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Quelli a cui l'Irlanda non è piaciuta...

Ultimo Aggiornamento: 11/01/2006 23:30
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no hard feelings :-))
Country roads, take me home
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Re:

Scritto da: Alfioca 30/06/2005 15.33
Ma dico, siete mai andati a fare un giro nelle mie belle valli bergamasche??? Siete mai andati a fare un giro nelle borgate romane o nei bei paesetti veneti con sindaci leghisti??? /DIM]


Cosa succede nelle valli bergamasche, nelle borgate romane e cosa farebbero di così tremendo i sindaci leghisti???????
Perchè bisogna sempre tirare in ballo la politica? Sei a corto di argomenti?
Ma va a ciapal.
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Re:

Scritto da: OConnor 01/07/2005 19.31
Che in Irlanda i fondi UE li usano per costruire invece che metterseli in tasca puo' anche essere vero. Come e' vero che coi nostri soldi hanno costruito il National Aquatic Centre che va a pezzi a due anni dalla costruzione. Com'e' vero che l'ex presidente del consiglio ha preso bustarelle da Dunnes, quindi non e' che siamo nel paese dei santi. Da casa mia al lavoro e' un susseguirsi di cartelli "finanziato dall'UE" quindi gli aiuti ricevuti hanno sicuramente fruttato, a differenza di alcuni progetti simili in Italia.

Niente da dire su burocrazia e protezionismo. Il protezionismo (permessi di lavoro etc.) c'e' perche' in Italia non c'e' lavoro. Iniziasse a mancare anche in Irlanda vedresti atteggiamenti simili anche qua, in Irlanda c'e' gente irlandese che si lamenta per l'eccessiva presenza di stranieri. C'e' un gruppo di discussione in internet sullo stile "l'irlanda agli irlandesi", noi possiamo pure lamentarci dell'alcool culture ma non e' che loro facciano diversamente.

Quando avevo la ragazza irlandese un suo amico le ha detto "Italiano? Stai attenta che Luigi non viva sopra un fish&chips". Al che Luigi (che poi sarei io), che l'inglese lo sa e che le orecchie ce le ha, si e' ben incazzato una punta. Altri miei amici hanno ricevuto commentini del genere. Un'altra ragazza mi fa:"Eh ma sai gli italiani, ti cercano per avere il visto". Mi e' toccato gentilmente spiegarle che io cercavo ben altro, perche' il visto non mi serve essendo l'Italia in Europa. Cazzo. Oppure "non sei male, per essere un italiano" al che ho risposto, secco e seccato "pure tu sei carina per essere un'irlandese" al che c'e' rimasta male. Insomma, queste cose succedono anche qua.

In quanto a "gli irlandesi stanno accrescendo il loro know-how" boh sara' anche vero ma nella mia azienda (americana) nei posti che contano non ci sono poi tutti questi irlandesi. Non vedo questo grosso trasferimento di know-how, vedo tanti stranieri che vengono a lavorare qua, ci restano un anno o due, imparano e tornano a casa loro con curriculum, inglese e stipendio. Sara' che lavoro in un ambiente particolare, ma spero che i big americani non vadano a mettere le tende altrove perche' altrimenti qui saremmo seriamente nelle canne.

AOC



Credo che i razzisti ci siano dappertutto, a volte e' un sentimento diffuso tra la popolazione di rigetto di fronte ad un fenomeno nuovo quale quello dell'incontro tra culture differenti e l'insicurezza circa la propria identita' e sicurezza, questo avviene anche in Eire ma NON a livello diffuso e significativo.
Es. ieri un irlandese e' stato condannato per violenza e razzismo poiche' aveva tirato una pietra ad un russo ad un bus stop (l'irlandese era di Tallaght ed era stato gia' condannato per altri reati ben 18 volte....): domanda : posso trarne una regola generale ed assumere che tutta la gente che mi circonda sia razzista? risposta mia : NO.
Mentre il razzismo in Irlanda e' rappresentato da minoranze insignificanti dal punto di vista numerico sia da quello sociale (settori della societa' che sono essi stessi emarginati e trattati come inferiori) in altri paesi la Xenofobia va al governo e parla con la bocca di un ministro che parla appunto di sparare cannonate o speronare le barche dei disperati o altre autorita' che "disinfettano" i sedili dei treni...Vedi anche sotto la voce Centri accoglienza temporanea...
Ritengo invece sbagliatissima la politica irlandese di rimandare in Nigeria gli asylum seekers essendo un paese che viola patentemente i diritti umani.

Quando stavo per decidere di andarmene in Olanda , tra le altre cose (la lingua per es.) a fermarmi fu il commento di un collega olandese : " ...ma perche' volete venire tutti qui, non c'e' ne' spazio ne' lavoro per noi stessi..."
Ecco credo che in Olanda ci sia un diffuso sentimento xenofobo (non razzista ma xenofobo)ma neppure in questo caso ne posso trarre una regola generale :p.es. tutti gli olandesi sono razzisti.

Esistono in Europa altri paesi, p.es. Olanda(IT), Belgio(IT) e Lussemburgo(settore finanziario) che cercano personale, a me non fu difficile trovare buone offerte, quindi l'"alibi" devo lavorare qui senno'non ho altre alternative" non sussiste, il suggerimento e' onesto ed amichevole ( io stesso alla fine del primo anno qui in Eire ero in crisi e volevo andarmene ) si tratta anche di essere coerenti e fare delle scelte coerenti e giuste per noi stessi: sto male in irlanda ? ho opportunita' in altri paesi ? la conseguenza di tale ragionamento dovrebbe essere : "allora me ne vado" e non "resto anche se sto male"

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Re: Re:

Scritto da: Sean1 05/07/2005 9.29
in altri paesi la Xenofobia va al governo e parla con la bocca di un ministro che parla appunto di sparare cannonate o speronare le barche dei disperati o altre autorita' che "disinfettano" i sedili dei treni...Vedi anche sotto la voce Centri accoglienza temporanea...



Siete monotoni, senza nessuna offesa, ma siete monotoni.
E' che vi fa comodo usare la parola 'razzista' o 'xenofobo' con chi non la pensa come voi. Questi razzisti li vedete ovunque.




Scritto da: Sean1 05/07/2005 9.29
Quando stavo per decidere di andarmene in Olanda , tra le altre cose (la lingua per es.) a fermarmi fu il commento di un collega olandese : " ...ma perche' volete venire tutti qui, non c'e' ne' spazio ne' lavoro per noi stessi..."
Ecco credo che in Olanda ci sia un diffuso sentimento xenofobo (non razzista ma xenofobo)ma neppure in questo caso ne posso trarre una regola generale :p.es. tutti gli olandesi sono razzisti.


L'Olanda xenofoba? Questa è proprio bella, ma non era lo Stato della multietnicità? Solo perchè una persona ti ha detto che non c'è più spazio nè lavoro per loro stessi tu li definisci xenofobi? Se è per questo anche in Italia siamo saturi.

Saluti da un razzista.[SM=x145469]
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Credo che i razzisti ci siano dappertutto, a volte e' un sentimento diffuso tra la popolazione di rigetto di fronte ad un fenomeno nuovo quale quello dell'incontro tra culture differenti e l'insicurezza circa la propria identita' e sicurezza, questo avviene anche in Eire ma NON a livello diffuso e significativo.
Es. ieri un irlandese e' stato condannato per violenza e razzismo poiche' aveva tirato una pietra ad un russo ad un bus stop (l'irlandese era di Tallaght ed era stato gia' condannato per altri reati ben 18 volte....): domanda : posso trarne una regola generale ed assumere che tutta la gente che mi circonda sia razzista? risposta mia : NO.
Mentre il razzismo in Irlanda e' rappresentato da minoranze insignificanti dal punto di vista numerico sia da quello sociale (settori della societa' che sono essi stessi emarginati e trattati come inferiori) in altri paesi la Xenofobia va al governo e parla con la bocca di un ministro che parla appunto di sparare cannonate o speronare le barche dei disperati o altre autorita' che "disinfettano" i sedili dei treni...Vedi anche sotto la voce Centri accoglienza temporanea...
Ritengo invece sbagliatissima la politica irlandese di rimandare in Nigeria gli asylum seekers essendo un paese che viola patentemente i diritti umani.

Quando stavo per decidere di andarmene in Olanda , tra le altre cose (la lingua per es.) a fermarmi fu il commento di un collega olandese : " ...ma perche' volete venire tutti qui, non c'e' ne' spazio ne' lavoro per noi stessi..."
Ecco credo che in Olanda ci sia un diffuso sentimento xenofobo (non razzista ma xenofobo)ma neppure in questo caso ne posso trarre una regola generale :p.es. tutti gli olandesi sono razzisti.

Esistono in Europa altri paesi, p.es. Olanda(IT), Belgio(IT) e Lussemburgo(settore finanziario) che cercano personale, a me non fu difficile trovare buone offerte, quindi l'"alibi" devo lavorare qui senno'non ho altre alternative" non sussiste, il suggerimento e' onesto ed amichevole ( io stesso alla fine del primo anno qui in Eire ero in crisi e volevo andarmene ) si tratta anche di essere coerenti e fare delle scelte coerenti e giuste per noi stessi: sto male in irlanda ? ho opportunita' in altri paesi ? la conseguenza di tale ragionamento dovrebbe essere : "allora me ne vado" e non "resto anche se sto male"

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Vuoi dirmi che se un olandese ti dice che non c'e' spazio e lavoro per loro stessi allora il risultato e' un diffuso sentimento xenofobo mentre se un irlandese tiraun sasso addosso ad un russo allora e' solo lui il razzista e i suoi quattro amici?

Ho l'impressione che tu stia diventando xenofobo in casa altrui...


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Re:

Scritto da: acescape 05/07/2005 12.24
Vuoi dirmi che se un olandese ti dice che non c'e' spazio e lavoro per loro stessi allora il risultato e' un diffuso sentimento xenofobo mentre se un irlandese tiraun sasso addosso ad un russo allora e' solo lui il razzista e i suoi quattro amici?

Ho l'impressione che tu stia diventando xenofobo in casa altrui...


Love&PeaceOrElse



leggi bene :

"Ecco credo che in Olanda ci sia un diffuso sentimento xenofobo (non razzista ma xenofobo)ma neppure in questo caso ne posso trarre una regola generale :p.es. tutti gli olandesi sono razzisti. "
Non traggo quella conclusione da quello che mi e' stato detto (era uno spunto) ma dalla conoscenza diretta della situazione olandese avendo rapporti quotidiani con l'Olanda e come tutti leggendo ed analizzando quello che avviene in quel paese.
Ed appunto il sentimento diffuso e'NON di razzismo ma di paura dell'altro, dello straniero (xenofobia).

L'irlandese in questione e' un pluripregiudicato che nessun irlandese per bene farebbe entrare nella propria casa o nel proprio pub e certamente non rappresenta la maggioranza degli irlandesi.



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Non avevo letto gli altri thread cancellati per errore ma ho letto ora questo thread, mi permetto di dire la mia, visto che a Dublino vivo da qualche mese, anche se ora sono in ferie a casa in Italia per un pò.

Dunque, io posso e voglio capire gli sfoghi, le frustrazioni e quant'altro di chi sta vivendo una situazione non facile in Irlanda, ma francamente non capisco però cosa esattamente queste persone si aspettassero dall'Irlanda, gli irlandesi, e bla bla bla.

Guardate che vivere all'estero non è mai facile, io credo oltretutto che ci siano persone che non sono assolutamente in grado di farlo: se uno ad esempio vive da 20 anni in un posto ma da 20 anni esatti si lamenta di quel posto, e non ha mai veramente legato con quel posto e la sua gente, che diavolo ci sta a fare, mi spiegate? Se la risposta è solo che in questo cazzo di paese si guadagna di più, beh allora scusate è una scusa patetica. Se uno ha veramente così tanta nostalgia di casa sua se ne torna al suo amato paese e tenta di sopravvivere con quel poco che ha ma forse più felice.
Do quindi ragione a chi diceva che qualcuno valuta tutto in base ai soldi. Cristo, io faccio l'insegnante a Dublino, guadagno giusto il necessario per vivere, non un euro di più, lavoro in giro tutto il giorno, tra corsi in-house e aziendali, sono stanca da morire eppure a Dublino non sto male, ho una grande dote di adattabilità, ho amici carissimi irlandesi e di altri paesi, cerco sempre di vedere il meglio in qualunque situazione.

Dublino sporca? Non più di Milano, Roma e Napoli. Irlandesi beoni? Du' palle, storia vecchia, beccate chi non beve troppo, vi assicuro che esistono.
Io trovo gli irlandesi, più che cafoni arricchiti, gente che ha ancora vogia di divertirsi, gente che lavora ma vuole ancora una vita umana, e questo lo riscontro anche a Dublino, non sto parlando di un villaggio di pastori o del Donegal.

Degli irlandesi mi piace la loro rumorosità, anche se eccessiva a volte, sono vitali e gioiosi, e mi piace la loro a volte rudezza ma spontaneità nei rapporti.

Non saranno tutti così, ovvio, ma non è che io sia una marziana e gli altri dei terrestri, sono solo una che quando vive all'estero, vale a dire quasi sempre, accetta un luogo nel bene e nel male, senza lamentarmi troppo, che non serve. In fondo è una scelta mia restare, nonostante i problemi. Sennò perchè to per tornare a Dublino a breve? Chi mi obbliga? Guadagno meno che nei call centre, eppure sono felice, perchè faccio un lavoro che amo e che mi da gioia con i miei studenti che mi stimano.

Chi si lamenta troppo dell'Irlanda è perchè si aspettava forse il paese delle fate e degli elfi. Ragazzi la vita è dura comunque e dovunque, e se uno ha un buon lavoro e la salute, e va in crisi per una strada sporca e una sbronza di troppo degli irlandesi, della vita o ci ha capito ben poco o è di un viziato incredibile che si smonta di fronte alla prima stupida difficoltà.

O accettate il bene e il male di ogni cosa e di ogni posto, o tornate a casa, coccolati, vezzeggiati e disoccupati. Ma non crescerete mai così.

Saluti italo-irlandesi a tutti
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Re:

Scritto da: Dark Icon 05/07/2005 14.40
Non avevo letto gli altri thread cancellati per errore ma ho letto ora questo thread, mi permetto di dire la mia, visto che a Dublino vivo da qualche mese, anche se ora sono in ferie a casa in Italia per un pò.

Dunque, io posso e voglio capire gli sfoghi, le frustrazioni e quant'altro di chi sta vivendo una situazione non facile in Irlanda, ma francamente non capisco però cosa esattamente queste persone si aspettassero dall'Irlanda, gli irlandesi, e bla bla bla.

Guardate che vivere all'estero non è mai facile, io credo oltretutto che ci siano persone che non sono assolutamente in grado di farlo: se uno ad esempio vive da 20 anni in un posto ma da 20 anni esatti si lamenta di quel posto, e non ha mai veramente legato con quel posto e la sua gente, che diavolo ci sta a fare, mi spiegate? Se la risposta è solo che in questo cazzo di paese si guadagna di più, beh allora scusate è una scusa patetica. Se uno ha veramente così tanta nostalgia di casa sua se ne torna al suo amato paese e tenta di sopravvivere con quel poco che ha ma forse più felice.
Do quindi ragione a chi diceva che qualcuno valuta tutto in base ai soldi. Cristo, io faccio l'insegnante a Dublino, guadagno giusto il necessario per vivere, non un euro di più, lavoro in giro tutto il giorno, tra corsi in-house e aziendali, sono stanca da morire eppure a Dublino non sto male, ho una grande dote di adattabilità, ho amici carissimi irlandesi e di altri paesi, cerco sempre di vedere il meglio in qualunque situazione.

Dublino sporca? Non più di Milano, Roma e Napoli. Irlandesi beoni? Du' palle, storia vecchia, beccate chi non beve troppo, vi assicuro che esistono.
Io trovo gli irlandesi, più che cafoni arricchiti, gente che ha ancora vogia di divertirsi, gente che lavora ma vuole ancora una vita umana, e questo lo riscontro anche a Dublino, non sto parlando di un villaggio di pastori o del Donegal.

Degli irlandesi mi piace la loro rumorosità, anche se eccessiva a volte, sono vitali e gioiosi, e mi piace la loro a volte rudezza ma spontaneità nei rapporti.

Non saranno tutti così, ovvio, ma non è che io sia una marziana e gli altri dei terrestri, sono solo una che quando vive all'estero, vale a dire quasi sempre, accetta un luogo nel bene e nel male, senza lamentarmi troppo, che non serve. In fondo è una scelta mia restare, nonostante i problemi. Sennò perchè to per tornare a Dublino a breve? Chi mi obbliga? Guadagno meno che nei call centre, eppure sono felice, perchè faccio un lavoro che amo e che mi da gioia con i miei studenti che mi stimano.

Chi si lamenta troppo dell'Irlanda è perchè si aspettava forse il paese delle fate e degli elfi. Ragazzi la vita è dura comunque e dovunque, e se uno ha un buon lavoro e la salute, e va in crisi per una strada sporca e una sbronza di troppo degli irlandesi, della vita o ci ha capito ben poco o è di un viziato incredibile che si smonta di fronte alla prima stupida difficoltà.

O accettate il bene e il male di ogni cosa e di ogni posto, o tornate a casa, coccolati, vezzeggiati e disoccupati. Ma non crescerete mai così.

Saluti italo-irlandesi a tutti



quoto e concordo al 100%[SM=g27811] [SM=x145499]

[SM=g27811]

[Modificato da Sean1 05/07/2005 15.08]

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Re:

Scritto da: Dark Icon 05/07/2005 14.40
Non avevo letto gli altri thread cancellati per errore ma ho letto ora questo thread, mi permetto di dire la mia, visto che a Dublino vivo da qualche mese, anche se ora sono in ferie a casa in Italia per un pò.

Dunque, io posso e voglio capire gli sfoghi, le frustrazioni e quant'altro di chi sta vivendo una situazione non facile in Irlanda, ma francamente non capisco però cosa esattamente queste persone si aspettassero dall'Irlanda, gli irlandesi, e bla bla bla.

Guardate che vivere all'estero non è mai facile, io credo oltretutto che ci siano persone che non sono assolutamente in grado di farlo: se uno ad esempio vive da 20 anni in un posto ma da 20 anni esatti si lamenta di quel posto, e non ha mai veramente legato con quel posto e la sua gente, che diavolo ci sta a fare, mi spiegate? Se la risposta è solo che in questo cazzo di paese si guadagna di più, beh allora scusate è una scusa patetica. Se uno ha veramente così tanta nostalgia di casa sua se ne torna al suo amato paese e tenta di sopravvivere con quel poco che ha ma forse più felice.
Do quindi ragione a chi diceva che qualcuno valuta tutto in base ai soldi. Cristo, io faccio l'insegnante a Dublino, guadagno giusto il necessario per vivere, non un euro di più, lavoro in giro tutto il giorno, tra corsi in-house e aziendali, sono stanca da morire eppure a Dublino non sto male, ho una grande dote di adattabilità, ho amici carissimi irlandesi e di altri paesi, cerco sempre di vedere il meglio in qualunque situazione.

Dublino sporca? Non più di Milano, Roma e Napoli. Irlandesi beoni? Du' palle, storia vecchia, beccate chi non beve troppo, vi assicuro che esistono.
Io trovo gli irlandesi, più che cafoni arricchiti, gente che ha ancora vogia di divertirsi, gente che lavora ma vuole ancora una vita umana, e questo lo riscontro anche a Dublino, non sto parlando di un villaggio di pastori o del Donegal.

Degli irlandesi mi piace la loro rumorosità, anche se eccessiva a volte, sono vitali e gioiosi, e mi piace la loro a volte rudezza ma spontaneità nei rapporti.

Non saranno tutti così, ovvio, ma non è che io sia una marziana e gli altri dei terrestri, sono solo una che quando vive all'estero, vale a dire quasi sempre, accetta un luogo nel bene e nel male, senza lamentarmi troppo, che non serve. In fondo è una scelta mia restare, nonostante i problemi. Sennò perchè to per tornare a Dublino a breve? Chi mi obbliga? Guadagno meno che nei call centre, eppure sono felice, perchè faccio un lavoro che amo e che mi da gioia con i miei studenti che mi stimano.

Chi si lamenta troppo dell'Irlanda è perchè si aspettava forse il paese delle fate e degli elfi. Ragazzi la vita è dura comunque e dovunque, e se uno ha un buon lavoro e la salute, e va in crisi per una strada sporca e una sbronza di troppo degli irlandesi, della vita o ci ha capito ben poco o è di un viziato incredibile che si smonta di fronte alla prima stupida difficoltà.

O accettate il bene e il male di ogni cosa e di ogni posto, o tornate a casa, coccolati, vezzeggiati e disoccupati. Ma non crescerete mai così.

Saluti italo-irlandesi a tutti



[SM=x145499] [SM=x145499] [SM=x145499] [SM=x145499] [SM=x145499] [SM=x145499] [SM=x145499] [SM=x145499]
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PERFETTO!!!

Roberta
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sei stata grande, non potevi dire nulla di + giusto...sono d'accordo con te su ogni punto[SM=g27811] [SM=x145479]
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E' naturale che lo spirito di adattamento è assolutamente necessario se si decide di andare a vivere all'estero o magari solo in un'altra città nel proprio paese ma questo non vuol dire che se ci sono dei lati negativi bisogna sminuirli a tutti i costi e far finta che non esistano.

A dublino ho potuto assistere a scene di discriminazioni così come avviene a Milano, questo non vuol dire che se la cosa è all'ordine del giorno ci dobbiamo abituare, non vuol dire che se le strade sono sporche e ci adattiamo allora dobbiamo far finta di niente se camminiamo in un porcile, insomma senza entrare troppo nel dettaglio (perchè credo che la lista sarebbe infinita) io penso che piangersi addosso non serve a nulla ma affrontare i problemi ci può far vivere meglio, allora se ci sono delle cose che non vanno e sono palesi perchè non parlarne??? Perchè non prendere spunto dagli sfoghi per affrontare argomenti utili per vivere meglio nella città che abbiamo scelto? Adattarsi va bene ma quando ti pigliano a calci nel culo senza alcun diritto allora penso valga la pena tirar fuori le palle e far valere i propri diritti anche se siamo in un paese straniero.

Usiamo le segnalazioni per parlare di questo, di quello che a Dublino non va per noi emigranti e che è palesamente ingiusto.

Non parlo delle cazzate come le cartacce per terra o l'ubriacone sdraiato a terra in centro alle 2 del pomeriggio che fa male solo a se stesso.

Ciao!
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Rockmuse, c'è modo e modo di affrontare le cose, e io personalmente detesto che si piange addosso e le polemiche sterili. Poche parole, fatti concreti è il mio motto.
Guarda, hai ragione in parte, perchè è ovvio che anch'io voglio vivere in un posto civile e pulito, e non mi abituo nè alla cafonaggine nè all'inciviltà della gente, ovunque mi trovi.

Ma appunto, dipende anche da noi come vanno le cose. Vivo a Dublino da pochi mesi: vedo cartacce in giro? Io le butto negli appositi cestini. Lattine vuote rotolanti nei bus? E io butto la mia nella buca apposita.
Vedo gente sgarbata? anche se mi girano da morire sfodero un sorriso da paraventa e ottengo ciò che voglio.
Capisci cosa voglio dire? quando sono in giro per il mondo mi ricordo ogni minuto che sono un'ospite e che come tale devo rendermi gradita e tentare di non puzzare dopo tre giorni come il pesce. Il che significa che io per prima devo rendermi disponibile a far si che gli altri mi accettino e capiscano le mie difficoltà.
Il mondo fa già tanto schifo che non voglio essere pure io un problema per chi mi da "asilo".

Per quanto mi riguarda, ribadisco che sono una comunissima mortale con pregi e difetti, eppure io di atti criminali, problemi a iosa non ne ho visti nè subiti qui a Dublino, che ti devo dire? quali sono sti calci in culo che si pigliano all'estero? Io ho vissuto anche in paesi difficili, nessuno mi ha dato calci in culo e quei poveri di spirito che hanno tentato di mancarmi di rispetto sono stati bellamente ignorati, il mio comportamento parla da sé, perchè il comportamento civile parte da me e parla più di mille parole vuote e inutili.

O ci mettiamo in testa che viviamo con altre persone che sono molto diverse da noi o davvero non ci resta che andare a vivere sugli alberi come alcuni santoni indiani. Ma è vivere quello? e la sfida dell'affrontare l'ignoto, il diverso, la paura dove la mettiamo?

Se Colombo, Magellano, Ulisse, avessero avuto paura dell'ignoto, del diverso e dei nuovi orizzonti che sarebbe il mondo adesso? Vivremmo ancora entro le Colonne d'Ercole?

Avere un momento no capita a tutti, ma lamentarsi di continuo senza aiutarsi a stare meglio in un luogo indica immaturità e nessuna voglia di essere parte attiva di quel posto.

Ci piace sempre vedere il meglio a casa nostra solo perchè è rassicurante, protettivo, il bozzolo perfetto, ma c'è un mondo là fuori che deve essere affrontato, non temuto. Ovunque ho vissuto, ho visto esseri umani come me, con i miei stessi sogni e problemi, debolezze e lati straordinari. Ora resta a chi ne ha voglia il vederli e apprezzarli o continuare a dire che se non fosse per un lavoro, tutto di quel posto farebbe schifo. Non è giusto, non è obiettivo, non è realistico, non è umano.
Ecco tutto.
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05/07/2005 17:32
 
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Dark Icon e io confermo che sono d'accordo con te sul principio che se si va all'estero bisogna adattarsi e non piangersi addosso, questi sono fondamenti di cui chi si accinge a lasciare il proprio stato o solo la propria città deve essere consapevole.
Su questo sono d'accordo con te.

Però io sto cercando di usare questo topic per parlare delle cose che non girano bene e dei calci in culo che uno può prendere in certe situazioni (ad esempio lavorative) ma che non sono limitate al luogo, cioè potrebbe succedere la stessa cosa ad un polacco che viene a lavorare a milano.

Non voglio parlare male degli irlandesi o nel caso specifico dei dublinesi, perchè alcuni comportamenti non sono dei dublinesi ma delle persone in generale.

Vorrei che qui si afforntassero le cose che non vanno della città che si cercasse di essere obbiettivi, certo senza piangersi addosso, ma che si avesse l'onestà di ammettere e di parlare di situazioni magari poco piacevoli che ci sono capitate a Dublino, fare in modo che queste segnalazioni siano d'aiuto per fare in modo che altri non prendano gli stessi calci nel culo... tutto qui.

Per questo dico che a volte leggere commenti negativi, anche scritti in modo 'aggressivo' può essere utile per rendersi conto che non sempre tutto è roseo e che magari si può dare una mano a quelle persone che fanno un pò più fatica a cavarsela... e purtroppo ci sono anche irlandesi che si approfittano di situazioni precarie in cui sono alcuni emigranti.

Io e la mia ragazza (polacca)personalmente ne abbiamo fatto esperienza.

Ciao
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06/07/2005 23:05
 
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Screttiu, il lavoro ho iniziato a cercarlo dall'Italia, ma l'ho trovato qui, e ti assicuro, e' stato molto difficile trovarlo.
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09/08/2005 11:39
 
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navigando ormai da mesi mi in questo forum mi son reso conto che molti vanno inc erca di lavoro, forse un lavoro migliore e ben pagato, sono invece pochi, almeno secondo me quelli che scelgono di viverla x puro amore verso quella terra.
voi in quale dei 2 profili vi vedete?
personalmente il lavoro x me è il motivo secondario x cui vado, al primo posto c'è l'intera isola con tutta la sua storia i suoi paesaggi la sua gente ed il suo clima!
e giusto vivere in un posto che magari nn lo si ama, solo x sfruttarne i vantaggi?
penso che dovremmo far vedere d+ quest'isola sotto il suo aspetto naturale e nn lavorativo, parliamo sempre e solo di lavoro, criticando avvolte[SM=x145487]
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20/08/2005 16:41
 
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Irlanda usa e getta.
Cattivo, cinico e politicamente scorrettissimo.

L'Irlanda? Per me e' una tetta da mungere finche' da' latte e poi... via verso lidi migliori.

Ho una conoscenza superficiale del resto dell'isola, ma questi mesi di vita dublinese non mi fanno e non mi faranno mai amare la capitale.
Prossimamente trovero' modo e tempo di spiegare il perche'.

Al momento sto qui: miglioro il mio inglese, faccio un'esperienza da cv, metto da parte qualche soldino e mi allontano dalla monotonia che mi circondava in Italia.
Di sicuro c'e' che qui a Dublino ci vivo, ma non ci muoio.

Ultima cosa: non credevo potesse venirmi dopo pochi mesi ma mi e' venuta nostalgia dell'Italia, e gia' pregusto i dieci giorni settembrini che mi faro' a casa, o meglio, a Casa.
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21/08/2005 19:17
 
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sembra che ne stai rimanendo deluso o sbaglio?[SM=x145456]
22/08/2005 12:47
 
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... Dublino è una città che può lasciare parecchio delusi, in questo preciso momento storico-sociale....non mi meraviglia... [SM=x145479]
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22/08/2005 13:41
 
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Re:

Scritto da: enyomckennitt 09/08/2005 11.39
navigando ormai da mesi mi in questo forum mi son reso conto che molti vanno inc erca di lavoro, forse un lavoro migliore e ben pagato, sono invece pochi, almeno secondo me quelli che scelgono di viverla x puro amore verso quella terra.
voi in quale dei 2 profili vi vedete?
personalmente il lavoro x me è il motivo secondario x cui vado, al primo posto c'è l'intera isola con tutta la sua storia i suoi paesaggi la sua gente ed il suo clima!
e giusto vivere in un posto che magari nn lo si ama, solo x sfruttarne i vantaggi?
penso che dovremmo far vedere d+ quest'isola sotto il suo aspetto naturale e nn lavorativo, parliamo sempre e solo di lavoro, criticando avvolte[SM=x145487]



Dipende sempre da cosa cerchi: serenità, pace, una buona opportunità lavorativa e una situazione sociale tranquilla? Secondo me la destinazione ideale non è certo Dublino, ma magari qualche altra città irlandese, Cork o Galway. Cerchi una stuzzicante opportunità lavorativa, la possibilità di fare esperienza e conoscere molte situazioni diverse? Sicuramente Dublino fa per te, così come del resto Londra o Milano. Francamente (non mi va di fare l'ipocrita) non mi dispiacerebbe trovare in Irlanda un lavoro meno incerto di quello che l'Italia può offirmi, ma non mi trasferirei mai a Dublino solo per un'opportunità di lavoro, semplicemente perché non è solo quello ciò che cerco e perché ase dovessi valutare solo in base al lavoro (visto anche il mio ambito lavorativo) sarebbe MOLTO più indicata Londra. Ma se mi venisse offerta la possibilità di un lavoro interessante a Galway, ad esempio (cittadina che adoro, soprattutto per la sua posizione geografica invidiabile) non direi assolutamente di no. Perché questo mi darebbe la possibilità di coniugare un'interessante esperienza lavorativa all'opportunità vivere una dimensione più vicina a quelle che sono le mie aspettative (e le mie, piccole, esperienze) sull'Irlanda. Non so se per un periodo, o per sempre, certo dovrei vedere sul posto come mi trovo a viverci giorno per giorno prima di pensare a un trasferimento definitivo, ma il motivo per cui lo farei sarebbe lavorativo solo in parte. Penso che nella vita il lavoro sia una parte molto importante, ma non si possono fare scelte solo in base al lavoro, perché per fortuna la nostra vita non si esaurisce con quello. E' importante trovare un posto dove ti puoi sentire bene, a tuo agio, in grado di prenderti i tuoi spazi e di sentirti te stesso. Te lo dico dopo aver fatto l'esperienza di vivere in un posto che, anche se dal punto di vista "materiale" poteva sembrare l'ideale, io non riuscivo a sentirmi a mio agio. E' stato un lungo inferno, e ho giurato di non caderci mai più.

Roberta
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22/08/2005 14:31
 
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perfettamente d'accordo con roberta, credo che andare in irlanda voglia dire amare quella terra e cercare se stessi ed una vita tutta x se, andare solo x motivi di lavoro unici e soli, con così tanta materialità, è molto squallido e ci si troverebbe male ovunque, e diamine ma si può apprezzare qualcosa che vada oltre i soldi? la vita non è solo lavoro!! per prima cosa io penso nella vita si deve seguire il cuore e andare per cercare se stessi, il alvoro deve venire dopo x farci vivere in questa società, ma il nostro posto sarà dove noi ci sentiremo a casa, tutto il lavoro che ognuno tenta di cercare non lo troverà mai e cmq si sentirà sempre un qualcosa in + estraneo a quel luogo, materialità? che vita triste....guardiamo oltre!
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22/08/2005 15:57
 
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Re:

Scritto da: enyomckennitt 22/08/2005 14.31
perfettamente d'accordo con roberta, credo che andare in irlanda voglia dire amare quella terra e cercare se stessi ed una vita tutta x se, andare solo x motivi di lavoro unici e soli, con così tanta materialità, è molto squallido e ci si troverebbe male ovunque, e diamine ma si può apprezzare qualcosa che vada oltre i soldi? la vita non è solo lavoro!! per prima cosa io penso nella vita si deve seguire il cuore e andare per cercare se stessi, il alvoro deve venire dopo x farci vivere in questa società, ma il nostro posto sarà dove noi ci sentiremo a casa, tutto il lavoro che ognuno tenta di cercare non lo troverà mai e cmq si sentirà sempre un qualcosa in + estraneo a quel luogo, materialità? che vita triste....guardiamo oltre!



In parte concordo.
Conosco però persone che in Irlanda ci sono andate solo per lavoro. Questa non è materialità, ma necessità. Ti assicuro che a volte non si riesce sempre a seguire il cuore (anche se te lo auguro), ma è necessario qualche compromesso.
ENTONCES!
22/08/2005 16:31
 
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Parole d'oro. Aggiungendo di più, direi che la vita è tutta un compromesso. Sennò, come si sopravvive?
[SM=x145447]
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22/08/2005 16:39
 
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Re:
Personalmente amo e ho sempre amato l'Irlanda e non vedo l'ora di toccare terra irlandese martedì prossimo.
L'Italia ha tante belle cose ma mi sono stancata. Poco lavoro e i politici mi han veramente reso, non li sopporto più. Spero solo che in Irlanda siano migliori lol

Non ci vado solo per cercare una "vita migliore" (spero) ma perchè amo l'Irlanda e voglio conoscerla, scoprirla, visitarla.
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Re:

Scritto da: Corcaigh 22/08/2005 16.31
Parole d'oro. Aggiungendo di più, direi che la vita è tutta un compromesso. Sennò, come si sopravvive?
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Amore
Fantasia
ENTONCES!
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