura volontà di Dio, e quindi lo stesso (dolore n.d.r.) deve essere accettato. Inoltre il corpo non ci appartiene, non è di nostra proprietà, e per questo nessuno (noi compresi) può deciderne le sorti.


Questo è quello che dice la tua fede e può sicuramente valere per voi credenti, siete liberi di esigere che le vostre volontà vengano eseguite. Ma questo vale solo per voi.
Bisogna anche rispettare i desideri di coloro che non hanno fede o magari credono in un dio diverso dal vostro.
L'idea di un entità superiore che ha volontà di "metterci alla prova" con il dolore e il fatto che noi (sua proprietà per i cristiani e molte altre fedi) lo si debba accettare non mi piace mica tanto ed è una delle cose che mi tiene lontano dalla chiesa.

Sul divorzio tornerò ancora a dire la mia più avanti (ora è meglio che vada a nanna)

Buona settimana a tutti [SM=g27823]

Maratona70
00lunedì 27 ottobre 2003 09:07
Qui mi pare che si faccia un po' confusione.

Eutanasia è aiutare a morire una persona che (nel pieno possesso delle facoltà di intendere e volere) ne faccia richiesta, non uccidere indiscriminatamente ogni malato terminale!

Quindi è una questione di libertà: ad oggi chi, per motivi religiosi o altro, è disposto a sopportare i dolori di una malattia incurabile prolungando la propria esistenza lo può fare, chi, invece, non è disposto a vedersi relegato in un letto per mesi o anni divorato da una malattia è, invece, obbligato a sopravvivere.

Io non voglio che si pratichi l'eutanasia a chi è contrario, ma buon senso e tolleranza prevederebbero che si consentisse di poter scegliere anche a chi è favorevole.

Ma Voltaire è morto da parecchio...
Maratona70
00lunedì 27 ottobre 2003 09:20

IL CUBO DI RUBIK

È strano, vale per le parole la stessa legge che scandisce le mode. I guanti che spariscono per decenni e poi, voilà…ridiventano necessari. Le irrinunciabili minigonne dei favolosi –sessanta- si sono sciolte come neve al sole per ricomparire oggi “più belle che pria”…insomma, senza voler scomodare i corsi e ricorsi o l’eterno ritorno…la saggezza della casalinga di Voghera ci consiglierebbe di aspettare le parole sparite stando seduti sulla sponda del fiume.

Il –Mistero- è in gran spolvero! Me ne sono accorto…per caso. Guardavo la tv e… padre Miranda dell’ istituto Regina Apostolorum, invitato al MCS, ha sentenziato: : “ la vita è mistero, la morte è mistero, il dolore è mistero”. O.k!…per me è un mistero anche il funzionamento della televisione ma non ne faccio un dramma. Mon. Tonini, invitato a Primo Piano, commentando il caso Vincent…ribadiva: “ l’uomo è un mistero!”. Confesso che ho iniziato a provare un certo disagio. La sera mi telefona don Giorgio e mi dice che non si può ridurre la vita ad una esperienza sensoriale perché, udite udite, “la vita è mistero!”. Non nego che stavo passando dalla nevrosi alla psicosi…poi ho pensato:”..beh, infondo sono dei sacerdoti…e il mistero è per loro come il trompe l’oeil per un pittore impressionista! Ma ieri mi arriva fra capo e collo l’articolo di Farina su Libero. Si parla di eutanasia, e Farina: “Esiste questo mistero che accompagna la vicenda umana”. Ho telefonato al mio psichiatra: ”…non è al momento reperibile”. Ho pensato: “qui c’è sotto un mistero!”. Poi, quindici gocce di Xanax hanno rimesso sulla main street tutti quei neuroni che si erano smarriti nei meandri, quelli sì misteriosi, della paranoia.

Con il sottofondo di Strauss, Also sprach Zarathustra, mi sono domandato il perché del fortunato revival dell’oscuro e fumoso termine. Il mistero è la risposta alle domande senza risposta. Il fulmine era mistero, mistero era l’eclissi, i venti, le maree…più il cono d’ombra del mistero si restringe e più si concentra sulla vita, la morte, il dolore. La cura dimagrante a cui la scienza ha sottoposto il mistero è stata certamente salutare…basti pensare al discrimine che rappresentò la medicina del ‘600. Ma il mistero resta, e ci sono due modi per affrontarlo: l’afasia o la logorrea…tanto il risultato non cambia! Il mistero è come il cubo di Rubik, un rompicapo a cui dedicarsi se si è in buona salute, sprofondati in poltrona con un Corona nel posacenere ed un Napoleon sul tavolino. Allora sì che gli aromi e le corpose voluttà della speculazione metafisica si apprezzano fino in fondo.

Quando si è giunti al termine di una malattia incurabile e inguaribile, con i decubiti che ti scavano il corpo, cateteri, sonde, drenaggi che escono ed entrano da ogni orifizio…ebbene, in queste condizioni la domanda che si rivolge al medico è:” dottore, mi aiuti a morire, mi risparmi questi ultimi tre, quattro o più mesi di strazi” ed allora auguro a chiunque di trovare sulla sua strada un medico che dia una risposta e non tiri fuori il cubo di Rubik.

Piergiorgio Welby





Martina
00lunedì 27 ottobre 2003 11:06
Eutanasia e divorzio
Thread molto OT ma interessante, quindi scusate se continuo... le discussioni filosofiche mi affascino (soprattutto quando gli interlocutori lo meritano [SM=g27822] ).
Torno un attimo sull'eutanasia.
Come mi sembra chiaro, in questo caso le posizioni sono ben determinate: o credi oppure no. Io, tristemente per alcuni e felicemente per altri, non credo nella vita dopo la morte e nella metafisica dell'esistenza. Siamo quello che siamo, un mucchietto di geni egoisti e competitivi che per "sopravvivere" alla lotta evolutiva hanno dato vita ad organismi dal cervello incredibilmente sviluppato ma che, ahimé, ancora ben lungi dall'aver raggiunto un punto accettabile dell'evoluzione, in cui si riesca a vivere senza massacrarsi in guerre e violenze inutili, in cui si riesca ad arminizzare il mondo senza affamarne metà della popolazione e senza inquinarne il 90% delle risorse.
Come vedete, siamo ancora ben lungi da meritare la definizione "homo sapiens".

Per questo motivo, ritengo che le mie azioni quotidiane debbano essere rivolte a migliorare il quotidiano tangibile anziché meritarmi un aldilà intangibile. Probabilmente, ad essere cinici, per migliorare l'evoluzione genetica della mia spece o, ad essere idealisti (il che a volte mi complica la vita) per raggiungere quella società ideale di cui John lennon si illudeva nelle sue canzoni.

Per questo motivo, se il mio cervello cessa di funzionale, il mio corpo non ha significato. Spegnete pure la macchiana e date i miei organi a chi ne ha bisogno.

Come è stato saggiamente detto, se un cancro mi divorerà fino all'insofferenza, spetterà a me e solo a me decidere che farne, di questa mia sofferenza.
Tutto qui. Ma, come ho premesso, è una questione di fede.

Per il divorzio è tutt'altra cosa, a mio parere, e ben poco deve il cattolicesimo intromettersi in tale questione di diritti civili.
Io sono sposata da dieci anni e convivo da dodici, posso quindi a buon merito affermare che il percorso della convivenza (e chi ci è passato mi darà ragione) non è cosparso di petali di rose. La quitidianità, i bambini, le tasse, i mutui, la solitudine che questa società irrazionale ci impone e così via ci sottopongono test quotidiani che a volte è impossibile superare. Il divorzio è un diritto civile.
A mio parere (ma non sono un giurista) la legge dovrebbe essere flessibile: se il marito alcolizzato ti manda all'ospedale per le botte, se i bambini vengono abusati e stuprati, chi più ne ha più ne metta, il divorzio dovrebbe avvenire subito per dare un taglio alla spirale di violenza che potrebbe portare a conclusioni drammatiche.
Se invece la crisi avviene per gli inevitabili test quotidiani, per la durezza del conciliare vita materiale e aspirazioni personali, per la depression postparto, per i bambini che non dormono la notte, perché si rimane disoccupati e non si riescono a pagare le bollette e così via, allora c'è bisogno di aiuto, discussione, appoggio terapeutico (scusate, inclinazione professionale [SM=g27822]), ed ancora le tre parole chiave: supporto, aiuto, comprensione. Per superare una crisi matrimoniale in modo adeguato, un paio d'anni servono. Tre forse è eccessivo, a quel punto si dovrebbe vedere se le cose vanno o no, se la situazione è rimediabile oppure la frattura è definitiva.

Ho amici che si sono risposati felicemente, il primo matrimonio essendo stato un errore di gioventù,di immaturità, eccetera. Se non ci sono figli coinvolti, ben venga la possibilità immediata di rifarsi una felicità immediatamente. Se la situazione è complicata, allora bisogna lavorarci sopra. Perché nessuno è lì di fronte ai nostri piedi a spargerci i petali di rosa. Semmai, cocci aguzzi.

Scusate, il freddo invernale di questo long-weekend mi porta a queste riflessioni pallose. Meglio che mi metta a studiare, invece [SM=g27819]
Maratona70
00lunedì 27 ottobre 2003 12:02
Off Topic dell'Off Topic -> Crocifissi a scuola
Allora, premetto che mi sembra logico, sensato e persino banale che nelle scuole statali di uno stato che si definisce laico non ci siano simboli religiosi, come giustificate la corsa in massa a chi è più clericale di quasi tutta la platea politica italiana?

Possibile che gli unici politici laici in Italia siano rimasti Pannella, Biondi e La Malfa (non ho sentito reazioni da Bertinotti, ma persino i DS si sono schierati contro la decisione del tribunale dell'Aquila)?

E qui? Tutti favorevoli al crocefisso in classe anche in questo forum? Moris, vecchio cuore granata, almeno tu, dammi una speranza!!!
dubh
00lunedì 27 ottobre 2003 12:55

E qui? Tutti favorevoli al crocefisso in classe anche in questo forum? Moris, vecchio cuore granata, almeno tu, dammi una speranza!!!



Io, in quanto...infedele [SM=g27828] non ho nessun legame con il significato del crocifisso, quindi per me,parlando egoisticamente, si potrebbe anche togliere. Ma (c'è sempre un ma con me [SM=g27828]):

1 La decisione non è stata presa in modo serio

2 Personalmente mi dà parecchio fastidio che un caprone cafone, presidente di un'associazione di neanche 10 persone (Smith) l'abbia avuta vinta

3 Oggi si toglie il crocifisso, domani si tolgono le statue e i quadri, il dopodomani si spostano le chiese perchè sono sulla strada di lavoro di qualcuno che non le vuole. Poi al collo non si possono più portare le croci perchè se sei sull'autobus con un musulmano lo offendi (per non parlare del Magen David: mia madre quando va in università lo deve nascondere sotto la maglietta).Poi?

4 Ognuno ha la libertà di professionare la propria religione, ma dubito che a casa di Smith potrei chiedergli di togliere i suoi simboli (anche perchè non mi farebbe entrare, dalle all'infedele..mi spiaccica sullo zerbino [SM=g27828] ). Tanto meglio in vari paesi dove la religione ufficiale è quella islamica: vagli un po' a dire di togliere un simbolo perchè non rispetta la tua religione (ebraica, buddhista, quello che volete), vediamo se lo fanno, a livello di legge, intendo.

5 (abbinabile con il punto 1) se ne doveva discutere in modo più civile. Se se ne fa una discussione di laicità collegata allo Stato sono la prima a dire che per rispetto delle altre religioni il crocifisso andrebbe tolto. Io tutte le mattine mi ritrovo il crocifisso proprio davanti, sono nel primo banco: non è la mia religione, ma rispetto quelle altrui, e l'Italia inoltre è pregna in ogni suo aspetto del Cristianesimo. Alle elementari io ed un altro eravamo esclusi dall'èlite di quelli che avevano fatto la comunione e partecipavano all'ora di religione e persino le maestre ci trattarono male. Ma non ne abbiamo fatto un caso nazionale. Forse dovevamo [SM=g27828]

Con questo ho concluso [SM=g27828]

[Modificato da dubh 27/10/2003 13.06]

Maratona70
00lunedì 27 ottobre 2003 14:13
Posso provare a risponderti punto per punto, Jessica?

Visto che non puoi rispondere "real time" lo faccio comunque!

1) E cosa c'è di non serio in una sentenza di un tribunale?
2) Con tutto il male che si può pensare (tra l'altro giustamente) di Adel Smith, cosa ci trovi di ingiusto nel fatto che una associazione di 10 persone abbia avuto ragione?
Se io rimanessi l'unico in Italia a pensare di essere bello, intelligente, ricco e simpatico continuerei comunque ad avere ragione.
Come può esistere un partito che prende il 2% dei voti che sostiene tesi più sensate di quelle degli altri!
3/4) Non mi sembra che sia in ballo la libertà di religione di nessuno, il discorso mi pare piuttosto questo: nella scuola statale di uno stato che si dice laico che cosa c'entrano i simboli religiosi? È vero che nei Paesi musulmani di sicuro le cose sono messe molto peggio da questo puto di vista, ma cosa vogliamo fare? Inseguirli sulla loro strada e fondare un bel regime fondalista cattolico in Italia?
Inotre, Adel Smith, giustamente, in casa sua esporrà i simboli che ritiene opportuno mostrare, io in casa mia espongo i miei (le mie foto dell'Irlanda, del mio cane, di mia moglie...), tu esponi i tuoi, etc... In un posto "di tutti" o mettiamo i simboli di tutti (impossibile) o quelli di nessuno!
5) "Discutere in modo civile"? C'è stato un ricorso al tribunale e una sentenza. Cosa ci trovi di incivile?

Libera Chiesa in libero Stato!

Saluti,
Davide.

[Modificato da Maratona70 27/10/2003 14.24]

dubh
00lunedì 27 ottobre 2003 14:38
Che ti devo dire, continuo ad essere ferma nei miei punti. La cosa si poteva fare benissimo, ma in un modo più decente,non perchè al primo stron*o (scusa, ma Smith mi ha sempre suscitato solo questa parola)salta la mosca al naso,musulmano, laico, buddhista, ebreo o induista che sia. Se poi il partito radicale ogni tanto ha una filosofia diversa dalla mia, ben venga, ma se la mia opinione personale è questa, me la tengo, venisse Pannella in persona a chiedermi di cambiarla. Per quanto riguarda la giustizia e la legge italiana ho i miei dubbi anche su quella, che così dicano quelli di sinistra o di destra. Non posso avere la certezza delle fonti che mi vengono proposte, quindi il mio primo partito è quello del buon senso personale, anche se spesso può essere sbagliato. Poi tutto il resto non lanciarsi troppo. Però, se c'è la libertà e il rispetto da una parte per chi non vuole il crocifisso, cosa dobbiamo dire a chi invece lo vuole? Ma la cosa che più mi angoscia è che questo potrebbe essere il primo passo verso qualcosa di più pesante. Per dare diritti a qualcuno si finirà per toglierli a qualcun altro, chiunque esso sia, è la dura legge della storia umana, anche se non mi piace.
moris
00lunedì 27 ottobre 2003 14:55
Crocifissi a scuola

Scritto da: Maratona70 27/10/2003 12.02

E qui? Tutti favorevoli al crocefisso in classe anche in questo forum? Moris, vecchio cuore granata, almeno tu, dammi una speranza!!!



Due sono le cose che mi danno fastidio : che le persone di sinistra che ho votato hanno taciuto (o quasi) sull'argomento per opportunità politica.
E che qualcosa si sia mosso solo dopo un ricorso di un'estremista religioso mussulmano che non sopporto mentre analoghe iniziative provenienti da organizzazioni laiche siano state in passato ignorate.

Non voglio essere tacciato di anticlericalismo(anche se le chiesa cattolica ha spesso tenuto un comportamento antilaico che ho avvertito come profondo e opprimente) ma considero che la separazione netta tra stato e chiesa esistente in Francia dovrebbe essere presa a modello anche da noi.

PS
Personalmente la figura di Gesù Cristo che esce fuori dai vangeli, compresi quelli apocrifi, mi affascina parecchio, anche se il mio è un giudizio da non credente. Sono i suoi sedicenti "rappresentanti in terra" che mi suscitano reazioni opposte



dubh
00lunedì 27 ottobre 2003 15:09
Con sta storia del crocifisso ora devo portarmi a Parigi non uno, ma due mantenuti [SM=g27828]
(voglio vedere Moris drizzare le orecchie [SM=g27828] )
Pardon per l'OT OTTISSIMO OTTATO incomprensibile se non per Maratoneta [SM=g27811]

In conclusione, credo che se la sentenza fosse arrivata dopo il movimento di un'insieme di persone, gruppi, organizzazioni laiche (apartitiche sarebbe stato il massimo) non avrei mosso capello [SM=g27832]
moris
00lunedì 27 ottobre 2003 15:37
OT che più OT non si può per Dubh ma veramente OT

Scritto da: dubh 27/10/2003 15.09
Con sta storia del crocifisso ora devo portarmi a Parigi non uno, ma due mantenuti [SM=g27828]
(voglio vedere Moris drizzare le orecchie [SM=g27828] )
Pardon per l'OT OTTISSIMO OTTATO incomprensibile se non per Maratoneta [SM=g27811]




Ho già capito... addio sogni di fancazzismo lungo la Senna...
E pensare che avevo già addirittura un piano per rendermi benvoluto dai tuoi presentando un falso certificato di Bar Mitzwa e ritoccando l'anno di nascita sulla carta d'identità Sm18: [SM=g27828]
Maratona70
00lunedì 27 ottobre 2003 15:40
Stra-OTTISSIMO!!!
Ho capito, due granata in lotta per una Jessica...

...aspettiamo lo juventino che ce la porti via (come lo scudetto del '77)!
Martina
00lunedì 27 ottobre 2003 17:22
Delucidate i poverini che vivono all'estero, please! [SM=g27819]
Domitiska
00martedì 28 ottobre 2003 00:25
Domitiska
00martedì 28 ottobre 2003 00:48
Scusate per prima ma ho schiacciato invio per sbaglio!!! Ma è l'una più o meno e ho tanto sonno tuttavia mi cimento a esprimere la mia opinione anche sul caso del "crocifisso" se così lo possiamo definire.
In primis ci tengo a precisare che secondo me non dovrebbe essere fatta questione politica, rossi o neri o blu insomma ma una questione culturale. L'Italia come ho già detto in qualche delirio fa è una Nazione profondamente cattolica ma non volendo rilegare la questione in ambito puramente religioso il CROCEFISSO è cmq simbolo (in qualche modo) della nostra cultura,del nostro percorso di crescita come società, almeno questo credo che meriti "rispetto". Cosa diamine significa facciamo come in Francia, non capisco, a livello STORICO deve essere necessariamente uno stato laico, è stata colonizzatrice dei paesi musulmani, ospita come propri abitanti milioni di musulmani arabi e nord africani....non so se mi spiego..
Io non sono razzista, non sono un'integralista cattolica e considero uno sporco gioco di qualcuno (non ho idea nè di chi nè del perchè) metter zizzania con queste cose cercando di creare una sorta di guerra di religione, cercando di seminare l'odio fra la gente. L'odio per quanto materialisti si possa essere è pericoloso oltre la questione spirituale, è un seme che pianta le sue radici nel profondo del cuore fino a farlo scoppiare, io penso che non importi credere o non credere in qualcosa di ultraterreno, è una scelta soggettiva tuttavia c'è qualcosa che ci accomuna tutti atei o no, è l'AMORE.
Che fastidio può dare un crocefisso, anzi, per molti di noi è un simbolo di amore per altri è un simbolo e basta, per Adel Smith è un cadavere fastidioso appeso.
Rispetto.

Sembra sconnesso ma "l'essenziale è invisibile agli occhi"
Antoine de Saint'Exupéry
Domitiska
00martedì 28 ottobre 2003 00:50
Re:

Scritto da: Martina 27/10/2003 17.22
Delucidate i poverini che vivono all'estero, please! [SM=g27819]



Ti giuro che domani te lo dico [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27834] [SM=g27837]
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