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13/10/2007 12:25 | |
Battute a parte, Giovanni.
Certo che in Italia c'è un casino di cose che vanno bene.
Le scuole e gli ospedali, per esempio.
Tutte le volte in cui si parla dell'esosità del fisco italiano, per dire, io mi incazzo perché a me sembra che è grazie a quelle tasse che mio figlio può andare a scuola, che io posso camminare su strade asfaltate, che mia madre può farsi le analisi del sangue in modo virtualmente gratuito...
Il fisco è la principale forma di redistribuzione del reddito tra i cittadini di un Paese, e chi continua a ripetere che devono andare abbassate ha un'idea - per me - privatistica della società. Ma questa è una divagazione.
Non è che dire che a star qui si (può anche) soffr(ie)e equivalga a dire che questo è il peggior posto dove stare, o che è meglio la Gran Bretagna, o che si sia pronti a istituire una graduatoria fra Paesi. Non ne sono nemmeno in grado di farlo, peraltro, perché ho sempre vissuto qui. E non mi è neanche chiaro se simili graduatorie possano farle quelli che hanno vissuto in più di un posto.
A proposito. Nella storiella della pizzeria a me non faceva impressione che si facessero dei rumori alla mattina, ma solo il fatto che i vigili manco sono andati a vedere ciò di cui si trattava perché - è la mia ipotesi, non ne ho conferme, ma il fatto che sia credibile è comunque indizio di quel che passa in Italia - una mano lava l'altra.
A questo si può pure aggiungere che se a far casino fossero stati tre extracomunitari, o anche tre rumeni (comunitari e tutto, ma con look e modi tremendamente poco italiani), i vigili sarebbero volati a sirene spietate (sì, con la "t", come diceva un signore che ho conosciuto una volta).
Niente lasagne, porca miseria. Aspirapolvere.
E poi, solo dopo, pasta. E infine torta: oggi è il mio compleanno
Federica |