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La guerra delle vignette blasfeme

Ultimo Aggiornamento: 30/03/2006 10:14
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3 delle dodici vignette imputate:
www.corriere.it/gallery/Esteri/2006/02_Febbraio/vignette/1/v...
www.corriere.it/gallery/Esteri/2006/02_Febbraio/vignette/1/v...
www.corriere.it/gallery/Esteri/2006/02_Febbraio/vignette/1/v...
(aggiungeró le altre appena le trovo)


Alcuni fatti:
_ La tradizione islamica vieta ogni raffigurazione di Maometto per scongiurare l'idolatria
_ il settimanale indipendente giordano Shehaan ha pubblicato 3 delle 12 vignette, invitando i musulmani a «ragionare»
_ dopo la pubblicazione delle vignette da parte del Jillands Post, la Danimarca è stata investita dalle proteste ufficiali di molti paesi a maggioranza mussulmana e dalle minacce dei gruppi estremisti
_ Il premier Rassmussen ad al Arabiya, ha ribadito che non è responsabile del materiale pubblicato dalla stampa del proprio paese e che nel suo partito ci sono esponenti di fede islamica
_ Siria e Arabia Saudita hanno richiamato i priopri diplomatici dalla Danimarca
_ la Libia ha chiuso la sede diplomatica a Copenhagen
_ per questa vignetta

il proprietario del giornale "France Soir" ha licenziato il suo direttore
_ Joseph Sitruk il gran rabbino di Francia dopo un incontro con il primo ministro Dominique de Villepin ha dichiarato di «condividere la collera dei musulmani»
_ ieri l'assedio degli uffici Ue nella Striscia di Gaza
_ oggi l'irruzione nell'ambasciata danese a Giacarta da parte di almeno 300 mussulmani ed oltre ai danni materiali all'interno dell'edificio gli estremisti hanno ammainato la bandiera della Danimarca e poi l'hanno bruciata
_ In Pakistan, oltre 130 studenti hanno manifestato nella città orientale di Multan, urlando «morte alla Danimarca» e «morte alla Francia» e bruciando le bandiere dei due Paesi.
_ Rasmussen per ora rifiuta di incontrare i rappresentanti di 11 Stati islamici che chiedono la prigione per i responsabili della pubblicazione delle vignette

>>> fonte 1 <<< >>> fonte 2 <<< >>> fonte 3 <<<


Domanda: Chi pensa che non si stia un po' esagerando?

Una cosa che mi fa pensare é che forse nessuna delle persone che ha protestato INCIVILMENTE in Palestina e in Indonesia abbia mai visto quelle vignette.

Filippo [SM=x145471]
P.S. Ogni commento superficiale ed 'ad minchiam' su un argomento cosí sensibile verrá cassato

03/02/2006 13:17
 
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Non amo copiare e incollare articoli, ma in questo caso lo ritengo giustificato

La lezione di Voltaire
di JEAN DANIEL

In quest'inizio del 2006, le nostre società hanno raggiunto un grado di tragica fatuità, che ai futuri storici apparirà sconcertante. In un'epoca in cui non si parla d'altro che di guerre di religione, quando i morti si accumulano a centinaia e centinaia di migliaia, e i monoteisti credono di potersi uccidere a vicenda nel cuore della capitale dell'universo monoteista, si fa mostra di sdegno per qualche scadente caricatura. Non dico che davanti a manifestazioni di derisione i credenti debbano dissimulare la loro sensibilità, la loro intima emozione: sono comprensibili, ogni qualvolta si va a toccare il sacro.

Ma del sacro ciascuno ha una concezione sua propria. E sarebbe auspicabile che l'opinione pubblica riservi la sua emozione e riprovazione ad altre immagini - quelle, spaventose, dei bombardamenti contro le città, degli attentati contro i civili, che vanno a colpire nell'anima l'umanità intera.

Ora, alcuni Stati musulmani pretendono la messa in riga di determinati giornali, perché a casa loro questa è la prassi corrente. L'idea che possa esistere una vera libertà di stampa è ancora totalmente estranea alla maggior parte dei governi arabo-musulmani. Le opinioni pubbliche sono le prime a saperlo, e ne soffrono. Ma la capitolazione di certi giornali davanti a questi ukase è incompatibile con l'onore democratico. Se accettassimo che tutte le religioni si uniscano per limitare le libertà d'espressione e di stampa, il risultato sarebbe semplicemente il regresso da un lato, e il comunitarismo dall'altro. Le comunità detterebbero legge contro le leggi.

Ma veniamo al fondo della questione, e a ciò che ho definito il suo carattere "tragicamente frivolo". Diciamo innanzitutto che le dodici caricature pubblicate dal quotidiano danese Jyllands-Posten non manifestano né audacia estetica né sensibilità emotiva, e neppure esprimono un particolare senso dell'opportunità politica. Non si può dire che in quei disegni si ritrovi alcunché della grande eredità di un Honoré Daumier o di un Salvador Dalì, e neppure, su un altro piano, di un Buñuel. In quei casi, la provocazione era riscattata dall'arte, cioè dal genio.

Quel che riscatta il Diderot de La Religieuse, il Voltaire di Ecrasons l'Infâme, Les Fleurs du Mal di Baudelaire o la raffigurazione del sesso femminile di Courbet con il titolo L'Origine du monde, è ancora una volta l'arte, semplicemente l'arte.

Per parte mia, sono pronto ad ammettere tutte le provocazioni artistiche su qualunque tema, che si tratti del Buddha o di Mosè, Gesù o Maometto. Ma trovo insopportabile che la volgarità sia la sola ad infangare il sacro. Se i surrealisti hanno potuto farlo, è perché erano allo stesso livello dell'oggetto della profanazione.
A questo punto, se quanto detto finora fa comprendere l'emozione, la riprovazione e la condanna suscitate da quelle caricature, resta da chiedersi se uno Stato possa arrogarsi il diritto di vietarle o metterle al bando.

La libertà è una grande conquista. E ha i suoi limiti nelle responsabilità che l'accompagnano. Non è lecito far subire ad altri ciò che non vorremmo venisse fatto a noi. Ma il difficile sta nella diversità di ciò che le società non sono disposte a subire.

Le cosiddette società musulmane si considerano gravemente offese da chi pretenda di rappresentare Maometto prestandogli una responsabilità diabolica; e ritengono che quest'offesa vada a colpire un'identità inseparabile dalla fede: un cittadino è innanzitutto un credente.

In Occidente, al contrario, una maggioranza composta da monoteisti o agnostici non considera offensivo o contrario alla fede far notare che alcuni credenti hanno potuto commettere crimini contro l'umanità in nome di Yahwe, di Gesù o di Maometto. La Bibbia è tutto un susseguirsi di guerre in cui Dio ha un ruolo dominante. I cristiani hanno inventato le Crociate e l'Inquisizione, che non sono cose di poco conto. Perché non si dovrebbe poter dire che certi musulmani usano il nome del loro profeta per commettere azioni vergognose?

Si tratta di una differenza di cultura molto vicina a un'incompatibilità di concezioni. Gli uni hanno sacralizzato la legge, gli altri la fede. Ma di diverso c'è anche una filosofia della libertà, che non data da oggi. Nel Medioevo c'è stato un grande musulmano, emulo di Aristotele e di Averroè, che ha cercato di tracciare i limiti della fede per liberare il pensiero. Ma più tardi i musulmani non hanno creduto di dover raccogliere il messaggio di quel grande, il maggiore che abbiano avuto, contro il pensiero teologico.

Sulle nozioni di tolleranza e di libertà gli scontri non sono mai cessati, fino all'epoca dei Lumi, quando Voltaire ha posto i principi di una civiltà scrivendo: "Non sono affatto d'accordo con ciò che dite, ma mi batterò fino alla morte perché nessuno vi impedisca di dirlo". Era questa l'idea: potevano esistere più verità, e si doveva essere liberi di sceglierne una. In altri termini, le caricature del giornale danese possono essere condannate in nome dell'arte e della sensibilità; ma non si possono vietare in nome dei principi di una civiltà.
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Re:

Scritto da: filippoBO 03/02/2006 13.12

Una cosa che mi fa pensare é che forse nessuna delle persone che ha protestato INCIVILMENTE in Palestina e in Indonesia abbia mai visto quelle vignette.




Io ne sono convinto! purtroppo non è la prima volta che nei paesi islamici accade!



Scritto da: admin/moris 03/02/2006 13.17

In altri termini, le caricature del giornale danese possono essere condannate in nome dell'arte e della sensibilità; ma non si possono vietare in nome dei principi di una civiltà.




pienamente d'accordo!
giustamente i musulmani stanno protestando, ma lo fanno nel modo sbagliato. immagianiamo per un istante che un quotidiano siriano o iraniano o indonesiano pubblichi delle vignette su Cristo, la Madonna o altri personaggi cristiani in tema satirico. la comunità cristiana reagirebbe. e avrebbe ragione a reagire! ma sarebbe sbagliato chiedere la testa dei responsabili (nel vero senso della parola) o pretendere la chiusura dei giornali.
ripeto: hanno ragione ad "arrabbiarsi" e a reagire, ma è sbagliatissimo il modo in cui lo stanno facendo.
un ultimo pensiero: se questa situazione continuerà e non ci sarà un freno, si rischia di aizzare le fazioni estremiste europee. io credo che "se il tuo vicino urla, gli devi rispondere sussurrando"!
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03/02/2006 15:18
 
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mmm... questa storia ha fatto il giro di tutti i giornali e telegiornali anche qui in irlanda. Molto, molto controversa. Mi piace molto l'articolo che ha postato moris, e vorrei aggiungere un paio di commenti.

Concordo con il fatto che le vignette siano davvero brutte, ma, devo ammettere, di cattivo gusto. Mentre la nostra religione non vieta le effigi di Cristo, Dio e la Madonna, per i mussulmani le effigi di Maometto sono una vera e propria blasfemia. È un fatto culturale, e a mio parere va rispettato e capito.

Ovviamente la reazione mussulmana è stata eccessiva, ma c'era da aspettarselo. Significativa la reazione di Hamás che ha dichiarato che "condanna le vignette ma non appoggerà alcuna rappresaglia nei confronti di chi le ha pubblicate". Nel casino dei commenti sui media, questa importantissima dichiarazione ed il suo significato politico è ovviamente "sfuggito" [SM=g27820]:

Quindi, in sostanza: la reazione della comunità mussulmana è stata eccessiva, ma le vignette (brutte) erano una evidente provocazione. Un serpente che si morde la coda, in pratica. Un sintomo del caos che vige nella nostra delicatissima situazione internazionale contemporanea [SM=g27813]

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03/02/2006 16:42
 
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Martina condivido al 100% le tue opinioni [SM=g27811] . Riguardo alla dichiarazione di Hamás riesci a citare una fonte? Grazie [SM=g27817]


Ho visitato 2 moschee nella mia vita ed é icredibile per noi occidentali non trovare alcuna raffigurazione di nessun tipo all'interno, al massimo disegni geometrici!


Filippo [SM=x145471]
03/02/2006 16:44
 
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Per chi volesse vedere tutte le vignette incriminate:
www.brusselsjournal.com/node/698

Filippo, per quanto riguarda la dichiarazione di Hamás la sto cercando (non ci posso credere che la stampa l'abbia ignorata così bellamente!) dato che l'ho sentita ieri alla tv. Appena la trovo la posto subito.

03/02/2006 16:47
 
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Da The Guardian:

"Two rightwing newspapers in Italy, Libero and La Padania, ran the cartoons today and criticised the European media for "giving in" to pressure. "It is not a challenge, a provocation, but the defence of freedom," a front page editorial in La Padania said."

[SM=g27828]

Trovate qui l'intero articolo: www.guardian.co.uk/religion/Story/0,,1701518,00.html


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03/02/2006 16:51
 
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I musulmani non solo non rappresentano Maometto, ma nessuna altra persona, perchè secondo loro dipingere o ritrarre una persona significa imitare la perfezione del creato che è invece inimitabile. Fanno eccezione le foto sui giornali, che comunque sono sempre piccole.
A parte le dimostrazioni "spontanee" e non so quanto fomentate, c'è anche quanto affermato dal primo ministro turco, amico del nano, che ha dichiarato che la stampa andrebbe tenuta sotto controllo, frase sconcertante per il premier di un paese che vorrebbe entrare nella EU.
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Good evening, there was already an injury, huh?

Giovanni Trapattoni, falling off his chair
03/02/2006 16:52
 
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Filippo, per ora ho trovato questo:

Hamas speakers at the demonstration urged calm, rejecting calls to attack churches and the European Union headquarters. Mushir al-Masri, a Hamas spokesman and member of parliament, said: "We will not return an abuse with another abuse."

tratto da
www.timesonline.co.uk/article/0,,251-2023461,00.html
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Re:

Scritto da: =Donegal= 03/02/2006 16.51
A parte le dimostrazioni "spontanee" e non so quanto fomentate, c'è anche quanto affermato dal primo ministro turco, amico del nano, che ha dichiarato che la stampa andrebbe tenuta sotto controllo, frase sconcertante per il premier di un paese che vorrebbe entrare nella EU.



a quanto pare non abbastanza sconcertante da suscitare sgomento, dato che l'italia è sotto censura mediatica da decenni... oops mi è scappata. forse questo non lo dovevo scrivere! [SM=g27819]
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Re:

Scritto da: Corcaigh 03/02/2006 16.52
Filippo, per ora ho trovato questo:

Hamas speakers at the demonstration urged calm, rejecting calls to attack churches and the European Union headquarters. Mushir al-Masri, a Hamas spokesman and member of parliament, said: "We will not return an abuse with another abuse."

tratto da
www.timesonline.co.uk/article/0,,251-2023461,00.html



Grazie per la fonte [SM=g27828] e per la notizia della controtendenza da parte di "quei cattivoni ed estremisti di Hamás" che in questa situazione sembrano i piú civili... speriamo non facciamo buon viso a cattivo gioco.


Filippo [SM=x145471]
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06/02/2006 15:34
 
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Leggevo ieri che queste vignette sono state pubblicate a settembre, cioè molti mesi fa.
Mi chiedo: come mai le proteste di queste persone (che non hanno mai visto le vignette e non sanno nemmeno in che continente sta la Danimarca) esplode solo ora? Io credo che la questione sia stata usata dai governi al solo scopo di far si che la rabbia dei loro popoli sia scaricata contro obiettivi esterni, quando invece le radici di tale rabbia ha origini interne allo stato...
Un esempio, anche se non legato alle vignette: il governo iraniano sta creando tutti questi problemi per la questione del nucleare per compattare dietro di se il proprio popolo contro un nemico esterno, tutto ciò con l'evidente motivo di distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dai problemi interni, iniziando da una crisi economica che si è profondamente aggravata dall'insediamento del'attuale presidente.
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06/02/2006 16:53
 
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TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO!
ecco un articolo pubblicato ora sul sito corriere.it inerente questo argomento. ve lo posto:

Nella storia dell'islam il volto del Profeta raffigurato in preziose miniature

Non raffigurare Maometto: tabù immaginario

Gli islamisti moderni sostengono che le parole del Corano sono interpretabili

Alla base dell'intransigenza di molti musulmani, trasformata in carburante ideologico dai terroristi che attaccano ambasciate e chiese, c'è il convincimento che Maometto sia una figura sovrumana. Ma ciò è falso.

Alla base dell'atteggiamento intransigente di molti musulmani, che viene trasformato in carburante ideologico dai terroristi che assaltano le ambasciate e le chiese, che aggrediscono gli occidentali e i cristiani, c'è il convincimento che Mohammad (Maometto) sia una figura sovrumana. Che sia assolutamente proibito raffigurarlo e che, pertanto, le vignette incriminate sarebbero doppiamente blasfeme, sia perché lo ritraggono sia perché lo diffamano. Ebbene tutto ciò è falso. E, peggio ancora, qualora l'attuale crisi internazionale finisse per accreditare questa interpretazione fanatica dell'islam a suon di minacce, condanne a morte e attentati, gli estremisti vincerebbero una battaglia importante nella guerra in atto volta a imporre il loro potere oscurantista e violento nei Paesi musulmani e in seno alle comunità musulmane d'Occidente. «Sono solo un essere umano, sono di buono o di cattivo umore come ogni altra persona», dice di sé Mohammad secondo un hadith, un detto, contenuto nella raccolta «Sahih» di Muslim. E il Corano recita: «Tanto strano è dunque per gli uomini che Noi abbiam rivelato a un uomo come loro di ammonire il suo popolo?» (Sura X, 2). D'altro canto è proprio il rigido monoteismo su cui si basa l'islam ciò che lo porta a disconoscere il mistero cristiano della Trinità e a riconoscere a Gesù la sola natura umana.

E lo stesso vale per Mohammad. Ecco perché il volerlo immaginare un essere sovrumano serve ai fanatici islamici a ridurre o eliminare il ruolo della ragione e della critica umana nell'interpretazione del testo sacro. Un caso emblematico è appunto quello che concerne il divieto di raffigurare gli esseri viventi. Essendo solo Dio il Creatore della vita, l'individuo che fa una rappresentazione di un essere vivente tenterebbe di sfidare e di competere con Dio. A sostegno di tale tesi viene citato un hadith del profeta, secondo cui a «un individuo che ritrae un essere vivente gli verrà chiesto di infondergli la vita» e costui «verrà torturato fino al Giorno del Giudizio». Secondo gli integralisti islamici i termini «forma», «dare forma», «il formatore» che compaiono nel Corano sono attribuibili soltanto a Dio. Uno dei 99 attributi divini è «Musawwer al-kainat», il Formatore delle creature.

Sono cinque i versetti del Corano che accrediterebbero il divieto di raffigurare gli esseri viventi. Il versetto 24 della sura LIX recita: «Egli è il Dio creatore, plasmatore, formatore di ogni essere. Gli appartengono per diritto i più bei nomi. Tutto il creato, in cielo e in terra, canta osanna: egli è il potente, il saggio». Ma sull'interpretazione dei versetti non vi è consenso tra i giureconsulti islamici. Alla base di questa disputa c'è il contrasto più generale sull'interpretazione del Corano. Per gli integralisti islamici le parole del Corano vanno accettate letteralmente e hanno un valore assoluto, universale, eterno. Viceversa gli islamici modernisti e illuminati, più inclini a considerare il Corano un testo sacro creato, dove quindi la parola di Dio è stata creata da Dio stesso ma viene dopo Dio, sostengono che le parole del Corano devono essere calate nel loro contesto storico, culturale, sociale e letterario. Di certo Mohammad è stato ritratto ampiamente dai pittori e dai miniaturisti musulmani arabi, persiani e turchi anche con il volto scoperto.

Secondo Al Hassan bin Ahmad, noto come Abu Ali Alfarisi, morto nel 987, l'atroce punizione per gli autori delle arti figurative verrebbe inflitta solo a coloro che ritraggono Dio con sembianze umane. Il teologo modernista Mohammad Abduh (1849-1905), che fu il mufti d'Egitto, ha sostenuto che il divieto delle arti figurative non è assoluto e che «le immagini e le statue sono lecite fintantoché non intaccano la sacralità del culto di Allah». È un dato di fatto che i califfi islamici omayyadi (661-750) e abbasidi (750-1258) non vietarono le arti figurative. Un recente esempio di come i musulmani siano divisi su questo tema l'ha fornito il film «Il messaggio», realizzato nel 1976 dal regista siriano Mostafa Aqqad, ucciso lo scorso novembre in un attentato terroristico ad Amman. Il film è stato proiettato in quasi tutti i Paesi musulmani, ma non in Egitto e in Arabia Saudita per l'opposizione delle autorità religiose locali al fatto che Hamza, lo zio del profeta, interpretato da Anthony Quinn, compaia a volto scoperto. Il dato di fatto è che l'islam si coniuga al plurale. Gli integralisti, gli estremisti e i terroristi che hanno alimentato una campagna d'odio contro l'Occidente e il cristianesimo non rappresentano l'insieme dei musulmani. I contenuti delle vignette su Mohammad possono essere discutibili e al limite impugnati in tribunale. Ma nulla giustifica questo delirio ideologico e questa violenza cieca. Noi in Occidente abbiamo tutto il diritto di sceglierci e di accreditare i fautori dell'islam moderato e illuminato, il cui messaggio è più consono e compatibile con i nostri valori e la nostra civiltà. Per quale mania masochista dobbiamo rassegnarci all'interpretazione estremista dell'islam e sottometterci all'arbitrio dei predicatori d'odio e dei burattinai del terrore?

Magdi Allam

06 febbraio 2006

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09/02/2006 21:44
 
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Hamas trionfa.
L'Iran vuole proseguire con il suo progetto nucleare.
Scoppia lo scandalo vignette.
Sento che c'è un filo che collega i tre eventi...Non riesco ad inquadrare bene, ma forse ha a che fare con una destabilizzazione e delegittimazione dell'Oriente Medio e di chi è appena giusnto al potere. Come dire "Vedete? Vedete? Abbiamo ragione noi occidentali, sono degli scoppiati che se la prendono per delle vignettine. Andiamo a portargli la civiltà vera!"---e portiamoci anche un po' di fosforo bianco, che torna sempre utile.
L'anno prossimo tocca all'Iran.
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10/02/2006 00:28
 
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Re:

Scritto da: Inismeain 09/02/2006 21.44
Hamas trionfa.
L'Iran vuole proseguire con il suo progetto nucleare.
Scoppia lo scandalo vignette.
Sento che c'è un filo che collega i tre eventi...Non riesco ad inquadrare bene, ma forse ha a che fare con una destabilizzazione e delegittimazione dell'Oriente Medio e di chi è appena giusnto al potere. Come dire "Vedete? Vedete? Abbiamo ragione noi occidentali, sono degli scoppiati che se la prendono per delle vignettine. Andiamo a portargli la civiltà vera!"---e portiamoci anche un po' di fosforo bianco, che torna sempre utile.
L'anno prossimo tocca all'Iran.



sti americani, pure le vignette mo'
10/02/2006 13:51
 
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da repubblica.it

Copenaghen

SATIRA-ISLAM: IN FERIE FORZATE GIORNALISTA DELLO SCANDALO

Prima che ne combinasse un'altra, Flemming Rose e' stato messo in ferie forzate. Il giornalista culturale del quotidiano danese 'Jyllands-Posten' che aveva commissionato le vignette su Maometto all'origine dell'onddata di proteste e violenze nel mondo islamico aveva annunciato di essere pronto a pubblicare anche i fumetti sull'olocausto che un giornale iraniano aveva detto di voler far realizzare. Ma i vertici dell'azienda sono intervenuti per smentirlo e chiedere scusa alla comunita' ebraica. "Gli e' stato chiesto di prendersi un po' di vacanze perche' non si puo' immaginare la pressione alla quale e' stato sottoposto" ha detto Carsten Juste, un'altra firma del giornale. Flemming Rose, ha assicurato Juste, si e' anche reso conto della gaffe fatta sulle vignette sull'Olocausto. "Ha chiesto scusa per il suo errore di valutazione, che deve essere ascritto alla pressione disumana e continua che negli ultimi mesi ha subito sia in patria che all'estero. In nessun caso seguiremmo l'iniziativa di cosi' cattivo gusto di un giornale iraniano".

[Modificato da Earendil78 10/02/2006 13.52]

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Re: Re:

Scritto da: LorenZinos 10/02/2006 0.28


sti americani, pure le vignette mo'


Il mio intervento non era ironico. E non è neanche antiamericanismo. basta andare qui per sapere cosa faranno gli americani nei prossimi anni: www.newamericancentury.org/
Io di americani non ho neanche parlato. Ho solo espresso la sensazione che dietro i casini delle vignette ci sia un progetto più ampio (e non sempre i registi sono gli americani), visto che guardacaso a settembre, quando le vignette sono uscite, non si è sentita volare una mosca...
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Re:

Scritto da: Inismeain 09/02/2006 21.44
L'anno prossimo tocca all'Iran.



Se non gli americani chi intendevi? La Nato? I Cinesi?


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Americani e/o altri volenterosi...Ah, giusto, in effetti avevo sottinteso gli americani qui...Ma sono cose che sono sotto gli occhi di tutti, Bush non è forse già sul piede di guerra contro l'Iran? Martina in precedenza ha scritto che Hamas si è dissociato da tutta la baruffa per le vignette...embè, e al mondo? Who cares? Continuano a mostrare gente con bandiere in fiamme e pietre tirate...Non voglio entrare in polemica con nessuno, le cose sono sotto gli occhi di tutti, chi vuole guardi.
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10/02/2006 15:39
 
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anche io devo dire che non ho molto ben capito perchè stiano facendo tanto casino adesso per vignette pubblicate mesi fa.
la cosa puzza, suvvia, e puzza ancora di più se pensate che questo giornale danese è vicino al partito della destra in Danimarca.

è come se queste vignette le avesse pubblicate La Padania ... non vi puzza di provocazione studiata a tavolino?
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10/02/2006 17:43
 
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Il motivo per cui questa storia è uscita fuori solo ora è perchè alcuni islamici che erano in Danimarca sono tornati nel loro paese e hanno cominciato a diffondere la notizia di queste vignette...
La questione del nucleare iraniano va avanti da anni, adesso è stata ritirata fuori dal presidente ultraconservatore per compattare l'opinione pubblica iraniana con il nazionalismo e distogliere l'attenzione dalla crisi economica e dalla povertà dilagante in Iran, situazione che si sta aggravando appunto da quando c'è questo presidente.
Hamas ha vinto le elezioni per ragioni che nulla hanno a che vedere con l'Islam, ma per la corruzione della classe politica palestinese.
E' difficile pensare a "regia occulta" occidentale in questi fatti...
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Good evening, there was already an injury, huh?

Giovanni Trapattoni, falling off his chair
17/02/2006 09:26
 
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ed ecco cosa combina in Italia un Ministro della Repubblica ...

leggete qui.
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17/02/2006 17:44
 
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gli scontri proseguono ed è ormai chiaro che c'è qualcuno dietro tutto questo. qualcuno che ha un obbiettivo e che lo sta raggiungendo. se fossi Maurizio Blondet direi che è israele, ma siccome non lo sono posto solo quello che è certo:


L'offerta è di un religioso di una moschea di Peshawar, in Pakistan
21 mila euro per uccidere autori vignette
Scontri e manifestazioni in tutto il Paese. Centinaia di persone arrestate. Prova di forza islamica contro il presidente Musharraf

PESHAWAR (Pakistan) - Un religioso pakistano ha offerto 1,5 milioni di rupie pakistane (pari a poco più di 21 mila euro) e un'auto per chiunque uccida gli autori delle vignette pubblicate alla fine di settembre su un giornale danese e ritenute offensive di Maometto e della religione islamica. L'iniziativa è di Mohammed Yousaf Qureshi, che dirige la preghiera del venerdì nella storica moschea di Mohabat Khan a Peshawar, nei territori tribali del nord-ovest del Pakistan. Intanto le forze di sicurezza pakistane hanno arrestato 125 persone per aver infranto la proibizione di manifestare nell'est del Pakistan, dove da una settimana sono in corso violenti cortei contro l'occidente per la pubblicazione delle vignette, che sono costati la vita ad almeno cinque persone e il ferimento di centinaia. Altre 30 sono stati arrestati dopo il lancio di gas lacrimogeni a Karachi. Altre 7 mila persone hanno manifestato nella capitale Islamabad.

ISLAMICI ALL'ATTACCO - L'impressione di osservatori internazionali è che i partiti islamici abbiano utilizzato le vignette per una prova di forza contro il presidente Musharraf. Dietro le violenze esplose il 14 febbraio a Lahore, nel Pakistan orientale, vi sarebbero infatti giovani attivisti addestrati da alcuni gruppi radicali islamici. A sostenerlo sono fonti dei servizi segreti pakistani citate dal quotidiano «Daily News».

CHIUSA L'AMBASCIATA Intanto il governo danese ha deciso di chiudere temporaneamente la propria ambasciata in Pakistan a seguito delle proteste per le vignette sul profeta Maometto.
17 febbraio 2006

www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/02_Febbraio/17/vignet...

[Modificato da spartacus81 17/02/2006 17.45]

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..."questa è una rapina", dillo tu che hai la voce più grossa (Bud&Terence)

Non c'è cattivo più cattivo di una buono quando diventa cattivo (Bud&Terence)

Mi appecorono alla vostra bellezza (Bud&Terence)

Una attenta pianificazione non potrà mai sostituire una bella botta di culo. (IO)
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20/02/2006 02:41
 
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Re:

Scritto da: =Donegal= 10/02/2006 17.43
Il motivo per cui questa storia è uscita fuori solo ora è perchè alcuni islamici che erano in Danimarca sono tornati nel loro paese e hanno cominciato a diffondere la notizia di queste vignette...



Mi sembra un po' assurdo che nel 2006 una notizia si venga a sapere per "passaparola" di alcuni islamici danesi tornati nel paese. Da settembre a febbraio ci sono molti mesi e credo che la reazione sia stata spinta da coloro che nei paesi islamici hanno un controllo piu' o meno ampio sulle masse. Considerando anche il fatto che la tensione con l'Occidente e' abbastanza alta e' facile agitare il popolo e trovare delle ragioni per scatenare violenza. Magari chi tira le pietre alle ambasciate non pensa solo alle vignette, ma anche al fatto che gli occidentali sono gli stessi della guerra in iraq, di abu graib e di tante altre cose.



La questione del nucleare iraniano va avanti da anni, adesso è stata ritirata fuori dal presidente ultraconservatore per compattare l'opinione pubblica iraniana con il nazionalismo e distogliere l'attenzione dalla crisi economica e dalla povertà dilagante in Iran, situazione che si sta aggravando appunto da quando c'è questo presidente.
Hamas ha vinto le elezioni per ragioni che nulla hanno a che vedere con l'Islam, ma per la corruzione della classe politica palestinese.
E' difficile pensare a "regia occulta" occidentale in questi fatti...



Non penso infatti che ci sia una regia occulta occidentale, anche se in altre situazioni e in altri luoghi del mondo c'e' stata. La mia era solo una precisazione.

Tra l'altro leggevo su Repubblica qualche giorno fa che il giornale che ha pubblicato le vignette e' molto vicino alla destra danese ed altre volte e' anche stato accusato di antisemitismo.

Resta il fatto che la violenza in questo caso non e' giustificabile, pero' possiamo anche cercare di capire il perche' della reazione. Come scriveva Martina, esistono delle cose per noi naturali, come rappresentare l'immagine di una "divinita'", che invece per altre religioni sono inconcepibili.

Gli articoli di Magdi Allam, invece, a volte mi sanno di estremismo in senso opposto.

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