totoministri

Per quanto riguarda il voto disgiunto: questa mi sembra una pratica abbastanza normale nelle elezioni comunali e tanti candidati fanno leva su di essa. Siccome noi non eleggiamo direttamente il presidente del consiglio non vedo come si potesse applicare il voto disgiunto alle elezioni politiche.
Ti ripeto, se io voto AN non metto di sicuro la crocetta sui DS perche' conosco il candidato. Sono due ideologie totalmente differenti e il maggioritario le ha rafforzate ancora di piu'; e ti diro' di piu', Berlusconi ha spinto sulla contrapposizione portandola agli estremi e portando la gente a votare, quindi stai sicuro che chi mette la croce su FI non lo fa perche' e' indeciso.

Per quanto riguarda la differenza tra maggioritario e proporzionale mi potresti portare un esempio concreto in termini di numeri?

A chiudere, io non parlavo di "certi sondaggisti" ne' volevo dire che delle opinioni sui giornali fossero espresse in malafede, ma semplicemente che molti giornalisti non hanno colto quello che stava accadendo. Io ho smesso di leggere Repubblica perche' si occupava piu' dei pettegolezzi di palazzo citando discussioni e colloqui mai avvenuti, che della situazione italiana attuale.

Il fatto e' che il governo Berlusconi e' durato cinque anni, nonostante Repubblica lo desse per traballante quasi ogni giorno. E ti assicuro che un governo traballante non dura cinque anni, ma avremo occasione di vederlo in questi mesi..

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Scritto da: nightolo 16/05/2006 13.03
Per quanto riguarda il voto disgiunto: questa mi sembra una pratica abbastanza normale nelle elezioni comunali e tanti candidati fanno leva su di essa. Siccome noi non eleggiamo direttamente il presidente del consiglio non vedo come si potesse applicare il voto disgiunto alle elezioni politiche.
Ti ripeto, se io voto AN non metto di sicuro la crocetta sui DS perche' conosco il candidato. Sono due ideologie totalmente differenti e il maggioritario le ha rafforzate ancora di piu'; e ti diro' di piu', Berlusconi ha spinto sulla contrapposizione portandola agli estremi e portando la gente a votare, quindi stai sicuro che chi mette la croce su FI non lo fa perche' e' indeciso.

Per quanto riguarda la differenza tra maggioritario e proporzionale mi potresti portare un esempio concreto in termini di numeri?

A chiudere, io non parlavo di "certi sondaggisti" ne' volevo dire che delle opinioni sui giornali fossero espresse in malafede, ma semplicemente che molti giornalisti non hanno colto quello che stava accadendo. Io ho smesso di leggere Repubblica perche' si occupava piu' dei pettegolezzi di palazzo citando discussioni e colloqui mai avvenuti, che della situazione italiana attuale.

Il fatto e' che il governo Berlusconi e' durato cinque anni, nonostante Repubblica lo desse per traballante quasi ogni giorno. E ti assicuro che un governo traballante non dura cinque anni, ma avremo occasione di vederlo in questi mesi..

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giusto un paio di precisazioni: il governo Berlusconi non è durato cinque anni. in questi cinque anni ci sono stati due governi berlusconi. sono due cose diverse.
secondo: gli indecisi sono l'ago della bilancia in un sistema bipolare come il nostro. in un paese equamente diviso in due, a far pendere l'ago da una parte o dall'altra sono proprio gli indecisi. e in questo caso la mancanza di contatto tra candidati ed elettori ha favorito la cdl e la politica del terrore del comunismo.
una campagna elettorale sul campo avrebbe permesso al centro sinistra di spiegare in maniera più diretta e semplice il proprio programma, senza affidarsi agli scontri televisivi, nei quali si sa, Silvio ci sguazza come un maiale nella sua melma.

ecco perchè la legge elettorale con le liste bloccate ha fatto pienamente il suo dovere.

Night, il voto disgiunto era dato dalla possibilità di votare con due schede alla camera: una maggioritaria, in cui votavi il candidati di coalizione, e una proporzionale, con cui votavi il tuo partito. Se riesco a trovare dei numeri te li posto, comunque la differenza era di svariati punti percentuali, sull'ordine di 3-4, che tolti a uno schieramente e dati all'altro diventano veramente tanti.
E poi mi spieghi dove è stato un governo Berlusconi di 5 anni? A parte che sono stati due, in 5 anni abbiamo avuto 4 ministri degli esteri, 3 dell'economia e 2 degli interni, che sono i ministri che fanno la politica di un governo, senza considerare almeno un'altra decina di ministri "minori" che sono cambiati.
Questo nonostante la CdL avesse il 60% dei parlamentari di ciascuna camera.
Il governo era traballante, la stabilità la data solo la capacità del nano di imporsi e la scelta di AN e UDC di sottomettersi al volere della Lega.

Mastella alla Giustizia (!)
TPS super ministro economico



ah dimenticavo
il titolo del 3d è abbastanza chiaro

www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/05_Maggio/15/pop_minist...

amato al viminale
Mussi guardasigilli

Ma perchè tutti questi ministeri?

Servono?

A me sembra solo un mucchio di poltrone per accontentare tutti.

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Scritto da: gior77 16/05/2006 18.55
Ma perchè tutti questi ministeri?

Servono?

A me sembra solo un mucchio di poltrone per accontentare tutti.

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ESATTO!!!

Spero che siano arrivati in fondo al barile e non possano raschiare di più.

A mio giudizio, se la lista dovesse essere questa, è una vera delusione. Nessun nome davvero "nuovo", sempre le stesse facce...

L'avvio del governo unisce gli italiani, come chiedeva Napolitano, solo che sia sinistra che destra sono uniti nella delusione per questi nomi!!!

R


guarda l'immagine

[Modificato da jay.ren 17/05/2006 15.27]

a botta
Buoni
TPS, Di Pietro e Bersani
gli altri o non li conosco o non li giudico
Damiano è nato "calcisticamente" nella Fiom-Cgil vedremo...

Aggiungo:
Ottima anche Linda Lanzillotta, che fu assessore al bilancio al comune di Roma per diversi anni e ha ben figurato.
Nicolais è uno scienziato abbastanza noto che se non sbaglio si occupa di nanotecnologie, bisognerà vedere come andrà in politica.
La Bonino ha ben figurato come commissario UE.
Di Pietro alle infrastrutture potrebbe essere una garanzia in un ministero che gestisce moltissimi appalti.
Chiti alle riforme potrebbe far bene, ma è da vedere.
E bene anche De Castro, da sempre uno dei "Prodi boys".
Certo che Mastella e Mussi me li sarei risparmiati volentieri... e magari Pecoraro Scanio...

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Scritto da: =Donegal= 17/05/2006 11.42

Nicolais è uno scienziato abbastanza noto che se non sbaglio si occupa di nanotecnologie

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allora siamo a posto

Esatto.
Siamo passato da un nano a uno studioso di nani.

Ecco l'elenco ufficiale dei nuovi ministri della Repubblica.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Romano Prodi.
VICEPRESIDENTI DEL CONSIGLIO:
Massimo D'Alema.
Francesco Rutelli.
MINISTRI SENZA PORTAFOGLIO:
Vannino Chiti, Luigi Nicolais, Linda Lanzillotta, Emma Bonino, Giulio Santagata, Barbara Pollastrini, Giovanna Melandri e Rosy Bindi.
MINISTRI CON PORTAFOGLIO:
Affari Esteri: Massimo D'Alema.
Beni Culturali e Turismo: Francesco Rutelli.
Interno: Giuliano Amato.
Giustizia: Clemente Mastella.
Difesa: Arturo Parisi.
Economia e Finanze: Tommaso Padoa Schioppa.
Sviluppo Economico: Pierluigi Bersani.
Infrastrutture: Antonio Di Pietro.
Politiche Agricole e Forestali: Paolo De Castro.
Istruzione: Beppe Fioroni.
Salute: Livia Turco.
Comunicazioni: Paolo Gentiloni.
Università e Ricerca: Fabio Mussi.
Lavoro: Cesare Damiano.
Solidarietà Sociale: Paolo Ferrero.
Ambiente e Tutela del Territorio: Alfonso Pecoraro Scanio.
Trasporti: Alessandro Bianchi.

->> Repubblica, contiene le biografie dei neo-ministri <<-

In pratica, l'unica donna "importante" nel governo sarà Livia Turco, le altre, alla guida di un ministero senza portafoglio, non potranno apportare grossi cambiamenti.

Curioso che Prodi dica "Volevo più donne". Non li ha scelti lui i ministri?

[Modificato da jay.ren 17/05/2006 15.32]

Questa lista dei ministri mi sembra fatta apposta per accontentare tutti quanti... potevano fare anche un "Ministro per le graffette e la levapunti" già che c'erano.

Trovo assurdo aver dato il fianco alla destra per essere "dileggiati", addiritura dall'Ingegner Castelli:

"Cosa ne sa Di Pietro di cemento armato?". Roberto Castelli, ministro uscente della Giustizia commenta così la nomina di Antonio Di Pietro a ministro delle Infrastrutture.
Castelli, in passato spesso accusato di incompetenza sui problemi della giustizia, ha detto: "Di Pietro ha già avuto modo di dimostrare la sua somma incompetenza nel 1996 sotto il governo Prodi. Chi sa adesso cosa combinerà...".

E ora chi storceva il naso per un ingegnere nominato guardasigilli, cosa dirà per un ex-pm messo al ministero delle infrastrutture?

Sono sempre più sconcertato...

R

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Scritto da: jay.ren 17/05/2006 15.39
Questa lista dei ministri mi sembra fatta apposta per accontentare tutti quanti... potevano fare anche un "Ministro per le graffette e la levapunti" già che c'erano.

Trovo assurdo aver dato il fianco alla destra per essere "dileggiati", addiritura dall'Ingegner Castelli:

"Cosa ne sa Di Pietro di cemento armato?". Roberto Castelli, ministro uscente della Giustizia commenta così la nomina di Antonio Di Pietro a ministro delle Infrastrutture.
Castelli, in passato spesso accusato di incompetenza sui problemi della giustizia, ha detto: "Di Pietro ha già avuto modo di dimostrare la sua somma incompetenza nel 1996 sotto il governo Prodi. Chi sa adesso cosa combinerà...".

E ora chi storceva il naso per un ingegnere nominato guardasigilli, cosa dirà per un ex-pm messo al ministero delle infrastrutture?

Sono sempre più sconcertato...

R

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Bisognerebbe spiegare a castelli che c'è una differenza sostanziale: un guardasigilli deve necessariamente conoscere bene l'ordinamento giudiziario, mentre un ministro per le infrastrutture non deve saper progettare ponti e strade. Invece si deve occupare di aspetti più gestionali e vigilare sugli appalti, cosa che credo Di Pietro sia in grado di fare.

[Modificato da =Donegal= 17/05/2006 15.49]

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Scritto da: =Donegal= 17/05/2006 15.47


Bisognerebbe spiegare a castelli che c'è una differenza sostanziale: un guardasigilli deve necessariamente conoscere bene l'ordinamento giudiziario, mentre un ministro per le infrastrutture non deve saper progettare ponti e strade. Invece si deve occupare di aspetti più gestionali e vigilare sugli appalti, cosa che credo Di Pietro sia in grado di fare.

[Modificato da =Donegal= 17/05/2006 15.49]

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resta il fatto che non centra una benemerita mazza con le infrastrutture.
mi sembra abbastanza chiaro che dovevano dare un ministero importante a Mastella e gli hanno dato la giustizia.
a quel punto potevano dargli la difesa o gli interni, e lasciare a Di Pietro la giustizia, che mi sembrava il ruolo preciso preciso per lui.

Via, ci sarà da divertirsi anche sto giro.

Alla faccia di chi ci accusava di non essere critici con la sinistra ...

Secondo me Di Pietro alle infrastrutture va bene, per i motivi che ha detto Donegal; alla giustizia non credo sarebbe stato adatto perche' avrebbe rappresentato solo una parte del paese.

Per il resto mi pare la solita spartizione di ministeri eccetto qualche rara eccezione.

Aggiornamento: visto il gran numero di poltrone e di persone rimaste a bocca asciutta pare che Prodi nella riunione di ieri abbia proposto di spezzettare i nomi ministeri, tipo E, Steri, Eco, Nomia, Istru, Zione; ma Letta gli ha ricordato che forse era un po' troppo azzardato farlo.

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Scritto da: =Donegal= 17/05/2006 15.47
Bisognerebbe spiegare a castelli che c'è una differenza sostanziale: un guardasigilli deve necessariamente conoscere bene l'ordinamento giudiziario, mentre un ministro per le infrastrutture non deve saper progettare ponti e strade. Invece si deve occupare di aspetti più gestionali e vigilare sugli appalti, cosa che credo Di Pietro sia in grado di fare.

[Modificato da =Donegal= 17/05/2006 15.49]

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Tutti i ruoli di ministro sono politici, i politici hanno fior di tecnici che lavorano al ministero e non debbono fare sfoggio di competenze particolari, sono prendersi la responsabilita' politica di quello che fanno.

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Scritto da: gior77 17/05/2006 16.08
resta il fatto che non centra una benemerita mazza con le infrastrutture.
mi sembra abbastanza chiaro che dovevano dare un ministero importante a Mastella e gli hanno dato la giustizia.
a quel punto potevano dargli la difesa o gli interni, e lasciare a Di Pietro la giustizia, che mi sembrava il ruolo preciso preciso per lui.

Via, ci sarà da divertirsi anche sto giro.

Alla faccia di chi ci accusava di non essere critici con la sinistra ...

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Veramente Di Pietro è stato dato alle infrastrutture fin dal primo momento, non si è mai parlato di lui per la giustizia che io sappia. Io credo che potrà fare bene in quel ruolo.
Però Mastella proprio non riesco a digerirlo...
Juza, tra infrastrutture e giustizia c'è una bella differenza... il primo non progetterà mai un ponte o un aeroporto, mentre il secondo può intervenire in modo diretto nel sistema giudiziario e fare riforme.

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Scritto da: fergus 16/05/2006 15.30
Mastella alla Giustizia (!)

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non fatemi parlare e neanche di Tony Peters relegato alle infrastrutture mordo stavolta!

certo che un personaggio come Guido Rossi sacrificato come commissario della FIGC...
forse avrebbe fatto comodo in questo governo