Dopo una pausa cinematografica abbastanza lunga, capitano momenti in cui si fa una full immersion per recuperare il tempo perduto, e cercare in qualche modo di riparare gli errori commessi, dietro cui però mi sono ignoti i motivi( ma cosa ci passa mai per la testa...)
Negli ultimi giorni mi sono fatto una scorpacciata di film, più o meno buoni, anche se devo dire la verità, il livello medio è alquanto elevato. Iniziamo:
THE GRUDGE
Sotto consiglio del temibile Aska, mi sono pappato l'ennesimo remake yankee di un film horror nipponico, questa volta però senza aver visto gli originali. Prodotto da Sam Raimi(regista mai amato a dir la verità, e secondo me troppo sopravvalutato) il quale ha affidato la regia allo stesso regista che ha creato questa serie. Fatto curioso è che per cercare di creare le stesse atmosfere degli originali, sono stati usati perlopiù gli stessi attori, e la stessa casa. Tipico horror del sol levante, in cui la paura maggiore sta in quello che non si vede e non in quello che si vede.
Giudizio sospeso...
Ju-0n (The Grudge)
Visto il remake americano, ho fatto di tutto per recuperare le versioni originali, non solo per curiosità, ma perchè mi ha catturato l'idea di questo film. Le prime cose che saltano algi occhi rispetto al remake, sono sicuramente i costi più bassi e quindi la qualità visiva che è leggermente inferiore. Inoltre una pecca tipica dei giapponesi è quella di rendere la recitazione sempre un pò comica e meno seriosa, rispetto alla nostra visione occidentale. Tralasciati questi problemi il film rende molto ma molto di più rispetto a quello americano, le atmosfere sono ancora più tetre, la trama più fluida e quel cazzo di bambino ti fa veramente paura...
Giudizio: nel complesso un film originale e che fa veramente paura nonostante alcuni piccoli problemi.
7
Ju-0n (The Gruge 2)
In genere il seguito di un film difficilmente è dello stesso livello del prequel, ma questo film è l'eccezione che conferma la regola. Infatti prende quello di buono che c'era nel primo arricchito di idee originali, di una trama migliore(anche se fondamentalmente è la stessa) con il risultato di far ancor più paura del primo(quel maledetto bambino...
). Di mezzo c'è sempre questa maledetta casa su cui ruota intorno tutto(non dormirei un minuto in quella casa nemmeno per tutto l'oro del mondo.....
), e dove fu commesso un triste misfatto che influenzerà la vita di molte altre persone....
Giudizio: un film potenziato sotto tutti gli aspetti( anche le attrici nipponiche sembrano aver giovato di questo miglioramento...
)
7,5
P.S. A questo punto posso giudicare il remake americano, che non può andare oltre un 6,5, semplicemente perchè nonostante tutto ha catturato un minimo di atmosfere dei film nipponici, anche se l'originalità è pari a zero.
SAW - L'enigmista
Secondo me, questo film può essere considerato senza ombra di dubbio uno dei migliori thriller degli ultimi anni. In primis perchè dopo tanto tempo un thriller viene accostato ad un film horror, e soprattutto per l'idea molto originale su cui è impostato, su come si svolgno e uccisioni. Purtroppo perde un pò nella qualità del cast (non di altissimo livello) e nel procedere della storia, che mentre all'inizio è oscura e agghiacciante, andando avanti con la scoperta dei vari puzzle si scollega con quanto si era visto prima. Il finale è a sorpresa.
Giudizio: avendo visto il film non riesco a schiodarmi dalla testa la scena iniziale, solo quella varrebbe l'oscar, peccato che poi il film andando avanti perda colpi per recuperrarli, almeno in parte, solo nel finale.
7
Dogville
Iniziato il film la prima domanda che mi sono posto è stato: "Ma che il film è tutto così? ma come si può vedere un film del genere, non ha senso!!!"
Il film non solo è tutto così, ma un senso ce l'ha eccome. Infatti tutto il film ruota intorna ad un villaggio americano in pieno periodo di depressione durante gli anni 20, dal nome poco originale e alquanto bizarro di Dogville. La particolarità è che l'ambientazione è ricostruita in maniera teatrale, non ci sono montagne, alberi o case, ma solo un pavimento di legno, dove il gesso delimita le mura delle case, con qualche elemento scenico qua e la. La storia parla appunto di questo piccolo villaggio, dove l'intera comunità (una ventina di persone e non di più), viene sconvolta dall'arrivo di una ragazza(la meravigliosa e bravissima Nicole Kidman......amo questa donna...
) che si trova in difficoltà e cerca aiuto tra queste persone. Senza che vi racconti tutta la storia, il fatto di rendere il film una sorta di spettacolo teatrale, ha fatto si che ci si concentri sui dialoghi e sul loro spessore, il che aiuta a riflettere e a lasciare spazio all'immaginazione dello spettatore. Inoltre l'assenza di muri aiuta ad interpretare ed a visualizzare l'intera comunità, eliminando l'aspetto individuale di ogni membro della comunità.
Giudizio: Storia semplice, visivamente scarno, ma che alla fine rende. Ottimi attori, splendidi dialoghi per un film che non può non colpirti, geniale, lascia spazio all'immaginazione che però nel finale svanisce e ti sbatte in faccia una realtà che per tutto il film hai fatto finta che non esistesse. Si secondo me coglie nel segno.
8,5