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Referendum sulla Procreazione assistita

Ultimo Aggiornamento: 15/07/2005 09:01
04/06/2005 14:07
 
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2 morti, diagnosi pre impianto, aborto terapeutico
rispondo con questo mio post all'interessante intervento di Lucia che ha sollevato tre questioni di sicura importanza.


LE 2 MORTI
Lucia: "nella fecondazione naturale, tantissimi embrioni non sopravvivono ed a quello stadio un tempo le donne nemmeno si accorgevano di aver abortito."

Io: Lucia ha perfettamente ragione. La morte dell'embrione avviene nel 20% delle gravidanze in maniera spontanea (c.d. aborto spontaneo). Non mi trova d'accordo però quando afferma che spesso le donne non si 'accorgevano nemmeno' e mi trova assolutamente contrario nel paragonare le due forme di morte.
I casi in cui l'aborto avviene senza 'danni' psicofisci per la madre sono realmente pochi. Un aborto spontaneo è quasi sempre una situazione dolorosa anche quando coinvolge solo la sfera psicologica.
Derivare poi la possibilità di uccisione del feto dalla naturale morte dello stesso invece ha poco senso. E' come giustificare l'omicidio dopo aver constatato la possibilità della morte naturale. In poche parole: 'è risaputo che talvolta si muore di morte naturale, quindi possiamo uccidere'. L'analogia non funziona proprio.


LA DIAGNOSI PRE-IMPIANTO
Lucia: Piuttosto direi, sai quanti "omicidi" si potrebbero evitare consentendo la diagnosi preimpianto?

Io: Sinceramente, penso di non aver capito la domanda. Personalmente non sono contrario alla diagnosi pre-impianto o a qualsiasi diagnosi pre-natale. Constatato però che alcuni embrioni presentano malattie, malformazioni e patologie di ogni tipo (percentuali altissime tra i generati 'in provetta')... beh, la mia domanda è: che cosa facciamo? Secondo me non ci resta che analizzare caso per caso, prendendo in considerazione tantissimi fattori tra cui:
- la sofferenza del feto o del bimbo procurata dalla malattia.
- la volontà e la 'forza' dei genitori.
- i pericoli per la madre.
Come vedete non escludo a priori la soppressione dell'embrione malato. Questo però non implica il libero aborto ogniqualvolta ci sia una fecondazione, assistita o no.


L'ABORTO TERAPEUTICO
Lucia: "Sai quanto sono aumentati gli aborti terapeutici ultimamente?"

Io: eh si, lo so. Lavoro in ospedale ed ho amiche ostetriche e ginecologhe. Ripeto quanto detto per la diagnosi pre-impianto. La valutazione caso per caso, per quanto difficile, mi sembra la migliore soluzione. Volendo invece parlare 'in generale', con tutti i limiti di un approccio simile, mi allineo all'idea di molti giuristi e moralisti che considerano 'l’ aborto terapeutico lecito; viene spesso invocato il principio della legittima difesa rispetto ad un ingiusto aggressore. Il feto costituirebbe per la madre un aggressore, o comunque un grave pericolo per la sua salute o per la sua vita'.

ciao ciao
Andrea

oh, raga, mollatemi... non vi sto più dietro. e poi sto scrivendo un trattato? eheheheh (quanto mai mi ci son messo).
Grande Cossaigh... vai avanti te ti prego ;)
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