La sinistra e il declino dell'Italia

Kimboz, 27/05/2009 21.46:

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Personalmente ho sempre vissuto una grande "scissione" personale tra l'impossibilità di votare la destra italiana (spesso impresentabile e dalle idee che oscillano spesso tra il postfascismo e il Berlusconismo), e la tristezza delle possibili alternative offerte dalla sinistra. Come mai quest'ultima non ha prodotto negli ultimi 20 anni un candidato presentabile? O idee politiche capaci di adattarsi al cambiamento della società?

Il centro è appiattito su posizioni clericaliste da sempre, anzi si può vedere come sempre come il successo della negazione dello stato laico. Resta davvero poco... un panorama desolante.

Andrea

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sapessi quante volte avrei voluto aprire una discussione cosi', ma il fatto che non so da dove cominciare mi ha fatto sempre desistere.
E' un periodo davvero brutto per me, mi capita una cosa che non mi e' mai successa prima: provo fastidio fisico a leggere della politica italiana.
Tanto e' che ormai salto le pagine politiche a pie' pari per evitare la sensazione di SDEGNO (non riesco a trovare altra definizione) che ogni volta mi assale. Ogni volta che vedo Berlusconi e la sua faccia mi vergogno di essere rappresentato da lui, ogni volta che lo sento parlare mi sento come un muto che vuole urlare ad un branco di sordi. Dice e fa cose che sembrano inaccettabili a me ed al resto del mondo a parte che agli Italiani in patria. Come e' possibile che la gente lo adori cosi' tanto? sono davvero i bisogni egoistici piu' forti dell'istinto democratico e del fair play? davvero mi cascano le braccia!
Sono anche io di destra, ma negli ultimi 15 anni ho sempre votato a sinistra. E qui davvero dovrei stendere un velo pietoso! sono un gruppo di perdenti, di sconclusionati, di sfigati e inconcludenti!
Sono incolpati tutti i giorni di organizzare manovre contro il governo (Noemi, sentenza Mills, deviazione della stampa straniera), ma questi in realta' non saprebbero capaci neanche di organizzare una gita fuori porta tutti insieme! Franceschini e' una figura di secondo piano che avuto un minimo di palle di farsi avanti; Veltroni e' un perdente con tanto di certificazione DOC; gli altri sono solo delle mezze tacche che non avrebbero mai il coraggio di governare per non prendersi nessuna responsabilita', pertanto fanno anche l'opposizione di se stessi; D'alema e' il piu' grande erede di Andreotti, la sua ipocrisia e il suo doppio-giochismo mi fanno dare ragione a coloro che affermano che lui e' la terza colonna del PdL.
La conclusione? non lo so neanche io, forse gli Italiani meritano la classe politica che li rappresenta, forse sono io che non mi sento Italiano sotto molti punti di vista.

fine dello sfogo!