Simone Cola era su un elicottero in ricognizione
E' stato colpito da un proiettile sotto l'ascella
Iraq, ucciso un militare italiano
Sono stati gli uomini di Al Sadr
ROMA - Si tinge nuovamente di sangue la missione italiana in Iraq. Stamattina il maresciallo Simone Cola, un mitragliere che si trovava a bordo di un elicottero dell'esercito, è stato ucciso da un colpo di khalashnikov che lo ha centrato sotto l'ascella. Cola, portato in ospedale per essere operato, è morto dopo circa un'ora.
Dietro l'omicidio del militare ci sarebbero gli uomini dello sceicco Aws al Khafaji, il responsabile dell'ufficio di Moqtada Al Sadr a Nassiriya, protagonisti di un doppio attacco alle forze della coalizione. Secondo fonti del contingente italiano, non si sarebbe trattato di azioni ostili premeditate.
Il primo attacco è stato rivolto contro una pattuglia portoghese della Msu, l'Unità specializzata multinazionale, nel centro di Nassiriya, proprio nei pressi della sede del movimento di Al Sadr, che è sempre presidiato da uomini armati. In seguito a questo attacco si è levato in volo l'elicottero dell'esercito, a copertura della pattuglia della Msu. Una raffica di kalashnikov, verosimilmente sparata dagli stessi uomini armati che avevano respinto i portoghesi, ha ucciso Cola.
La salma del militare sarà rimpatriata, secondo quanto si è appreso, nella giornata di domenica. Il corpo di Cola giungerà molto probabilmente all'aeroporto militare di Ciampino a bordo di un mezzo militare. La procura di Roma ha aperto un fascicolo sull'episodio.
(21 gennaio 2005)
Sean
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