Indulto

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anam cara
00lunedì 31 luglio 2006 17:26
Re:

Scritto da: 55achab 31/07/2006 9.09



Esattamente quello che temo di più.
Che faranno adesso che sono fuori? chi si occuperà di loro? un'uscita in massa così va preparata, studiata, bisogna farsi trovare preparati per offrire loro il miglior appoggio possibile per affrontare di nuovo la vita dal giusto verso.
Mah...boh...chissà...
cerry
00lunedì 31 luglio 2006 18:41
io non ne posso più dell'indulto.
ultima telefonata ricevuta:
"scusi, ma se io posso beneficiare dell'indulto, lo devo pagare lo stesso l'avvocato???" [SM=g27820]:

[SM=x145439]
mirko e i furetti
00mercoledì 2 agosto 2006 14:26
Re: Re:

Scritto da: anam cara 31/07/2006 17.26


Esattamente quello che temo di più.
Che faranno adesso che sono fuori? chi si occuperà di loro? un'uscita in massa così va preparata, studiata, bisogna farsi trovare preparati per offrire loro il miglior appoggio possibile per affrontare di nuovo la vita dal giusto verso.
Mah...boh...chissà...



in effetti e' quello che e' successo in sardegna.
una coppia di amici ha beneficiato dell'indulto, la sera stessa che sono usciti hanno scatenato una rissa quindi sono di nuovo dentro.

saluti
mirko
anam cara
00mercoledì 2 agosto 2006 15:18
Si, ma soprattutto: la maggior parte delle persone che sono uscite, non sanno neanche dove andare a dormire. Non hanno un lavoro, un terzo di loro è extracomunitario e quindi, a buon bisogno, non ha neanche una famiglia su cui poter fare affidamento. Ho sentito che a Roma (credo a Rebibbia) si sono organizzati fornendo agli(ex)detenuti un "kit di sopravvivenza" per le successive 48 ore: biglietti per i mezzi pubblici, buoni pasto, necessaire per l'igiene personale.
48 ore????
ma ti prego...credono di mettersi a posto la coscienza così?
arimah...ariboh...arichissà...
cerry
00mercoledì 2 agosto 2006 15:31
attenzione...
la situazione è grave, ma, nella stragrande maggioranza dei casi, COMUNQUE quando un extracomunitario o un disagiato in genere esce di prigione non si trova niente da fare, dove andare, come mangiare o persone che possano aiutarlo... non è una novità introdotta dall'indulto. forse però questo è un buon momento per fare una riflessione più ampia sul problema del "dopo carcere".

[Modificato da cerry 02/08/2006 15.31]

anam cara
00mercoledì 2 agosto 2006 15:49
No, infatti, per carità. La questione degli extracomunitari è bene o male la stessa, a prescindere dall'indulto.
Era un esempio.
Quello che vorrei capire è cosa si pensa di fare, se qualcosa da fare si pensa possibile.(scusate il gioco di parole!)
A parte questo kit, ci saranno altre brillanti idee?
So che non stiamo parlando di bruscolini, ma non si può credere (o lasciar credere) che l'indulto sia una soluzione. Per cosa? E il dopo? credo sia il dopo che conta di più, sennò a sto punto chiudiamole proprio le galere...tanto per quello che servono...


cerry
00mercoledì 2 agosto 2006 16:15
vengono scarcerati in ordine alfabetico... quando si arriverà alla M dalla A alla F almeno saranno già in gran parte rientrati, con una pena maggiore perchè l'indulto ha una sorta di "condizionale"... [SM=x145485] è veramente triste, oltre che inutile.
anam cara
00mercoledì 2 agosto 2006 16:21
Davvero, triste e inutile.
Non sapevo che seguissero l'ordine alfabetico.

[Modificato da anam cara 02/08/2006 16.23]

cerry
00mercoledì 2 agosto 2006 16:26
si. almeno è il metodo usato dalla casa circondariale di Bergamo... penso facciano tutte così...
spartacus81
00mercoledì 2 agosto 2006 16:48
Liberato cerca di strangolare ex moglie
A UDINE - Ed è rientrato in cella a poche ore dalla liberazione anche P. M, 54 anni: ieri pomeriggio alle ore 15,30 è uscito dal carcere di Udine, dove stava scontando una condanna definitiva a 8 mesi per maltrattamenti a ex moglie e figli. In serata, alle 20.30, M. era a San Daniele del Friuli (Udine), dove vive l'ex consorte. L'ha cercata a casa, invano. Allora l'ha attesa all'angolo della strada dove abita, davanti ad un supermercato della catena Pam. Appena l'ha vista l'ha aggredita. Prima l'ha scaraventata a terra, poi le ha sbattuto ripetutamente la testa sull'asfalto e infine ha tentato di soffocarla serrandole le mani attorno al collo. La donna, 48 anni, è salva grazie al pronto intervento di un passante, un extracomunitario rumeno, che ha fermato la furia omicida dell'uomo. Nel frattempo, altri passanti hanno chiamato i carabinieri della locale stazione e un'ambulanza. M. è stato arrestato per tentato omicidio. L'ex moglie è stata ricoverata nell'ospedale di San Daniele.

fonte: corriere.it

ce ne sono altri di racconti del "post-indulto", ma questo è quello che mi fa girare le p [SM=g27816] e a mo' di ventilatore!!! [SM=g27826]

secondo me l'indulto è quanto di più disonesto e pericoloso lo stato possa commettere nei confronti dei cittadini onesti. invece di "inventarsi" l'indulto, provare a riformare il codice penale e accorciare i tempi processuali no?! [SM=g27820]:
cerry
00mercoledì 2 agosto 2006 17:21
sono sostanzialmente d'accordo però... credete davvero che questo finiti gli otto mesi non ci avrebbe provato lo stesso? secondo me il rischio è quello adesso di dare tutte le colpe all'indulto...
trollino63
00giovedì 3 agosto 2006 15:04
Un articolo di Ritanna Armeni su Liberazione di oggi (che condivido in massima parte)
Clemenza e perdono, quei valori che la sinistra non ama

Ritanna Armeni

C’è molta ipocrisia e poca logica in questi attacchi che si continuano a sferrare alla legge sull’indulto. Dimenticando ogni logica ci si indigna perché in seguito all’indulto approvato dal Parlamento escono dalle carceri italiane rapinatori e omicidi, spacciatori e delinquenti di ogni tipo. Come se le carceri fossero popolate da onesti e probi cittadini e l’indulto non riguardasse proprio esattamente chi ha commesso un reato.

E con ipocrisia, soprattutto a sinistra, si continua a distinguere fra i “poveri cristi” che giustamente escono dal carcere e i ricchi che hanno rubato allo stato e alla collettività e quindi dovrebbero rimanere in carcere. Illustri professori e giornalisti, magistrati e fior di intellettuali fingono di ignorare che l’indulto, quello che fa uscire dalle carceri “i poveri cristi” nel nostro parlamento si ottiene solo con la maggioranza di due terzi e che quindi per fare uscire alcune migliaia di “poveri cristi” si deve fare uscire anche qualche manigoldo che povero cristo non è.

La legge sull’indulto proprio non va giù a tanta parte della sinistra. Perché? Perché questa insistenza e questo accanimento contro un provvedimento approvato da due terzi del Parlamento? Perché proprio da sinistra vengono questi attacchi? E spesso proprio dalla sua intellettualità: giornalisti, magistrati, scrittori?

Paolo Franchi sul Riformista e Piero Sansonetti su Liberazione si sono già posti questo problema e hanno dato una risposta. E’ vero quello che dice Franchi. Nella storia italiana di questi ultimi anni politica e giustizia si sono mischiate troppo e si è affermata l’idea che il compito della politica, il suo compito principale, sia fare giustizia. E’ vero quello che afferma Sansonetti quando mette in guardia la sinistra dalla confusione fra saggezza politica e consenso. E ricorda che sarebbe molto pericoloso che la politica seguisse i sondaggi e quindi - nel caso dell’indulto - si fosse adeguata all’opinione facile e corrente per cui chi sta in carcere lì deve rimanere e scontare la sua pena. Se si seguisse la pubblica opinione in Italia probabilmente sarebbe già instaurata la pena di morte.

Ma io credo che sotto questa resistenza ad accettare l’indulto soprattutto da parte degli intellettuali ci sia dell’altro. Ci sia una profonda resistenza ad accogliere nella propria cultura alcune parole e valori come “clemenza”, “perdono”, “comprensione”, “indulgenza”, “pietà”. Nella cultura della sinistra queste parole non hanno mai avuto asilo. Sono il contrario di forza, coerenza, rigore, parole che - si potrà facilmente constatare - abbondano nel discorso politico.

Le prime appartengono piuttosto alla tradizione e alla cultura cattolica di cui la sinistra per lungo tempo si è sentita avversaria. Nella tradizione storica della sinistra sono associate a debolezza, mancanza di rigore, collusione con il nemico. Ma soprattutto sono parole “femminili”, appartengono ad un universo di conoscenza e sapienza a cui la “rigorosa”, “forte”, “coerente”, “organica” intellettualità di sinistra è evidentemente ancora in gran parte estranea.

Niente di nuovo sotto il sole. Nella famiglia non è il padre colui che regola e punisce e la madre colei che consola e perdona? E lo stato anche a sinistra - come si sa - è e deve essere maschio.

Ovviamente non si vuole generalizzare. Se la legge sull’indulto è stata approvata lo si deve anche al fatto che la cultura delle parole forti e maschili non è più così egemone. Ma ancora oggi si fa fatica ad affermare il valore della clemenza e del perdono. Non è un caso se nel dibattito parlamentare e sui mass media per giustificare l’indulto si è preferito insistere ed enfatizzare un lato del problema, importante certo, ma non unico, come il sovraffollamento delle carceri e dare in questo modo al provvedimento una caratteristica di praticità, efficienza, realismo piuttosto che insistere sull’atto di clemenza e di perdono. E anche di nuova fiducia nei confronti di chi ha sbagliato.

Le domande a questo punto sono due: la clemenza e il perdono appartengono, possono appartenere ad una cultura di sinistra? E la loro affermazione contrasta davvero con il rigore e la legalità di cui in tanti si fanno paladini? Chi scrive crede che ne facciano parte. Negarli significa, infatti, attribuire totalmente e completamente al singolo individuo una colpa che proprio la sinistra dovrebbe sapere non è mai o non è mai sempre e completamente solo di chi la commette. La clemenza implica la comprensione, l’indulgenza; viene quando si va a fondo alle cause del crimine per migliorare ed educare non solo l’individuo, ma la società.

Applicare rigore e legalità significa riportare il colpevole nelle regole che la società si è data per non autodistruggersi sapendo però che sono sempre da perfezionare e da modificare. Il tossicodipendente che ha commesso violenze indica un problema che ci riguarda tutti. La sua punizione non ci esime dal comprendere e dal cambiare mentre si cerca di riportare il deviante nelle regole e nella legge. E la pietà e la comprensione sono fondamentali per cambiare a fondo quel che riteniamo dannoso alla convivenza sociale. La punizione ci vuole, ma da sola non basta perché concentra tutto sulla colpa dell’individuo ed esime da altre importanti indagini.

Per questo credo che oggi non sia “più a sinistra” chi critica e urla contro l’indulto ma chi si pone concretamente il problema di che cosa fare “dopo” l’indulto, perché chi è uscito dal carcere non ci torni, chi ci entra trovi condizioni umane, e chi deve rispondere alla giustizia lo possa fare in tempi rapidi e certi. Senza aver paura che questo stato per tanto tempo “padre” diventi anche “madre”.
nightolo
00giovedì 3 agosto 2006 15:55
Faccio il solito fascista di sinistra.

Solo a me pare NORMALE che chi ha violato la legge sconti la sua pena? Io non l'ho fatto e quindi non sono in carcere, chi c'e' in carcere e' perche' e' stato condannato (tant'e' che l'indulto sconta gli ultimi 3 anni di condanna). Poi possiamo parlare di abolizione del carcere, del fatto che le leggi sulla tossicodipendenza sono cazzate, etc; ma quello e' un altro discorso.

Con l'indulto e' uscita un po' di gente, le leggi sono rimaste le stesse e altra gente tornera' dentro per colpa di queste leggi, quindi non vedo nessun cambiamento.

Inoltre, secondo me, e' SACROSANTO che la gente che viola la legge stia in carcere. In piedi a pane e acqua, cazzo.

trollino63
00giovedì 3 agosto 2006 16:38
Potremmo discutere...
...a che serve la pena? Per la correzione o per la punizione fine a se stessa (=vendetta)? E se la situazione delle carceri non permette il recupero del condannato che bisogna fare?

Ma forse ad uno che si definisce un fascista di sinistra (sinistra, destra... secondo me, storia a parte, ormai sono categorie che lasciano il tempo che trovano...) questi problemi non interessano. Pane e acqua e carceri come a Guantanamo, questo solo ci vuole.

Permettemi di rattristarmi.
gior77
00giovedì 3 agosto 2006 16:44
Re:

Scritto da: nightolo 03/08/2006 15.55
Faccio il solito fascista di sinistra.

Solo a me pare NORMALE che chi ha violato la legge sconti la sua pena? Io non l'ho fatto e quindi non sono in carcere, chi c'e' in carcere e' perche' e' stato condannato (tant'e' che l'indulto sconta gli ultimi 3 anni di condanna). Poi possiamo parlare di abolizione del carcere, del fatto che le leggi sulla tossicodipendenza sono cazzate, etc; ma quello e' un altro discorso.

Con l'indulto e' uscita un po' di gente, le leggi sono rimaste le stesse e altra gente tornera' dentro per colpa di queste leggi, quindi non vedo nessun cambiamento.

Inoltre, secondo me, e' SACROSANTO che la gente che viola la legge stia in carcere. In piedi a pane e acqua, cazzo.




fascista di sinistra? c'è un conflitto dentro di te?

[SM=g27828]

guarda, condivido le tue posizioni (a parte quella del pane e acqua, bisogna comunque garantirgli una sistemazione umana, sono delinquenti non feccia).

a me questa legge non è piaciuta per niente, l'ho criticata fin da subito e continuerò a farlo. non risolvi il problema del sovraffollamento dei carceri facendone uscire qualcuno, che tanto sai torneranno dentro presto (a parte quelli che possono permettersi avvocatoni o una bella fuga all'estero).
Ci vogliono riforme serie, e qui sì, bipartisan. Primo fra tutti lo snellimento delle procedure processuali, al fine di accorciare i tempi.
Dopodichè, io non so cosa ne pensiate voi, ma qui in friuli vedo un sacco di caserme svuotate e abbandonate, e mi chiedo come mai lo stato non cerchi di riconvertirle.
Magari le puoi trasformare in carceri per detenuti in attesa di giudizio per reati minori, dove non servono chissà che dispositivi di sicurezza. Credo che con un costo sicuramente inferiore ad una nuova ricostruzione, possano essere riconvertite tutte quelle caserme altrimenti in disuso e lasciate alla rovina.

Servirebbero interventi strutturali seri, invece si fanno le solite porcate che tanto famosi ci hanno fatto nel mondo.
Mi sembra di vedere un operaio alle prese con una falla in una diga: puoi tamponare la perdita con un dito, ma se non fai qualcosa di serio, di falle se ne apriranno altre.
gior77
00giovedì 3 agosto 2006 16:48
Re: Potremmo discutere...

Scritto da: trollino63 03/08/2006 16.38
...a che serve la pena? Per la correzione o per la punizione fine a se stessa (=vendetta)? E se la situazione delle carceri non permette il recupero del condannato che bisogna fare?



sono d'accordissimo, la pena deve (o dovrebbe) servire per la correzione e il recupero.
ma se le carceri non hanno questa funzione, non è lasciandoli liberi che risolvi il problema.

=Donegal=
00giovedì 3 agosto 2006 17:09
Re: Potremmo discutere...

Scritto da: trollino63 03/08/2006 16.38
...a che serve la pena? Per la correzione o per la punizione fine a se stessa (=vendetta)? E se la situazione delle carceri non permette il recupero del condannato che bisogna fare?



In teoria il carcere ha due funzioni: dovrebbe servire per rieducare e come deterrente.
In pratica quando una persona entra e esce dal carcere perchè commette sempre gli stessi reati forse non ha tutto questo interesse a cambiare atteggiamenti... quindi forse il carcere non assolve alla prima funzione.
Resta però la seconda, di pari importanza. E gli indulti riducono/annullano anche questa funzione.
Prevedere indulti periodici (ma anche i condoni fiscali/edilizi/ecc...) serve solo a ridurre la certezza della pena, che è l'unico vero deterrente contro i reati.
spartacus81
00giovedì 3 agosto 2006 17:26

Scritto da: nightolo 03/08/2006 15.55

Solo a me pare NORMALE che chi ha violato la legge sconti la sua pena? Io non l'ho fatto e quindi non sono in carcere, chi c'e' in carcere e' perche' e' stato condannato (tant'e' che l'indulto sconta gli ultimi 3 anni di condanna). Poi possiamo parlare di abolizione del carcere, del fatto che le leggi sulla tossicodipendenza sono cazzate, etc; ma quello e' un altro discorso.

Con l'indulto e' uscita un po' di gente, le leggi sono rimaste le stesse e altra gente tornera' dentro per colpa di queste leggi, quindi non vedo nessun cambiamento.

Inoltre, secondo me, e' SACROSANTO che la gente che viola la legge stia in carcere. In piedi a pane e acqua, cazzo.






Scritto da: gior77 03/08/2006 16.44


guarda, condivido le tue posizioni (a parte quella del pane e acqua, bisogna comunque garantirgli una sistemazione umana, sono delinquenti non feccia).

a me questa legge non è piaciuta per niente, l'ho criticata fin da subito e continuerò a farlo. non risolvi il problema del sovraffollamento dei carceri facendone uscire qualcuno, che tanto sai torneranno dentro presto (a parte quelli che possono permettersi avvocatoni o una bella fuga all'estero).
Ci vogliono riforme serie, e qui sì, bipartisan. Primo fra tutti lo snellimento delle procedure processuali, al fine di accorciare i tempi.Dopodichè, io non so cosa ne pensiate voi, ma qui in friuli vedo un sacco di caserme svuotate e abbandonate, e mi chiedo come mai lo stato non cerchi di riconvertirle.
Magari le puoi trasformare in carceri per detenuti in attesa di giudizio per reati minori, dove non servono chissà che dispositivi di sicurezza. Credo che con un costo sicuramente inferiore ad una nuova ricostruzione, possano essere riconvertite tutte quelle caserme altrimenti in disuso e lasciate alla rovina.

Servirebbero interventi strutturali seri, invece si fanno le solite porcate che tanto famosi ci hanno fatto nel mondo.Mi sembra di vedere un operaio alle prese con una falla in una diga: puoi tamponare la perdita con un dito, ma se non fai qualcosa di serio, di falle se ne apriranno altre.



due concetti molto, molto simili ai quali mi trovo completamente d'accordo.

l'ho scritto nel post di qualche giorno fa e lo ribadisco assieme a voi: l'indulto è una porcata! è quanto di più disonesto e pericoloso lo stato possa commettere nei confronti dei cittadini onesti!

è inutile, nonchè dannoso, far uscire gente come il tizio di Udine che appena fuori dal carcere è andato a cercare la moglie per strangolarla.
è inutile, nonchè dannoso, far uscire extracomunitari condannati per spaccio e/o omicidio perchè appena fuori dal carcere, non avendo nessun luogo di residenza, ricominceranno a delinquere.
è inutile, nonchè dannoso, l'indulto in sè, perchè da un'immagine dello stato (o del paese italia) che risponde in modo inadeguato ai problemi della società.
è inutile, nonchè dannoso, l'indulto in questo periodo, perchè lo scontro politico a cui stiamo assistendo da mesi si inasprirà ancora di più, fomentando partiti politici o movimenti (come la lega) che fa di queste lotte un cavallo di battaglia.

meglio che mi femi! [SM=g27816]

un'ultima considerazione che potrà sembrare una battuta: siamo ai primi di agosto, le città si svuotano e la gente parte per le ferie... non è che il governo vuole rilanciare l'economia a settembre grazie all'acquisto di nuove porte blindate (quella vecchià non è servita a proteggermi), nuovi televisori (il vecchio me l'hanno portato via mentre ero al mare), nuove auto (quella vecchia ha preso il volo grazie ad un ex sanvittoriano), ecc?! lo so, sembra una barzelletta, ma un fondo di verità ce l'ha!
jay.ren
00giovedì 3 agosto 2006 17:37
Re:

Scritto da: spartacus81 03/08/2006 17.26
è inutile, nonchè dannoso, far uscire gente come il tizio di Udine che appena fuori dal carcere è andato a cercare la moglie per strangolarla.



Se fosse uscito fra 3 anni, sarebbe cambiato qualcosa? Forse avrebbe agito in maniera più furba, riuscendo nella sua orribile impresa.


Scritto da: spartacus81 03/08/2006 17.26
è inutile, nonchè dannoso, far uscire extracomunitari condannati per spaccio e/o omicidio perchè appena fuori dal carcere, non avendo nessun luogo di residenza, ricominceranno a delinquere.



Non credo sia il luogo di residenza il problema.
Il guaio è che qualche italiano senza scrupoli - o di qualche altro paese - ne approfitterà subito, mettendogli in tasca un centinaio di busti di coca o di eroina o qualche pasticca, prospettandogli guadagni fenomenali.


Scritto da: spartacus81 03/08/2006 17.26
è inutile, nonchè dannoso, l'indulto in sè, perchè da un'immagine dello stato (o del paese italia) che risponde in modo inadeguato ai problemi della società.



Meno male che non siete cittadini delle Sei Contee (scusa se quoto te, Sparta, ma ero già sul tuo msg), perché dopo il GFA le carceri si sono svuotate, ma per davvero. E con la grazia piena, mica un indulto che abbuona 3 anni e lascia attive tutte le pene accessorie.
Certo, altri tempi ed altre motivazioni, ma il risultato è stato lo stesso.

nightolo
00giovedì 3 agosto 2006 17:45
trollino, non ti fermare al 'fascista di sinistra', che e' una minchiata che ho scritto appositamente, le cose vanno interpretate cum grano salis. Quando il sistema legislativo resta lo stesso, come ho scritto nel mio post, a che serve fare uscire le persone??

E poi non mi parlare di guantanamo, se tu vivessi quotidianamente in sicilia e se ti scontrassi con la vera feccia, che ti spunta sotto casa perche' vuole i soldi in seguito a un falso incidente, con la feccia che ti brucia il negozio perche' non paghi, con quelli che ti fermano per strada senza motivo e se non fai una rissa con loro non ti rispetteranno mai, con quelli che nelle discoteche ti tirano fuori il coltello perche' hai guardato qualcuna che non dovevi guardare, con quelli che se fai un incidente arrivano subito alle mani e con tanti altri, penso che saresti meno permissivo e meno fiducioso sulle prospettive di 'redenzione' e 'riabilitazione' del carcere.

Ti dico solo che quando vedo certe scene, ai danni degli altri, se avessi una pistola sparerei in testa a queste persone di merda (altro che Guantanamo), quando mi capita(va)no a me diventavo una bestia.

E non venitemi a dire che sono cose che succedono in tutta italia, perche' ho vissuto a Roma per due anni e per strada non mi ha mai fermato NESSUNO.

Corcaigh
00giovedì 3 agosto 2006 17:59
Re:

Scritto da: nightolo 03/08/2006 15.55
Inoltre, secondo me, e' SACROSANTO che la gente che viola la legge stia in carcere. In piedi a pane e acqua, cazzo.




Focault si sta rigirando nella tomba. Beccaria è già a livello centrifuga... [SM=g27818]
nightolo
00giovedì 3 agosto 2006 18:03
Re: Re:

Scritto da: Corcaigh 03/08/2006 17.59


Focault si sta rigirando nella tomba. Beccaria è già a livello centrifuga... [SM=g27818]



Foucault l'ho letto anch'io, non e' mia intenzione fare un discorso filosofico, ma c'e' tanta gente, non famosa, che dopo l'indulto si sta rigirando nella tomba; magari con piu' ragioni del francese.

Corcaigh
00giovedì 3 agosto 2006 18:10
Neanche la mia. Ma qui in Irlanda, Mountjoy prison, l'altroieri un ragazzino pocopiù che ventenne è crepato, ammazzato di botte da uno psicopatico, in una cella sovraffollata con altre 16 persone che non hanno alzato un dito per aiutarlo. Il poveraccio era finito in carcere per un furto tipo di polli, finito in cella con un pazzo criminale che avevano rilasciato due settimane prima da un manicomio giudiziario, ed aveva già chiesto aiuto alle guardie, l'ultima sua richiesta è stata un'ora prima di crepare.

Adesso, non voglio paragonare le situazioni anche perché questa morte ha scatenato un polverone, si sta facendo un'inchiestona e per la prima volta in tutta la sua carriera McDowell ha detto qualcosa di intelligente (condannando il sistema carcerario che fa acqua da tutte le parti) ma prigioni sovraffollate senza possibilità di recupero per chi ha commesso crimini minori NON SONO una risposta democratica al crimine.
I crimii minori sono dettati da mille ragioni, quasi tutte sociali, e sbatterli in cella a pane e acqua non risolve il problema, anche perché questi escono di carcere talmente incazzati che commettono un crimine peggiore.
Centri rieducativi, possibilità di imparare un lavoro, prendersi un titolo di studio, queste sono le soluzioni.
Le posizioni drastiche non servono a nulla e a nessuno. Tantomeno ai cittadini che stanno fuori (e pagano le tasse).

I miei due cent.

55achab
00giovedì 3 agosto 2006 18:13
Ma le leggi chi le fa? La bossi/fini ha riempito le carceri,la fini/fini uguale .....meno male che hanno fatto la salvapreviti,la salvaberlusconi,la salvadellutri .....se no aivoglia a fare indulto!!!!!!!



viva il pinguino
[SM=x145501] [SM=x145501] [SM=x145501] [SM=x145501] [SM=x145501] [SM=x145501] [SM=x145501]
=Donegal=
00giovedì 3 agosto 2006 18:28
Re: Re:

Scritto da: jay.ren 03/08/2006 17.37
Meno male che non siete cittadini delle Sei Contee (scusa se quoto te, Sparta, ma ero già sul tuo msg), perché dopo il GFA le carceri si sono svuotate, ma per davvero. E con la grazia piena, mica un indulto che abbuona 3 anni e lascia attive tutte le pene accessorie.
Certo, altri tempi ed altre motivazioni, ma il risultato è stato lo stesso.



Anche qui si fece una amnistia per i fascisti a suo tempo, e fu un atto importante per la pacificazione dell'Italia.
Ma queste sono amnistie politiche, molto diverse da un indulto per ladri, imbroglioni e simili, spesso recidivi nei loro reati...
=Donegal=
00giovedì 3 agosto 2006 18:30
Re:

Scritto da: nightolo 03/08/2006 17.45
Ti dico solo che quando vedo certe scene, ai danni degli altri, se avessi una pistola sparerei in testa a queste persone di merda (altro che Guantanamo), quando mi capita(va)no a me diventavo una bestia.



La durezza della pena conta relativamente.
Quello che conta è la certezza.
Essere sicuri che si finisce dentro per 2 anni è un deterrente molto più potente del rischio di finire dentro 5...
spartacus81
00giovedì 3 agosto 2006 18:33
Re: Re:

Scritto da: jay.ren 03/08/2006 17.37


Se fosse uscito fra 3 anni, sarebbe cambiato qualcosa? Forse avrebbe agito in maniera più furba, riuscendo nella sua orribile impresa.



no, hai ragione, 3 anni o 3 mesi non cambiano: quel gran figlio di [SM=g27816] avrebbe fatto la stessa violenza in qualunque momento.

mi rendo conto che è come il cane che si morde la coda: quell'uomo avrebbe tentato di strangolare quella poveraccia in qualunque occasione, indulto o non indulto.
ma in questo caso si è aiutato il delinquente e non si è protetto un cittadino.

quello che mi lascia l'amaro in bocca è l'assurdità dell'azione: ti abbonano "X" mesi di carcere, esci e vai a strangolare la tua ex-moglie? è una sconfitta!

questo è un caso, non voglio impuntarmi su un dettaglio di una legge SBAGLIATISSIMA e dannosa per tutti.
nightolo
00giovedì 3 agosto 2006 18:53
Re:

Scritto da: 55achab 03/08/2006 18.13
Ma le leggi chi le fa? La bossi/fini ha riempito le carceri,la fini/fini uguale .....meno male che hanno fatto la salvapreviti,la salvaberlusconi,la salvadellutri .....se no aivoglia a fare indulto!!!!!!!




quello che ho cercato di scrivere io.

Un indulto, quando il sistema legislativo e carcerario resta esattamente lo stesso, non serve assolutamente a niente, se non a guadagnarsi le critiche mie.

trollino63
00giovedì 3 agosto 2006 20:08
Re:

Scritto da: nightolo 03/08/2006 17.45
trollino, non ti fermare al 'fascista di sinistra', che e' una minchiata che ho scritto appositamente, le cose vanno interpretate cum grano salis. Quando il sistema legislativo resta lo stesso, come ho scritto nel mio post, a che serve fare uscire le persone??

E poi non mi parlare di guantanamo, se tu vivessi quotidianamente in sicilia e se ti scontrassi con la vera feccia, che ti spunta sotto casa perche' vuole i soldi in seguito a un falso incidente, con la feccia che ti brucia il negozio perche' non paghi, con quelli che ti fermano per strada senza motivo e se non fai una rissa con loro non ti rispetteranno mai, con quelli che nelle discoteche ti tirano fuori il coltello perche' hai guardato qualcuna che non dovevi guardare, con quelli che se fai un incidente arrivano subito alle mani e con tanti altri, penso che saresti meno permissivo e meno fiducioso sulle prospettive di 'redenzione' e 'riabilitazione' del carcere.

Ti dico solo che quando vedo certe scene, ai danni degli altri, se avessi una pistola sparerei in testa a queste persone di merda (altro che Guantanamo), quando mi capita(va)no a me diventavo una bestia.

E non venitemi a dire che sono cose che succedono in tutta italia, perche' ho vissuto a Roma per due anni e per strada non mi ha mai fermato NESSUNO.




Ti rispondo per punti.

Punto 1. Non mi sono mai permesso di fare dell'ironia su quanto grano ci sia in testa a te o a nessun altro e gradirei ricevere lo stesso trattamento.

Punto 2. La fiducia che ho nella capacità riabilitativa delle carceri è una tua supposizione amio riguardo. Nella struttura non ne ho alcuna; ne ho nei confronti di tanti operatori carcerari che con sacrificio e con grandissime difficoltà fanno il loro lavoro di rieducazione. Lo Stato, gli Stati, meglio, investono così poco su queste strutture che sempre meno serviranno e sempre più saranno piene.
Ho fiducia poi nella capacità delle persone di cambiare.

Punto 3. In 43 anni di vita di persone come dici tu ne ho incontrate, e le ho incontrate a Roma, non in Sicilia, ed in Calabria. Una volta ci ho rimesso i soldi, un altra un po' di salute, ma la vendetta non fa parte del mio panorama, le pistole di cui parli meno che mai.

E basta così, perchè non mi interessa urlare, ma far capire quello che ho da dire.
nightolo
00venerdì 4 agosto 2006 01:09
Esatto, e spero non ti dispiaccia se sono esattamente d'accordo con quello che scrivi.

Concorderai con me che non bisogna agire sulle conseguenze (l'indulto) ma sulle cause (servizi sociali, sistema legislativo, lunghezza dei processi).
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