Ho ricevuto da un amico il commento della recente partecipazione di silvio berlusconi alla trasmissione di bruno vespa : ve la inoltro.
Qui non si tratta più di essere di sinistra o di destra : non posso credere che quest'ometto abbia ancora qualche chance di poter comandare questo paese ridotto allo sfascio
Solito abito blu, ennesima cravatta a pois
Viso levigato e smorfia con occhio semichiuso, a causa del collagene che tira.
Il premier attacca con schemi e fogliettini preconfezionati.
Sciorina una serie impressionante di dati per dimostrare (?) che le promesse sono state mantenute e tutte.
Quando il maggiordomo Bruno fa notare che quella sull'IRPEF no, il cavaliere replica che gli altri non hanno voluto.
E' come se prometteste alla fidanzata di portarla nel miglior ristorante di Torino e le regalaste tre arachidi, e alle sue proteste le diceste che i soldi non ci sono.
E poi numeri, numeri, numeri, percentuali, frazioni e ancora numeri.
Tutti in positivo, non una cosa va male.
Quando qualcuno fa notare che la realtà è diametralmente opposta la risposta è "non ho la bacchetta magica".
E di nuovo numeri sparsi su foglietti.
Mai una fonte citata.
Dice che son tutti dati comprovati ma si guarda da dire da chi e come.
I giornalisti che dovrebbero porre le domande non fanno in tempo a dire tre parole di fila che vengono sistematicamente interrotti , rimproverati di scarso ottimismo, zittiti.
Vespa piu che il giornalista fa l'assist-man.
L'unico con un po' di spina dorsale è Della Valle che presto si arrende.
Feltri, con forte accento lombardo, al turbinio di fogli, foglietti e numeri con voce fuori campo e non inquadrato commenta tra se "ue non si capisce niente, gira solo foglietti".
Il premier ora attacca con le grandi opere, farà un corridoio da Lisbona fino al Pacifico.
Chi osa accennare ad una replica viene tacciato di pessimismo e un giovane che chiede come si fa a pensare che uno rinunci a 100 euro per scioperare se poi in fondo tutto va bene, viene tacciato di ingenuità perchè chi sciopera oggi ha il cestello della merenda gratis fornito dai sindacati, speriamo che non lo sappia Yoghy.
I poliziotti di quartiere tutti chiedono dove sono e lui spergiura che ci sono ma nessuno li ha visti, in studio e fuori.
verso la fine il vero motivo della crisi: gli italiani troppo pessimisti, tutti all'unieuro a comprare il sale della vita.
Poi le chicche, le novità assolute e choccanti: ci sono le toghe rosse ma non quelle azzurre, l'opposizione ha le tv e la stampa e lui no, dietro l'angolo c'è il comunismo di Mastella.
E poi di nuovo foglietti che volano per lo studio, mappe con grandi opere e ancora numeri, numeri.
usa 4 o 5 volte la frase "un numero infinito di..."
Si è poi scagliato contro Mannhaimer (o come cacchio si chiama), quello che fa i sondaggi per intenderci, dicendo che la loro categoria lavora "a naso", mica telefona o fa sondaggi veri, spara cifre a caso.
Al che il tizio in questione, giustamente risentito, dice al premier che così lavorava uno di sua consocenza...booom, colossale figura di merda del nano politico.
Alla fine ho il mal di testa, un ronzio nell'udito e due spirali al posto degli occhi come il serpente disneyano.
Gran finale: il premier fa portare un pacco , niente carta dorata o fiocchi natalizi, poco piu di una scatola da scarpe.
Contiene (dice lui) un panettone da offrire idealmente agli italiani, ma è decisamente enorme per contenere un panettone.
Ne vorrei una fetta, ma la tv mi consentirà solo di vederlo....nemmeno quello: il pacco manco viene aperto ...
come non pensare che sia desolatamente, inesorabilmente vuoto.
Spengo la tv, mi gira la testa e sogno numeri tutta la notte.
[Modificato da admin/moris 20/12/2005 12.16]