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09/02/2005 17:15 | |
Roma – Nella tradizionale conferenza stampa post-gara il CT Azzurro John Kirwan esprime soddisfazione per la prova offerta dall’Italia contro il XV irlandese di coach O’Sullivan:
“Forse la miglior partita della mia gestione. Ho visto quei progressi che mi aspettavo sia sul piano tecnico che su quello morale”.
Dopo la prima giornata del 6 Nazioni 2005 Galles, Francia ed Irlanda guidano la classifica con 2 punti, Italia, Scozia ed Inghilterra rimangono ferme a quota 0; ancora Kirwan:
“Tutti e tre gli incontri di questo primo turno hanno regalato una certezza: sarà un Torneo spettacolare ed equilibrato, di altissimo livello”.
Sulla meta non convalidata a Nitoglia e sulla marcatura di Peter Stringer – due momenti chiave dell’incontro di oggi pomeriggio – la posizione del CT Azzurro è chiara e scevra di ogni polemica:
“La premessa è che non ho ancora visto il videotape dell’incontro. E’ però un fatto che l’utilizzo del Tmo permette di valutare correttamente quelle situazioni di gioco che i direttori di gara possono faticare ad interpretare: i vari staff tecnici delle Nazionali che prendono parte al 6 Nazioni hanno già chiesto di poter estendere questa tecnologia - in un futuro non troppo lontano - anche a situazioni di gioco simili a quelle che hanno portato alla meta di Stringer dopo il passaggio di Horgan. Ma sia chiaro che nessuno dei due episodi può rappresentare un alibi per la sconfitta”.
Il bilancio finale dell’ex All Black è comunque positivo: “Alla fine ha avuto la meglio l’esperienza dell’Irlada, ma la partita di oggi ha mostrato a tutti che stiamo imparando a giocare alla pari con qualunque avversario. Si tratta di basi importanti da cui ripartire e da cui iniziare sin da domani a preparare la partita contro il Galles di sabato prossimo (quando gli Azzurri saranno ancora di scena al Flaminio di Roma ndr).
Anche il Capitano Azzurro Marco Bortolami guarda alle tante indicazioni positive emerse dal match contro l’Irlanda:
“Una su tutte, la meta nel finale di Martin Castrogiovanni: gli irlandesi ormai erano irraggiungibili nel punteggio, eppure tutta la squadra ha voluto fortemente quella marcatura. L’attitudine mentale è stata quella giusta per tutti gli 80 minuti”.
Sulla propria meta il pilone Azzurro Martin Castrogiovanni – che in settimana ha dato addio alla sua celebre chioma rasta per passare al look rasato esibito oggi – preferisce non dilungarsi:
“Una meta di squadra, cercata da tutti noi. Non ho più meriti degli altri, se non quello di essermi ritrovato con la palla in mano ed averla schiacciata al di là della linea di meta irlandese. Se tornerò alla treccine in futuro? Diciamo che presto mi vedrete con una nuova capigliatura…”
Ludovico Nitoglia, la giovanissima ala romana del Ghial Calvisano che oggi è andata ad un passo dalla meta della svolta, preferisce come sempre i fatti alle parole e lascia in fretta lo Stadio, diretto alla cena di gala che fa seguito ai match del 6 Nazioni:
“L’interpretazione del TMO è stata corretta, il pallone non sono riuscito a schiacciarlo in meta, ne ho perso il controllo un attimo prima”.
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