Gli irlandesi e la depressione

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Sean1
00mercoledì 3 novembre 2004 09:24
il vero Sean (dal mio blog)
Il "vero" Sean, era un ragazzo irlandese, un enorme vikingo, alto, biondo, muscoloso e sopratutto bellissimo; lo incontrai la prima volta ad un party o un barbeque a casa del mio amico Paul a Donabate, poi ci rivedemmo sempre in simili occasioni, amava raccontare della sua vita e di tutto un po', dei diversi lavori che aveva fatto, persino il modello,rideva di se stesso e dell'effetto che faceva sulle donne, rideva come un bambino un riso largo, aperto, che trascinava,la sua risata scoppiava come un tuono che andava a morire in lontananza e di cui rimaneva traccia solo negli occhi limpidi e felici.
Era un tipo che non passava inosservato, entravi con lui in un pub e tutte le teste delle donne si voltavano in una sola direzione , la sua, ovviamente tu eri sulla traiettoria degli sguardi solo incidentalmente.
Si sposo' , come molti fanno, sposo' Sinead o così mi sembra di ricordare, lei e' nella Garda, non brutta, non bella ne' appariscente.

Poi un giorno seppi che Sean era andato nel Nord per fare delle immersioni, una sua passione, era andato giu'e quando e' tornato su era morto.

Mi manca la sua risata che scuoteva il suo corpo da gigante e ci faceva ridere, la sua sana e semplice vitalita', che a me mancava, mi faceva bene esserne esposto era come stare al sole dopo tanto buio e freddo, abbiamo avuto poco tempo, tu hai avuto poco tempo, forse per quello hai voluto vivere cosi' intensamente ed in fretta...

Sean
Sean1
00mercoledì 10 novembre 2004 14:41
L'approdo
L'approdo


Felice l’uomo che ha raggiunto il porto,
Che lascia dietro di sè mari e tempeste,
I cui sogni sono morti o mai nati,
E siede a bere all’osteria di Brema,
Presso al camino, ed ha buona pace.
Felice l’uomo come una fiamma spenta,
Felice l’uomo come sabbia d’estuario,
Che ha deposto il carico e si è tersa la fronte,
E riposa al margine del cammino.
Non teme né spera né aspetta,
Ma guarda fisso il sole che tramonta.

Primo Levi

admin/moris
00mercoledì 10 novembre 2004 21:17
L'ironia mi fa tirare avanti, a volte basta una picola cosa per calmare un pò la mia testa quando decide che oggi non devo essere sereno (capita spessissimo e non solo a me)

Oggi, in un momento di tensione e cupezza, ho piantato una craniata contro il volante mentre ero fermo in un parcheggio... curiosamente, con la testa verso il basso e quasi tentato di cacciare un prepotente urlo di sfogo (e anche di dolore fisico, i volanti non sono poi così morbidi [SM=g27825] ) ho ritrovato le chiavi della moto sul tappetino, che erano due giorni che le cercavo...

La vita è un pò stronza, ma qualcosa di buffo e curioso te lo riserva sempre

:smilef [SM=x145427]
Sean1
00giovedì 11 novembre 2004 11:59
a volte si cade in una profonda tristezza, si scivola piano piano, nel cuore piccole gocce di piombo che appesantiscono, sei giu', giu', in basso e non sai come ci sei arrivato ne' perche', eppure apparentemente tutto va bene, pensi persino di poter essere felice, la felicita' e fuori da quella cella scura con la porta aperta ma non puoi uscire, potresti morire di felicita' , il tuo cuore non lo sopporterebbe come occhi che troppo abituati al buio temono la luce...

e non trovi parole, sei muto, mentre tutto attorno a te si muove come sempre, come spiegare quella morte nel cuore, il silenzio,come spiegare che per te e' difficile vivere...e morire non e' possibile...


ps per Moris: spero che presto potremo bere una bottiglia di vino intelligente e parlare parlare[SM=x145444]
Sean1
00venerdì 12 novembre 2004 17:47
dedicated to ourselves with a sad smile
Man of constant sorrow


I am a man of constant sorrow
I've seen trouble all my days
I bid farewell to old Kentucky
The state where I was borned and raised



For six long years I've been in trouble
No pleasure here on earth I find
For in this world I'm bound to ramble
I have no friends to help me now



It's fare thee well my own true lover
I never expect to see you again
For I'm bound to ride that northern railroad
Perhaps I'll die upon this train



You can bury me in some deep valley
For many years where I may lay
Then you may learn to love another
While I am sleeping in my grave



It's fare you well to a native country
The places I have loved so well
For I have seen all kinds of trouble
In this cruel world, no tongue can tell



Maybe your friends think I'm just a stranger
My face you'll never see no more
But there is one promise that is given
I'll meet you on God's golden shore



pedair
00venerdì 12 novembre 2004 20:20
moris grazie,
in una serata di m....da (bocciatura esame di dottorato, cielo grigio su, mancanza di sostanze idro aereo rasserenanti, varie ed eventuali) il racconto del tuo sbrocco volante tappetino chiavi mi ha fatto ridere per un quarto d'ora.
a te un po' meno, nel frangente, immagino, dato che mi sono trovato in situazioni del genere (non so se ho un rapporto più controverso con mio padre o con le mie chiavi di casa - con loro riesco sicuramente a parlare meglio).
spero che l'idea di aver fatto ridere qualcuno delle tue disgrazie un po' ti consoli.
quando io ci riesco mi sembra che le piccole miserie che incontro ogni giorno possano essere, se non eliminate, almeno messe sotto il tappeto per un po'. illusioni. viviamo soprattutto di questo. dio come amo tornare a casa e vederla tutta ordinata; se poi arpo un armadio viene giù il vajont, ma cosa conta...
[SM=g27828]
anam cara
00domenica 14 novembre 2004 01:15
Vorrei che la vita fosse come una scala in salita a raggiungere la felicità, un gradino alla volta, uno scopo, una motivazione, soddisfazioni e appagamenti che passo dopo passo, piolo dopo piolo, mi portino a quello che è l’apice della felicità, la fine della vita come la degna chiusura di qualcosa speso e consumato con un senso.
E invece la vita è per me una scala che scende verso la fine delle cose, un cammino in discesa durante il quale soltanto ci si spoglia di tutto quello che avremmo voluto amare. È una perdita, uno scemare di opportunità. Giù, in fondo, verso la fine delle cose, verso la morte unico elemento che ci accomuna agli altri. E alla fine della scala, alla fine nessuno mi avrà compresa. Mai.

Questa è la mia visione della depressione, la paura della precarietà della vita, la consapevolezza malata della sua fragilità.
La depressione è l’impotenza mentale di fronte alla fugacità della vita.


Mi deprimo da sola...[SM=g27816]
dubh
00lunedì 21 febbraio 2005 01:19
Visto che si parlava nella pagina precedente anche di schizofrenia...

Stasera ho parlato con un'amica e per vari motivi è finita nel nostro discorso la schizofrenia: lei la vede come la malattia di quelli che "hanno due personalità", stile film thriller con l'assassino che parla all'altra sua personalità e si dà botta e risposta o come una sorta di Gollum (-tesssssoro? ma noooo, povero padroncino! sì sì, tessssoro, è nostro!-). E' un luogo comune molto...comune quello della schizofrenia intesa in quel senso, almeno qui in Italia o almeno con alcune persone con le quali ho parlato nel corso del tempo, mentre i sintomi della schizofrenia sono molteplici e solo in una delle due tipologie sono presenti anche le famose allucinazioni e i deliri.

Qua in Italia ho visto in tv poco tempo fa un servizio dove, tra testimonianze di persone cammuffate/voltate di spalle/con voce alterata e filmati montati nei quali si vedevano sguardi allucinati e cose simili sembrava veramente che gli schizofrenici siano tutti dei folli assassini che aggrediscono il primo che capita o accoltellano la nonna...[SM=g27825]
E di questo passo infatti almeno qui in Italia non è facile comunicare a qualcuno che si soffre di schizofrenia, per niente, anzi! [SM=g27837] (all'estero non so, non mi è mai capitato di parlarne. Ho avuto solo un penpal austriaco che ne soffriva)

In Irlanda succede lo stesso, che voi sappiate, o come al solito è un fenomeno italiano? Come vengono visti questi "disturbi?"[SM=g27833]

[Modificato da dubh 21/02/2005 3.28]

AnnieMoore
00lunedì 21 febbraio 2005 19:49
Mi inserisco nella discussione tanto per dire che in italia non siamo così freudiani... a Bologna per lo meno vige il concetto multifattoriale di malattia, cioè la genetica non è sufficente altre condizioni sono necessarie per l'instaurarsi di un disturbo e fra questi ci sono la personalità che si struttura negli eventi e nelle vicende del passato, oltre ad altri fattori ambientali che possono ulteriormente influire. Il peso dei diversi fattori varia a seconda del disturbo ad es. nel disturbo bipolare la percentuale di ereditarietà genetica è molto alta mentre nella depressione unipolare non è così e sono necessari altri fattori. Per quanto rigurda la schizofrenia è un altro bel disturbetto che ha una componente genetica alta ma non determinante da sola se si pensa che fra due gemelli monozigoti (dna identico quindi)un gemello ha una probabilità del 60-70% di sviluppare la schizofrenia se il gemello è malato e non il 100%, quindi molto alta ma non sufficente da sola.
Ok ho rotto abbastanza....[SM=x145487]
Ciao a tutti! [SM=g27835]
Corcaigh
00lunedì 21 febbraio 2005 21:11
Re:

Scritto da: dubh 21/02/2005 1.19
Visto che si parlava nella pagina precedente anche di schizofrenia...




"A beautiful Mind" è un bel film che parla di schizofrenia. La schizofrenia viene spesso associata al cosiddetto "multiple personality disorder" (Gollum, appunto), e non ho mai capito da cosa si genera questa confusione. Probablmente dalle "voci" che lo schizofrenico spesso ode, uno dei tanti sintomi degli stati allucinatori di cui soffre lo schizofrenico.
Lo schizofrenico percepisce una realtà terrorizzante: è terribile ed allo stesso tempo affascinante osservare i disegni o dipinti di malati di schizofrenia che riflettono una spaventosa realtà allucinatoria.
La schizofrenia è una malattia dolorosissima, non solo per chi la soffre chiuso in un mondo da incubo e di percezioni alterate, ma anche per i familiari. Quento poveri schizofrenici sono stati in passato messi sul rogo perché creduti posseduti dal demonio!
[SM=g27812]
Non solo vittime della loro malattia, ma anche dell'ignoranza di chi li circondava.... [SM=g27813]
Un sito completo e pieno di notizie "non in gergo" per chi è interessato:
www.schizophrenia.com/


Rockmuse
00martedì 22 febbraio 2005 12:22
...depressione così la mandi via!
Io di solito quando sono un pò in down ho scoperto che un modo per scacciare sta vecchiaccia c'è !!!

Dare una mano agli altri o per assurdo sorridere !
Se si è in compagnia di qualcuno/qualcosa che ci piace è + difficile essere depressi.

Quindi a tutti i depressi a cui piace sprofondare nella propria depressione per vedere se toccano il fondo beccatevi questo!!!!

[SM=x145440] [SM=x145438] [SM=x145443] [SM=x145442] [SM=x145455] [SM=x145454] [SM=x145447] [SM=x145446] [SM=x145461] [SM=x145464] [SM=x145469] [SM=x145473] [SM=x145472] [SM=x145477] [SM=x145487] [SM=x145489] [SM=x145444] [SM=x145438] [SM=x145445] [SM=x145461] [SM=x145472] [SM=x145454] [SM=x145443] [SM=x145443] [SM=x145443] [SM=x145440] [SM=x145441]

...e sorridete che è la cura migliore [SM=g27811]
ps: perdonate la superficialità ma penso che ogni tanto ci sia bisogno anche di questo, sopratutto per il depresso che cerca sempre troppo in profondità !!! Zaoo

[Modificato da Rockmuse 22/02/2005 12.24]

Corcaigh
00martedì 22 febbraio 2005 17:19
Attenzione a non cadere nelle generalizzazioni. La depressione è una malattia. E molto seria.
Quello che hai appena descritto tu è un po' di "tristezza stagionale", il "sentirsi sotto tono" curabilissimo con un barattolo di Nutella ed una serata con gli amici.
La depressione va ben oltre tutto ciò.
Vedi anche tutti i link segnalati in questo thread, parlano della malattia in modo specifico.

Sean1
00martedì 22 febbraio 2005 18:05
Re: ...depressione così la mandi via!

Scritto da: Rockmuse 22/02/2005 12.22
Quindi a tutti i depressi a cui piace sprofondare nella propria depressione per vedere se toccano il fondo beccatevi questo!!!!

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...ps: perdonate la superficialità o

[Modificato da Rockmuse 22/02/2005 12.24]





ai depressi NON piace sprofondare te lo posso assicurare , NON e' una scelta essere depressi, E' una malattia, purtroppo oltre la malattia bisogna anche sopportare la stupidita' della gente che vuole pure farti sentire in colpa con l'uso di luoghi comuni strausati...e' con i soliti consigli...come se io andassi da un paralitico e gli dicessi di farsi una corsetta e di smetterla con sta sedia a rotelle....

NO io non la perdono la superficialita', se uno sa di dire delle superficialita' non le scrive ...consiglio la funzione EDIT
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