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Quelli a cui l'Irlanda non è piaciuta...

Ultimo Aggiornamento: 11/01/2006 23:30
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16/09/2005 00:37
 
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Re: hello

Scritto da: acsjd 15/09/2005 17.40
boh! [SM=g27813] tanta acidità non la capisco proprio.[SM=x145507]

se poi uno cerca l'Irlanda con la capretta in mezzo al verde[SM=x145477] , per cantare beati e felici Wild Rover magari sperando in un duetto con Bono[SM=x145455] [SM=x145500] e una buona pinta di guinness o murphy..
..come dire se esiste e se la trovate, ditemelo!



Ma ci sei mai stato in Irlanda? Perche' l'Irlanda della capretta, della vera musica irlandese e della pinta per fortuna c'e' ancora.. a non piu' di 20 miglia (ho il contachilometri in miglia..) da Dublino. Qualche weekend fa sono andato dalle parti di Drogheda per vedere il Bru Na Boinne e, a pochi chilometri dalle attrazioni turistiche, ci siamo fermati in un vero pub irlandese con tutti irlandesi dentro, le pinte, e "the craic" in una domenica di sole. Le caprette erano a qualche metro di distanza. L'Irlanda vera c'e' ancora, certo ha dei difetti anche quella ma niente di paragonabile alla Dublino odierna dove gli irlandesi (non tutti ma una schiacciante maggioranza) si sono scordati l'umilta' e sembrano una sorta di milanesi tutti uefffiga e lauura lauura che c'e' da fe' il dane'. Concordo con Poguemahone, al 100%.

AOC
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16/09/2005 00:43
 
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Re: Re: hello

Scritto da: OConnor 16/09/2005 0.37


Ma ci sei mai stato in Irlanda? Perche' l'Irlanda della capretta, della vera musica irlandese e della pinta per fortuna c'e' ancora.. a non piu' di 20 miglia (ho il contachilometri in miglia..) da Dublino. Qualche weekend fa sono andato dalle parti di Drogheda per vedere il Bru Na Boinne e, a pochi chilometri dalle attrazioni turistiche, ci siamo fermati in un vero pub irlandese con tutti irlandesi dentro(*), le pinte, e "the craic" in una domenica di sole. Le caprette erano a qualche metro di distanza. L'Irlanda vera c'e' ancora, certo ha dei difetti anche quella ma niente di paragonabile alla Dublino odierna dove gli irlandesi (non tutti ma una schiacciante maggioranza) si sono scordati l'umilta' e sembrano una sorta di milanesi tutti uefffiga e lauura lauura che c'e' da fe' il dane'. Concordo con Poguemahone, al 100%.

(*) Irlandesi che, anche quando hanno il BMW, scambiano due chiacchiere da sobri e quando ti sentono usare espressioni tipo "two yokes ahead" (due "cosi" piu' in la', per indicare la porta del cesso) ti guardano e ti dicono "You speak loike one of ùs", invece che "Back to Spain" (non sapendo la differenza tra spagna e italia...)

AOC

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16/09/2005 10:37
 
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Re: Re: hello

Scritto da: OConnor 16/09/2005 0.37


Ma ci sei mai stato in Irlanda? Perche' l'Irlanda della capretta, della vera musica irlandese e della pinta per fortuna c'e' ancora.. a non piu' di 20 miglia (ho il contachilometri in miglia..) da Dublino. Qualche weekend fa sono andato dalle parti di Drogheda per vedere il Bru Na Boinne e, a pochi chilometri dalle attrazioni turistiche, ci siamo fermati in un vero pub irlandese con tutti irlandesi dentro, le pinte, e "the craic" in una domenica di sole. Le caprette erano a qualche metro di distanza. L'Irlanda vera c'e' ancora, certo ha dei difetti anche quella ma niente di paragonabile alla Dublino odierna dove gli irlandesi (non tutti ma una schiacciante maggioranza) si sono scordati l'umilta' e sembrano una sorta di milanesi tutti uefffiga e lauura lauura che c'e' da fe' il dane'. Concordo con Poguemahone, al 100%.

AOC




si caro,[SM=g27811] in Irlanda ci sono stata 3 volte[SM=x145482] , e l'ho girara tutta, a destra e a manca sopra e sotto...laureata in scienze politiche ho pure scritto la tesi sulla bella Irlanda...quindi credo di avere almeno un pochino di nozioni didattike e di esperienze vissute sul campo x partecipare al forum come voi[SM=g27819] ...la mia, prima, era una battuta x sdrammatizzare[SM=g27823] ...prendete tutto troppo seriamente quà, più ke un forum alle volte, leggendo anke altri topic, uno si deve armare di elmetto e fucile più ke di desktop e tastiera...sto skerzando si intende nn vorrei alzare altre baraonde inutili[SM=g27828] .

ovvio ke in Irlanda c'è la birra doc[SM=g27811] , la musica doc[SM=g27811] e la capretta doc[SM=g27811] , e a sto punto spero ke nn si sia offesa pure la capretta[SM=g27833] ! hehe...io preferisco le caprette lungo le strade del connemara le ho trovate più dsponibili a farsi fotografare, delle pose fantastike! come ho scritto sopra le skifezze e le bellezze stanno quì come lì, "forse" la tendenza è ke a forza di leggere o vedere in tv cose stereotipate sull'isola specialmente su dublino quando uno alla fine riesce ad andarci sulla benedetta isola verde "forse" tende a cercare sempre il bucolico "vissero tutti felici e contenti" grazie al bum della tigre celtica, senza rendersi conto ke dublino è una città come tutte le altre e quindi resta leggermente basito! "forse"
hanno vissuto nella miseria x decenni e adesso a modo loro somatizzano il bum economico (riservato poi solo a certi irlandesi)...se posso aggiungere una ennesima considerazione personale, x me milano resta sempre la peggiore...spero di nn offendere nessuno, sono solo mie opinioni e nn pretendo di avere la verità assoluta in tasca.

ciao

[Modificato da acsjd 16/09/2005 10.43]

16/09/2005 22:18
 
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In banca

Scritto da: LolaGomez 13/09/2005 12.29
Ciao a tutti, sono nuova del forum, e anche della mia conoscenza dell'irlanda ma mi sono troppo divertita oserei dire..appassionata a leggere.

è finito qui? non scrivete più? Perchè?

saluti a tutti

PS. Però in effetti anche a me all'inizio il "criticone" mi stava un pò

antipatico, sembrava gratuitamente cattivo


Per ringraziarti di questo messaggio, ti racconto la mia visita in banca dell'altro giorno.

Il tutto era cominciato con una lettera della banca. Dopo "quaranta concorsi novanta domande e duecento ricorsi", avevano deciso di fare i bravi e aprirmi il conto in banca alla AIB. La raccomandazione dell'azienda per cui lavoro aveva sortito l'effetto desiderato - questo lo aggiungo per la serie "tutto il mondo e' paese".

Quindi decido di andare ad incassare un assegno e, gia' che ci sono, di ordinare un bonifico mensile a favore del mio padrone di casa. "Attento", mi aveva ammonito un collega qualche giorno addietro. "Ogni volta che vado in banca, mi prendo una mezza giornata di vacanza". Di li' a poco avrei sperimentato sulla mia pelle la drammatica pregnanza di questa frase.

Uscito in anticipo dal lavoro, gia' sul taxi da Ballycoolin verso l'agenzia a Blanchardstown si erano manifestati inquietanti segni della... originalita' degli irlandesi. Il tassista aveva chiesto: "so, whea we GOAN?" "Blanchardstown, VILLAGE centre" mi ero affrettato a rispondere, premurandomi di mettere l'accento su "village" perche' gia' una volta mi era capitato di fare una deviazione di 2 chilometri e 4 euro per aver detto solo "centre"... pare che questa parola attivi nei tassisti un pilota automatico che e' pressoche' impossibile disinnescare: la destinazione diventa il centro commerciale, e non c'e' verso di convincerli del contrario.

All'incrocio del ponte sulla M50 infatti il nostro si era messo sulla corsia per girare a destra, e invano ci eravamo messi a gesticolare e a dire "to the LEFT PLEASE..." perche' prendesse la strada a sinistra... solo una volta imboccato il trafficato vialone che portava al Regno del Consumismo, con aria ingenua ci avrebbe chiesto: "dint cha wanna go to the SHOPPING centah?". "No, to Blanchardstown centre... where the post office is..." rispondo io con aria sconsolata. "You shoulda said VILLAGE centre!", mi fa lui tra il dispiaciuto e il risentito. "That's what I did, sir...", faccio io sconsolato, massaggiandomi le tempie. Sarebbe stata una giornata difficile, e il mal di testa incombeva.

All'agenzia si era verificato un miracolo: avevo chiesto un'informazione sul numero di conto corrente del mio padrone di casa e la ragazza, dopo aver fatto quattro chiacchiere con l'amica Deirdre al telefono mentre il taxi aspettava fuori, era stata in grado di darmela (l'informazione) senza venirsene fuori con un temutissimo "that's confidential!". Ma la manna non sarebbe durata a lungo.

In banca, infatti, dobbiamo compiere delle operazioni difficilissime di trasferimento di capitali. Si tratta di alta finanza, roba che i future e i knock-out sono giochi da ragazzi, al confronto.

Vado quindi a chiedere lumi al customer service, dove un omaccione con l'aria molto annoiata e ostile mi accoglie con il solito "NEXT please!". Gli spiego che devo fare un bonifico. Lui mi chiede, "solo una volta o devi ripetere l'operazione periodicamente? Perche' nel secondo caso devi compilare un modulo diverso", e su richiesta me ne porge tre. "Che dati dovrei mettere qui e qua?", chiedo, un attimo smarrito. "Beh, c'e' scritto la' sopra". In silenzio, guardo prima lui, poi i moduli, e poi ancora lui. "Beh, l'importo in numeri qua, in lettere la', il numero di conto qua, il Sort Code la', il codice speciale XYZ qua e la frequenza la'..." Chiaro come il sole, cheers.

Io e i miei due coinquilini ci mettiamo quindi a compilare il modulo in piedi cercando di sopravvivere alla coda pressante di fronte agli sportelli. Ce ne sono solo due aperti e una quarantina di clienti da servire, quindi si va a velocita' parecchio ridotta; mentre meditiamo sulla possibilita' di essere costretti a bivaccare in banca, ad un certo punto pare che un qualche cervelluto del personale venga colto da ispirazione: perche' non aprire un terzo sportello? Chissa', magari si riesce a smaltire la coda piu' velocemente...

Finalmente mi trovo di fronte ad un'impiegata dai modi parecchio nervosi che mi chiede che voglio. "Dovrei depositare quest'assegno", le faccio. "Ma prima vorrei sapere, da quando risultera' disponibile questo denaro, per prelievi con il bancomat?" "Tra TRE giorni", mi risponde. Memore dell'Italia, non mi stupisco piu' di tanto: "allora vorrei 500 euro in contanti, il resto sul conto". La tipa controlla, ricontrolla, fa clic sullo schermo e mi chiede: "e' un conto corrente?" No, e' il libretto di risparmio che mi hanno regalato mamma e papa'... CERTO che "si', e' un conto corrente" [SM=g27829] La giovane irlandesina riclicca, riguarda, comincia finalmente a contare le banconote e me le porge. 502 euro in contanti. "Dovrei anche attivare uno Standing Order per bonifico periodico..." "Al customer service", mi ridirige lei, con aria secca e sbrigativa. Vabbe'... mi tocca rifare la fila anche li'.

Quindi mi riavvio al customer service dal galantuomo di prima. Do' un'occhiata ai miei due amici all'altro sportello, che mi ricambiano lo sguardo ghignandosela. Ma io sono deciso.

Porgo lo Standing Order. Il tipo vede che tutti i dati sono compilati correttamente e commenta con un "grand" vagamente stupito. Ma poi osserva la data del primo bonifico, che sarebbe da oggi, e fa: attenzione, per essere processato, quest'ordine ha bisogno di 5 o 6 giorni lavorativi. Vabbe', non importa - rispondo io sempre con l'Italia in testa - per questa volta saro' un po' in ritardo con il pagamento, basta che dal mese prossimo lo facciate puntuali alla data indicata (coraggiosamente, avevo deciso di non farmi intimidire dal disclaimer sul modulo, che ammoniva "la banca non e' responsabile di eventuali danni di qualsiasi tipo al cliente derivati da ritardi con il pagamento"). Ma il tipo scuote la testa: no, se il primo pagamento viene fatto in ritardo, mettiamo il 23, anche se sullo standing order c'e' scritto "il 14 di ogni mese", noi cointinuiamo a fare il pagamento ogni 23. OK, mi arrendo io, allora facciamo che questo pagamento lo attivo con un ordine di bonifico unico, e dal mese prossimo lo standing order kicks in? "Perfect!" mi risponde lui giulivo, come se gli avessi appena rivelato che girando il pomello rosso del lavandino l'acqua che ne esce non e' fredda... "pero' il bonifico unico lo devi fare allo sportello". Eh, temevo qualcosa del genere.

Vedo il mio amico ancora allo sportello che discute, e decido di sfruttare la mia italianita' per scaglionare la coda: mi affianco a lui con fare cameratesco, do' un'occhiata distratta allo standing order che lui invece e' riuscito ad inoltrare allo sportello, e mi accingo a compilare l'ordine di bonifico unico. Ma mi devo bloccare: la cassiera, molto piu' simpatica di quella da cui ero andato io, con uno spiccato accento australiano sta spiegando al mio amico che non e' possibile fare un bonifico unico alla Ulster Bank.

In due, non siamo ancora riusciti a capire le motivazioni che stavano dietro a quest'anomalia. E' possibile fare un bonifico periodico, ma non uno singolo? Eppure la ragazza si era ben prodigata come poteva a cercare di spiegarci il perche'. L'impressione che abbiamo tratto, di cui abbiamo discusso in un secondo momento, e' che non corresse buon sangue tra le due banche. Forse perche' la Ulster Bank e' protestante? La questione e' tutt'ora irrisolta.

Decidiamo quindi di affidarci alla comprensione del padrone di casa, uno scacchista americano trapiantato in Irlanda, che quella sera avrebbe perfettamente capito la situazione e ci avrebbe persino rincuorato: "quando dovetti aprire un conto in banca io, la banca richiedeva che esibissi una bolletta (gas o luce) per aprirmelo, mentre le societa' di forniture servizi (gas o luce) avevano bisogno di un conto in banca per mandarmi la prima bolletta, quindi vi capisco bene ragazzi..."

Rimaneva una sola questione, la disponibilita' a prelevare i soldi con il bancomat dopo aver versato l'assegno. Tanto per curiosita', vado allo sportello bancomat fuori dall'edificio e controllo l'account balance. Con mia gran sorpresa, non vedo ne' la cifra che avevo versato, ne' un semplice 0 come sarebbe stato piu' logico, ma 502 euro: esattamente quanto avevo ricevuto in contanti. La cifra e' seguita dalla dicitura "ODR".

Sentendomi come un fottutissimo Leopold Bloom postmoderno, rientro in banca per chiarimenti, e per fortuna la coda ormai si e' diradata e mi capita pure l'australiana carina di prima - niente di cui scrivere a casa, ma simpatica e soprattutto dal modo di fare garbato e comprensivo.

"ODR sta per overdraft (prelievo sotto lo zero)", mi spiega. "Siccome l'assegno non e' ancora stato reso disponibile, e' come se lei avesse prelevato soldi che non ci sono; quando l'assegno verra' approvato, l'importo totale andra' a coprire l'overdraft e sul suo conto risultera' l'importo effettivamente depositato".

Geniale, penso io. Ora mi e' piu' chiaro perche' questa nazione ha dato i natali a Wilde, Shaw, Yeats, Keats, Joyce e altri. Ma la ragazza, dopo avermi assicurato che non paghero' interessi sullo scoperto, ha un'altra rivelazione per me - tesorina, le avrei dato un bacio, non ci fosse stato il vetro di mezzo - : "il fatto e' che hai depositato l'assegno direttamente. Se avessi convertito l'assegno in denaro, e poi avessi depositato il denaro, questo sarebbe risultato disponibile immediatamente". "Scusa, abbi pazienza, fammi capire", insisto io. So benissimo che l'unica altra informazione che dovrei chiederle e' il suo numero di telefono, ma non resisto, devo sapere: "mi stai dicendo che se avessi convertito l'intero assegno in denaro contante, avessi tenuto in mano il malloppo per un attimo e poi ne avessi ritornata una parte alla tua collega per depositarla, quei soldi sarebbero stati disponibili da subito allo sportello automatico?!?" "Esattamente..."

OK, e' decisamente ora di tornare a casa. Nonostante il mal di testa sia a livelli Chernobyl, credo di potermi permettere una bottiglia di Whisky - me la merito TUTTA - e fammuokk: il giorno dopo mi prendo un'intera giornata di vacanza.
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16/09/2005 22:47
 
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Boh, una volta tanto devo un po' dissentire dalla critica.

Premetto che ho il conto nella STESSA filiale della STESSA banca.

Ho aperto il conto (con la lettera dell'azienda come da prassi) in pochi minuti e per l'affitto ha fatto tutto l'agenzia tramite Direct Debit. Ho dei Direct Debit anche con eircom, con il provider internet e per il finanziamento auto, mai un problema, manco mezzo. Persino la carta di credito e l'internet banking funzionano, e le commissioni sono molto basse rispetto all'Italia. In quanto alle tue disavventure, ahime' sono cose che con istituzioni tipo banche ci sono sempre e dovunque :(. Pensa che a mia madre in Italy hanno intimato di restituire bancomat, carta di credito e chissa' che diavolo d'altro per uno scoperto di VENTI EURO. Quando invece i vari Parmalat, Cirio e chissa' che altro, accumulano debiti per miliardi e nessuno fiata finche' non scoppia lo scandalo.
Posso anche raccontarti "una storia italiana" di un terrone (io) trasferitosi a Torino (la nazione si dice sia la stessa, ovvero l'Italia!). Siccome non avevo ancora la residenza a Torino (ah le carte bollate che meraviglia) non volevano nemmeno aprirmi un conto, e si sono tassativamente rifiutati di fornirmi un bancomat, dovevo andare tutti i mesi in banca a prendere il contante con i rischi che cio' comporta. Ho ancora il conto aperto li' dagli anni 90, e per me non hanno mai fatto un accidente, quando per un errore contabile lo stipendio non e' arrivato in tempo mi hanno sospeso tutto. Quando ero gia' in Irlanda, il bonifico verso l'Italia era in viaggio e mia madre ha avuto l'idea di prelevare un po' di dane' in anticipo. Il bancomat si e' ciulato la carta e non l'ho mai piu' rivisto.

Questo in Italia, Republic Of Bananas.

Qui i bancari mi hanno fatto problemi col finanziamento auto, questo e' vero, ma il bancomat me l'hanno dato subito. Dopo di che, qualche tempo fa, mi vedo arrivare una lettera del tipo "ciao, sono il nuovo responsabile della filiale, se hai bisogno di qualcosa ciapa qua il mio numero diretto". Firmata a biro, tra l'altro. Mai successo con la banca italiana in anni di accrediti stipendiali. In compenso per ritirare col bancomat da una banca che non sia quella, 1 euro e rotti, qua 30 cent. Eccheccazzo, ma allora sono i banchieri italiani che ci prendono per il culo? SI!!

P.s.: Blanchardstown Centre e' il centro commerciale. La AIB a Blanchardstown e' al Westend Retail Park. La posta (quella al centro) e' al Superquinn shopping centre, ma basta dire Main Street.

Benvenuto a Dublinquindici :)
17/09/2005 00:03
 
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Re:

Scritto da: OConnor 16/09/2005 22.47
Boh, una volta tanto devo un po' dissentire dalla critica.

Premetto che ho il conto nella STESSA filiale della STESSA banca.

Ho aperto il conto (con la lettera dell'azienda come da prassi) in pochi minuti e per l'affitto ha fatto tutto l'agenzia tramite Direct Debit. Ho dei Direct Debit anche con eircom, con il provider internet e per il finanziamento auto, mai un problema, manco mezzo. Persino la carta di credito e l'internet banking funzionano, e le commissioni sono molto basse rispetto all'Italia. In quanto alle tue disavventure, ahime' sono cose che con istituzioni tipo banche ci sono sempre e dovunque :(. Pensa che a mia madre in Italy hanno intimato di restituire bancomat, carta di credito e chissa' che diavolo d'altro per uno scoperto di VENTI EURO. Quando invece i vari Parmalat, Cirio e chissa' che altro, accumulano debiti per miliardi e nessuno fiata finche' non scoppia lo scandalo.
Posso anche raccontarti "una storia italiana" di un terrone (io) trasferitosi a Torino (la nazione si dice sia la stessa, ovvero l'Italia!). Siccome non avevo ancora la residenza a Torino (ah le carte bollate che meraviglia) non volevano nemmeno aprirmi un conto, e si sono tassativamente rifiutati di fornirmi un bancomat, dovevo andare tutti i mesi in banca a prendere il contante con i rischi che cio' comporta. Ho ancora il conto aperto li' dagli anni 90, e per me non hanno mai fatto un accidente, quando per un errore contabile lo stipendio non e' arrivato in tempo mi hanno sospeso tutto. Quando ero gia' in Irlanda, il bonifico verso l'Italia era in viaggio e mia madre ha avuto l'idea di prelevare un po' di dane' in anticipo. Il bancomat si e' ciulato la carta e non l'ho mai piu' rivisto.

Questo in Italia, Republic Of Bananas.

Qui i bancari mi hanno fatto problemi col finanziamento auto, questo e' vero, ma il bancomat me l'hanno dato subito. Dopo di che, qualche tempo fa, mi vedo arrivare una lettera del tipo "ciao, sono il nuovo responsabile della filiale, se hai bisogno di qualcosa ciapa qua il mio numero diretto". Firmata a biro, tra l'altro. Mai successo con la banca italiana in anni di accrediti stipendiali. In compenso per ritirare col bancomat da una banca che non sia quella, 1 euro e rotti, qua 30 cent. Eccheccazzo, ma allora sono i banchieri italiani che ci prendono per il culo? SI!!

P.s.: Blanchardstown Centre e' il centro commerciale. La AIB a Blanchardstown e' al Westend Retail Park. La posta (quella al centro) e' al Superquinn shopping centre, ma basta dire Main Street.

Benvenuto a Dublinquindici :)


Tu hai aperto il conto in pochi minuti?? A me ci e' voluto un mese, con tanto di raccomandazione dell'azienda; viviamo in tre nella stessa casa, tutti abbiamo fatto richiesta nello stesso momento e con le stesse referenze, e
- a me e' arrivato il bancomat con Debit Card
- ad un altro, due giorni dopo, e' arrivata solo la carta per prelevare i soldi (senza Debit Number)
- al terzo ancora non e' arrivato niente.

Mah. Sono queste le cose che mi perplimono. Comunque e' troppo facile fare il paragone con l'Italia, e' sempre il solito discorso, e' come sparare sulla croce rossa.

Sull'immediatezza del Bancomat, aggiungerei che in Italia fanno fatica a dartelo perche' - mancando una buona comunicazione interbancaria, o chissa' per quale altra ragione - li' c'e' la possibilita' di andare sotto con il conto. Qua no.
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17/09/2005 01:32
 
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Re: Re:

Scritto da: Peppino Gavoni 17/09/2005 0.03

Tu hai aperto il conto in pochi minuti?? A me ci e' voluto un mese, con tanto di raccomandazione dell'azienda; viviamo in tre nella stessa casa, tutti abbiamo fatto richiesta nello stesso momento e con le stesse referenze, e
- a me e' arrivato il bancomat con Debit Card
- ad un altro, due giorni dopo, e' arrivata solo la carta per prelevare i soldi (senza Debit Number)
- al terzo ancora non e' arrivato niente.

Mah. Sono queste le cose che mi perplimono. Comunque e' troppo facile fare il paragone con l'Italia, e' sempre il solito discorso, e' come sparare sulla croce rossa.

Sull'immediatezza del Bancomat, aggiungerei che in Italia fanno fatica a dartelo perche' - mancando una buona comunicazione interbancaria, o chissa' per quale altra ragione - li' c'e' la possibilita' di andare sotto con il conto. Qua no.



Qualcuno, in altro post, ha fatto il paragone con l'Olanda e spinellandia ne e' uscita vincitrice alla grande, quindi non dico che in Irlanda sia tutto perfetto, sono io il primo a brontolare sulle "cose irlandesi". Se hai avuto problemi con il conto in banca, e' per un tipico difetto irlandese (non solo irlandese, ma mi limito all'Irlanda per ora): La mancanza di organizzazione.
Pensa che mi sono iscritto all'universita' mesi prima della deadline per avere un certo margine di sicurezza, poi sono iniziati i casini, addirittura mi e' arrivato di nuovo il modulo di iscrizione da compilare che avevo gia' fatto mesi prima, fatture che non arrivano, ritardi, telefonate e travasi di bile, capita eccome. La Laser card (che come dici tu e' una debit card) io ad esempio non ce l'ho, mai ricevuta. Il conto in banca e' stato invece semplice: il tipo di HR mi ha fissato un appuntamento con la banca, dieci minuti ed ero gia' li' con il conto aperto e la password per l'internet banking in mano. Questione, come dicevo, di organizzazione, che tante volte viene a mancare. Il certificato delle tasse non mi e' MAI arrivato, ne' nel 2004 ne' nel 2005, e per uscire dall'emergency tax ho dovuto passare le pene dell'inferno, hai voglia tu a mandare moduli... alla fine in azienda mi risposero "Eh, chiama l'ufficio delle tasse" ed io "Ora lo chiamate VOI sto ufficio perche' non e' possibile che uno straniero debba stare dietro a ste scartoffie senza nemmeno sapere bene la lingua". Hanno telefonato, conteggiato male, ciulato un sacco di soldi dallo stipendio che stavo quasi alla fame, rifatto i conteggi, restituito il dane', insomma, non e' che sono cattivi, e' che fanno casino. In Italia siamo i principi del casino, non e' che dovrebbe stupirci piu' di tanto.

Tra l'altro, bancomat e limite di spesa: non e' che se sono residente non sforo sul conto, alla fine sono pur sempre un cittadino italiano anche se lavoro in un'altra citta' no? Solo che ai bancari italiani, che invece lo fanno per malizia, certe cose gli entrano, scusate il francese, prima in c*o che in testa.

Altro esempio: l'anticipo contante VISA
VISA fornisce una funzione tale per cui puoi ritirare una somma di denaro in una banca del circuito VISA (cioe' tutte) presentando la carta e il documento di identita' (ovviamente). Sono andato in una banca a Cagliari dove ero in vacanza e mi hanno guardato come se fossi un marziano. Io seccato mi sono incazzato come una iena ed ho detto "Guardi che in Italia me lo fanno, evidentemente in sardegna no. Mavadaviaelcu'". Giuro che ho detto anche la parolaccia.

AOC

[Modificato da OConnor 17/09/2005 1.36]

17/09/2005 14:29
 
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Boh, premetto che da 14 anni sono cliente della Bank of Ireland, ma non ho mai avuto problemi ad aprire un conto, e ne ho di vario tipo, savings, current, students, ecc. Questo vale sia per quando ero a Dublino che qui a Cork.

[SM=g27833]

Vostra e onestamente perplessa...

[SM=x145485]
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Nel frattempo sono finalmente arrivato a Londra, ho iniziato il nuovo lavoro per l'azienda concorrente a quella di Antonio, ho preso casa, ma ancora non riesco ad aprire uno stramaledetto conto in banca, mi avevano detto che sarebbe stato difficile, ma è molto peggio!

A breve posterò le impressioni di questi primi giorni tra i brits, ma una cosa posso anticiparla: quanto sono brutte le sterline!

Statem buon
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Se vi può consolare, fare un bonifico all'estero in sterline qui mi è costato 2 permessi al lavoro, 22.43 euri, quattro viaggi in banca. L'incazzatura per quanto siamo ghiozzi noi provinciali non ve la metto nel conto e vi risparmio le peripezie per fare un bonifico col bancoposta on line...

- all songs are living ghosts and long for a living voice - B.K.
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Re:

Scritto da: rosy71 19/09/2005 9.15
Se vi può consolare, fare un bonifico all'estero in sterline qui mi è costato 2 permessi al lavoro, 22.43 euri, quattro viaggi in banca. L'incazzatura per quanto siamo ghiozzi noi provinciali non ve la metto nel conto e vi risparmio le peripezie per fare un bonifico col bancoposta on line...



Passate ai conti online... due colpi di click e hai fatto tutto, bonifici internazioni inclusi (e con commissioni basse). Da qualche anno ho dimenticato come sono fatte le file in banca!!!
_____________________________________

Good evening, there was already an injury, huh?

Giovanni Trapattoni, falling off his chair
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Concordo con Donegal... anche io ormai faccio tutto online. Mi risparmio file, ore di permesso, euri (anche l'estratto conto mi arriva per email) e incazzature varie...
19/09/2005 15:27
 
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non capisco davvero questo atteggiamento di dileggio, spesso tenuto senza neanche argomentare, tutti abbiamo delle forti aspettative, ed è normale a volte restare delusi, ma bisognerebbe lasciar da parte i rancori ed essere un po' più lucidi e razionali. credo che quando si parta per un altro posto bisognerebbe essere pronti ad affrontare un contesto diveso a quello cui si è abituati, ed accettarlo con un pizzico di umiltà, senza voler sempre e solo pretendere. forse non posso giudicare perchè finora in irlanda ci son stato solo da turista. eppure non mi sembra di aver trovato quest'isola brutta e cattiva che qualcuno descrive. neppure a dublino. l'unica cosa che mi ha infastidito nella capitale è il fatto che in alcuni pub non facessero entrare con le scarpe da tennis, mi sembrò una grande stronzata, ma potei trovare anche grande gentilezza ed educazione. da buoni italiani in vacanza eravamo sicuramente noi i piu sbronzi e casinisti, una volt ritornammo in un pub soltanto per usufruire dei bagni, e il proprietario, molto gentilmente ci corse dietro per restituirci alcune cose che avevamo dimenticato. chissà se in un pub italiano le avremmo trovate ancora lì. in quanto ai costumi, l'ignoranza, beh io non è che voglio 'sputare nel piatto in cui mangio' (per quanto si possa mangiare con la misera paga da ricercatore che ricevo) ma la situazione non mi sembra molto più rosea qui. le "irlandesi si vestono come zoccole"? non mi sembra che le ragazzine di 14 anni qui siano molto piu contenute, per non parlare dei livelli culturali dei miei coetanei, che non hanno voglia di fare un cazzo e son capaci solo di lamentarsi, ma poi non fanno niente di concreto per cercare di migliorare la situazione. gli irlandesi saranno sporchi? me ne sbatto, passare un ora sotto la doccia e metterti il vestito firmato da 300 euro non servirà certo a migliorare quello che sei dentro, anche se qui si è abituati a giudicare più per come si è vestiti, che non per le effettive qualità di una persona. anche per il centro di perugia la gente si ubriaca, e la sera è un porcile di bicchieri buttati a terra, cartacce e bottiglie rotte, tuttavia preferisco sedermi sugli scalini inzozzati di birra che spendere il tempo coi fighetti, figli di papà che parlano solo di cellulari e reality-show. come è vero che questa estate ho vissuto 1 mese in africa, in mezzo ai locali, che magari buttano le cartacce per terra e non hanno le nostre abitudini igieniche, ma la loro autenticità, il rispetto che hanno per gli altri qui non li trovi. ho cercato di adattarmi a ciò che non funzionava, e mi sono goduto gli aspetti positivi. bisognerebbe essere dotati di un minimo di apertura mentale prima di prendere e partire. altrimenti accontentiamoci tutti dei villagi vacanza valtour
19/09/2005 15:51
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: OConnor 17/09/2005 1.32


Qualcuno, in altro post, ha fatto il paragone con l'Olanda e spinellandia ne e' uscita vincitrice alla grande, quindi non dico che in Irlanda sia tutto perfetto, sono io il primo a brontolare sulle "cose irlandesi". Se hai avuto problemi con il conto in banca, e' per un tipico difetto irlandese (non solo irlandese, ma mi limito all'Irlanda per ora): La mancanza di organizzazione.
Pensa che mi sono iscritto all'universita' mesi prima della deadline per avere un certo margine di sicurezza, poi sono iniziati i casini, addirittura mi e' arrivato di nuovo il modulo di iscrizione da compilare che avevo gia' fatto mesi prima, fatture che non arrivano, ritardi, telefonate e travasi di bile, capita eccome. La Laser card (che come dici tu e' una debit card) io ad esempio non ce l'ho, mai ricevuta. Il conto in banca e' stato invece semplice: il tipo di HR mi ha fissato un appuntamento con la banca, dieci minuti ed ero gia' li' con il conto aperto e la password per l'internet banking in mano. Questione, come dicevo, di organizzazione, che tante volte viene a mancare. Il certificato delle tasse non mi e' MAI arrivato, ne' nel 2004 ne' nel 2005, e per uscire dall'emergency tax ho dovuto passare le pene dell'inferno, hai voglia tu a mandare moduli... alla fine in azienda mi risposero "Eh, chiama l'ufficio delle tasse" ed io "Ora lo chiamate VOI sto ufficio perche' non e' possibile che uno straniero debba stare dietro a ste scartoffie senza nemmeno sapere bene la lingua". Hanno telefonato, conteggiato male, ciulato un sacco di soldi dallo stipendio che stavo quasi alla fame, rifatto i conteggi, restituito il dane', insomma, non e' che sono cattivi, e' che fanno casino. In Italia siamo i principi del casino, non e' che dovrebbe stupirci piu' di tanto.

Tra l'altro, bancomat e limite di spesa: non e' che se sono residente non sforo sul conto, alla fine sono pur sempre un cittadino italiano anche se lavoro in un'altra citta' no? Solo che ai bancari italiani, che invece lo fanno per malizia, certe cose gli entrano, scusate il francese, prima in c*o che in testa.

Altro esempio: l'anticipo contante VISA
VISA fornisce una funzione tale per cui puoi ritirare una somma di denaro in una banca del circuito VISA (cioe' tutte) presentando la carta e il documento di identita' (ovviamente). Sono andato in una banca a Cagliari dove ero in vacanza e mi hanno guardato come se fossi un marziano. Io seccato mi sono incazzato come una iena ed ho detto "Guardi che in Italia me lo fanno, evidentemente in sardegna no. Mavadaviaelcu'". Giuro che ho detto anche la parolaccia.

AOC

[Modificato da OConnor 17/09/2005 1.36]



Io stesso ho chiamato in causa l'Olanda e il suo sistema bancario, essendo anche loro dei "nordici". Noi italiani (specie in meridione) almeno abbiamo la scusa del sole e del caldo, per non lavorare. I nordici no, ed è per questo che lo stato sociale nei paesi sassoni è avanzato a livelli inconcepibili da noi. Del resto potremmo anche aggiungere che il livello dei suicidi in Svezia tocca il culmine, ma questo è altro discorso, peraltro neanche originale.

Come dici giustamente, fanno casino, ma mi sembra che ne vadano anche orgogliosi.
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20/09/2005 00:13
 
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se fossi irlandese scapperei in italia...ma italiano sono e..
credo che su qualche punto saremo tutti d'accordo.

a) ogni individuo contestualizza soggettivamente le proprie percezioni relative a i fenomeni esterni a sè derivandone giudizi autonomi = SIAMO TUTTI DIVERSI (tra l'altro odio chi parla difficile tanto per, le mie scuse, però questa frase è uscita così...) e dunque ciò che piace a me può non piacere a te, viceversa incluso. One man's drink is another one's poison.
Come uno si possa trovare in un posto dipende spesso più dalla sua esperienza che non da dati oggettivi(e comunque qui nessuno di noi si trasferisce a fare la colf in polonia o il lavacammelli in marocco...ricordiamoci che non siamo i più sfortunati tra gli emigranti....). ossia dagli amici, dalle cose che ci fai assieme, etc. E poi diciamoci la verità, ci sono anche un bel po' di sfigati in giro che staccati da mammà- fidanzato-amicidelbaretto la propria identità prende una certa mazzata da baseball...

b)facciamo i debiti paragoni. Senza cascare nel vizietto tipico italico di lamentarsi a prescindere (che è sempre un buon modo per riempire le proprie frasi di parole...), in italia di quanto fa schifo qui questo e quello, per riscoprire un rinnovato onor patrio ed affetto alle nostre tradizioni appena varcato il confine. Ovvero: ma ci rendiamo conto di come stiamo messi in questo paese, che pur amo e in cui son convinto le persone non siano inferiori a nessuno proprio? E non voglio citare solo i grandi classici, fatti peraltro di cui vergognarsi e di cui non voglio certo smentire la gravità(calciatori e veline, borghezio abbasso islam, le leggi ad personam ed il parlamento di pubblicitari, i treni con le zecche, chi si scopa michelle hunziker, i deputati della lega - roma ladrona- con nipoti e cugini in europarlamento, e soprattutto il presidente piduista volpone che ci ha fregati attutti) ma soprattutto alla rassegnazione con cui TUTTI accettiamo cose inaccettabili.
bambini ai semafori a lavare i vetri (ma la costituzione non diceva che...)? vie preferenziali per posti di lavoro degni di questo nome? un paese di giovani e postgiovani abbronzati per cui tempo libero = spendere tutto e un po' di più per moda e cellulare? E gli occhiali da sole stile summer 2005 (arghhh...)
Scusate ma chi se ne vuole andare fa solo bene...

c)questo c) e' più che altro il seguito -contraltarino di b)
Il resto del mondo non è necessariamente meglio di questo simpatico quadretto italiano. Torno da un anno nella provincia inglese (che nessuno immagina neppure esista...! In italia england=londra) e da un punto di vista socialculturale meglio non stanno di sicuro. Però la loro politica fa un po meno ridere. Il fatto che gli stipendi molto più alti compensino la mancanza di tortelloni e pecorino sta al singolo decidere...

notte e predonate la prolificità, le serate di raffreddore fanno brutti scherzi...sisko
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20/09/2005 07:51
 
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Re:

Scritto da: plaintive reverie 19/09/2005 15.27
non capisco davvero questo atteggiamento di dileggio, spesso tenuto senza neanche argomentare, tutti abbiamo delle forti aspettative, ed è normale a volte restare delusi, ma bisognerebbe lasciar da parte i rancori ed essere un po' più lucidi e razionali. credo che quando si parta per un altro posto bisognerebbe essere pronti ad affrontare un contesto diveso a quello cui si è abituati, ed accettarlo con un pizzico di umiltà, senza voler sempre e solo pretendere. forse non posso giudicare perchè finora in irlanda ci son stato solo da turista. eppure non mi sembra di aver trovato quest'isola brutta e cattiva che qualcuno descrive. neppure a dublino. l'unica cosa che mi ha infastidito nella capitale è il fatto che in alcuni pub non facessero entrare con le scarpe da tennis, mi sembrò una grande stronzata, ma potei trovare anche grande gentilezza ed educazione. da buoni italiani in vacanza eravamo sicuramente noi i piu sbronzi e casinisti, una volt ritornammo in un pub soltanto per usufruire dei bagni, e il proprietario, molto gentilmente ci corse dietro per restituirci alcune cose che avevamo dimenticato. chissà se in un pub italiano le avremmo trovate ancora lì. in quanto ai costumi, l'ignoranza, beh io non è che voglio 'sputare nel piatto in cui mangio' (per quanto si possa mangiare con la misera paga da ricercatore che ricevo) ma la situazione non mi sembra molto più rosea qui. le "irlandesi si vestono come zoccole"? non mi sembra che le ragazzine di 14 anni qui siano molto piu contenute, per non parlare dei livelli culturali dei miei coetanei, che non hanno voglia di fare un cazzo e son capaci solo di lamentarsi, ma poi non fanno niente di concreto per cercare di migliorare la situazione. gli irlandesi saranno sporchi? me ne sbatto, passare un ora sotto la doccia e metterti il vestito firmato da 300 euro non servirà certo a migliorare quello che sei dentro, anche se qui si è abituati a giudicare più per come si è vestiti, che non per le effettive qualità di una persona. anche per il centro di perugia la gente si ubriaca, e la sera è un porcile di bicchieri buttati a terra, cartacce e bottiglie rotte, tuttavia preferisco sedermi sugli scalini inzozzati di birra che spendere il tempo coi fighetti, figli di papà che parlano solo di cellulari e reality-show. come è vero che questa estate ho vissuto 1 mese in africa, in mezzo ai locali, che magari buttano le cartacce per terra e non hanno le nostre abitudini igieniche, ma la loro autenticità, il rispetto che hanno per gli altri qui non li trovi. ho cercato di adattarmi a ciò che non funzionava, e mi sono goduto gli aspetti positivi. bisognerebbe essere dotati di un minimo di apertura mentale prima di prendere e partire. altrimenti accontentiamoci tutti dei villagi vacanza valtour





Ma scusami questa frase l'hai scritta tu?

"ma bisognerebbe lasciar da parte i rancori ed essere un po' più lucidi e razionali."

No perche' hai iniziato un discorso con questa frase ma alla fine ti sei smentito da solo...abiti firmati da 300 euro, bicchieri buttati a terra......mah....
20/09/2005 09:54
 
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Re: Re:

Scritto da: Kar98 20/09/2005 7.51




Ma scusami questa frase l'hai scritta tu?

"ma bisognerebbe lasciar da parte i rancori ed essere un po' più lucidi e razionali."

No perche' hai iniziato un discorso con questa frase ma alla fine ti sei smentito da solo...abiti firmati da 300 euro, bicchieri buttati a terra......mah....



"mah" cosa? dove lo hai visto il rancore da parte mia? se hai letto bene io ho parlato di perugia, cioè della realtà che conosco, se tu ci fossi stato avresti notato il lavoro che ogni mattina devono fare gli operatori ecologici per ripulire il centro da bicchieri e bottiglie, cosa che tra l'altro, se avessi letto per bene, ho detto che accetto, dato che non ho nessun problema a starmene in mezzo a chi i benpensanti chiamerebbe 'sporchi' o 'zecche'. sugli abiti firmati...beh mi sembra la realtà dei fatti, e comunque, dico solo che certe persone le evito senza lanciare alcuna filippica, non mi importa se son migliori loro o io, so solo che siamo diversi, punto.
ergo nessun rancore, nessuna polemica. so come funziona nei forum, si estrapola una frase e poi si va avanti a oltranza a fare la gara a chi ha ragione. poichè le soddisfazioni preferisco togliermele nella vita reale, chi vuole può anche togliersi lo sfizio di avere l'ultima parola e dire che ho torto.
ho cercato solo di dare delle mie impressioni.
senza rancore (di nuovo)

peace
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20/09/2005 18:36
 
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Lasciamelo dire...BEGLI AMICI!!!

E per vedere una partita alla tv (magari di hurling)...no comment, io gli avrei dato alle fiamme la casa.

In bocca al lupo anche a te e a tutto il forum, magari ci si vede ad uno dei prossimi meeting.

Ho portato i saluti alle scimmiette che ricambiano calorosamente e aspettano un invito ufficiale... dopo che gli ho raccontato un po' della vita di Dublino ho la strana impressione che si siano messe in testa di colonizzare l'Irlanda [SM=g27823]

Tante belle cose
Danny
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20/09/2005 21:04
 
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Re:
sai dirmi dove trovare informazioni per emigrare in Gibilterra, che lingua si parla?
Insomma se hai delle informazioni da darmi grazie mille!
Io parto per lIrlanda in Ottobre, ma prima di partire mi faccio il passaporto, in quanto se mi va male in Irlanda non voglio comunque tornare in Italia.
Se hai quanlche dritta da darmi grazie.
Ciao.
Marco
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22/09/2005 23:13
 
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In internet si trova poco su Gib, anche perche' probabilmente non c'e' poi moltissimo da sapere.
La lingua ufficiale e' l'inglese anche se in realta' si parla un mix di inglese e spagnolo.
Non hai bisogno del passaporto in quanto fa' parte della comunita' europea, ma e' utile se vuoi farti un giro in Marocco che e' ad un'ora scarsa di traghetto.
Non ci sono le opportunita' di lavoro che troverai in Irlanda (alla fin fine Gib fa 30000 abitanti) ma ci sono diversi callcenter per cui se parli inglese e almeno un'altra lingua, e magari hai una simile esperienza alle spalle, potrai trovare un buon lavoro.
Il tempo e' bello tutto l'anno, o almeno cosi' mi dicono, e d'inverno non si scende sotto i 12-15 gradi.

Se tra qualche mese sarai stufo dell'Irlanda fammi sapere che magari ti lascio il mio posto e me ne torno in Irlanda al posto tuo.

Bye
Danny
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23/09/2005 12:49
 
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ho deciso..
di lasciare l'irlanda per motivi di cuore.
io e Andrea pensavamo fosse stato abbastanza il tempo trascorso lì, ma ora abbiamo nostalgia e non vediamo l'ora di tornarci, non per viverci, ma x girarla in lungo e in largo..
[SM=x145503]
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23/09/2005 13:37
 
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Allora tornate... che qui siamo rimasti ancora in tanti, belin Dondi e mino sono arrivati ieri...

Ciaociao
Ale
Belinnn :)
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ragaziiii!!!
ci mancate tanto e vi pensiamo sempre!!
[SM=x145480]
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Lo so che prima o poi tornerete.

Il dondi e mino sono tornati?
Caspita, quando torno anch'io gli faccio un saluto.
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29/09/2005 20:10
 
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Re:

Scritto da: Blackhawkfly 23/09/2005 13.37
Allora tornate... che qui siamo rimasti ancora in tanti, belin Dondi e mino sono arrivati ieri...

Ciaociao
Ale




MMMMMM.... questo "belin" mi suona familiare!!! Ciao Ale!!! (Sono Sara la ferrarese, la migliore amica di quel pazzo furioso...veneto...) Come stai?? A te non ti ho salutata prima di andarmene...tu però te la sei un po' tirata....no????? Nn sei + uscito...
Vabbè vabbè, non succede nulla.
Io ho dovuto andarmene controvoglia, per un corso che si spera mi apra le porte del mondo in cui vorrei lavorare....ma appena posso torno, eccome se torno...forse faccio una scappata il 20 ottobre, spero di vedervi a te e Antonio.
Un beso
Sara
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