Il problema non è Berlusconi in sè ma gli italiani. In Italia, giusto o sbagliato che sia, c'è sempre un modo per ovviare ad un divieto/obbligo. E Berlusconi e il suo "successo" è proprio figlio di questo modo di pensare, a mio avviso.
Che in Europa la corruzione tra il mondo privato e politico non abbia eguali a quello italiano è un dato di fatto. Che i prezzi di varie merci siano i più alti in Europa nonostatne a questo non corrisponda un corrispondente tenore di vita è un dato di fatto. Che TV e giornali diano enorme spazio a commenti politici e non a resoconti di ciò che è avvenuto è un dato di fatto.
Ora chiedetemi le fonti e ve le snocciolo ad una ad una.
Insomma l'intero sistema Italia è in crisi e Berlusconi, il suo modo di fare e il suo partito ne sono la più alta espressione.
Solo quando cambieremo noi il nostro modo di porci nei confronti dello Stato, cambieranno i politici e il modo di fare politica.
Al momento è quello che ci meritavamo (spero non più).
E poi se siamo schifati dal modo di fare politica e dalla connivenza di questa con affari "poco leciti" per quale motivo una persona come Di Pietro che a sinistra ha posto una sola questione (non candidare gente condannata per qualche reato) ha poco seguito sia all'interno del suo schieramento sia nella popolaizone italiana?
Vi sembra normale che, anche solo avendo un processo in corso, uno non possa fare il bidello ma possa fare il politico?
Basterebbe anche solo ripartire da qui per segnare una svolta radicale in tutti i settori della società.
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