Re: Normali laureati senza una vita normale
Scritto da: bigthrill 24/05/2007 20.46
sono sempre piu' convinto, sentendo queste cose, che il destino di molta gente sia di scegliere la strada meno difficile, sempre se si ha la voglia e il coraggio di partire.
Scusa, ma a me non sembra proprio che partire sia la strada meno difficile sai? Forse per qualcuno che è già partito.
La natura segue la legge di minimo sforzo. Se la maggior parte della gente rimane, perchè è troppo difficile o doloroso lasciare tutto ciò che è stato la tua vita per 30 anni, e perchè puoi avere un lavoro precario ma tanto siamo tutti nella stessa barca e possiamo lamentarci assieme... è perchè è più facile.
Non c'è solo il lavoro nella vita, e giustamente la maggioranza sceglie altre priorità.
Se sceglie.
Non tutti scelgono. Non scegliere è meno difficile. Lamentarsi è meno difficile.
Sì, siamo in una congiuntura del cazzo, e c'è chi ci ha campato. Ora vediamo che si può fare.
Per cominciare, ad esempio, un bell'approccio six sigma di continuous improvement process nelle aziende? Questo influirebbe sulla qualità, innescando un circolo virtuoso e nuovi posti di lavoro. Fra qualche anno lo capiranno anche in Italia, probabilmente troppo tardi. Ma in tempo per un laureato di prepararsi. Buttatevi su questi campi e fra un po' vi assumono per forza.
Spero.
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Tra il dire e il fare c'è di mezzo molto più che un maiale