Indulto

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gior77
00venerdì 4 agosto 2006 08:31
Nightolo è espresso le sue opinioni in maniera un po' cruda ... ma concordo con la sua posizione: l'indulto non serve a niente se non ristrutturi tutto il sistema penitenziario, partendo dall'accorciamento dei tempi giudiziari. Senza tralasciare, come fa notare trollino, quella che dovrebbe essere la funzione principale del carcere: la riabilitazione.
Corcaigh
00venerdì 4 agosto 2006 09:45
Fondamentalmente stiamo tutti dicendo la stessa cosa... [SM=g27829]
spartacus81
00venerdì 4 agosto 2006 09:48
Re:

Scritto da: Corcaigh 04/08/2006 9.45
Fondamentalmente stiamo tutti dicendo la stessa cosa... [SM=g27829]



come mi piace quando la marty mette d'accordo tutti!!! [SM=g27822]

Corcaigh
00venerdì 4 agosto 2006 09:51
l'ho sempre detto io che fondamentalmente, sotto sotto, sono uno spirito buono [SM=x145486]

[SM=x145445]
cerry
00venerdì 4 agosto 2006 09:53
Re: Re:

Scritto da: Corcaigh 03/08/2006 17.59


Focault si sta rigirando nella tomba. Beccaria è già a livello centrifuga... [SM=g27818]



mi sa anche il vecchio Pietro Verri, tutto sommato... [SM=g27832]
cerry
00venerdì 4 agosto 2006 10:16
tra le altre cose:
l'induto non riguarda solo i carcerati, ma anche coloro i quali sono affidati ai servizi sociali.
credo che non ci sia bisogno di essere esperti per capire che accorciare l'affidamento in prova al servizio sociale (con tutti i suoi obblighi tipo rimanere in casa dalle 22 alle 7, non frequentare certe compagnie, andare al sert, ecc.) sia dannoso esattamente come mettere in libertà un detenuto prima del tempo. anzi, si interrompe un percorso di recupero VERO, si abbandona una persona che sta rientrando nella società attraverso un regime di sorveglianza che gli lascia però la possibilità di ricominciare.
dal punto di vista rieducativo, questa è, secondo me, una delle falle più grosse.
55achab
00venerdì 4 agosto 2006 10:35
Re:

Scritto da: Corcaigh 04/08/2006 9.45
Fondamentalmente stiamo tutti dicendo la stessa cosa... [SM=g27829]




escludere i falsi in bilancio,escludere i reati contro la pubblica amministrazione,escludere i reati di corruzione NO E' ! [SM=x145481]
Matteo, Berghem
00sabato 5 agosto 2006 09:10
Re: Potremmo discutere...

Scritto da: trollino63 03/08/2006 16.38
...a che serve la pena? Per la correzione o per la punizione fine a se stessa (=vendetta)? E se la situazione delle carceri non permette il recupero del condannato che bisogna fare?

Ma forse ad uno che si definisce un fascista di sinistra (sinistra, destra... secondo me, storia a parte, ormai sono categorie che lasciano il tempo che trovano...) questi problemi non interessano. Pane e acqua e carceri come a Guantanamo, questo solo ci vuole.

Permettemi di rattristarmi.



Mi preoccupo più delle vittime di chi ha commesso dei reati, ripeto, dei reati.
Le carceri sono piene? Costruiamone delle altre.
Matteo, Berghem
00sabato 5 agosto 2006 09:12
Re:

Scritto da: nightolo 03/08/2006 15.55

Inoltre, secondo me, e' SACROSANTO che la gente che viola la legge stia in carcere. In piedi a pane e acqua, cazzo.




[SM=g27811] [SM=g27811]
salentino87
00sabato 5 agosto 2006 13:34
Re: Re: Potremmo discutere...

Scritto da: Matteo, Berghem 05/08/2006 9.10
Le carceri sono piene? Costruiamone delle altre.



ma por [SM=g27816] ia!!
siamo pieni di edifici costruiti (per i quali sono stati spesi i nostri soldi) e poi abbandonati per motivi quasi sempre burocratici.
spartacus81
00venerdì 18 agosto 2006 11:40
evviva l'indulto, evviva i furbetti!
le sottolieature e le grassettature sono mie.

Gli effetti della nuova norma sulle eventuali condanne ai manager
Da Fazio a Fiorani, da Consorte a Ricucci, ma anche Tanzi, Geronzi e Cragnotti
Così l'indulto salverà i "furbetti"
Niente carcere per gli scandali finanziari


MILANO - L'indulto? Un affare d'oro, per chi di affari se ne intende. Finanzieri, banchieri, immobiliaristi. Indagati alcuni, imputati altri, per tutte le possibili combinazioni di reati economico-finanziari. Per semplicità: i "furbetti del quartierino". Fazio, Fiorani, Consorte, Ricucci. Ma anche Tanzi, Geronzi, Cragnotti. Per loro i tre anni di sconto di pena previsti dall'indulto hanno il sapore della certezza della libertà.

Fatti due conti, la nuova legge aiuterà tutti loro, in caso di eventuale condanna, a fare pochi o nessun giorno di carcere perché l'indulto - che copre tutti i reati commessi entro il 2 maggio scorso - "abbuona" di fatto sei, e non tre, anni di carcere, grazie alla possibilità di accedere prima del tempo all'affidamento ai servizi sociali e, in generale, alle misure alternative. Basta sfogliare il Codice penale per rendersi conto che le eventuali condanne più alte - che potrebbero aggirarsi sui dieci anni - saranno comunque ridotte sensibilmente. Considerando quanti chiederanno il giudizio abbreviato (con lo sconto di un terzo della pena) e che alcuni di loro hanno problemi di salute e di età, il gioco è fatto. Da ultimo, non va dimenticato che molte di queste indagini arriveranno a processo per il rotto della cuffia, grazie alla legge ex Cirielli, che riduce i tempi di prescrizione.

Eccessivo parlare di colpo di spugna, obiettano gli avvocati. Ma che gli effetti della nuova legge servano anche ai protagonisti di tutti gli ultimi scandali bancari è indubbio. In caso di condanna la mano al portafogli, per risarcire le parti civili, dovranno mettercela comunque, perché l'indulto su questo non ha effetti. Ma i tempi saranno lunghi e le vittime dovranno pazientare anni. Così, resteranno in piedi anche le pene accessorie, come l'interdizione dai pubblici uffici.

Gli esempi si sprecano, solo fermandosi ai nomi che hanno riempito le cronache giudiziarie recenti. L'ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio è indagato a Milano per aggiotaggio (pena massima sei anni) e a Roma per abuso d'ufficio (da sei mesi a tre anni). Indagini ancora aperte e collegate, perché l'inchiesta è sempre quella sulla fallita scalata di Bpi all'Antonveneta. Se Fazio dovesse essere processato e condannato al massimo della pena, grazie all'indulto la vedrebbe ridotta a metà. Per i suoi legali sarebbe facile ottenere l'affidamento ai servizi sociali.

Per Calisto Tanzi il discorso è di poco diverso. L'ex patron della Parmalat, per motivi di salute e di età, difficilmente finirebbe in carcere, nonostante le accuse pesantissime. Ma l'indulto potrebbe fargli "saltare" o ridurre anche gli arresti domiciliari. Non ha problemi di età, invece, Gianpiero Fiorani, l'ad disarcionato della Bpi. L'inchiesta milanese è vicina alla chiusura: Fiorani è iscritto nel registro degli indagati per associazione a delinquere, aggiotaggio e riciclaggio. Anche per lui un calcolo, per quanto approssimativo, dovrebbe tenere conto di sei mesi di custodia preventiva (tra carcere e domiciliari) già scontati, dei tre anni dell'indulto e dei tre in cui utilizzare il "bonus" delle misure alternative. Questo vuol dire che anche a Fiorani (come al suo braccio destro Gianfranco Boni) rimarrebbe poco o nulla da scontare in carcere, almeno per quanto riguarda quel filone (perché, ovviamente, l'indulto si applica una volta sola, e non per ogni condanna).

Forse, alla fine, chi rischia di più è Sergio Cragnotti, ex patron della Cirio. Lo scandalo dei bond argentini ha coinvolto migliaia di risparmiatori e fatto da apripista tra le indagini economico-finanziarie degli ultimi anni. Per il finanziere si è già aperta l'udienza preliminare per il crac Cirio, a Roma: la bancarotta fraudolenta - che è solo uno dei reati contestati - prevede condanne fino a dieci anni. Ma anche per lui, lo sconto dei tre anni per l'indulto, una volta arrivati in appello, potrebbe automaticamente far scendere la sua pena fino ai fatidici tre anni. Oltre i quali resta solo l'affidamento ai servizi sociali. Che di fatto vuol dire la libertà.

di ORIANA LISO e FERRUCCIO SANSA

fonte: repubblica.it
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