N° buoni motivi per andarsene dall'Italia

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Juza1973
00giovedì 5 ottobre 2006 18:33
Re: Re:


scusate se mi ripeto:
d' accordissimo...
ma proprio per non pensare di andare via e restare almeno per gli studi bisogna trovare lee cose positive:
donne eccezionali,



Brave donne, ma nulla che non si possa trovare nel resto del mondo.


montagne a go go,


viv(ev)o al mare


vino eccelso



Qui OK


nonna che cucina,



Morte tutte e due da 17 anni, una era italiana e non cucinava, l'altra era francese e cucinava francese (bene!)


4 euro e 50 per 40gr di Golden Virignia,



Chedde'?


Sergio Leone, Ennio Morricone, Franco Arcalli, Leo Benvenuti, Franco Ferrini e Bruno Cesari insieme.



Questi sono esportabili


Proprio perchè tutto fa schifo bisogna godersela.



Siamo a livello dei cinesi quando una nazione intera viveva nelle oppierie?

Inchiostro Simpatico
00giovedì 5 ottobre 2006 21:23
Lottare per qualcosa in cui si crede?

Chi si fa domande cerca vie alternative al muro di gomma della politica italiana. E' un sistema che non ammette giovani leve ma solo buoni manovali del partito che a 50 anni diventeranno segretari e dopo ministri.

Siamo dei fottuti individualisti il che non è sempre una male. In quasi ogni campo sociale abbiamo persone di eccellenza assoluta ma poi guardi alle loro spalle e non c'è organizzazione e ti chiedi quali sia stato il miracolo. Purtroppo per governare un paese serve progettualità e visione a medio lungo termine.

La riforma delle pensione dobbiamo farla da 20 anni, investire nell'energia rinnovabile ed invece ogni tanto torna il nucleare, snellire i partiti e facciamo una legge proporzionale che ci riporta a 20 anni fa, riformare la giustizia (class action e snellimento dei processi) ed invece facciamo l'indulto indiscriminato, parliamo di federalismo e poi facciamo un referendum ridicolo....

Spero presto di tornare democristiano, almeno ritorniamo nella melassa del tutti amici, del tutti d'accordo, della provvidenza che ci darà una mano, dell'essere moderato come una ricchezza di valori...
@marco72@
00venerdì 6 ottobre 2006 01:23
Re: Re:

Scritto da: Shackelm 05/10/2006 15.26


E penso che nessuno di voi possa contraddirmi dato che avete un pc per scrivere o abbastanza soldi per "noleggiarlo".
E poi dai...abbiamo la fortuna che solo con una 20ina di libri sappiamo gia cosa va migliorato e cosa va soppresso...abbiamo addirittura anche la possibilità di lottare per qualcosa in cui crediamo e che sicuramente non sarà vinta prima della nostra morte...quindi qualcosa per cui dare il sangue ma anche da trasmettere...
Se vivere in Italia è come una via di montagna, chi scappa è chi non è abbastanza capillarizzato (la profondità di quello in cui crede), la capacità di usare l' acido lattico (resilienza) e l' intelligenza motoria verticale (la testa).
Ogni tanto penso di ammazzarmi.
Però sostengo che pensare alla morte è come andare di corpo:
da una volta ogni tre giorni a tre volte al giorno...è sano.


scusate se mi ripeto:
d' accordissimo...
ma proprio per non pensare di andare via e restare almeno per gli studi bisogna trovare lee cose positive:
donne eccezionali,
montagne a go go,
vino eccelso,
nonna che cucina,
4 euro e 50 per 40gr di Golden Virignia,
Sergio Leone, Ennio Morricone, Franco Arcalli, Leo Benvenuti, Franco Ferrini e Bruno Cesari insieme.

Proprio perchè tutto fa schifo bisogna godersela.



Innanzitutto ho un pc che va a carbone pagato 100€ su ebay tanto per precisare...
Certo basta accontentarsi di quello che si ha e problemi non ce ne sono, giusto? Guardare chi sta peggio è una magra consolazione che col tempo non basta più.
se uno ha un lavoro, una casa e una buona posizione perchè mai dovrebbe pensare di andarsene?
Io attualmente NON ho un lavoro, avevo un contratto a tempo determinato (guarda a caso) mi sono rotto un piede fuori dal lavoro, devo stare a casa un mese e mi ritrovo senza lavoro.
fantastico no?
Una casa non ce l'ho, vivo in affitto con i miei genitori a 34 anni xche non mi posso permettere una casa in affitto ne tantomeno un mutuo (che non mi concederanno mai).
Mi fanno ridere quelli che dicono gli italiani sono un popolo di mammoni a 30anni sono ancora in casa coi genitori, ma cristo santo sanno a quant'è il costo della vita? io prendo, o meglio prendevo, 1000€ al mese quand'era lusso e per un monolocale in affitto qui a Parma vogliono come minimo 600€. aggiungi: rata della macchina, bollo, benzina, assicurazione (perchè ovviamente non c'è un sistema di trasporto pubblico decente che ti permetta di andare al lavoro in un tempo ragionevole)spese condomiali, acqua, luce, gas... scordo qualcosa??? ah si... MANGIARE!
Facendo una minima somma non si riesce, con uno stipendio da operaio, a vivere da soli.
Io sono 12anni circa che faccio l'elettricista e credo di essere bravo nel mio lavoro e mi ero messo in proprio ma 2 anni fa ho dovuto abbandonare tutto per motivi di salute, da allora non sono ancora riuscito a trovare un lavoro fisso.
perchè? perchè ci sono una serie di imprenditorucoli che per metà sono strangolati da un fisco che non lascia respiro, per l'altra metà vogliono mantenere un tenore di vita stile onassis, quindi cercano di risparmiare sui dipendenti prendendo manodopera meno qualificata e offrendo servizi sempre più scadenti a prezzi sempre più alti.
Il problema dell'Italia è qui, sta nell'egoismo: ognuno pensa per se stesso e gli altri crepino pure.
mors tua vita mea.
Stessa cosa vale per la politica, prodi e berlusconi rappresentano benissimo l'Italia attuale, più egoisti di loro due...
Ci indignamo, e non troppo, solo per i reati di pedofilia, se tanzi e co. rubano miliardi e sono agli arresti domiciliari in una megavilla tutto bene.
Facciamo l'indulto... 3/4 di quelli che sono usciti sono già tornati dentro perchè hanno commesso nuovi reati.
applausi per mastella, colpo di genio!
Parma fino a qualche anno fa era una cittadina tranquilla, ora c'è un omicidio al mese (in media) e due rapine al giorno.
Scusate lo sfogo ma il mio limite di sopportazione è giunto al termine, c'è un solo motivo per il quale non sono ancora emigrato...
Mia figlia.

p.s. il problema non è lottare per quello in cui si crede, ma per chi lo rappresenta.
mi spiego meglio: chi rappresenta oggi i miei idali? Beppe Grillo? con tutto il rispetto è pur sempre un comico. e consideriamo che c'è una larga parte di popolazione che prende ad esempio il calciatore analfabeta o la velina... tristissimo.

scusate la lunghezza del post... vado a bere [SM=x145427]
Juza1973
00venerdì 6 ottobre 2006 04:40
Re: Re: Re:

Scritto da: @marco72@ 06/10/2006 1.23
scusate la lunghezza del post... vado a bere [SM=x145427]



Hai espresso benissimo la situazione, complimenti.

Shackelm
00venerdì 6 ottobre 2006 09:55
a parte che anch'io sono di parma, e i vostri sfoghi sono complessi come quelli che facveo a 14-15 anni.
scusate...ma penso che non possiate proprio contraddirmi.
vabè buona piagnucolata addosso.
theropithecus
00venerdì 6 ottobre 2006 09:58
Re:

Scritto da: nightolo 05/10/2006 13.54
la frase piu' simpatica e' quella della ricerca
ci si lamenta che la finanziaria taglia i soldi alla ricerca (anche con berlusconi fecero proteste senza fine, e i rettori volevano dimettersi in blocco).

Qualcuno mi sa dire cosa ha prodtto questa meravigliosa 'ricerca italiana' in 20 o 30 anni? siamo autori di qualcosa che all'estero e' riconosciuto come innovativo?

La ricerca, ma perfavore




nightolo per quello che hai appena scritto di dovrei prendere a testate.....fortunatamente per te sei a Dublino... [SM=g27828]
nightolo
00venerdì 6 ottobre 2006 10:14
ricerca
moris e chi ha detto che la ricerca italiana non ha prodotto niente? se rileggi bene la mia domanda vedrai che io chiedevo cosa di innovativo ha prodotto la ricerca italiana.

Ho anche aggiunto 'riconosciuto all'estero', cosi' evitiamo di far contare le citazioni a vicenda nei libri universitari.

Se mi rispondete gradirei un 'sei un coglione, ma che cazzo dici, per esempio il progetto X e' stato prodotto dal professore Y dell'universita' Z (dove Z risiede in Italia, se mi citate universita' statunitensi con prof italiani non vale =) )'.

Ma dire che mi riderebbero in faccia o che l'ho letto su panorama, senza argomentare, non e' che sia una buona risposta =) Earendil suvvia puoi anche produrre post piu' lunghi di due righe, basta sforzarsi.

theropithecus
00venerdì 6 ottobre 2006 10:19
Re: Re:

Scritto da: theropithecus 06/10/2006 9.58



nightolo per quello che hai appena scritto di dovrei prendere a testate.....fortunatamente per te sei a Dublino... [SM=g27828]



mi auto-quoto dopo il reply di nightolo.... [SM=g27828]
Earendil78
00venerdì 6 ottobre 2006 10:19
Re: ricerca

Scritto da: nightolo 06/10/2006 10.14
Earendil suvvia puoi anche produrre post piu' lunghi di due righe, basta sforzarsi.




Hai ragione... e' che tengo conto dei miei interlocutori [SM=g27829]
Earendil78
00venerdì 6 ottobre 2006 10:20
Re: Re:

Scritto da: theropithecus 06/10/2006 9.58



nightolo per quello che hai appena scritto di dovrei prendere a testate.....fortunatamente per te sei a Dublino... [SM=g27828]




Ti ri-quoto anche io...

Ma io ci sono a Dublino [SM=g27828]

[Modificato da Earendil78 06/10/2006 10.21]

jay.ren
00venerdì 6 ottobre 2006 10:25
Re:

Scritto da: Shackelm 06/10/2006 9.55
a parte che anch'io sono di parma, e i vostri sfoghi sono complessi come quelli che facveo a 14-15 anni.
scusate...ma penso che non possiate proprio contraddirmi.
vabè buona piagnucolata addosso.



[SM=g27820]: sei troppo avanti, quindi... o siamo noi troppo indietro
Corcaigh
00venerdì 6 ottobre 2006 10:28
ma sì, chiudiamo tutte le università e finiamola lì, problema risolto.

[SM=x145519]
Earendil78
00venerdì 6 ottobre 2006 10:29
Re: Re:

Scritto da: jay.ren 06/10/2006 10.25


[SM=g27820]: sei troppo avanti, quindi... o siamo noi troppo indietro




Noi SEMBRIAMO indietro, ma li stiamo doppiando [SM=g27828]
jay.ren
00venerdì 6 ottobre 2006 10:30
Re: Re: Re:

Scritto da: Earendil78 06/10/2006 10.29



Noi SEMBRIAMO indietro, ma li stiamo doppiando [SM=g27828]



[SM=x145470]
theropithecus
00venerdì 6 ottobre 2006 10:30
Nightolo ti consiglio due libricini....









e per oggi ho fatto il mio fioretto, posso ritornare a fare il cattivo... [SM=x145518]
Earendil78
00venerdì 6 ottobre 2006 10:32
puoi leggerli due righe alla volta nightolo, cosi' non ti affatichi [SM=g27817]
nightolo
00venerdì 6 ottobre 2006 10:44
theropitecus
il fatto che i ricercatori italiano fuggono all'estero, o il fatto che in madre patria non siano correttametne finanziati non e' un problema del governo, ma della distribuzione dei fondi, che esistono.

Se i fondi vengono tutti indirizzati su progetti gestiti da ordinari, la maggior parte dei quali baroni universitari che ormai ricerca e innovazione non sanno cos'e', e' ovvio che e' uno spreco.

Se non si era capito la mia era una critica al sistema universitario italiano che di ricerca e innovazione ne ha prodotta ben poca, proprio perche' e' gestito da incompetenti e sovvenzionato male (NON POCO). Dire che la ricerca non si fa perche' mancano i soldi e' sbagliato.

Questo e' uno dei motivi per cui molti ricercatori decidono, a torto o a ragione, di lasciare l'Italia e andare in altri posti. Quante volte abbiamo sentito di medici italiani che fanno scoperte pubblicate su Nature e che esercitano nelle universita' americane? O del fatto che se una persona e' preparata in USA a 30 anni insegna, cito gli USA giusto perche' sono all'avanguardia nel sistema universitario; potrei citare altri paesi, ad esempio la Francia da decenni produce dei ricercatori in sociologia che sono apprezzati in tutto il mondo. Pur lavorando in Francia. Sta in quest'ultima frase il discrimine.

Io non ho detto che chiunque ha a che fare con l'universita' e' bestia, ma solo che il sistema universitario e' malato, ci si lamenta dei fondi della ricerca ma poi, se andiamo a vedere la distribuzione, questi finiscono letteralmente sprecati in 'ricerche' che non hanno assolutamente niente a che fare con l'innovazione. Uno dei problemi potrebbe essere il fatto che non esiste un ente esterno per la valutazione delle ricerche universitarie, che si basi anche sulle citazioni all'estero dei prodotti italiani, etc. Altri problemi ci sono.

Spero di essermi spiegato. La mia domanda era appunto provocatoria, ditemi cosa l'universita' (da leggersi come 'il sistema universitario') italiano ha prodotto negli ultimi anni, eccetto centri di eccellenza come Pisa per ingegneria e informatica, la Bocconi per economia, e cosi' via. Centri che comunque sono ben pochi rispetto al numero di universita' italiane che proliferano anche nei paesi piu' sperduti dell'entroterra siculo.


peregrino
00venerdì 6 ottobre 2006 10:51
Ricerca...
Rubbia nobel per la fisica per gli studi sul quark top
Levi Montalcini: nobel per la medicina (fattore di crescita NGF)
Dulbecco: nobel per la medicina (ruolo decisivo nello studio dei virus oncogeni)
Natta: nobel per la chimica

Sistema common rail per i motori diesel (brevetto se non ricordo male della Magneti Marelli poi ceduto)

... e molto altro ancora

nightolo
00venerdì 6 ottobre 2006 11:03
Re: Ricerca...

Scritto da: peregrino 06/10/2006 10.51
Rubbia nobel per la fisica per gli studi sul quark top
Levi Montalcini: nobel per la medicina (fattore di crescita NGF)
Dulbecco: nobel per la medicina (ruolo decisivo nello studio dei virus oncogeni)
Natta: nobel per la chimica

Sistema common rail per i motori diesel (brevetto se non ricordo male della Magneti Marelli poi ceduto)

... e molto altro ancora




forse scrivo male io o mi spiego male.
Rubbia: dal 1960 al 1983 conduce le sue ricerche al CERN di Ginevra. Nel 1984 prende il Nobel.
it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Rubbia

Levi Montalcini: nel 36 si laurea, nel 38 le leggi razziali la fanno emigrare in Belgio, dal 1947 al 1977 (30 anni) sta negli Stati Uniti. Nobel nel 1986
it.wikipedia.org/wiki/Rita_Levi_Montalcini

Dulbecco: dal 1947 in poi negli Stati Uniti, nel 1975 prende il nobel assieme ad altri due ricercatori nordamericani
it.wikipedia.org/wiki/Renato_Dulbecco

Queste ricerche e questi nobel li chiamate 'prodotto del sistema universitario italiano'? Sono stati costretti ad andare via per fare ricerca. Magari la cosa era giustificabile, l'Italia fascista e del dopo guerra era povera. Ma, attualmente, e' ancora giustificabile che le nostre migliori menti vadano all'estero perche' il sistema universitario italiano non e' capace di produrre niente di innovativo? E ritorniamo alla domanda sulle ricerche italiane.

Per maggiori chiarimenti vedere il mio penultimo post
peregrino
00venerdì 6 ottobre 2006 11:37
Ah scusa, mentre scrivevo non c'era ancora il penultimo post
(eh sì sono agile come un bradipo).
In effetti è proprio così. Le teste migliori sono obbligate a espatriare. Più soldi e più libertà d'azione.
La questione è che per fare ricerca bisogna spendere tanti soldi indirizzati bene e non aspettarsi che la settimana dopo ci sia un ritorno economico
@marco72@
00venerdì 6 ottobre 2006 11:56
Re:

Scritto da: Shackelm 06/10/2006 9.55
a parte che anch'io sono di parma, e i vostri sfoghi sono complessi come quelli che facveo a 14-15 anni.
scusate...ma penso che non possiate proprio contraddirmi.
vabè buona piagnucolata addosso.



Dai fi' allora ci vediamo al Dada! Bel locale, bella gente, bello tutto...
[SM=x145452]
iceman.30
00venerdì 6 ottobre 2006 12:00
Re:

Scritto da: Inchiostro Simpatico 05/10/2006 21.23

Siamo dei fottuti individualisti il che non è sempre una male. In quasi ogni campo sociale abbiamo persone di eccellenza assoluta ma poi guardi alle loro spalle e non c'è organizzazione e ti chiedi quali sia stato il miracolo. Purtroppo per governare un paese serve progettualità e visione a medio lungo termine.



Qui hai centrato in pieno la questione. Tutto quello che viene detto di solito (discorsi politici vari) sono chiacchiere.
Individualismo = La nazione non funziona.
Ognuno é convinto di essere piú importante degli altri e della collettivitá. I servizi pubblici non funzionano, c'é bisogno di una valanga di leggi, carte e burocrazia, titoli formali insignificanti sono considerati piú importanti delle effettive capacitá. Nonostante la valanga di norme, leggi e regolamenti ognuno fá quello che gli/le pare. Evasione fiscale. Educazione = 0 Codice della strada, cos'é ?
Il fatto é che il modo migliore di rispettare le norme di convivenza e far funzionare una nazione é avere autodisciplina e consapevolezza dell'importanza di quelle norme non perché imposte dall'esterno ma perché sono giuste. Questi concetti sono estranei all'italiano medio.
Se il semaforo é rosso e non ti fermi, l'esistenza del semaforo é inutile. Gli italiani si fermano (quando si fermano) perché se ci sono vigili nelle vicinanze prendono la multa. Tedeschi, giapponesi, britannici si fermano perché é giusto fermarsi. Tutto il resto va esattamente alla stessa maniera = il paese non funziona.

I comportamenti opposti ed il collettivismo portano invece le nazioni allo sviluppo: vedi Giappone (hanno perso la guerra, ma negli anni successivi hanno lasciato indietro gli altri paesi sotto molti punti di vista, ad esempio nel settore tecnologico).

Gli americani, sorvolando Londra ed il resto della Gran Bretagna dopo la guerra, affermarono che solo una nazione con una urbanistica di quel tipo (case a schiera tutte il linea, giardini,ecc.) avrebbe potuto tenere testa ad Hitler ed alla follia nazista.
Provate ad osservare l'urbanistica delle cittá italiane quando atterrate o decollate: un'accozzaglia di strade, stradine, vicoli, borghi medievali.
Bellissimo dal punto di vista turistico, ma prova evidente del tipo di paese che é l'Italia. Frazionato, ancora diviso in staterelli (non capisco nel 2006 il campanilismo inutile che molti italiani ancora hanno, il tempo speso a discutere di ció potrebbe essere utilizzato invece per attivitá piú produttive ed utili a tutto il paese, tipo rimboccarsi le maniche e costruire una nazione moderna europea. Chi se ne frega di Marche, Trentino, Campania, Milano, Torino, Venezia, Napoli, Lombardia, Genova, del Granducato di Toscana, dello Stato Pontificio, del Regno delle due Sicilie ?)
Questo comporta l'esistenza di ricchezze e differenze sotto l'aspetto culturale straordinari che il mondo intero ci riconosce ed invidia e che dovremmo cercare di preservare, come ad esempio i dialetti, i diversi piatti e cibi locali e regionali. Allo stesso tempo dovremmo essere una nazione che produce beni e servizi, non parole e carta bollata.

Non serve avere 3000 leggi, regolamenti, ordinamenti se poi niente viene rispettato.
Ad una nazione i cui cittadini siano responsabili bastano pochissime norme e leggi, perché vengono rispettate.

É vero solo in parte che il discorso é molto piú complesso: se si riflette, tutto si riduce alla fine al comportamento delle persone (politica, economia, gestione dei servizi pubblici).
Per molti italiani (a cui fa comodo cosí per varie ragioni) dire che il discorso é piú complesso serve solo come scusa per mantenere lo status quo. Questo non significa che l'Italia non sia un paese complesso, lo é, ma chi lo ha reso tale se non noi, gli italiani, con i nostri comportamenti ?


Inchiostro Simpatico
00venerdì 6 ottobre 2006 12:13
Earendil78: dal 2005 in Irlanda a casa delle leggi della casa delle libertà, nel 2009 scopre come utilizzare le spigole contro gli sbarchi clandestini, la sua ricerca viene pubblica su Nature...ha una breve fase (2 anni) di delirio di onnipotenza ma riesce a conseguire il Nobel, subito ritirato dopo aver mandato affanculo tutta la comunità scientifica nel suo discorso di ringraziamento (rumors dicono che in Svezia non può più mettere piede).
Nel 2011 salva il premier in carica Silvio Berlusconi da morte certa impiantandogli tracce di DNA di spigola transgenica.

Tratto dalla biografia, non autorizzata, "Scaglie di genialità"

Un suo fans
Earendil78
00venerdì 6 ottobre 2006 15:16
ma cosa volete tutti da me? [SM=g27828]

Se mi portate sfiga vi vengo a prendere uno per uno e vi strappo le orecchie [SM=x145518]
nightolo
00venerdì 6 ottobre 2006 18:50
anyway, io ancora aspetto le risposte di chi mi ha preso per il culo dicendo che la ricerca universitaria italiana e' invece molto prolifica e riconosciuta all'estero. O perlomeno un 'scusa mi sono sbagliato', 'ho letto male quello che hai scritto', etc etc

Corcaigh
00venerdì 6 ottobre 2006 20:40
Fammi conoscere il tuo pusher, naitolo, ne ho bisogno visto come mi vanno le cose ultimamente [SM=g27828]
Earendil78
00venerdì 6 ottobre 2006 21:07
Re:

Scritto da: nightolo 06/10/2006 18.50
anyway, io ancora aspetto le risposte di chi mi ha preso per il culo dicendo che la ricerca universitaria italiana e' invece molto prolifica e riconosciuta all'estero. O perlomeno un 'scusa mi sono sbagliato', 'ho letto male quello che hai scritto', etc etc




evidentemente siamo tutti senza parole [SM=g27828]

comunque per quanto mi riguarda, che tu ponga questa domanda, e' sintomo del fatto che parli di cose che non conosci... e, bada bene, non ti biasimo per il fatto che tu non conosca cosa viene prodotto dalla ricerca scientifica ogni giorno, ma per il fatto che hai la presunzione di avere ragione.

In Italia abbiamo ottimi ricercatori, ma a che servirebbe che ti elencassi le loro scoperte?
Sai, il fatto che tu non trovi articoli sui risultati della ricerca italiana sulle sezioni "tecnologia e scienze" di repubblica e del corriere, oppure su Focus, non significa che non esistano... forse non "arrivano a te" solo perche' non sono cosi' sensazionalistiche (non per chi non e' addetto ai lavori comunque...fair enough).

Sulle prime non ti volevi rispondere, poi mi sono ricreduta.
il passo successivo e' stato chiedersi "ma come faccio ad elencare importanti scoperte scientifiche tutte italiane?". Ci sono due motivi che me lo rendono difficile:

1. Oramai i gruppi di ricerca collaborano fra loro a livello europeo e sempre piu spesso internazionale

2. si tratta spesso di ricerche importantissime nel loro campo, ma purtroppo comprensibili solo agli addetti ai lavori (e con questo intendo dire che io stessa ho problemi a capire se non si tratta di tematiche strettamente inerenti a quello che faccio)

Allora ho pensato di farti un esempio...come hai chiesto tu.
ho subito pensato a Edoardo Boncinelli. Sara' che io ho un'ammirazione infinita per quest'uomo, non solo per quello che ha fatto (studi sulle basi genetiche e molecolari dello sviluppo embrionale, e ora creo stia portando avanti studi sul corteccia cerebrale), ma per come tenta di divulgare la scienza ad ogni livello.

ti invito a dare un'occhiata al suo CV --> www.bo.cnr.it/campuscolloquia/boncinelli_abs.htm

Le sue ricerche sono state importantissime... ma tu ne avevi mai sentito parlare?
...e ti posso assicurare che come lui ce ne sono tanti altri, in altri campi.

Ora, riferendomi a quello che dicevi tu, sono pienamente d'accordo sul fatto che i finanziamenti alla ricerca in italia dovrebbero essere legati di piu' alla meritocrazia, ero' bisogna dare ai ricercatori (soprattutto a chi e' all'inizio della carriera) la possibilita' di iniziare... per come e' la situazione ora in Italia, ti posso assicurare che ti segano le gambe ancor prima che un poveraccio metta i piedi in laboratorio. [SM=g27828]

quello che si fa nella ricerca e' un investimento a lunghissimo termine: non ci si puo' aspettare un ritorno economico nell'immediato... ma se non si inizia a investire il ritorno (anche economico) non arrivera' mai.

Spero di averti chiarito un po' di cose.

E ora chi deve le scuse a chi? [SM=x145519]

PS: se vuoi divido quello che ho scritto in gruppi di due righe, tanto per facilitarti la vita [SM=x145518]

PPS: me la pagherai anche per tutte le botte di maestrina/professoressa/mammina che mi arriveranno dopo questo post... se mi vedi per strada, attraversa e vai dall'altra parte [SM=x145518] [SM=x145518] [SM=x145518]

[Modificato da Earendil78 06/10/2006 21.09]

Earendil78
00venerdì 6 ottobre 2006 21:08
PPPS
non ho la piu' pallida idea di quello che ho scritto [SM=g27828]

Per le lamentele, rivolgetevi all'Admin [SM=x145517]
gior77
00venerdì 6 ottobre 2006 23:50
urca nightolo mi sorprendi sempre di più ... esperto di genetica, di religione, di politica internazionale, di tattiche di guerra e adesso anche di economia e ricerche universitarie ... maestoso.

ma cosa ci fai in irlanda?

dimenticavo la tua abilità nel ritrattare a colpi di: non mi avete capito, ho fatto una domanda provocatoria apposta. sei pronto per fare il presidente del consiglio. fossi in te ci penserei.

se i nostri ricercatori vanno all'estero è perchè all'estero ci sono fondi che l'italia non mette a disposizione. per capirlo basta andare a guardarsi i bilanci di un'univeristà italiana con quello di una estera, tanto per iniziare.
il fatto è che in america, tanto per fare un esempio, nelle università arrivano anche vagonate di fondi privati che in italia non arrivano perchè gli imprenditori preferiscono fare soldi subito e se ne fregano di programmare il futuro.

[Modificato da gior77 07/10/2006 0.02]

@marco72@
00sabato 7 ottobre 2006 00:04
Re: Re:

Scritto da: iceman.30 06/10/2006 12.00


Qui hai centrato in pieno la questione. Tutto quello che viene detto di solito (discorsi politici vari) sono chiacchiere.
Individualismo = La nazione non funziona.
Ognuno é convinto di essere piú importante degli altri e della collettivitá. I servizi pubblici non funzionano, c'é bisogno di una valanga di leggi, carte e burocrazia, titoli formali insignificanti sono considerati piú importanti delle effettive capacitá. Nonostante la valanga di norme, leggi e regolamenti ognuno fá quello che gli/le pare. Evasione fiscale. Educazione = 0 Codice della strada, cos'é ?
Il fatto é che il modo migliore di rispettare le norme di convivenza e far funzionare una nazione é avere autodisciplina e consapevolezza dell'importanza di quelle norme non perché imposte dall'esterno ma perché sono giuste. Questi concetti sono estranei all'italiano medio.
Se il semaforo é rosso e non ti fermi, l'esistenza del semaforo é inutile. Gli italiani si fermano (quando si fermano) perché se ci sono vigili nelle vicinanze prendono la multa. Tedeschi, giapponesi, britannici si fermano perché é giusto fermarsi. Tutto il resto va esattamente alla stessa maniera = il paese non funziona.

I comportamenti opposti ed il collettivismo portano invece le nazioni allo sviluppo: vedi Giappone (hanno perso la guerra, ma negli anni successivi hanno lasciato indietro gli altri paesi sotto molti punti di vista, ad esempio nel settore tecnologico).

Gli americani, sorvolando Londra ed il resto della Gran Bretagna dopo la guerra, affermarono che solo una nazione con una urbanistica di quel tipo (case a schiera tutte il linea, giardini,ecc.) avrebbe potuto tenere testa ad Hitler ed alla follia nazista.
Provate ad osservare l'urbanistica delle cittá italiane quando atterrate o decollate: un'accozzaglia di strade, stradine, vicoli, borghi medievali.
Bellissimo dal punto di vista turistico, ma prova evidente del tipo di paese che é l'Italia. Frazionato, ancora diviso in staterelli (non capisco nel 2006 il campanilismo inutile che molti italiani ancora hanno, il tempo speso a discutere di ció potrebbe essere utilizzato invece per attivitá piú produttive ed utili a tutto il paese, tipo rimboccarsi le maniche e costruire una nazione moderna europea. Chi se ne frega di Marche, Trentino, Campania, Milano, Torino, Venezia, Napoli, Lombardia, Genova, del Granducato di Toscana, dello Stato Pontificio, del Regno delle due Sicilie ?)
Questo comporta l'esistenza di ricchezze e differenze sotto l'aspetto culturale straordinari che il mondo intero ci riconosce ed invidia e che dovremmo cercare di preservare, come ad esempio i dialetti, i diversi piatti e cibi locali e regionali. Allo stesso tempo dovremmo essere una nazione che produce beni e servizi, non parole e carta bollata.

Non serve avere 3000 leggi, regolamenti, ordinamenti se poi niente viene rispettato.
Ad una nazione i cui cittadini siano responsabili bastano pochissime norme e leggi, perché vengono rispettate.

É vero solo in parte che il discorso é molto piú complesso: se si riflette, tutto si riduce alla fine al comportamento delle persone (politica, economia, gestione dei servizi pubblici).
Per molti italiani (a cui fa comodo cosí per varie ragioni) dire che il discorso é piú complesso serve solo come scusa per mantenere lo status quo. Questo non significa che l'Italia non sia un paese complesso, lo é, ma chi lo ha reso tale se non noi, gli italiani, con i nostri comportamenti ?





Quoto tutto, hai centrato in pieno.
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