Due anni e mezzo a Dublino, ora a Milano. Senza lavoro

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Aiuto cosa posso fare?
quando ero a Dublino volevo tornare in Italia e adesso che sono in Italia vorrei tornare a Dublino.

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azz..allora è una cosa diffusa.
Mai pensato di essere l'unico, ma nemmeno che succedesse a tutti o quasi la stessa cosa
Sentite, qua il discorso è interessante.
ciao Popelka,
non so che dirti xché ho esattamente il tuo stesso problema e io pure senza lavoro o quasi...a parte qualche collaborazione semi-pagata. anzi praticamente NON pagata.
Uno schifo. La domanda da porsi è questa: vale la pena tornare solo per il lavoro? Io comunque non credo sia solo uan questione di lavoro, questa voglia di tornare, ma di libertà morale fisica e spirituale che in in Italia non si puo' piu' avere
diciamolo, in irlanda ci sentivamo forse piu' liberi? sia sul lavoro che fuori? le 8-10 ore sudate qua con capi come il tuo e colleghi s...i e invidiosi fanno forse cosi male da pensare ad un rientro? continiuoa dire che cis ono altri fattori che ruotano. La società italiana sta decadendo verso un immobilismo socio-economico da primato
e noi lo stiamo percependo più degli altri perché abbiamo provato qualcosa di meglio.
ma se torni in IRLANDA la questione da porsi allora è :"non è che poi mi pento di essere qua e mi manca un'altra volta il belpaese etutto cio' che avevo li^???"
accidenti troppo complesso per me, ragazzi! qua c'è da spaccarsi la testa!


"Un giorno credi di essere giusto
e di essere un grande uomo
in un altro ti svegli e devi
cominciare da zero." (Bennato)

cari popelka e bithrill,
come si vede siamo in tanti, gli stessi problemi, le stesse ansie, le stesse frustazioni, la stessa idea di ripartire......
Irlanda paese giovane, libero, vero, colorato, pieno di energia...pensiamoci.....
by koykos

CIAO!Bigthrill,
ma allora dovrei maledire il giorno che mi è venuto in mente di andare a fare l'au pair a dublino per 6 mesi, (che poi si sono tramutati in 4 anni)così non avrei mai saputo che da un'altra parte c'era qualcosa di migliore!?!
è anche vero che stare a dublino mi ha certamente aiutata a crescere ed a imparare a contare solo su me stessa, perche non c'erano mamma e papà ad aiutarmi con emergency tax, pagare l'affitto e soprattutto fare le lavatrici!!!

certamente io forse sono l'ultima che si dovrebbe lamentare,
ho passato solo 3 mesi a cercare lavoro anche se ho un contratto del cavolo riesco cmq ad essere indipendente anche se per il lavoro ho dovuto fare un grosso sacrificio lasciare la mia bellissima toscana per milano!
ma allora se devo vivere cmq lontana da casa forse farei meglio a tornare a dublino??? dove i capi ti ringraziano per il lavoro fatto e dove dopo 1 mese di lavoro non sei più la ragazza nuova.



Mamma che confusione!!!

Ciao, mi aggiungo anch'io alla lista...sono nuova del forum ...o meglio avevo scritto circa un paio di anni fa per avere dei consigli sulla partenza e proprio qui ho conosciuto 2 ragazze che ho poi incontrato in Irlanda e con le quali ho condiviso la mia esperienza là e con cui sono ancora in contatto.
Dopo un anno a Dublino ho deciso di tornare a casa, non per la mancanza dell'Italia, perchè non mi mancava assolutamente, ma per amore...
dopo 6 mesi di permanenza a Milano sono arrivata al limite, non ce la faccio più, sono sempre più convinta di non aver fatto la scelta giusta....
la vita dublinese era così diversa da quella milanese, la gente è diversa, i luoghi, il lavoro...stò pensando seriamente di tornare là, con tutti i dubbi e le paure che questo comporta...comincio a non essere più una ragazzina...eppure da quando sono tornata non mi sento più felice...

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dopo 6 mesi di permanenza a Milano sono arrivata al limite, non ce la faccio più, sono sempre più convinta di non aver fatto la scelta giusta....

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la lista si allunga:
io ammetto che non sono convinto come te, ma vedo che Milano ti sta stretta. Milano è una città completamente diversa da Dublino.
Io resto sempre deluso dalle situazioni lavorative...piu' che altro.
Certamente poi conta l'età, lo spirito che si ha, ecc...
Forse dipende dalle persone che hai attorno, anche, oltre al lavoro.
Certamente non è facile decidersi, ma diamoci un attimo di tempo e poi valutiamo.
L'Irlanda è là e non si muove, viviamo con piu' serenità questa situazione, ragazzi, altrimenti qui si impazzisce!
Io farei cosi': chi è indeciso per il lavoro, si dia tregua un secondo per vedere qua se veramente non gira bene.
Chi invece per tutte e due le cose lavoro e vita personale, forse farebbe bene a penasarci due volte di rimanere..
Io rientro nella prima categoria. Tutto sommato ho molte persone care vicino, purnon essendo tornato per amore come dici tu!
rimango comunque pieno di dubbi...e qua a casa mi sento anche un po'...

CIAO,LEGGO E RILEGGO QUESTE VOSTRE INFO SULL'IRLANDA...
IO HO SEMPRE DESIDERATO UNA VITA DIVERSA DA QUELLA CHE FACCIO IN ITALIA DOVE SI LAVORA PER COMPRARSI NA MACCHINA O PER PAGARE IL MUTUO O PER LE VACANZE...IO VORREI VIVERE PER VIVERE E CREDO CHE L'IRLANDA SIA UN BUONA META PER CIO'...SONO STATO IN SCOZIA MA PER VACANZA..CMQ HO RESPIRATO L'ARIA DEL NORD EUROPA E MI PIACE...VORREI DELLE MOTIVAZIONI CHE VI HANNO SPINTO VERSO L'IRLANDA E SE PER VOI E' POSSIBILE VIVERE IN IRLANDA TROVANDO UN LAVORO CONOSCENDO POCHISSIMO L'INGLESE...SAREI ENTUSIASTA DI FARE QUESTA ESPERIENZA...SECONDO VOI ALL'ETA' DI 28 ANNI E' FATTIBILE?? CIAO E GRAZIE

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Scritto da: skynuv 31/05/2007 14.05
CIAO,LEGGO E RILEGGO QUESTE VOSTRE INFO SULL'IRLANDA...
IO HO SEMPRE DESIDERATO UNA VITA DIVERSA DA QUELLA CHE FACCIO IN ITALIA DOVE SI LAVORA PER COMPRARSI NA MACCHINA O PER PAGARE IL MUTUO O PER LE VACANZE...IO VORREI VIVERE PER VIVERE E CREDO CHE L'IRLANDA SIA UN BUONA META PER CIO'...SONO STATO IN SCOZIA MA PER VACANZA..CMQ HO RESPIRATO L'ARIA DEL NORD EUROPA E MI PIACE...VORREI DELLE MOTIVAZIONI CHE VI HANNO SPINTO VERSO L'IRLANDA E SE PER VOI E' POSSIBILE VIVERE IN IRLANDA TROVANDO UN LAVORO CONOSCENDO POCHISSIMO L'INGLESE...SAREI ENTUSIASTA DI FARE QUESTA ESPERIENZA...SECONDO VOI ALL'ETA' DI 28 ANNI E' FATTIBILE?? CIAO E GRAZIE

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le motivazioni che spingono a trasferirsi lassù per periodi più o meno lunghi possone essere milioni, dalla situazione lavorativa al fatto che il porridge qui fa schifo.
le tue domande sono un po' generiche...dai un'occhita un po' in giro per il forum e vedrai che trovi info preziosissime.
comunque si, è fattibilissima; l'inglese lo si impara stando lì.
nessuno nasce 'mparatu

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SECONDO VOI ALL'ETA' DI 28 ANNI E' FATTIBILE?? CIAO E GRAZIE

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SI

DIPENDE DA TE RENDERLA POSSIBILE


CIAO

beh, l'Irlanda è un bel posto, si lavora e si è ben pagati...a 28 anni si puo' partire tranquillamente..
ciao koykos

Mi unisco anch'io alla ciurma, così trasformiamo questo topic in un ospedale, perché non c'è nessun medico con diagnosi e terapia, ma solo malati esistenziali che mettono in comune i loro problemi.

Vorrei dirvi che sono il dottore, invece sono solo il vostro vicino di lettino, un paziente tra tanti.

Al momento sono in vacanza in Italia, dove oramai mi sento fuoriposto. Sono a Dublino da due anni, fra poco torno su, e mi devo anche cercare un nuovo lavoro, visto che il vecchio non l'ho più.

L'Italia mi sta stretta, Dublino mi ha stancato. Aiuto!

Forse è il momento di pensare a una terza soluzione.
Quale sarà non ho idea.

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Scritto da: Tameko 04/06/2007 14.43
Forse è il momento di pensare a una terza soluzione.
Quale sarà non ho idea.

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Scandinavia?

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L'Italia mi sta stretta, Dublino mi ha stancato. Aiuto!

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ciao tameko! anche tu quindi nella nave dei "dannati" sospesi maledettamente con la mente e l'idea tra un luogo e l'altro, in un vuoto infinito di indecisione ?
scherzi a parte, qua nessuno è dannato, ma dannato è il sistema, che ci rende così insicuri, anche se prima o poi una scelta bisogna farla..
Che dirti? da quanto ho capito hai la sindrome che ho avuto io a giugno del 2006 quando andai a Madrid: basta Dublino, si tutto il mondo tranne l'Italia, che chiamerei la sindrome da "cittadino del mondo" sottraendo due posti (bel paese e isola smeraldo).
Sfrutta questa tua onda che ti vuole portare in qualche altro posto...cerca di scegliere bene se VERAMENTE vuoi andartene da dublino, hai l'età e la voglia di farlo, be...fallo!!!
Hai mai pensato a Londra?
Londra offre veramente tanto e gli inglesi danno ottime chances se vuoi lavorare...
Poi tutto dipende da 0 a 10 quanto ami l'idea di andare in un posto cosi grosso...io un pensierino ce lo farei..
anche perché mi sembra di capire che Dublino ti sta stretta e piccola...
Londra non ha certo questi problemi. Insomma dipende dalla tua idea..
certo, li costa ancora di piu' la vita...ma ci sono stipendi anche molto piu' alti, credo...
secondo se sei una persona vivace, energica, curiosa di conoscere e attiva Londra fa per te.

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Scritto da: Tameko 04/06/2007 14.43
non c'è nessun medico con diagnosi e terapia, ma solo malati esistenziali che mettono in comune i loro problemi.

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"Verranno al contrattacco / con elmi e armi nuove / verranno al contrattacco ma intanto adesso / Curami / Curami / Curami / prendimi in cura da te..." G.L.Ferretti

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Scritto da: Tameko 04/06/2007 14.43
L'Italia mi sta stretta, Dublino mi ha stancato. Aiuto!
Forse è il momento di pensare a una terza soluzione.
Quale sarà non ho idea.

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Spingere spingere spingere
Tutti assieme
Finche' l'Italia non ci stia più tanto stretta
Finche' l'Italia non sia più tanto stretta


Non credo nei sistemi, ma credo fermamente nelle persone.
Credo nelle persone, che permettono alla famiglia alla scuola all’agenzia di collocamento di farle sentire insicure (storia dei primi 30 anni della mia vita), accettando e amplificando la visione altrui distorta. Negando la propria natura di possibilità infinite.
Credo nelle persone, nell’inevitabile cambiamento del sistema in conseguenza del cambiamento della percezione che le persone hanno di se stesse. Non credo nel viceversa, se non nei circoli viziosi.


Spingiamo, spingiamo, spingiamo tutti assieme.

Datemi una mano.

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Credo nelle persone, nell’inevitabile cambiamento del sistema in conseguenza del cambiamento della percezione che le persone hanno di se stesse. Non credo nel viceversa, se non nei circoli viziosi.

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Hai toccato un punto fondamentale: hai presente la "self fulfilling prophecy"?
ma questa auto-convinzione che va tutto male inevitabilmente ci fa andare male le cose. Ma la domanda da porsi è"perché pensiamo così male?"
Pero' sarabiga, qua non è questione di cambiare solo noi messi in difficoltà da questa società italiana. Cambiare la percezione di noi stessi, cambiare approccio e farlo diventare piu' positivo ci aiuterà sicuramente. Ma ora mi chiedo allora perché gente come me, tameko e altri di questo forum abbiano deciso di puntare su luoghi dove vivere è piu' facile perché si hanno piu' chances?
forse noi, disgraziati del sistema e dal sistema possiamo provarci, ma gli altri milioni di italiani che vivono con ansia la domenica quando il campionato è fermo, che non vanno a votaer perché il weekend è bello e c'è il sole, che fanno la fame per arrivare alla fine del mese per riuscire a comprare la bella macchina sportiva da 2000 cc da mostrare con orgoglio ad amici conoscenti e colleghi
lo spartiacque è questo: o accettti qeusto sistema o te ne vai!
e questo non significa cambiare come persona, ma avere rimbalzato la testa contro un maledetto muro di gomma creato da questa mentalità nostra.
Quando sono arrivato a settembre avevo molte speranze, ma ora mi accorgo che mi è difficili....sssimo riabiturmi
come posso cambiare la percezione mia come persona se poi la direzione va altrove?
è brutto sembrare come l'angelo accusatore che dice a Dio che l'Uomo è cattivo, ma cerca di capire che purtroppo in questo caso la differenza si nota...l'Italia si sta allontanando dagli standard europei
Puoi lottare contro l'applicazione della legge biagi ?
contro stipendi da fame ?
contro lo sfruttameto, il precariato?
di 1917 ce ne è già stato uno e io non vogliof are il
capitano del c...0 che decide di affondare con la nave!!!
no..
e qui stiamo affondando..non ce ne accogiamo...
ma è cosi'....ora si che vedo tutto..
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"L'hai capito o no, mi hanno mandato a casa,
Senda dirmi una parola, nè una scusa
Dimmi adesso cosa faccio a 50 anni.
Dovrei dare quel che resta del mio culo,
Per campare!
Dunque vedi che bisogna andare via
Ce lo chiede questa nuova economia
Come questi figli, adesso, che ci chiedono
Perchè non si ò fare, perchè non posso andare,
Perchè non so spiegare...
Proverò così a cambiare la mia vita
Perchè tutto intorno cambia, ed è fatica, riconoscere i bisogni"
("Oltre il giardino ", Fabio concato)

che dirvi ragazzi,
io ci sto, spingo, spingo, finchè avro' forza...alla ricerca di persone che spingono con me...
io ci sono
Koykos

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Scritto da: sarabiga 05/06/2007 16.41
Credo nelle persone, nell’inevitabile cambiamento del sistema in conseguenza del cambiamento della percezione che le persone hanno di se stesse. Non credo nel viceversa, se non nei circoli viziosi.
Spingiamo, spingiamo, spingiamo tutti assieme.
Datemi una mano.

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Cambiamento? In Italia? Certe cose ce le abbiamo nel DNA.
Siamo un paese che è andato a dormire fascista e si è svegliato antifascista, un paese in cui il pentapartito prendeva 2 voti su 3 ma nessuno lo ha mai ammesso, un paese in cui tutti si lamentano ma nessuno si incazza veramente, un paese in cui si dice che tutto deve cambiare perché tutto rimanga immutato...

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un paese in cui si dice che tutto deve cambiare perché tutto rimanga immutato...

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Si chiama conservazione
l'Italiano è conservatore per natura
ma le cose che vogliamo conservare sono , almeno per me, assurde e ci stanno spingendo all'assurdo.
Forse riusciamo a distrarci per alcuni motivi futili dalle cose che sono veramente importanti, e non riusciamo a stare al passo con i tempi...
Dieci mesi che sono tornato...
dieci mesi di tante belle parole, e pochi fatti
come al solito le cose che volevo me le sono andate a prendere io, da solo.
Comunque hai ragione Donegal, basta lamentarsi, basta parole!
fatti
Il proposito tuo, sarabiga, è bellissimo.
Kyokos, cambiare significa accettare questo sistema e cercare di migliorarlo...allora andiamo avanti. . .
chi si unisce?
Il mondo è grande, l'arena offre spazio per tutti
dove vogliamo andare ? cosa vogliamo fare?
vogliamo migliorare il nostro paese?
Se chi è fuori dall'Italia la vede sempre peggio per il nostro paese, noi che siamo qua cosa vediamo?cosa possiamo fare?
restiamo sempre sospesi tra qua e lassu'...dobbiamo fare una scelta razionale, capiure cosa è meglio per noi...per il nostr futuro. Kennedy diceva che non poissiamo aspetttarci qualcosa dalla nazione, dobbiamo pensare cosa possiamo fare noi per essa
allora...
boh...ditemi voi. cosa si puo' fare?
perché ci sono tanti che vanno via?
perché la Spagna ci sta superando?
Perché Moggiopoli?
Perché si litiga in Parlamento per cosucce e alla fine noi stiamo qua a preoccuparci di riuscire a prendere un minimo di stipendio fisso che ci garantisce una vita dignitosa, e non possiamo farlo ?????
datemi delle risposte...xfav.
...
ditemi...

Io non ho risposte. So solo che il sistema Italia mi piace molto per certi versi e non mi piace assolutamente per certi altri.

Cambiare le cose da soli non credi sia possibile:
- denunciare reati o malcostume quando chi dovrebbe punire non ha i mezzi per farlo e chi dovrebbe controllare ne è il principale artefice, non ha senso
- avere senso civico quando il massimo dell'aspirazione sembra essere o farsi credere più furbo degli altri, non ha senso
- indignarsi per quello che succede quando la cosa più importante sembra essere chi è stato sbattuto fuori dal Grande Fratello o dall'Isola dei Famosi, non ha senso

Siamo in democrazia, quindi, giustamente, la politica e il costume segue quello che decide la maggioranza. Quindi, se l'Italia ha il sistema che ha, i politici che ha e la cultura che ha, significa che la maggioranza se li è scelti, considerando che anche il non andare a votare, seguire solo il Grande Fratello e continuare a votare e sostenere chi ti prende per il culo pensando che "tanto non si può fare niente" è una scelta.

Per me, ci sono poche soluzioni al problema: accettare il sistema e adeguarsi, andare a vedere se fuori Italia ci sono sistemi alternativi (con però anche la possibilità di verificare che alla fine è proprio il sistema Italia a essere il migliore), fare il politico e cercare di cambiare il sistema.

In questo momento, personalmente mi va di provare la seconda soluzione, siccome ho deciso di abbandonare la prima e la terza non ci penso nemmeno a intraprenderla.

Si, non si può cambiare , assolutamente.
Partire è una scelta.MOltagente che conosco non se lo sognerebbe nemmeno di lasciare casa propria per spostarsi di un kilometro (non scherzo..)
IO ero deciso nel 2004 ero partito convinto(é solo convinti che si parte), ora sono tornato qua, e come hai scritto tu ho apprezzato molto lo stile di vita ma non riesco a farmi piacere il discorso sistema lavoro-aziende-opportunità.
Credo che sia il problema di quasi tutti che scrivono in questo thread.
Come dici tu, chi gli va bene cosi' si tura il naso e rimane qua, (che so, per affetti, perché ha altre cose che lo trattengono che ritiene più importanti di un ambiente di lavoro migliore e uno stipendio più adeguato e maggiori opportunità di carriera..)
si sono scelte ..
Credo però che nella media chi arriva a 37 anni come me e non vede sbocchi chiari, prima o poi, magari non subito, pensi ad una possibile ripartenza...
però tutto è possibile, bisogna vedere cosa succede qua.
Ma è chiaro che sono d'accordo con gli altri, con te e con tutti:
BASTA LAMENTARSI, AGIAMO. FACCIAMO UNA SCELTA, PRENDIAMO UNA STRADA E BASTA....ABBIAMO CAPITO COME è QUA. SE NON CI PIACE IL SISTEMA ANDIAMOCENE.
CHI RESTA è PERCHe' PREFERISCE VIVERE ANCHE A COSTO DI SOFFRIRE PER TUTTI I MOTIVI SOPRA ESPOSTI

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Scritto da: ekil74 06/06/2007 13.47
Siamo in democrazia, quindi, giustamente, la politica e il costume segue quello che decide la maggioranza. Quindi, se l'Italia ha il sistema che ha, i politici che ha e la cultura che ha, significa che la maggioranza se li è scelti

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Sono d'accordissimo con te.
E' inutile continuare con la storiella del popolo buono e dei politici cattivi.
In democrazia ognuno ha la classe politica che si sceglie e quindi che si merita.

salve a tutti,
ho letto con molto interesse i vostri post perché anche io mi trovo in una situazione simile a quella descritta dagli irlandiani di ritorno...2 anni all'estero, adesso in toscana con un contratto a tempo det in scadenza che non sarà rinnovato e un'idea costante, quella di ripartire. Faccio di tutto per tenere lontano da me il pessimismo leopardiano che mi pare invece abbondi nei post qui sopra:))...comunque non disperiamo e soprattutto non molliamo mai, MAI!!!
una abbraccio ed un saltuo a tutti coloro che stanno per spiccare il volo,
ciao!

Pessimismo? è chi sarebbe ottimista?
leggete il blog di beppe grillo...
www.beppegrillo.it/
alla voce "precario in antartide"
e fatevi un'idea, (se poi non ve la siete già fatta guardandovi in giro)
io ero fiducioso. Ma ora non so...devo rivedere le mie carte
Comunque una soluzione c'è sempre...
Tanto per sdrammatizzare..
potremmo sempre invadere il parlamento.. .
I precari, i semidisoccupati e i disoccupati sono tanti...no?
chi ci fermerebbe?
non ci sarebbe legge biagi che tenga...
basta, altrimenti vengo etichettato in un certo modo...
saluti da una piovosa milano.
ciao.

ciao bigth,
forse siamo solo dei sognatori l'Italiapoli va cosi....



"...Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta ..."

Ciao
Koykos

Anche io vorrei quello che VOi avete auspicato: come disse Coelho, è proprio la possibilità di sognare che rende la vita interessante.
Secondo me l'Italia - o meglio il Sistema Economico-Istituzionale dell'Italia (io adoro il mio paese..allo spasmo) è un posto che ha pregi e difetti...come tutti gli altri, come Irlanda, Spagna, Olanda, ecc..
Solo che il nostro - endemico - da millenni è quello di non dare fiducia a chi Vuole Fare Veramente Bene nel Mondo del Lavoro, ma a chi entra perché amico.
Solo (numero 2!) che ora, nella nostra epoca, noi giovani - soprattutto chi ha dai 30 ai 40 anni e sta cercando di entrare nel mondo del lavoro, o meglio, ioo lo chiamerei l'"IMMONDO" del lavoro, ha questa frustrazione
Finché eravamo anni addietro, si, la mentalità era sempre quella ma almeno il lavoro e le occasioni c'erano.
Ora , dal 2001 circa a questa parte, vista la crisi, direi che la
l'accoppiata MENTALITA' e SITUAZIONE ECONOMICA
ci sta rendendo la vita TROPPO TROPPO TROPPO TROPPO
.....DIFFICILE
Sta a noi vedere che fare..
o oppure
bye!!!!!

OK OK grazie per tutti i vostri post, mi fanno pensare molto, ma io ormai l'idea l'ho maturata, VOGLIO PARTIRE!!

cambiare aria, vita chissà.. eppure voglio farlo, ho solo bisogno di un lavoro (e te pare poco dirà qualcuno eh?)

Cmq io sono pronto! Sono uno di quelli che spinge, poi magari ritornerò con un nula di fatto... o forse troverò la mia via, ma sticazzi

chi non risika non rosika MAI!!

Grandi ragazzi, complimenti per il coraggio di tutti !

Ciao!