Come vi avevo preannunciato avrei voglia di discutere dei contenuti del libro, particolarmente con Antonio e Marianna che sono di zona, e con gli altri campani del forum.
Vado per punti anche se sono solo 2.
Devo dire che ho avuto difficoltà a credere ad alcune cose: i rituali di morte. Le "firme" dei clan nel modo di ammazzare la gente.
Insomma come si fa a sapere con tale dovizia di particolari come vengono trovati questi resti, in che condizioni, cosa hanno subito i torturati?
Sembra quasi common knowledge, conversazione da bar. I giornali non li pubblicano questi dettagli o forse sono io che nn leggo quelli giusti. Saviano alcuni cadaveri li ha visti di persona, ma il resto?
Quanto ci si sente soli in questa situazione? La domanda è pateticissima ma non so come altro formularla e peggio, mi vengono un sacco di altri pensieri patetici tipo "ma sto poraccio un giro in vespa pure solo per andare a far la spesa non potrà farselo mai più!".
Insomma a raccontare la propria verità ci si condanna alla solitudine. Quando dico "la propria verità " penso a quanto la verità , e come la si recepisce, siano esperienze soggettive. Più volte, raccontando episodi inverosimili del mio vissuto ho visto messa in dubbio la mia credibilità . Forse è successo un pò a tutti.
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Thoughts, like fleas, jump from man to man, but they don't bite everybody.
Stanislaw J. Lec