Gli irlandesi e la depressione

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Corcaigh
00venerdì 8 ottobre 2004 16:44
E allora facciamoci del male....
Trudging slowly over wet sand
Back to the bench where your clothes were stolen
This is the coastal town
That they forgot to close down
Armageddon - come armageddon!
Come, armageddon! come!

Everyday is like sunday
Everyday is silent and grey

Hide on the promenade
Etch a postcard :
How I dearly wish I was not here
In the seaside town
...that they forgot to bomb
Come, come, come - nuclear bomb

Everyday is like sunday
Everyday is silent and grey

Trudging back over pebbles and sand
And a strange dust lands on your hands
(and on your face...)
(on your face ...)
(on your face ...)
(on your face ...)

Everyday is like sunday
Win yourself a cheap tray
Share some greased tea with me
Everyday is silent and grey


[SM=g27822]
Vostra, con un pizzico di ironia che, assieme al Prozac, aiuta sempre [SM=g27822]
Corcaigh
00venerdì 8 ottobre 2004 17:04
Continuando a farci del male...
Where do we go from here?
The words are coming out all wierd
Where are you now when I need you?
Alone on an aeroplane
Falling asleep against the window pane
My blood will thicken.

I need to wash myself again to hide all the dirt and pain
I’d be scared that there’s nothing underneath
And who are my real friends?
Have they all got the bends?
Am I really sinking this low?

My baby’s got the bends
We don’t have any real friends
I’m just lying in a bar with my drip feed on
Talking to my girlfriend waiting for something to happen
And I wish it was the sixties
I wish I could be happy
I wish
I wish
I wish that something would happen..

Where do we go from here?
The words are coming out all wierd
Where are you now when I need you?
They brought in the cia
The tanks and the whole marines to blow me away
To blow me sky high.

My baby’s got the bends
We don’t have any real friends
I’m just lying in a bar with my drip feed on
Talking to my girlfriend waiting for something to happen
And I wish it was the sixties
I wish I could be happy
I wish
I wish
I wish that something would happen

I want to live and breathe
I want to be part of the human race

cossaigh
00venerdì 8 ottobre 2004 19:18
Re: Depressione e geni

Scritto da: Corcaigh 08/10/2004 10.48
Per Cossaigh: la base genetica della depressione (e di gran parte dei disturbi mentali) è scientificamente provata, non è una mia teoria. purtroppo. E dico purtroppo perché sembra esserci un determinismo inesorabile in famiglie e famiglie vessate da bipolarismo, depressione, schizofrenia, autismo e chi più ne ha più ne metta. Sembra non esserci scampo. In realtà la depressione ha anche un vantaggio evoluzionistico (ecco perché i geni sono così diffusi), se qualcuno è interessato mi scriva pure in privato che gli mando i link.



Beh, il mio approccio (da autodidatta) è di tipo psicoanalitico. Il tuo intervento mi sembra di più ad indirizzo psichiatrico. Anche se, poi, ritengo che la malattia vada affrontata in maniera combinata, sia con farmaci (psichiatria), sia con psicoterapia (o comunque mediante colloqui. In quei momenti le persone hanno bisogno più che di essere ascoltate, cosa comunque molto importante, di "sentire" che c'è qualcuno che è disposto ad ascoltarle). I link mi interessano, me li puoi postare in ffz (il mio è sempre attivato)? Non posso scriverti in privato perchè non ho trovato un tuo indirizzo di posta eletronica. Grazie mille.
Ciao, cossaigh. [SM=g27823]
cossaigh
00venerdì 8 ottobre 2004 19:23

Penso che se vivessimo con uno "stile di vita" molto meno orrendo dell'attuale, la depressione sarebbe una malattia (quasi) sconosciuta. L'ambiente (e, conseguentemente, le relazioni interpersonali) influisce molto di più di quel che si pensa e la genetica, probabilmente, molto di meno. Avrete capito che non mi piace e non condivido completamente l'idea del "determinismo biologico" (o similare).

Corcaigh
00venerdì 8 ottobre 2004 21:38
La mia posizione non è psichiatrica ma perfettamente psicologica. Infatti la presa di coscienza che la depressione è una malattia porta di conseguenza nuovi approcci terapeutici, non necessariamente psicoanalitici (l'Italia è fissata con la psicoanalisi che da tempo è stata relegata alla filosofia e sociologia nei paesi di lingua inglese). Anche da un punto di vista psicanalitico, Freud stesso (che aveva un background di studi in medicina) aveva visto benissimo nei suoi pazienti la natura "fisica" di quelle che lui chiamava psicosi (le odierne malattie mentali).
L'antidepressivo toglie i sintomi immediati della depressione, consentendo così una produttiva terapia che altrimenti non porterebbe a nulla. Questo è il collegamento.

Comunque i siti li posto per tutti, in caso qualcuno abbia problemi di insonnia: leggere questi articoli è un ottima alternativa agli ansiolitici [SM=g27822]

www-personal.umich.edu/~nesse/Articles/IsDepAdapt-ArchGenPsychiat-...
www.huxley.net/rankmood/adapt.htm
www.cogsci.ecs.soton.ac.uk/cgi/psyc/newpsy?12.028
www.mentalhelp.net/psyhelp/chap6/chap6b.htm
www.mentalhelp.net/psyhelp/chap6/chap6s.htm
www.ipsico.org/depressione.htm

Non odiatemi...

LuciaA
00domenica 10 ottobre 2004 14:33
C'è chi riesce ad accettare la sofferenza ed il fatto che la vita non abbia un senso, altri preferiscono illudersi e vivere per un ideale che supera la vita, altri decidono "che questa commedia è assolutamente stupida e che è troppo umiliante cercare di rappresentarla" - come scriveva Dostoevskij-

Ognuno fà come può;
Ecco un consiglio che viene da esperienze personali per chi
pensa di essere malato di depressione e vuole farsi aiutare

Premetto ora che non voglio fare di tutta l'erba un fascio,
(con tutto rispetto per l'erba ed avversione per il fascio naturalmente[SM=g27822] )

ci sono molti medici faciloni,(a volte è perfino il medico di famiglia) che prescrivono psicofarmaci come acqua fresca; fate molta ATTENZIONE, per assurdo molti hanno effetti collaterali, tipo l'insomnia e molto altro, che potrebbero davvero darvi il colpo di grazia!

Alcune volte buttarli tutti nel cesso non è sbagliato (a meno che non si soffra di una patologia riconosciuta da uno psichiatra) anzi potrebbe rivelarsi salvifico!
Saludos[SM=x145479]
Lucia

eyebright
00domenica 10 ottobre 2004 15:06
Re:

Scritto da: LuciaA 10/10/2004 14.33

Alcune volte buttarli tutti nel cesso non è sbagliato (a meno che non si soffra di una patologia riconosciuta da uno psichiatra) anzi potrebbe rivelarsi salvifico!




[SM=x145489]
Corcaigh
00domenica 10 ottobre 2004 16:46
Concordo. Gli antidepressivi vano prescritti da uno psichiatra E NON dal medico di famiglia. Per quanto riguarda altri psicofarmaci, come gli ansiolitici (tipo Xanax) state attenti perché danno dipendenza. Immediata. Quelli sì, buttateli nel cesso [SM=x145439] e cambiate il medico che ve li ha prescritti... [SM=x145462]
[SM=x145479]
cossaigh
00domenica 10 ottobre 2004 21:01
Re:

Scritto da: Corcaigh 08/10/2004 21.38
... l'Italia è fissata con la psicoanalisi che da tempo è stata relegata alla filosofia e sociologia nei paesi di lingua inglese ...



Beh, che abbia in comune molto con la filosofia su questo non ci sono dubbi. Ma questo non mi sembra nulla di negativo. In fondo, ha sostituito la componente psicologica delle filosofie religiose. Una filosofia religiosa che continua a tenere in grande considerazione lo studio e l'attenta osservazione dei processi mentali, delle dinamiche psichiche e delle emozioni (positive e negative) è il buddismo (si veda il recente libro del Dalai Lama e di Daniel Goleman "Emozioni distruttive", Saggi Mondadori, 2004). Putroppo, in occidente le varie religioni cristiane hanno perduto questo importantissimo aspetto e solo fino a pochi decenni fa l'analisi psicologica era vista ancora con molto sospetto (se non rifiutata in toto. Basta vedere, recentemente, come Eugen Drewermann è stato trattato dalle autorità ecclesiastiche). La psicoanalisi, comunque, non ha perso affatto di validità per quanto riguarda la componente analitica (basta vedere lo svilupparsi attuale delle cosidette "terapie brevi" di tipo psicoanalitico). L'analisi psicologica, infatti, continua ad essere utile per conoscere con precisione la situazione della persona che soffre di deprssione. Mentre non funziona affatto come psicoterapia. Ma questo lo si sa da moltissimo tempo. Dopo essersi fatto un quadro preciso mediante l'approccio analitico (di breve durata, ovviamente. Non certo di 8 anni ...) si può passare alla psicoterapia (qualunque essa sia) oltre, naturalmente, ad un uso *appropriato* ed immediato della farmacologia (come è già stato giustamente segnalato in alcuni precedenti interventi).
Scusatemi per il noioso intervento e per la "pizza", ma l'argomento mi piace assai. [SM=g27822]
Ciao a tutti, cossaigh. [SM=g27817]
Sean1
00lunedì 11 ottobre 2004 10:35
Cossaigh e Corcaigh, vi leggo con interesse e sono quasi intimidito dall'intervenire poiche ' mi rendo conto che le mie conoscenze sono limitate...pero' vorrei dire che sono, come Cossaigh, diffidente nei confronti del determinismo biologico, voglio dire che evidentemente vi saranno delle disfunzioni a livello fisico,e ci sara' il solito scienziato americano che trovera' la solita causa inscritta da qualche parte, ma chissa' se quel segno nel corpo sia una causa o un effetto....Inoltre mi sembra che tale visione non porti poi che ad alimentare the Big Pharma, ed esclude completamente che esista una componente umana che trascende la sua fisicita' ...,la psiche, o l'anima o chiamatela-come-volete, prescinde dagli eventi che hanno un diverso effetto sulle molteplici personalita', un po' sulla scia della scuola americana behaviourista-comportamentalista...

Capire, studiare, conoscere, aiuta, io so di essere malato , il problema e' che fare ? quello che so di sicuro e' che vorrei vedere la fine di questo tunnel, rinascere,liberarmi o pensate a qualsiasi altra bella espressione si possa usare per dire "guarire" , e non lo voglio solo per me ma anche per chi mi sta vicino e mi ama e soffre con me...

ciau

Sean-de-prufundis-clamavi
cossaigh
00martedì 12 ottobre 2004 22:26
Re:

Scritto da: Sean1 11/10/2004 10.35
Cossaigh e Corcaigh, vi leggo con interesse e sono quasi intimidito dall'intervenire poiche ' mi rendo conto che le mie conoscenze sono limitate...pero' vorrei dire che sono, come Cossaigh, diffidente nei confronti del determinismo biologico, voglio dire che evidentemente vi saranno delle disfunzioni a livello fisico,e ci sara' il solito scienziato americano che trovera' la solita causa inscritta da qualche parte, ma chissa' se quel segno nel corpo sia una causa o un effetto....Inoltre mi sembra che tale visione non porti poi che ad alimentare the Big Pharma, ed esclude completamente che esista una componente umana che trascende la sua fisicita' ...,la psiche, o l'anima o chiamatela-come-volete, prescinde dagli eventi che hanno un diverso effetto sulle molteplici personalita', un po' sulla scia della scuola americana behaviourista-comportamentalista...

Capire, studiare, conoscere, aiuta, io so di essere malato , il problema e' che fare ? quello che so di sicuro e' che vorrei vedere la fine di questo tunnel, rinascere,liberarmi o pensate a qualsiasi altra bella espressione si possa usare per dire "guarire" , e non lo voglio solo per me ma anche per chi mi sta vicino e mi ama e soffre con me...

ciau

Sean-de-prufundis-clamavi



Beh, il fatto che tu ne parli in maniera così chiara e con una tale lucidità dimostra che sei già su una buona strada (reattiva e costruttiva). Questo è già molto importante ed è il primo passo verso la guarigione o, perlomeno, verso un miglioramento della proprio condizione. Io non sono uno psicologo e, sicuramente, non sono una persona competente sull'argomento. Tutto quello che so si basa sulla mia limitata esperienza personale e su numerose letture, assai diversificate devo dire, fatte in un periodo di tempo molto lungo. Posso dirti questo (se ti potrà essere di qualche aiuto): importanti sono i colloqui con una persona competente, importanti sono, specialmente nella fase più acuta della malattia, i farmaci. Dopo, però, passata la "tempesta", bisogna vedere che cosa fare. Bisogna pianificare una lunga *lotta* che debba tenere conto dei seguenti fattori: 1) avere *fiducia* nelle nostre capacità di autoguarigione (capacità e potenzialità che ognuno di noi possiede). Quindi, su questo aspetto, non mollare mai e mai di-sperare; 2) essere *consapevoli* che la malattia è un segnale che il nostro corpo, la nostra mente (e, specialmente, la nostra "anima") ci inviano. Spetta a ciascuno di noi decodificare questo messaggio e arrivare alla causa originaria da cui esso è partito in modo da poterne comprendere il significato; 3) cercare di capire che cosa ci vogliono dire i *sentimenti negativi* (e distruttivi) come la rabbia, la collera e l’odio. Spesso, non riconosciuti, ci si rivoltano contro e ci fanno ammalare; 4) *riconoscere* l’esistenza della parte "spirituale" di noi. Una volta che si permette ad essa di esprimersi penso che potremmo avere delle belle sorprese (in senso positivo, ovviamente). In fondo, se noi ammettiamo che non siamo delle creature "casuali" e che non siamo separati dagli altri, dalla natura e da tutte le cose che ci circondano, ma bensì col-legate ad esse, penso che la cosa non possa che giovare alla nostra saluta fisica e psichica.
Questo è il mio personale "programma", in gran parte mediato da insegnamenti altrui, che cerco di attuare quotidianamente e che, devo riconoscere, mi ha fatto ottenere, sino ad ora (e mi auguro di continuare su questa strada), dei discreti risultati.
Alla fin fine, la vita è una "formazione continua" ... [SM=x145427]
Con vicinanza.
Ciao, cossaigh. [SM=g27823]
Roberta g.i.
00mercoledì 13 ottobre 2004 09:17
A costo di andare un po' O.T. volevo chiedere alle persone che partecipano a questa discussione cosa ne pensano dell'abitudine dei neurologi (italiani, per lo meno) di curare emicrania e cefalea con antidespressivi e tranquillanti. Io soffro di cefalea da quando ho 7 anni e nel corso soprattutto di questi ultimi anni mi hanno dato di tutto (con scarsissimi risultati): pasaden, lexotan, laroxyl,... di tutto un po', ben mescolato. Addirittura un neurologo voleva che prendessi 40 goccie di pasaden al giorno, 20 la mattina e 20 la sera, con il risultato che dopo una settimana ero completamente suonata e avevo mal di testa esattamente come prima. Da sottolineare che questo non è successo in uno sperduto ambulatorio... ma in uno dei centre cefalee più importanti in Italia... Scusate lo sfogo... [SM=g27816]

Roberta
admin/moris
00mercoledì 13 ottobre 2004 10:44
Prendete due persone con il medesimo livello di depressione/disperazione/malessere, identica formazione culturale e classe sociale e medesima cura/incuranza del proprio aspetto esteriore

Una è un uomo/donna esteticamente attraente, l'altra non lo è.

La prima persona viene quasi sempre descritta come personaggio complesso, che vive un dramma interiore, una intelligenza viva e sensibile al cui dramma esistenziale ci si sente coinvolti.
Se è maschio salta fuori la parola "maledetto" (con la romantica e positiva accezione che si dà in questi casi a questo termine... Ci sono molti maschi belli che ci marciano su con questa posa...)


La seconda è quasi sempre bollata come sgradevole, se è donna i giudizi sono ancora più pesanti (che noi maschi non siamo più cattivi, siamo solo più rozzi e indelicati)


Sean1
00mercoledì 13 ottobre 2004 12:46
grazie Cossaigh, vedro' presto uno specialista[SM=x145465]

certo che sto' 3D e'...deprimente...ehehehe...

Sean
Corcaigh
00mercoledì 13 ottobre 2004 12:48
Re:

Scritto da: Roberta g.i. 13/10/2004 9.17
A costo di andare un po' O.T. volevo chiedere alle persone che partecipano a questa discussione cosa ne pensano dell'abitudine dei neurologi (italiani, per lo meno) di curare emicrania e cefalea con antidespressivi e tranquillanti. Io soffro di cefalea da quando ho 7 anni e nel corso soprattutto di questi ultimi anni mi hanno dato di tutto (con scarsissimi risultati): pasaden, lexotan, laroxyl,... di tutto un po', ben mescolato. Addirittura un neurologo voleva che prendessi 40 goccie di pasaden al giorno, 20 la mattina e 20 la sera, con il risultato che dopo una settimana ero completamente suonata e avevo mal di testa esattamente come prima. Da sottolineare che questo non è successo in uno sperduto ambulatorio... ma in uno dei centre cefalee più importanti in Italia... Scusate lo sfogo... [SM=g27816]

Roberta




Eh?!?!?!?!?!?
[SM=g27812]
Roberta g.i.
00mercoledì 13 ottobre 2004 13:22
Lo so, è allucinante. Ora il nuovo "miscuglio" è... 4 goccie di laroxyl la sera, più un farmaco per regolare la pressione perché secondo loro avendo escluso qualcosa di fisiologico (tack... tisonanza magnetica... elettrocardiogramma... elettroencefalogramma... esame per la tiroide... e chi ne ha più ne metta!)i miei mal di testa sono duvuti a stress più sbalzi di pressione, tra troppo bassa e troppo alta (senza avermela mai provata!!!!!). Ah, hanno appena scoperto che il farmaco che mi hanno dato per 10 anni dava dipendenza, e quindi in un certo senso quando il corpo "sentiva il bisogno del farmaco" mi causava un "mal di testa suppletivo" (come se ce ne fosse bisogno!) perché assumessi il farmaco. Risultato... quando ho smesso di prenderlo, ho avuto mal di testa per quattro settimane consecutive, tutti i giorni, ma, mi hanno detto "è normale", perché il corpo si doveva abituare a una nuova situazione... AIUTO!!!![SM=x145478]
rosy71
00mercoledì 13 ottobre 2004 13:31
La testa è spesso uno dei punti su cui si "scarica" la tensione, da quella prettamente muscolare (la lettura continuata in realtà ci porta ad un minimo aggrottamento, a contrazioni muscolari che a fine giornata diventano mal di testa) a quella di tipo psicologico (la stessa contrattura muscolare della lettura può essere dovuta anche alla concentrazione, incazzature etc. p.e.). Mettiamoci anche il pc e il fatto di stare seduti a scrivere in postazioni di lavoro MAI adatte...Probabilmente nella maggior parte dei casi basterebbe un massaggio ai muscoli del viso, della testa e delle spalle per risolvere...alla fine prescrivere dei farmaci del genere credo sia completamente inutile nella maggior parte dei casi.
E te lo dice una che mangia pane e aulin per convivere con la sua cervicale....
Ro'
Roberta.
00mercoledì 13 ottobre 2004 13:52
Una mia collega sta trovando sollievo al suo perenne mal di testa portando un 'bite', una specie di para denti all'arcata inferiore. Lo usa alcune ore al giorno (volendo anche la notte).

I mal di testa (o mal di schiena) possono essere causati da molti fattori, ed in alcuni casi possono essere risolti (se si trova il giusto medico) proprio partendo dai denti e dalla mascella.

ciao ciao

Rob
cossaigh
00mercoledì 13 ottobre 2004 14:07
Re:

Scritto da: Sean1 13/10/2004 12.46
certo che sto' 3D e'...deprimente...ehehehe...



[SM=x145452] [SM=x145439]
Corcaigh
00mercoledì 13 ottobre 2004 19:46
A rega', prepariamo una vagonata per Lourdes... magari ci fanno lo sconto comitiva...
[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]
[SM=g27835]
[SM=x145427]
cossaigh
00mercoledì 13 ottobre 2004 19:53
Re:

Scritto da: Corcaigh 13/10/2004 19.46
A rega', prepariamo una vagonata per Lourdes... magari ci fanno lo sconto comitiva...
[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]
[SM=g27835]
[SM=x145427]



Non serve, Martina, non serve ... Anche il più grande miracolo non risolverebbe nulla ... [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]
LuciaA
00mercoledì 20 ottobre 2004 18:46
Dalla prosa di Cioran, il mio metafisico preferito (quando riesco a non pensare a quello che fu il suo orientamento politico)

"Quanto alla felicità la maggioranza di noi riesce a resisterle; l'infelicità è ben altrimenti insidiosa. L'avete assaporata? non ne sarete mai sazi; intensa per natura, è come ogni intensità, servitù, assoggettamento"

Ben diversa la disperazione, l'angoscia. Un pipistrello che punta dritto verso i tuoi occhi, eccolo stà arrivando!

Bon, basta così.
Qualcuno che soffre di attacchi di panico?
Bye,
Lucia[SM=x145447]

-----------------------------------------------
When you walk without ease on these
very streets where you where raised
I had a very bad dream
it lasted 20 years 7 months and 27 days
-----------------------------------------------


Sean1
00mercoledì 20 ottobre 2004 18:51
a volte mi sembra di essere in una cella buia e ...aperta...la luce e la felicita' sono la' fuori ma non posso uscire...

come in film visionario di bunuel, gli ospiti di una festa non potevano uscire dalla casa anche se la porta era aperta..inquietante...

ma che scrivo a fa' ...tanto mi legge nessuno...vabbe' pero' fa tanto diario...

ciao nessuno
Settembre04
00giovedì 21 ottobre 2004 11:02
Re:

Scritto da: Sean1 20/10/2004 18.51

ma che scrivo a fa' ...tanto mi legge nessuno...vabbe' pero' fa tanto diario...

ciao nessuno



Ciao Sean!
Roberto
rosy71
00giovedì 21 ottobre 2004 11:06
Re:

Scritto da: LuciaA 20/10/2004 18.46
Dalla prosa di Cioran, il mio metafisico preferito (quando riesco a non pensare a quello che fu il suo orientamento politico)

"Quanto alla felicità la maggioranza di noi riesce a resisterle; l'infelicità è ben altrimenti insidiosa. L'avete assaporata? non ne sarete mai sazi; intensa per natura, è come ogni intensità, servitù, assoggettamento"

Ben diversa la disperazione, l'angoscia. Un pipistrello che punta dritto verso i tuoi occhi, eccolo stà arrivando!

Bon, basta così.
Qualcuno che soffre di attacchi di panico?
Bye,
Lucia[SM=x145447]

-----------------------------------------------
When you walk without ease on these
very streets where you where raised
I had a very bad dream
it lasted 20 years 7 months and 27 days
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attacchi di panico?! presente!
ieri pom. mi ha accompagnato una simpatica tachicardia e questo odioso perdere il ritmo del respiro che poi non recuperi più quello giusto e ti sembra che i polmoni non ti si riempiano mai a sufficienza...
stamo messi bbbene e in buona compagnia....
per la serie cronache dal c.d.m.t.a. (circolo depressi mica tanto anonimi)

ro'
Sean1
00giovedì 21 ottobre 2004 12:51
Ciao Roberto e...grazie[SM=g27823]

Sean
Maratona70
00giovedì 28 ottobre 2004 15:50
"Canzone per Piero"
» Canzone Per Piero «
Mio vecchio amico di giorni e pensieri da quanto tempo che ci conosciamo,
venticinque anni son tanti e diciamo un po' retorici che sembra ieri.
Invece io so che è diverso e tu sai quello che il tempo ci ha preso e ci ha dato:
io appena giovane sono invecchiato, tu forse giovane non sei stato mai.

Ma d' illusioni non ne abbiamo avute, o forse si, ma nemmeno ricordo,
tutte parole che si son perdute con la realtà incontrata ogni giorno.

Chi glielo dice a chi è giovane adesso di quante volte si possa sbagliare,
fino al disgusto di ricominciare perchè ogni volta è poi sempre lo stesso.
Eppure il mondo continua e va avanti con noi o senza e ogni cosa si crea
su ciò che muore e ogni nuova idea su vecchie idee e ogni gioia su pianti.

Ma più che triste ora è buffo pensare a tutti i giorni che abbiamo sprecati,
a tutti gli attimi lasciati andare e ai miti belli delle nostre estati.

Dopo l'inverno e l' angoscia in città quei lunghi mesi sdraiati davanti,
liberazione del fiume e dei monti e linfa aspra della nostra età.
Quei giorni spesi a parlare di niente sdraiati al sole inseguendo la vita,
come l' avessimo sempre capita, come qualcosa capito per sempre.

Il mio Leopardi, le tue teologie: "Esiste Dio ?" Le risate più pazze,
le sbornie assurde, le mie fantasie, le mie avventure in città con ragazze.

Poi quell' amore alla fine reale tra le canzoni di moda e le danze:
"E' in gamba sai, legge Edgar Lee Masters. Mi ha detto no, non dovrei mai pensare."
Le sigarette con rabbia fumate, i blue jeans vecchi e le poche lire,
sembrava che non dovesse finire, ma ad ogni autunno finiva l' estate.

Poi tutto è andato e diciamo siam vecchi, ma cosa siamo e che senso ha mai questo
nostro cammino di sogni fra specchi, tu che lavori quand' io vado a letto.

Io dico sempre non voglio capire, ma è come un vizio sottile e più penso
più mi ritrovo questo vuoto immenso e per rimedio soltanto il dormire.
E poi ogni giorno mi torno a svegliare e resto incredulo, non vorrei alzarmi,
ma vivo ancora e son lì ad aspettarmi le mie domande, il mio niente, il mio male...
Corcaigh
00lunedì 1 novembre 2004 12:11
Dall'Irish Times di oggi
Per chi è interessato...

Bereaved mother trying to set up suicide helpline
Olivia Kelleher



Teenagers with suicidal thoughts are reluctant to ring Childline because they think it is a service for children, whilst the Samaritans are ruled out because they wrongly believe it is just for older people, a Dublin mother who lost her son to suicide claimed yesterday.
Ms Maureen Bolger, from Tallaght, who is attempting to set up a dedicated helpline for teenagers, says the Government isn't doing enough to prevent young people from talking the same path as her 16-year-old son Darren who died 18 months ago.

Ms Bolger says Darren was a "happy go lucky" type who was always singing and joking around. One of life's mimics he had a knack of being able to imitate people after being with them for just a few minutes.

His suicide still mystifies Ms Bolger as he had good friends and a full life to lead.

"Teenagers think Childline is for very small kids. For abused kids and so on. Then they feel too young for the Samaritans.

"My son Darren had his suicide planned for three weeks. I think he just got fed up and couldn't see anything down the road. The Government has to stop burying its head in the sand when it comes to suicide. My son deserves to be more than a statistic." Ms Bolger says suicide prevention should be part of the curriculum in schools. She points out that Aware does a "Beat the Blues" programme, but says they they cannot go into schools unless they are invited.

The mother of three claims one school principal told her that schools often refuse to do suicide prevention programmes because they fear they are putting the topic into teenagers' heads.

"After Darren died about 14 of the guys he knew said they had all thought of suicide at one time. So it is in their head already. We have drug awareness programmes, does that mean students are going to go out and do drugs? Darren could still be alive if he did a 'Beat the Blues' programme." Ms Bolger is fundraising to train volunteers for Teen Line and the group is appealing for premises. She has petitioned the Government for assistance but funds have not been forthcoming.

The group needs thousands of euro to provide the necessary training for 30 volunteers to man the helpline.

Figures released by the Department of Health reveal that €17.5 million has been spent on suicide prevention over the last five years.

However, Ms Bolger says the problem is reaching "epidemic levels. Last year more than 500 people took their own lives in this country and 250 of them were under the age of 30.

"Between 18-24 years, seven men take their own lives for every woman."

Ms Bolger says she is particularly concerned about self-harm amongst teenage girls.

She said she was distressed to find it is common among girls on the brink of adulthood.

"What teenagers have to know is that when they commit suicide they ground themselves and their parents for life."

Ms Bolger's campaign for Teen Line can be contacted on 086 360 7626.


Tameko
00martedì 2 novembre 2004 00:33
La bestia dentro.
Intervengo da profano, da assoluto ignorante in materia.

Parlare di depressione è difficile: un'amica mi spiegava che è una sorta di divario tra le emozioni e le parole, cioè l'incapacità di comunicare quello che senti dentro.

Depressione è una cosa che ti porti dentro, una bestia che si sveglia all'improvviso e ti lacera, per poi tornare a dormire per un po'.
Vorresti vomitarla fuori, ucciderla, e forse è per questo che qualcuno arriva al suicidio.

Sulla questione se in Irlanda si sia depressi per questioni di geni o di meteo, avanzo la mia personale teoria che cerca di mettere d'accordo tutti e due.
Ad essere trasmessa geneticamente più della depressione è forse la tendenza alla meteoropatia, per cui, chi vive in luoghi bui e piovosi ne risente particolarmente.
In fondo i geni predispongono a malattie che però spesso necessitano di fattori ambientali per scatenarsi.
È comunque pur vero che la schizofrenia sia ereditaria.
Corcaigh
00martedì 2 novembre 2004 20:47
Re: La bestia dentro.

Scritto da: Tameko 02/11/2004 0.33
Intervengo da profano, da assoluto ignorante in materia.

Depressione è una cosa che ti porti dentro, una bestia che si sveglia all'improvviso e ti lacera, per poi tornare a dormire per un po'.
Vorresti vomitarla fuori, ucciderla, e forse è per questo che qualcuno arriva al suicidio.




Mi sembre un'ottima definizione. Io l'ho sempre definita come "il mostro interiore", un dragone che ti assale e non puoi difenderti in nessun modo. Finché diventi tu, il mostro.

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