L'approccio all'Irlanda è stato inevitabile intorno ai 16 anni, vuoi per le lezioni liceali d'inglese che parlavano d'Irlanda, vuoi per la Celtic Tiger che aveva fatto conoscere (in maniera stereotipata) Guinness e Irish Pub a mezzo mondo.. entrambi i fattori mi avevano indirizzato verso il solito pensiero "madonna st'irlandesi che sfigati", "figata l'Irlanda birraiola" fino ad abbracciare con falsa partecipazione la profonda oppressione subìta da secoli e secoli di dominazione inglese, che negli anni dell'adolescenza tanto abbraccia volentieri gli istinti di continua polemica e voglia di ribellione e libertà.
Finchè, finito il liceo non è arrivata la scintilla: "ma vogliamo conoscere effettivamente cos'è st'Irlanda?". All'inizio cartine, libri e internet hanno cominciato a saziare la mia voglia sempre maggiore di rosicchiare informazioni e storie di questa nazione così strana, finchè è arrivata la svolta della vita: una brutta e seria malattia mi ha costretto a cure esasperanti, malattia che sembra aver battuto. Subito dopo, proprio per uscire anche mentalmente da quel tunnel, è arrivato l'out-out.. devo andare in Irlanda. In quel momento l'Irlanda è diventata quindi la parola FINE alle sofferenze, ma non immaginavo che andando in quel posto ci avrei lasciato il cuore.
Innanzitutto è un posto unico per l'intreccio paradossale e asimmetrico di culture agli antipodi che hanno creato uno strato sociale e storico paradossale e intrigante.. ma non è solo questo..
Io penso che l'Irlanda, per chi riesce a farsi prendere da com'è fatta e non va in vacanza tanto per andare in un posto come un altro, sia effettivamente il cuore di una persona fatto località (se proprio vogliamo spingerci con l'immaginazione, la forma la rievoca anche un po'...)..
ogni posto d'Irlanda e ogni aspetto dell'Irlanda rispecchiano l'animo delle persone più sensibili a quest'isola, e forse è per questo che vi ci innamoriamo...
La parte di Dublino, se vogliamo, rappresenta un po' il nostro tram-tram quotidiano, le vallate dei Wicklow la ricerca della serenità proprio nella vita frenetica, le contee centrali la ricerca del gusto e delle radici, fino alle coste meridionali, aspetto allo stesso tempo della nostra voglia di migliorarci, come Cork, così come la nostra aspirazione ad una vita tranquilla e gratificante, come le numerose baie del West Cork e di Cobh... nel Kerry c'è la voglia di essere apprezzati e di andare oltre, guardare oltre le Blaskets e le Skellig per arrivare in punti nuovi della nostra vita, proprio come fece San Brendano secoli fa.. fino a raggiungere la massa delle nostre certezze delle coste del Clare e del tavolato pietroso, certezze che si oppongono alle onde oceaniche dei problemi quotidiani come le Cliffs of Moher o la Duggerna di Kilkee, dilungarsi nel mondo dei sogni del Connemara, dove solo i sogni e l'incanto possono sopravvivere tra le spoglie torbiere e aspre montagnette, le tante isolette sono i tanti propositi che mai raggiungeremo ma che ci piace sempre tenere pronti a vista nella mente, e finire nel Mayo e nella semplicità delle cose di questa contea rurale, cose di tutti i giorni che comunque danno tante soddisfazioni viste tutte insieme dall'alto con la fede in qualcosa, proprio come dalla montagna della fede di Croagh Patrick appaiono bellissimi i piccoli Drumlin della Clew Bay.. accedere poi ai saliscendi delle vicende della vita, saliscendi come le pendici di Knocknarea, del Benbulben e dei Dartry a Sligo, quei momenti di alti e bassi che aprono scenari sulla vita tranquilla del Mayo, la vita dolce e spensierata del Lough Gill e l'inquietudine del Donegal.. il Donegal è la contea che più emoziona per certi versi.. è la contea dell'inquietudine, del nostro stato selvaggio, delle cose nascoste del nostro animo, nascoste come il Glengesh Pass, introvabili come la Baia di Mulroy ed Horn Head, recondite come Bloody Foreland e enigmatiche e spaventose ma incantevoli come Slieve League, la croce e delizia dell'uomo, per poi giungere a nord, simbolo dei nostri conflitti interiori fra alcune delle nostre più belle aspirazioni, frutto dell'indecisione provocata da altri e dal mondo circostante che non ci fa godere appieno quel che ci circonda..
Questo per me è l'Irlanda, una parte di me stesso.. quel che mai sarà alcun altro luogo per quanto possa affezionarmici.. un luogo che mi fa sentire a casa ogni volta che ci vado nonostante non ci vada mai e sia lontano 3000 km...
Se a qualcuno ho fatto riflettere ben venga, se per qualcun altro ho scritto solo cazzate le reputi tali e si faccia una risata, se ad altri ho dato fastidio, chiedo scusa per la prolissità
[Modificato da Kanchelskis 29/09/2006 17.37]