| | | | Post: 389 | Registrato il: 13/08/2004
| Città: VERONA | Età: 46 | Sesso: Femminile | | OFFLINE |
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15/10/2005 13:13 | |
Mi permetto di intervenire. Come prima cosa devo dire che quoto completamente e assolutamente Martina. Quanto alle accuse di fascismo, mi sento troppo di buon umore questa mattina per rispondere a tono, e devo dire che (visto poi il mio caso specifico) in questo momento queste affermazioni suscitano in me solo un compassionevole sorriso. Evidentemente ormai è di moda usare il termine “fascismo” come una specie di malefico simulacro da agitare di fronte a qualcuno. Immagino che in certi ambienti un’accusa di fascismo sia il modo migliore per ridurre a un tremante silenzio il proprio interlocutore. Per mia fortuna la mia storia personale (nonché quella della mia famiglia) mi rende talmente estranea ad un insinuazione del genere che francamente non mi fa né caldo né freddo. Anzi, non è esatto, in realtà mi fa un po’ pena. Evidentemente c’è che giudica molto democratico valutare una persona in base alla religione, alla razza o a quello che fa in camera da letto con adulti consenzienti. Non io. Riguardo poi a Chomsky (per non commentare gli altri “hum…” pensatori indicati), tutti sanno che le idee discontinuiste di Chomsky sono da prendere con le pinze, non solo in questo ambito… o vogliamo quotare il fatto che la capacità di linguaggio è una facoltà esclusivamente biologica e che nulla ha a che fare con l’area culturale e la comunicazione? Passando alle considerazioni al… come hai detto?… “totalitarismo omosessuale” voglio benignamente augurarmi che sia il frutto di un momentaneo embolo. In ogni caso non capisco perché valutare una persona non in base a quello che dice ma in base alle sue preferenze sessuali. Se si dovesse partire da questo presupposto prima do parlare con una persona dovrei chiedergli “scusa, giusto per giudicare quello che dirai d’ora in avanti, pratichi il sesso orale? Qual è la tua posizione preferita?”, Ma per favore! E soprattutto non capisco tutto questo interesse nei confronti di un ragazzino, che non è ancora in grado di prendersi le sue responsabilità. Perché, a mio parere, l’unico problema con la storia di Lapo Elkann è il fatto che un individuo di 28 senta il bisogno di nascondersi e riempirsi di coca fino all'incoscienza per accettare il fatto di essere gay, o bisex. Chi agisce così è una persona priva di dignità, proprio perché dimostra una mancanza di coraggio e di orgoglio delle proprie scelte che trovo inaccettabile in un individuo che voglia aspirare a un minimo di coerenza personale, indipendentemente dal fatto che sia un giovane replicante (non rampante) torinese, un commercialista di Brindisi o un operaio di Fidenza
Roberta |
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