Neanche io ho seguito molto la questione toscana ... quello che so è che quello che sta facendo la casa delle libertà è un vero e proprio colpo di mano.
Cambiare le regole durante il gioco, quindi a campagna elettorale ufficiosamente iniziata, è scorretto.
Ma questo non ci deve sorprendere, visti i personaggi.
L'unica speranza è che facciano un errore e che la legga contenga anche una solo comma anticostituzionale da permettere a Ciampi di non firmarla.
Non so che sorta di ricatto abbia attuato nei confronti di Follini e compagnia bella, ma sembra ci sia riuscito.
Zero franchi tiratori, la legge sta passando.
Non è una legge costituzionale, quindi non è previsto nessun referendum popolare per la sua approvazione. Può essere proposto un referendum abrogativo, ma non ci sono i tempi per farlo prima delle elezioni.
Nel 93, la vittoria del maggioritario al referendum è stato favorito proprio dal fatto che si usciva da 40 anni di governo dc, con tangentopoli che aveva esasperato gli elettori, e questo sistema era stato presentato come l'unico in grado di risolvere i problemi della politica italiana.
Credo che quello che è successo dal 93 ad oggi non posso che confermare che non solo non è vero che il maggioritario era l'unico rimedio, ma che l'unico rimedio era ed è quello di cambiare le facce che sono al potere.
Invece ... solo il centrosinistra ripresenterà De Michelis, Cirino Pomicino, De Mita ... non so se ce ne rendiamo conto ...
Basta poi pensare che in questo governo Berlusconi, come nel precedente, l'ago della bilancia è stata sempre la Lega Nord, partito che a livello nazionale non va oltre il 6%. Eppure, hanno comandato loro.
Sul sistema secondo me migliore: non ho dubbi che per la realtà sociale e culturale italiana sia il proporzionale. Non abbiamo la storia di nazioni come l'Inghilterra o gli Stati Uniti dove possono permettersi due partiti: o di qua o di là.
Abbiamo una miriade di realtà sociali che vogliono essere difese e rappresentate in parlamento, quindi una miriade di partitini di piccole dimensioni.
L'unico modo per arginarli ed impedire quindi che i governi cadano sotto i ricatti dei piccoli partiti, è alzare lo sbarramento: 6 o 7 % minimo su scala nazionale, non collegiale. Questo garantirebbe che molti piccoli partiti, impossibilitati a raggiungere questa percentuale, confluiscano in partiti più grossi.
Ma niente premio di maggioranza. Il partito con più voti cerca una coalizione che gli consenta di governare mettendo in pratica il proprio programma, facendo confluire anche i programmi degli alleati e trovando quindi le migliori soluzioni.
Speranze ...