Scritto da: Tameko 20/09/2005 15.49
Trollino, che in Iraq ci fosse rispetto religioso, beh... lasciamo perdere.
Il fatto che solo sotto i cattivi sporchi imperialisti americani, gli sciiti abbiano potuto celebrare dopo ben 30 anni le loro processioni religiose, mi fa dubitare della tollerenza religiosa modello iracheno.
Posso assicurartelo avendo conosciuto di persona l'arcivescovo di Bagdad e diversi cristiani di quelle parti. Del resto il ministro degli esteri, Tareq Aziz era cristiano e non solo lui.. Per quanto riguarda le divisioni tra sciti e sunniti, niente di nuovo sotto il sole... Prova a celebrare, da cristiano cattolico, a Gerusalemme, nei luoghi cosiddetti santi, in un luogo affidato ai cristiani ortodossi (o viceversa) e poi ne riparliamo (se resti intero...)
Gli americani se ne fregano altamente dela libertà religiosa, tanto è vero che i loro migliori amici sono i sauditi e i vari sceiccati del golfo, dove se ti fai il segno della croce in pubblico, sei considerato colpevole di proselitismo e puoi essere arrestato in flagranza di reato...