Scritto da: Inchiostro Simpatico 04/10/2006 16.59
C'è una legge elettorale anti-democratica e anti-governativa [visto che non posso eleggere direttamente nessun parlamentare e che qualsiasi governo non può governare]
I due maggiori schieramenti politici sono divisi al loro interno su quasi tutti i temi, l'unico collante è l'avversione per lo schieramento avversario
Non abbiamo valori condivisi siamo rimasti a fascisti contro comunisti
Il maggior partito italiano non ha mai eletto, democraticamente, il proprio segretario nè a mai fatto un convention nazionale
Quasi ogni ministro non è competente del ministero che presiede (Mastella alla Giustizia ad esempio)
Abbiamo il più alto numero di provincie e regioni d'europa, per prendere ogni decisione ci sono sempre di mezzo comune-provincia-regione
Non disponiamo della class action per difendere i sacrosanti diritti dei consumatori
La scena politica italiana da 15 anni ha prodotto sempre e solo due leader che oggi hanno 70 e 65 anni
Pagare le tasse è un delitto, meglio fare tutto in nero salvo poi lamentarsi in pubblico che il paese fa schifo
L'informazione è perennemente politicizzata, direttori di giornali e telegiornali che dicono solo quello che fa comodo al referente politico
Siamo il paese con il maggior tasso di analfabeti informatici d'europa
Il condono edilizio arriva ciclicamente ogni 10 anni regalandoci bellissime ville abusive nei posti più belli d'Italia
Abbiamo un televisione pubblica che chiede il canone e poi ha una programmazione da tv commerciale
Non abbiamo una legge sul conflitto d'interesse degna di questo nome
Di mafia non si parla più, meglio fare le fiction o dire che non esiste o eleggere suoi rappresentanti (Cuffato, Dell'Utri)
Il Sud è lasciato alla malavita, i più valorosi emigrano in cerca di fortuna l'altra maggioranza onesta cerca di conviverci
Ogni apertura sociale (PACS, Eutanasia, Coppie di Fatto) o scientifica (Embrioni) deve avere sempre il benestare del Vaticano
Gli immigrati sono demonizzati salvo poi renderli schiavi dei caporali
questi sinceramente mi sembrano più buoni motivi per restare qua e cercare di cambiare le cose piuttosto che andarsene via.
Scritto da: Inchiostro Simpatico 04/10/2006 16.59
Abbiamo i prezzi più alti d'europa (case, cibo, abbigliamento, benzina etc etc) con servizi tra i più bassi d'europa
La nostra economia si basa solo su monopoli chiusi all'estero che lucrano gonfiando i prezzi
Ogni finanziaria taglia la ricerca scientifica. Chi si laurea sa già che dovrà emigrare per far fruttare i suoi studi
ecco, questi possono essere dei buoni motivi. ci aggiungerei anche la cronica crisi del mercato del lavoro, dove ormai si viaggia solo su contratti brevi e poco remunerati, che ritengo il problema più grosso da affrontare per una persona che è indecisa se trasferirsi o meno.
Scritto da: Inchiostro Simpatico 04/10/2006 16.59
Siamo il paese con il più alto tasso di anzianità
Abbiamo solo 4 città (Milano, Napoli, Roma e Torino) che dispongono di una metropolitana, per altro con massimo 3 linee che servono esclusivamente il proprio comune
In molti parti d'italia l'adsl non è arrivata impedendo così possibili sviluppi di nuovi mercati
Il calcio è per molti italiani l'unica ragione di vita. Si scende in piazza per difendere la propria squadra dai "poteri forti"
Siamo un popolo che s'indigna per 5 minuti e poi legge la pagina sportiva o di gossip
Non abbiamo cultura sportiva visto che nelle scuole non c'è la possibilità di fare sport in strutture adeguate
Siamo un popolo sessuofobo, si vende tutto attraverso una donna nuda e poi ci vergognamo di parlare di sesso da persone adulte
Il federalismo è doveroso ma abbiamo prodotto una forza che crede nella secessione
Compriamo tutto attraverso prestiti da finanziarie dalla dubbia provenienza
questi inky mi sembrano motivi un po' futili ... diciamo buttati lì nella massa. credo che anche in giro per il mondo ci siano comportamenti o situazioni di cui lamentarsi, ma da qui a considerarli fondamentali per emigrare, sinceramente ce ne passa.
tra l’altro non vedo in italia così tante città grandi che necessitano di una metropolitana. limiterei a milano roma e napoli. piuttosto sarebbe da far funzionare meglio i servizi esistenti, magari limitando l'ingresso nei centri cittadini. ma allora rientriamo nel primo punto, tra i motivi per cui bisognerebbe cambiare le cose.
Scritto da: Inchiostro Simpatico 04/10/2006 16.59
Ogni anno l'unico modo per contenere l'inquinamento dell'aria sono le targhe alterne o il blocco del traffico nei week-end, ledendo un mio diritto di privato cittadino e non risolvendo nulla
questo è un grave problema ambientale. ma non mi sembra che altri paesi siano messi meglio di noi. se escludi qualche caso raro, nel mondo i paesi industriali si basano quasi esclusivamente sul petrolio.
Scritto da: Inchiostro Simpatico 04/10/2006 16.59
Per aprire un conto corrente in Italia devo pagare un canone annuo, in europa NO
Quando carico il cellulare ho i costi di ricarica, in europa NO
Prelevo i miei soldi da un bancomat non della mia banca pago i costi di commissione, in europa NO
Siamo l'unico paese ad avere delle Authotity senza nessun potere effettivo
Le nostre aziende non falliscono mai, rimangono in piedi anche con miliardi di euro di debito
Non abbiamo imprenditori che hanno soldi reali da investire per creare valore aggiunto
questo è un argomento molto interessante. in sostanza, si può ridurre in: l’economia comanda il paese. ed è vero, ma aggiungiamo che non è solo da noi così. piccola consolazione? di solito non guardo in casa degli altri e penso solo a casa mia, perché non la trovo una giustificazione.
certo che qui da noi c’è una certa impunità per gli imprenditori e le aziende che non rispettano le regole. alcuni casi, come parmalat o cirio, sono avvenuti anche all’estero ma la differenza sostanziale sta nelle pene. gli stati uniti, sempre chiamati in causa in questo caso, hanno inasprito le pene per chi si rende responsabile di reati finanziari. in italia invece le hanno alleggerite. e non ho ancora capito quali sono le intenzioni del nuovo governo su questi termini.
chiariamo una cosa: non è un problema degli ultimi anni. in realtà è una situazione nata decenni fa e che è andata degradando sempre di più. a livello di innovazione le industrie italiane sono indietro di una ventina d’anni, ed è questo il primo motivo della crisi e il primo motivo per cui soffriamo la concorrenza dei paesi quali cina e india. gli imprenditori hanno pensato solo a fare soldi nel periodo in cui l’economia andava a gonfie vele, senza pensare che una flessione prima o poi sarebbe arrivata e che andava affrontata in maniera intelligente, con interventi preventivi. infatti, le aziende che hanno pensato al futuro, innovandosi, tutt’oggi funzionano bene (e io lavoro in una di queste, per mia fortuna).
resto però della mia idea: non sono motivi sufficienti per farmi lasciare l’italia. forse guardo le cose in maniera sbagliata, non lo nego, perché ho un bel lavoro e ben pagato e quindi questo non mi porta a pensare a lasciare l’italia. quanto meno non bastano questi motivi materiali per farmi andare via. serve ancora qualcosa.
o forse dovrei solo trovarmi nella situazione di tanti altri di noi, senza lavoro e con un futuro incerto.