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Referendum sulla Procreazione assistita

Ultimo Aggiornamento: 15/07/2005 09:01
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19/05/2005 18:13
 
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la penso al tuo stesso modo Marite'!

domanda perche' la chiesa ed il suo braccio politico non si fanno i beneamati cxxxxcci loro ? lasciando libero di scegliere chi non crede nei suoi dogmi ?

ai posteri l'ardua sentenza

qualcuno sa se potremo votare in ambasciata noi irlandiani ?

Seancaxxato
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20/05/2005 08:13
 
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Grazie per avere ricollocato al posto giusto questo mio intervento (a quanto pare i miei fondi di bottiglia non sono bastati per trovarlo!!!)
Anche io sono quasi addetta ai lavori Pzonq, sono infermiera e dove sono a lavorare mi è capitato di vedere coppie disperate che andavano a mendicare un'iniezione all'ora giusta per avere qualche speranza in più di avere quello che sognavano.
Quello che però mi fa più arrabbiare è che moltissimi di quelli che voteranno per la non abbrogazione ci andranno convinti che è una loro libera scelta, perchè magari hanno sentito che un "padre" non ha riconosciuto un figlio che la moglie ha avuto con lo sperma di un altro (io ho sentito solo un caso): perchè magari pensano che provare più volte l'inseminazione artificiale vuole dire volere un figlio a tutti i costi (ma si sono chiesti la percentuale di succesi che ci sono ad ogni tentativo? e quello che la coppia deve sopportare in termini di cure mediche, stress, aspettative mancate, viaggi della speranza? e del fatto che cosi se uno ha i soldi basta andare non so in Spagna ad esempio come hanno fatto vedere alle Iene ieri sera?),e come diceva pzonq, per carità le alterazioni genetiche nooooo l'embrione ha i suoi diritti? si va benissimo ma poi la madre scopre che ha dei problemi e ha la possibilità di abortire (aiuto che controsenso!) ma non vale la pena non impiantarlo neanche il suddetto embrione o, meglio ancora, CURARLO prima di essere impiantato (visto che è da considerare persona ha diritto anche lui alle cure di cui ha bisogno, ma la legge gliele nega: ASSURDO!!!!).
E tutte queste persone andranno a votare convinte di quello che fanno e dicono, dicendo a me che vengo influenzata dalla massa (io influenzata dalla massa? io che ci sono passata e ci passo in mezzo tutti i giorni? IO?) e che la chiesa non centra niente? AIUTO che ASSURDITA'!!!
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20/05/2005 08:51
 
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siamo alle solite :

si preoccupano degli embrioni ma dei bimbi che muoiono per fame in tutto il mondo cosa dicono?

ma dei bimbi che muoiono per le guerre sante contro i nuovi barbari cosa dicono?

ma dei .....


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achab


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.........chi rincorre i propri sogni può essere deriso, ma più triste è chi ha rinunciato a sognare ...........

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20/05/2005 14:10
 
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Scusami 55achab ma secondo me i due discorsi sono molto diversi: un conto è essere contro la guerra, e contro la fame nel mondo e tirarsi su le maniche per far si che queste oscenità finiscano il prima possibile.
Discorso diverso è che uno stato si prenda il diritto di limitare per legge la libertà di essere genitori dei cittadini di serie Z solo perchè la cultura statale italiana è influenzata da secoli di dominazione della chiesa con tutto quello che ne consegue.
Secondo me un discorso simile a questo è quello delle addozioni: ti faccio solo un esempio; se io adesso rimango incinta i miei genitori devono (volenti o nolenti) accettare come nipote il bambino che nascerà. Se io decido di adottare un bambino devo presentare al tribunale dei minori una dichiarazione da parte dei nonni viventi che accettano la mia decisione e se i nonni sono defunti devo portare un loro certificato di morte. Se non ho uno di questi documenti posso dimenticarmi l'addozione. E la libertà di essere genitore dove sta? E' vero il minore deve essere tutelato: sono la prima a gridarlo, ma sicuramente non è la non accettazione da parte di un nonno che fa la differenza........
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20/05/2005 14:42
 
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Re:

Scritto da: Marite 20/05/2005 14.10
Scusami 55achab ma secondo me i due discorsi sono molto diversi: un conto è essere contro la guerra, e contro la fame nel mondo e tirarsi su le maniche per far si che queste oscenità finiscano il prima possibile.
Discorso diverso è che uno stato si prenda il diritto di limitare per legge la libertà di essere genitori dei cittadini di serie Z solo perchè la cultura statale italiana è influenzata da secoli di dominazione della chiesa con tutto quello che ne consegue.
Secondo me un discorso simile a questo è quello delle addozioni: ti faccio solo un esempio; se io adesso rimango incinta i miei genitori devono (volenti o nolenti) accettare come nipote il bambino che nascerà. Se io decido di adottare un bambino devo presentare al tribunale dei minori una dichiarazione da parte dei nonni viventi che accettano la mia decisione e se i nonni sono defunti devo portare un loro certificato di morte. Se non ho uno di questi documenti posso dimenticarmi l'addozione. E la libertà di essere genitore dove sta? E' vero il minore deve essere tutelato: sono la prima a gridarlo, ma sicuramente non è la non accettazione da parte di un nonno che fa la differenza........






appunto, quelli che per legge dicono che gli embrioni sono vita,
sono gli stessi che scatenano guerre sante contro i nuovi barbari!
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23/05/2005 09:30
 
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una bellissima testimonianza :-)
Il sorriso di Enzo, bimbo eterologo
"Frutto della scienza e dell'amore"
di MARIA NOVELLA DE LUCA


TORINO - Ucraina, sana, giovane. Di lei Giulia sa soltanto queste tre cose: razza, salute, età. Per lei Giulia prova un sentimento autentico: gratitudine. Tutto il resto è Enzo, sette mesi e due denti, "concepito" a Kiev e nato a Torino in un ospedale pubblico, lo stesso dove lavora la mamma, Giulia, infermiera professionale, ferrista di sala operatoria. Enzo è un bambino bruno, curioso, Giulia e Paolo lo guardano come se fosse un miracolo compiuto, una vertigine d'amore, lui risponde dal seggiolone sputando pastina dappertutto.

Enzo è un bimbo "eterologo". Nato con "l'ovodonazione". Frutto di una tecnica che l'Italia ha messo al bando, simbolo del quesito referendario che più divide anche sostenitori del Sì. "Se non avessi paura dei pregiudizi e di danneggiare mio figlio - racconta Paolo, 39 anni, consulente aziendale - mi metterei con Enzo in braccio accanto ai manifesti del Sì per far capire che cosa vuol dire votare a favore della fecondazione eterologa. Vuol dire che Giulia, la mia compagna, diventata sterile a trent'anni dopo una gravissima endometriosi, ha potuto mettere al mondo Enzo perché una donna ucraina ha donato dietro compenso i suoi ovociti, che sono stati fecondati in provetta con il mio seme. Che cosa c'è di male in tutto questo? Perché dobbiamo emigrare per farlo? Noi ce lo siamo chiesti a lungo. Confesso che alla fine ha prevalso il desiderio più che la ragione, ma in ogni caso un figlio non può mai essere considerato un reato".

Enzo è stato concepito in vitro nel centro "Isida" di Kiev, una nuovissima clinica con certificazioni europee e americane diretta dal dottor Valery Zukin, struttura fiore all'occhiello dell'ex repubblica sovietica e oggi meta del "turismo procreativo" di tutto il mondo, in particolare delle coppie italiane infertili in fuga dalla legge 40. Ogni mese da Torino partono viaggi all inclusive che con un costo tra i cinquemila e i settemila euro assicurano l'intervento di fecondazione eterologa. Nel prezzo è compreso l'ovocita di una donatrice se la sterilità è femminile (ormai il 90% dei casi), il seme di donatore se la sterilità è maschile, l'impianto dell'embrione, e una permanenza di dieci giorni in albergo a cinque stelle. "All'aeroporto - scherza Giulia - sembravamo un gruppo di vacanze Alpitour. Tutti lì a ridere, a dire battute, anche per spezzare la tensione. C'erano coppie che tornavano per la seconda, la terza volta, alcune avevano avuto già un bambino, altre invece tentavano ancora. Molte donne, anche più giovani di me, avevano avuto il tumore, e purtroppo dopo la chemioterapia si diventa sterili. Come si può dire addio per sempre alla maternità a 25 o a 30 anni? Con noi c'era anche un gruppo di coppie israeliane, quelle sì di età davvero avanzata, anche oltre i cinquant'anni. A Kiev prima dell'impianto ci sono alcuni giorni di preparazione, di stimolazione ormonale, io sono infermiera facevo le iniezioni a tutte, era un clima particolare, di attesa collettiva, di emozione e di ansia, così per ingannare il tempo abbiamo anche fatto i turisti. Nei nostri cinquemila euro era compresa pure la guida... In Ucraina ormai questi viaggi sono routine, anzi un vero business, basti pensare che all'aeroporto non ci hanno fatto nemmeno passare la dogana".

Il turismo procreativo abbatte frontiere e salta steccati. Ciò che è proibito qui è possibile subito oltre frontiera, gli italiani corrono in Spagna, in Svizzera, negli Stati Uniti, in Ucraina, chi ha meno soldi sceglie la Slovenia, la Grecia, addirittura l'Albania.

La piccola casa di Paolo e Giulia è al terzo piano di un palazzo d'epoca nel centro storico di Torino, è piena di luce, di piante, di giocattoli, di fotografie. "Qui è nata la nostra storia d'amore, qui abbiamo iniziato a convivere, ma adesso è troppo piccola per tutti e tre, stiamo per trasferirci in collina, lì l'aria è migliore e l'ospedale in cui lavoro più vicino", dice Giulia, che oggi è ancora in maternità, e confessa che dopo il calvario della sua malattia, dopo sei interventi chirurgici, lei a Kiev ci tornerebbe subito. "Io sono felice, sono nata per fare la madre, nessuno mi ha dovuto spiegare come si cambia un pannolino o come si fa un bagnetto, ho desiderato Enzo più di ogni cosa al mondo, quando sarà grande gli spiegheremo com'è nato, dal seme di suo padre, dalla pancia di sua madre e dal nostro cuore, non è questo quello che conta? I miei genitori ad esempio hanno capito tutto, anzi ci hanno dato i soldi per partire. Così i nostri amici.

Magari tra dieci, quindici anni la società italiana sarà cambiata, del resto la sterilità è male dei nostri giorni, perché dovremmo vergognarci? Alcuni mesi fa, poco prima che Enzo fosse battezzato, il parroco della chiesa qui vicino ha definito mostri i bimbi nati con la fecondazione eterologa. Mi sono sentita male...". Nella clinica del dottor Zukin infatti sono rimasti due embrioni congelati, due altri ipotetici figli di Giulia e Paolo. Ma Paolo frena, invita alla riflessione. "La vita ci ha fatto già un grande regalo, Giulia è l'unica ad essere rimasta incinta in quel viaggio, insieme a noi c'erano tante altre coppie, soltanto noi abbiamo avuto il bambino, sento che noi abbiamo fatto già un'esperienza limite, io stesso mi rendo conto che serve una regolamentazione, ad esempio un limite d'età per la fecondazione eterologa, però è importante far sapere che se si arriva ai viaggi della speranza è perché dietro ci sono tragedie, malattie, non capricci o delirio di onnipotenza".

Giulia e Paolo sono sinceri. Qualche interrogativo nel loro cuore è rimasto aperto. Paolo: "Ho pensato che le donne ucraine sono povere e per questo vendono i loro ovociti". Giulia: "Sì, ma lo fanno anche le donne spagnole, e la Spagna è un paese ricco". Di fronte ad Enzo il pensiero però si ferma. "Ora c'è lui, è nostro figlio".

(23 maggio 2005
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24/05/2005 10:18
 
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riporto dal sito di Repubblica:

Venerdì, 20 maggio
Onanismo e coda di paglia
Il leader radicale Marco Pannella, si sa, ama la provocazione e il ricorso al paradosso. Così, davanti agli studenti di un liceo romano, per smontare le ragioni del fronte dei contrari al referendum, si lancia in un'audace equazione. "Se gli embrioni sono figli, fratelli, persone care, hanno una mamma e un papà che sono gli spermatozoi e gli ovuli; quindi la masturbazione è l'omicidio di milioni di possibili genitori. Bisognerà farsi carico di questo". Meno spericolato invece, ma comunque sempre sul filo del sillogismo, l'opinione di un altro fautore del sì, il costituzionalista cattolico Stefano Ceccanti. "Chi ha approvato la legge sia in Parlamento che fuori, dovrebbe difenderla votando no: se è stato fatto un buon lavoro, il consenso sociale è assicurato. Se si astiene, significa che sa di essere in minoranza. E' un'ammissine di colpa".

[Modificato da gior77 24/05/2005 10.19]

25/05/2005 13:22
 
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26/05/2005 13:07
 
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da Repubblica On Line
Fenomeno alimentato dalla legge 40 sulla procreazione assistita
Dall'entrata in vigore il numero delle coppie è triplicato
Cresce il "turismo procreativo"
All'estero per avere un figlio
Le mete più frequentate sono la Spagna e la Svizzera
I motivi: congelamento degli embrioni e diagnosi pre-impianto


ROMA - Si chiama "turismo procreativo", ed è un fenomeno che in Italia si sta diffondendo rapidamente, favorito dalla legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita. I numeri parlano da sé: in un solo anno, da marzo del 2004, 3.610 coppie hanno varcato i confini nazionali. Quasi il triplo, cioè, rispetto alle 1.315 coppie dell'anno precedente all'entrata in vigore della legge. Uomini e donne che si sono rivolti a centri stranieri, per sottoporsi alla fecondazione assistita e avere un figlio, ma anche per eseguire la diagnosi preimpianto e concepire un bambino sano. I dati emergono da un'indagine - che ha coinvolto 53 centri in Europa e al di fuori - condotta dall'Osservatorio sul turismo procreativo, istituito da Cecos Italia e dal Circolo della stampa di Milano.

.....

Le cause della migrazione. Fra le ragioni che favoriscono il "turismo procreativo", c'è la possibilità di congelare gli embrioni - il che consente vantaggi di salute per le coppie e tempi brevi - e le "non restrizioni" del numero degli ovuli da fecondare in coltura. A questo si aggiunge la diagnosi pre-impianto, che può scongiurare il rischio di trasferire al figlio le malattie genetiche ereditarie delle coppie. In Gran Bretagna, in particolare, esiste un ente governativo (Hfea) che regola e controlla tutte le strutture dove si esegue la fecondazione.

(25 maggio 2005)

[Modificato da gior77 26/05/2005 13.07]

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27/05/2005 09:47
 
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APPELLO REFERENDUM AGLI IRLANDIANI-AIRE
APPELLO REFERENDUM AGLI IRLANDIANI-AIRE

Dovreste ricevere in questi giorni le schede (4) per votare, votate e rinviatele immediatamente seguendo scrupolosamente le istruzioni, RICORDATE le schede devono pervenire entro il 9 GIUGNO , quelle pervenute successivamente saranno INCENERITE !!!
Se non l'avete ricevute contattate l'ambasciata immediatamente:

www.italianembassy.ie/
info@italianembassy.ie
Italian Embassy in Ireland,
63/65 Northumberland Road,
Ballsbridge, Dublin 4
Tel. 01/6601744






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....un'ultima cosa....VOTATE SI'

SI' - SI' - SI' - SI'


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27/05/2005 14:41
 
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Mi sono arrivate le schede stamattina. Questo fine settimana voto ed impacchetto tutto con cura, lunedì gliele rimando all'ambasciata. Complimenti all'ambasciata Italiana per la puntualità, anche lo scorso referendum le schede mi sono arrivate a tempo record [SM=g27811]
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27/05/2005 14:59
 
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E' un po' lungo, ma merita veramente di essere letto e fornisce molti spunti di riflessione:

www.repubblica.it/2005/e/sezioni/politica/dossifeconda1/dossifeconda1/dossifecon...

Ciao,
David
_____________________________________

Good evening, there was already an injury, huh?

Giovanni Trapattoni, falling off his chair
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27/05/2005 18:44
 
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Re:

Scritto da: admin/moris 25/05/2005 13.22



Potrei usare questa vignetta per un giornalino locale?
Dove l'hai presa ce ne sono altre(sul tema)?
Ciau[SM=g27822]
Lucia

[Modificato da LuciaA 27/05/2005 18.46]

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Organized music and religion
be damned!
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LETTERA
Mi chiamo Giulia Lorenzoni, ho 30 anni.
In quest'ultimo anno mi sono ammalata di sclerosi multipla, una malattia autoimmunitaria molto grave. A tutt'oggi non si conosce una cura risolutiva e si può solo ricorrere a farmaci che ne rallentano la progressione.
Poiché questa malattia, della quale soffrono solo in Italia 52.000 persone, potrebbe trarre beneficio dall'impiego di cellule staminali embrionali, vi chiedo di dare una mano alla ricerca medica VOTANDO SI' AL PRIMO QUESITO REFERENDARIO DEL 12 e 13 giugno (quesito relativo alla ricerca sulle cellule staminali).

La malattia che colpisce soprattutto i giovani tra i 20 e i 30 anni, aggredisce il sistema nervoso centrale mediante distruzione delle guaine protettive dei fasci nervosi. Nella sua fase iniziale si manifesta con attacchi più o meno violenti a cui seguono periodi di quiete in cui lentamente si possono recuperare le funzioni che si erano perse (il recupero non è scontato e spesso non completo). Poi si può entrare (70% dei casi) in una fase progressiva in cui il corpo non riesce più a recuperare i danni subiti.
Nel mio caso (la sclerosi è molto diversa da persona a persona) la violenza degli attacchi è stata molto forte: in pochi mesi mi sono trovata semiparalizzata su una sedia a rotelle, non potendo bere acqua perchè mi andava di traverso, non riuscendo a parlare chiaramente perché la lingua era semiparalizzata; ci vedevo doppio, avevo gravi difficoltà urinarie.
Sono stata ricoverata in ospedale per più di 50 giorni consecutivi, e adesso, da novembre, dopo una drastica chemioterapia, sono in uno di quei periodi di quiete in cui il corpo può recuperare dai danni che fa la malattia, se gli riesce. Continuo a fare una cura chemioterapica in pastiglie e le mie condizioni sono fortunatamente molto migliorate (ho recuperato quasi tutto).
Le cellule staminali embrionali sono una grande speranza per sconfiggere questa terribile malattia e altre molto gravi (alzheimer, parkinson, cardiopatie, diabete, tumori, sclerosi laterale amiotrofica).
Non ce la togliete.

Grazie di tutto cuore

Giulia Lorenzoni

Pubblicato Maggio 28, 2005 www.carmillaonline.com/archives/2005/05/001391.html
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Abbiamo avuto ancora una volta, tanto ce ne fosse ancora bisogno, uno splendido esempio di ingerenza della Chiesa con la vita sociale...
paparazzo... piuttosto, pensa un po' ai tanti mali della chiesa... come diceva un famoso puffo, "che è meglio"![SM=g27816]
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I'M THE ONLY ONE... THE TRUE RIBOTTAMAN!
Enjoy Potta Sensibly!

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cosa ne pensereste se vi comunicassi che ne so' che il presidente del Burundi o del Guatemala chiede agli italiani di astenersi, pensereste probabilmente che e' meglio se si fanno i cxxxi loro , e pensereste bene e avreste ragione, io la penso lo stesso se lo stato si chiama Citta' del Vaticano (unico stato al mondo che e'istituzionalmente una monarchia assoluta , la Gran Bretagna per esempio e' una monarchia costituzionale).

Poi a volerla mettere giu' brutta ma ti pare che della gente che ha deciso per l'"astinenza sessuale"[SM=x145467] a vita e che ha deciso di vivere in un mondo prevalentemente maschile o comunque dove il potere e' solo maschile e patriarcale e di non avere figli debba intromettersi nelle scelte di chi ha fatto scelte piu' diverse (e sane) tipo amarsi ed avere dei figli ?

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Re:

Scritto da: Sean1 30/05/2005 16.08
Poi a volerla mettere giu' brutta ma ti pare che della gente che ha deciso per l'"astinenza sessuale"[SM=x145467] a vita e che ha deciso di vivere in un mondo prevalentemente maschile o comunque dove il potere e' solo maschile e patriarcale e di non avere figli debba intromettersi nelle scelte di chi ha fatto scelte piu' diverse (e sane) tipo amarsi ed avere dei figli ?
FFZQUOTEEND-->

Beh, si stanno modernizzando pure loro. Pensa che un prete di una parrocchia di una frazione sperduta in provincia di Massa (dove avevano casa i miei nonni paterni) si fa accompagnare in giro per commissioni dalle madre delle sue due figlie.
----------------------------------------------------

It may be good for New York state but it's no damn good for me.
31/05/2005 08:14
 
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Re:

Scritto da: Sean1 30/05/2005 16.08
cosa ne pensereste se vi comunicassi che ne so' che il presidente del Burundi o del Guatemala chiede agli italiani di astenersi, pensereste probabilmente che e' meglio se si fanno i cxxxi loro , e pensereste bene e avreste ragione, io la penso lo stesso se lo stato si chiama Citta' del Vaticano (unico stato al mondo che e'istituzionalmente una monarchia assoluta , la Gran Bretagna per esempio e' una monarchia costituzionale).

Poi a volerla mettere giu' brutta ma ti pare che della gente che ha deciso per l'"astinenza sessuale"[SM=x145467] a vita e che ha deciso di vivere in un mondo prevalentemente maschile o comunque dove il potere e' solo maschile e patriarcale e di non avere figli debba intromettersi nelle scelte di chi ha fatto scelte piu' diverse (e sane) tipo amarsi ed avere dei figli ?




Bisogna essere obiettivi: la Chiesa ha sempre, da quando esiste, fatto politica. Una volta aveva un suo stato, adesso che il suo stato non esiste più (quantomeno non controlla più un vasto territorio della penisola italiana) ovviamente prova ad influire sulla politica del paese che la ospita.
E' sempre stato così, del resto l'Italia è un paese con forti radici cristiane, soprattutto al sud.
E' obiettivamente impensabile che non provi ad influenzare le scelte politiche italiane, anche visto il potere economico e il serbatoio di voti che dispone.

Piuttosto, se sono fermamente convinti che la legge sia giusta, che invitino a votare no, e non l'astensione.
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..il punto e' : ritieni che per te cattolico, per la tua morale la procreazione assistita, la ricerca sulle cellule staminali sia peccato ? bene allora astieniti , ma quello che si cerca di fare e che la chiesa[SM=x145467] ha sempre fatto e' imporre a TUTTI PER LEGGE la propria MORALE e questo per me e' IMMORALE...
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31/05/2005 08:37
 
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se la Chiesa fa così, è perchè qualcuno glielo consente. La DC prima, il centrodestra adesso, hanno attinto stabilmente al serbatoio di voti che la chiesa può garantire.
e non puoi ottenere i suoi voti senza promettere qualcosa in cambio.

[Modificato da gior77 31/05/2005 8.37]

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Re:

Scritto da: gior77 31/05/2005 8.37
se la Chiesa fa così, è perchè qualcuno glielo consente. La DC prima, il centrodestra adesso, hanno attinto stabilmente al serbatoio di voti che la chiesa può garantire.
e non puoi ottenere i suoi voti senza promettere qualcosa in cambio.

[Modificato da gior77 31/05/2005 8.37]




be' e' la stessa cosa che fa il CSX, dov'e' l'UNIONE sul referendum??? tutti nascosti per non offendere le gerarchie vaticane e nel 2006 magari (come nel 2001) umilmente a presentare il proprio programma alla CEI per ottenerne la benedizione....
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SULLA VITA SI VOTA (e vi spiego perché)
di Girolamo De Michele
[Autore del romanzo Tre uomini paradossali, pubblicato da Einaudi Stile Libero, Girolamo De Michele sta per uscire in tutte le librerie con Scirocco, per il medesimo editore]



Ci sono due argomenti tra i sostenitori dell’astensione al referendum sulla fecondazione assistita. Il primo è quello del realismo politico: difendo questa legge, e faccio la scelta più utile a mantenerla. Il secondo argomento è quello dei valori: la vita è un valore, anzi, IL VALORE, e sui valori non si vota. Ovvero: la vita non può essere messa ai voti. Questo secondo argomento, errato logicamente, infondato giuridicamente e pericolosissimo dal punto di vista etico e politico, va avversato non solo per le contingenti ragioni del referendum, ma anche per ciò che comporta. Provo a spiegare il perché.

Prendiamo sul serio l’argomento del valore. Esso si fonda sulla preminenza del valore etico sul diritto, ovvero sul convincimento che esistano dei valori naturali che, trasfigurati in diritti inalienabili, costituiscono dei punti fermi sui quali la scienza del diritto non può deliberare. È del resto vero che i «principî supremi» contenuti dalla nostra Costituzione, «non possono essere sovvertiti o modificati nel loro contenuto essenziale, neppure da leggi di revisione costituzionale» (sentenza Corte Costituzionale n. 1146/1988). Si tratta di vedere se per la «vita» valga questa situazione.
Procediamo per gradi. Sulla vita non si può votare in senso assoluto o in senso relativo? È facile vedere che il primo corno del dilemma dev’essere escluso. Molti dei deputati favorevoli all’astensione fondata sui valori non hanno forse partecipato (pro o contro) a una votazione sulla partecipazione italiana alla guerra in Iraq? Ammettendo che l’embrione abbia dignità di persona (ma allora, domando sommessamente, perché nell’intero testo della legge il termine persona non è mai menzionato?), forse che alla stessa dignità non vanno equiparati i carabinieri, i civili iraqeni, i soldati della Coalition of Willings, i volontari sommersi (come Baldoni) o salvati (le due Simone)? Dunque, in alcuni casi, sulla vita si può votare, e infatti si è votato.
Un passo avanti. L’introduzione di pratiche sanitarie per i soggetti affetti da HIV non è una decisione avente per oggetto la vita? Non è con un voto che lo Stato delibera, attraverso una legge, il loro diritto al prolungamento delle aspettative di vita? E quando, per contro, un ministro della Sanità – Carlo Donat Cattin – si oppone alla spesa di fondi pubblici per i malati di AIDS, sostenendo che «l’AIDS se lo prende chi se lo va a cercare», non siamo in presenza di un non-voto sulla vita? Ma questo non-voto ha avuto ugualmente effetto sulla vita: quel ministro si è reso moralmente responsabile della morte di un numero di uomini e donne esponenzialmente più alto di quelli materialmente uccisi dal suo figlio terorista. Dunque, non è affatto vero che il non-voto non ha effetti sulla vita. Né è vero che la vita non può essere oggetto di voto: che ci sia o no un voto, non è vero che la vita è oltre il potere determinativo del diritto.
Da qui due nuovi argomenti: quello sostanziale (la vita come fondamento di un diritto alla vita e alla salute) e quello giuridico (il voto come processo performativo che interviene al termine di un processo deliberativo). Esaminiamo il secondo. Sostenere che ci sono argomenti sui quali in diritto sarebbe (o dovrebbe essere) ineffettuale è un argomento pericoloso. Chi lo fa proprio (da Oriana Fallaci a monsignor Maggiolini, per intenderci) dovrebbe avere l’onestà intellettuale di riconoscere nelle proprie categorie di giudizio quelle stesse categorie che abitualmente denuncia nel fondamentalismo islamico (controprova: perché non si chiede una teorica dichiarazione di voto a quegli esponenti dell’integralismo sempre presenti nei salotti di Vespa, Socci, ecc., tanto utili a recitare la parte del talebano in casa nostra?). È evidente che qui si presuppone un’autorità extra-giuridica che sospende l’esercizio del diritto in nome di un più alto valore. Con una contraddizione di non poco conto: che l’oggetto del referendum non è la natura, ma una legge istituita con un voto. Che della natura non si faccia oggetto di voto è pacifico: non si abolisce con referendum la fotosintesi clorofiliana. Altro è interpretare la natura per stabilire cosa da essa discenda. Senza interpretazione, se tutto ciò che è naturale va accettato come tale, dovremmo impedire per legge (o quantomento ammettere l’obiezione di coscienza del chirurgo) l’estirpazione del tumore maligno nel quale naturalmente evolvono lo 0.8% degli embrioni. La stessa dottrina della Chiesa afferma sì che la natura è valde bona, ma al tempo stesso creatura, dunque soggetta a corruzione: ciò che noi chiamiamo malattia, sofferenza, morte. Purtroppo l’eminentemente buon Creatore (se mai c’è stato) ci ha lasciati soli, almeno temporaneamente: forse è andato via, forse è troppo impegnato a dar vesti ai gigli e a nutrire gli uccelli per occuparsi di noi. Forse, più semplicemente, ha lasciato al nostro libero arbitrio la decisione. E la decisione sull’interpretazione, che necessariamente deve concretizzarsi in legge, o è frutto di un organo extragiuridico (un Consiglio notturno? Il Consiglio dei custodi dell’ortodossia, come in Iran?), o è l’esito di un processo deliberativo che si conclude col voto. Negare il voto come esito della discussione (un vecchio pallino del pensiero reazionario) significa vanificare la discussione stessa, trasformare la pluralità di opinioni in chiacchiera inconcludente. Ma se la discussione non è deliberante né costituente, a che pro attardarsi a discutere? C’è sempre una qualche battaglia del grano o un qualche piano quinquennale per la produzione dell’acciaio da realizzare, e com’è noto in silenzio si lavora meglio.
Ripartiamo allora dal il diritto alla vita, che si ritiene erroneamente essere naturale, dunque eterno. Ma questo diritto non esisteva al tempo in cui il Sovrano si arrogava il diritto di vita e di morte sui suoi sudditi. Il Sovrano non aveva alcun potere di impedire che la mortalità infantile nel primo anno di vita fosse del 50%, e che dei sopravvissuti solo la metà raggiungesse la pubertà. Non poteva impedire la morte delle partorienti per infezione o febbre puerperale, non poteva abolire per decreto regio le malattie infettive, era impotente rispetto alla morte per stenti o denutrizione all’approssimarsi della vecchiaia. Il Sovrano aveva solo il potere di morte sui sudditi sopravvissuti. Il diritto alla vita nasce con lo Stato moderno, cioè con l’affermarsi della vita stessa. Con la medicalizzazione della vita, che seleziona e riduce sino all’impercettibilità le malattie mortali; con i progressi nella prevenzione e cura, con la penicillina e gli antibiotici, con le vaccinazioni e i progressi tecnico-sociali delle strutture ospedaliere. Al tempo stesso, la vita viene inglobata nell’apparato amministrativo dello Stato moderno: il che significa, limitatamente al nostro discorso, strutture mediche in grado di vaccinare tutti i bambini, sistemi sanitari in grado di assistere (almeno in teoria) ogni cittadino, sistemi pensionistici, tutela della salute sul lavoro, ecc. È il bio-potere (da bios: vita). Tutto questo è ciò che, in termini pratici, chiamiamo vita: e tutto questo esiste in virtù di leggi degli Stati, e dunque di voti. Nello Stato moderno la vita esiste proprio perché sulla vita si vota.
Ho detto: vita in termini pratici. Ma vita è anche un concetto metafisico: la differenza tra il sasso, che sta, e l’essere umano, che non sta, ma è (è vivo). Tra lo spermatozoo e il feto ben formato, cioè divenuto corpo organizzato. Si dice: c’è vita sin dal concepimento. Ovvero, non c’è transizione ambigua o ininterpretabile tra la cosa (l’ovulo o lo spermatozoo) e il feto organizzato. Strana dottrina, da parte di chi crede (con Tommaso d’Aquino, e in tempi più recenti Maritain e Albino Luciani, futuro papa Giovanni Paolo I) che l’anima sia forma del corpo organizzato, dunque presente nel corpo solo della formazione degli organi (cioè dal quarto mese di gravidanza). Ma qui (dall’embrione per alcuni, dal feto organizzato per altri) siamo in presenza di un caso-limite del diritto: la coesistenza di due vite (due persone?) in un unico luogo (il corpo della madre). Caso-limite, perché il diritto si incentra sulla nozione di Individuo: ma l’individuo è, appunto un solo essere in un solo luogo. Prima ancora di sapere quando la cosa è, o diventa, persona, la questione fondamentale è: come risolvere i casi di incompatibilità tra due esseri presenti nello stesso luogo? A chi spetta la decisione, cioè il voto? Non ci sono che due alternative: o alla madre, come unico arbitro del proprio corpo, istituendo così una gerarchia giuridica tra un soggetto portatore certo di diritti inalienabili e un soggetto incerto o indeterminabile. O a un soggetto terzo: ma allora la gerarchia si sposta sul concepito, sul nascituro, rendendo di fatto la donna soggetto minore di diritto. E bisogna essere molto chiari, a costo di essere duri: se i diritti della donna sono subordinabili in determinati casi, allora non sono inviolabili: dunque la donna è sempre e comunque soggetto minore di diritto, che solo in deteerminati casi (non importa quanto estesi nel tempo) non è soggetta alla potestà altrui. Come nei western, viene reintrodotto il medico che, lavandosi le mani, chiede al marito: la moglie o il bambino? Ma non è proprio il cosiddetto Far West procreativo quello che i difensori della legge 40/2004 paventano in caso di vittoria del SI?



Sean

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10 Buoni motivi per non recarsi a votare ai referendum del 12-13 giugno


1) Siete contrari a ogni forma di procreazione assistita e credete
ciecamente nella masturbazione. E sottolineo ciecamente.

2) Non vi interessate di problemi che non abbiano un'influenza diretta
sui vostri tornei di calcio alla Playstation 2.

3) Margherita Hack vi ricorda terribilmente Maga Magò.

4) Siete convinti che Alzheimer e Parkinson siano i due terzini con cui
il Milan conquistò il suo primo scudetto.

5) Ritenete che il concepimento cominci nel momento in cui lei ti
chiede: "Scusa, sai che ore sono?".

6) Temete che il congelamento di migliaia di embrioni vi renderà
impossibile trovare ancora in circolazione il Calippo al gusto cola.

7) Vi piace l'idea di entrare a far parte di un club che comprenda, tra
gli altri, Mastella, Andreotti, Gasparri, Martinazzoli, Buttiglione e
Follini.

8) Da pochi mesi siete entrati a far parte di un gruppo criptonazista o
qualcosa di peggiore.

9) Temete che una legge eccessivamente libertaria conceda a vostra
madre la possibilità di abortire. Oggi, che avete 27 anni.

10) Trovate sensato che Camillo Ruini ci dia consigli sulla
procreazione nonostante siano sessant'anni che rischia di fecondarsi una
mano.

~
To strive, to seek, to find, and not to yield.
~
...www.toireland.splinder.com...
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